ECONOMIA- Pagina 21

Le imprese del Piemonte lanciano l’allarme per il caro – energia

Il caro-energia pesa come un macigno sulla competitività delle imprese italiane e piemontesi.

 Lo scorso anno le nostre Pmi hanno pagato l’elettricità il 9,9% in più rispetto alla media Ue e, nel biennio 2022-2023, questo gap di prezzo si è tradotto in 11,8 miliardi di euro di maggiori costi rispetto ai competitor europei. Secondo il rapporto di Confartigianato Imprese, la bolletta elettrica delle aziende italiane è tra le più costose d’Europa. Con un prezzo netto medio di 28,44 centesimi/Euro per kWh, siamo al 5° posto tra i paesi dell’Unione Economica e Monetaria (UEM). Paghiamo il 10,1% in più rispetto alla Francia, il 13,4% in più della Germania e il 44,4% in più rispetto alla Spagna.

In Piemonte tra il 2022 e il 2023 l’extracosto per le PMI è cresciuto di 990 milioni di euro (430 milioni a Torino).

 

“E’ sempre più importante dichiara Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte – ragionare su una tematica, quella dell’energia, che sta incidendo in maniera importante sulla vita e sul futuro delle imprese e dei cittadini del nostro Paese. C’è l’urgenza di interventi di politica energetica su più fronti: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, sostegno convinto delle rinnovabili, del nucleare e delle azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica degli edifici ove non impattino sulla capacità economica di famiglie ed imprese”.

“È necessario, in pratica, ‘mettere a terra’ – continua Felici – un sistema efficiente di iniziative che realmente e tangibilmente favoriscano l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia e l’efficienza energetica degli impianti produttivi. Le aziende che abbracciano questa visione non solo prosperano sul mercato, ma diventano veri e propri incubatori di innovazione, dove le risorse umane sono messe nelle condizioni di dare il meglio di sé, contribuendo attivamente al successo dell’impresa”.

“Il caro energia – conclude Felici – rende imperativo il consolidarsi di una politica che miri all’autonomia energetica del Paese a qualsiasi costo e a discapito di qualsiasi interesse che non sia quello strettamente nazionale. Inoltre, il Sistema Regione e il Sistema Paese devono mettere mano agli strumenti a disposizione per ridurre gli sprechi e adottare, ove possibile, tecnologie a bassa emissione, senza imporre scelte ideologiche funzionali solo ad interessi esterni e che non hanno effetti sulle emissioni”.

InspireDay, ispirazione e confronto sul mondo delle relazioni B2B

InspireDay, il primo evento in Italia di ispirazione e confronto sul mondo delle relazioni B2B e del networking, dedicato a chi apprezza e usa LinkedIn®, fa tappa a Torino per la prima volta venerdì 4 ottobre dalle 14e30 presso l’Hotel NH Torino Centro in Corso Vittorio Emanuele.

Ideato da Alessandro Gini, consulente e formatore specializzato in LinkedIn® e fondatore della società up4business, con Benedetta Consorti, Creativity Manager e fondatrice di b.links, InspireDay si è svolto nella sua prima edizione a Milano a dicembre 2023. Dopo il grande successo del suo esordio, per la seconda edizione – che avrà il suo main event sempre a Milano a fine novembre – sono state organizzate due tappe di avvicinamento: una a Catania lo scorso 25 settembre e la prossima attesa a Torino, venerdì 4 ottobre.

Inspire Day è il primo evento indipendente organizzato in Italia interamente dedicato all’ispirazione professionale della community di LinkedIn®. È un incontro che parte dalle relazioni sviluppate grazie alla piattaforma tra professionisti, manager, imprenditori, comunicatori, influencer, aziende, esperti di LinkedIn® e LinkedIn® Top Voice. Vuole essere un confronto “ispirato” sul mondo delle relazioni nel B2B e sulla piattaforma dedicata proprio a questo.

In oltre venti anni di attività – ricordi nel 2023 – LinkedIn® ha conosciuto un’evoluzione meno evidente di altri social, ma di grande e crescente valore per la comunità specifica del business e del lavoro.

