ECONOMIA- Pagina 15

Expo 2025 Osaka, il Piemonte conquista il Giappone tra cultura, imprese e futuro sostenibile

La Settimana di protagonismo del Piemonte all’Esposizione Universale di Osaka si è rivelata intensa e ricca di risultati, grazie a un fitto calendario di eventi di alto profilo ospitati nel Padiglione Italia e a numerosi incontri con rappresentanti della politica e dell’economia giapponese.

La presenza piemontese si è inserita nel percorso disegnato dal Padiglione Italia – il più visitato di Expo, con code fino a sette ore – presentandosi sotto il titolo «Piemonte: l’arte di nutrire il futuro». Attraverso un video immersivo e altri contributi multimediali è stata raccontata l’identità del territorio: dall’aerospazio, dove vanta una leadership mondiale, all’automotive, dai paesaggi naturali – laghi, montagne e colline Unesco – fino alle eccellenze vitivinicole, artigianali e manifatturiere. Non sono mancati riferimenti all’arte e alla cultura, con tour virtuali della Reggia di Venaria e dei principali musei torinesi, né la distribuzione di una stampa celebrativa firmata da Riccardo Guasco, molto apprezzata dai visitatori.

Alla missione istituzionale hanno preso parte Regione Piemonte, Consiglio regionale e Ceipiemonte, Comune di Torino, Politecnico, Unioncamere Piemonte e Camera di commercio di Torino, Confindustria Piemonte, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Il presidente Alberto Cirio ha sottolineato come «il Piemonte crede davvero nella possibilità di continuare il rapporto con il Giappone nei prossimi anni», ricordando anche il ruolo storico della regione nei rapporti tra i due Paesi e annunciando l’invito al Giappone come Paese ospite del Salone del Libro 2027.

La vicepresidente Elena Chiorino ha ribadito che «il Piemonte è culla di una manifattura d’eccellenza e di un tessile che unisce bellezza, tecnica e sostenibilità», mentre l’assessore Andrea Tronzano ha evidenziato che «la complessità generata dai dazi americani sta aprendo nuove opportunità di sinergia» e che un’occasione importante sarà rappresentata dagli Aerospace & Defence Meetings di Torino.

Tra i temi centrali, l’apertura del mercato nipponico all’agroalimentare piemontese: l’assessore Paolo Bongioanni ha parlato del gemellaggio tra fassona piemontese e manzo di Kobe e delle prospettive per il riso, settore in crisi in Giappone ma in cui il Piemonte eccelle.

Non sono mancate proposte culturali, come l’idea di una Biennale dei Giardini, presentata dall’assessore Marina Chiarelli, che ha visto nel Giappone il partner ideale per la prima edizione.

La missione ha visto inoltre il contributo del Consiglio regionale, di Ceipiemonte, del sindaco di Torino Stefano Lo Russo, del Politecnico di Torino e della Fondazione Compagnia di San Paolo, tutti concordi nel ribadire il valore strategico di questa presenza e le ricadute concrete in termini di innovazione, ricerca, export e attrazione di investimenti.

Il programma di eventi ha spaziato da “Antichi telai, nuove visioni” al forum “Investing in Piemonte”, dall’inaugurazione del PoliTo Japan Hub alle iniziative dedicate alle scienze della vita, fino al lancio della Biennale dei Giardini. Grande attenzione anche alla promozione turistica ed enogastronomica con degustazioni, gala dinner e presentazioni dedicate all’Alta Langa docg e ad altri prodotti simbolo del territorio.

La missione si è conclusa con concerti, incontri con grandi aziende come Nitto, accordi camerali e momenti di alta visibilità per il Piemonte, che ha saputo presentarsi a Osaka come un territorio capace di unire tradizione e innovazione, rafforzando il legame con il Giappone e ponendo solide basi per future collaborazioni.

Torna Expocasa: benessere, lifestyle e arte

È ripartita all’Oval Expocasa, la fiera dedicata alla casa giunta ormai alla 62esima edizione. Non solo arredi d’interno ma anche proposte per gli sterni, il benessere e il lifestyle. L’arte è protagonista con John Blond, che firma l’immagine della fiera e trasforma l’Oval in un hub visivo tra installazioni, performance e caccia al tesoro creativa. Spazio anche all’arte contemporanea con L’Arte a Casa Tua e alla grafica con i Graphic Days.
La proposta espositiva è ampia e trasversale: marchi storici, giovani realtà, imprese familiari e laboratori creativi. Tra gli espositori: Sesaan, Incanto, Stov Furniture per il modernariato; Ambienti, centro cucine Lube e Creo; Target Point, specializzata in tavoli e sedie: Artesanos Don Bosco, con pezzi unici realizzati a mano dagli artigiani peruviani; Palazzetti, con soluzioni abitative intelligenti e sostenibili.
Per i più piccoli debutta Expocasa Kids, area educativa e ludica con laboratori e una escape room teatrale dedicata alla sicurezza domestica.
«Expocasa è un progetto culturale e commerciale che cresce con la città e con il suo pubblico: aziende, professionisti, famiglie, giovani» afferma Gabor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia. Per info su eventi e orari: https://www.expocasa.it/index.php

