ECONOMIA- Pagina 15

Le iniziative delle Associazioni VSP ODV e Casa Arcobaleno ODV

VSP ODV annuncia un incontro speciale con La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura, che si terrà il 5 marzo prossimo, alle ore 17.30, presso la sede di CSV Vol.To in via Giolitti 21, a Torino. Questo evento rappresenta un’occasione per conoscere più da vicino l’operato della Fondazione, impegnata dal 1998 nella prevenzione dell’usura in Piemonte e Valle d’Aosta. Durante l’incontro Ernesto Ramojno, Presidente del Consiglio di Amministrazione de La Scialuppa CRT Onlus, insieme a Luciana Malatesta, Consigliere Delegato, presenteranno l’attività della Fondazione e il loro impegno a supporto di famiglie e piccole imprese in difficoltà economico finanziaria. La Scialuppa offre consulenza gratuita e garanzia per facilitare l’accesso a finanziamenti agevolati, prevenendo il ricorso al prestito usurario. Il programma dell’evento prevede un interventi di Gian Maria Scapin, Presidente di VSP ODV, e un saluto iniziale da parte di Francesco Cuoco, Consigliere di Vol.To. l’incontro si chiuderà con una sessione di domande, seguita da un aperitivo per favorire il networking tra partecipanti. VSP ODV è un’Associazione che promuove il volontariato professionale, coinvolgendo professionisti in pensione e in attività che mettono a disposizione le loro competenze per aiutare la comunità in vari settori. L’Associazione offre consulenza, supporto e formazione, con particolare attenzione alle esigenze dell’organizzazione non profit e delle comunità locali. La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura è un punto di riferimento nella prevenzione dell’usura grazie a 50 volontari e 10 punti d’ascolto sul territorio, la Fondazione ha erogato oltre 17 mila consulenze gratuite e ha garantito finanziamenti per oltre 45 milioni di euro a famiglie e piccole imprese in difficoltà. La Scialuppa si impegna a tutelare le vittime dell’usura offrendo una solida rete di protezione contro l’indebitamento. Per confermare la partecipazione all’incontro, inviare una mail a infovsp@vspodv.org o whatsapp al numero 334 6081059.

L’Associazione Cas Arcobaleno ODV annuncia la seconda edizione del Premio Gigi Guglielmini per il “Volontariato e l’impatto sulla comunità”, un’iniziativa nata per riconoscere e celebrare l’eccellenza nell’ambito del volontariato e delle attività che generano un impatto positivo sulle comunità. Il Premio si rivolge a tutte le organizzazioni, dagli enti del terzo settore alle imprese sociali, dalle reti associativi ai gruppi informali di cittadini e mira a premiare chi contribuisce attivamente al benessere sociale, promuovendo valori quali solidarietà e sviluppo sostenibile. Il Premio Guglielmini si propone di riconoscere coloro che con il proprio impegno riescono a trasformare le comunità attraverso progetti che spaziano dal volontariato all’innovazione sociale, che mostrino un forte impatto sanitario e sociale tale da rispondere ai bisogni locali, con un’attenzione particolare alle buone pratiche e alla replicabilità dei risultati. Le organizzazioni dei ricercatori interessate a partecipare possono inviare i loro contributi entro il 15 maggio 2025 all’indirizzo email ejvcbp@odvarcobaleno.it . I progetti presentati saranno esaminati da una commissione di esperti composta da accademici e rappresentanti del volontariato che valuteranno i seguenti criteri: capacità di promuovere il volontariato e creare un impatto positivo sulla comunità; innovazione nei contenuti e nella rappresentazione comunicativa; diffusione di buone pratiche sul territorio regionale e nazionale; rigorosità metodologica; replicabilità dei risultati. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 giugno 2025 con la possibilità di partecipare anche in modalità online. Sarà un’occasione per mettere in luce il valore del volontariato del terzo settore, promuovendo la collaborazione tra organizzazione non profit e cittadinanza attiva.