Con circa 1 miliardo di iscritti, di cui 19 milioni in Italia, LinkedIn® – escludendo i sistemi di messaggistica – è il 5° social più utilizzato in Italia, prima di X (ex Twitter); segue, nell’ordine, a Facebook, Instagram, TikTok e Pinterest (fonte report Digital 2024, pubblicato da We Are Social in collaborazione con Meltwater). Secondo l’Osservatorio Social Top Manager di Reputation Manager SpA (aggiornato a gennaio 2024) su 180 top manager italiani intervistati:

– la percentuale di top manager presenti su almeno una piattaforma social è pari al 76%, in costante crescita
– LinkedIn è il canale preferito da 8 top manager su 10
– LinkedIn è il social che conta il maggior numero di account (53,1%)
– il 79,7% degli executive attivi sui social utilizza LinkedIn come piattaforma principale.

Durante la tappa di Torino si parlerà di “Parole che creano connessioni: il content writing su LinkedIn®” con Benedetta Consorti che intervista Chiara Olivucci: nata a Ravenna nel 1973, trasferitasi nel 2019 sulle Alpi biellesi, in una baita nel bosco. Su questo suo radicale cambiamento e le sue avventure con la sua fedele Luna, ha scritto due libri: Storie con Luna e Luna va in montagna.

Un approfondimento più tecnico cercherà di valutare quanto “Conta la SEO sui contenuti di LinkedIn®? Tips per scrivere bene“, con Laura Copelli, SEO specialist e Digital Strategist, originaria di Parma e trasferitasi a Torino nel 2002.

Infine, un affondo su “Content creation su LinkedIn®: cosa ne pensano i formatori?” con gli esperti della piattaforma Maria Letizia Russo e Alessandro Gini.

Un caso tutto torinese di successo sulla piattaforma LinkedIn è stato già presentato e approfondito nella prima edizione dell’evento a Milano nel 2023 ed è quello della pagina aziendale Fiorentini Alimentari, l’azienda di Trofarello celebre in tutta Italia per le sue gallette e snackini con ingredienti e ricette salutistiche, proprietà dell’omonima famiglia da oltre 100 anni. Simona Fiorentini, sales & marketing manager dell’azienda alla quarta generazione, era salita sul palco in quella occasione per raccontare la propria esperienza, come azienda e imprenditrice social, sulla piattaforma B2B, dove la community della pagina continua a crescere a ritmo veloce. Previsto un intervento anche alla tappa del 4 ottobre a Torino, insieme alla LinkedIn Top Voice torinese Simona Riccio, che gestisce la pagina Fiorentini con Master Communication, società di PR torinese fondata da Marianna Carlini, a fianco di Fiorentini dal 2020 e che offre tra i suoi servizi anche la gestione di pagine e profili LinkedIn per aziende, imprenditori, professionisti, associazioni.

L’area volontariato aziendale del Banco Alimentare del Piemonte

Presentata l’area appena inaugurata dedicata al volontariato aziendale del Banco Alimentare del Piemonte

 

Giovedì 3 ottobre 2024, a partire dalle 9.30, la sede del Banco Alimentare del Piemonte, in via Roma 24 ter a Moncalieri, ospiterà una doppia inaugurazione, il nuovo impianto fotovoltaico da 80 kW, che garantisce un immediato risparmio ecologico ed economico, ponendo le basi per la costruzione di una comunità energetica locale, l’area appena ristrutturata è dedicata al volontariato aziendale.

Si tratta di due passi importanti in avanti per un futuro più sostenibile e dal punto di vista energetico efficiente, tale da rafforzare la collaborazione tra profit e no profit nell’ottica del benessere sociale.

Sarà anche l’occasione per fare il punto sugli approvvigionamenti di derrate alimentari nei magazzini del Banco Alimentare che sono diminuite del 47,1% rispetto al 2023, situazione drammatica denunciata già lo scorso giugno.

Interverranno il presidente del Banco Alimentare, Salvatore Collarino, l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, l’assessore alle Politiche Sociali del Comune di Torino Jacopo Rosatelli, e Felice Vai, vicepresidente della Compagnia delle Opere.

 

Mara Martellotta

Dalla Regione 3,5 milioni alle pro loco

Dalla Regione 3,5 milioni di euro per 135 Pro Loco, all’interno del bando da 5 milioni di euro destinato anche alle associazioni d’arma. Le risorse sono destinate all’acquisto di attrezzature per l’allestimento di palchi o strutture per fiere ed eventi, con finanziamenti a fondo perduto da 30 mila euro fino a 50 mila euro.

