ECONOMIA- Pagina 165

“Ue nemica dei cibi e delle biodiversità”

ALIMENTAZIONE. GIORGIO FELICI E ALESSANDRO DEL TROTTI (Confartigianato Imprese Piemonte):  DIFENDIAMO IL MADE IN ITALY DA INSETTI, CIBI SINTETICI E SEMAFORI”

 “Insetti nei nostri piatti, alimenti sintetici e semaforo alimentare: ecco le sconcertanti trovate dell’Unione europea per ammazzare le eccellenze del Made in Italy e dare il colpo di grazia ai nostri agricoltori ed artigiani del cibo, il tutto in nome di fasulle ideologie ‘salutiste’ e ‘green’ che si vogliono imporre ai nostri consumi alimentari, non solo a discapito delle tradizioni, ma senza avere alcuna consapevolezza delle gravi conseguenze economiche oltre che culturali di tali decisioni. Sappiamo benissimo che sia nella produzione, sia nel consumo dei cibi, non si può prescindere dalla sostenibilità, conosciamo le problematiche causate dalle coltivazioni intensive e dai grandi allevamenti, non ignoriamo che la storia dell’alimentazione è fatta di contaminazioni, di nuovi cibi che rivoluzionano le diete, di innovazione. Ma non crediamo che la soluzione  possa consistere nel “novel food” fatto di insetti e di robe sintetiche, che peraltro ci paiono in chiaro contrasto con i rigorosi standard igienici per gli alimenti e i serrati controlli voluti dall’Unione Europea. Cavallette alla piastra e surrogati di fina carne e finto pesce sono da preferire alle virtù della dieta mediterranea, peraltro riconosciuta come patrimonio Unesco? È evidente che gli orientamenti dell’Unione europea in ambito alimentare finiranno per penalizzare una delle principali ricchezze del Bel Paese, i nostri prodotti tradizionali (DOP, IGP e STG) e la sapienza delle nostre comunità alimentari di artigiani e contadini. Una vera e propria offensiva contro la biodiversità del cibo e delle tradizioni alimentari. Certamente, per i progressisti illuminati, insetti e cibi sintetici rappresentano il nuovo Sol dell’avvenir, ma facciano attenzione che l’approdo finale non sia quello di Snowpiercer, con i proletari costretti a cibarsi di barrette fatte con insetti, mentre il buon cibo resta riservato ai più ricchi. Ora ci aspettiamo che, sia la destra che si dice sovranista, sia la sinistra che si è riempita la bocca di Km0 facciamo un fronte comune per difendere il Made in Italy: insetti, cibi sintetici ed etichette allarmistiche devono trovare un semaforo rosso”.

Confindustria chiede interventi contro la crisi energetica

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La crisi energetica degli ultimi 18 mesi protrarrà i suoi effetti anche nel 2023
insieme all’accelerazione della transizione energetica verso le fonti rinnovabili.
Confindustria Piemonte e Confindustria Valle d’Aosta chiedono interventi strutturali

Nemmeno l’eventuale cessazione del conflitto in Ucraina potrà garantire un ritorno ai valori di un anno fa di energia e gas, secondo le ultime analisi. Il 2023 si apre quindi in uno scenario articolato, dove le rinnovabili hanno sempre più un ruolo nevralgico. Se n’è discusso oggi a Torino nel corso di “Gas & energy, contesto di mercato e strumenti di copertura” organizzato da Confindustria Piemonte, Confindustria Valle d’Aosta eUniCredit.

Nel 2022 l’extra costo per gas ed energia in Piemonte ha superato i 5 miliardi. In termini assoluti si tratta di quasi il 4% del Pil regionale, che nonostante le difficoltà è comunque tornato ai livelli pre-Covid, superando i 140 miliardi. Il Governo è intervenuto in manovra di bilancio destinando 21 dei 30 miliardi proprio a questo capitolo di spesa ma da aprile questi fondi non saranno più disponibili. È ormai indispensabile agire con interventi strutturali per il medio e lungo termine” ha commentato il presidente di Confindustria Piemonte, Marco Gay.

A livello europeo la presidente della commissione Ursula von der Leyen ha promesso un piano per la transizione ecologica dal forte impatto, parlando al World Economic Forum di Davos. L’auspicio è che si avvicini ai tre interventi appena varati dagli Stati Uniti, che muoveranno centinaia di miliardi di dollari tra sgravi e spese con l’obiettivo di ridurre l’inflazione, offrendo sostegno all’energia pulita e alla manifattura. Perché solo con una crescita organica del Pil, possiamo guardare con serenità a questo anno e anche al completamento dei progetti previsti dal Pnrr entro il 2026ha aggiunto la vicepresidente di Confindustria Valle d’Aosta, Lisanna Mancuso.

