ECONOMIA- Pagina 143

Le metropoli su cui scommettere

Torino dopo Napoli nella graduatoria delle Città in cui si cerca il futuro è una bocciatura che i torinesi che amano Torino e che si battono anche in piazza da anni per essa non si meritano. Responsabilità delle ultime Amministrazioni. Non se ne può più.  Cos’ha  di progressista la sinistra torinese che ormai si esalta per le adunate sportive e se la canta al Festival della Democrazia dove non si parla di lavoro o di periferie degradate dopo trent’anni di amministrazioni di sinistra? Meno male che noi abbiamo salvato la TAV e abbiamo portato a Torino la Autorità dei trasporti. Mi auguro che la iniziativa delle tre Unioni Industriali di Torino, Genova e Milano per rilanciare il Vecchio Triangolo industriale vada avanti con determinazione e riceverà sicuramente il nostro appoggio.  Le Infrastrutture come la TAV, il Terzo Valico e il Porto di Genova ne costituiranno un motore di rilancio e di crescita.
Mino Giachino
responsabile Infrastrutture Fdi Piemonte

Bruxelles, la Regione presenta le eccellenze agroalimentari

Il 29 e 30 marzo con i Consorzi di tutela

  del Piemonte

Mercoledì 29 marzo, nella sede istituzionale della Regione Piemonte a Bruxelles, si svolgerà l’evento “Guarda e gusta il Piemonte: un viaggio tra cibo e cinema”, con la partecipazione del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.

Alle ore 18 verrà proiettato il docufilm “Coltivare storie. L’agricoltura piemontese al cinema” di Giulio Pedretti e prodotto da Regione Piemonte con l’idea di raccontare alcuni prodotti enogastronomici ed i territori rurali da cui hanno origine attraverso lo sguardo di registi e documentaristi piemontesi; a seguire, sarà offerta una degustazione di tutti i prodotti ed i vini ad indicazione geografica piemontesi, introdotti da alcuni rappresentanti dei Consorzi di tutela aderenti.

L’evento è dedicato ai rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale di stanza a Bruxelles ed è organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte in collaborazione con Visit Piemonte, Vignaioli Piemontesi e il ristorante Iosono Piemonte di Bruxelles.

Giovedì 30 marzoa Bruxelles, l’assessore regionale Marco Protopapa interverrà al convegno “The future challenges for geographical indications”, sulla riforma della politica europea delle indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari, con la partecipazione di Paolo De Castro, relatore della riforma attualmente in corso, e di Janusz Wojciechowski, Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale.

Il convegno è organizzato nel contesto della quinta edizione di Arepo European event on quality and origin products, l’associazione delle Regioni Europee dei Prodotti d’Origine, di cui fanno parte 33 Regioni, tra cui il Piemonte, di 8 diverse nazioni europee. https://www.arepoquality.eu/event/5th-european-event-of-quality-and-origin-products/

Al termine è in programma la presentazione di una selezione di prodotti e vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica delle Regioni coinvolte. In rappresentanza di tutti i prodotti certificati piemontesi, nello stand del Piemonte, allestito dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte saranno proposti il Roccaverano Dop, il Crudo di Cuneo, la Nocciola del Piemonte Igp, la Freisa Doc (vitigno dell’anno 2022 per Regione Piemonte) e l’Erbaluce spumante Docg (vitigno dell’anno 2023 per Regione Piemonte).

Riapre rinnovato Palazzo Rey, sede di Ascom Confcommercio Torino e provincia

Una riapertura altamente simbolica per riaffermare la vicinanza agli imprenditori e il dialogo con le istituzioni dopo i difficili anni della pandemia

27 marzo 2023 – Dopo un lungo e attento lavoro di recupero e restauro, Palazzo Rey, sede di Ascom Confcommercio Torino e provincia, in via Massena 20, torna allo splendore originario di fine Ottocento e riapre finalmente il portone rimasto chiuso durante la pandemia. Al taglio del nastro, la presidente e il direttore di Ascom Torino Maria Luisa Coppa e Carlo Alberto Carpignano, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, il presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia, il direttore dei lavori di restyling architetto Massimiliano Clara, oltre a numerose altre autorità e istituzioni cittadine e regionali, hanno potuto apprezzare i lavori realizzati e hanno simbolicamente sancito una rinnovata stagione di collaborazione per lo sviluppo delle attività del territorio.

