ECONOMIA- Pagina 128

Sfide e opportunità nel settore agroalimentare e nei mercati all’ingrosso

RITRATTI TORINESI
Intervista a Simona Riccio

Simona Riccio, Social Media Manager del CAAT e Agrifood Strategist, vive il settore agroalimentare a 360 gradi.

“La mia passione e il mio interesse per i mercati agroalimentari all’ingrosso – sostiene Simona Riccio – sono nati da una profonda affinità nei confronti del settore alimentare e dalla consapevolezza dell’importanza cruciale che riveste nella nostra società”.

Simona Riccio che, sin da giovane ha avuto l’opportunità di crescere in un contesto familiare in cui l’agricoltura e al produzione alimentare erano valori fondamentali, ha imparato ad aver cura e a valorizzare il lavoro degli agricoltori e di tutti coloro che contribuiscono alla catena dell’approvvigionamento alimentare.

“Questo interesse – continua Simona Riccio – si è trasformato in una vera e propria passione quando chiesi al direttore generale del CAAT, Gianluca Cornelio Meglio di visitarlo. Ricordo di quella fredda giornata accanto al Presidente Marco Lazzarino tutti i colori, i profumi e il vociare allegro di una città in movimento.

Ho subito compreso che questo settore meritava attenzione e percepito l’importanza che il CAAT svolge all’interno della distribuzione e della commercializzazione dei prodotti alimentari a livello locale, nazionale e internazionale”.

Simona Riccio, attraverso le sue competenze dei mercati all’ingrosso, si impegna per valorizzare il lavoro degli agricoltori e dei prodotto di qualità nell’ottica di un loro percorso di crescita. Attribuendo grande importanza al ruolo dei mercati agroalimentari e all’ingrosso Simona Riccio favorisce lo sviluppo di solide relazioni tra i vari settori della filiera agroalimentare.

“I mercati generali- afferma Simona Riccio – rappresentano una fonte di opportunità per agricoltori e produttori al fine di accedere a nuovi canali distribuzione e ampliare la loro presenza sul mercato.

Tra quelle che sono le sfide attuali nel settore agroalimentare possiamo individuare un crescente interesse per i prodotti biologici in una direzione che va verso la sostenibilità, capace di tenere conto non soltanto della quantità ma anche della qualità.

Si tratta di una sfida che prevede un fondamentale lavoro di collaborazione, di investimento in tecnologie innovative e di promozione della trasparenza lungo l’intera catena di approvvigionamento”.

Interpellata sull’argomento che riguarda l’evoluzione futura del settore agroalimentare dei mercati all’ingrosso Simona Riccio afferma che l’evoluzione di questi ultimi sarà influenzata da un aumento costante della domanda di prodotti sostenibili e biologici, nonché di una crescente adozione di tecnologie innovative come l’intelligenza artificiale, al fine di migliorare l’intelligenza e la tracciabilità a dei prodotti.

“Grazie al Presidente di Italmercati Fabio massimo Pallottini – aggiunge Simona Riccio – ho partecipato all’evento organizzato da Italmercati -Rete di imprese e The European House – Ambrosetti, dove si è discusso di un argomento importante quale il cambiamento che l’Italia deve affrontare.

L’Italia ha bisogno di fare squadra per raggiungere l’obiettivo di un riconoscimento dell’importanza crescente dei mercati all’ingrosso all’interno della filiera agroalimentare “.

“Ci tengo a ricordare- cita Simona Riccio – che tutto il settore non si è mai frenato nelle difficoltà, sempre attivi nel periodo pandemico, e ora vicino all’Emilia Romagna che, colpita dall’alluvione, versa e affronta tante criticità. Proprio gli agricoltori hanno messo a disposizione il loro lavoro e le loro attrezzature al fine di ripristinare una situazione disastrosa.