Al centro del dibattito i fondamentali che stanno guidando l’andamento dei prezzi, partendo da un’analisi a livello regionaledel crescente impatto delle rinnovabili. Il Piemonte produce già oggi più energia di quella che consuma, e oltre la metà di quanto immesso deriva da idroelettrico (36,5%) e fotovoltaico (16,3%),stando ai dati del Rapporto statistico sull’energia regionale del 2020. La Valle d’Aosta a fronte di consumo netto 966 GWh ha invece un numero limitato di risorse da cui attingere per le rinnovabili: 3,19 GWh idroelettrico, 4,50 GWh dall’eolico, 27 GWh dal solare e 7,59 GWh dal biogas, stando ai dati del bilancio energetico 2019.

Da allora però lo scenario sia per il Piemonte che per la Valle d’Aosta si è ulteriormente evoluto. Basti dire che secondo il Gestore dei servizi energetici (Gse) nei primi nove mesi del 2022 in Piemonte sono stati installati 8.677 nuovi impianti fotovoltaici (+142% rispetto allo stesso periodo del 2021) con una potenza di 133,9 MW (+169%) per una produzione lorda di 1.835 GWh (+14% sul 2021). In Valle d’Aosta si registrano invece 268 nuove installazioni (+139%) per una potenza di 1,8 MW (+148%). Tutto questo con un utilizzo di 1.027,9 ettari, ovvero poco più di 10 chilometri quadrati sui 25.387 della superficie piemontese, e in Valle d’Aosta il dato è di appena 2,6 ettari, pari a 5 campi da calcio. Dati che rientrano nella media nazionale, dove circa il 65% degli impianti non è a terra.

Questo quadro promettente, che riflette anche un andamento nazionale irreversibile con il 31% dell’energia prodotta in Italia a dicembre che deriva da fonti rinnovabili, non si riflette per ora nel Prezzo unico nazionale (Pun) che a dicembre è tornato a salire a 295 euro per MWh, in aumento del 5% sullo stesso mese del 2021 e del 31% rispetto a novembre, con un picco massimo nel 2022 di 584 euro per MWh ad agosto. Pesa il costo del gas, che impatta sulla restante parte della produzione dell’energia, che è di origine termica.

UniCredit ha costituito un team di specialisti per aiutare le aziende maggiormente esposte ai costi delle materie prime. L’obiettivo è sviluppare nel mondo delle imprese le competenze necessarie per definire una strategia di lungo periodo nella gestione del rischio legato alle oscillazioni dei prezzi delle commodity. Una strategia che, ovviamente, può essere attuata con appositi strumenti di copertura, messi a disposizione dal mercato. “Di fronte a un mercato che ha posto sfide senza precedenti al nostro tessuto produttivo – spiega Paola Garibotti, regional manager nord ovest di UniCreditabbiamo prestato particolare attenzione alla crescita di una cultura d’impresa su queste tematiche partecipando a numerosi incontri con le associazioni di categoria a livello locale per aiutare le imprese a sviluppare la necessaria consapevolezza rispetto al modificato contesto macroeconomico e geopolitico e rispetto agli strumenti offerti dal mercato”. Partendo dalle analisi della banca, Pauline Watine, CTS Specialist di UniCredit Commercial Banking Italy e Marco Montermini, head of corporate business Nord Ovest UniCredit, hanno analizzato gli strumenti di copertura dei costi energetici a sostegno delle imprese, quelli messi in piedi dal Governo e di quelli previsti dall’Unione Europea.

FlixBus: Torino fa il pieno di arrivi dalla Francia

Turismo invernale a Torino

L’analisi sui viaggi nel periodo festivo:

 

La città sabauda si conferma una meta turistica di fama internazionale

Le più gettonate dai Torinesi: Milano, l’aeroporto di Orio al Serio e Parigi

 

Milano, 20 gennaio 2023 – Anche per la stagione invernale 2022-2023, Torino si è confermata una meta turistica di grande attrattività, non solo presso il pubblico italiano ma anche a livello internazionale: è quanto emerge dall’analisi condotta da FlixBus sul traffico passeggeri registrato nei fine settimana di Capodanno e dell’Epifania.

Nella top 10 delle tratte dirette a Torino che hanno riscosso maggior successo nei giorni considerati, ben 4 collegano il capoluogo sabaudo con città francesi: Lione, Parigi, Nizza e Chambéry; in particolare, le rotte in partenza da Lione si piazzano in terza posizione, chiudendo il podio della classifica. Complice di un tale successo presso i visitatori d’Oltralpe è l’alta frequenza delle corse giornaliere su queste tratte: da Lione partono per Torino fino a 10 FlixBus al giorno, da Parigi fino a 6 (di cui alcune notturne, con la possibilità, per chi viaggia, di dormire a bordo e ottimizzare i tempi), da Nizza e Chambéry fino a 4.

L’ottimo posizionamento di città come Firenze o Roma, che si piazzano al quinto e nono posto in questa classifica, suggerisce inoltre il definitivo sdoganamento dell’autobus come mezzo preferito da molte persone anche sulle lunghe tratte, oltre che su collegamenti a medio raggio come quelli con Milano, dove la frequenza giornaliera sfiora le 20 corse al giorno.