«Siamo nella storica Casa del Commercio – dichiara la presidente di Ascom Torino Maria Luisa Coppae, come ognuno fa con la propria casa, la curiamo e la miglioriamo per accogliere tutto il mondo del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti di Torino e provincia. Oggi festeggiamo la fine dei lavori di restyling di Palazzo Rey, dove Ascom Torino ha la sede dal 1960: abbiamo fatto un investimento importante e vogliamo sottolineare come la riapertura del portone aulico, rimasto chiuso per quasi tre anni, sia il simbolo di una vera e propria ripresa delle attività con rinnovata energia e con tante idee per il futuro dei settori che rappresentiamo». Tra i temi in agenda, il contrasto alla desertificazione commerciale, il decoro e la sicurezza delle vie, la valorizzazione dell’enogastronomia del territorio, la tutela del commercio di vicinato, la lotta all’abusivismo, la rivitalizzazione delle categorie maggiormente danneggiate dalla pandemia.

«Questo palazzo per noi non è solo una casa – prosegue la presidente Coppa -, ma anche un luogo di incontro e di raccordo con le istituzioni, le organizzazioni e gli imprenditori della provincia di Torino. Con questa riapertura vogliamo simbolicamente rilanciare tutti quei rapporti diretti con le persone e le istituzioni che purtroppo hanno subito un allentamento durante la pandemia, ma che ora abbiamo tutti voglia di riattivare con più forza di prima. La nostra porta sarà sempre aperta per tutti gli imprenditori, ma anche per tutte le istituzioni con le quali condividiamo l’importanza di un dialogo serrato e di un serio approfondimento delle nostre istanze in nome del futuro delle 16 mila attività aderenti ad Ascom».

Riaprire palazzo Rey con questo lavoro di restauro accurato, – ricorda il direttore di Ascom Torino Carlo Alberto Carpignanoper la nostra Associazione significa contribuire alla rigenerazione urbana di questo angolo di Torino, mettendo a disposizione della Città, dei Torinesi e dei turisti un punto di riferimento nuovo, un palazzo tradizionalmente torinese, nel solco dell’eclettismo ottocentesco subalpino, eppure aperto all’innovazione, luogo di incontro di Imprenditori ed Istituzioni, spazio di servizio per le Imprese, dove incontrarsi per cercare soluzioni e sviluppare idee”.

«Abbiamo lavorato molto bene con i ‘corpi intermedi’ – conferma il sindaco della Città di Torino Stefano Lo Russo – in ottica partecipativa, anche se talvolta un po’ limitati dalla fretta. La collaborazione con le istituzioni ci deve essere a prescindere dal colore politico delle amministrazioni e deve avere ben chiari gli obiettivi che ci dobbiamo dare. Stiamo vivendo una stagione in cui la politica deve fare fronte comune mettendo da parte ciò che divide e mettendo al centro ciò che unisce per permettere al territorio di crescere. L’obiettivo di sistema per i prossimi 20/30 anni è quello di far tornare Torino ad essere il motore industriale, culturale, commerciale e turistico del nostro Paese».

«Questa è anche l’occasione per ringraziare tutti i commercianti perché hanno affrontato con pazienza, coraggio e determinazione il periodo della pandemia – evidenzia il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. I commercianti sono un presidio non solo di lavoro e crescita, ma anche di vitalità e sicurezza delle città. La Regione è in campo per sostenere il commercio e anche per rendere Torino sempre più attrattiva per turisti che vengano a dormire nei nostri hotel, assaggiare le eccellenze enogastronomiche nei nostri ristoranti e fare shopping nei nostri negozi. Di fronte alla desertificazione commerciale non ci si deve arrendere ma ci si deve interrogare, come sta facendo Ascom, su qual è il ruolo del commerciante, che si pone oggi come una figura sempre più improntata al servizio che si dà al cliente in ogni rapporto commerciale. Un servizio che l’acquisto attraverso il telefonino non può dare. Non dimentichiamo, inoltre, che ciò che il commerciante guadagna viene rinvestito sul territorio, non analogamente a quanto avviene per i grandi colossi digitali.

I commercianti sono un presidio non solo di lavoro e crescita, ma anche di vitalità e sicurezza delle città. La Regione è in campo per sostenere il commercio e anche per rendere Torino sempre più attrattiva per turisti che vengano a dormire nei nostri hotel, assaggiare le eccellenze enogastronomiche nei nostri ristoranti e fare shopping nei nostri negozi».

Il restauro del palazzo è stato diretto dall’architetto Massimiliano Clara. «Il lavoro – afferma l’architetto Clara – è stato entusiasmante e siamo particolarmente soddisfatti di essere riusciti a rispettare i tempi, grazie anche alla collaborazione con gli enti pubblici. Abbiamo lavorato con uno spirito di sinergia che ha consentito di portare a termine l’intervento in un arco temporale di 4 mesi, tra agosto e dicembre 2022 per gli esterni, a cui sono seguiti i lavori sui tetti».