Mara Martellotta

Turismo e cultura, il Piemonte è protagonista all’ITB di Berlino

 LAGHI, GRANDI EVENTI E PRIMATO NELL’RTR INDEX 2024

L’Assessore Chiarelli: «I laghi del Nord Piemonte e i grandi eventi ci rendono una meta turistica dinamica e attrattiva, il primato nell’RTR Index 2024 conferma la nostra visibilità internazionale»

 

Berlino 3 marzo 2025 – Il Piemonte è protagonista all’ITB di Berlino con un’offerta turistica che quest’anno punta sui laghi del Nord Piemonte e sui grandi eventi sportivi e culturali. Durante l’evento presso lo stand all’interno dell’area italiana gestita da ENIT con la partecipazione delle ATL piemontesi, l’assessore al Turismo, Marina Chiarelli, ha illustrato i dati dell’RTR Index 2024, che confermano il Piemonte al primo posto per visibilità turistica in Italia: con un punteggio di 127,6, la regione si distingue, infatti, come la più ricercata e menzionata nei flussi turistici nazionali e internazionali.

Secondo l’RTR Index 2024 che misura il grado di visibilità turistica delle regioni italiane attraverso l’Indice di Visibilità Turistica (IVT) sui canali digitali e nel mercato internazionale il Piemonte ha superato altre regioni a forte vocazione turistica come Lombardia (119,8), Veneto (116,2) e Lazio (109,7). La classifica evidenzia, inoltre, il crescente interesse anche per le destinazioni del Sud Italia, con Sicilia (97,4), Campania (97,3) e Puglia (95,1) tra le prime dieci.

L’assessore Chiarelli ha sottolineato come la partecipazione all’ITB di Berlino rappresenti un’opportunità strategica per consolidare la posizione del Piemonte nel panorama turistico internazionale. «Quest’anno il nostro focus è rivolto ai laghi del Nord Piemonte, destinazioni di straordinaria bellezza capaci di attrarre turisti da tutto il mondo, e ai grandi eventi, che ci permettono di affermare la nostra regione come una meta dinamica, capace di coniugare sport, cultura e ospitalità. Le Nitto ATP Finals, la Vuelta, il Giro d’Italia e gli altri appuntamenti di rilievo sono occasioni straordinarie per promuovere il nostro territorio e per rafforzare la sinergia tra turismo e grandi manifestazioni. Il Piemonte è pronto a giocare un ruolo da protagonista nell’industria turistica europea».

Secondo l’RTR Index 2024, gran parte del merito di questo primato va alla crescente visibilità dei laghi del Nord Piemonte, che da soli rappresentano quasi un terzo dell’attrattività turistica della regione. In altre parole, quasi un turista su tre continua a scegliere come destinazione proprio l’area lacustre, confermando il suo ruolo strategico nel panorama dell’accoglienza piemontese. Il Lago Maggiore, il Lago d’Orta, il Lago di Mergozzo e i laghi minori si confermano quindi poli di grande richiamo per il turismo internazionale.

Accanto al turismo naturalistico, il Piemonte alla fiera di Berlino punta sui grandi eventi, che costituiscono un volano per l’economia locale e per l’incremento dell’attrattività internazionale della regione. Tra gli appuntamenti di spicco figurano la Vuelta a España, che per la prima volta partirà da Venaria a Torino il 23 agosto 2025, attraversando Torino, Novara, Alba, Limone Piemonte, San Maurizio Canavese e Ceres, e le Nitto ATP Finals, in programma dal 9 al 16 novembre 2025 al Pala Alpitour di Torino, che riuniranno i migliori otto tennisti del mondo. A questi si aggiungono il World’s 50 Best Restaurants 2025, che vedrà Torino e il Piemonte protagonisti della scena gastronomica globale, e il Prix Italia, evento internazionale dedicato all’innovazione nel settore dei media.