LOREDANA BAROZZINO

Piemonte, parte la stagione del tartufo con più di 20 fiere

UN CALENDARIO DI EVENTI PER VALORIZZARE L’ECCELLENZA GASTRONOMICA

Ha preso ufficialmente il via il 1° ottobre la stagione 2025-2026 della cerca del tartufo. Con la tradizionale apertura a mezzanotte, celebrata ad Alba con il Capodanno del Tartufo, il Piemonte ha inaugurato un autunno ricco di appuntamenti che porteranno in vetrina una delle eccellenze più preziose del territorio.

Oltre alla Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, evento di punta riconosciuto a livello mondiale, protagonista della stagione sarà la Fiera di Murisengo, che da quest’anno acquisisce rilevanza internazionale.
A queste si aggiungono 11 fiere di rilevanza nazionale 9 di rilevanza regionale inserite nel Calendario fieristico regionale, sostenute dalla Regione Piemonte con un contributo complessivo di oltre 170 mila euro.

La Regione ha inoltre previsto uno specifico sostegno all’evento di lancio della stagione fieristica, in concomitanza con l’apertura della cerca del Tuber magnatum Pico, coordinando la partecipazione di tutti i rappresentanti della filiera per dare risalto all’intero calendario di iniziative legate al tartufo piemontese.

«Il tartufo – sottolinea l’assessore regionale alla Tartuficoltura, Marco Gallo – è una parte viva della nostra identità e della nostra cultura. Dietro ogni trifolau, ogni cane da cerca e ogni fiera c’è un patrimonio fatto di passione, conoscenze tramandate e legame con il territorio. Con questo calendario di eventi e con i sostegni messi in campo vogliamo rafforzare una filiera che è sinonimo di sviluppo locale, turismo e lavoro, e che rappresenta un unicum a livello internazionale».

È sempre maggiore l’attenzione delle fiere alla qualità del prodotto: rintracciabilità, presenza di una giuria di qualità costituita da esperti e iniziative per la salvaguardia del patrimonio immateriale UNESCO “Cerca e cavatura del tartufo in Italia: conoscenze e pratiche tradizionali”, che rendono il sistema piemontese un modello riconosciuto.

La cerca del tartufo, dopo il periodo di sospensione di settembre per il fermo biologico per tutte le specie, riprende il 1° ottobre con il tartufo bianco e si chiuderà il 31 gennaio; per l’avvio della cerca del tartufo nero pregiato occorrerà invece attendere il 15 dicembre.

Per salvaguardare il patrimonio tartufigeno regionale ed essere in regola, oltre al rispetto delle modalità di cerca e cavatura apprese per superare l’esame e ottenere il tesserino, è fondamentale il pagamento della tassa annuale di 160 euro così come il versamento dell’imposta sostitutiva. Le associazioni dei cercatori sono il primo punto di riferimento per qualsiasi chiarimento, e i nuclei dei Carabinieri Forestali sono da giorni attivi nei controlli della regolarità delle attività.

Inoltre, ripartono le iniziative regionali di informazione forestale con il servizio di Punto Informativo Forestale Mobile finanziate con le risorse dello Sviluppo Rurale 2023-2027: anche quest’anno il camper è atteso in più di 40 comuni, con 70 tappe fino a metà dicembre.

I tecnici forestali incaricati dalla Regione tramite IPLA saranno presenti anche nel corso delle fiere per dare informazioni sulla corretta gestione dei boschi e per supportare negli adempimenti previsti dal regolamento forestale o nella partecipazioni ai bandi regionali.

Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web della Regione Piemonte, area Foreste:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/ambiente-territorio/foreste/sviluppo-rurale-foreste-2023-2027/punti-informativi-forestali-pif

Osaka: Tartufo bianco, riso, fassona e Barolo conquistano il Giappone

 

Tartufo biancoriso piemontesecarne di fassonaAlta Langa e Barolo – i gioielli dell’enogastronomia piemontese – sono stati i protagonisti della giornata di ieri della missione piemontese in Giappone.

Dichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio: «Siamo convinti che le nostre eccellenze enogastronomiche possano rappresentare un motore economico sempre più importante per il nostro export su questi mercati che diventano ancora più strategici alla luce dei dazi che esistono verso gli Stati Uniti e che ci impongono di potenziare altre relazioni commerciali. A questo si unisce l’apprezzamento dei giapponesi per la qualità dei nostri prodotti. In questo Paese, come in Piemonte e in Italia, il cibo è cultura ed è un ponte per saldare l’amicizia tra Piemonte e Giappone e creare relazioni e sinergie».

Due gli appuntamenti clou . La degustazione all’Hotel W di Osaka dell’Alta Langa Docg – lo spumante Metodo classico proclamato Vino piemontese dell’anno 2025 – per una selezionata platea di 25 giornalisti giapponesi dei settori food, wellness e turismo. Organizzata dalla Regione Piemonte insieme al Consorzio di Tutela Alta Langa, è stata condotta dal sommelier Akira Mizuguchi.

Spiega l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi Paolo Bongioanni: «È un prodotto di eccellenza assoluta: il più antico Metodo Classico d’Italia, 3 milioni e 300mila bottiglie prodotte, di cui solo il 15% attualmente è esportato e che quindi ha grandi spazi di crescita per promuoverlo sui mercati internazionali».

A seguire, nella Great Room dell’Hotel W, il Piemonte Gala Dinner che ha visto 150 ospiti istituzionali e stakeholder giapponesi per un menu interamente a base di prodotti piemontesi d’eccellenza preparato dallo chef Masato Miyane. Classe 1974, diplomato al Musashino Culinary Institute di Tokyo, Miyane è venuto in Italia nel 2001 ed è stato per cinque anni con Massimo Camia presso la Locanda nel Borgo Antico di Barolo. Rientrato nel 2006 a Tokyo, ha lavorato come chef nel ristorante Ostü di cui è diventato proprietario nel 2011. Il menu ha proposto piatti simbolo della cucina piemontese: Vitello tonnato, Uovo in cocotte con Tartufo Bianco d’Alba, Tajarin al burro con Tartufo Bianco d’Alba, Guancia di manzo brasata al Barolo e Bonet, accompagnati da Alta Langa Docg, Roero Arneis, Langhe Nebbiolo Doc, Barolo Docg e Moscato d’Asti Docg.

A illustrare il menu agli ospiti è stato lo stesso assessore Bongioanni, che commenta: «In questi giorni fitti di incontri, il Giappone ha mostrato una grande passione e interesse a scoprire la ricchezza dell’offerta enogastronomica e turistica del Piemonte. L’Italia è il principale produttore di riso d’Europa, e il Piemonte supera il 55% della produzione nazionale: abbiamo visto il grande interesse dimostrato dai buyer giapponesi in occasione di Risò a Vercelli nelle scorse settimane. Dal tartufo bianco d’Alba alla carne di fassona che si gemella con quella di Kobe, dai nostri formaggi che sono espressione della filiera casearia migliore d’Italia fino ai grandi vini come Alta Langa e Barolo, sul quale stiamo innervando una strategia di promozione sulle linee aeree giapponesi, il mercato nipponico si sta rivelando un nuovo quadrante ricco di opportunità per i nostri produttori e una straordinaria alternativa rispetto ai condizionamenti dei dazi. Occasioni come questa si rivelano le azioni promozionali più efficaci perché offrono quell’esperienza diretta che poi ognuno si porta a casa, ricorda e condivide raccontandola agli altri e diventando così testimonial diretto di quella memoria sensoriale».

cs

Ritorna Expocasa, alla sua 62esima edizione, all’Oval del Lingotto

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Dal 4 al 12 ottobre prossimi presso l’Oval del Lingotto sarà protagonista Expocasa, uno dei più importanti saloni dedicati all’arredamento e alle soluzioni per la casa. Con oltre sessanta anni di storia, questo evento coniuga novità e tradizione, offrendo aree dedicate all’arredamento, ai complementi, alle tecnologie e una nuova sezione per modernariato e antiquariato.
Quest’anno Expocasa celebra la sua 62esima edizione, consolidando la sua presenza nel panorama fieristico come punto d’incontro per aziende, professionisti e pubblico.
Nella passata edizione i visitatori sono stati più di 45 mila, in gran parte provenienti dal Piemonte, Liguria,  Valle d’Aosta, Francia e Svizzera, con un pubblico qualificato alla ricerca di soluzioni sempre nuove e nuove ispirazioni. Expocasa è  organizzato da Gl Events e si presenta come un contenitore multidisciplinare,  capace di accogliere e connettere  mondi diversi, quali design, architettura, artigianato, arte e sostenibilità.
Tra le novità di quest’anno si registra la Turin Week Design e la realizzazione di “Una notte all’Oval”, creata in collaborazione con il Club Silencio Voci d’Interni, un’area dove si potranno incontrare architetti e interior designer Materioteca, un percorso tattile tra materiali e finiture Luce e Casa, dedicato al ruolo dell’illuminazione nel benessere abitativo.
L’immagine della fiera è  firmata da John Blond, che è  stato capace di trasformare l’Oval in un hub visivo tra installazioni, performance  e una caccia al tesoro creativa.  Verrà  anche dato spazio all’arte contemporanea con l’Arte a casa tua e alla grafica con i Graphic Days.
Marchi storici si affiancheranno a giovani realtà, a laboratori creativi e imprese familiari.
Il Giardino di Expocasa rappresenta un  nuovo spazio immersivo, capace di far capire il valore terapeutico rigenerante del verde. In fiera  verrà portata anche l’artigianalità autentica delle Ande peruviane, con Artesanos don Bosco.
Anche la luce sarà protagonista di questa edizione con la seconda edizione di Design  Call, il contesto dedicato ai giovani talenti del design, per la prima volta con il supporto  e l’ adesione di Piemonte e Città di Torino.

