ECONOMIA- Pagina 218

Approvato il bilancio del Caat

Viva soddisfazione espressa dal Presidente Marco Lazzarino

In data 18 maggio si è tenuta l’Assemblea dei Soci CAAT, nel corso della quale è stato approvato il bilancio 2021, che si è chiuso con un risultato ante imposte positivo per Euro 234 935, 00.

Si aspettava ingegner Marco Lazzarino (Presidente del CAAT) un simile risultato?

“Ho espresso la mia viva soddisfazione per il raggiungimento di questo risultato pur in un contesto ancora molto difficile, che ha visto, accanto e oltre al perdurare delle difficoltà legate al Covid, anche i primi segnali di inflazione e di incremento dei prezzi dell’energia e delle materie prime, dovute allo scatenarsi di questo conflitto russo-ucraino”.

Quali sono alcuni fra gli indicatori economici dai quali si deduce il buono stato di salute della società del CAAT?
“Tra gli indicatori economici principali si possono considerare:
il conto economico della società, che chiude con un utile di bilancio ante imposte in crescita rispetto agli anni precedenti;
il debito residuo con le banche, che si riduce di ulteriori 600 000 Euro e, nel giro di due anni, verrà definitivamente estinto;
la posizione finanziaria netta della società, in continuo miglioramento;
la liquidità si è ulteriormente incrementata, pur in presenza di tutti gli investimenti volti all’ammodernamento del centro e all’erogazione di nuovi servizi per l’utenza, in coerenza con quanto previsto al piano industriale 2018-2022”.

A questi si aggiungono anche alcuni aspetti di carattere qualitativo che hanno contraddistinto l’esercizio 2021. Quali sono ?

“Si tratta della redazione del primo bilancio sociale in collaborazione con l’Università di Torino. La redazione di questo bilancio ha permesso di evidenziare le ricadute positive del CAAT sul territorio di riferimento, calcolandone il valore stesso. Un secondo aspetto è stato rappresentato dal recupero di oltre 600 tonnellate di derrate alimentari, destinate ad associazioni di volontariato del territorio. Mi preme anche sottolineare l’ammodernamento degli impianti idraulici e elettrici del centro, con conseguenti benefici in termini economici e ambientali, oltre all’avvio della realizzazione di un nuovo centro ingressi, con smaterializzazione delle tessere di ingresso, digitalizzazione e passaggio su cloud, con accesso al centro tramite riconoscimento automatico delle targhe dei veicoli.
Altri aspetti sicuramente positivi sono stati l’incremento della raccolta differenziata e la riduzione del rifiuto misto, l’ottenimento della certificazione ISO 14 000, e un’attività di contrasto al fenomeno del lavoro irregolare, mediante una rafforzata collaborazione con l’Ordine nazionale dei Consulenti del Lavoro, oltre all’avvio di un percorso di asseverazione per le cooperative che svolgono la loro attività all’interno del CAAT”.

Il Presidente Marco Lazzarino ha anche ringraziato il Direttore Generale e tutti i collaboratori del CAAT, che hanno consentito di ottenere questi risultati e di realizzare quanto previsto nel piano industriale attualmente in essere.

Mara Martellotta

Gli imballaggi diventano green

Industria. Gli imballaggi diventano green. Il settore piemontese del packaging punta sull’innovazione e sulla sostenibilità per fare fronte alla necessità delle nuove lavorazioni che hanno come protagonisti nuovi materiali, ecocompatibili. Il comparto del confezionamento e imballaggio è una realtà che conta oltre 70 aziende, 2.800 addetti e un fatturato da 462 milioni di euro (l’11,5% delle aziende italiane del settore). Asti e Novara le province leader, spiega il Rapporto del Sole 24 Ore dedicato ai territori del Nord Ovest

Iuse Torino: dopo due anni l’Unione Europea torna ad assumere

Il 24 maggio scade il bando per diventare assistenti di lingua Italiana.

