ECONOMIA- Pagina 134

Qualità dell’aerospace, forum al Politecnico di Torino

 

Sistemi spaziali, operazioni, sottosistemi, payload, lanciatori e minisatelliti alcuni degli argomenti al centro della due giorni organizzata  da Aicq Aerospace e Politecnico di Torino con Thales Alenia Space

 

Dal design alle aerostrutture, dalla propulsione ai satelliti, dalla metrologia al testing, la qualità è l’essenza stessa del comparto aerospaziale. Per il Piemonte e l’Italia la New Space economy rappresenta una grande opportunità. Per mantenere la leadership è però oggi un cambio di paradigma anche della qualità, con il passaggio dai grandi e medi sistemi spaziali, ai piccoli satelliti ai Cube Sat e ai servizi forniti.

Di tutti questi temi si discute oggi e domani alla seconda edizione del convegno d’interesse nazionale “Qualità dell’Aerospace” organizzato da Aicq Piemontese, Aicq Aerospace, Politecnico di Torino, Thales Alenia Space con il patrocinio di Confindustria Piemonte, Unione Industriali Torino e il sostegno e la partecipazione dei maggiori player italiani e internazionali quali: Esa, Asi, Iaass, Altec, Avio, Leonardo, Atla, Sitael, Rina, Sella, Lma, Protocube Reply, Premek, Aviotec, Italian Identity Group, Titan4, Sistel. Dopo la prima edizione del 2019, l’evento si conferma come un momento di riflessione e scambio di informazioni e idee su questi temi. L’evento, che si svolge al Politecnico di Torino fino a domani, farà inoltre il punto sulle sfide del prossimo futuro e i risultati raggiunti negli ultimi quattro anni dal comparto regionale e nazionali. Il forum affronta temi quali sicurezza, qualità, product assurance, tecnologie emergenti con relatori eccellenti di aziende aerospaziali, agenzie spaziali, associazioni internazionali e università.

Le sessioni riguarderanno i sistemi spaziali, operazioni, sottosistemi, payload, lanciatori, minisatelliti, cube sat. Il workshop indirizzato alle industrie coinvolge anche comunità scientifica e studenti. Ad organizzare l’evento l’Aicq che rappresenta un polo culturale in materia di qualità per le organizzazioni del Piemonte e della Val d’Aosta che si occupa dell’individuazione delle tendenze e la diffusione di metodologie innovative, insieme alla promozione dell’analisi e misura di coerenza tra i prodotti e servizi delle organizzazioni, e le aspettative dei clienti e altre parti.

Cartier apre uno stabilimento a Torino La crisi si vince (anche) con il lusso

Cartier, il celeberrimo marchio  francese famoso per i gioielli e i prodotti di lusso ha ristrutturato e riaperto  uno stabilimento  industriale in via Ramazzini, alle Basse di Stura, a Torino nord. Saranno 450 i suoi dipendenti a pieno regime, di cui 120  assunti appositamente per la nuova apertura. Soddisfatti il presidente della Regione Alberto Cirio e il sindaco di Torino Stefano Lo Russo per le ricadute positive sulla città e sull’occupazione.

Turismo, il Piemonte cresce nelle presenze dall’Italia e dall’estero

Cresce il turismo del I trimestre: +19% dall’Italia e +30% dall’estero. Si stima +9%degli italiani in Piemonte per l’anno 2023.

L’inizio del 2023 ha confermato che il settore sta crescendo a ritmi importanti: dai dati provvisori, il primo trimestre ha registrato un aumento dicirca il 19% dei movimenti nazionali e oltre il 30% dall’estero rispetto all’anno precedente.

Ottimo l’andamento delle prenotazioni sulle Online Travel Agency per Pasqua e per il Ponte del 25 aprile. Per la notte dell’8 aprile, la saturazione, cioè la quota di camere venduta rispetto alla componente veicolata sui canali OTA, per il Piemonte e Torino e prima cintura è stata pari al 59,2% e 69,5%; per le notti 22-23 aprile, 68,9% e 96,3% di saturazione per la nostra regione e per l’area del capoluogo.

Prospettive molto buone anche per il ponte del 1° maggio, dove, ad ora, per la notte del 29 aprile, le camere ancora disponibili sui canali OTA per il Piemonte e Torino e prima cintura sono rispettivamente pari al 2,5% e 3,7% con una saturazione pari a 53,8% e 61,6%.

Infine, guardando alle prospettive per l’anno, si stima una crescita del 9% degliarrivi italiani a consuntivo 2023, che porterà a quasi 3,5 milioni di turisti nazionali sul territorio piemontese. Questo dato prospettico è reso disponibile dal modello predittivo sui movimenti turistici che l’Osservatorio Turistico della Regione Piemonte sta sviluppando con la collaborazione di METIS Ricerchesulla base di indagini sul campo che permettono di raccogliere le nuove tendenze di stagione in stagione.