«Con questi contributi la Regione riconosce il grande lavoro svolto sul nostro territorio da Pro Loco. Era dal 2014, quindi da 10 anni, che non si prevedeva uno stanziamento così elevato e dimostrazione dell’importante ruolo che la Regione riconosce a queste associazioni per il grande lavoro a supporto delle comunità.  Le Pro Loco sono i nostri avamposti del turismo, organizzano sagre e fiere, sono utili ai visitatori e sono punti di riferimento per le comunità e supporto prezioso per la sicurezza e l’assistenza delle persone» dichiarano il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore alla Cultura, Turismo e Sport Marina Chiarelli.

«Grande soddisfazione per l’Unpli Piemonte, che continua a essere partner ufficiale della Regione Piemonte. Il Governatore Cirio ha sempre dimostrato una particolare attenzione verso le nostre associazioni, impegnate costantemente nella valorizzazione del territorio piemontese» dichiara Fabrizio Ricciardi, presidente Unpli Piemonte.

«Un eccellente lavoro di squadra con i funzionari della Regione Piemonte, che combina formazione e informazione, riprendendo il percorso iniziato dieci anni fa con la legge 3 – aggiunge il vicepresidente di Unpli Stefano Raso – Questo bando consentirà di aumentare la sicurezza delle nostre attività e di migliorare significativamente l’offerta turistica e sociale delle Pro Loco su tutto il territorio piemontese».

Nel dettaglio sono state finanziate 20 realtà nell’Alessandrino, 22 nell’Astigiano, 10 nel Biellese, 28 nel Cuneese, 8 nel Novarese, 26 nel Torinese, 5 nel Vco e 6 a Vercelli.

Lavoro e competenze: scenari e tendenze per il futuro

A Città Studi una mattinata di confronto sulle attuali esigenze e carenze occupazionali derivanti
da calo demografico, twin transition, carenze strutturali sulle materie Stem e intelligenza artificiale.
Amalberto (Confindustria Piemonte): “Dobbiamo passare dal capitale umano al patrimonio umano”

Biella, 2 ottobre 2024

Nuovi mercati, tecnologie, comportamenti ed istituzioni stanno rivoluzionando il lavoro. Se dieci anni fa le priorità erano sicurezza e stabilità occupazionale, oggi al primo posto troviamo l’equilibrio lavoro-vita privata, poi un’atmosfera piacevole, retribuzione e benefit interessanti e solo al quarto posto quelle che erano le priorità del 2014. È in corso un evidente cambiamento nel modello di società occidentale, dove spesso la domanda di lavoro supera l’offerta. Perciò le imprese devono comprendere ed interpretare nell’organizzazione aziendale questa mutazione, solo così saranno in grado di attrarre e trattenere, talenti e competenze. Già oggi il 64% dei millennials non lavorerebbe in un’impresa non socialmente responsabile e con forti valori sociali, in grando di coniugare flessibilità e cambiamento.

Questi sono solo alcuni dei temi analizzati nel convegno ‘Lavoro e competenze: scenari e tendenze per il futuro’ organizzato da Confindustria Piemonte in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che si è svolto  a Città Studi, il campus biellese di servizi formativi per lo sviluppo del Territorio. Sei le grandi sfide da affrontare in questo scenario in veloce mutazione: produzione, energia, tecnologia, economia circolare, digitalizzazione e instabilità geopolitica. Di qui la necessità per le imprese di gestire con sempre maggiore attenzione il senso di quanto viene richiesto alla forza lavoro, unito ad un giusto riconoscimento salariale e un buon bilancio tra lavoro e vita privata.

Stiamo passando dal capitale umano al patrimonio umano. Il mercato del lavoro è diventato infinitamente più sofisticato, una mutazione tanto più complessa per un Paese come il nostro in cui le imprese hanno dimensioni ridotte, rispetto alle altre grandi potenze economiche. Il modello organizzativo verso cui tendere deve esser quello dell’auto-direzione e della responsabilità verso i risultati. Èquesta una prima risposta possibile anche all’avvento dell’Intelligenza Artificiale, che cambierà l’attuale equilibrio nel mercato del lavoro” ha spiegato Andrea Amalberto, presidente di Confindustria Piemonte.