Mara Martellotta

Case popolari, dopo 20 anni sbloccati i fondi

 I PRIMI 18 MILIONI DEI FONDI EX GESCAL
LA NOTA DELLA REGIONE – Grazie al lavoro dell’assessore regionale alla Casa, Chiara Caucino, e grazie alla  struttura la Regione è riuscita laddove altri in più di 20 anni avevano fallito: le risorse immediatamente disponibili sono oltre 10 milioni suddivisi sulle tre Atc. Di questo importo il 20% minimo dovrà essere per legge riservato a interventi su alloggi di risulta al momento non assegnabili per gravi carenze manutentive. Il resto verrà assegnato per interventi di recupero e riqualificazione di interi fabbricati per far fronte alle note necessità dovute all’emergere delle nuove povertà. I restanti 8 milioni rappresentano gli accantonamenti che potranno essere utilizzati dalle Atc previa dichiarazione dei rispettivi Cda.
Un risultato storico, prezioso, più che mai utile in un momento come questo, dove l’aumento delle nuove povertà ha portato a un innalzamento del fabbisogno di alloggi di edilizia residenziale pubblica.
Un risultato ottenuto grazie alla caparbietà dell’assessore regionale Chiara Caucino – che ha lavorato anni per arrivare ad oggi – e di tutta la struttura regionale che si occupa di casa, chiamata dall’assessore a uno sforzo per arrivare dove nessuno, dal 2001, era riuscito: sbloccare la prima tranche dei fondi «ex Gescal» per il Piemonte, che giacevano nei «forzieri» della Cassa Depositi e Prestiti.
In totale, la prima tranche che oggi la giunta, su proposta di Caucino, ha sbloccato, è di più di 18milioni di euro.
Le risorse immediatamente disponibili ammontano esattamente a 10.155.054,11 di euro, da ripartite nell’ambito territoriale di riferimento sulla base del numero degli alloggi di edilizia sociale in regime di edilizia sovvenzionata di proprietà delle Atc, ovvero: Piemonte Nord, 8.257 alloggi, Piemonte Centrale, 17.659 alloggi e Piemonte Sud: 9.246 alloggi.
Le risorse seguiranno due linee di interventi: la prima riguarda l’efficientamento energetico, la messa in sicurezza statica, la manutenzione straordinaria, la realizzazione, il rinnovo, la sostituzione o l’adeguamento degli impianti a servizio delle unità abitative e il  recupero e la riqualificazione di interi fabbricati a prevalenza abitativa.
Nel caso di interventi di recupero e riqualificazione di interi fabbricati per concorrere al raggiungimento degli obiettivi nazionali e comunitari è richiesto un incremento minimo di due classi energetiche e comunque un livello prestazione energetica a fine lavori pari almeno alla classe C per ogni intero edificio oggetto di riqualificazione proposto a finanziamento, da dimostrare mediante Attestato di Prestazione Energetica (APE) ante e post intervento.
Non è richiesto il raggiungimento della prestazione energetica migliorativa minima sopra indicata per gli interventi di messa in sicurezza statica, la realizzazione o il rinnovo o la sostituzione o l’adeguamento degli impianti a servizio delle unità abitative, l’eliminazione delle barriere architettoniche degli edifici.