 

L’Istituto Universitario degli Studi Europei di Torino (IUSE) organizza European Careers Lab per preparare i candidati a superare i concorsi UE.

Il corso-laboratorio sarà on line dal 20 al 30 giugno.

 

In questi ultimi due anni il mondo del lavoro, causa pandemia, ha visto un vertiginoso aumento dei tagli del personale e una conseguente riduzione delle possibilità di accesso lavorativo.

Una buona notizia, però, arriva dall’Unione Europea. L’UE, infatti, dopo due anni di stop forzato dovuto all’emergenza sanitaria torna ad assumere tramite un concorso ad hoc per diplomati e laureati che darà l’opportunità di lavorare come assistenti linguistici di lingua italiana, a cui è possibile iscriversi entro martedì 24 maggio 2022.

 

In prima linea per preparare i candidati a questa nuova opportunità c’è lo IUSE di Torino, uno degli unici due enti italiani riconosciuti dal Ministero degli Affari Esteri per la preparazione ai concorsi europei EPSO.

L’Istituto di alta formazione torinese organizza European Careers Lab, un corso online tenuto da docenti universitari e rivolto a diplomati, laureati, ricercatori e giovani professionisti interessati a lavorare nell’Unione Europea, in grandi aziende o organizzazioni nazionali e internazionali che prevedano un simile processo di selezione.

Durante il corso, infatti, i candidati potranno imparare le migliori tecniche di soluzione ai test psicoattitudinali e cimentarsi in esercitazioni guidate sui quattro test a scelta multipla previsti dai concorsi: ragionamento verbale, ragionamento numerico, ragionamento astratto e test di comprensione linguistica (in italiano e in inglese).

I test a cui verranno sottoposti i candidati saranno anche uno strumento prezioso per valutare l’adeguatezza degli esaminandi nel caso di colloqui e selezioni per entrare nel mondo del lavoro o per migliorare la propria posizione professionale.

European Carrers Lab si terrà on line dal 20 al 30 giugno dalle ore 17 alle 19, previa iscrizione compilando il form: https://formazione.iuse.it/eucompetitions/eu-careers-lab-giugno-2022/

Il Presidente dell’Istituto Universitario di Studi Europei, Piercarlo Rossi, ha dichiarato: “Dal 1952 lo IUSE è un punto di riferimento per studenti e professionisti in ambito europeo, giuridico ed economico. Da sempre l’obiettivo è rendere l’alta formazione accessibile a chiunque, con master e corsi di qualità che rispondano alle esigenze del mercato. Anche European Careers Lab va in questa direzione, per offrire anche a studenti e neolaureati la possibilità di frequentare un corso di alto livello, aggiornato alle ultime modifiche apportate ai processi di selezione delle istituzioni europee. Una proposta formativa che si è evoluta negli anni, raccogliendo grandi risultati e aiutando numerosi studenti a trovare il proprio posto nelle istituzioni europee”.

 

Partner del corso è Iusefor (https://iusefor.it/).

Il Politecnico al Salone del Libro

L’Ateneo rinnova la sua presenza anche per questa edizione del Salone con uno stand dedicato (Padiglione 2 – L131), che ospiterà due incontri: la presentazione della seconda edizione di Biennale Tecnologia e quella del corso “Grandi Sfide”, un’iniziativa che punta a raccontare in 11 lezioni le prossime sfide che l’umanità dovrà fronteggiare nel XXI secolo. In programma anche attività di presentazione dei corsi e ampio spazio per le iniziative delle Biblioteche di Ateneo

 

Come tradizione degli ultimi anni, il Politecnico partecipa al Salone Internazionale del Libro di Torino, la cui XXXIV edizione (19 – 23 maggio 2022) è dedicata significativamente ai “Cuori Selvaggi”: un titolo e un tema programmatici, per un invito alla libertà, al dialogo, alla pace, a ricercare “selvaggiamente” nuove strade per costruire un futuro più luminoso.