«Se vogliamo far crescere il turismo in Piemonte, dobbiamo smettere di ragionare a compartimenti stagni – ha aggiunto l’assessore ChiarelliOgni territorio non deve promuovere solo sé stesso e le zone vicine, ma anche il resto della regione. Se a ogni grande evento mettiamo in vetrina anche gli altri appuntamenti di rilievo che si svolgono in Piemonte, creiamo un filo conduttore, un vero e proprio tour regionale che può diventare un brand riconoscibile. Così fanno i grandi Paesi e le capitali internazionali, e così dobbiamo fare anche noi. Il Piemonte ha un’offerta straordinaria, dalla cultura allo sport, dall’enogastronomia alla natura: valorizzarla tutta insieme è la chiave per essere davvero competitivi a livello globale».

Il Piemonte ospiterà anche gli Special Olympics World Winter Games, in programma a Torino dall’8 al 16 marzo 2025, un appuntamento che vedrà la partecipazione di oltre 3.000 atleti provenienti da più di 100 Paesi, impegnati in otto discipline invernali.

Tra gli appuntamenti culturali, l’Ostensione della Sindone si terrà dal 28 aprile al 5 maggio a Torino, in occasione del Giubileo 2025. Sempre ad aprile, dal 23 al 30, si svolgerà il Torino Jazz Festival, mentre a maggio è in programma il Salone Internazionale del Libro, il principale evento editoriale italiano, che richiamerà autori ed editori da tutto il mondo al Lingotto Fiere.

Dall’11 al 14 settembre, Vercelli sarà l’epicentro della prima edizione di Risò – Festival internazionale del riso, con stand, show, talk, convegni, degustazioni e altri appuntamenti. Tra gli eventi in agenda anche Cheese Festival, dedicato ai formaggi a latte crudo e ai prodotti di alta gastronomia, in programma dal 14 al 17 settembre a BraL’autunno 2025 vedrà il ritorno della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra ottobre e novembre, con degustazioni, eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione di uno dei prodotti simbolo del Piemonte e d’Italia.

Aziende artigiane, indagine congiunturale del 1°trimestre: trend negativo di meccanica e moda

Peggioramento degli ordinativi: da -12,79% a -14,88% flessione sulla programmazione di investimenti: da 76,64% a 78,20% dalla produzione totale: da -12,79% al -16,33%.. Anche l’andamento occupazionale e il dato relativo all’assunzione di apprendisti hanno registrato una “diminutio”, passando rispettivamente da -3,96% a -7,54%; e da -18,62% a -24,86%. Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): Peggiora il trend che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024.

Le previsioni circa l’andamento occupazionale registrano una flessione e passano dal         –3,96% al –7,54%.

Anche il dato relativo all’ipotesi di assunzione di apprendisti peggiora, passando dal          –18,62% al –24,86%.

Rimane ancora negativo il dato relativo alle previsioni di produzione totale, che passa dal –12,79% al –16,33%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo passando dal –12,79% al –14,88%.

Sale la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti: da 76,64% a 78,20%.

La percentuale di previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni passa da      –28,04% a –24,76%.

Scende la previsione di regolarità negli incassi: da 66,23% al 61,22%; aumenta la stima dei ritardi, passando dal 33,42% al 37,90%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,35% al 0,88%.

Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “peggiora il trend che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024. Si accentua la fase congiunturale negativa che ha investito soprattutto i settori della meccanica e della moda, che hanno registrato un’impennata di richieste di cassa integrazione. Ad incidere è una situazione geopolitica complessa di profonda instabilità: il 24 febbraio è stato il terzo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina. Pesa ancora sulle imprese, il problema del caro energia. L’analisi dei dati di Eurostat evidenzia che il prezzo dell’energia elettrica delle imprese nella classe di consumo fino a 20 MWh, nella quale si addensa l’88% dei punti di prelievo del mercato non domestico risulta il più alto trai 27 paesi dell’Ue e superiore del 22,5% alla media europea. Mi domando come facciamo ad essere competitivi sul mercato europeo con questi prezzi energetici. Non si tratta solo di un aggravio di costi per le imprese. L’aumento in bolletta incide anche sui bilanci familiari dei cittadini che, di conseguenza, rallentano i consumi e si vedono ridurre il loro potere d’acquisto e la spesa di beni non di prima necessità. Un effetto domino negativo sulla nostra economia e sul mercato interno, già pesantemente colpito dalle crisi di alcuni comparti manifatturieri come moda e meccanica, settori chiave del made in Italy. Infatti, i segnali che ci arrivano dalle imprese sono di un peggioramento degli ordinativi che passano da -12,79% a -14,88%, dalla flessione sulla programmazione di investimenti che passa da 76,64% a 78,20% e dalla produzione totale che passa da -12,79% al -16,33.

Continua Felici“Anche l’andamento occupazionale e il dato relativo all’assunzione di apprendisti hanno registrato una ‘diminutio’, passando rispettivamente da -3,96% a -7,54%; e da -18,62% a -24,86%. La crisi c’è, ed è tangibile. Non potranno bastare interventi tampone, ma una strategia a medio e lungo termine che preveda azioni e investimenti mirati e coraggiosi. Non ci si può limitare a parlare di situazione geopolitica complessa. Qui c’è in ballo la necessità di un cambiamento geoeconomico, che la globalizzazione ha accelerato rafforzando purtroppo alcuni Paesi a discapito di altri che ne sono diventati dipendenti o che non riescono a tenere il passo. Una consapevolezza sembra arrivare dal Consiglio dei Ministri che ha appena approvato un disegno di legge per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese che prevede incentivi alle aggregazioni, una semplificazione amministrativa, il miglioramento dell’accesso al credito, di cui c’è urgente necessità, e la valorizzazione del trasferimento generazionale delle competenze. Molte istanze evidenziate dal nostro sistema associativo sono state accolte, ma alcuni punti andranno approfonditi. Bene il fondo per il settore Moda, ma andrebbe esteso a tutta la manifattura.”

Conclude Felici: “Va da sé che una crisi così importante e stratificata che coinvolge quasi tutti i settori dell’artigianato, richieda un approccio politico straordinario ed azioni lungimiranti. La manifattura locale è un patrimonio da salvaguardare e da incentivare. In gioco ci sono posti di lavoro e il futuro economico del nostro territorio”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la prima indagine trimestrale congiunturale del 2025 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

Effetto Trump: ripercussioni sull’agricoltura italiana, secondo Confagricoltura 

Il tema dazi preoccupa tutti i Paesi e il mondo imprenditoriale. L’annuncio del neopresidente USA Donald Trump di nuove tariffe al 25% sulle esportazioni agroalimentari made in italy potrebbe pesare sulle casse dello Stato italiano fino a 2 miliardi di euro.

“A suonare di slogan e a colpi di scena il Presidente USA Donald Trump sta sconvolgendo l’ordine economico internazionale denigrando l’Europa è i suoi valori – afferma Enrico Allasia, Presidente di Confagricoltura Piemonte – è necessario intervenire o a rimetterci il prezzo più alto sarà ancora una volta l’agricoltura italiana e piemontese”.

Sono le parole a commento di Enrico Allasia di fronte all’ennesima minaccia di smantellare ogni patto di organizzazione multilaterale fondata sulla cooperazione e la liberalizzazione, che hanno contraddistinto gli scambi tra America ed Europa almeno negli ultimi cento anni.

“Se il negoziato sarà basato sull’introduzione di dazi e sanzioni anche verso gli alleati, per ottenere vantaggi politici ed economici, dovremo sederci al più presto al tavolo e parlare la stessa lingua” – evidenzia con preoccupazione Allasia – “Scongiuriamo una seconda grande depressione o le aziende piemontesi che esportano oltre oceano e non solo andranno incontro a chiusura certa delle attività”- sostiene in ultimo.