E’ poi prevista anche una seconda linea di intervento che riguarderà interventi di manutenzione straordinaria di singoli alloggi «di risulta», attualmente non assegnabili per gravi carenze manutentive.
Queste risorse sono state pertanto ripartite tra i tre ambiti come segue: Piemonte Nord: 2.384.684,65 euro, Piemonte Centrale 5.100.054,05 euro e Piemonte Sud 2.670.315,41 euro.
Una riserva minima pari al 20% delle risorse disponibili a livello di singolo ambito è resa disponibile destinata alla «linea 2». Possono presentare richieste di finanziamento per le due linee di intervento esclusivamente le Atc: l’elenco delle richieste, in ordine di priorità, deve essere approvato con deliberazione dei rispettivi Cda.
A questi 10milioni 155mila 054,11 euro, si aggiungono inoltre ulteriori 7 milioni 968mila e 147,03 euro: si tratta di accantonamenti delle tre Atc, utilizzabili solo previa dichiarazione dei Consigli di Amministrazione degli Enti stessi ed esclusivamente per interventi attinenti alla «linea1»: in totale le risorse ammontano a 4.886.743,35 milioni per Atc Centro, 2.650.912.23 milioni per Atc Nord e 430.496,45 mila euro per Atc Sud.
Fondamentale sarà il rispetto del cronoprogramma: entro 2 mesi affidamento della progettazione degli interventi; entro 7 mesi approvazione progetto esecutivo; entro 9 mesi pubblicazione dei bandi di gara; entro un anno aggiudicazione definitiva dell’appalto (atto di efficacia dell’aggiudicazione); entro 15 mesi consegna e avvio dei lavori ed entro due anni la realizzazione di almeno il 50 per cento degli stessi.
Per gli interventi di manutenzione straordinaria di alloggi «di risulta» non assegnabili per gravi carenze manutentive, gli interventi ammessi al finanziamento devono giungere a conclusione dei lavori entro e non oltre 120 giorni dalla data di assunzione del provvedimento dirigenziale di concessione del finanziamento da parte della Regione.
L’assessorato regionale alla Casa si farà carico di una rigorosa azione di monitoraggio per verificare il rigoroso rispetto di regole e tempi.
«Nell’annunciare questa notizia – spiega Caucino – non posso negare di provare una soddisfazione immensa in quanto, grazie alla collaborazione di tutta la mia struttura siamo riusciti davvero a realizzare un’impresa che pareva al limite dell’impossibile». «Dietro a questo risultato – prosegue Caucino – ci sono anni di lavoro da parte mia e della struttura. Il tutto in un momento socialmente molto delicato, dove l’emergere delle nuove povertà, dovute agli effetti a lungo termine delle due grandi crisi economiche, ai disastri causati dalla pandemia da Covid19 e alle nefaste conseguenze della guerra in Ucraina hanno fatto aumentare in misura significativa le persone che necessitano di una casa popolare. In tale contesto, queste risorse rappresentano una grande possibilità per riqualificare il nostro patrimonio ed è mia intenzione vigilare affinché vengano spese correttamente e rispettando rigorosamente il cronoprogramma». «Ancora una volta – conclude Caucino – questa giunta ha mantenuto la promessa che è stata fatta fin dal primo giorno: lavorare, fare tutto il possibile affinché nessuno venga lasciato indietro o, peggio, da solo».