Le mete preferite: Milano, Orio al Serio e Parigi. Torinesi green anche sotto le feste

A sua volta, la top 3 torinese riflette esigenze di viaggio molto variegate: anche in testa alle mete più ambite si trova Milano, che tante persone in partenza dal capoluogo hanno eletto a meta dei propri fine settimana per il Capodanno o l’Epifania. Seguono l’aeroporto di Orio al Serio (fino a 13 collegamenti al giorno) e Parigi.

In particolare, la presenza di Orio al Serio in seconda posizione conferma l’anima green di chi parte con FlixBus da Bolzano: l’elevata percentuale di persone che, anche nei giorni di festa, hanno utilizzato il servizio per raggiungere lo scalo attesta l’assunzione crescente di un approccio intermodale al viaggio, basato sulla combinazione di mezzi collettivi.

Per sensibilizzare ulteriormente le persone circa l’importanza del proprio contributo individuale, prima di Natale FlixBus ha lanciato la campagna «Offset Christmas», invitandole a compensare le emissioni di CO2 del proprio viaggio durante la settimana prenatalizia con una donazione volontaria, raddoppiata dall’azienda e devoluta alla ONG Atmosfair per finanziare progetti di protezione del clima (più info qui).

 

Torino a New York punta alla Fondazione Bloomberg per il nuovo piano regolatore e il City brand

Seconda intensa giornata di incontri a New York per il sindaco di Torino Stefano Lo Russo e il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, nella settimana che avrà il culmine domenica a Lake Placid (NY) con l’ufficiale passaggio di consegne per le Universiadiche, dopo l’edizione di quest’anno negli States, saranno ospitate nel 2025 a Torino.
In attesa dell’appuntamento sportivo principale oggi è stata l’occasione per un altro fitto calendario di incontri, a cominciare da quello con la Fondazione Bloomberg, impegnata in tutto il mondo a favorire la trasformazione dei panorami urbani ad ogni livello: dall’amministrazione pubblica al mondo delle imprese, dall’efficienza energetica alla sostenibilità ambientale.
Il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio hanno incontrato l’amministratore delegato di Bloomberg Associates George Fertitta e la direttrice Amanda Burden, braccio destro di Bloomberg già ai tempi in cui era sindaco di New York. È una delle figure più autorevoli al mondo nel campo della rigenerazione urbana: è lei che ha guidato il piano di intervento che ha coinvolto in circa 10 anni quasi la metà dei quartieri di New York, suo anche il contributo determinante per la riqualificazione della High Line il celebre parco urbano realizzato su una sezione in disuso della ferrovia sopraelevata diventata una delle maggiori attrazioni di NY.
“Un incontro per noi strategico – hanno spiegato il sindaco Lo Russo e il presidente della Regione Cirio -. Bloomberg sostiene e finanzia in tutto il mondo progetti e best practice urbane e il nostro obiettivo è far diventare per loro Torino uno di questi progetti strategici, promuovendo e supportando il nuovo piano regolatore della città, la pianificazione della vivibilità e fruibilità degli spazi urbani, nonché il city brand, cioè il modo in cui Torino desidera parlare di sé nel mondo. Progetti accomunati da quei valori di sostenibilità che Bloomberg ha nella sua missione e che per noi significa rendere Torino un luogo di innovazione urbana, che guarda innanzitutto alla qualità della vita. Abbiamo riscontrato un forte interesse e già la prima settimana di febbraio Amanda Burden e il suo team verranno a Torino per conoscere la città e approfondire la possibilità di collaborare”.
Sempre in chiave di sostenibilità anche l’incontro con Via Transportation, società newyorkese di infrastrutture digitali per la mobilità pubblica, partecipata anche da Exor, fondata nel 2012 e leader per il potenziamento e il miglioramento del trasporto pubblico locale in numerose capitali del mondo. In particolare l’obiettivo è ottimizzare gli spostamenti dei cittadini evitando che i bus circolino non a pieno carico, generando quindi un minor impatto ambientale ed economico.
“Siamo molto interessati alla possibilità di conoscere il modello di piattaforma digitale che Via ha già implementato e testato con successo in molte città, come Londra e Berlino” hanno sottolineato il Sindaco e il Presidente.
Altro incontro strategico quello con il direttore del Guggenheim Richard Armstrong.
“Come nel caso del MoMa – spiegano Lo Russo e Cirio – l’obiettivo è creare occasioni di sinergia con il nostro sistema museale. Sul MoMa in particolare abbiamo già avuto un primo feedback positivo dopo l’incontro di ieri. Ci siamo confrontati con il sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi e in accordo con lui abbiamo proposto al MoMa di riportare in Italia, in prestito, alcuni straordinari capolavori finiti per vari motivi all’estero, e da vari decenni mai più riuniti in una mostra nel nostro Paese, fra cui in particolare due opere realizzate tra la fine del 1910 e l’inizio del 1911: “Funerali dell’anarchico Galli” di Carlo Carrà e “La città sale” di Umberto Boccioni. Puntiamo al nulla osta dal MoMa per riportarli in Italia ed esporli con un grande evento a Torino”.
La giornata proseguirà con l’incontro con il sindaco di New York Eric Adams, al quale verrà rivolto l’invito ufficiale a Torino e in Piemonte.
Ultimo appuntamento della giornata quelli con il GEI, il Gruppo esponenti italiani che riunisce imprenditori e professionisti di alto livello di origine italiana e radicati negli Stati Uniti e con il loro presidente Mario Calvo Platero.
“Un incontro molto utile e prezioso per consolidare le nostre relazioni con imprenditori e professionisti che vivono e lavorano negli Stati Uniti da anni e rappresentano interlocutori preziosi non solo come testimonial dell’eccellenza italiana ma anche come punto di contatto per sviluppare nuove partnership” concludono il sindaco Lo Russo e il presidente Cirio.