Intesa Sanpaolo e Confartigianato Imprese Piemonte hanno siglato un accordo

SERVIZI E CONDIZIONI SU MISURA PER LE IMPRESE DEL TERRITORIO

  • Punti centrali del protocollo: nuove linee di credito supportate da un plafond nazionale di 5 miliardi di euro, finanziamenti innovativi per accelerare la transizione sostenibile e la digitalizzazione, iniziative per favorire l’accesso ai fondi del PNRR, sostegno a fronte del rincaro delle materie prime e dell’energia
  • Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, le imprese piemontesi restano fiduciose, nonostante i rallentamenti attesi per il 2023, occorre però evitare la frenata degli investimenti
  • I contenuti dell’accordo sono stati presentati ai rappresentanti delle associazioni provinciali del Piemonte in un incontro presso il grattacielo Intesa Sanpaolo

 

TIntesa Sanpaolo e Confartigianato Imprese Piemonte hanno siglato un accordo per sostenere le imprese associate attraverso servizi e condizioni economiche volti a favorire un percorso di crescita e di sviluppo del business.

Il protocollo sottoscritto da Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte e Stefano CappellariDirettore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, individua nuovi strumenti non solo finanziari per agevolare i processi di innovazione, di sostenibilità ambientale e di valorizzazione del capitale umano.

La partnership prevede nuove linee di credito per le quali Intesa Sanpaolo ha stanziato un plafond di 5 miliardi a livello nazionale. Nell’ambito del programma CresciBusiness gli associati a Confartigianato Piemonte potranno beneficiare della   gratuità del canone di carta Credit, la carta di credito aziendale che permette all’azienda di gestire i pagamenti in maniera flessibile e di dilazionare gratuitamente fino a 2 mesi il pagamento delle spese effettuate con la carta.

L’accordo punta a sensibilizzare le imprese e ad incentivarle nella transizione sostenibile, attraverso linee di finanziamento a medio-lungo termine che prevedono un innovativo meccanismo di premialità sui tassi in base al raggiungimento di determinati obiettivi in ambito ESG (Environmental, Social, Governance). Intesa Sanpaolo offre alle aziende artigiane il sostegno lungo tutto il percorso della digitalizzazione, grazie a finanziamenti ad hoc e a una rete di partner specializzati. Per favorire l’utilizzo dei fondi del PNRR, l’accordo include per i clienti l’accesso gratuito a Incent Now, la piattaforma web frutto della collaborazione con Deloitte, che contiene tutte le informazioni relative alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei nell’ambito della pianificazione del PNRR, nonché un’ampia gamma di soluzioni di finanziamento che integrano le agevolazioni pubbliche. Particolare attenzione è poi dedicata alle imprese che affrontano il rincaro dei costi delle materie prime e dell’energia e agli investimenti volti a ridurre la dipendenza energetica, con un’offerta dedicata definita anche in coerenza con quanto già previsto dallo Stato tramite le garanzie pubbliche.

Altre iniziative distintive riguardano infine il sostegno alla nuova imprenditoria e all’imprenditoria femminile; soluzioni di tutela e protezione da un’ampia gamma di rischi sia di impresa che rivolta alle persone (business manifattura, infortuni, cyber protection); valorizzazione del capitale umano attraverso formazione e strumenti di welfare aziendale; noleggio di beni strumentali attraverso Intesa Sanpaolo Rent Foryou, per le aziende che intendono effettuare investimenti senza impegnare capitale, sostenendo esclusivamente il costo del canone.

Le imprese artigiane stanno attraversando una congiuntura particolarmente negativa – dichiara Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte  l’impennata eccezionale dei prezzi dell’energia, delle altre materie prime oltre alle difficoltà di approvvigionamento oggi aggravate dal conflitto in corso, i crediti incagliati sul fronte edilizia, stanno avendo un impatto fortissimo. Siamo fiduciosi che questo accordo con Intesa Sanpaolo possa aiutare le nostre imprese che stanno investendo sulla competitività e sulla crescita. Ora la priorità è supportare i fabbisogni delle mpi, per accompagnarle nel processo di rafforzamento e sviluppo per garantire loro la continuità operativa in una prospettiva di business”.

Questo accordo potenzia la capacità di Intesa Sanpaolo di accompagnare la piccola e media impresa del territorio – spiega Stefano CappellariDirettore Regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo –. Per accelerare la crescita del sistema produttivo abbiamo messo in campo negli anni numerose iniziative. A cominciare dal programma Sviluppo Filiere, che in Piemonte conta oltre 80 contratti di filiera, con il coinvolgimento di 3.700 fornitori per un giro d’affari di quasi 10 miliardi di euro. Anche grazie alla piattaforma Incent Now, abbiamo accompagnato 300 imprese piemontesi ad aggiudicarsi un bando PNRR. A fine 2022 in Piemonte abbiamo supportato con quasi 540 milioni di euro gli investimenti finalizzati al raggiungimento di obiettivi ESG e in circular economy. Inoltre, la Banca ha da poco sottoscritto un protocollo di collaborazione con l’ANCI per promuovere sui territori la diffusione di modelli di produzione e condivisione dell’energia rinnovabile”.