La Regione punta sulla ricerca e innovazione delle imprese piemontesi

Regione Piemonte investe 80 milioni di euro dei Fondi Europei per sviluppare la capacità di ricerca e innovazione delle imprese piemontesi con l’obiettivo di contribuire alla crescita economica del territorio

Il bando verrà pubblicato nelle prossime settimane. L’assessore regionale Matteo Marnati: «Questo è un punto di partenza. Il nostro sistema industriale deve continuare ad irrobustirsi attraverso la ricerca di sistemi intelligenti ed altamente tecnologici»

Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione, anche con l’introduzione di tecnologie avanzate, delle imprese e del sistema di ricerca piemontese: questo l’obiettivo della Misura che ha ottenuto il via libera dalla Giunta e a cui seguirà, nelle prossime settimane, la pubblicazione del primo bando. La Misura approvata prevede infatti l’attivazione di bandi con cadenza annuale.

La dotazione finanziaria del primo bando – rivolto in particolare alle micro, piccole e medie imprese e alle start up innovative, ma anche alle grandi imprese e agli organismi di ricerca purché in collaborazione con le Pmi, tutti con sede operativa o produttiva in Piemonte – è di 80 milioni di euro a valere sul Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 21-27.

«La regione Piemonte risulta quarta a livello nazionale per capacità di innovazione – commenta l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – Considero questo risultato un punto di partenza perché il nostro sistema industriale, soprattutto le PMI, con grandi potenzialità deve continuare ad irrobustirsi attraverso la ricerca e l’innovazione investendo sempre in nuovi sistemi intelligenti ed altamente tecnologici».

L’obiettivo del bando è quello di sostenere, attraverso contributi a fondo perduto, i programmi di investimento in ricerca e sviluppo dei soggetti piemontesi interessati a realizzare progetti, anche in collaborazione.

In realtà si tratta di un duplice obiettivo: da una parte sostenere lo sviluppo o l’avanzamento di risultati scientifici e tecnologici di rilievo, negli ambiti di ricerca individuati nella Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente 21-27; dall’altra, nel caso di progetti in uno stadio già avanzato in termini di risultati di ricerca già conseguiti, sostenere la validazione degli stessi e la loro immissione nei processi produttivi delle imprese. Lo scopo è pertanto quello di sostenere tutta la filiera della R&D

Due le linee di intervento nelle quali si articola la misura: la linea 1 che prevede il supporto alle attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale il cui target prioritario sia l’effettivo livello di innovazione e la qualità tecnico-scientifica; la linea 2 che prevede il supporto alle attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale e innovazione in fase avanzata ma che prefigurino un piano definito di valorizzazione industriale e commerciale dei risultati.

Visco: “Politica monetaria va accompagnata da politica di bilancio”

Il Governatore della Banca d’Italia, Ignazio Visco, ieri era al Festival dell’Economia di Torino.“Non bisogna lasciare da sola la politica monetaria: va accompagnata – ha detto – da una politica di bilancio accorta e dalla responsabilità delle parti sociali. In Europa ci sono i sindacati e le imprese. Quando c’è uno choc che non va accomodato non è perché vogliamo fare cadere i salari, ma perché i salari devono crescere con la crescita  dell’economia. Se si dovesse mettere in moto la rincorsa prezzi-salari sarebbe illusoria”. Visco ha parlato anche di inflazione: “al momento siamo sotto il 6 per cento a livello europeo, stiamo andando nella direzione del target del 2 per cento, e bisogna essere sicuri che non riparta, io credo anche evitando che poi ci sia un effetto recessivo sull’economia reale”.

Pnrr, la Giunta approva interventi di edilizia scolastica per 24 milioni e 850mila euro

Uno dei maggiori investimenti che la Città di Torino sta realizzando con i fondi PNRR riguarda l’edilizia scolastica attraverso interventi di ricostruzione, manutenzione straordinaria, restauro e messa a norma di 98 scuole che garantiranno edifici accoglienti, funzionali ed efficienti.

La Giunta Comunale ha dato il via libera ai lavori di messa in sicurezza e manutenzione straordinaria degli edifici scolastici delle aree Nord, Sud, Est e Ovest della città per complessivi 16 milioni di euro, 4 milioni per ogni quadrante. Contestualmente sono stati approvati i progetti esecutivi dei lavori di restauro e adeguamento normativo della scuola primaria ‘Pestalozzi’ in via Banfo 32, per un importo di oltre 5 milioni di euro e per l’efficientamento energetico e la riqualificazione dell’edificio scolastico di via Stampini 25 per complessivi 3 milioni e 850mila euro.

Tutti i progetti sono stati approvati nel rispetto delle tempistiche del PNRR, che prevede l’inizio dei lavori nel 2024 e la fine nel 2026.

La scuola ‘Pestalozzi’, edificio storico costruito tra il 1904 e il 1906 e ampliato successivamente nel 1924, sorge nel quartiere Barriera di Milano. La struttura è inserita nel Catalogo dei Beni Culturali Architettonici della Soprintendenza approvato dalla Città di Torino nel 2009, e come altri edifici che rivestono interesse storico-artistico, richiede interventi di conservazione e il mantenimento in sicurezza. I lavori riguarderanno il consolidamento e la reintegrazione degli intonaci frammentari attraverso il restauro conservativo della decorazione esterna di finitura, il rifacimento del manto di copertura e il suo consolidamento statico e adeguamento sismico, oltre alla sostituzione dei serramenti.