Il taglio del nastro sarà il 4 ottobre prossimo, dopo il quale, dalle 18.30 in poi, Expocasa si trasformerà in uno spazio vibrante  di musica per “Una notte all’Oval”, rimanendo aperto fino alle 23.

Un’area sarà  dedicata ai bambini dai 3 ai 10 anni, Expocasa kids, comprendente laboratori, giochi creativi, e una escape room sul tema della sicurezza domestica

Mara Martellotta

Confagricoltura Piemonte, “dazi USA grave zavorra”

 

 

Dopo l’annuncio dell’entrata in vigore, il 14 ottobre prossimo, dei dazi voluti da Trump, sono indispensabili provvedimenti di sostegno della Commissione UE e la proroga del regolamento deforestazione da parte dell’Europarlamento

 

L’entrata in vigore dei dazi annunciati dall’amministrazione degli Stati Uniti al 10% sul legname e al 15% sui mobili di produzione europea rischia di creare un contraccolpo pesante per la filiera legno che in Piemonte riguarda circa 3.500 aziende, con un fatturato annuo che nel 2024 è stato pari a 4 miliardi di euro. Un settore per il quale ci potrebbero essere ampi margini di sviluppo grazie al fatto che nella nostra regione la copertura forestale è di oltre 1 milione di ettari, il 34% del territorio regionale. Per Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Sezione nazionale Risorse boschive di Confagricoltura, i dazi USA rischiano di “frenare ulteriormente la lunga fase positiva che l’export europeo Oltreoceano di prodotti in legno stava vivendo ormai da quattro anni. Gli effetti sull’intera filiera, di cui fanno parte aziende agricole e proprietari di foreste, sarebbero durissimi”.

 

Le esportazioni verso il mercato statunitense di mobili italiani stanno facendo già i conti con una flessione del 7,7% registrata a luglio (Fonte: Istat), provocata dal dazio al 15% previsto dal precedente accordo quadro tra Washington e Bruxelles. Secondo i dati del Centro Studi di FederlegnoArredo, sui 52 miliardi di euro fatturati dalla filiera nel 2024, il mercato statunitense vale 2,2 miliardi.

 

Confagricoltura, oltre a “un intervento deciso da parte della Commissione Ue sul tavolo delle trattative con gli USA”, sollecita l’Europarlamento ad approvare il prima possibile la proposta fatta dalla Commissione di rinviare di un altro anno l’entrata in vigore del Regolamento sulla Deforestazione (EUDR). L’applicazione, in questa fase, dei nuovi oneri finanziari e burocratici previsti significherebbe infatti zavorrare ancora di più l’intero comparto.

 

Non bisogna poi trascurare il fatto che un danno alla filiera si ripercuoterebbe negativamente su tutto il sistema forestale e sui molteplici benefici in termini economici, sociali, nutrizionali e ambientali che è in grado di fornire: “Non dimentichiamoci che il Piemonte – conclude Allasia – ha un patrimonio boschivo di oltre un miliardo di alberi e 52 specie arboree, patrimonio che deve essere gestito, anche con le opportune utilizzazioni, per conservarsi nel tempo”.

 

La filiera auto tra crescita e nuove sfide: digitale e green al centro

La filiera dell’automotive si conferma un comparto di rilievo per l’economia italiana e regionale. L’artigianato riveste un ruolo predominante, concentrandosi per il 97,5% nelle attività di riparazione e manutenzione di autoveicoli e motocicli, che contano 69.823 imprese artigiane.

In Piemonte, nel secondo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, il comparto della manutenzione registra una crescita dell’1,7% con 8.458 imprese attive, di cui 6.484 artigiane. Ancora più significativo l’aumento delle imprese nel settore della riparazione e manutenzione di carrozzerie, che segnano un +3,9% arrivando a 3.065 unità, di cui 2.242 artigiane.

