ECONOMIA- Pagina 203

Fondi Pnrr, il dibattito in Comune

Il Consiglio comunale ha discusso le comunicazioni chieste da Silvio Viale (Lista civica) sulle possibili conseguenze immediate e future del regime di ordinaria amministrazione del Governo sui Fondi Pnnr e sui progetti strategici della Città.

Il sindaco Stefano Lo Russo ha introdotto l’argomento riepilogando il quadro organico sul Pnnr e i fondi comunitari ricordando che per il nostro Paese il Piano ha stanziato 191,5 miliardi di euro, di cui 68,9 a fondo perduto e 122,6 per prestiti e finanziamenti. Le risorse assegnate dal Piano alla Città di Torino ammontano a 675 milioni (di cui 154 alla Città Metropolitana) ha aggiunto, per poi riepilogare l’ammontare complessivo dei finanziamenti formati, assieme al Pnnr, dai Fondi complementari statali, dal Decreto Aiuti, dai Fondi React, dai Fondi del Pon Metro Plus (2021-2027); la somma complessiva, ha evidenziato, ammonta 1,109 miliardi di euro, a cui aggiungere 1,8 miliardi di euro per la componente mobilità (circa un miliardo per la linea due e 800 milioni per la prosecuzione della linea uno).

Il punto nodale, ha commentato Lo Russo, è la mancanza di automatismi nell’erogazione delle risorse; da parte del nostro Paese occorrerà rispondere agli obblighi mantenendo le scadenze fissate per l’introito delle prossime rate previste dal Pnnr in un quadro globale di grande incertezza. Il sindaco ha auspicato sia presto operativo un nuovo Governo eletto che possa proseguire nel rispetto degli obiettivi prefissati. La Città monitorerà la situazione, ha aggiunto, e non potremo che produrre e avviare tutte le procedure previste per l’introito dei fondi appannaggio della nostra città.

Nel dibattito in aula, la consigliera Elena Maccanti (Lega) ha chiesto che il sindaco faccia gli interessi della Città e non dica bugie: il Governo è operativo – ha spiegato – e verranno stanziati 15 miliardi di euro nel Decreto Aiuti e i fondi del Pnrr non sono a rischio. Ha quindi accusato di Pd di non aver accettato un Governo “Draghi bis” per interessi di partito.

Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha ribadito che il Paese si merita un Governo “politico” e non “tecnico” e ha tranquillizzato i torinesi, “spaventati dal sindaco”, sull’arrivo delle risorse del Pnrr a Torino.

Anche per Andrea Russi (M5S) i fondi del Pnrr, ottenuti grazie all’allora premier Conte, arriveranno in città. A penalizzare le periferie – ha sostenuto – è l’operato dell’attuale sindaco Lo Russo.

Sono stati raggiunti gli obiettivi del primo semestre 2022 e la caduta di Draghi non mette a repentaglio le risorse del Pnrr per le periferie torinesi, secondo Domenico Garcea (Forza Italia), anche se in futuro – ha precisato – si rischiano rallentamenti. Il problema – ha concluso – sono le varie Amministrazioni che si sono dimenticate delle periferie.

La capogruppo del Pd Nadia Conticelli nel ringraziare il sindaco per la relazione ha evidenziato il nervosismo di alcune forze politiche di minoranza in Aula che invece di proporre delle scelte progettuali svolgono mero ostruzionismo.

Il capogruppo dei Moderati, Simone Fissolo, si è detto soddisfatto per aver sentito parlare del Pnnr in Aula. E’ stato un bene sentire parlare di stabilità da parte del sindaco – ha aggiunto – perché il fatto che si voti con frequenza pone il nostro Paese a dover rivedere gli accordi europei.

Silvio Viale (Lista civica), ha definito vergognoso l’atteggiamento del centrodestra in Sala Rossa nel fare le barricate con centinaia di emendamenti per fare un dispetto alla Giunta. Non credo non cambi nulla con la crisi di Governo, ha aggiunto; penso che ritardi nell’erogazione dei fondi europei ci potranno essere.

Giuseppe Catizone (Lega) ha detto che gli unici “risultati” raggiunti dall’Amministrazione Lo Russo nelle periferie sono stati l’aumento dell’Irpef e aver portato i monopattini in Barriera di Milano, usati peraltro dagli spacciatori – ha sottolineato.

