ECONOMIA- Pagina 157

‘uBroker Spa’ tra le prime società italiane per puntualità bancaria e finanziaria

L’impresa leader nella fornitura di luce e gas conquista il ‘Credit Reputation Awards 2022’ assegnato a poco più di 100 aziende nazionali.

Ennesimo e prezioso riconoscimento per ‘uBroker Spa’, l’innovativa azienda italiana che per prima ha sviluppato unprogetto con un obiettivo rivoluzionario: azzerare le bollette di luce e gas.

La terza edizione dei Credit Reputation Awards 2022, premio dedicato alle aziende che hanno saputo distinguersi maggiormente per puntualità verso il Sistema Bancario e Finanziario, si è tenuta il 20 aprile 2023 a Milano e ha visto tra i premiati anche la multiutility company torinese uBroker. Il premio è stato ritirato da Angelo Sidoti, CFO e amministratore con delegadei settori amministrazione, recupero crediti e affari societari di uBroker. Il riconoscimento è frutto di un lavoro inestimabile svolto quotidianamente da Angelo Sidoti e dal suo team. Per questo motivo, il CFO di uBroker ha voluto pubblicamente ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo; l’azienda è stata, infatti, premiata nella categoria “large”, una riconferma fondamentale per una realtà che lavora nel settore energetico e compete ogni giorno con i colossi del comparto.

Ad avvalorare l’importanza di questo riconoscimento alcuni dati e considerazioni. All’evento hanno preso parte oltre 100 imprese con fatturati compresi tra 5 milioni e oltre 3 miliardi di euro: il tutto alla presenza di ospiti d’eccezione, fra cui esponenti di spicco del mondo bancario e finanziario, inclusi alcuni dei maggiori rappresentanti del settore dei Fondi di Private Equity.

La rassegna è ideata e condotta da MF Centralerisk, PMI innovativa specializzata nel monitoraggio della salute finanziaria delle aziende. La quale, per assegnare i premi, ha svolto un’analisi attraverso la propria piattaforma Monitor CR, che elabora e rende fruibili i dati della Centrale Rischi, facilitando la lettura e l’analisi delle informazioni relative alla salute finanziaria delle imprese.

La menzione viene conferita alle imprese che hanno conseguito una valutazione compresa tra AAA e BBB investment grade, avendo dato prova di rigore nei rapporti con le Banche, comprovati dall’analisi delle rilevazioni contenute nelle Centrale dei Rischi di Credito per tutto l’anno 2022. E mantenendo così qualità negli attivi di Banche ed Enti Creditizi, destinando le restanti risorse in altri impieghi a vantaggio di tutto il Paese.

Siamo onorati e orgogliosi di questo nuovo risultato che ci incoraggia a migliorarci ogni giorno sempre di più in ogni settoree che si aggiunge ai riconoscimenti già ricevuti. Inoltre, ci riteniamo felici e fortunati perché continuiamo a seguire una passione che si fa professione. Essere tra i primi 100 marchi italiani bancariamente più affidabili equivale a rafforzare, certificandola ulteriormente, la fiducia che un numero sempre crescente di consumatori continua a riconoscerci affidandoci le proprie utenze di luce e gas. Questo premio è per noi un fiore all’occhiello ancor più importante se teniamo in considerazione che, secondo gli ultimi dati di Banca D’Italia 2022, su 160mila società di capitali, solo 12.500 monitorano costantemente le proprie posizioni in Centrale Rischi”, ha dichiarato Cristiano Bilucaglia, Ceo e Presidente di ‘uBroker Spa’.

Exclusive Brands Torino cresce ancora

Exclusive Brands Torino cresce ancora: annunciato l’ingresso di sette nuove aziende nella Rete delle Eccellenze del territorio piemontese.

 

Acetifico Varvello, Candioli Pharma, Codebò, Eurofork, Leone dal 1857, Molini Bongiovanni, Sant’Agostino Casa d’Aste e quattro nuovi Partner sono le new entry della Rete, che si conferma sempre più radicata nel tessuto economico della Regione e driver strategico di aggregazione imprenditoriale.