Confagricoltura ha raccolto le preoccupazioni manifestate dagli imprenditori dei diversi comparti agricoli della Regione e le ha depositate all’attenzione del Presidente Massimiliano Giansanti che, in veste di Presidente del Copa, a metà marzo incontrerà il suo omologo statunitense: l’auspicio è arrivare a condizioni che garantiscano equilibrio e autosufficienza alimentare sia negli Stati Uniti sia in Europa.

Mara Martellotta

Legalità, gruppo di lavoro contro il caporalato agricolo

Come era nel programma di legislatura della Commissione Legalità del Consiglio regionale presieduta da Domenico Rossi,  è stata decisa all’unanimità l’istituzione del gruppo di lavoro contro il caporalato, che appunto si occuperà del contrasto allo sfruttamento lavorativo in campo agricolo.

L’iniziativa odierna è partita da una proposta di Giulia Marro (Avs), che ha sollecitato la decisione, avvenuta come detto con il voto favorevole di tutti i commissari presenti, sia di maggioranza, sia di opposizione.

Il gruppo di lavoro analizzerà il fenomeno dello sfruttamento nelle sue dinamiche specifiche, individuerà soluzioni concrete, che includano strumenti di prevenzione, contrasto e supporto ai lavoratori coinvolti; l’obiettivo è anche quello di coinvolgere attivamente tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici interessati, quali sindacati, associazioni di categoria, enti locali e autorità di vigilanza.

La finalità ultima – spiega Rossi – “è proporre misure sia normative, sia amministrative e pratiche, in modo che siano applicabili già dalla prossima stagione di lavoro agricolo”.

Regione, approvato il bilancio finanziario gestionale

a Giunta regionale del Piemonte ha approvato oggi il Documento tecnico di accompagnamento e il Bilancio finanziario gestionale 2025-2027, strumenti essenziali per l’attuazione del bilancio regionale e che garantiscono la gestione efficiente delle risorse e la trasparenza nella spesa pubblica.

L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, illustrando il provvedimento, ha chiarito che il bilancio gestionale suddivide le risorse in missioni, programmi e macroaggregati, assicurando una pianificazione dettagliata delle entrate e delle spese previste per il prossimo triennio. “Questa delibera – spiega Tronzano – rappresenta un passaggio fondamentale per garantire la stabilità finanziaria della Regione e completare il quadro della programmazione finanziaria 2025-2027, dando operatività alle scelte già definite nel bilancio di previsione. Le risorse vengono distribuite in modo trasparente tra i vari settori strategici, dalla sanità allo sviluppo economico, dalla mobilità agli investimenti pubblici. La nostra strategia è chiara: contenere il disavanzo, sostenere gli investimenti e garantire ai cittadini servizi di qualità senza aumentare la pressione fiscale”.

La Regione conferma così il proprio impegno per una gestione finanziaria sostenibile, efficace, orientata allo sviluppo economico e alla tutela dei servizi essenziali.

Nel Bilancio gestionale 2025-2027 grande attenzione è riservata alla sanità, con oltre 9,36 miliardi di euro destinati al settore nel 2025, pari all’85% delle entrate correnti. Un impegno che si traduce anche in un massiccio piano di investimenti per la modernizzazione delle strutture ospedaliere, con 4,5 miliardi di euro stanziati per l’edilizia sanitaria, attingendo a risorse provenienti da Inail (2 miliardi), fondi statali (1 miliardo) e PNRR (445 milioni). Sul fronte dello sviluppo economico il Piemonte rafforza il sostegno a imprese e innovazione con 311 milioni di euro destinati a pmi, artigianato e commercio, un incremento significativo rispetto ai 216 milioni stanziati nel 2024.

A livello fiscale la Regione conferma il proprio impegno a non aumentare la pressione sui cittadini e sulle imprese, mantenendo entrate tributarie stabili attorno agli 11 miliardi di euro per il 2025.