La maggior parte degli Italiani non capisce il motivo di questa crisi di Governo – ha sostenuto Tiziana Ciampolini (Torino Domani) – e ai torinesi interessano soltanto i risultati concreti, da raggiungere in fretta e sui quali sta lavorando la Giunta Lo Russo, e non questo dibattito.

Questa maggioranza parla di povertà, ma non sostiene la nostra proposta sul salario minimo e anzi utilizza la caduta del Governo Draghi per coprire le proprie inefficienze – ha denunciato Valentina Sganga (M5S).

Le nostre politiche si basano su una visione e non solo sul Pnrr, che comunque porterà risorse fondamentali – ha affermato Alice Ravinale (Sinistra Ecologista). E dobbiamo essere responsabili, come è questa Amministrazione dal primo giorno, soprattutto per quanto riguarda la transizione ecologica.

Nella replica conclusiva il sindaco Lo Russo ha ringraziato l’Aula per il dibattito svolto riguardo un tema di grande rilevanza.

Tav Torino – Lione: formazione in valle, attesi 1000 posti di lavoro dal 2023 a fine cantieri

LA REGIONE ATTIVA IN UN ACCOMPAGNAMENTO PARTECIPATO E DETERMINATO. PRONTA LA RETE DI SERVIZI PER LA FORMAZIONE DEI LAVORATORI IN VALLE

Presentato all’Osservatorio “Una rete per la Valle di Susa”, l’accordo approvato  tra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e TELT.  Strategico il completamento del nodo di Torino per rendere efficaci i benefici della nuova linea per il territorio

Un accompagnamento alla realizzazione della Torino-Lione ‘partecipato’ ma anche ‘determinato’ nelle decisioni e con l’attenzione puntata fermamente sulle opportunità lavorative per la Valle. Questi i temi portati dagli assessori della Regione Piemonte ai Trasporti e Infrastrutture, Marco Gabusi, e al Lavoro e Formazione professionale, Elena Chiorino, al secondo incontro dell’Osservatorio per l’Asse ferroviario Torino-Lione sotto la guida del Presidente Calogero Mauceri svoltosi oggi a Torino.

«Siamo entrati in una fase, per nulla scontata – sottolineano gli assessori Marco Gabusi ed Elena Chiorino – in cui la realizzazione della Torino-Lione vede finalmente avanzare anche la tratta nazionale italiana. È una fase cruciale sia perché vediamo crescere un’infrastruttura strategica in grado di rendere il Piemonte il cuore pulsante della logistica europea, sia perché possiamo veramente accompagnare il territorio creando opportunità importanti di ricadute in Valle».

Fondamentale per il territorio è, secondo l’assessore Marco Gabusi, «considerare parte integrante della Torino Lione i lavori relativi al nodo di Torino, senza il quale l’opera non può esprimere a pieno tutti i benefici che porta con sé per i territori dalla Valle in giù».

Tra i benefici immediati per il territorio al primo posto c’è senza dubbio la ricaduta occupazione dei cantieri. È stata definita una linea ben chiara di supporto e accompagnamento allo sviluppo economico e occupazionale sul territorio della Val di Susa. L’obiettivo dell’accordo “Una rete per la Valle di Susa” tra Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e TELT approvato oggi dalla giunta regionale ė concreto: incrociare le necessità di professionalità delle imprese, che vi operano oggi e che vi opereranno nei prossimi anni, e declinare tutte le tipologie di percorsi formativi cogliendo tutto il ventaglio di opportunità che si creeranno grazie alla linea Torino Lione. L’intesa attua la Legge Regionale 4/2011 e il “Patto per il Territorio”, un programma coordinato, organico e congiunto volto a rendere i cantieri della Torino-Lione un motore di sviluppo per l’economia locale.

I lavori inerenti all’asse Torino-Lione rappresentano una concreta opportunità per costruire una rete pubblico-privata capace di sviluppare una logica di sistema, affrontare adeguatamente la complessità dei mercati del lavoro locali e soddisfare le richieste delle persone alla ricerca di prima o nuova occupazione. In questa traiettoria, per rispondere ai fabbisogni professionali prospettati da TELT, l’assessorato al lavoro e alla formazione professionale guidato da Elena Chiorino metterà al servizio della rete per la Valle di Susa tutti gli strumenti “di nuova generazione” che ha sviluppato e sostenuto in questi anni, dall’apprendistato duale al nuovo sistema della formazione professionale e alle innovative Academy di filiera, oltre ai percorsi di alta formazione specialistica degli istituti ITS. L’iniziativa è rivolta non solo ai giovani che si stanno formando, ma anche alle persone in cerca di lavoro (perché disoccupate o da ricollocare).