Nel suo stand (Padiglione 2 – L131), il Politecnico – oltre a raccontare al grande pubblico la sua vita, i suoi numeri, le sue iniziative – “parlerà” di Biennale Tecnologia, la grande manifestazione culturale che l’Ateneo organizza ogni due anni, insieme ai suoi molti partner, con l’obiettivo di esplorare il rapporto sempre più cruciale fra tecnologia e società, e che quest’anno tornerà finalmente in presenza dal 10 al 13 novembre con un ricco programma di appuntamenti.

Ci sarà spazio anche per presentare “Grandi Sfide”, il corso che il Politecnico ha offerto agli studenti e alle studentesse di Ingegneria e che in questi giorni viene reso disponibile a tutto il pubblico, attraverso le 11 lezioni introduttive: un’opportunità per approfondire in maniera fortemente interdisciplinare diversi temi di rilievo del mondo di oggi. Si tratta di un corso altamente innovativo nel panorama dell’università italiana, che il Politecnico propone in questo anno accademico come parte della formazione di tutti gli studenti di Ingegneria: sei importanti sfide della contemporaneità, ciascuna articolata in 4 direzioni diverse, per un totale di 24 corsi da circa 150 studenti ciascuno, co-insegnati da altrettante coppie di docenti, uno con impostazione tecnica e uno proveniente dal mondo delle scienze umane e sociali. Tutti i corsi “Grandi sfide”, sviluppati dall’Area Didattica del Politecnico e legati alle tematiche di Biennale Tecnologia, fanno riferimento agli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

All’interno dello stand, sempre collegandosi a temi e percorsi cari a Biennale Tecnologia, le Biblioteche del Politecnico presentano i nomi e le opere architettoniche di alcuni personaggi politecnici che nel corso degli anni hanno contribuito alla costruzione della città di Torino, lasciando un segno tangibile di quella cultura politecnica appresa nelle aule.

Ecco nel dettaglio il programma dei due incontri tematici, entrambi previsti negli spazi del BookLab (Padiglione 2):

  • sabato 21 maggio h 16.15

Lampi di Tecnologia – Aspettando Biennale 2022

con Guido Saracco (Rettore del Politecnico di Torino)Juan Carlos De Martin (Delegato del Rettore per la cultura e la comunicazione e co-curatore di Biennale Tecnologia)Luca De Biase (giornalista de Il Sole 24 Ore, co-curatore di Biennale Tecnologia) e Laura Tripaldi (saggista)

  • domenica 22 maggio h 15.15

Tecnologia e società: le Grandi Sfide

con Sebastiano Foti (Vice Rettore per la Didattica al Politecnico di Torino)Stefano Sacchi (Politecnico di Torino)Anna Osello (Politecnico di Torino)

Maggiori informazioni sulle attività del Politecnico al Salone Internazionale del Libro a questo link

Il turismo riparte anche grazie ai grandi eventi

Il settore del turismo che riparte nel Nord Ovest è il focus d’apertura del prossimo numero del Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore in edicola venerdì 20 maggio in Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta.

Sono almeno 16mila gli addetti che il settore turistico ha perso nelle tre regioni del Nordovest secondo l’elaborazione curata da Unioncamere Piemonte. Si tratta di un settore che sta ancora recuperando la frenata del 2020 per tornare a presenze e arrivi della fase pre-Covid. Gli albergatori piemontesi, che faticano a trovare personale, stimano una crescita di presenze nella prossima stagione primavera-estate del 10% rispetto all’anno scorso, anche sulla scia degli eventi di primavera a Torino: dall’Eurovision al Salone del Libro. In Liguria, si legge ancora sul Rapporto Nord Ovest del Sole 24 Ore, la stagione è partita bene. Rispetto allo scorso anno è iniziata due mesi in anticipo. Nel 2021, a causa della pandemia i primi visitatori erano arrivati nella regione a giugno, quando il Covid aveva allentato la presa. Adesso invece si è già registrato un ponte di Pasqua col tutto esaurito, un buon afflusso di turisti per il 25 aprile e un weekend del 1° maggio positivo quanto a visitatori. Per quanto attiene ai porti turistici, quelli liguri stanno vivendo un momento di crescita, con un aumento del giro di affari che ha una media del +5%, in linea con quella nazionale, con punte del 10-15% per alcuni scali. Ma i margini sono colpiti dalla crescita del costo di materiali, carburanti ed energia e dalla spinta inflattiva. Per quanto riguarda l’estate, in Liguria tornano gli stranieri e sono risalite le prenotazioni – spiega il Rapporto Nord Ovest di venerdì 20 maggio – ma l’impatto delle ultime annate non si può dire ancora del tutto recuperato.