Ma potrebbe non bastare, poiché l’Italia si trova ad affrontare anche un drammatico e rapido calo demografico, che si somma al tema dei Neet e all’elevato tasso di abbandono scolastico. Servirebbero quindi percorsi tecnico/professionali terziari e ITS più attrattivi per giovani e famiglie, anche tramite un orientamento attivo a partire già dal 2° anno delle secondarie inferiori e dal 4° anno delle superiori. E poi un ulteriore sviluppo delle Accademie di Filiera del Piemonte come punto unico di contatto con le imprese. Altrettanto urgente è poi la valorizzazione del lavoro Stem, specialmente quellofemminile poiché in Italia il 63% dei laureati è donna, ma solo una su tre di loro sceglie le materie Stem. Infine, il tema immigrazioneper cui è necessario un contesto ordinamentale, con la ricerca di collegamenti con scuole estere e gestione della formazione, così da poter poi «importare» immigrati pronti al mercato del lavoro.

Il futuro del lavoro richiede un cambiamento profondo nelle nostre politiche e strategie, un passaggio che può essere affrontato solo con una visione precisa e coraggiosa. Il Piemonte, con il suo tessuto industriale, la sua capacità manifatturiera e il dinamismo delle sue esportazioni, deve continuare a puntare su percorsi formativi innovativi per rispondere alle richieste di un mercato in costante evoluzione. Parallelamente, non possiamo ignorare il problema della denatalità, che rappresenta una delle maggiori sfide per il nostro futuro sociale ed economico. Come Regione, stiamo definendo politiche di welfare aziendale: abbiamo ampliato oraria degli asili nido e avviato le Accademie di Filiera, misure volte ad attrarre e trattenere sempre più persone e famiglie sul territorio” ha spiegato la vicepresidente e assessore all’Istruzione e al lavoro della Regione Piemonte, Elena Chiorino. “Queste azioni non solo migliorano la qualità della vita di famiglie e lavoratori, ma sono essenziali per creare un ambiente dove le imprese possano prosperare e i talenti possano crescere. Sono profondamente convinta che gli imprenditori giochino un ruolo chiave, non solo nello sviluppo economico ma anche nel creare un sistema coeso indispensabile che definisca anche chiaramente il ruolo che possono giocare le partecipate regionali: sono certa che il loro contributo possa essere determinante per la crescita sostenibile e innovativa del territorio. Non possiamo poi trascurare il ruolo dell’intelligenza artificiale, una delle tecnologie che trasformerà radicalmente il nostro modo di vivere e lavorare. Come sottolineato dal Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, l’Italia deve affrontare questa sfida con equilibrio e lungimiranza, per garantire che l’innovazione tecnologica sia sempre al servizio dell’uomo e della dignità del lavoro, non un suo sostituto conclude”.

Formazione, competenze e welfare sono gli elementi su cui puntare per intraprendere la sfida tecnologica e green che le imprese hanno di fronte e che deve essere affrontata partendo proprio dalla valorizzazione del capitale umano. Per Intesa Sanpaolo l’attenzione alle proprie persone è un fattore chiave e questo tema è inserito anche nell’offerta che la banca propone alle imprese clienti, con l’obiettivo di aiutarle a restare competitive attraverso corsi digitali, aule virtuali e progetti pratici che puntano a transizione sostenibile, soluzioni ESG, cybersecurity e strategie d’innovazione” ha sottolineato Stefano Cappellari, Direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, che ha anche illustrato in un rapido quadro d’insieme  la migliore evoluzione negli ultimi anni dell’economia italiana rispetto alla crescita media dell’area dell’euro, nonché le iniziative del Gruppo per favorire  l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro e l’adozione di soluzioni di  welfare integrativo.