Industria Felix, le 79 imprese più competitive di Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta

Venerdì all’Unione Industriali Torino si è svolto il 47° evento del Premio che si focalizza sulle performance gestionali, sull’affidabilità finanziaria e sugli Esg

 

Focus Cerved sulla sostenibilità : alcune province piemontesi sopra la media italiana a livello ambientale e sociale, Torino, Genova e Cuneo spiccano in ambito economico

L’assessore Chiorino (Regione Piemonte): «Con gli ITS Academy nuovo impulso per la crescita delle attività produttive»

TORINO, lun 27 MAR 2023 – Sono state premiate le 79 le società di capitali con sede legale in Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta più performanti a livello gestionale, finanziario e talvolta anche sostenibili, in occasione del 47° evento Industria Felix realizzato venerdì scorso nella sala Giovanni Agnelli dell’Unione Industriali Torino e organizzato da Industria Felix Magazine, trimestrale di economia e finanza diretto da Michele Montemurro in supplemento con Il Sole 24 Ore, in collaborazione con Cerved, Università Luiss Guido Carli, A.C. Industria Felix, col sostegno di Confindustria, con i patrocini di Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Simest, Unione Industriali Torino, con le media partnership de Il Sole 24 Ore e Askanews e con le partnership di Banca Mediolanum, Mediolanum Private Banking, Grant Thornton, Plus Innovation e M&L Consulting Group.

Nella circostanza Nicola Fornero, sales director Sme di Cerved Group, ha presentato un focus sulla sostenibilità realizzato attraverso 200 variabili organizzate in 50 tematiche suddivise in 17 componenti. È emerso che alcune province piemontesi (Torino, Cuneo, Novara) e Aosta sono al di sopra della media nazionale rispetto ai livelli di sostenibilità sociale. Inoltre Biella e Cuneo mostrano valori elevati in ambito ambientale, mentre Torino, Genova e Cuneo sono in evidenza sugli aspetti economici.

«Sono state premiate alcune delle aziende che rendono orgoglioso il nostro Piemonte, realtà – ha detto l’assessore al Lavoro e alla Formazione professionale della Regione Piemonte, Elena Chiorino – che hanno dimostrato non solo di esser riuscite a non farsi travolgere da una crisi pandemica globale che ha mandato a catafascio migliaia di attività in tutto lo stivale, ma hanno dimostrato di possedere capacità e risorse per invertire questa infausta tendenza. Sono le realtà che contribuiscono a rendere il Made in Italy il marchio di fabbrica della nostra Nazione. In questi anni, il nostro ruolo in Regione è stato quello di stare al fianco delle realtà produttive piemontesi, ed è ciò che ha fin da subito messo in atto il Governo di Giorgia Meloni anche a livello nazionale, cercando di dare loro, con attraverso politiche attive nel campo della formazione, istruzione e lavoro, ciò che rappresenta quel valore aggiunto essenziale per posizionarsi sempre più stabilmente nei mercati: forza lavoro in possesso di competenze specifiche altamente qualificanti». L’assessore ha aggiunto che «il Piemonte può fregiarsi di avere aziende sempre più competitive grazie anche alla loro capacità di innovarsi e la tendenza strategica di puntare all’iper specializzazione delle competenze. Con questa spinta ho voluto dare maggiore impulso agli ITS Academy e, nell’ottica di realizzare un sistema di filiera verticale, ho creato le Academy, un progetto ormai senza alcun dubbio efficace e vincente, dedicato alla formazione professionale di altissimo livello: un modello – ha concluso l’assessore Chiorino – che funziona e che oggi permette di offrire non solo occupazione qualificante, ma di rappresentare nuovo impulso per la crescita delle attività produttive piemontesi».