 

 

 

Exclusive Brands Torino, la Rete delle Eccellenze del territorio piemontese nata nel 2011 su iniziativa di Unione Industriali Torino, annuncia l’ingresso di sette nuove aziende e quattro nuovi Partner: Acetifico Varvello, Candioli Pharma, Codebò, Eurofork, Leone dal 1857, Molini Bongiovanni, Sant’Agostino Casa d’Aste sono i nuovi Retisti, mentre Aon, CIDIMU, Fly Free Airways e Grand Hotel Sitea aderiscono come Partner. Da oggi, così, nuove aziende allargano gli orizzonti della mission di Exclusive Brands Torino: promuovere il valore della tradizione, l’avanguardia della tecnologia e la cultura del territorio piemontese come driver strategici per rappresentare un esempio consolidato di eccellenza, declinato ora in nuove storie imprenditoriali, con le loro unicità, valori e percorsi.

 

Con i nuovi ingressi la Rete consolida la sua presenza nel tessuto imprenditoriale piemontese, arrivando a rappresentare trentuno aziende, per un totale di quasi 2000 lavoratori sul Piemontee 500 milioni di euro di fatturato globale, con una quota export media di circa il 50%. Cifre che testimoniano una mission, quella di Exclusive Brands Torino, dalla forte attrattiva sulle imprese, interessate sempre di più a creare quelle sinergie imprenditoriali che definiscono il DNA della Rete.

 

“Oggi Exclusive Brands Torino diventa ancora più grande – commenta Giulio Trombetta, Presidente di Exclusive Brands Torino un segnale che ci rende in primis orgogliosi per il percorso fatto fin qui, a dimostrazione della bontà delle scelte strategiche e i risultati della Rete in questi anni. Il raggio d’azione si dimostra ancora una volta fortemente attrattivo per le aziende del territorio, e il fatto che i nuovi Retisti e i nuovi Partner provengano da settori merceologici fortemente diversi per loro natura, è per noi fonte di orgoglio. Il metro di valutazione per l’ingresso di nuove realtà nella Rete considera l’eccellenza un fattore che le aziende devono aver inserito in senso profondamente allargato e diffuso nel loro fare impresa. Intendiamo infatti l’eccellenza come qualcosa che non riguarda solo il prodotto, ma anche i processi produttivi e le progettualità. È un percorso che coinvolge la responsabilità sociale d’impresa, da considerare componente fondamentale delle loro strategie e strumento di vantaggio competitivo. Far parte di Exclusive Brands Torino deve essere un riconoscimento di aver raggiunto livelli importanti di eccellenza in tutto questo, ma soprattutto uno stimolo per continuare su questa direzione, da oggi insieme ad altre aziende.”

Exclusive Brands Torino presenta la Carta Etica della Rete: l’eccellenza nel fare impresa espande i suoi confini verso un concetto allargato di sostenibilità, condiviso da tutte le aziende.

 

Responsabilità verso le nuove generazioni, il Pianeta, le persone e i valori fondanti: la Rete dà nuovo valore e responsabilità alla propria mission con un documento che impegna le aziende a seguire un percorso di eccellenza declinato alle necessità di sostenibilità del contesto esterno contemporaneo.

 

Exclusive Brands Torino presenta la Carta Etica della Rete, un documento che vuole definire un concetto allargato e rinnovato di eccellenza. La Carta Etica nasce per riallineare i presupposti su cui Exclusive Brands Torino è nata, valorizzando quanto fin qui portato avanti e restituendogli una luce nuova, tenendo conto di un contesto esterno enormemente cambiato, dove il principio stesso di eccellenza ha necessità di assumere un valore più ampio.

 

L’eccellenza di prodotto oggi diventa un fattore al quale Exclusive Brands Torino vuole aggiungere la promozione di uno stile e di una vision più globale e contemporanea: quella di prendersi carico della valutazione degli impatti sociali e ambientali delle proprie azioni, impegnandosi a migliorare costantemente la sostenibilità dei propri processi produttivi, mettendo al centro le persone coinvolte nella filiera e offrendo prodotti di ottima qualità.

 

Il principio di eccellenza, che è parte della natura di Exclusive Brands Torino, oggi viene quindi allargato verso nuove sfide, al passo con quelle che l’intero scenario economico globale si trova ad affrontare: responsabilità verso le nuove generazioni, verso il Pianeta, verso le persone, verso i valori fondanti.