C’era una volta l’Adriatico

L’Adriatico, un mare oggi più che mai crocevia dei destini del mondo, al centro di interessi strategici ed economici che coinvolgono le grandi potenze, la Cina in particolare, che con la “Nuova Via della Seta” mira a potenziare i suoi collegamenti commerciali con gran parte del pianeta e soprattutto con l’area mediterranea.

Robert Kaplan, analista politico e consigliere di vari presidenti americani, sia democratici che repubblicani, viaggia lungo le coste dell’Adriatico, da una parte e dall’altra, da Rimini a Trieste, da Rijeka a Corfù, in un originale itinerario che unisce la ricostruzione storica e il racconto giornalistico, memorie letterarie e analisi geopolitica per raccontare il Mare Adriatico e le sue frontiere che oggi tornano al centro della scena mondiale. Mescolando storia e letteratura, geografia e religione Kaplan spiega la genesi di “Adriatico, un incontro di civiltà”, il libro edito da Marsilio, e guarda con preoccupazione alla potenza russa che invia la sua flotta nel Mediterraneo e alla Cina il cui vasto impero marittimo minaccia di travolgere il mondo europeo. “Perché l’Adriatico sta per essere collegato al Mar Cinese meridionale e all’Oceano Indiano, sottolinea l’autore, elementi centrali di un commercio globale che si sta rapidamente sviluppando da Hong Kong a Trieste attraverso i porti dell’Oceano Indiano”. Il disordine internazionale cresce, le minacce diventano più pericolose e la posta in gioco è sempre più alta: dalla recenti scoperte del gas nel Mediterraneo orientale alla battaglia per il petrolio in una Libia divisa in due dove russi e turchi dettano legge. Più di sei Paesi affacciati sull’Adriatico attendono di sapere chi sfrutterà le ricchezze del sottosuolo e quale consorzio controllerà i gasdotti previsti, alcuni dei quali potranno entrare in Europa proprio attraverso l’Adriatico che sta diventando il mare in cui convoglieranno interessi geopolitici e commercio internazionale. Visitando varie città Kaplan traccia una serie di connessioni originali e audaci che dalla contemplazione di una chiesa a Rimini lo condurrà a Corfù, perfetta “sintesi di Italia e Grecia e quindi dell’Adriatico”. Dialogando con autorevoli scrittori e membri dei governi locali come l’ex presidente albanese Sali Berisha, rivivono fatti e vicende più vicine a noi o del tutto dimenticate. L’autore tocca anche Ravenna, Venezia, Trieste, Lubiana, Zagabria, Dubrovnik, Tirana e Durazzo partendo dalla convinzione che l’Adriatico è il luogo dove “la dicotomia tra Occidente e Oriente è oggi ancor meno evidente. Più che uno scontro questo è un concerto di identità e culture diverse, “cattolici e ortodossi, musulmani ed ebrei, Impero romano d’Occidente e d’Oriente, Mediterraneo e Balcani raggiungono nell’Adriatico una fusione stimolante”. Per comprendere la grande sfida in atto tra le potenze del terzo millennio bisogna iniziare, secondo l’autore, dalla conoscenza dei dettagli. A questo punto Kaplan visita le rovine di Mistrà, una città medioevale greca perché in questo luogo “nacque l’ispirazione di Bisanzio”. Mistrà era una città della Morea, nel Peloponneso meridionale, fu la capitale del Despotato bizantino e divenne la seconda città più importante dell’Impero dopo Costantinopoli. Dalle rovine di Mistrà alle strade di Rimini affollate di migranti provenienti da ogni continente Kaplan vede un’Europa in continua trasformazione a causa delle migrazioni e con un confine meridionale segnato non nel Mediterraneo ma, come scriveva lo storico Fernand Braudel, nel deserto del Sahara, il luogo dove oggi si ammassano le carovane dei migranti che tentano disperatamente di raggiungere le coste europee. “Un fenomeno migratorio che, secondo Kaplan, continuerà a definire l’Europa nel XXI secolo e l’afflusso di africani e arabi a cui abbiamo finora assistito è solo l’inizio.”
                                                                                          Filippo Re