Agenzia Piemonte Lavoro, ente strumentale del medesimo assessorato regionale, attraverso i Centri per l’impiego coinvolti (Susa, Rivoli e Chivasso), predisporrà degli sportelli dedicati sia alle persone interessate a ricoprire le mansioni offerte, sia alle imprese richiedenti personale. Tutti gli attori territoriali coinvolti – soggetti istituzionali, enti scolastici e atenei- daranno il proprio contributo per favorire l’incrocio tra la domanda e l’offerta di lavoro che scaturirà da questa preziosa opportunità di sviluppo. Anche le imprese della Torino-Lione saranno coinvolte nelle attività di continuo aggiornamento dei fabbisogni delle figure professionali necessarie, così che l’intero sistema possa beneficiare delle opportunità lavorative che si creano.

Secondo le prime stime di TELT, dal 2023 alla fine dei lavori, per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base saranno impiegati circa mille lavoratori. Diverse le figure professionali che saranno interessate: per circa il 60% si tratta di manodopera impiegata nello scavo meccanizzato e nella logistica interna (minatori, addetti alla fresa, elettricisti, ecc.); un altro 20% riguarda figure della logistica esterna (autotrasportatori, escavatoristi, addetti agli approvvigionamenti, ecc.), mentre il restante 20% sono quadri, impiegati e personale tecnico. In una prospettiva di lungo periodo invece, i mestieri e le figure professionali da formare – e poi impiegare – evolveranno verso le professionalità dell’esercizio ferroviario (manutentori, manovratori, addetti alla sicurezza e alla circolazione ferroviaria, ecc.).

I contenuti dell’accordo, che sarà firmato prossimamente, verranno condivisi con tutte le parti interessate.

L’Osservatorio per l’asse ferroviario Torino – Lione entra nel vivo

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IL NUOVO OSSERVATORIO PER L’ASSE FERROVIARIO TORINO -LIONE ENTRA NEL VIVO. OGGI IL SECONDO INCONTRO 

  • Prima seduta operativa con l’ingresso di alte professionalità  

  • Istituiti cinque tavoli tecnici su tematiche di interesse generale 

  • Accelerazione per delineare le opere di accompagnamento già finanziate  

Torino, 22 luglio 2022

 Si è svolto questa mattina a Torino il secondo incontro dell’Osservatorio per l’Asse ferroviario Torino-Lione sotto la guida del Presidente Calogero Mauceri. Erano presenti, tra gli altri, il Presidente e l’Assessore alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Piemonte, Albero Cirio e Marco Gabusi, il Presidente della Città Metropolitana, Stefano Lo Russo, il Prefetto di Torino, Raffaele Ruberto, i Sindaci del territorio, i Rettori delle università torinesi – Politecnico e università di Torino-, i Presidenti delle Unioni montane Val Susa, il Direttore Generale di Telt, Mario Virano, i rappresentanti di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS), le categorie produttive e i Sindacati.

Un primo appuntamento operativo che ha sancito il nuovo corso dell’Osservatorio, con la partecipazione delle parti sociali, delle Università e del Ministero della Salute, ma anche l’istituzione di cinque tavoli tematici. L’obiettivo del presidente Mauceri e di tutti i componenti si conferma quello di informare in modo chiaro, completo e trasparente tutti i soggetti coinvolti, fornendo le risposte utili ai cittadini, alle Istituzioni locali e alle Comunità interessate dall’opera la cui realizzazione deve essere compatibile e sostenibile anche sul piano sociale, accompagnando l’opera con interventi di sviluppo economico-sociale e territoriale che ne assicurino la sostenibilità.

Questi i principali argomenti discussi dai partecipanti, che sono stati aggiornati sull’andamento dei lavori della tratta transnazionale, nazionale, delle opere di accompagnamento; si è anche dialogato sulla decisione di esecuzione che in ambito europeo dovrà assicurare il cofinanziamento europeo alle tratte nazionali, la cui progettazione definitiva è stata già cofinanziata.