L’intervento previsto nella scuola secondaria di primo grado ‘Ignazio Vian’ in via Stampini, nel quartiere Madonna di Campagna, periferia nord di Torino, mira a  riqualificare l’edificio, migliorandone la funzionalità, assicurando adeguate condizioni di sicurezza e igienico-sanitarie e riducendo gli sprechi energetici. Saranno sostituiti i serramenti esterni e sarà realizzato il cappotto termico verticale e orizzontale della copertura della scuola e della palestra. I lavori prevedono inoltre il rifacimento dei servizi igienici della scuola e della palestra, compresi gli spogliatoi, e delle pavimentazioni della scuola e della palestra. I materiali che saranno impiegati rispetteranno il principio del DNSH (Do No Significant Harm) ossia di non arrecare alcun danno significativo all’ambiente.

Le risorse del PNRR sono un’occasione unica per la nostra Città e la decisione di destinare gran parte di questi fondi alle scuole non lascia dubbi – sottolinea Carlotta Salerno, Assessora all’Istruzione e all’edilizia scolastica -. Per Torino la scuola è il primo motore di rigenerazione urbana. Ristrutturazione, efficientamento energetico e manutenzioni sono solo alcune delle azioni previste nei progetti di riqualificazione approvati. La scuola è la struttura in cui le nostre bambine e i nostri bambini trascorrono maggiormente la loro giornata e meritano pertanto di viverla appieno e in sicurezza, in ambienti che evolvano come cambia la didattica. Abbiamo investito e continueremo a investire con l’obiettivo di garantire alle studentesse e agli studenti, e a tutta la comunità scolastica, luoghi in cui possono esprimersi al meglio, che rispecchino le loro energie e in cui sentirsi a casa”.

Il programma degli interventi adottato dalla Città – per un investimento totale di 91,25 milioni di euro – è diversificato a seconda della natura degli immobili e prevedono, in generale, tre azioni di intervento. Il recupero degli edifici scolastici di fine Ottocento, inizio Novecento con opere di restauro, ripristino degli spazi interni e messa a norma degli impianti per assicurare adeguate condizioni di sicurezza e confort. La manutenzione straordinaria con opere di efficientamento energetico, tra le quali l’isolamento termico delle facciate e delle coperture, la sostituzione dei serramenti e l’ammodernamento impiantistico per ridurre gli sprechi e migliorare le funzionalità dell’immobile. Infine la realizzazione di nuove scuole performanti “a energia quasi zero” (nZEB) e lo sviluppo di spazi di relazione e di studio rispondenti a nuovi modelli didattici.

I lavori permetteranno di conservare e riqualificare gli edifici scolastici, assicurandone il funzionamento e il miglioramento degli standard prestazionali e garantendone l’idoneità e la fruibilità. Rispondono, inoltre, alle linee guida della strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile e del Piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici.

Moncalieri con Regione e Città Metropolitana per vincere la partita del turismo

ROSPETTIVE FUTURE DEL TURISMO A TORINO E NELLA CITTA’ METROPOLITANA

Il PNRR sulle Residenze Sabaude

Moncalieri, 7 giugno ore 17

Biblioteca civica Arduino, via Cavour 31

Pagina facebook @bibliomonc

Moncalieri in squadra con regione Piemonte e Città Metropolitana, per vincere la partita del turismo. Un partenariato flessibile e allargato a tutti i comuni nei cui territori sono ubicate le Residenze sabaude. E con ricadute di sistema importanti, che fanno leva su linee di finanziamento ministeriali, attivate tramite la legge 106 del 2021 dedicata al rilancio delle città d’arte e dell’attrattività dei comuni sul cui territorio siano ubicati siti riconosciuti dall’Unesco.