Qui di seguito i nomi delle 79 aziende premiate, che interverranno con i rispettivi vertici, distinte per provincia in relazione alla sede legale: LIGURIA (22). Genova (11): Bf Gallery S.R.L., Deref S.P.A, Edil Due S.R.L., Liguria Digitale S.P.A., Merito S.R.L., Navalimpianti S.P.A., Oleogen S.R.L., Pastorino Giacomo S.R.L., Pinfabb S.R.L., Polypipe Italia S.R.L., Va.Ni.Ca S.R.L.. La Spezia (6): Cantine Lunae Bosoni S.R.L., Edilbrija S.R.L., Elsel S.R.L., Euroguarco S.P.A., Mediadent Sarzana S.R.L., Sun – Times S.R.L.. Savona (3): Coop Liguria Società Cooperativa Di Consumo, Edil Leka S.R.L., Zpmc Italia S.R.L.. Imperia (2): Mastelli S.R.L., Arimondo S.R.L.. PIEMONTE (51). Torino (26): 2A S.P.A., A&E GÜTermann Italy S.P.A., Acus S.P.A., Arc En Ciel Società Cooperativa Agricola, Batitunnel Italia S.R.L, Bluethink S.P.A., Commerciale Tubi Acciaio S.P.A., Environment Park S.P.A., Eredi Campidonico S.P.A., Fiorentini Alimentari S.P.A., G. Giappichelli Editore S.R.L., Goma Elettronica S.P.A., Istra S.R.L., Mattioli S.P.A., National Molding Italia S.R.L., Nordfer S.R.L., Osai Automation System S.P.A., Romi Italia S.R.L., S.I.D.A.T. S.P.A., Sipal S.P.A., Smart S.R.L., Società Metropolitana Acque Torino S.P.A., Synesthesia S.R.L. Società Benefit, T.R. Express S.R.L., Trigenia S.R.L., Tristone Flowtech Italy S.R.L.. Cuneo (10): Beco Bearings & Components S.R.L, Edil Costruzioni Arapi F.Lli S.R.L., Isomed S.R.L., Merlo S.P.A., Newatt S.R.L., Nord Ovest S.P.A., Rolando S.R.L., Silvateam S.P.A., Simic S.P.A., Tomatis Lamiere S.R.L..Alessandria (6): A.M.Di. S.R.L., Impresa Paroldi Giuseppe & C. S.R.L., Lenti & Villasco S.R.L., Metlac S.P.A., Patelec Cords And Cables S.R.L., Raselli Franco S.P.A.. Novara (6): Balchem Italia S.R.L., Igor S.R.L., Il Flessibile di Nicastri & C. S.R.L., Nubilaria S.R.L., Procos S.P.A., Vinzia Fratelli S.P.A.. Vercelli (3): C.G.T. S.P.A., Emmaus S.P.A., Gallazzini S.P.A.. VALLE D’AOSTA (6). Aosta (6): Auberge De La Maison S.R.L., C.V.A. S.P.A., Chacard S.R.L., La Sorgente Società Cooperativa Sociale, Marazzato Soluzioni Ambientali S.R.L. A Socio Unico, Podium Engineering S.R.L..

Nell’evento, presentato dalla giornalista e conduttrice del Tg1 Maria Soave, i saluti iniziali sono stati portati dal direttore generale dell’Unione Industriali Torino Angelo Cappetti, al talk hanno partecipato  Marco Gabbiani (Banca Mediolanum), Gianluca Coluccio (Ria Grant Thornton), Giovanni Riefoli (Plus Innovation) e Valerio Locatelli (M&L Consulting Group). L’inchiesta sui bilanci depositati è stata curata dal direttore di IFM Michele Montemurro. Sono intervenuti inoltre Michele Chieffi, componente del Comitato scientifico di Industria Felix, per Banca Mediolanum la family banker Valentina Lattanzi e gli wealth advisor Diego Data, Roberto Jura e Francesco Mecca, il partner di M&L Consulting Group Sergio Mattii. È intervenuto da remoto il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, mentre i lavori sono stati conclusi dall’assessore regionale Elena Chiorino.

Stralcio dei debiti fino a mille euro: come procedere

  1. Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

In un momento di grande rivoluzione per il Fisco italiano, per tutti coloro che hanno debiti sotto ai 1.000 euro c’è una buona notizia. Mentre infatti il governo è alle prese con la riforma, il decreto Milleproroghe ha stabilito l’annullamento delle cartelle esattoriali fino ai 1.000 euro.

La Legge di Bilancio 2023 ha previsto l’annullamento automatico, il cosiddetto stralcio, dei carichi di importo residuo fino a 1.000 euro, affidati ad Agenzia delle entrate-Riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 da enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali.

Si tratta di un annullamento automatico di tipo parziale, riferito alle somme dovute a titolo di: interessi per ritardata iscrizione a ruolo; sanzioni e interessi di mora.

L’annullamento automatico di tipo parziale non riguarda invece le somme dovute a titolo di: capitale; rimborso spese per procedure esecutive; diritti di notifica.

Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada, diverse da quelle comminate per violazioni tributarie o per violazione degli obblighi relativi ai contributi e ai premi dovuti agli enti previdenziali, l’annullamento parziale riguarda esclusivamente gli interessi e non le sanzioni, che vengono quindi considerate come somme dovute a titolo di capitale.

Gli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali hanno potuto esercitare la facoltà di non applicare l’annullamento parziale adottando, entro il 31 gennaio 2023, uno specifico provvedimento, pubblicato sul proprio sito istituzionale e trasmesso, entro la stessa data, all’Agente della riscossione.

La Legge di conversione del Decreto Milleproroghe ha poi concesso agli enti che non hanno adottato entro il 31 gennaio 2023 questo provvedimento di non applicazione, la possibilità di farlo entro la nuova scadenza del 31 marzo 2023.