 

Al culmine del suo percorso, contando trentuno aziende che rappresentano quasi 2000 dipendenti sul territorio piemontese e oltre 500 milioni di euro di bilancio complessivo, con una quota export media di circa il 50%, Exclusive Brands Torino annuncia così una nuova sfida, non solo come Rete ma coinvolgendo direttamente ogni azienda.

 

“Oggi Exclusive Brands Torino – dichiara Giulio Trombetta, Presidente di Exclusive Brands Torino – rinnova quel ruolo di laboratorio di innovazione che ha sempre cercato di perseguire, inserendolo in una logica di urgenza, di contemporaneità e di necessità. Trentuno aziende, diverse per natura, economie, filiera produttiva, oggi fanno una promessa comune: quella di assumersi una nuova responsabilità all’interno della società, ripensando i propri modelli aziendali. Molte delle imprese hanno internamente intrapreso questo percorso già da anni: le migliori esperienze e pratiche verranno analizzate con la consulenza dell’ufficio ESG dell’Unione Industriali e poi condivise, per diventare patrimonio comune e stimolo di miglioramento a chi sta avviando il processo, declinando l’obiettivo della sostenibilità sotto i quattro aspetti diversi che abbiamo identificato come prioritari. Un target ambizioso a cui ogni azienda è invitata a contribuire, per creare un modello concreto, visibile e esportabile di rete di imprese responsabili”.

 

“Partire dall’eccellenza locale per arrivare ai mercati internazionali – commenta Alessandra Girardi, Vice Presidente di Exclusive Brands Torino è sempre stata questa la mission di Exclusive Brands Torino. Oggi allarghiamo il suo raggio d’azione, per inserirlo in un contesto globale profondamente diverso. Fare impresa, e per noi, fare rete di impresa, deve tenere conto di mercati più coscienti, che desiderano prodotti e aziende non solo di alta qualità, ma capaci di rispettare livelli elevati di sostenibilità e trasparenza, generando un impatto positivo sul mondo che le circonda. Speriamo che la condivisione e la natura collaborativa della Rete, applicate a questa nuova sfida, potranno essere d’esempio per tutto lo scenario economico nazionale: non possiamo dimenticare che la sinergia è la chiave per migliorare la situazione”.

 

 

 

 

Distribuzione gas, Iren cede quote

IREN conferma l’intenzione di cedere una quota di minoranza di una newco operativa nel settore delle reti di distribuzione gas entro la fine del 2023, come anticipato nel Piano Industriale al 2030 presentato il 23 Marzo 2023.

L’obiettivo è l’individuazione di un partner finanziario che permetta a Iren di incrementare il livello di competitività in occasione delle future gare per l’affidamento delle concessioni gas sia in territori dove IREN è già presente che in territori nuovi e sinergici, e che supporti il piano di investimenti previsto dal Gruppo a Piano Industriale per le reti di distribuzione gas con oltre €750M di investimenti destinati alla transizione energetica, alla digitalizzazione e all’adeguamento dell’infrastruttura al futuro utilizzo di miscele di gas naturale e idrogeno.

A fine 2022, la rete di distribuzione gas di IREN è composta da 8.160 km di rete e ha un valore tariffario riconosciuto (RAB) pari a 724 milioni di euro.

Le interlocuzioni risultano al momento ancora in una fase preliminare.

L’arcivescovo Repole: “Non arrendersi alla precarietà”

LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO

“Dovrebbe essere la condizione di tutti: avere un lavoro sicuro e adatto ai ritmi della vita. La Bibbia ne fa un requisito fondamentale quando riferisce che «Dio prese l’uomo e lo depose nel Giardino dell’Eden, perché lo lavorasse e lo custodisse» (Gen. 2, 15). La Costituzione Italiana vorrebbe che il lavoro fosse la sicurezza di tutti (art. 1). Invece oggi la caratteristica principale del lavoro è purtroppo l’insicurezza, l’instabilità: è #precarietà dei contratti che non danno garanzie di durata nel tempo, è #svuotamento dei salari che non reggono l’aumento vertiginoso dei prezzi, è #deregolazione dei turni del lavoro e del commercio che non hanno più orari e stravolgono i ritmi delle famiglie, tengono i genitori lontani dai figli o dai familiari anziani anche nei giorni di festa, anche la sera… Stiamo entrando nel tempo della precarietà, che è l’esatto contrario della sicurezza. Dobbiamo rassegnarci a tutto questo? È proprio tutto ineluttabile?”
(ROBERTO REPOLE, Arcivescovo)- Diocesi di Torino