Foresta Futura semina alberi

TORINO, TALENT GARDEN DELLA FONDAZIONE AGNELLI: la linea verde di Eos Solutions, Gold Partner Microsoft

“FORESTA FUTURA” e giovani talenti per l’ufficio Strategico che semina alberi in tutto il mondo collaborando con Teedom

 

Vogliamo credere in un futuro etico e sostenibile – sostiene Attilio Semenzato, presidente di Eos Solutions- Cerchiamo talenti in Piemonte, ambiente ideale per formare nuove professionalità e credere nel futuro»

Un primo lotto di duecento alberi già piantati in Camerun, Colombia, Kenya, Nepal e Tanzania verrà implementato con una pianta per ogni nuovo dipendente e per ogni nuovo cliente aziendale

Una “Foresta Futura”, così si espanderà proporzionalmente alla crescita dell’azienda, piantando banani in Camerun e Nepal, caffè e guava in Kenya e ancora caffè in Colombia. Si tratta di progetti green e ecosostenibili che nascono a Torino sotto l’egida di Eos Solutions, multinazionale italiana Gold Partner Microsoft, che intende valorizzare e inserire nel mondo del lavoro nuovi giovani talenti informatici, correlandoli da subito a un gesto concreto di responsabilità in favore del pianeta.

L’adesione al Microsoft Partner Pledge caratterizza fortemente il recente insediamento strategico di Eos Solutions presso il Talent Garden della Fondazione Agnelli (via Giacosa 38 a Torino), con la creazione di un laboratorio digitale aperto all’innovazione e alla crescita di nuove professionalità in ambito informatico, ma caratterizzato anche da una forte sensibilità alla sostenibilità ambientale in ogni aspetto della vita aziendale.

E così molto attiva la collaborazione tra Eos Solutions e Treedom, la piattaforma che dal 2010 finanzia direttamente progetti agroforestali diffusi sul territorio e che ha contribuito a far piantare oltre tre milioni di alberi in Africa, America Latina, Asia e Italia. La filosofia è quella di realizzare ecosistemi sostenibili e permettere a migliaia di contadini di far fronte ai costi iniziali della piantumazione di nuovi alberi, garantendo nel tempo sovranità alimentare ed opportunità di reddito.

Dopo il primo lotto da 200 alberi, seminato e curato da Eos in occasione dei suoi 20 anni di vita, l’azienda ha deciso di piantare un albero per ogni nuovo dipendente e per ogni nuovo cliente, incrementando il risparmio e l’assorbimento di anidride carbonica.

«Abbiamo deciso di attivare questa collaborazione con Treedom perchè crediamo in un modo di fare impresa etico e sostenibile, così come stabilisce il Microsoft Partner Pledge a cui abbiamo aderito nel 2021 – afferma Attilio Semenzato, presidente del Gruppo Eos Solutions -. Per la nostra nuova sede abbiamo scelto Torino e il Piemonte perchè crediamo sia un territorio ricco di competenze e dotato di enti formativi e universitari all’avanguardia in ambito tecnologico e scientifico. Da sempre investiamo sui giovani, favorendo la loro integrazione nel mondo del lavoro con un percorso dedicato grazie alla nostra Eos Academy, che permette loro di fare le prime esperienze sul campo. In questo periodo difficile dobbiamo credere nei giovani e nel futuro, anche supportando concretamente la realizzazione di progetti d’innovazione in ogni ambito culturale e produttivo».