Per mettere meglio a fuoco strategie comuni e fare il punto della situazione, a Moncalieri si tiene mercoledì 7 giugno un incontro di presentazione e analisi dei progetti in atto. L’appuntamento è in biblioteca (via Cavour 31) alle ore 17. Vi prendono parte Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio Regionale del Piemonte, Domenico Carretta, assessore al Turismo e ai Grandi Eventi della Città di Torino, Sonia Cambursano, consigliera di Città Metropolitana con delega a Turismo Attività produttive, Sviluppo economico e Pianificazione strategica, Marcella Gaspardone, manager Marketing e Promozione di Turismo Torino e Provincia. Modera Laura Pompeo, assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità di Moncalieri. L’ingresso è libero ed è anche possibile seguire i lavori in streaming sulla pagina facebook della biblioteca @bibliomonc.

In ballo per Moncalieri c’è in prima battuta il nuovo infopoint turistico, alla cui realizzazione sono destinati 40.000 euro, che rientrano in una partita che porterà complessivamente al circuito dei comuni aderenti – Torino (capofila), Govone, Racconigi, Rivoli, Agliè, Bra, Venaria Reale che hanno risposto in partenariato al relativo avviso pubblico, dando così attuazione all’idea progetot denominata “Residenze Sabaude, un territorio da re” – 2 milioni di euro. Il nuovo info point, per il quale si sta individuando la sede, lavorerà in sinergia con gli altri 3 punti turistici già attivi: Biblioteca civica Arduino e Biblioteca Turletti a Revigliasco (entrambi istituiti in collaborazione con Turismo Torino e Provincia, e gestiti rispettivamente dalla biblioteca e da Pro Loco Revigliasco), Porta Navina (gestito da Pro Loco Moncalieri).

Cruciale sarà inoltre, nei prossimi 12 mesi, l’iniezione di fondi PNRR destinati al Parco Storico del Castello Reale: 2,2 milioni di euro per il recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione del sito, acquisito al patrimonio comunale come esito di una complessa trattativa con il Ministero della Difesa (2015-2018). Se ne prevede l’apertura al pubblico nel 2024. Moncalieri beneficia infine, grazie al bando “Next Generation WE” (Compagnia di San Paolo) di 80.000 euro per la riprogettazione unitaria del sistema del verde cittadino e per la comunicazione.

Stanno rivelando tutta la loro tenuta e solidità le strategie che portiamo avanti dal 2015, strategie che vedono in Moncalieri, nel suo enorme patrimonio di verde storico, nel Castello Reale e nei fiumi, i pilastri del rilancio della città a tutti i livelli, agendo sulla leva dell’attrattività culturale e turistica – sintetizza l’assessore alla Cultura Laura Pompeo – Il nostro progetto-cornice Moncalieri Città nel Verde si conferma un’intuizione corretta. Avevamo ragione anche a vedere nel lavoro di rete una carta vincente: è insieme che si vince e si toccano grandi traguardi. I progetti che analizzeremo nel corso dell’incontro di mercoledì sono anzitutto un grande successo di rete, grazie al lavoro di squadra dei comuni coordinati dalla capofila Torino, e con la cruciale supervisione e il supporto di Turismo Torino e Provincia”.

Ristoratori e guide turistiche soddisfatti per le presenze nel ponte del 2 giugno a Torino

 

I tour tematici sempre più richiesti per le visite guidate. I ristoratori: molto soddisfacente’ il mese di maggio e previsioni positive per l’estate. La presidente Maria Luisa Coppa: «Vogliamofar crescere la sinergia tra cultura e commercio, creando un’esperienza ancor più appagante per i sempre più numerosi visitatori che scelgono Torino come meta».