Viene anche data loro l’opzione di annullamento integrale dei propri crediti, comprensivo quindi della quota capitale e delle eventuali spese per procedure esecutive e diritti di notifica, per il cui rimborso l’Agente della riscossione presenterà apposita richiesta all’ente creditore, adottando, entro il 31 marzo 2023, uno specifico provvedimento. I provvedimenti adottati dagli enti devono essere comunicati all’Agenzia delle entrate-Riscossione entro la stessa data del 31 marzo 2023.

La legge di conversione del Decreto Milleproroghe ha poi rinviato dal 31 marzo al 30 aprile 2023 la data di effettivo annullamento dei carichi rientranti nel perimetro applicativo della disposizione.

Riassumendo, la legge di conversione del decreto Milleproroghe ha esteso anche agli enti diversi dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali la possibilità di deliberare l’annullamento dell’intero importo affidato alla riscossione, ampliando così quanto previsto dalla Legge di Bilancio che prevedeva, in assenza di un provvedimento contrario da parte dell’ente, l’annullamento automatico solo delle sanzioni e degli interessi, il cosiddetto stralcio parziale.

Il decreto ha anche fissato la proroga dal 31 gennaio al 31 marzo 2023 del termine entro il quale gli stessi enti devono deliberare l’eventuale non applicazione dello stralcio parziale e comunicare il relativo provvedimento all’agente della riscossione.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.

Tre nuovi centri per l’impiego a Torino

Chiorino: raggiunto accordo
Grazie a un accordo siglato tra Assessorato al Lavoro della Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro e Comune di Torino, in città nasceranno tre nuovi punti dedicati alle politiche attive del lavoro, digitali e interattivi, per avvicinare ai percorsi di inserimento e formazione soprattutto i più giovani in cerca di un’occupazione.

“Vogliamo essere capillari, presenti su tutto il territorio cittadino: idealmente in ogni quartiere  dovrebbe sorgere un luogo riconoscibile che funga da punto di riferimento stabile dedicato al lavoro e alla formazione, un luogo per coloro che sono alla ricerca di una nuova occupazione o di un sostegno nell’orientamento e per le imprese che assumono – sottolinea l’Assessore Regionale al Lavoro Elena Chiorino, che prosegue – Chi è rimasto senza impiego, chi si affaccia nel mercato del lavoro per la prima volta, chi vuole capire come potenziare al meglio le proprie capacità attraverso percorsi di formazione, e poi gli invisibili, coloro che non hanno lavoro e non lo cercano, perché demotivati o considerati fuori mercato: a tutte queste persone vogliamo offrire attraverso i professionisti di APL una nuova possibilità, la chance per affacciarsi nel mondo del lavoro con maggiori competenze, attraverso percorsi mirati, col fine di garantire dignità lavorativa e indipendenza a tutti e allontanare lo spettro dell’assistenzialismo fine a se stesso”.

In accordo con Città di Torino, sono stati individuati i tre immobili che andranno a rinforzare la rete dei servizi al lavoro offerti dai Centri per l’impiego alla cittadinanza: si tratta, in particolare, di un nuovo Centro per l’impiego ubicato in una porzione del complesso immobiliare di via Assarotti/angolo via Perrone e di un nuovo spazio moderno e digitale dedicato ai giovani, sito in via Cavour/angolo via Accademia Albertina (piazza Valdo Fusi). Infine, i locali all’interno della Cascina Giajone, in via Guido Reni, saranno utilizzati a potenziamento dell’attuale Centro per l’impiego di Torino Sud.

Utilizzare spazi già esistenti, riqualificandoli e animando così nuove porzioni di città, anziché avviare nuove edificazioni, è stata una scelta primaria dell’Assessorato al Lavoro, in accordo con Agenzia Piemonte Lavoro e Città di Torino, volta alla sostenibilità ambientale, alla rigenerazione e, al contempo, contro il consumo di nuovo suolo.
Regione Piemonte, nell’ottica di promuovere azioni mirate allo sviluppo del proprio territorio, si avvarrà di Agenzia Piemonte Lavoro – il suo ente strumentale che coordina 31 Centri per l’impiego regionali in materia di politiche attive del lavoro – per “dare gambe” all’accordo, sia dal punto di vista progettuale, sia a livello economico-finanziario. Questa operazione, infatti, si incardina all’interno del Piano regionale di potenziamento dei Centri per l’impiego piemontesi, attraverso il quale Agenzia Piemonte Lavoro intende garantire l’erogazione dei servizi con una sempre più attenta copertura del territorio e una maggiore prossimità alla cittadinanza. Con il potenziamento nella Città di Torino, Agenzia Piemonte Lavoro potrà offrire nuovi servizi al lavoro finalizzati a rafforzare la capacità dei Centri per l’impiego di rispondere ai fabbisogni emergenti e sempre più complessi espressi da cittadini e imprese,
Queste azioni sono peraltro in linea con quanto previsto dal Programma attuativo regionale, attraverso il quale la Regione realizzerà il Programma Garanzia occupabilità lavoratori sul territorio piemontese, con particolare attenzione alla capillarità della diffusione dei servizi.