Parallelamente prosegue il percorso di contenimento del disavanzo, con una riduzione progressiva che prevede un recupero di 235,9 milioni di euro nel 2025, 237,7 milioni nel 2026 e 239,6 milioni nel 2027, assicurando la sostenibilità finanziaria senza sacrificare gli investimenti strategici.

Al Salone del Vino già in 10mila. Si prosegue con gli incontri B2B

Il Salone del Vino Torino 2025 supera le aspettative: sin dal primo giorno di apertura grande successo di pubblico, con code all’ingresso

– Il Salone del Vino Torino 2025 alla sua terza edizione supera tutte le aspettative: con una grande affluenza di pubblico già dal primo giorno (sabato 1° marzo) continua ora il lungo weekend che culminerà lunedì 3 marzo con la giornata B2B. Oltre 9 mila presenze alle OGR Torino fino a domenica 2 marzo, a cui si aggiungeranno nella giornata di  lunedì 3 marzo, 2 mila operatori professionali. Grande successo inoltre per il fitto programma di masterclass gratuite, tutte sold out, con oltre 2 mila partecipanti nel fine settimana. Sono questi i primi numeri della terza edizione del Salone del Vino Torino, un grande evento pensato per raccontare a tutti i winelovers il mondo del vino attraverso tradizione e innovazione ma anche cultura, musica e letteratura, arte e design.

«Il Salone del Vino Torino supera quest’anno di gran lunga tutte le aspettative – racconta Patrizio Anisio direttore del Salone del Vino Torino – siamo felicissimi di vedere i sorrisi delle cantine e l’entusiasmo del pubblico. Non vediamo l’ora di incontrare domani il reparto professional

Etichette allarmistiche UE? “Un disastro per i vini del Torinese”

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La presa di posizione di Coldiretti

Sarebbe un disastro per la viticoltura del Torinese l’imposizione europea delle etichette sulle bottiglie di vino che sembrano pensate apposta per scoraggiarne il consumo.
Il vino è un alimento che è soprattutto cultura dei vitigni, dei territori con le loro distinte peculiarità, delle tradizioni e delle innovazioni nelle
tecniche enologiche. Il vino si degusta, si sorseggia insieme a
dei buoni cibi. L’educazione al bere consapevole e la cultura del vino
si praticano con il coinvolgimento dei consumatori e soprattutto dei
giovani. Respingiamo le pulsioni proibizionistiche e l’onda salutista
che vorrebbero spazzare via millenni di cultura dei nostri territori e che
ha plasmato le civiltà del Mediterraneo e della stessa Europa».
Sarebbe assai fuorviante, continua il Presidente Coldiretti, chiamare vino un prodotto che non abbia le peculiarità del vino che ingannerebbe, di fatto, i consumatori. Sarebbe opportuno che quella bevanda venisse chiamata con un nome diverso da “vino” in modo da non confondere i consumatori.

FRANCESCO VALENTE

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Pechino, 95° di Pininfarina in occasione dell’Italian Design Day

Istituto Italiano di Cultura e Ambasciata d’Italia

Pechino, 28 febbraio 2025 – L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura a Pechino hanno ospitato un evento speciale per celebrare il 95° anniversario di Pininfarina nell’ambito dell’Italian Design Day, un’iniziativa volta a valorizzare l’eccellenza del design italiano e la sua capacità di innovazione e dialogo culturale. L’evento è stato inaugurato dal discorso introduttivo di S.E. l’Ambasciatore Massimo Ambrosetti.