Il Piemonte, nell’analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, con 63,7 miliardi di euro nel 2023, intercetta il 10,2% delle esportazioni italiane. I primi settori per vendite all’estero sono: automotive, meccanica, agroalimentare, chimica, sistema moda, gomma e plastica, oreficeria, prodotti in metallo elettrotecnica e aerospazio. Nel complesso le esportazioni piemontesi tra il 2016 e il 2023 sono aumentate del 43,3%. A partire dall’ultima parte dell’anno in corso ci aspettiamo una ripresa dell’economia italiana che potrà contare sul contributo dei consumi e degli investimenti. In questa direzione spingono il rientro dell’inflazione, la riduzione dei tassi di interesse, gli incentivi Transizione 5.0 e la realizzazione degli investimenti del PNRR. Le imprese manifatturiere dispongono delle risorse necessarie per continuare a investire in tecnologia e nella transizione green. Tuttavia, le sfide tecnologica e green richiedono capitale umano qualificato che le imprese faticano a trovare: i dati del sistema Excelsior di Unioncamere Anpal mostrano che circa il 50% delle posizioni ricercate dalle imprese piemontesi sono considerate di difficile reperimento. Questa evidenza trova conferma anche nell’indagine Intesa Sanpaolo conduce semestralmente tra i gestori delle sue filiali imprese da cui sono emerse in particolare le difficoltà di turismo, manifatturiero e agricoltura.

Frecciarossa Final Eight, lo sport fa economia

Presso il “Circolo dei Lettori” di Torino è stata presentata la ricerca di LBA e StageUp su “Gli impatti economici e reputazionali generati dalla Frecciarossa Final Eight 2024 di Torino”.

“L’occasione di oggi è importante per dimostrare come un lavoro coeso e strutturato tra tutte le componenti di un grande evento come la Final Eight di basket possa creare un importante indotto economico e reputazionale non solo per il nostro sport, ma anche per la città e la Regione che sposano il progetto e lo valorizzano con tutti i propri strumenti e l’expertise specifica dell’istituzione che rappresentano – ha dichiarato il Presidente della Lega Basket, Umberto Gandini – . Per questo motivo siamo felici di tornare in Piemonte, a Torino anche il prossimo anno con un progetto che diventa sempre più completo e ambizioso: non solo il grande basket, ma un insieme di iniziative educative, formative, valoriali che coinvolgono mesi prima Regione e città di Torino. Sono certo che anche ledizione 2025 continuerà a darci le grandi soddisfazioni delle ultime due edizioni, con un palazzetto che è stato sold out per finale e semifinali e una città e una Regione che hanno vissuto levento con passione e partecipazione”.

Ha preso poi la parola Giovanni Palazzi, Presidente di StageUp, che ha illustrato i risultati dell’indagine: “La nostra ricerca sull’impatto della Final Eight di Torino 2024 evidenzia il successo dell’Evento, non solo in termini economici ma anche per la reputazione di Torino e dei suoi partner istituzionali. Ne sono prova, da un lato l’importante impatto economico di € 15,86 milioni in Italia di cui 10,43 milioni generati sul territorio torinese con un moltiplicatore pari a 15,3 delle ricadute rispetto agli investimenti di Regione Piemonte, Comune di Torino e Camera di Commercio di Torino. Dall’altro la percezione positiva delle Final Eight sia in Italia che nella Città Metropolitana di Torino a conferma della capacità dell’Evento di creare un’esperienza memorabile dal punto di vista del vissuto, un elemento determinante per aumentare ulteriormente la notorietà e l’immagine del territorio, gettando le basi per un’ulteriore crescita della Final Eight all’insegna dell’abbinamento tra la Città della Mole e la Lega Basket”.

La scelta di puntare su grandi eventi sportivi alla luce di questi dati si conferma vincente in termini di visibilità immediata per il nostro territorio e di ricadute economiche che stimiamo oggi, ma di cui vedremo gli effetti anche nei prossimi anni. Chi è venuto a Torino e in Piemonte per assistere a una gara della Final Eight si è fermato in città un giorno e mezzo e potrebbe decidere di tornarci per dedicare più tempo alla città e alle altre bellezze che la nostra terra ha da offrire” hanno dichiarato il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio e l’assessore al Turismo, cultura e sport Marina Chiarelli.

Così invece il Sindaco della Città di Torino, Stefano Lo Russo: “La Final Eight di basket conferma la capacità di Torino di ospitare con successo eventi sportivi di grande livello. I dati presentati oggi evidenziano l’importanza per la nostra città di questa manifestazione, che ci ha consentito di offrire a turisti e appassionati momenti di sport ai massimi livelli ma anche di generare un impatto significativo sul territorio cittadino in termini economici e di immagine. La Final Eight è stata uno spettacolo entusiasmante, sia per il livello sportivo che di coinvolgimento del pubblico e, forti del successo ottenuto insieme alla Lega Basket, guardiamo alla prossima edizione con la volontà di migliorare ulteriormente questi risultati. Risultati che, come per altri grandi eventi come le ATP Finals che arriveranno il mese prossimo, sono anche il frutto di una consolidata collaborazione tra le istituzioni locali, una delle carte vincenti che la nostra città è in grado di offrire e che fa sì che Torino sia una destinazione sempre più attrattiva per grandi eventi sportivi nazionali e internazionali”.