In Piemonte il 48,3% dei posti offerti dalle imprese rimane vacante

Pochi candidati e scarsamente formati. I profili più richiesti: esperti digitali e ICT ma anche autisti di mezzi, edili specializzati in riqualificazione energetica, tecnici delle rinnovabili, acconciatori, estetisti e cuochi.

In Piemonte cresce sempre di più la necessità di figure professionali qualificate da inserire nelle imprese: se nel 2022 la quota mancante di manodopera specializzata era del 41,9%, nel 2023 la carenza si attesterà al 48,3%, con una crescita del 6,4%.

La classifica territoriale piemontese delle figure professionali non trovate nel 2022 ha visto in testa Torino con il 42,2%.

Tra le imprese artigiane la difficoltà di reperimentodi manodopera in Piemonte e Val D’Aosta è del 47,7%.

Insomma, il lavoro ci sarebbe ma i posti rimangono liberi a causa del ridotto numero di candidati, per l’inadeguatezza professionale degli aspiranti e per altre “generiche motivazioni”.

Manca di tutto: da chi opera nell’ambito digitale e ICT, come i progettisti di software, gli amministratori di sistema, gli analisti e i tecnici programmatori, passando per gli autisti di camion, gli operai edili specializzati in risparmio e riqualificazione energetica, gli elettricisti, i meccanici, i meccatronici e i riparatori di autoveicoli, gli idraulici, i saldatori, gli assemblatori e cablatori di apparecchiature elettriche senza dimenticare gli estetisti, gli acconciatori e i cuochi.

E’ questo, in sintesi, ciò che emerge dall’analisi realizzata dell’Ufficio Studi di ConfartigianatoImprese, sulle “Difficoltà di reperimento di personale nelle MPI”. Il dossier mette anche in evidenza come per trovare personale adeguato, nel 2022 le imprese abbiano impiegato in media 3,3 mesi con i tempi allungatisi fino a 4,7 mesi per gli operai altamente specializzati anche se per migliaia di altre figure altamente professionalizzate occorre oltre 1 anno di ricerca.

“La difficoltà delle nostre imprese a reperire personale è la conseguenza di una molteplicità di fattori afferma Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte dalla crisi demografica al gap tra scuola e mondo del lavoro, dalla rivoluzione digitale fino alle nuove aspettative e propensioni, soprattutto dei giovani, nei confronti del lavoro”.

“Per questo – continua Felici la carenza di manodopera va affrontata con un approccio sistemico e coordinato, anche di tipo culturale, occorrono, inoltre, interventi di politica economica e misure per riattivare il mercato del lavoro.

Confartigianato Imprese ha anche fatto la rilevazione delle 73 professioni più difficili da reperire per le MPI a vocazione artigiana. L’analisi apre con una criticità importante derivata dalla carenza di conduttori di mezzi pesanti e camion (56,7% delle figure richieste mancanti), seguono i muratori in pietra, mattoni, refrattari (46,2%), elettricisti nelle costruzioni civili (63,4%), tecnici della vendita e della distribuzione (45,1%), idraulici e posatori di tubazioni idrauliche e di gas (70,1%), acconciatori (50,1%), meccanici artigianali, riparatori automobili (69,9%), operai macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali (62,7%), montatori di carpenteria metallica (64,7%), autisti di taxi, conduttori di automobili, furgoni e altri veicoli (37,8%), meccanici e montatori di macchinari industriali (56,0%), attrezzisti di macchine utensili  (68,6%), installatori e riparatori di apparati elettrici ed elettromeccanici (65,2%), tecnici programmatori (66,8%), tecnici della gestione di cantieri edili (61,4%), contabili con (44,1%) e analisti e progettisti di software (80,8%).

Confartigianato Imprese Piemonte mette l’accentoanche sui problemi che potrebbero verificarsi con l’arrivo, e la gestione, dei fondi del PNNR.

“Siamo di fronte a un problema molto delicato, prosegue Felici che potrebbe far generare dinamiche negative. Infatti se le figure professionali scarseggiano nelle imprese, tali difficoltà si potrebbero riverberare anche sull’Amministrazione Pubblica e negli Enti Locali, i veri attori della gestione dei contributi europei, storicamente alle prese con una cronica carenza di personale specializzato”.

Per Confartigianato Imprese, affinché il Piano si possa realizzare da parte del Governo e della Regione è indispensabile un’immediata e forte azione di sostegno, attraverso nuove assunzioni di personale o tramite supporti tecnici esterni qualificati.