“Fraternità in economia: una via per la pace” Decennale Aipec al Sermig

EVENTO PER IL DECENNALE AIPEC

TORINO 28 GENNAIO 2023

Si terrà presso l’Arsenale della Pace del Sermig un importante evento organizzato dall’Associazione Imprenditori per un’Economia di Comunione, con la partecipazione degli economisti Stefano Zamagni, Luigino Bruni, Leonardo Becchetti e con il fondatore di Slow Food Carlo Petrini

Per celebrare il proprio decennale di vita, AIPEC – Associazione Italiana Imprenditori per un’Economia di Comunione, organizza un importante evento per la giornata di sabato 28 gennaio a Torino presso il SERMIG, dal titolo “Fraternità in economia: una via per la pace”.

«Questo evento cade in un periodo storico delicato e particolare – sottolinea il presidente AIPEC Livio Bertola –. La pandemia, per quanto in una fase più gestibile, non è ancora risolta e ci lascia una sofferenza economica e sociale importante; la crisi energetica che pesa su lavoro e impresa; il conflitto bellico che, avviato con l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa, non ci fa purtroppo ancora intravedere la prospettiva imminente di un cessate il fuoco e, tanto meno, l’apertura di trattative per la pace, tanto invocate da Papa Francesco e da noi tutti. Come AIPEC, sentiamo una doppia responsabilità: da una parte sostenere chi fa più fatica e, dall’altra, offrire speranza di futuro attraverso semi di Economia Civile e di Comunione.  Stiamo preparando al meglio l’evento confrontandoci anche con personalità e realtà che con noi agiscono e lavorano. Vorremmo che il convegno fosse una giornata di festa, ma anche un’occasione per fare il punto sulla nostra esperienza e rilanciare la nostra azione».

L’evento ha l’obiettivo di essere dinamico e coinvolgente, con interviste ad imprenditori e changemakers organizzate in panel talks tematici. Parteciperanno in presenza i soci onorari di AIPEC Stefano Zamagni, presidente della Pontificia accademia delle scienze sociali; Luigino Bruni, economista e storico del pensiero economico, Ordinario di Economia Politica alla Lumsa; Leonardo Becchetti, professore Ordinario di Economia Politica Università Tor Vergata di Roma; Carlo Petrini, fondatore di Slow Food. A moderare la giornata sarà Eugenia Scotti, giornalista, conduttrice ed autrice di TV2000.

La scelta del Sermig Arsenale della Pace di Torino, quale location dell’evento, rafforza l’idea che un’economia di pace è possibile, a partire da oggi. Una nuova economia improntata allo sviluppo della sostenibilità sociale e ambientale ancora più nel profondo, che mette al centro la persona attraverso l’Economia Civile e di Comunione.

La partecipazione all’evento è libera e gratuita, previa iscrizione tramite il sito aipec.it. Per ulteriori informazioni contattare la segreteria organizzativa all’indirizzo segreteria@aipec.it 

Economia per i risparmiatori retail, incontro del CDVM

Economia Reale rivolta non soltanto ai grandi investitori, ma anche ai risparmiatori retail, in un meeting presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale, il 26 gennaio prossimo

 

Riprendono gli eventi del CDVM, Club Dirigenti Vendite e Marketing con un meeting presso il Centro Congressi dell’Unione Industriale il 26 gennaio prossimo alle 18 sul tema dell’Economia Reale, oggi anche per i risparmiatori Retail e non solo per i grandi investitori.

Alle 20 seguirà un networking buffet al Centro Congressi.

La serata è organizzata dal CDVM e Resforma srl, per conto di Federico Giordano, Area Manager Azimut Global Advisory e socio di CDVM.

Con Giordano, negli anni pre pandemia sono stati sviluppati diversi eventi che hanno riscontrato un ottimo successo, anche nell’epoca in cui era Area Manager della Banca Euromobiliare. L’obiettivo dell’incontro è quello di sensibilizzare i partecipanti sulle opportunità e i vantaggi fiscali che si possono ottenere con investimenti alternativi. Alla luce dell’andamento dei risparmi nel 2022, l’argomento risulta di particolare interesse, in quanto permette di comprendere come poter stabilizzare il proprio portafoglio e renderlo immune da speculazioni borsistiche, tweet, rumors e sentiment di mercato. In ottica di pianificazione finanziaria, si approfondirà anche il modo in cui i nuovi strumenti, uniti ad altri più tradizionali, possano condurre all’obiettivo desiderato con minori oscillazioni del proprio patrimonio mobiliare in momenti di particolare tensione economica.

I partecipanti, al termine del meeting, saranno in grado di comprendere come evitare investimenti finanziari poco performanti, se non inefficienti.