Tuttavia, parallelamente all’incremento del numero di aziende, il settore si scontra con una criticità sempre più rilevante: la difficoltà di reperire personale qualificato, in particolare con competenze digitali avanzate.

“La filiera auto si conferma un sistema a forte radicamento artigiano – commenta Dino De Santis, Presidente di Confartigianato Torino – centrale per l’occupazione e la competitività, ma chiamato ad affrontare sfide decisive legate all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità e alla capacità di attrarre nuove professionalità più green. Inoltre, dopo la fiammata inflazionistica del 2022-2023, i prezzi di manutenzione dei veicoli nei primi sette mesi del 2025 crescono del 2,8% a fronte del +4,3% della media UE segnando la miglior performance tra i principali paesi europei: Germania (+5,6%), Spagna (+3,3%) e Francia (+3,2%). Tuttavia, le imprese faticano a reperire personale qualificato con competenze digitali elevate e tecnologie green”.

Secondo i dati del Sistema Informativo Excelsior di Unioncamere e Ministero del Lavoro, nel 2024 le aziende del settore hanno cercato 39mila meccanici e autoriparatori. Nel 52,9% dei casi sono richieste competenze nell’applicazione di tecnologie digitali, mentre al 72,6% è domandata la capacità di gestire prodotti e tecnologie green.

Il fabbisogno di competenze digitali è sempre più avanzato: per il 17,9% delle assunzioni è richiesta una preparazione medio-alta o alta nell’uso di strumenti come intelligenza artificiale, cloud computing, Industrial Internet of Things, data analytics, big data e realtà virtuale. Le regioni con la più alta quota di entrate legate a competenze digitali elevate sono Molise (47,4%), Abruzzo (27,7%) e Sardegna (26,6%), mentre il Piemonte si attesta al 18,4%.

Accanto al digitale, la sostenibilità ambientale emerge come fattore chiave: nel 2024 in Piemonte il 23,8% delle nuove entrate nel settore della riparazione richiedeva green skill, a conferma di quanto queste competenze siano ormai imprescindibili.

“Il crescente utilizzo della tecnologia nella filiera auto profila una domanda di lavoro delle imprese di autoriparazione caratterizzata da una maggiore diffusione di competenze digitali – conclude De Santis – Inoltre, le imprese del settore confermano una domanda di lavoratori con una spiccata vocazione alla sostenibilità ambientale. Basti pensare che Torino è tra le province con una maggior diffusione delle auto ibride ed elettriche nel 2024 con 11.990 auto ogni 100mila circolanti.”