Torino, 01 giugno 2023Si chiude con il 2 giugno un lungo periodo ricco di ponti, eventi e festività che ha portato a Torino visitatori e turisti facendo segnare importanti ‘sold out’ ad albergatori e ristoratori. Soddisfatte anche altre categorie, come le guide turistiche, che vedono in quest’ultimo ponte ancora un incremento rispetto allo scorso anno.

«Stiamo senza dubbio assistendo ad un momento positivo per il turismo in città – sottolinea Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia -. Le indagini condotte da Ascom tra i propri soci confermano un gradimento sempre crescente nei confronti di Torino come meta turistica, grazie, soprattutto, alla qualità dell’offerta culturale ed enogastronomica abbinata spesso ad eventi di alta qualità. Le ricadute più immediate sono naturalmente per alberghi e ristoranti, ma anche il commercio può giovare di questa stagione positiva: Ascom è infatti impegnata a valorizzare l’impatto dei visitatori sul commercio locale, sfruttando la competenza e le peculiarità delle nostre attività. L’obiettivo è far crescere la sinergia tra cultura e commercio, creando un’esperienza ancor più appagante per i sempre più numerosi visitatori che scelgono Torino come meta».

Per il ponte del 2 giugno le guide turistiche di GIA Guide Interpreti Accompagnatori, aderente ad Ascom Confcommercio Torino e provincia, confermano un incremento di prenotazioni e un crescente interesse verso la scoperta della città con una guida professionista. Dall’indagine Ascom sulle previsioni per il lungo week end in arrivo, circa l’80% delle guide GIA dichiara un aumento delle prenotazioni rispetto alla stessa festività dello scorso anno e il 17% lo ritiene comunque paragonabile.

Rispetto alla tipologia di visitatori che prenotano un servizio di visita accompagnata quasi il 70% è rappresentato da gruppi organizzati, il 17% da coppie e il 13% da amici. Pochissime le famiglie.

Per quanto riguarda la provenienza di chi opziona una visita guidata la maggior parte sono italiani, per il 56%, seguiti dagli stranieri (40%) e dai piemontesi (4%).

La durata media dei tour guidati è per il 61% di massimo 3 ore e per il 17% di mezza giornata, mentre sono meno frequenti le visite di un’intera giornata (9%) o su più giorni (13%).

Complice anche la gratuità dei musei statali il 2 e 4 giugno i tour più richiesti riguardano la visita del centro storico a piedi, i musei, le mostre in corso. Non mancano le richieste per le escursioni fuori Torino, al sito Unesco Olivetti di Ivrea, ad esempio, o per visite a luoghi insoliti come il cimitero monumentale. Tra i tour tematici proposti dalle guide i turisti apprezzano in particolar modo i programmi di degustazioni enogastronomiche abbinate alla visita dei musei, tra i quali sta riscuotendo un notevole successo il tour del Vermouth.

Soddisfatti per l’andamento delle prenotazioni anche i ristoratori aderenti ad Epat Ascom, la principale associazione dei pubblici esercizi di Torino e provincia. Dall’indagine realizzata da Ascom emerge che per il 73% dei ristoratori Epat le prenotazioni per il 2 giugno sono in linea con lo scorso anno e per il 20% sono aumentate. La provenienza dei clienti è variegata: il 27% sono torinesi, il 10% piemontesi, ma ben il 36% sono italiani e il 27% stranieri.

Per i ristoranti il 2 giugno chiude un periodo particolarmente favorevole, che bilancia, almeno in parte, le problematiche relative ai rincari di prodotti ed energia: il 64% si dichiara infatti soddisfatto dell’andamento del mese di maggio e il 36% ritiene il periodo ‘molto soddisfacente’. Ottimismo anche per le previsioni estive, che potrebbero segnare un significativo miglioramento rispetto al 2022 visto il flusso costante di turisti di questi ultimi mesi. Il tempo atmosferico potrebbe incidere sulle scelte di ristorazione, ma il grado di fiducia dei ristoratori è comunque alto.