L’indagine sulla presenza della Final Eight a Torino mostra valori molto interessanti, sia in termini di contatti sui media sia come ritorni sul territorio, pari a oltre 10 milioni di euro  osserva Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino Quasi metà del pubblico arriva da fuori Torino e per noi questo rappresenta un ottimo target per promuovere il territorio e la nostra offerta turistica ed enogastronomica, soprattutto con i nuovi Maestri del Gusto freschi di nomina. L’obiettivo è quello di far prolungare per quanto possibile il soggiorno o di far tornare l’appassionato di sport in veste di turista magari con la famiglia e per più giorni”.

Nasce “Regionale”, in Piemonte fino a 71 nuovi treni

Il  brand di Trenitalia presentato alla stazione di Roma Ostiense

  • attenzione ai pendolari, lavoratori, studenti e turisti i tratti distintivi del nuovo corso di un trasporto ferroviario sempre più intermodale e green
  • presente l’AD di Trenitalia Luigi Corradi  

 

Roma, 2 ottobre 2024 – Nasce “Regionale”, il nuovo brand che i passeggeri troveranno sui treni di Trenitalia muovendosi nella propria città o regione. Non solo un tratto distintivo che propone di rafforzare l’attenzione del Gruppo FS verso pendolari, studenti, lavoratori e turisti, ma un vero e proprio stile improntato su sostenibilità, accessibilità, innovazione e attenzione alle persone che si muovono in treno.

 

Le novità del nuovo brand sono state presentate oggi presso la stazione di Roma Ostiense dall’Amministratore Delegato di Trenitalia Luigi Corradi.

 

In 15 anni il trasporto regionale di Trenitalia ha vissuto un periodo di vera e propria rivoluzione, non solo per quanto riguarda i nuovi treni, ma anche per i servizi, sempre più improntati sull’intermodalità, insieme a un comfort che nel tempo ha raccolto il giudizio positivo dei passeggeri e il riconoscimento degli stakeholder. Risultati, questi, frutto di un impegno costante e della stretta collaborazione con le diverse Regioni coinvolte, che hanno portato alla stipula di Contratti di Servizio di lunga durata.

 

Tale sinergia ha consentito la consegna di 500 treni regionali attraverso un processo di rinnovamento in costante evoluzione. Entro il 2027, il numero di nuovi convogli supererà quota 700 fra treni elettrici a doppio piano, monopiano e ibridi. Un investimento significativo che, dal 2018 al 2027, ammonta a oltre 7 miliardi di euro per il rinnovo della flotta, ai quali si aggiungono altri 3 miliardi destinati all’implementazione di tecnologie e alla manutenzione avanzata.

 

Il nuovo brand Regionale è caratterizzato dal colore verde e da linee morbide e pulite, per definire un approccio semplice e orientato alla sostenibilità, valori distintivi del servizio.

 

Il lancio della nuova identità e la completa rivisitazione delle livree dei treni rafforzano la fase di grande cambiamento e trasformazione che il trasporto regionale sta attuando. Testimoniano, inoltre, il lavoro svolto con la capacità di saper guardare avanti, in linea con le esigenze di una generazione in movimento tra cambiamento, sensibilità verso i temi ambientali e trasformazione del modo di viaggiare.

 

Regionale vuole essere un simbolo fortemente radicato nell’immaginario collettivo di chi viaggia, ma anche una scelta strategica che punta alla valorizzazione di comunità, territori e aree metropolitane, dove fondamentale diventa l’interconnessione con altre modalità di trasporto.

 

Con oltre 400 milioni di passeggeri all’anno e più di 6.000 corse giornaliere, Regionale si appresta ad accogliere le nuove sfide che guardano alla sostenibilità intesa nella sua triplice accezione: ambientale, economica e sociale.