Apical Days 2025: un festival-laboratorio per il cambimento sociale

PER PARLARE DI LAVORO, ATTIVISMO E INNOVAZIONE SOCIALE 
Dal 10 al 12 ottobre: tre giorni di talk, workshop, musica per ridare valore al lavoro che genera impatto sociale insieme alle realtà più interessanti di Torino e del Piemonte e in rete con Afrovision Festival, Torino Music Meeting e SOLAR
Se il lavoro può essere una forma di attivismo, come trasformiamo ogni persona in unə attivista?
In Italia migliaia di persone ogni giorno fanno attivismo con il proprio lavoro: professionistə, operatrici e operatori culturali, realtà sociali e artistiche che generano impatto positivo sulla comunità. Eppure, troppo spesso, vivono nel precariato e restano invisibili alle politiche pubbliche.
Torino si prepara a ospitare gli Apical Days 2025: un festival-laboratorio di tre giorni dedicato a chi, con il proprio lavoro, genera cambiamento sociale. Dal 10 al 12 ottobre, innovazione sociale, attivismo e sostenibilità saranno al centro di incontri, workshop, musica e momenti culturali. L’ingresso è gratuito, con iscrizione online obbligatoria. Un’occasione per riflettere insieme su riconoscimento e sostenibilità delle professioni che creano impatto positivo nella società.
L’iniziativa nasce dall’idea che “se il tuo lavoro migliora la società, anche tu sei un attivista”. Professionistə, educatori/trici, artistə, ricercatori/trici, attivistə e innovatori sociali si confronteranno su precarietà, diritti, riconoscimento e valorizzazione di professioni che generano impatto positivo ma troppo spesso restano invisibili.
Gli Apical Days 2025 si svolgeranno in cinque luoghi simbolo della vitalità culturale torinese: Ramo D’Oro, Magazzino sul Po, Bocciofila Vanchiglietta, Fondazione Amendola, Renken, Fiumi di Culture e Jigeenyi. Spazi diversi che diventeranno il cuore pulsante di talk, panel, laboratori, tavoli tematici, aperitalk serali e concerti, intrecciando riflessione e festa collettiva.
Una piattaforma condivisa e internazionale
Quest’anno gli Apical Days diventano il cuore di una piattaforma condivisa che unisce Afrovision Festival Torino Music Meeting, offrendo un’esperienza internazionale, vibrante e plurale fatta di incontri, musica, cultura e attivismo.
Nei tre giorni dell’evento, tra talk, laboratori, concerti e momenti collettivi, si affronteranno temi centrali come la precarietà strutturale, i diritti e le nuove forme di tutela, attraversando mondi interconnessi quali cultura, ricerca, terzo settore, arti performative e rigenerazione urbana. L’iniziativa offre uno spazio di confronto e riflessione in cui professionisti, artisti e attivisti condividono esperienze e strumenti per ripensare pratiche lavorative, culturali e sociali.
Tra gli ospiti che animeranno l’evento ci saranno Giulia Lineette, artista e community manager che coordina Scomodo Milano; Sergio Pejsachowicz, musicista, compositore e presidente della Cooperativa Italiana Artisti; Livia Viganò, co-fondatrice di Factanza; e l’associazione Cactus Psicologia, attiva nella promozione del benessere psicologico e dell’inclusione. Non mancheranno contributi teorici e culturali con Vincenzo Estremo, docente NABA e teorico dell’immagine, e approfondimenti dal mondo del giornalismo e dell’attivismo con Alessandro Sahebi. Inoltre, Danilo Iannetti, fondatore dell’Unione Lavoratori dell’Architettura, Gaiané Kevorkian, project manager musicale e culturale di KeepOn LIVE, Eron Quintiliano, fondatore e direttore del M.A.T.E. Festival, e Luca Bosonetto di Arci Piemonte porteranno esperienze concrete e prospettive diverse su come cultura, lavoro e comunità possano dialogare e rigenerarsi reciprocamente.
Torino, città da sempre laboratorio di innovazione culturale e sociale, diventa lo scenario ideale per immaginare nuove pratiche di lavoro e attivismo, costruendo alleanze e reti e offrendo strumenti concreti a chi opera nell’ambito dell’innovazione sociale, della sostenibilità, della rigenerazione urbana e della cultura.
Il format e gli obiettivi di Apical Days
Gli Apical Days sono promossi da Apical, piattaforma nata per semplificare l’accesso alle esperienze educative e di impatto sociale in tutto il mondo. Dal 2019 Apical lavora con centinaia di organizzazioni, università, enti pubblici e privati, creando reti internazionali attive nell’innovazione sociale.
Il festival-laboratorio combina talk, panel, workshop pratici, tavoli tematici, assemblee plenarie e momenti informali come gli aperitalk serali, insieme a una ricca proposta musicale e culturale. Ogni edizione si conclude con la redazione di un manifesto collettivo, che raccoglie proposte, visioni e richieste dei partecipanti.
La prima edizione nazionale, tenutasi nel 2024 a Palermo è stata un grande successo e ha visto coinvolti professionisti, attivisti e creativi, che hanno dato vita a un documento condiviso sul riconoscimento del lavoro a impatto sociale, seguito con interesse da istituzioni, università e media di settore.
La prima edizione nazionale degli Apical Days, svoltasi a Palermo nel 2024, ha riunito professionisti, attivisti e creativi da tutta Italia. In due giorni di confronto sono emerse idee e visioni comuni, dando vita a un documento condiviso sul riconoscimento del lavoro a impatto sociale, seguito con attenzione da istituzioni, università e media di settore.
«Con gli Apical Days vogliamo creare uno spazio in cui le persone che lavorano per generare impatto sociale possano riconoscersi, unirsi e immaginare nuove pratiche collettive. Torino è la città ideale per ospitare questo incontro perché unisce storia industriale, innovazione culturale e sensibilità sociale», dichiara Nicola Zanola, CEO di Apical.
Visita il sito www.apical.org per maggiori informazioni e per registrarti gratuitamente all’evento
Per consultare il programma completo, panel e speaker clicca questo link 
cs

Aerospazio, cibo e pacchetti vacanza. Il Piemonte in vetrina all’Expo di Osaka, il Giappone al Salone del Libro

Il presidente Cirio: «L’invito al Giappone Paese ospite ,  sinergia con i settori produttivi d’eccellenza»

All’Ambasciata d’Italia a Tokyo, il Piemonte ha presentato obiettivi e risultati della missione in Giappone, in occasione della partecipazione all’Expo Osaka 2025.