“I tempi sono cortissimi – riprende Felici per formare gli addetti e i professionisti ci vogliono tanti mesi, se non anni, tanta esperienza e importanti investimenti in formazione e, non per ultimo, una notevole quantità di imprese che siano disposte a prendere in carico i giovani per accompagnarli in un percorso di sviluppo e crescita professionale i cui risultati, nella maggior parte dei casi, non sono immediati”.

Confartigianato Imprese Piemonte, per questo, auspica che l’Esecutivo Nazionale si adoperi per incentivare gli strumenti a disposizione delle imprese per le assunzioni, come per esempio l’abbattimento degli oneri contributivi. Quanto all’apprendistato, sarebbe fondamentale rafforzare questo tipo di percorso, sottolineando l’importanza dell’ambivalenza tra formazione e lavoro e tenendo, però, sempre presente un’adeguata retribuzione salariale.

“Il nostro auspicio – conclude Felici è che le imprese possano essere maggiormente aiutate nell’investire e credere nel proprio personale, migliorando la propria politica di gestione. Infine, andrebbe valorizzata anche l’attrattività dei mestieri,attraverso percorsi che evidenzino la bellezza, il valoree soprattutto l’importanza di queste occupazioni”.

Saimare, 99 anni di servizi alle aziende

 Realtà che importano ed esportano, in utile e in crescita. 

GIACHINO : La logistica sempre più importante è strategica per il nostro Paese.

Il CDA di SAIMARE presieduto da Mino Giachino, nel giorno del suo 99° compleanno ,  ha discusso e approvato il Bilancio 2022 che chiude in utile con aumento del fatturato e del personale.  Una delle più’ antiche aziende di spedizioni e di servizi all’import e all’export del nostro Paese, settore strategico per il nostro Paese. Ricordo che senza l’avanzo commerciale di questi anni l’Italia avrebbe avuto un PIL a in negativo. Operiamo in tutti i porti italiani e offriamo ai nostri clienti un servizio su misura che si basa su una esperienza unica che va verso i 100 anni.
Secondo una recente indagine le aziende manifatturiere per la organizzazione dei loro trasporti   al 60% si rivolgono gli spedizionieri. Il nostro è un ruolo decisivo per la efficienza logistica del Paese. La logistica vale il 10% del PIL ma conta molto di più perché è fondamentale x il funzionamento del sistema economico si pensi la gestione dei flussi alle catene di montaggio.  I 100 anni di SAIMARE siano l’anno della logistica. Se il nostro Paese avesse una logistica pubblica efficiente come quella tedesca l’Italia crescerebbe di almeno 1 punto di PIL in più.  Fondamentale per il futuro è la crescita del trasporto su rotaia e l’intermodalita’. Ecco perché è importante rendere strutturali nel Bilancio dello Stato i fondi relativi al Ferrobonus.
La logistica italiana è green da quando nel 2008 sbloccammo le autostrade del mare e nel 2009ideai e feci approvare il primo Ferrobonus. A quella epoca Greta andava ancora all’asilo . Come si è visto durante il COVID e nella nuova globalizzazione ai Governi si chiede una grande  visione logistica.
Domenica 24.3.2024 tutti a Genova per i 100 anni di SAIMARE spa.

Cibi e vini, Regione Piemonte a Bruxelles al convegno di Arepo

Riforma europea del sistema delle indicazioni geografiche

AREPO, l’Associazione delle Regioni Europee dei Prodotti d’Origine, di cui fanno parte 33 Regioni, tra cui il Piemonte, di 8 diverse nazioni europee, organizza a Bruxelles, giovedì 30 marzo 2023, la quinta edizione dell’AREPO European Event on Quality and Origin Product, https://www.arepoquality.eu/event/5th-european-event-of-quality-and-origin-products


Il tema del convegno è incentrato sulla riforma della politica europea relativa alla qualità e alle Indicazioni geografiche dei prodotti agroalimentari, con la partecipazione di Paolo De Castro, relatore della riforma attualmente in corso, e di Janusz Wojciechowski, Commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale. Parteciperanno membri del Parlamento europeo e della Commissione europea, componenti delle Rappresentanze permanenti, del Comitato delle Regioni. Per la Regione Piemonte saranno presenti il presidente 
Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura e cibo Marco Protopapa.
“La Regione intende tutelare i cibi e vini piemontesi di qualità certificata grazie al lavoro attento dei nostri produttori, un punto di forza del comparto agroalimentare, con ottimi risultati anche nell’export“ sottolineano il presidente Alberto Cirio e l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa.

L’impatto economico dell’agroalimentare Dop e Igp del Piemonte, che conta 82 prodotti, è di 1 miliardo e 570 milioni di euro (335 milioni l’agroalimentare e 1 miliardo e 235 milioni i vini Docg e Doc) grazie al lavoro di oltre 13mila operatori del settore produttivo e di trasformazione, valore in continua crescita che segna un +15,4% rispetto all’anno precedente.