Imprese artigiane: trend e scenari in Piemonte

 

a cura della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo

Unioncamere conta quasi 1,3 milioni di imprese artigiane in Italia, che danno lavoro a oltre 2,6 milioni di addetti. Poco più di un quinto delle imprese artigiane sono attive nel manifatturiero, quasi il 40% nella filiera delle costruzioni e la parte restante nei servizi. In Piemonte le imprese artigiane sono oltre 115.000, il 27% del totale.

Dall’analisi condotta dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo su un campione di 130 gestori di aziende retail, emerge che, dopo un 2022 positivo, nel 2023 in Piemonte è attesa una frenata che sta coinvolgendo anche le imprese artigiane. Pesano inflazione e rialzo dei tassi. Ma l’economia si stanno dimostrando più resiliente di quanto atteso. Dall’indagine, le attese sono positive per le imprese artigiane piemontesi specializzate in trasporti e logistica, prodotti alimentari, elettrotecnica e servizi avanzati, sistema casa e sistema persona. Le prospettive sono positive anche per l’artigianato artistico, che potrà beneficiare della ripartenza del turismo: nel 2022 in Piemonte presenze e arrivi hanno superato i livelli del 2019 (rispettivamente +1% e +3%) e i pienoni registrati nei primi mesi del 2023 sono sintomo di un ulteriore rimbalzo. Le imprese delle costruzioni si mantengono fiduciose nonostante il rallentamento atteso per via di una minore generosità degli incentivi e del rialzo dei tassi: i mesi di attività assicurata sono 15 (vs i 4 mesi in Germania). Per quanto riguarda i servizi di mercato, l’ultima rilevazione dell’Istat relativa al primo trimestre 2023 evidenzia un miglioramento della fiducia tra le imprese italiane di questo settore.

Il quadro si mantiene quindi tutto sommato positivo, nonostante la grande incertezza che contraddistingue l’attuale scenario economico e l’ampia varietà di risultati, in funzione del settore di specializzazione e del posizionamento qualitativo delle imprese artigiane. Chi si rivolge alle fasce più ricche della popolazione potrà sperimentare un buon andamento economico-reddituale, così come chi può contribuire ad efficientare la catena logistica, ridurre i consumi energetici domestici e, nell’industria, facilitare il potenziamento della connettività di abitazioni e fabbriche. Maggiori criticità interesseranno le altre imprese.

Nel 2023 è attesa una frenata degli investimenti, per le imprese artigiane già deboli nel 2022. Il trend va invertito. In prospettiva si dovranno affrontare alcune priorità. Su tutte il digitale, soprattutto per aumentare la connessione con la clientela, sia famiglie che imprese. Occorre poi incrementare gli investimenti nelle rinnovabili per aumentare l’autosufficienza energetica (qui le imprese artigiane sono in ritardo). Infine, per garantire il rinnovamento e il potenziamento delle competenze e favorire un adeguato passaggio generazionale, servono investimenti in capitale umano. Sono questi i temi al centro dell’agenda delle imprese artigiane nei prossimi anni.

Cirio: “Il Pnrr in Piemonte rispetta i tempi”. Una panoramica di progetti e investimenti

E’ ONLINE IL NUOVO SITO INTERNET DELLA REGIONE

E’ al 66 per cento l’avanzamento del pacchetto sanità, con le Case della salute, centrato al 100 per 100 l’obiettivo del reclutamento da parte dei Centri per l’impiego, che in meno di un anno hanno preso in carico 45 mila persone, sono stati acquistati 70 autobus ed è conclusa la selezioni dei progetti ammessi al bando cultura. Sono solo alcuni degli esempi dello stato di avanzamento dei progetti del Pnrr gestiti in modo diretto dalla Regione Piemonte a cui è dedicato il nuovo sito internet presentato  al Grattacielo dal presidente Alberto Cirio e dal vicepresidente della Regione Fabio Carosso, con la partecipazione, in video collegamento del ministro affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr e della presidente della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti per il Piemonte, Maria Teresa Polito