L’ufficio strategico di via Giacosa, in stretta sinergia con la sede operativa Eos di S.Albano Stura (Cn), che conta già una cinquantina di addetti tra sviluppatori, tecnici e impiegati, avrà anche il compito di attrarre nuovi talenti, inserendoli in un contesto lavorativo dinamico, multietnico e inclusivo. L’azienda, infatti, ha ottenuto la certificazione di Great Place to Work Italia grazie ad un ambiente di lavoro di qualità, costruendo così un incubatore ideale per far sbocciare e crescere giovani talenti.

EOS Solutions è Gold partner di Microsoft dal 2000, implementa soluzioni ERP e CRM verticali e è il primo sviluppatore mondiale di app basate su Microsoft Dynamics 365. Dal 2017, grazie alla presenza nel gruppo tedesco Kumavision, Eos Solutions si attesta tra i più grandi partner Microsoft Dynamics 365 Business Central a livello mondiale, con oltre 1600 clienti, 50.000 utenti, 750 collaboratori e 25 sedi tra Italia, Germania, Austria e Svizzera.

Mara Martellotta

 

Approvata la legge sulla semplificazione urbanistica

Il recupero dei fabbricati per evitare l’eccessivo consumo di suolo, le ristrutturazioni edilizie, l’utilizzo dei rustici, dei locali sottotetto e dei seminterrati, la delocalizzazione dei fabbricati costruiti in aree a rischio idrogeologico, le premialità e le agevolazioni per i cittadini, le competenze dei Comuni in rapporto con i Piani regolatori: sono i principali argomenti della nuova legge approvata martedì  a maggioranza dal Consiglio regionale (27 si e 16 no).

La nuova norma sull’urbanistica e le ristrutturazioni edilizie – identificata in questi mesi come Pdl Semplificazione urbanistica – che modifica le leggi regionali 56/1977, 16/2018 e 13/2020 è legge dopo mesi di accesa discussione tra maggioranza e opposizione, prima in Commissione e negli ultimi mesi in Aula.
I consiglieri di maggioranza intervenuti per dichiarazione di voto hanno apprezzato il testo approvato, mettendo in risalto l’importanza di una norma che sostiene il settore edilizio in un periodo difficile per tutta l’economia piemontese e in particolare per l’edilizia.

Il gruppo della Lega, a cui appartiene il firmatario della proposta, ha salutato con soddisfazione l’approvazione della nuova legge sostenendo che si tratta di una norma che va verso la diminuzione del consumo di suolo e che farà scuola anche per la legge nazionale sulla rigenerazione urbana. Questa legge, è il parere espresso, darà la possibilità di recuperare molti dei fabbricati esistenti soprattutto nelle campagne e in montagna, abbandonati ormai da anni.

Il gruppo di Forza Italia si è detto convintamente favorevole a un testo che costituisce una revisione importante delle norme preesistenti su riuso, recupero e rigenerazione urbana. A suo giudizio, le norme precedenti erano di difficile applicazione e, per produrre questa nuova legge, la maggioranza si è messa in ascolto dei tecnici comunali, dei professionisti, degli operatori del settore e dei cittadini per individuare i punti critici da analizzare.

Il gruppo dei consiglieri di Fratelli d’Italia ha sottolineato che l’approvazione di questa legge è importante per le piccole imprese artigiane, soprattutto in questo periodo di difficile situazione geopolitica che vede i costi delle materie prime aumentati sensibilmente.

I gruppi di opposizione invece hanno criticato la nuova legge che a loro parere liberalizza in maniera eccessiva le norme edilizie, in particolare sui limiti delle altezze dei locali abitabili.