Nell’edizione 2025, dedicata al tema “Inequalities. Design for a Better Life”, sottolineiamo il ruolo cruciale del design italiano di alta qualità nel migliorare la vita delle persone, ridurre le disuguaglianze, valorizzare le differenze e facilitare l’accesso al benessere individuale e collettivo. Nel corso delle ultime otto edizioni, l’Italian Design Day ha visto l’organizzazione di oltre 1600 eventi in tutto il mondo, coinvolgendo più di 600 designer, architetti, imprenditori, accademici e giornalisti specializzati. Questi protagonisti hanno promosso l’innovazione, l’industria e l’artigianato italiano, dialogando con le comunità artistiche, accademiche e imprenditoriali dei paesi ospitanti”, ha evidenziato S.E. l’Ambasciatore, sottolineando l’importanza dell’Italian Design Day nella promozione del Made in Italy a livello globale.

All’evento hanno partecipato importanti rappresentanti di Pininfarina, tra cui il Vicepresidente e Amministratore Delegato Silvio Angori, il Direttore Generale di Pininfarina Shanghai Li Hanqing e il Senior Vice President of Design Matteo Fioravanti. Proprio a Fioravanti è stato conferito il titolo di Design Ambassador per la Cina per il 2025, in riconoscimento del ruolo chiave svolto da Pininfarina nella promozione del Made in Italy nel mercato cinese. Durante l’evento, Fioravanti ha tenuto una lectio magistralis sul design ispirata al tema di questa edizione dell’Italian Design Day: “Inequalities. Design for a Better Life”.

Desidero esprimere la mia più sincera gratitudine all’Ambasciatore d’Italia e all’Istituto Italiano di Cultura per aver ospitato questo evento nell’ambito dell’Italian Design Day, una celebrazione della creatività, dell’innovazione e dello scambio culturale”, ha dichiarato l’AD Angori.

Riflettendo sul percorso di Pininfarina, la Cina occupa un posto speciale nella nostra storia e nel nostro futuro. Il nostro lavoro in Cina incarna la missione di fondere l’eleganza e la carica emozionale del design italiano con la tecnologia d’avanguardia e la sostenibilità. Questa visione ci ha permesso di ottenere prestigiosi riconoscimenti, tra cui l’Italian Excellence Prize ai China Awards 2022 e il premio Most Trending Brand agli IDI–Italian Design Icons 2024 di Shanghai.”

Fondata nel 1930, Pininfarina è sinonimo di eccellenza italiana, capace di coniugare estetica, innovazione tecnologica e sostenibilità. La sua presenza in Cina risale al 1996, quando divenne la prima azienda di design italiana a collaborare con le case automobilistiche cinesi. Dal 2010, con la fondazione di Pininfarina Shanghai, l’azienda ha consolidato la propria presenza nel mercato cinese, offrendo servizi di design che spaziano dall’automotive all’architettura e al design industriale.

Tra i progetti più recenti e significativi per il mercato cinese figurano il masterplan per una città visionaria nel Delta del Fiume Yangtze, progettata all’insegna della sostenibilità e dell’innovazione; il camion elettrico intelligente Xingtu, realizzato per DeepWay; e collaborazioni nel design industriale, come l’ascensore progettato per Otis Electric Elevator Company.

La celebrazione del 95° anniversario di Pininfarina a Pechino è stata un’opportunità unica per riflettere sull’eredità dell’azienda e sul suo contributo al dialogo tra Italia e Cina. L’evento ha incluso una mostra retrospettiva che ha ripercorso i progetti iconici di Pininfarina, esempi perfetti dei valori di creatività, artigianalità e sostenibilità che definiscono l’essenza del Made in Italy.

L’Ambasciata d’Italia e l’Istituto Italiano di Cultura rinnovano il loro impegno nella promozione del design italiano come ponte culturale tra le due nazioni, celebrando con orgoglio uno dei suoi massimi esponenti: Pininfarina.

La crisi del commercio nasce dalla bassa crescita dell’economia torinese

E anche dai troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc.