Il Piemonte sul Pnrr sta rispettando i tempi, confermando di essere una Regione virtuosa nell’uso e nella spesa dei fondi europei. Per quanto riguarda infatti la programmazione 2014-2020, la cui chiusura è prevista alla fine dell’anno, l’Europa ha già certificato il 90 per cento delle spese del Fesr, il 98 per cento per quelle del Fse. Nella programmazione 2007-2013 era stato certificato il 111 per cento delle spese Fesr, generando un overbooking di 117 milioni, e oltre il 100% delle spese Fse. Numeri che il Piemonte conta di replicare anche per il Pnrr, per cui debutta oggi il sito internet di presentazione e monitoraggio. Progetti, importi e località coinvolte: il nuovo portale è un contenitore dinamico che consente di avere una fotografia completa degli interventi finanziati dal Pnnr nei quali è coinvolta la Regione Piemonte. Dal menu orizzontale della home page del sito istituzionale si accede al nuovo portale che è stato progettato avendo come riferimento diverse tipologie di target: cittadini, Enti locali, imprese e altri soggetti pubblici e privati ed è finalizzato a fornire contenuti di interesse per ognuno di essi. Nelle varie sezioni sono disponibili informazioni generali sul Pnrr, sulle varie missioni strategiche, sui bandi disponibili e le schede dei progetti. La ricerca attraverso luoghi e temi consente poi in modo agevole di individuare quali progetti, e quante risorse, sono investite in un particolare territorio o in uno specifico ambito tematico. Enti locali, imprese e privati troveranno inoltre una specifica sezione in cui sono raccolti i bandi Pnrr, sia quelli gestiti direttamente dalla Regione, sia quelli emanati dai ministeri.

Per il Presidente della Regione l’obiettivo è mettere a disposizione di tutti una panoramica degli interventi finanziati in Piemonte con i fondi del Pnrr. Il modo migliore per investire le risorse è monitorare costantemente come vengono spese e l’avanzamento dei progetti a cui sono destinate. E’ un’operazione di trasparenza per i cittadini, che possono in questo modo capire come e dove vengono investite le risorse, ed è anche uno strumento utile per gli enti locali, le imprese e i soggetti interessati a intercettare le risorse in campo. Si tratta di un quadro completo e aggiornato dei progetti che vedono il coinvolgimento dell’amministrazione regionale. Auspichiamo che il governo raccolga l’appello che da tempo rivolgiamo per un maggior coinvolgimento delle Regioni nella regia del Pnrr in modo che i nostri enti possano avere consapevolezza non solo dei progetti che transitano attraverso i nostri uffici, ma anche di ciò che viene finanziato sul territorio regionale tramite l’azione diretta dei ministeri, ma comunque all’interno del Pnrr.

Secondo il ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, intervenuto in video collegamento, l’impegno della Regione per fotografare e monitorare l’avanzamento dei progetti è molto importante per verificare il rispetto dei tempi e per avere una visione unica delle risorse in campo sul territorio. Il Piemonte è una delle Regioni più efficienti nell’uso e nella spesa dei fondi europei, ha proseguito il ministro che ha dato appuntamento al presidente della Regione per un incontro in Piemonte nelle prossime settimane per verificare l’avanzamento del Piano e valutare l’utilizzo di nuove risorse.

«La Corte dei Conti è in campo per supportare anche dal punto di vista tecnico gli enti che si trovano a gestire le risorse del Pnrr. La Regione Piemonte ha colto in pieno l’importanza di verificare e monitorare tempi e costi per centrare gli obiettivi e rendere davvero il Pnrr occasione di sviluppo per questo territorio e l’intero Paese. E’ importante che ci sia stretta collaborazione fra tutte le istituzioni perché tale obiettivo si realizzi», ha detto la presidente della Sezione regionale di Controllo della Corte dei Conti per il Piemonte Maria Teresa Polito.

Per il Piemonte il Pnrr ha stanziato circa 6 miliardi, di cui 4 già assegnati. In questo quadro la Regione Piemonte gestisce in maniera diretta – attraverso bandi e finanziamenti – oltre 1,1 miliardi di euro attualmente destinati a 851 progetti sulle sei missioni in cui è suddiviso il Pnrr. Di questi il 62 per cento, oltre 693 milioni sono destinati a lavori (ad esempio le case di comunità, gli ospedale, interventi contro il dissesto idrogeologico, siti culturali, impianti di produzione di idrogeno), e il 38 per cento, 432 milioni, a servizi e forniture (digitalizzazione, borse di studio, apparecchiature sanitari, acquisto di bus e treni).

In particolare:

 oltre 75 milioni di euro per la Missione 1 – digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;

◦ oltre 250 milioni di euro per la Missione 2 – rivoluzione verde e transizione ecologica;

 oltre 140 milioni di euro, per la Missione 3 – infrastrutture per una mobilità sostenibile;

 oltre 15 milioni di euro per la Missione 4 – istruzione e ricerca;

 oltre 65 milioni di euro per la Missione 5 – inclusione e coesione;

 oltre 560 milioni di euro per i progetti della Missione 6 – salute.