Riconoscimento del Distretto del cibo e del vino Langhe-Monferrato e del Distretto del cibo del Roero

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa  ha riconosciuto ufficialmente ai sensi del Regolamento regionale n. 4 del 13 novembre 2020 ”Individuazione e disciplina dei Distretti del Cibo”, il Distretto del cibo e del vino Langhe – Monferrato e il Distretto del cibo del Roero, dando comunicazione al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste per la loro iscrizione all’albo nazionale dei Distretti del Cibo.

Lassessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte sottolinea che il riconoscimento dei due Distretti non può che essere un ulteriore opportunità di valorizzazione per i Comuni e le realtà economiche che ne fanno parte, dai Consorzi di tutela, alle associazioni di produttori e realtà imprenditoriali, grazie ai quali abbiamo produzioni vitivinicole e agroalimentari che hanno reso unici e rinomati a livello internazionale ii territori coinvolti.

Il nuovo Distretto del Cibo e del Vino Langhe – Monferrato è stato costituito dai due principali Consorzi di tutela del territorio, il Consorzio Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e il Consorzio per la tutela dell’Asti, da cui è partita l’iniziativa, insieme al Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Tutela Cardo gobbo Nizza Monferrato, GAL Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell’Umanità soc. coop, Associazione Astesana strada del Vino e del Cibo. L’obiettivo è di operare in modo sinergico per promuove il territorio e le risorse agroalimentari e vitivinicole, consolidare e sviluppare l’offerta turistica, le attività economiche che perseguono la sostenibilità economica, ambientale e sociale. E’ previsto un Piano triennale di promozione per gli anni 2023, 2024, 2025 per la valorizzazione dell’Astigiano, Monferrato Astigiano, Piana Casalese, Acquese e Valle Bormida, Langhe.

L’intera area, in cui ricadono i 197 Comuni distribuiti nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, a vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, si caratterizza per le produzioni di vini di qualità Docg e Doc, per le eccellenze agroalimentari certificate Dop, Igp e Pat, per le peculiarità paesaggistiche, ambientali e culturali comprendendo il Sito Unesco Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato articolato in La Langa del Barolo, Le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, Il Monferrato degli Infernot, Il Castello di Grinzane Cavour.

Il Distretto del cibo del Roero, che comprende 24 Comuni (23 nel Cuneese e Cisterna d’Asti in provincia di Asti), ha come ente capofila l’Associazione valorizzazione Roero e coinvolge l’Associazione Sindaci del Roero, il Mercato ortofrutticolo del Roero, l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni agricole Condiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, Confartigianato Cuneo, Associazione commerciati Albesi, Ascom Bra. La finalità è promuovere uno sviluppo omogeneo delle filiere agroalimentari presenti nell’area attraverso un piano di attività condiviso che coinvolge le aziende agricole, commerciali e artigiane del Distretto che rappresentano il tessuto imprenditoriale del territorio caratterizzato per la produzione dei prodotti di qualità certificata che commercializzano sui mercati nazionali e internazionali.

Ad oggi in Piemonte sono in totale tre i Distretti del cibo riconosciuti con il nuovo Regolamento regionale (il Distretto del Chierese-Carmagnolese è stato il primo ad ottenere il riconoscimento, nel 2022).

Le imprese di Torino e del Piemonte in campo per la ricostruzione in Ucraina

Il Piemonte è in campo per la ricostruzione in Ucraina. Alla conferenza bilaterale sulla ricostruzione convocatanei giorni scorsi a Roma ha partecipato un primo gruppo composto da oltre una trentina di aziende, ma sono numerose le realtà del territorio che hanno manifestato alle proprie associazioni di categoria l’intenzione a prendere parte alla ripartenza del Paese. Questa partecipazione è la risposta all’invito che proprio a Torino era arrivato dall’ambasciatore ucraino in Italia, Yaroslav Melnyk, in occasione della sua visita al Grattacielo Piemonte lo scorso 9 marzo. L’ambasciatore aveva ricordato che il Piemonte era stata una delle prime regioni a correre in aiuto dell’Ucraina dopo lo scoppio della guerra – con l’invio di aiuti, l’accoglienza dei profughi e le missioni umanitarie per portare all’ospedale Regina Margherita di Torino una ventina di bambini in modo che potessero proseguire in sicurezza le cure oncologiche – e ne aveva auspicato un coinvolgimento pieno anche nella ricostruzione.