I consiglieri del Partito Democratico hanno espresso un convinto voto contrario al provvedimento, anche se si sono detti favorevoli all’impostazione principale della legge sul recupero del costruito, per evitare nuovo consumo di suolo. Hanno però sostenuto che in realtà la norma non va in questa direzione e, anzi, permette di rendere abitabili i seminterrati anche con altezze modificate al ribasso, permettendo forti speculazioni. Critiche anche per l’eccesso di deregolamentazione e per lo svuotamento di contenuti dei piani regolatori comunali.

Il Movimento 4 Ottobre ha ribadito il voto contrario sostenendo che la semplificazione annunciata dalla legge in realtà toglie possibilità di controllo dei Comuni sulle costruzioni.

Il capogruppo di Luv ha sostenuto che questa legge rischia solo di fare danni perché è piena di deroghe e renderà abitabili anche i locali più bassi che saranno soltanto utilizzati dagli speculatori per creare nuovi spazi insalubri da affittare ai più poveri. Ha concluso augurandosi che la Corte Costituzionale cancelli le parti di questa legge che vanno contro l’ambiente e contro i meno abbienti.

Patrizia Polliotto ospite oggi a ‘Radio Radio’ per fare il punto sull’economia italiana

La Presidente degli ospedali milanesi ‘Galeazzi’, ‘San Siro’ e ‘Sant’Ambrogio’ protagonista in Fm e in tv ai microfoni di Francesco Vergovich.

Torna protagonista ai microfoni della seguitissima ‘Radio Radio’ l’Avvocato Patrizia Polliotto. Il noto legale torinese, autrice anche del fortunato libro ‘La Sola dei Famosi’ con doppia prefazione di Enrico Ruggeri e Simona Tagli, sarà infatti ospite oggi in diretta dalle 13.35 alle 14.00 ai microfoni di ‘Un giorno speciale’, lo storico contenitore del mattino guidato dal giornalista Francesco Vergovich. Con lui anche il saggista cattolico Maurizio Scandurra.
Al centro della puntata odierna, uno sguardo in dettaglio all’attualità delle cronache italiane e internazionali, con particolare riferimento agli effetti che la geopolitica contingente sta determinando per gli italiani in termini di caro prezzi e cambiamento delle abitudini di consumo.
Patrizia Polliotto, spesso voce autorevole per importanti agenzie di stampa italiane tra cui anche l’Ansa, è Presidente dei rinomati ospedali milanesi ‘Galeazzi’, ‘San Siro’ e ‘Sant’Ambrogio’, tutti in capo al ‘Gruppo San Donato’, azienda leader in Italia nel delicato e strategico ramo della sanità privata.
Annovera in curriculum importanti e prestigiosi incarichi al vertice in primarie realtà pubbliche e private italiane tra cui ‘Compagnia di San Paolo’, ‘Reply’, ‘NB Aurora’, ‘Juventus’, ‘Zucchi e molte altre, ricoprendo spesso anche il ruolo di Consigliere Indipendente, particolare figura professionale cui ha dedicato ampi studi mutuando un background e una competenza autorevole e unica nel settore.
Dal 2010 è Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana fondata nel 1955 dal giornalista Vincenzo Dona.
“Ringrazio ‘Radio Radio’ per quest’opportunità, ormai divenuta un appuntamento fisso che vivo sempre condividendo un punto di vista oggettivo in equilibrio fra poteri forti e consumerismo, cercando di favorire in maniera agevole e funzionale il più possibile il dialogo fra questi due mondi così apparentemente distanti, eppure così realmente e intimamente vicini”, chiosa Patrizia Polliotto, divenuta in breve tempo una dei voci e dei volti più stimati nel grande parterre di opinionisti che si muovono sulle frequenze nazionali di ‘Radio Radio’ e di ‘Canale Italia’.
E’ possibile seguire la puntata in FM, in diretta streaming sul sito www.radioradio.it oppure in tv in tutta Italia sul canale 253 del digitale terrestre.