Molti interventi, cui corrispondono assegnazioni per circa 735 milioni di euro, hanno una ricaduta diffusa su tutto il territorio regionale: è il caso, ad esempio, del potenziamento delle strutture per l’assistenza sanitaria territoriale, l’ammodernamento delle apparecchiature tecnologiche e digitali, il miglioramento strutturale degli edifici ospedalieri, l’accrescimento delle competenze del personale del Servizio sanitario nazionale. Anche gli interventi finalizzati alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, la sostituzione del parco mezzo dei trasporti pubblici e ferroviari, l’istruzione e la formazione professionale interessano tutto il territorio regionale e non hanno pertanto una localizzazione puntuale.

Altri interventi, invece, sono destinati a preciso territorio: a un comune o a un gruppo di comuni. Attraverso il motore di ricerca è possibile dal sito, individuare un’area geografica, o un tema, e vedere quanti progetti, e quante risorse, sono destinate a quel particolare territorio. Per monitorare l’avanzamento dei singoli progetti del Pnrr in Regione è attivo un gruppo di lavoro che ne controlla costantemente l’aggiornamento, in modo da rispettare scadenze, milestone e target, così come previsto dal Piano. Ogni due mesi l’aggiornamento sarà pubblicato sul sito, in modo che anche i cittadini possano verificare la progressione dei vari interventi.

Sempre relativamente ai progetti su cui la Regione Piemonte ha diretta competenza, per gli interventi del Pnrr la cui realizzazione avviene in un determinato Comune, o insieme di Comuni, le risorse risultano così suddivise a livello provinciale:

 circa 35 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Alessandria;

 circa 14 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Asti;

 circa 11 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Biella;

 circa 42 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Cuneo;

 circa 23 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Novara;

 circa 198 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Torino;

 circa 12 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Verbano-Cusio-Ossola;

 circa 30 milioni di euro per gli interventi che interessano la provincia di Vercelli.

ALTRI INTERVENTI

Nelle prossime settimane, la Regione avvierà un’attività di raccolta dati nei confronti di enti e istituzioni destinatari di risorse del Pnrr, per alimentare il nuovo portale e renderlo il più possibile completo anche degli interventi che non vedono il coinvolgimento diretto della Regione. Si tratta infatti di parecchie risorse, pari a circa 2,6 miliardi di euro. A queste si aggiungono poi le risorse destinate alle aziende nei bandi gestiti direttamente dal governo.

‘uBroker Spa’ tra le prime società italiane per puntualità bancaria e finanziaria

L’impresa leader nella fornitura di luce e gas conquista il ‘Credit Reputation Awards 2022’ assegnato a poco più di 100 aziende nazionali.

Ennesimo e prezioso riconoscimento per ‘uBroker Spa’, l’innovativa azienda italiana che per prima ha sviluppato unprogetto con un obiettivo rivoluzionario: azzerare le bollette di luce e gas.

La terza edizione dei Credit Reputation Awards 2022, premio dedicato alle aziende che hanno saputo distinguersi maggiormente per puntualità verso il Sistema Bancario e Finanziario, si è tenuta il 20 aprile 2023 a Milano e ha visto tra i premiati anche la multiutility company torinese uBroker. Il premio è stato ritirato da Angelo Sidoti, CFO e amministratore con delegadei settori amministrazione, recupero crediti e affari societari di uBroker. Il riconoscimento è frutto di un lavoro inestimabile svolto quotidianamente da Angelo Sidoti e dal suo team. Per questo motivo, il CFO di uBroker ha voluto pubblicamente ringraziare tutti coloro che hanno contribuito al raggiungimento dell’obiettivo; l’azienda è stata, infatti, premiata nella categoria “large”, una riconferma fondamentale per una realtà che lavora nel settore energetico e compete ogni giorno con i colossi del comparto.

Ad avvalorare l’importanza di questo riconoscimento alcuni dati e considerazioni. All’evento hanno preso parte oltre 100 imprese con fatturati compresi tra 5 milioni e oltre 3 miliardi di euro: il tutto alla presenza di ospiti d’eccezione, fra cui esponenti di spicco del mondo bancario e finanziario, inclusi alcuni dei maggiori rappresentanti del settore dei Fondi di Private Equity.

La rassegna è ideata e condotta da MF Centralerisk, PMI innovativa specializzata nel monitoraggio della salute finanziaria delle aziende. La quale, per assegnare i premi, ha svolto un’analisi attraverso la propria piattaforma Monitor CR, che elabora e rende fruibili i dati della Centrale Rischi, facilitando la lettura e l’analisi delle informazioni relative alla salute finanziaria delle imprese.

La menzione viene conferita alle imprese che hanno conseguito una valutazione compresa tra AAA e BBB investment grade, avendo dato prova di rigore nei rapporti con le Banche, comprovati dall’analisi delle rilevazioni contenute nelle Centrale dei Rischi di Credito per tutto l’anno 2022. E mantenendo così qualità negli attivi di Banche ed Enti Creditizi, destinando le restanti risorse in altri impieghi a vantaggio di tutto il Paese.