MARA MARTELLOTTA

Al Sigep di Rimini le aziende del cibo piemontesi

IEG RIUNISCE LE COMMUNITY DEL DOLCE A RIMINI

PRESENTI ANCHE 61 IMPRESE PIEMONTESI

 

  • Le filiere artigianali del gelato, pasticceria e cioccolateria, bakery e caffè in fiera a Rimini dal 21 al 25 gennaio per la 44ª edizione dell’appuntamento leader per il foodservice dolce

 

  • Novità di prodotto, competizione e formazione professionale: SIGEP primo appuntamento 2023 del Food&Beverage Network di Italian Exhibition Group

 

  • In contemporanea, la 7ª edizione di AB Tech Expo, manifestazione per i macchinari e le tecnologie dell’arte bianca: dallo stoccaggio all’impasto e lavorazione

Rimini, 13 gennaio 2023 – I maestri italiani della gelateria artigianale. L’eleganza e la creatività della pasticceria internazionale. Il cioccolato, dalla materia prima alle lavorazioni d’eccellenza. I lievitati e tutte le varianti del pane. L’aroma del caffè, dall’espresso ai più meditativi specialty coffee. Unico appuntamento in Europa che offre alla community professionale del foodservice dolce la più completa vetrina sulla intera filiera: SIGEP – The Dolce World Expo, il salone di Italian Exhibition Group alla sua 44ª edizione (Fiera di Rimini, dal 21 al 25 gennaio 2023), si tiene in contemporanea con la 7ª edizione di AB Tech Expo, dedicata alle tecnologie e macchinari dell’arte bianca, dallo stoccaggio all’impasto e lavorazione, occupando l’intero quartiere fieristico (130mila mq) e presentando oltre mille brand espositori provenienti da 34 Paesi (i più rappresentati, dopo l’Italia: Spagna, Turchia, Germania, Belgio e Francia).

Saranno presenti anche 61 imprese piemontesi;

COLD CAR SPA OCCIMIANO PIEMONTE AL
FRANGER SRL BORGO SAN MARTINO PIEMONTE AL
GD ICE SRL CASALE MONFERRATO PIEMONTE AL
GIUSO GUIDO SPA BISTAGNO PIEMONTE AL
HEEGEN SRL CASALE MONFERRATO PIEMONTE AL
UCINQUE SRL OCCIMIANO PIEMONTE AL
CORMAN ITALIA SPA ASTI PIEMONTE AT
NUTMAN GROUP SRL CANELLI PIEMONTE AT
LAWER SPA COSSATO PIEMONTE BI
AZIENDA AGRICOLA CASCINA VALCROSA DI BRUNA SILVANO LEQUIO BERRIA PIEMONTE CN
AZIENDA AGRICOLA NOCCIOLE D’ELITE DI EMANUELE CANAPARO CRAVANZANA PIEMONTE CN
BENVENUTO SNC CORTEMILIA PIEMONTE CN
BERNARDI SRL VILLAR SAN COSTANZO PIEMONTE CN
BOGANA FRATELLI SRL CHERASCO PIEMONTE CN
CASCINA FONTANE SSA CASTINO PIEMONTE CN
CORILANGA SOC. AGR. COOP. ROCCHETTA BELBO PIEMONTE CN
CREA SRL CERVASCA PIEMONTE CN
D.S.C. SRL BERNEZZO PIEMONTE CN
GLOBAL FOODS TRADING SRL CUNEO PIEMONTE CN
GRUPPO FONTANA SAS DI FONTANA DANILO & C. CRAVANZANA PIEMONTE CN
IDEO TECNICA SRL VILLANOVA MONDOVI’ PIEMONTE CN
MIA FOOD TECH CASTIGLIONE FALLETTO PIEMONTE CN
NOCCIOLERIA – AZ. AGR. RAPALINO SAVERIO BENEVELLO PIEMONTE CN
ORSA DRINKS SRL MARENE PIEMONTE CN
PAPA DEI BOSCHI AZ. AGR. LEQUIO BERRIA PIEMONTE CN
ROGELFRUT ROSSANA PIEMONTE CN
SELMI SRL BRA PIEMONTE CN
HEDESSENT OLEGGIO PIEMONTE NO
SEVEN FLUSS SRL VARALLO POMBIA PIEMONTE NO
AROMITALIA – G.E.I. SPA SETTIMO TORINESE PIEMONTE TO
CAFFE’ VERGNANO SPA SANTENA PIEMONTE TO
CEI SYSTEMS SRL GRUGLIASCO PIEMONTE TO
CHIRIOTTI EDITORI SRL PINEROLO PIEMONTE TO
COFFEE STAR INDUCTION SRL VENARIA REALE PIEMONTE TO
CONO ARTIC SRL PIOBESI PIEMONTE TO
COSTADORO SPA TORINO PIEMONTE TO
DYLOG ITALIA SPA TORINO PIEMONTE TO
FRUCTITAL SRL BURIASCO PIEMONTE TO
GOLMAR ITALIA SPA TORINO PIEMONTE TO
GOOD SRL REANO PIEMONTE TO
GRANSICILY DELL’ANCORA GROUP SRL COLLEGNO PIEMONTE TO
LUIGI LAVAZZA SPA TORINO PIEMONTE TO
M.C.M. MASSA SRL PIANEZZA PIEMONTE TO
MEIKO ITALIA SRL CHIVASSO PIEMONTE TO
MONVISO GROUP SRL ANDEZENO PIEMONTE TO
MVS SRL VOLVERA PIEMONTE TO
OROPURO SRL ROSTA PIEMONTE TO
PARIANI SRL GIVOLETTO PIEMONTE TO
PASCAL SRL TROFARELLO PIEMONTE TO
RED BILL SRL A SOCIO UNICO TORINO PIEMONTE TO
T.L.M. SRL VOLPIANO PIEMONTE TO
TUTTOCAPSULE SETTIMO TORINESE PIEMONTE TO
METALLURGICA MOTTA SRL OMEGNA PIEMONTE VB
OFFICINA POCATINO DI GIORGIO & ALBERTO SNC OMEGNA PIEMONTE VB
WARING COMMERCIAL – PIAZZA EFFEPI SRL CRUSINALLO DI OMEGNA PIEMONTE VB
CORMAN ITALIA SPA ASTI PIEMONTE AT
SPS ITALIANA PACK SYSTEMS SPA BOGOGNO PIEMONTE NO
DM PACKAGING GROUP SRL TORINO PIEMONTE TO
IMPERIA & MONFERRINA SPA MONCALIERI PIEMONTE TO
MOLINI BONGIOVANNI SPA CAMBIANO PIEMONTE TO
CERUTTI INOX SRL PREMOSELLO CHIOVENDA PIEMONTE VB