 

Per celebrare il nuovo Regionale l’appuntamento è fissato nelle giornate del 4 e 5 ottobre, al Parco Schuster di Roma, con il Rebel Revolution Fest, iniziativa tra musica e spettacolo, in collaborazione con RTL 102.5 e Radio Zeta.

 

In Piemonte il programma complessivo di rinnovo della flotta prevede a regime 71 nuovi treni elettrici, di cui 38 già in circolazione sulla rete piemontese. Un investimento complessivo di circa 1 miliardo di euro, grazie ai Contratti del Servizio Ferroviario Metropolitano e Regionale stipulati con Agenzia per la Mobilità.

Un impegno importante per Regionale che, oltre a rinnovare la flotta e ridurre drasticamente l’età media dei mezzi, potrà migliorare gli standard qualitativi per una mobilità sempre più confortevole e sostenibile dal punto di vista sociale, economico e ambientale.

In Monferrato tra economia e turismo

MONFERRATO GREEN FARM, DALL’11 AL 13 OTTOBRE 2024

LO SPAZIO DEL BENESSERE

Dall’11 al 13 Ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm 2°edizione.

Si tratta dell’’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, Artigianato, Industria e Commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente.

La scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità.

Ad organizzarla è la società casalese D&N Eventi Srl in collaborazione con Comune di Casale Monferrato, Unione dei Comuni della Valcerrina e Confartigianato Imprese Alessandria. L’iniziativa si svolge con il patrocinio di Città di Casale Monferrato, Provincia di Alessandria, Provincia di Mantova, Unione dei Comuni della Valcerrina, Associazione Comuni del Monferrato, Unione Collinare Terre di Vigneti e Pietra da Cantone e Camera di Commercio di Alessandria-Asti. Partner sono Confartigianato Imprese Alessandria, Confagricoltura Alessandria, Coldiretti Alessandria,  Apsroflor Comuni Fioriti, Associazione APS Madreselva, Istituto Luparia di San Martino di Rosignano, Fattoria del Toce, Ediltecnica, Ferrari BK, Vivai Varallo, Locanda dell’Arte, Arte e Party, mentre sponsor sono Cosmo e Amc.

Sono ben cinque le aree all’interno della Fiera che si potranno visitare:

Agricoltura

Vivai

Area di esposizione e mostra di animali

Salone delle Eccellenze Alimentari

Benessere e cura naturale della persona

Le aziende espositrici partecipanti alla Green Farm, frequentatrici di Fiere Nazionali importanti del settore, provengono da altre Regioni, oltre a quelle locali e piemontesi, e riguardano tutte le cinque principali categorie della Fiera.

Altra zona di interesse è quella dedicata al BENESSERE e la cura naturale della persona, infatti, anche qui espositori locali ed extra regionali esporranno prodotti di cosmesi naturale ed olistica, integratori ed altri articoli inerenti al tema.

Tra le importanti realtà che parteciperanno in questo settore si menzionano “ l’Associazione ligure “Riviera dei Fiori “di Imperia, “Le Rose di Antonia” appartenente al marchio Dufour, l’azienda produttrice mantovana “la Bavetta”, l’Azienda “SisAgro”, le “Terme di Agliano”.

l’azienda “Cascina Gelosia “ e le “Asine del Bricco”, tutte specializzate nella ricerca e innovazione per il benessere naturale.

Tra i graditi ritorni, sempre per il settore Benessere, si segnala la partecipazione della Scuola di estetica Sidep di Alessandria, importante azienda associata a Confartigianato Imprese Alessandria

L’ingresso al pubblico è gratuito e a percorso libero.

L’ingresso al pubblico è gratuito e a percorso libero.

ORARI:

Venerdì 17:00 – 23:00

Sabato/Domenica 10:30 – 23:00

SITO WEB

https://www.monferratogreenfarm.it

Per info

D&N Eventi srl

cell. 335.7404114 – 366.2829982

info@monferratogreenfarm.it

5.7404114 – 366.2829982

info@monferratogreenfarm.it

Aimaretti e Ferrone nel Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT

 Il Consiglio di Indirizzo della Fondazione CRT, presieduto da Anna Maria Poggi, ha nominato oggi Gianluca Aimaretti e Vincenzo Ferrone come nuovi membri.
Entrambi sono stati selezionati dalle terne proposte dal Comitato Regionale Universitario del Piemonte, rafforzando così la rappresentanza territoriale dell’organismo, dopo le dimissioni di Gianluca Gaidano e il posto reso vacante dalla nomina di Anna Maria Poggi alla presidenza.