Caro Direttore,
Venerdi ho seguito per due ore l’incontro sul commerci tenutosi in Barriera di Milano e ho visto che qualcuno non ha ancora capito perché a Torino hanno chiuso molti negozi. Quante volte in passato se uno perdeva lavoro si dava da fare per aprire una attività commerciale? Perché allora a Torino la economia cresceva bene e la domanda di consumi era alta. Ora non più. Torino da venticinque anni cresce meno della media nazionale e questo ha impoverito molta gente al punto che nel 2012, tredici anni fa, l’Arcivescovo di Torino denunciava la esistenza di due Torino, quella che sta bene e la metà che sta male. Negli ultimi anni la metà che sta male, che abita prevalentemente in Barriera, Aurora Mirafiori Sud, Falchera e Vallette , purtroppo ha visto peggiorare ulteriormente la situazione e quindi consuma di meno. La Crisi del Commercio torinese che si vede dalle tante chiusure dei negozi, nasce cioè  dalla bassa crescita economica della Città che come dico da tempo e come ha confermato Banca d’Italia in vent’anni ha perso 18 punti rispetto a Bologna. Alla bassa crescita economica che ha il suo epicentro nella crisi del settore auto e nella riduzione di personale a Mirafiori e in tante aziende dell’indotto si aggiunge l’effetto di aver autorizzato da parte del Comune  la apertura di troppi Centri Commerciali, dalla mancanza di sicurezza, da Amazon etc. Prima annotazione , nonostante  le amministrazioni del PD abbiano autorizzato tanti centri commerciali molti commercianti continuano a votare PD o gruppi satelliti. Mistero gaudioso. Se si studia il PIL torinese o il fatturato economico di Torino si vede che senza considerare il settore bancario, al primo posto c’è l’industria e i servizi alla industria , dai Centri di ricerca al Design alle aziende dell’indotto, il commercio viene dopo , dopo ci sono  il turismo e la cultura e la pubblica amministrazione.
La domanda di consumi nasce quindi dai redditi che vengono pagati agli addetti dei vari settori. Non a caso l’industria è il settore secondario e il commercio terziario. Dovrebbe essere evidente che se cala la attività industriale e Torino da oltre 15 anni  è la capitale della cassa integrazione (che paga uno stipendio al 60-70%) e’ evidente che la domanda di consumi da parte di decine di migliaia di famiglie cala. Difendere l’industria dell’auto come sostengo da tempo non vuol dire difendere solo un settore tecnologico dove c’è ricerca soprattutto ora che a Torino il Governo Meloni ha assegnato il Centro per la intelligenza artificiale ma vuol dire la domanda di consumi e  sostenere le attività commerciali . I commercianti torinesi dovrebbero votare tutti il sottoscritto come i trasportatori e i pendolari. Quando la FIAT tirava c’era coda anche nei ristoranti e negli alberghi torinesi . Un settore quello dell’auto che interessa almeno un quarto della attività formativa del Politecnico di Torino. L’industria, non mi stancherò mai di dirlo, lavora con contratti a tempo indeterminato e paga 14 mensilità all’anno.  Ieri il presidente del Comitato Barriera Giuseppe Dramisino ha portato i dati di un sondaggio fatto tra la gente secondo il quale il 51% preferisce andare al supermercato perché hanno un parcheggio interno e hanno un servizio di vigilanza privata. La mancanza di sicurezza e’ l’altra causa che mette in difficoltà il piccolo commercio.
Ecco perché i commercianti dovrebbero battersi per rilanciare lo sviluppo di Torino difendendo l’industria , impegnarsi sul settore dell’aerospazio e per le infrastrutture come la tangenziale, la Metro e la TAV, rilanciare l’aeroporto e battersi perché gli eventi non si svolgano solo nel Centro della Città. Se non si rilancia la economia faccio fatica a pensare che il commercio riesca a rilanciarsi e a chiedere i finanziamenti di cui ha parlato il simpatico assessore Chiavarino. Ecco perché saranno decisive le prossime elezioni comunali .
Mino GIACHINO 
Responsabile piemontese trasporti FDI