Novità rilevante l’istituzione dei cinque tavoli tecnici tematici avviati per fornire risposte adeguate e concrete su importanti tematiche anche territoriali:

  • legalità, trasparenza e anticorruzione;
  • ambiente e sostenibilità;
  • sviluppo economico-sociale e territoriale;
  • informazione e comunicazione con il territorio
  • sostenibilità dei cantieri (con focus specifici su cantierizzazione tratta transnazionale, tratta Bussoleno-Avigliana e tratta Avigliana-Orbassano).

Si tratta di gruppi di lavoro, che potranno avvalersi del supporto tecnico-professionale di qualificati docenti e ricercatori del mondo universitario e non solo per aspetti più squisitamente tecnici, di sviluppo economico e sociale, urbanistica, di assetto del territorio e formazione.

Subito al lavoro il gruppo di professionisti che si occuperà di legalità coordinati da Antonio Rinaudo, ex magistrato con una lunga esperienza e competenza, mentre Francesco Laio, capo dipartimento ambiente e territorio del Politecnico di riconosciuta fama e competenza professionale, sarà a capo del tavolo Ambiente e Sostenibilità. Partito anche il tavolo della comunicazione, coordinato dallo stesso Presidente Mauceri, con la predisposizione periodica di una rinnovata newsletter indirizzata a tutti i Comuni e a tutti i soggetti istituzionali e alle Associazioni.

Istituiti, infine, specifici e distinti gruppi di lavoro dedicati alle cantierizzazioni delle singole tratte con il coinvolgimento di tutti i sindaci interessati.

Durante i lavori si è discusso anche della terza fase delle opere di accompagnamento, già finanziate ma per le quali è necessario declinare in progetti condivisi che garantiscano lo sviluppo economico e sociale del territorio. Su questo aspetto diventa importate la tempistica che il Presidente vorrebbe contenere entro la fine dell’anno, partendo da un dato acquisto agli atti: 16 milioni già destinati ad interventi individuati in puntuali prescrizioni del CIPE nella delibera 39 del 2018.

Polliotto, Unc: le procedure per il rimborso dei concerti

I consigli della Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori su come comportarsi in casi di annullamento degli eventi di spettacolo.

Concerti: gioie degli italiani, ma, talvolta, anche dolori degli italiani. Può capitare che per improvvise e avverse condizioni meteo, motivi di salute dei cantanti o ragioni economiche in capo agli organizzatori legate al periodo di incertezza traballante e contingente, essi vengano annullati anche quasi sotto data. Ecco, quindi, come tutelare i propri diritti qualora si presentasse l’evenienza.

A prescindere dalle motivazioni, le condizioni per il rimborso in caso di annullamento dell’evento sono stabilite dall’organizzatore e devono sempre essere riportate nel contratto o nelle condizioni generali di vendita. Prima dell’acquisto dei biglietti, l’organizzatore dell’evento deve comunicare all’acquirente la possibilità e i termini entro i quali richiedere il rimborso nel caso in cui l’evento dovesse essere cancellato, esordisce l’Avvocato Patrizia Polliotto, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, dal 1955 a oggi la prima, più antica e autorevole associazione consumeristica italiana.

Qualora l’evento venga annullato, è bene sapere che al consumatore non spetta il diritto alla restituzione della commissione pagata al rivenditore e neanche dei servizi di cui ha già usufruito, come per esempio le spese relative al corriere espresso per la consegna a domicilio”, prosegue il noto legale.

Ma c’è di più. “Il rimborso deve però essere comprensivo dei costi di prevendita: nel caso in cui l’organizzatore si riservi il diritto di trattenere parzialmente o totalmente questo importo, il consumatore ha diritto a contestare tale presa di posizione”.