 

Il percorso di rinnovamento della Fondazione CRT procede in piena collaborazione con tutte le componenti della struttura e nel rispetto delle linee guida del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) – ha affermato la Presidente Anna Maria Poggi -. Il Consiglio di Indirizzo continuerà a sostenere le numerose realtà del territorio, promuovendo una sinergia sempre più efficace con le istituzioni locali. Come Presidente è mia responsabilità statutaria quella di garantire l’autonomia e l’indipendenza della Fondazione. Il lavoro avviato è e sarà coerente con questo impegno, per una maggiore trasparenza e inclusione nelle decisioni e nelle attività della Fondazione“.

Alleanza tra Torino e Savona contro i cantieri autostradali infiniti e i disagi dei treni

Un patto di collaborazione per sollecitare Regioni, Governo e tutti gli attori interessati per affrontare i problemi infrastrutturali viari e ferroviari nel collegamento tra Torino e Savona. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa, approvato dalla giunta comunale su proposta del sindaco Stefano Lo Russo, che sarà siglato il prossimo martedì 8 ottobre a Savona tra la Città di Torino, la Città di Savona, la Città di Cuneo, la Città Metropolitana di Torino, la Provincia di Savona, la Provincia di Cuneo, la Camera di Commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura Riviere di Liguria – Imperia La Spezia Savona, la Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Cuneo, l’Unione Industriali Torino, l’Unione Industriali della provincia di Savona, la Confindustria Cuneo.

Il sindaco Lo Russo, nei mesi scorsi, aveva per primo sollevato il problema e la necessità di affrontarlo al più presto riscontrando subito la disponibilità del primo cittadino di Savona Marco Russo. Lo scorso 13 settembre i due sindaci, in un incontro a Torino, hanno deciso di unire le forze insieme agli altri rappresentanti dei territori interessati per affrontare il complesso tema delle criticità infrastrutturali, sia su gomma che su rotaia, ostacolo dei collegamenti tra la nostra città e il Savonese.

“Questo protocollo – spiega il Sindaco – intende sottolineare la strategicità dei collegamenti per lo sviluppo dei rispettivi territori. Uno sviluppo che passa da connessioni funzionali e da una rete infrastrutturale e di trasporti efficiente e moderna, in grado di supportare i progetti di crescita legati sia al comparto industriale che a quello turistico e culturale. Con i Sindaci e con le realtà interessate sosteniamo e condividiamo l’interesse a migliorare quello che è un nodo cruciale per il futuro dei nostri territori e di tutto il Nord Ovest, che va affrontato con determinazione”.

Tre gli ambiti sui cui si muoveranno le azioni comuni: il trasporto ferroviario, il sistema autostradale e quello stradale. Dal punto di vista del trasporto su rotaia l’obiettivo è di avviare un confronto con il Governo, la società RFI e i concessionari delle linee che percorrono un’infrastruttura che ha 150 anni di storia e si pone da sempre come uno dei “cordoni ombelicali” tra il sistema produttivo piemontese e il sistema produttivo e portuale ligure e come uno degli atout strategici per la promozione di un modello di mobilità turistica sostenibile verso il Ponente ligure e, in direzione opposta, verso le località montane delle vallate cuneesi e torinesi. Per il sistema autostradale per i sottoscrittori è necessario invece dare impulso all’ammodernamento e l’attenuazione delle criticità create dai cantieri per la messa in sicurezza dell’autostrada Torino-Savona e della Genova-Ventimiglia, ponendo come prioritaria l’attenzione alle esigenze dell’utenza produttiva, commerciale e turistica. Per il sistema stradale la priorità individuata è il miglioramento della rete di strade statali e provinciali che collegano Torino, il Basso Piemonte, l’entroterra savonese e la Riviera di Ponente, tenendo in considerazione l’importanza che tali arterie hanno per i sistemi produttivi a livello locale, ma anche la funzione che possono svolgere per una mobilità turistica di prossimità a velocità ridotta e attenta ai paesaggi rurali e montani.

Il documento, che sarà sottoscritto ufficialmente martedì 8 ottobre nel Palazzo comunale di Savona, avrà durata di cinque anni e potrà essere prorogato.

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