Per il presidente Alberto Cirio e l’assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte è quindi importante che aziende piccole e grandi del territorio siano in campo per contribuire alla ripartenza dell’Ucraina fin d’ora, nonostante il conflitto sia ancora in corso. La partecipazione alla Conferenza a Roma è stato un primo passo, ma siamo già al lavoro con l’Ambasciata Ucraina a Roma per individuare una regione ucraina con la quale sottoscrivere un memorandum di collaborazione e mettere a disposizione quanto il Piemonte può offrire per la ricostruzione ed il ritorno alla normalità.

Primo Maggio in piazza all’insegna di lavoro e partecipazione

Per il Primo Maggio e a Torino Cgil, Cisl e Uil hanno organizzato una serie di eventi per celebrare questa importante giornata dedicata al lavoro, all’insegna di “lavoro, tolleranza, partecipazione”. Il ritrovo è in programma alle 9 in Piazza Vittorio, da dove una sfilata partirà alle 9:30 per raggiungere Piazza San Carlo. Al termine della sfilata, Domenico Lo Bianco, segretario generale della Cisl, terrà un comizio in rappresentanza dei tre sindacati. Durante l’evento, interverranno rappresentanti della Gioventù Operaia Cristiana, lavoratori e dipendenti di varie aziende di Torino. Il sindaco Stefano Lo Russo ha sottolineato l’importanza del lavoro per la città e l’assessore regionale Andrea Tronzano ha elogiato il dialogo costruttivo tra i sindacati e le istituzioni locali.

Mirella Abbà, allevatrice di Favria, delegata Coldiretti Donne Impresa

Mirella Abbà, 36 anni, è la nuova delegata provinciale di Coldiretti Donne Impresa Torino.

Mirella Abbà, lavora nell’azienda agricola di famiglia, “Cascina Impero”, a Favria Canavese, dove alleva mucche da latte oltre che produrre energia elettrica e concime naturale dalle deiezioni animali, processate in un moderno impianto di produzione di biogas.

Mirella resterà in carica 5 anni e succede a Maria Bono che ha chiuso il suo mandato. Affiancano la neo delegata provincia le vice delegate Paola Chicco, Carmagnola e Nicla Martile in Roggero, Rivoli.

Le altre componenti del Coordinamento rappresentano le Zone in cui è suddivisa l’organizzazione provincia di Coldiretti. Sono: Renata Fiorina, zona di Carmagnola; Marta Bianco, zona di Ciriè; Tiziana Merlo, zona di Rivarolo; Valentina Cresto (designata nel Coordinamento regionale) zona di Rivarolo; Cinzia Marchetti, zona di Pinerolo; Cinzia Bricco zona di Pinerolo; Mara Sgarbi zona di Pinerolo; Daniela Cerrato zona di Rivoli; Sabina Bertola zona di Torino; Patrizia Sola zona di Torino; Ornella Cravero zona di Chivasso; Chiara Lovera, zona di Chivasso; Samanta Zolin zona di Bussoleno.

Il Coordinamento è stato eletto dall’assemblea delle delegate che si è svolta nella mattinata dedicata al confronto generazionale tra donne coltivatrici dirette: “Donne che custodiscono la Terra”. All’evento hanno partecipato, oltre al presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici, al direttore Andrea Repossini e alla segretaria provinciale di Coldiretti Donne Impresa, Elisa D’Amore anche una delegazione di studentesse dell’Istituto agrario Prever di Osasco accompagnate dalla dirigente scolastica Roberta Martino e l’esperta di sicurezza alimentare presso il Ministero della Salute, Maria Caramelli.

Il dialogo con la professoressa Martino, le studentesse, la dottoressa Caramelli (che è veterinaria) e le delegate di Coldiretti Donne Impresa ha fornito ottimi spunti di riflessione sul futuro dell’agricoltura minato dai cibi sintetici e sulla necessità che siano proprio le donne imprenditrici agricole le prime “testimonial” e promotrici della sicurezza e della qualità del cibo italiano che fa grande il nostro Paese.