Alla domanda su come si compone l’importo complessivo del ticket dei concerti, l’Avvocato Polliotto rileva che in gioco vi sono tre voci: “I costi di prevendita, che devono rientrare necessariamente nel 15% del valore nominale del biglietto, tranne nei casi di arrotondamento ai 50 centesimi di euro superiori. Poi vi è la commissione per il servizio, convenuta in base agli accordi con gli organizzatori, e da ultimo gli eventuali oneri aggiuntivi per servizi extra richiesti dall’utente all’interno dei quali rientrano le spese di consegna a domicilio, la confezione regalo o la copertura assicurativa. Fondamentale, ai fini di correttezza, trasparenza e adempienza, che ogni singola voce oggetto di spesa sia ben dettagliata tanto durante la fase di prenotazione che nella mail di conferma di acquisto dei biglietti”.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 011 5611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Via libera ai finanziamenti per le associazioni di volontariato del sociale

Dalla Regione in arrivo quasi un milione e mezzo di euro per sostenere progetti di rilevanza locale promossi da organizzazioni di volontariato, associazioni di promozione sociale, dalle articolazioni territoriali delle associazioni delle stesse, dalle reti associative e dalle fondazioni del Terzo Settore.

L’intervento, comunicato agli enti beneficiari, è stato seguito dall’assessore regionale Chiara Caucino e ha passato la complessa procedura per l’assegnazione dei fondi: a breve la determina sarà pubblicata sul sito regionale, nella pagina riferita ai Bandi.

Le associazioni assegnatarie riceveranno, nei tempi più brevi consentiti dalle norme, un acconto dell’80% del contributo ammesso al finanziamento, consentendo loro di realizzare il proprio progetto.

Spiega l’assessore regionale alla Famiglia, Chiara Caucino: «la giunta regionale del Piemonte ripone nelle organizzazioni del Terzo Settore massima stima e fiducia, dal momento che hanno saputo affrontare, non senza enormi difficoltà, i duri mesi della pandemia esprimendo sempre alla cittadinanza quella vicinanza e solidarietà, fondamentali per la tenuta del tessuto sociale e per il perseguimento del bene comune».

«La Regione – ha proseguito Cacuinoha sempre riconosciuto il valore e la funzione sociale degli Enti del Terzo settore, dell’associazionismo, delle attività di volontariato e della cultura e pratica del dono quali espressione di partecipazione, solidarietà e pluralismo ed anche gli esiti di questo Bando vanno nella direzione di sostenere ed implementare il frutto del vostro impegno. Ora, anche grazie a queste importanti risorse, sono certa che le associazioni sapranno lasciare nel territorio, con il tempo, i frutti del loro meritorio impegno».

Aumentano i fondi per le borse di studio universitarie

Dalle ore 9.30 del 21 luglio è possibile inviare online la domanda per ottenere le borse per lo studio universitario e il servizio abitativo per l’anno accademico 2022/23.

Il bando dell’Edisu presenta novità di rilievo rispetto alle precedenti edizioni: grazie agli stanziamenti del Pnrr è stato possibile incrementare le risorse disponibili garantendo un aumento degli importi delle borse di 900 euro per gli studenti fuori sede, 700 per i pendolari e 500 per gli studenti in sede. Ulteriori maggiorazioni sono previste per alcune categorie di studenti: il valore della borsa è incrementato del 15% per chi ha indicatore Isee inferiore o uguale alla metà del limite massimo di riferimento (23.626,3 Euro) e del 20% per le studentesse iscritte ai corsi di studio in materie S.T.E.M. (scienze, tecnologia, ingegneria e matematica). Mentre per studenti e studentesse diversamente abili l’importo è previsto del 40 per cento in più.
Cambiano anche i requisiti di merito, ridefiti in misura proporzionale ai crediti effettivamente conseguibili per ciascun corso di studi. Mentre sarà possibile presentare domanda come primo anno dopo rinuncia agli studi indipendentemente da quando è stata presentata la rinuncia. 
Novità infine per le tempistiche per gli studenti internazionali extra-Ue, che potranno consegnare la documentazione entro il 15 settembre per rientrare nella prima graduatoria di servizio abitativo o entro il 18 novembre per la graduatoria del 15 dicembre 2022. Non è più prevista una graduatoria a marzo 2023.

Come rileva l’assessore regionale all’Istruzione Elena Chiorino, “l’investimento della Regione ha raggiunto i 50 milioni di euro, e contiamo di superarlo nel prossimo anno accademico. Il diritto allo studio è fondamentale per i nostri giovani e la Regione in questo settore cerca di dare il massimo supporto. Se formare al meglio i nostri ragazzi è un dovere delle istituzioni, lo è ancora di più oggi, con la necessità di ripartire in un momento di estrema difficoltà. Servono strumenti di qualità, e i nostri Atenei sono la punta di diamante di questi strumenti”.