Siamo onorati e orgogliosi di questo nuovo risultato che ci incoraggia a migliorarci ogni giorno sempre di più in ogni settoree che si aggiunge ai riconoscimenti già ricevuti. Inoltre, ci riteniamo felici e fortunati perché continuiamo a seguire una passione che si fa professione. Essere tra i primi 100 marchi italiani bancariamente più affidabili equivale a rafforzare, certificandola ulteriormente, la fiducia che un numero sempre crescente di consumatori continua a riconoscerci affidandoci le proprie utenze di luce e gas. Questo premio è per noi un fiore all’occhiello ancor più importante se teniamo in considerazione che, secondo gli ultimi dati di Banca D’Italia 2022, su 160mila società di capitali, solo 12.500 monitorano costantemente le proprie posizioni in Centrale Rischi”, ha dichiarato Cristiano Bilucaglia, Ceo e Presidente di ‘uBroker Spa’.

Exclusive Brands Torino cresce ancora

Exclusive Brands Torino cresce ancora: annunciato l’ingresso di sette nuove aziende nella Rete delle Eccellenze del territorio piemontese.

 

Acetifico Varvello, Candioli Pharma, Codebò, Eurofork, Leone dal 1857, Molini Bongiovanni, Sant’Agostino Casa d’Aste e quattro nuovi Partner sono le new entry della Rete, che si conferma sempre più radicata nel tessuto economico della Regione e driver strategico di aggregazione imprenditoriale.

 

 

 

Exclusive Brands Torino, la Rete delle Eccellenze del territorio piemontese nata nel 2011 su iniziativa di Unione Industriali Torino, annuncia l’ingresso di sette nuove aziende e quattro nuovi Partner: Acetifico Varvello, Candioli Pharma, Codebò, Eurofork, Leone dal 1857, Molini Bongiovanni, Sant’Agostino Casa d’Aste sono i nuovi Retisti, mentre Aon, CIDIMU, Fly Free Airways e Grand Hotel Sitea aderiscono come Partner. Da oggi, così, nuove aziende allargano gli orizzonti della mission di Exclusive Brands Torino: promuovere il valore della tradizione, l’avanguardia della tecnologia e la cultura del territorio piemontese come driver strategici per rappresentare un esempio consolidato di eccellenza, declinato ora in nuove storie imprenditoriali, con le loro unicità, valori e percorsi.

 

Con i nuovi ingressi la Rete consolida la sua presenza nel tessuto imprenditoriale piemontese, arrivando a rappresentare trentuno aziende, per un totale di quasi 2000 lavoratori sul Piemontee 500 milioni di euro di fatturato globale, con una quota export media di circa il 50%. Cifre che testimoniano una mission, quella di Exclusive Brands Torino, dalla forte attrattiva sulle imprese, interessate sempre di più a creare quelle sinergie imprenditoriali che definiscono il DNA della Rete.

 

“Oggi Exclusive Brands Torino diventa ancora più grande – commenta Giulio Trombetta, Presidente di Exclusive Brands Torino un segnale che ci rende in primis orgogliosi per il percorso fatto fin qui, a dimostrazione della bontà delle scelte strategiche e i risultati della Rete in questi anni. Il raggio d’azione si dimostra ancora una volta fortemente attrattivo per le aziende del territorio, e il fatto che i nuovi Retisti e i nuovi Partner provengano da settori merceologici fortemente diversi per loro natura, è per noi fonte di orgoglio. Il metro di valutazione per l’ingresso di nuove realtà nella Rete considera l’eccellenza un fattore che le aziende devono aver inserito in senso profondamente allargato e diffuso nel loro fare impresa. Intendiamo infatti l’eccellenza come qualcosa che non riguarda solo il prodotto, ma anche i processi produttivi e le progettualità. È un percorso che coinvolge la responsabilità sociale d’impresa, da considerare componente fondamentale delle loro strategie e strumento di vantaggio competitivo. Far parte di Exclusive Brands Torino deve essere un riconoscimento di aver raggiunto livelli importanti di eccellenza in tutto questo, ma soprattutto uno stimolo per continuare su questa direzione, da oggi insieme ad altre aziende.”

Exclusive Brands Torino presenta la Carta Etica della Rete: l’eccellenza nel fare impresa espande i suoi confini verso un concetto allargato di sostenibilità, condiviso da tutte le aziende.

 

Responsabilità verso le nuove generazioni, il Pianeta, le persone e i valori fondanti: la Rete dà nuovo valore e responsabilità alla propria mission con un documento che impegna le aziende a seguire un percorso di eccellenza declinato alle necessità di sostenibilità del contesto esterno contemporaneo.