TUTTE LE FILIERE, A TUTTO QUARTIERE

SIGEP, ospita tutte le sue storiche filiere con un layout dove prenderà forma la collaborazione con le Associazioni artigiane e industriali di settore, le associazioni nazionali e internazionali dei Maestri gelatieri e pasticcieri e, dei panificatori, dei baristi e specialisti del caffè. Business, formazione, mediaticità, proiezione sui mercati esteri, grazie al sostegno di Agenzia ICE, rendono SIGEP un vero community catalyst che parte da ingredienti e prodotti, le ultime novità per macchinari e impianti, che prestano una sempre più marcata attenzione ai temi delle sostenibilità e dell’energy saving, arredamento e attrezzature, la vetrinistica e tutto quanto occorre per avere un packaging contemporaneo all’insegna della circolarità dei materiali e della flessibilità per un marketing competitivo sempre più integrato con le piattaforme digitali.

 

VISIONE SUI MERCATI

Prodotto e visione si intrecciano al SIGEP in modo sempre più stretto per dare prospettive sull’evoluzione dei mercati internazionali per i professionisti che visitano la manifestazione. Dai Media specializzati, alle voci dei protagonisti delle sue filiere, SIGEP ha nella “Vision Plaza” il format che porta in fiera a Rimini gli analisti specialisti dell’Out of Home delle principali macroaree globali per dare strumenti utili alla competitività internazionale ai professionisti di tutto il mondo.

In tutta la fiera sono previsti venti spazi eventi, promossi da associazioni e media partner, con qualcosa come cento talks che coinvolgeranno 200 relatori, 50 dei quali internazionali. Più di mille gli eventi organizzati dagli espositori stessi.

COMPETIZIONI E FORMAZIONE NELLE ARENE

SIGEP, inoltre, è da oltre 40 anni, sinonimo di grandi competizioni internazionali che sono una straordinaria leva di formazione professionale e di scoperta di nuovi talenti. Nelle sei “Arene”, con otto palchi, si alternano concorsi internazionali, demo con i grandi Maestri che utilizzano le novità tecnologiche più recenti e talk di formazione e cultura. Nella Dolce Arena, area degli eventi clou, si confrontano i talenti dalla Gelato Europe Cup, che è la fase eliminatoria delle squadre del Vecchio Continente in vista della Gelato World Cup a SIGEP 2024, il Campionato Mondiale di Pasticceria Juniores, e il Campionato Mondiale Femminile per l’elezione della prossima Pastry Queen. Nella Gelato Arena, demo e talk. La Pastry Arena è il teatro del Campionato italiano Seniores e quello Italiano Juniores, oltre al SIGEP Giovani. Nella Coffee Arena si sfidano i migliori baristi d’Italia in sette campionati nazionali validi per il World Coffee Championship. Mentre nella Bakery Arena torna Bread in the City, concorso internazionale di panificazione sotto la toque del Richemont Club. Spettacolo e sapore anche nella Choco Arena con demo e talk dei maestri cioccolatieri e degli esperti del cacao che ne raccontano la storia e le peculiarità. Si prevedono oltre 20 competizioni, di cui 4 internazionali, con la partecipazione di concorrenti da 30 Paesi.