“Il bando – aggiunge Alessandro Cirio Sciretti, presidente Edisu Piemonte – è sicuramente un potenziamento del diritto allo studio universitario senza precedenti. In sintesi più borse, più risorse e più servizi, obiettivi che ci siamo prefissati fin da subito e cui stiamo lavorando in questi anni. I fondi del Pnrr e i conseguenti incrementi delle borse si collocano alla perfezione nel rilancio di Edisu iniziato ormai dal 2020. Siamo conviti che Campus Piemonte sia la scelta giusta per studiare e costruire il proprio futuro”.

 

Novità sul limitatore di velocità

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

Il limitatore di velocità è la novità introdotta dall’UE su tutti i veicoli nuovi omologati a partire dal 6 luglio, sarà quindi presto aggiunto di serie su ogni auto. E dal 2024 diventerà obbligatorio su ogni veicolo nuovo che sarà venduto all’interno dell’Unione Europea. Un passo avanti per quanto riguarda gli obiettivi della sicurezza su strada nel nostro continente, anche se nel corso della prima fase di utilizzo (in futuro ancora non sappiamo) ogni guidatore avrà comunque la possibilità di disattivarlo.

Innanzitutto il nome del nuovo dispositivo approvato da parte dell’Unione Europea è ISA, che sta per Intelligent Speed Assistance e usa una combinazione di dati del GPS, del sistema di frenata d’emergenza del veicolo e delle telecamere per il riconoscimento dei segnali stradali, andando a rilevare la giusta velocità da tenere su ogni tratta, avvisando il conducente del mezzo quando supera il limite, emettendo segnali visivi e sonori.

Nel caso in cui il guidatore superi oltrepassi il limite di velocità imposto dalla legge per un determinato percorso, il limitatore applicato sull’auto invia un segnale acustico molto simile a quello che parte quando non si allacciano le cinture di sicurezza, insistente e fastidioso al punto giusto, e poi procede mandando una vibrazione sul pedale dell’acceleratore e sul sedile del conducente.

Nel caso in cui la persona che sta al volante proceda senza adattare la velocità ai limiti imposti dalla legge (rischiando anche una pesante multa), allora il nuovo dispositivo ISA diminuisce la velocità del veicolo autonomamente, andando ad agire con il sistema di frenata automatica d’emergenza e riportando la macchina al giusto limite concesso.

La decisione dell’Unione Europea prevede che tutte le nuove macchine che saranno omologate a partire dal 6 luglio 2022 dovranno essere prodotte dalle Case automobilistiche con il limitatore di velocità già installato e quindi potranno essere vendute solo previo inserimento dell’ISA. Per quanto riguarda invece le vetture con un’omologazione precedente, sarà possibile adeguarsi alla nuova dotazione entro e non oltre il 7 luglio del 2024. Per tutti i veicoli già in circolazione non è previsto alcun adeguamento.

Almeno inizialmente infatti il nuovo dispositivo ISA per auto potrà essere disattivato dal conducente in qualsiasi momento. L’obiettivo dell’installazione del limitatore di velocità è uno solo: aumentare la sicurezza su strada.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

A Chieri la preziosità del “Tessuto Cavour”

Nel “salotto buono” della Città nuovi ombrelloni per bar e ristoranti e una mostra dedicata al “Tessuto” realizzato su disegno della “Serri & Carli”

Chieri (Torino)