 

Exclusive Brands Torino presenta la Carta Etica della Rete, un documento che vuole definire un concetto allargato e rinnovato di eccellenza. La Carta Etica nasce per riallineare i presupposti su cui Exclusive Brands Torino è nata, valorizzando quanto fin qui portato avanti e restituendogli una luce nuova, tenendo conto di un contesto esterno enormemente cambiato, dove il principio stesso di eccellenza ha necessità di assumere un valore più ampio.

 

L’eccellenza di prodotto oggi diventa un fattore al quale Exclusive Brands Torino vuole aggiungere la promozione di uno stile e di una vision più globale e contemporanea: quella di prendersi carico della valutazione degli impatti sociali e ambientali delle proprie azioni, impegnandosi a migliorare costantemente la sostenibilità dei propri processi produttivi, mettendo al centro le persone coinvolte nella filiera e offrendo prodotti di ottima qualità.

 

Il principio di eccellenza, che è parte della natura di Exclusive Brands Torino, oggi viene quindi allargato verso nuove sfide, al passo con quelle che l’intero scenario economico globale si trova ad affrontare: responsabilità verso le nuove generazioni, verso il Pianeta, verso le persone, verso i valori fondanti.

 

Al culmine del suo percorso, contando trentuno aziende che rappresentano quasi 2000 dipendenti sul territorio piemontese e oltre 500 milioni di euro di bilancio complessivo, con una quota export media di circa il 50%, Exclusive Brands Torino annuncia così una nuova sfida, non solo come Rete ma coinvolgendo direttamente ogni azienda.

 

“Oggi Exclusive Brands Torino – dichiara Giulio Trombetta, Presidente di Exclusive Brands Torino – rinnova quel ruolo di laboratorio di innovazione che ha sempre cercato di perseguire, inserendolo in una logica di urgenza, di contemporaneità e di necessità. Trentuno aziende, diverse per natura, economie, filiera produttiva, oggi fanno una promessa comune: quella di assumersi una nuova responsabilità all’interno della società, ripensando i propri modelli aziendali. Molte delle imprese hanno internamente intrapreso questo percorso già da anni: le migliori esperienze e pratiche verranno analizzate con la consulenza dell’ufficio ESG dell’Unione Industriali e poi condivise, per diventare patrimonio comune e stimolo di miglioramento a chi sta avviando il processo, declinando l’obiettivo della sostenibilità sotto i quattro aspetti diversi che abbiamo identificato come prioritari. Un target ambizioso a cui ogni azienda è invitata a contribuire, per creare un modello concreto, visibile e esportabile di rete di imprese responsabili”.

 

“Partire dall’eccellenza locale per arrivare ai mercati internazionali – commenta Alessandra Girardi, Vice Presidente di Exclusive Brands Torino è sempre stata questa la mission di Exclusive Brands Torino. Oggi allarghiamo il suo raggio d’azione, per inserirlo in un contesto globale profondamente diverso. Fare impresa, e per noi, fare rete di impresa, deve tenere conto di mercati più coscienti, che desiderano prodotti e aziende non solo di alta qualità, ma capaci di rispettare livelli elevati di sostenibilità e trasparenza, generando un impatto positivo sul mondo che le circonda. Speriamo che la condivisione e la natura collaborativa della Rete, applicate a questa nuova sfida, potranno essere d’esempio per tutto lo scenario economico nazionale: non possiamo dimenticare che la sinergia è la chiave per migliorare la situazione”.

 

 

 

 

Distribuzione gas, Iren cede quote

IREN conferma l’intenzione di cedere una quota di minoranza di una newco operativa nel settore delle reti di distribuzione gas entro la fine del 2023, come anticipato nel Piano Industriale al 2030 presentato il 23 Marzo 2023.

L’obiettivo è l’individuazione di un partner finanziario che permetta a Iren di incrementare il livello di competitività in occasione delle future gare per l’affidamento delle concessioni gas sia in territori dove IREN è già presente che in territori nuovi e sinergici, e che supporti il piano di investimenti previsto dal Gruppo a Piano Industriale per le reti di distribuzione gas con oltre €750M di investimenti destinati alla transizione energetica, alla digitalizzazione e all’adeguamento dell’infrastruttura al futuro utilizzo di miscele di gas naturale e idrogeno.

A fine 2022, la rete di distribuzione gas di IREN è composta da 8.160 km di rete e ha un valore tariffario riconosciuto (RAB) pari a 724 milioni di euro.

Le interlocuzioni risultano al momento ancora in una fase preliminare.