FOCUS ON SIGEP E AB Tech Expo 2023

Data: 21-25 gennaio 2023; Organizzazione: Italian Exhibition Group SpA; edizioni: 44ª Sigep e 7ª AB Tech Expo; periodicità: annuale; qualifica: fiera internazionale; ingresso: riservato agli operatori professionali; info: www.sigep.it

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FOCUS ON ITALIAN EXHIBITION GROUP S.p.A.

Italian Exhibition Group S.p.A., società con azioni quotate su Euronext Milan, mercato regolamentato organizzato e gestito da Borsa Italiana S.p.A., ha maturato negli anni, con le strutture di Rimini e Vicenza, una leadership domestica nell’organizzazione di eventi fieristici e congressuali e ha sviluppato attività estere – anche attraverso joint-ventures con organizzatori globali o locali, come ad esempio negli Stati Uniti, Emirati Arabi Uniti, Cina, Messico, Germania, Singapore, Brasile – che l’hanno posizionata tra i principali operatori europei del settore.

Al Politecnico progetto di sviluppo di strutture  innovative per velivoli sostenibili

La tecnologia sarà sviluppata nel progetto MIMOSA, avviato a fine dicembre per ridurre l’impatto ambientale e l’utilizzo di materie prime nella produzione di strutture aeronautiche

 

È stato avviato ufficialmente al Politecnico di Torino, guidato dal professor Giorgio De Pasquale, il progetto MIMOSA (Multimaterial airframes based on 3D joints between AM metals and carbon-fiber composites) – finanziato dall’Unione Europea con il programma “Horizon Europe” – che nei prossimi tre anni porterà alla industrializzazione di una nuova tipologia di struttura aeronautica per i velivoli di nuova generazione. Il team che si occuperà del progetto, composto da sei aziende e due centri di ricerca, coordinato dal professor De Pasquale (docente dello Smart Structures and Systems Lab presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale-DIMEAS del Politecnico di Torino), comprende, oltre all’Ateneo piemontese, importanti aziende del panorama italiano come la multinazionale LeonardoTÜV ItaliaBytest, la startup F3nice ed altri partner dei settori dell’industria meccanica e dei materiali. Il progetto MIMOSA ha l’obiettivo di preparare il terreno alle prossime generazioni di velivoli, che seguiranno necessariamente criteri di produzione a ridotto impatto ambientale e minor fabbisogno di materie prime. La riduzione dell’inquinamento e dell’impiego di sostanze nocive sarà un preciso target di progetto, non solo per quanto riguarda il volo, ma anche per tutta la filiera produttiva del velivolo e per il suo smantellamento a fine servizio. In quest’ottica  è necessario ripensare alle modalità di produzione, trasporto e assemblaggio delle strutture che compongono il velivolo, cercando di ridurre il più possibile le fasi intermedie, integrare i processi e contenere la dispersione geografica delle forniture. Analogamente a fine vita, è necessario recuperare quanti più materiali possibili, rigenerarli e convertirli in nuove strutture. Questa esigenza, oltre che per motivi ambientali, sarà sempre più impellente anche per accrescere l’indipendenza da materie prime che potrebbero essere precluse da instabilità geopolitiche.

“Questi ambiziosi obiettivi necessitano di soluzioni tecnologiche innovative, che guardino a processi produttivi di nuova generazione e cerchino di integrarli in modo efficace, affidabile, economico e scalabile industrialmente – osserva il professor Giorgio De Pasquale – Proprio in questo senso, il progetto MIMOSA porterà alla produzione, sfruttando brevetti specifici del Politecnico, di strutture multi-materiale composte da leghe metalliche e materiali compositi senza elementi intermedi (adesivi o rivetti) mediante l’integrazione di manifattura additiva metallica, trattamenti superficiali al plasma e fibre di carbonio. A fine servizio, le strutture realizzate con la tecnologia MIMOSA potranno essere rigenerate grazie a un processo di “atomizzazione” che riduce gli scarti metallici in polvere a granulometria e composizione controllate, che diviene una materia prima “secondaria” per gli stessi processi di additive manufacturing.”

Essendo la normativa in ambito aeronautico molto severa, un particolare sforzo del consorzio sarà rivolto, oltre alla ottimizzazione tecnologica in sé, alla predisposizione di linee produttive idonee a soddisfare i requisiti per le forniture a livello internazionale. I processi speciali coinvolti sono ad oggi solo marginalmente regolamentati, e si prevede che MIMOSA potrà fornire un sostanziale contributo alla loro normazione.

Come avviene per ogni progetto di lungo periodo, le ricadute industriali saranno prevedibilmente di ampia portata anche per settori molto diversi da quello aeronautico e saranno proposte molte iniziative di disseminazione verso le realtà produttive dei territori.