Da giovedì 21 luglio, trentotto ombrelloni di gran pregio, realizzati con il prezioso “Tessuto Cavour” renderanno ancor più attrattiva e piacevole piazza Cavour, il “salotto buono” del Centro Storico di Chieri. Pochi ma eleganti raffinati ed unici gli elementi: un disegno novecentesco dello Studio “Serra & Carli”, un tessuto blu e sabbia prodotto dal Centro Stile “FiDiVi” e un telaio di legno di grande pregio. E il gioco è fatto. Ecco in piazza i nuovi “ombrelloni”. Evento importante per Chieri che, in contemporanea, ha aperto anche una mostra, nella Sala della “Porta del Tessile” (via Santa Clara 10/A), dall’ovvio titolo “Tessuto Cavour”, organizzata dalla “Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile”. “Con l’inaugurazione degli ombrelloni si conclude il progetto di riqualificazione urbana di piazza Cavour – commenta il sindaco Alessandro Sicchieroun intervento di grande rilevanza che ha consentito di restituire ai cittadini quello che è il ‘salotto’ di Chieri, con una ridefinizione della viabilità, una pedonalizzazione parziale della piazza, l’installazione di panchine e la risistemazione del giardino Cardinal Martini. Come amministrazione abbiamo stanziato un contributo di 40mila euro a favore degli esercizi di somministrazione che afferiscono alla piazza, sia come ristoro per i disagi sopportati a causa dei lavori di riqualificazione, sia a sostegno delle spese che hanno dovuto effettuare per adeguare i loro arredi esterni”. Il disegno che è stato selezionato, un motivo fantasioso in cui elementi floreali e geometrici in azzurro si stagliano su un fondo blu, risale alla seconda metà del Novecento e fa parte del Fondo del famoso studio chierese “Serra & Carli”, ora conservato nell’Archivio storico della “Fondazione Chierese per il Tessile e per il Museo del Tessile”. La scelta è stata operata congiuntamente dall’amministrazione cittadina, dagli esercenti chieresi, dai vertici della “Fondazione per il Tessile” e da Enrico e Giuseppe Vergnano, rispettivamente “Direttore Design” e “Amministratore Delegato” della “FiDiVi Tessitura Vergnano SpA”, azienda leader nel settore dei tessuti per l’arredamento, la valigeria e l’automotive, che attualmente ha sede a Poirino, pur se fondata a Chieri negli anni Quaranta. Orbene, il “Centro Stile FiDiVi” ha condotto, in tempi molto brevi, lo studio del disegno in questione e il successivo sviluppo tecnico ed estetico finalizzato alla produzione di un tessuto conforme alle specifiche necessarie (elasticità, resistenza alla luce e all’abrasione) per il rivestimento di ombrelloni artigianali in legno da esterno realizzati dalla ditta “iWird srl Danieli” di Vicenza. Sotto il profilo tecnico, il “Tessuto Cavour” si identifica come “raso operato, double-face, realizzato su telaio “Jacquard” impiegando filato in poliestere tinto in massa. Sotto il profilo estetico, il tessuto è un’interpretazione contemporanea della tempera originale dipinta dallo studio “Serra & Carli”  e alterna il colore blu, richiamo identitario al gualdo (l’oro blu di Chieri, così come il fustagno, antenato dei jeans), a una nuance sabbia in armonia con i toni delle architetture barocche di piazza Cavour.

E veniamo alla mostra. L’effetto di grande vivacità ed eleganza del “Tessuto Cavour” sarà visibile, infatti, sia in piazza Cavour dove sventoleranno i nuovi ombrelloni, sia nella mostra ospitata alla “Porta del Tessile”, “ dove saranno esposti –  dichiara Melanie Zefferino, presidente della ‘Fondazione Chierese per il Tessile’- i disegni originali, campioni di tessuto, dodici fotografie, una grande striscia di una decina di metri con tutti gli studi condotti sul disegno selezionato e video che illustrano la tessitura su telaio ‘Jacquard’”. “Con questa iniziativa – conclude la presidente Zefferino – la ‘Fondazione’ da un lato rinnova il legame con la città e le aziende tessili che l’hanno costituita nel 1997 e dall’altro valorizza il proprio patrimonio archivistico e storico-artistico, mettendolo a disposizione della creatività e dell’industria del presente in una Chieri ancora protagonista nel mondo del tessile e delle sue sfide”.

Orari di apertura al pubblico della mostra nella Sala della “Porta del Tessile”, in via Santa Clara 10/A: Sabato 23 luglio, ore 15-17/ Martedì 26 luglio, ore 10:30-12:30/ Sabato 30 luglio, ore 15-17. Ingresso gratuito. Per info: tel. 329/4780542 o info@fmtessilchieri.org

g. m.

Nelle foto:

–       Ombrellone Danieli con “Tessuto Cavour”

–       Prove di tessitura – poliestere blu e avorio + sabbia e avorio su telaio Jacquard

–       Taglio della cimossa del “Tessuto Cavour” su telaio Jacquard

Nuovi requisiti per le agenzie di viaggio

Uniformare il contesto legislativo piemontese alle disposizioni nazionali relative alla figura del direttore tecnico delle agenzie di viaggi e turismo. Questo lo scopo del Ddl di modifica alla legge regionale 15/1988, “Disciplina delle attività di organizzazione e intermediazione di viaggi e turismo”, approvato con voto unanime dall’aula del Consiglio regionale.