In Piemonte l’occupazione recupera il gap del 2020, ma il divario sul 2019 è profondo

E impensieriscono disoccupati e inoccupati.

 Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): “Sul trend del mercato del lavoro è pesante la difficoltà di reperimento figure professionali specializzate”.

Lo dicono i numeri dell’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, che ha analizzato i dati Istat: in Piemonte nel 2021 i lavoratori occupati sono un milione e 767 mila, nel 2020 sono un milione e 748 mila (-19mila unità rispetto al 2021).  Rispetto al 2019 (un milione e 813mila) però, l’andamento risulta in calo, segnando un gap di 46mila posti.

In relazione al numero degli occupati, a livello nazionale la crescita sul 2020 è dello 0,8%, mentre dal confronto sul 2019 emerge un gap del 2,4%: crescono solo le costruzioni (+8,4%), sulla spinta dei bonus fiscali, mentre il manifatturiero esteso è in calo dell’1,7% e i servizi del 3,7%.

 

“Il prolungamento della guerra in Ucraina, l’amplificazione della crisi energetica e il persistere delle criticità nel reperimento e nei prezzi delle materie prime – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – potrebbero interrompere il percorso di recupero del mercato del lavoro dopo la recessione causata dalla pandemia”.

Osservando i dati relativi al tasso occupazionale (dipendenti e indipendenti tra i 15-64 anni), in Italia il dato peggiora rispetto al livello del 2019, diminuendo dello 0,8%.

In Piemonte il confronto tra i 3 anni (2019-2020-2021) è negativo. Infatti, i dati occupazionali del 2021 (65,0% di occupati) sul 2020 (64,1% di occupati) dicono di un + 0,9%, mentre quelli del 2021 sul 2019 (66,0% di occupati) vedono ancora un gap di 1,0%.

Ancora preoccupante (anche se stabile) è la situazione della disoccupazione: nel 2019 era del 7,6%, come nel 2020, per scendere nel 2021 al 7,3%. A questi dati bisogna aggiungere quelli dell’inoccupazione, che nel 2019 era del 28,4%, cresciuta al 30,4% nel 2020 e calata al 29,7% nel 2021.

Guardando alle province, in valori assoluti, nel 2021Torino si contano 899mila occupati, di cui 398mila donne, 80mila disoccupati e 412mila inattivi. Ad Alessandria gli occupati sono 172mila, di cui 77mila donne, con 13mila disoccupati e 71mila inattivi. A Cuneo sono 261mila gli occupati, di cui 113mila donne, con 13mila disoccupati e 97mila inattivi. A Novara gli occupati sono 150mila, di cui 66mila donne, con 12mila disoccupati e 69mila inattivi. Ad Asti si contano 88 mila occupati, di cui 40mila donne, con 7mila disoccupati e 35mila inattivi.  A Biella gli occupati sono 69mila, di cui 31mila donne, con 4mila disoccupati e 31mila inattivi. A Vercelli gli occupati sono 65mila, di cui 29mila donne, con 6mila disoccupati e 33mila inattivi. Nel Verbano gli occupati sono 63mila, di cui 29mila donne, con 4mila disoccupati e 31mila inattivi.

Si segnala, inoltre, una crescita del tasso di inattività in alcune delle province piemontesi. Nel 2021, infatti, a Biella si è registrato un aumento dell’1,3% rispetto al 2020, mentre nelle province di Novara e Vercelli la crescita si attesta, rispettivamente, a + 0,3% ed a +0,9%. Nel confronto con il dato del 2019, invece, il divario è ancora più significativo: Biella (+1,9%), Cuneo (+0,1%), Novara (+2,9%), Torino (+1,7%) e Vercelli (+3,7%).