«Quello tra il Piemonte e il Giappone è un legame profondo che unisce innovazione, formazione, cultura e turismo. Siamo qui come sistema Piemonte per mettere in campo tutte le nostre forze», ha dichiarato il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio alla conferenza stampa organizzata all’Ambasciata d’Italia a Tokyo, con l’ambasciatore Gianluigi Benedetti, e la delegazione piemontese.

«In perfetta coerenza con il Piano d’Azione 2024-2027 che indica le azioni e gli obiettivi di medio termine per rafforzare concretamente i rapporti tra Italia e Giappone, la visita del Presidente e della delegazione del Piemonte si propone di accrescere la qualità e la profondità degli legami già esistenti tra le istituzioni, le università e le imprese della Regione e il Giappone» ha evidenziato l’ambasciatore Benedetti.

Il presidente Cirio ha annunciato che nei prossimi giorni sarà inviato un invito formale per ospitare il Giappone come Paese ospite del Salone del Libro, d’intesa con il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, e l’associazione Torino Città del Libro. «Il Salone del Libro è la più importante manifestazione culturale italiana e il Giappone è un Paese nel quale tutto è tradizione e cultura: era dunque naturale approfittare di questa missione per gettare le basi per la partecipazione del Giappone come paese ospite della manifestazione – ha evidenziato il presidente Cirio – Nel 2026 ricorrono i 160 anni dall’inizio delle relazioni diplomatiche tra Italia e Giappone e ci sembra l’anno giusto per concretizzare questa amicizia anche nel segno della letteratura per l’edizione 2027».

Il tema è stato al centro dell’incontro dell’assessore alla Cultura Marina Chiarelli con i vertici della Japan Book publishers association, l’associazione degli editori giapponesi, per iniziare ad approfondire il dossier relativo alla partecipazione. «Abbiamo riscontrato grande interesse, perché l’editoria giapponese ha l’esigenza di promuoversi all’estero e il Salone del Libro rappresenta senz’altro un’occasione straordinaria per farlo al meglio», ha spiegato Chiarelli.

Durante l’incontro il Presidente ha ricordato gli obiettivi strategici della missione e illustrato l’esito degli incontri che si sono svolti oggi nella capitale. Insieme all’assessore al Turismo, Sport, Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni, in mattinata il presidente Cirio ha incontrato il vice ministro del Turismo Katsunori Takahashi: «I turisti giapponesi in Piemonte sono cresciuti nell’ultimo anno del 23% e si fermano in media 2 giorni e mezzo nella nostra regione per scoprirne le bellezze paesaggistiche, culturali e per le nostre eccellenze enogastronomiche. A questo proposito con il Giappone condividiamo non solo la tradizione produttiva legata al riso, ma anche l’alta qualità delle nostre carni, la fassona piemontese e la carne di Kobe. Con il supporto dell’ambasciata lavoreremo a un gemellaggio che consenta di valorizzare reciprocamente, in Piemonte e in Giappone, la bontà delle nostre carni e il talento dei nostri allevatori».

Sempre sul fronte del turismo, il presidente e l’assessore Bongioanni hanno incontrato Atsushi Sakai, presidente dal tour operator Hankyu Travel e vicepresidente della Japan association of travel agents (Jata) per ragionare di possibili sinergie e future strategie di promozione di Torino e del Piemonte per i turisti giapponesi. «I tour operator sono molto interessati a inserire nei loro cataloghi i pacchetti-vacanza in Piemonte – ha spiegato l’assessore Bongioanni – dedicati a clientela alto spendente alla ricerca di esperienze in Italia diverse da quelle dei tour tradizionali. Particolare interesse per le degustazioni, per le visite esperienziali, per le città, il laghi e le montagne, essendo i giapponesi grandi appassionati di sci. Nelle prossime settimane ospiteremo i buyer del tour operator in Piemonte, per costruire insieme gli itinerari in vista della stagione estiva 2026».

Ancora promozione turistica al centro dell’incontro con i vertici di Ana, la compagnia aerea che ha da poco ripristinato il volo diretto da Milano Malpensa a Tokyo, con ottimi risultati di riempimento. «Il Piemonte è ben collegato con il Giappone sia con il volo da Malpensa, sia con quello di Nizza, in Francia – ha aggiunto Bongioanni – Con la compagnia lavoriamo alla realizzazione di una campagna promozionale che porti nei menù delle classi business della compagnia i prodotti piemontesi, a partire dal Barolo».

Una missione che oltre a turismo e cultura, ha coinvolto la forza produttiva del nostro territorio. «Il Piemonte è culla di una manifattura d’eccellenza e di un tessile che unisce bellezza, tecnica e sostenibilità. Lavoriamo per rafforzare il dialogo con il Giappone con cui condividiamo la stessa attenzione per l’innovazione e la tradizione. Questo significa aprire nuove opportunità alle nostre imprese, ai distretti produttivi e alle filiere che rappresentano non solo la storia ma anche il futuro del Made in Italy», ha sottolineato Elena Chiorino, vicepresidente della Regione Piemonte.