La relatrice di maggioranza Letizia Nicotra (Lega) ha sottolineato come questo provvedimento sia utile a garantire professionalità e non improvvisazione nella gestione di un’agenzia di viaggio, che deve altresì disporre di strutture idonee; Silvio Magliano (Moderati), relatore di minoranza, auspica “che nei locali in cui è prevista la vendita al pubblico, sia sempre garantita l’accessibilità a tutte le persone con disabilità”.

L’assessore al Turismo Vittoria Poggio ha ricordato che “al fine di adeguare il quadro normativo di riferimento per il riconoscimento della figura professionale di Direttore tecnico di agenzia di viaggi e turismo si è reso necessario apportare, con il presente disegno di legge, le necessarie modifiche alla disciplina legislativa esistente, per garantirne la conformità normativa ed operativa sul territorio regionale piemontese ed uniformarsi alle altre regioni italiane.”

Il provvedimento prevede, in particolare, che la responsabilità tecnica dell’agenzia di viaggio e turismo venga affidata a un direttore tecnico la cui abilitazione all’esercizio è rilasciata dalla Regione  mediante l’accertamento dei requisiti contenuti nel decreto. Sarà la Giunta a stabilire la disciplina di dettaglio per il percorso professionale, formativo e per l’abilitazione all’esercizio della professione; la Regione terrà e aggiornerà un elenco dei soggetti idonei ad assumerne le funzioni e le responsabilità.

Per quanto riguarda i requisiti tecnico-strutturali delle agenzie di viaggio e di turismo si prevede, invece, che alla presentazione dell’istanza di avvio dell’attività disponga: di strutture e attrezzature idonee; di appositi locali, in caso di vendita diretta al pubblico, facilmente accessibili e distinti da quelli di altri esercizi commerciali (tale disposizione non si applica alle agenzie che effettuano vendita al pubblico esclusivamente per via telematica o altre forme di vendita a distanza, per cui si applicano le disposizioni contenute nel Codice del consumo); di apposita insegna visibile all’esterno denominante chiaramente l’esercizio d’impresa.

 

Nasce il centro nazionale di supercalcolo, c’è il Politecnico

Si è insediato  il Centro Nazionale di Ricerca in High Performance Computing, Big Data e Quantum Computing che, proposto dall’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, conta 51 membri fondatori distribuiti su tutto il territorio nazionale tra cui il Politecnico di Torino, il cui apporto si concentrerà su tre aree: la prima, fondamentale per lo sviluppo del futuro dell’High Performance Computing, riguarda lo studio di nuove tecnologie e sistemi hardware, ma anche tecnologie e strumenti software per i sistemi HPC. Il secondo ambito riguarda invece gli aspetti computazionali legati alla modellazione multiscala con l’utilizzo di strumenti HPC e Big Data per applicazioni nei vari campi dell’ingegneria, dalla meccanica all’aerodinamica, solo per citarne alcune; in questo ambito le soluzioni HPC consentono di risparmiare tempo e quindi di accorciare e rendere meno costosa la fase di modellazione e ottimizzazione dei prototipi.  Infine, il Politecnico seguirà le attività legate alla progettazione, realizzazione, manutenzione e diffusione di tecnologie abilitanti per la simulazione numerica ad alte prestazioni di nuovi materiali e sistemi molecolari: un’altra applicazione dell’HPC che permette di sviluppare “supermateriali” con caratteristiche testate, appunto, grazie agli strumenti di calcolo e che trova applicazioni, ad esempio, nei prodotti farmaceutici.

Il budget complessivo del Politecnico sul progetto è di 1,9 milioni di euro.

Il professor Matteo Sonza Reorda, vice rettore per la ricerca del Politecnico di Torino, ha dichiarato: “La partecipazione del Politecnico di Torino al CN HPC è la logica conseguenza della riconosciuta eccellenza espressa dall’ateneo nella ricerca e nel trasferimento tecnologico in questo settore. Le attività del Centro Nazionale ICSC permetteranno di dare ulteriore impulso alle nostre attività, sia con l’acquisizione di giovani ricercatori e dottorandi, sia con l’interazione con altri prestigiosi centri di ricerca operanti nel settore a livello nazionale e internazionale”.