«Noi imprenditrici agricole – ha commentato Mirella Abbà – dimostriamo tutti i giorni, con le nostre famiglie, l’importanza di fare sempre meglio per offrire prodotti sempre più salutari e sempre più sostenibili. Mandiamo avanti le nostre aziende con senso di responsabilità, anche conciliando i tempi del lavoro con quelli della famiglia, perché sappiamo che dal nostro lavoro dipende il futuro di tutti».

Giachino: “importante che il Consiglio dei Ministri si riunisca il Primo Maggio”

Deve diventare la Giornata per creare occasioni di lavoro per chi oggi il lavoro non lo ha.
 Caro  Direttore,
Il lavoro è il primo problema del nostro Paese , checche’ ne pensi la Signora Schlein che pensa solo ai diritti. Per creare posti di lavoro seri e non di breve durata occorre rilanciare la crescita economica in modo strutturale con investimenti nelle infrastrutture , dalla TAV alla tangenziale est o quarta corsia, e una politica industriale che rafforzi la nostra manifattura d’Europa che è ancora molto competitiva sul mercato internazionale.
Noi di SILAVORO, che denunciamo la mancanza di lavoro e il suo impoverimento da Aprile 2016 , e che abbiamo il merito di aver indetto la Grande Manifestazione di Piazza per la TAV, il 10.11.2018, apprezziamo molto che il Governo si riunisca proprio il Primo Maggio per decidere misure a favore del lavoro. Negli ultimi vent’anni i salari italiani non sono aumentati e che domani si decida di ridurre la tassazione del lavoro facendo arrivare più soldi nelle tasche dei lavoratori è il modo migliore per festeggiare il lavoro.
A proposito del Reddito di Cittadinanza noi non possiamo rifarci a ciò che diceva Camillo Benso ,Conte di Cavour , del tutto attuale :” L’assistenza ai miseri è dovere sociale di una Società economicamente sviluppata e deve solo essere gestita in modo da evitare che, in presenza di una domanda di forza lavoro sul mercato, possa rendersi preferibile la condizione di assistito a quella di lavoratore”. Ecco perché valutiamo positive le intenzioni del Governo Meloni che si rifanno in pieno alla tesi del maggiore artefice  della Unità d’Italia.
Mino GIACHINO
Associazione SILAVORO

Accenture e il Politecnico di Torino, accordo triennale di collaborazione

Per rafforzare le sinergie di entrambi sul territorio.

L’accordo, finalizzato questa mattina attraverso un incontro tra il Magnifico Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco, e Mauro Marchiaro,  Responsabile Industry X di Accenture Italia, ha l’obiettivo di favorire la cooperazione reciproca in attività di ricerca, di formazione didattica avanzata e di progetti di innovazione a livello locale e internazionale.

Accenture è impegnata da sempre nella valorizzazione delle eccellenze locali, supportando il patrimonio industriale e sociale e favorendo la crescita dei talenti, nell’ottica di creare nuovo valore per il Paese e per l”ecosistema” ha commentato Mauro Marchiaro, Responsabile Industry X di Accenture Italia. “A Torino siamo presenti anche con un centro dedicato allo sviluppo di prodotti e servizi connessi e intelligenti, dove aiutiamo le aziende nel loro percorso di trasformazione digitale. Crediamo che il nuovo accordo avviato con il Politecnico di Torino – con cui da tempo collaboriamo su diverse iniziative accademiche e che rappresenta per noi un prezioso bacino di talenti – possa rafforzare ulteriormente il nostro legame con questo territorio, favorendo la diffusione di conoscenze ed esperienze su tecnologie fondamentali per il mercato e per la società come Cybersecurity, Data Analytics e Artificial Intelligence, generando, così, valore a 360° e supportando l’innovazione anche a livello nazionale e globale

 

Il Rettore Guido Saracco ha aggiunto: “Questo accordo amplierà per i nostri studenti le opportunità di formazione e di sbocchi lavorativi al termine del percorso di studi, preparandoli a rispondere pienamente a quelle che sono le attuali richieste del mercato.  Il programma di Accenture permetterà infatti di potenziare ed ampliare la nostra offerta formativa, creando le figure professionali che attualmente non esistono, o sono difficilmente intercettabili