Di attrazione di nuovi investimenti si è poi discusso nel pomeriggio nell’incontro con il presidente Cirio, l’assessore allo Sviluppo Economico e internazionalizzazione Andrea Tronzano, il presidente di Ceipiemonte, Dario Peirone e i vertici di Jetro, la Japan Trade Association. «Abbiamo condiviso come la complessità generata dai dazi americani stia aprendo nuove opportunità di sinergia tra territori ed è ciò che sta avvenendo tra il Giappone e l’Italia, in particolare con regioni come il Piemonte – ha evidenziato l’assessore Tronzano  Una importante occasione per potenziare le nostre relazioni potrà essere in vista degli ADM, il più grande evento italiano dedicato al settore aerospaziale che si svolge a Torino e al quale Jetro si è reso disponibile a partecipare attivando la rete delle realtà produttive giapponesi che operano in questo settore».

Coldiretti Torino: agricoltura al centro del rapporto tra la città e le sue valli

Coldiretti Torino ha organizzato il seminario “La città incontra l’agricoltura di montagna: incontro per la promozione del rapporto metromontano tra il capoluogo subalpino e i sistemi agricoli delle vallate torinesi”.

Il principale sindacato agricolo ha chiamato a raccolta i soggetti che sono chiamati a dare gambe all’idea di integrazione tra il capoluogo e i suoi sistemi alpini.

Sono intervenuti: Carlo Loffreda, direttore Coldiretti Torino; Filippo Barbera, docente del Dipartimento Culture, Politica, Società, delegato Università di Torino al rapporto metromontano; Guido Bolatto, segretario generale Camera di Commercio di Torino; Diego Mele, sindaco di Borgone di Susa e membro di giunta UNCEM Piemonte; Paolo Chiavarino, assessore al commercio e mercati del Comune di Torino; Sonia Cambursano consigliera delegata metropolitana; Marco Gallo, assessore allo sviluppo e promozione della montagna della Regione Piemonte. La mattinata è stata chiusa dall’intervento di Bruno Mecca Cici.

Al seminario ha inviato un intervento video il presidente nazionale di Coldiretti, Ettore Prandini, che ha spiegato come la nuova legge sulla montagna, che contiene molti punti voluti fortemente da Coldiretti, sia un punto di partenza per portare nell’agricoltura di montagna sperimentazione e quindi innovazione.

Carlo Loffreda ha spiegato che la montagna e la sua agricoltura è al centro delle iniziative sindacali di Coldiretti. Filippo Barbera ha offerto la disponibilità dell’Ateneo torinese per lo studio di connessioni tra la città e la montagna avviando anche progetti di ricerca e progetti concreti per mettere in connessione il capoluogo come centro di consumo e l’agricoltura di montagna come centro di produzione di cibo e servizi, non ultima la gestione del territorio. L’Università ha dato la propria disponibilità per una collaborazione continuativa con le aziende agricole montane.

Guido Bolatto ha raccontato i numeri dell’imprenditoria di montagna dove l’agricoltura gioca un ruolo preminente e l’importanza che questo tessuto di piccole imprese famigliari riveste anche per l’economia di tutta la provincia. La Camera di commercio si è quindi detta disponibile ad avviare progetti concreti.

Paolo Chiavarino ha ricordato la presenza dei mercati dei produttori che portano ogni giorno cibi anche dalle vallate e ha ribadito la necessità che Torino si integri con la montagna ad iniziare dal turismo.

Sonia Cambursano ha ribadito che “metromontano” vuol dire battersi per non perdere servizi nei territori, migliorare le reti di trasporto pubblico ma soprattutto valorizzare al meglio i Distretti del Cibo da integrare con il Distretto del commercio di Torino.

L’assessore regionale alla montagna, Marco Gallo, ha proposto che Torino con le sue valli diventi il più importante sistema integrato metromontano del Piemonte. La Regione sosterrà con progetti specifici la promozione del rapporto tra l’area metropolitana e i sistemi agricoli montani, guardando anche all’applicazione della nuova legge nazionale.

Il presidente di Coldiretti Torino, Bruno Mecca Cici ha ricordato che il rapporto tra Torino e la montagna deve essere alla pari. Serve un’alleanza per la digitalizzazione e le connessioni; un’alleanza sui servizi che riconosca il ruolo sociale della multifunzionalità agricola. Ma serve anche proteggere l’agricoltura quando bisogna salvaguardare i terreni fertili e includere l’agricoltura tra gli asset strategici che interessano anche l’economia della città.