“In questo momento sono tanti i fattori che rendono difficile prevedere quali contraccolpi e ricadute potranno esserci sul mercato del lavoro – continua Felici – ma oltre a guardare agli avvenimenti esterni, dovremmo concentrarci sul contesto lavorativo delle nostre aziende; oggi, agli occhi dei giovani, queste sono quasi esclusivamente fonti di reddito, mentre dovrebbero essere anche luoghi attrattivi, di formazione e di condivisione. Basti pensare al fenomeno dei cosiddetti neet, i giovani che non studiano, non frequentano corsi di formazione e non lavorano”.

Sul trend del mercato del lavoro influisce anche un’altra variabile, quella della difficoltà di reperimento di alcune figure: “Per la maggior parte – precisa Felici – si tratta di figure specializzate che troverebbero impiego nel settore manifatturiero, ma anche nell’edilizia, nella manutenzione degli edifici e nell’autotrasporto”.

Infatti i dati di dettaglio professionale evidenziano che sono difficili da reperire 6 lavoratori su 10 nel caso di operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche, con una quota che raggiunge il 60,1% e cresce di 14,7 punti percentuali rispetto ad aprile 2019, e di conduttori di mezzi di trasporto, con una quota del 58,5% che cresce di 24,6 punti; in particolare la crescita più intensa della quota di difficoltà di reperimento rispetto al pre-crisi è pari a ben 28,5 punti percentuali per gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici per cui la quota raddoppia passando da 26,1% a 54,6%, il terzo valore più alto ad aprile 2022.

“Il vero problema è che le occasioni di lavoro ci sarebbero, ma a mancare è la materia prima, cioè una platea sufficientemente nutrita di ragazzi adeguatamente formati nei mestieri più richiesti – conclude Felici – Il mercato occupazionale non è morto, ma bisogna essere qualificati per le mansioni oggi più richieste, serve quindi puntare sulla formazione. Ci sono fondi europei dedicati a questo, ma occorrerebbe che la Politica dialogasse di più con chi ha esperienza di mercato come le imprese”.

Il Mondo che verrà: Lucio Caracciolo al Sermig

L’obbiettivo comune di tutti gli organizzatori del convegno è quello di lavorare convintamente e instancabilmente per la Pace e Giustizia (che per noi sono realmente inscindibili). Quindi cercare di salvare ogni vita umana, ma anche il diritto delle persone di vivere nella dignità e nella libertà.

Nella guerra decisa unilateralmente da Putin contro l’Ucraina e nella speranza che ci si sieda presto intorno a un tavolo per negoziare, è tempo di riflettere sulla nuova geopolitica che ne scaturirà. Niente sarà più come prima, schieramenti e alleanze subiranno profonde mutazioni, avremo blocchi di nazioni ancora più contrapposti mentre incomincia ad incombere per i paesi più poveri lo spettro della carestia per la crisi del grano. E proprio su questo “Mondo che Verrà” cercheranno di dare risposte Lucio Caracciolo, direttore di Limes, e Francesco Marino responsabile del TG RAI Piemonte, martedì 17 maggio alle ore 20,00, nel luogo simbolo dell’Arsenale della Pace di piazza Borgo Dora 61 a Torino. L’incontro è stato organizzato dal Comitato dei Diritti Umani della Regione Piemonte e dal Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con Voi” per ribadire, oggi più che mai, che solo chi semina pace raccoglie giustizia.
Il convegno ha avuto il sostegno della Regione Piemonte e del Consiglio Regionale del Piemonte e il patrocinio della Città di Torino e del “Comitato Interfedi”.
Alla serata è prevista la presenza di diverse personalità, fra cui – particolarmente significativa – quella dei presidenti di “Senzatomica” e di “Rete Italiana disarmo” e del Console di Ucraina. Sarà possibile seguire i lavori oltre che in presenza (la sala sarà alle h 19.15, fino ad esaurimento dei posti) anche in diretta streaming: live.sermig.org/17maggio.

Giampiero Leo (portavoce del Coordinamento interconfessionale “Noi siamo con voi”), a nome di tutti gli organizzatori.