Al termine del convegno è in programma la degustazione di una selezione di prodotti e vini a denominazione di origine e ad indicazione geografica delle Regioni coinvolte. In rappresentanza di tutti i prodotti certificati piemontesi, lo stand allestito dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte presenterà il Roccaverano Dop, il Crudo di Cuneo, la Nocciola del Piemonte Igp, la Freisa Doc (vitigno dell’anno 2022 per Regione Piemonte) e l’Erbaluce spumante Docg (vitigno dell’anno 2023 per Regione Piemonte).

Inoltre mercoledì 29 marzo, nella sede istituzionale della Regione Piemonte a Bruxelles, si svolgerà l’evento “Guarda e gusta il Piemonte: un viaggio tra cibo e cinema”: alle ore 18 verrà proiettato il docufilm “Coltivare storie. L’agricoltura piemontese al cinema” di Giulio Pedretti e prodotto da Regione Piemonte con l’idea di raccontare alcuni prodotti enogastronomici ed i territori rurali da cui hanno origine attraverso lo sguardo di registi e documentaristi piemontesi; a seguire, sarà offerta una degustazione di tutti i prodotti ed i vini ad indicazione geografica piemontesi, introdotti da alcuni rappresentanti dei Consorzi di tutela aderenti.

L’evento è dedicato ai rappresentanti del mondo istituzionale e imprenditoriale di stanza a Bruxelles ed è organizzato dall’Assessorato all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte in collaborazione con Visit Piemonte, Vignaioli Piemontesi e il ristorante Iosono Piemonte di Bruxelles.

Bonus prima casa per chi ha meno di 35 anni, tutte le indicazioni

Di Patrizia Polliotto, Avvocato, Fondatore e Presidente del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato una mini guida alle agevolazioni per i giovani under 36. Nel documento aggiornato a gennaio vengono riepilogati i requisiti per avere accesso alle agevolazioni, i vantaggi previsti dalla misura e i casi in cui si perde il bonus per l’acquisto della prima casa.

Esse spettano a coloro che: acquistano la “prima casa” tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023; non hanno ancora compiuto i 36 anni di età nell’anno in cui l’atto è stipulato; hanno un ISEE annuo non superiore a 40.000 euro.

È necessario, inoltre: avere o stabilire la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile, entro 18 mesi dall’acquisto; non essere titolari, nemmeno col coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa di abitazione nel territorio del Comune dove si trova l’immobile da acquistare; non possedere un altro immobile acquistato con l’agevolazione prima casa o, se si possiede, venderlo entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

Tra gli immobili ammessi al  beneficio rientrano quelli classificati o classificabili nelle seguenti categorie catastali: A/2 (abitazioni di tipo civile); A/3 (abitazioni di tipo economico); A/4 (abitazioni di tipo popolare); A/5 (abitazione di tipo ultra popolare); A/6 (abitazione di tipo rurale); A/7 (abitazioni in villini); A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).

I benefici si estendono anche per l’acquisto delle pertinenze dell’immobile principale, classificate o classificabili nelle categorie catastali C/2 (magazzini e locali di deposito); C/6 (per esempio, rimesse e autorimesse); C/7 (tettoie chiuse o aperte)limitatamente a una sola pertinenza per ciascuna categoria e destinate a servizio della casa di abitazione oggetto dell’acquisto agevolato.

Per gli acquisti non soggetti a Iva, non sono dovute le imposte di registro, ipotecaria e catastale.

Per le compravendite soggette a Iva, oltre a non pagare le imposte di registro, ipotecaria e catastale, viene concesso un credito d’imposta di ammontare pari all’Iva pagata al venditore, che può essere utilizzato: per pagare imposte (registro, ipotecaria, catastale) su successioni e donazioni dovute su atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito; per pagare l’Irpef dovuta in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto agevolato; per compensare somme dovute tramite modello F24, in cui va indicato il codice tributo “6928”.

Per i finanziamenti erogati per l’acquisto, la costruzione e la ristrutturazione di immobili a uso abitativo non è dovuta l’imposta sostitutiva.

L’Agenzia delle Entrate ricorda inoltre che come per gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta di registro proporzionale, anche l’atto di acquisto prima casa “under 36” è esente, inoltre, dall’imposta di bollo.

Per queste e altre esigenze è possibile contattare dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 18 lo sportello del Comitato Regionale del Piemonte dell’Unione Nazionale Consumatori, con sede a Torino in Via Roma 366 ed a Pinerolo, in Viale Cavalieri d’Italia n. 14, al numero 0115611800 oppure scrivendo una mail a uncpiemonte@gmail.com, o visitando il sito www.uncpiemonte.it compilando l’apposito format.