L’arcivescovo Repole: “Non arrendersi alla precarietà”

LE PAROLE DELL’ARCIVESCOVO DI TORINO IN OCCASIONE DEL PRIMO MAGGIO

“Dovrebbe essere la condizione di tutti: avere un lavoro sicuro e adatto ai ritmi della vita. La Bibbia ne fa un requisito fondamentale quando riferisce che «Dio prese l’uomo e lo depose nel Giardino dell’Eden, perché lo lavorasse e lo custodisse» (Gen. 2, 15). La Costituzione Italiana vorrebbe che il lavoro fosse la sicurezza di tutti (art. 1). Invece oggi la caratteristica principale del lavoro è purtroppo l’insicurezza, l’instabilità: è #precarietà dei contratti che non danno garanzie di durata nel tempo, è #svuotamento dei salari che non reggono l’aumento vertiginoso dei prezzi, è #deregolazione dei turni del lavoro e del commercio che non hanno più orari e stravolgono i ritmi delle famiglie, tengono i genitori lontani dai figli o dai familiari anziani anche nei giorni di festa, anche la sera… Stiamo entrando nel tempo della precarietà, che è l’esatto contrario della sicurezza. Dobbiamo rassegnarci a tutto questo? È proprio tutto ineluttabile?”
(ROBERTO REPOLE, Arcivescovo)- Diocesi di Torino

Riconoscimento del Distretto del cibo e del vino Langhe-Monferrato e del Distretto del cibo del Roero

L’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte Marco Protopapa  ha riconosciuto ufficialmente ai sensi del Regolamento regionale n. 4 del 13 novembre 2020 ”Individuazione e disciplina dei Distretti del Cibo”, il Distretto del cibo e del vino Langhe – Monferrato e il Distretto del cibo del Roero, dando comunicazione al Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle Foreste per la loro iscrizione all’albo nazionale dei Distretti del Cibo.

Lassessore all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte sottolinea che il riconoscimento dei due Distretti non può che essere un ulteriore opportunità di valorizzazione per i Comuni e le realtà economiche che ne fanno parte, dai Consorzi di tutela, alle associazioni di produttori e realtà imprenditoriali, grazie ai quali abbiamo produzioni vitivinicole e agroalimentari che hanno reso unici e rinomati a livello internazionale ii territori coinvolti.

Il nuovo Distretto del Cibo e del Vino Langhe – Monferrato è stato costituito dai due principali Consorzi di tutela del territorio, il Consorzio Barbera d’Asti e dei Vini del Monferrato e il Consorzio per la tutela dell’Asti, da cui è partita l’iniziativa, insieme al Consorzio Tutela Vini d’Acqui, Consorzio Tutela Cardo gobbo Nizza Monferrato, GAL Terre Astigiane nelle Colline patrimonio dell’Umanità soc. coop, Associazione Astesana strada del Vino e del Cibo. L’obiettivo è di operare in modo sinergico per promuove il territorio e le risorse agroalimentari e vitivinicole, consolidare e sviluppare l’offerta turistica, le attività economiche che perseguono la sostenibilità economica, ambientale e sociale. E’ previsto un Piano triennale di promozione per gli anni 2023, 2024, 2025 per la valorizzazione dell’Astigiano, Monferrato Astigiano, Piana Casalese, Acquese e Valle Bormida, Langhe.

L’intera area, in cui ricadono i 197 Comuni distribuiti nelle province di Alessandria, Asti e Cuneo, a vocazione vitivinicola ampiamente storicizzata, si caratterizza per le produzioni di vini di qualità Docg e Doc, per le eccellenze agroalimentari certificate Dop, Igp e Pat, per le peculiarità paesaggistiche, ambientali e culturali comprendendo il Sito Unesco Paesaggi Vitivinicoli di Langhe – Roero e Monferrato articolato in La Langa del Barolo, Le colline del Barbaresco, Nizza Monferrato e il Barbera, Canelli e l’Asti Spumante, Il Monferrato degli Infernot, Il Castello di Grinzane Cavour.

Il Distretto del cibo del Roero, che comprende 24 Comuni (23 nel Cuneese e Cisterna d’Asti in provincia di Asti), ha come ente capofila l’Associazione valorizzazione Roero e coinvolge l’Associazione Sindaci del Roero, il Mercato ortofrutticolo del Roero, l’Associazione per i Paesaggi vitivinicoli Langhe Roero Monferrato, le associazioni agricole Condiretti, Cia, Confagricoltura del Cuneese, Confartigianato Cuneo, Associazione commerciati Albesi, Ascom Bra. La finalità è promuovere uno sviluppo omogeneo delle filiere agroalimentari presenti nell’area attraverso un piano di attività condiviso che coinvolge le aziende agricole, commerciali e artigiane del Distretto che rappresentano il tessuto imprenditoriale del territorio caratterizzato per la produzione dei prodotti di qualità certificata che commercializzano sui mercati nazionali e internazionali.

Ad oggi in Piemonte sono in totale tre i Distretti del cibo riconosciuti con il nuovo Regolamento regionale (il Distretto del Chierese-Carmagnolese è stato il primo ad ottenere il riconoscimento, nel 2022).