Infoday, attacchi informatici: come proteggersi?

La Camera di commercio di Torino attraverso il suo PID – Punto Impresa Digitale, in collaborazione con Fondazione Piemonte Innova, offre alle pmi strumenti di analisi e di protezione dai rischi. Martedì 6 giugno un infoday on line per presentare tutti i servizi e scoprire come avvalersi gratuitamente dello strumento più evoluto – Cyber Exposure Index (CEI) – che normalmente è a pagamento.
Torino, 29 maggio 2023 – Quanto la tua impresa è vulnerabile ad attacchi dalla rete? Come misurare l’esposizione al rischio? Come tutelare la sicurezza dei dati? Quanto investire in cybersecurity? Con quali professionalità? Nell’ultimo anno è quadruplicato il numero di attacchi informatici verso le pmi: dal furto di credenziali e dalle truffe di phishing via e-mail fino agli attacchi contro gli endpoint. Tra le principali cause di questa aumentata vulnerabilità la scarsa percezione del rischio e le limitate risorse a disposizione. Per questo la Camera di commercio di Torino da quest’anno propone alle imprese torinesi una serie di servizi per approfondire il tema, rilevare eventuali rischi informatici e attivare efficaci strategie di difesa, anche attraverso consulenze personalizzate.
“La cybersecurity è oggi una priorità per le pmi, ma spesso manca una reale conoscenza dei rischi che si possono correre e dei danni economici che ne possono derivare – afferma Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino. – Per questo mettiamo a disposizione delle pmi torinesi nuovi servizi dedicati a questo importante tema, per aumentare il livello di informazione e accrescere le competenze all’interno delle imprese, soprattutto le più piccole, perché proprio la consapevolezza rappresenta la prima arma di difesa”.
Il servizio, svolto nell’ambito delle attività del PID Punto Impresa Digitale prevede diversi strumenti di valutazione dei rischi informatici, accompagnati da azioni di formazione e successivamente di assistenza individuale sulle tematiche della cybersecurity. Il primo passo è la compilazione del PID Cyber Check, un test molto rapido di circa 30 domande che consente una prima auto-valutazione del livello di rischio di un attacco informatico. Il test è stato elaborato dalla rete camerale dei Punti Impresa Digitale con la collaborazione tecnica dell’Osservatorio di Cyber Security del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Competence Center START4.0. Il test è gratuito e può essere realizzato e ripetuto in qualsiasi momento dall’impresa, in completa autonomia; al termine produce un report personalizzato sui rischi e sui danni economici che l’impresa potrebbe subire da possibili attacchi.
Il secondo strumento a disposizione è il Cyber Exposure Index (CEI), uno strumento di assessment più evoluto che, attraverso un complesso algoritmo di estrazione e analisi dei dati sul web, verifica se e come i cybercriminali sono già entrati in possesso dei dati di un’impresa e quali informazioni hanno a disposizione per poterla attaccare. Il Cyber Exposure Index viene calcolato analizzando la “superficie web” dell’azienda, dal sito alla casella di posta aziendale, e scattando una foto esatta dell’impresa attraverso 3 fattori primari:
•     quantità dei servizi esposti su internet
•     elenco delle vulnerabilità potenziali sfruttabili dall’esterno (già note ai cybercriminali)
•     data leakage o “fughe di dati” relative ad utenze e password legate all’azienda.
Lo strumento prevede l’elaborazione di due report a distanza di sei mesi l’uno dall’altro, al fine di fornire un monitoraggio dell’andamento del rischio cyber a cui è sottoposta l’azienda nel tempo. La restituzione dei report alle imprese sarà effettuata dal PID in collaborazione con gli esperti della Fondazione Piemonte Innova e sarà una prima occasione per fornire alle imprese un supporto personalizzato sulle tematiche della cybersecurity.
Il Cyber Exposure Index prevede normalmente il pagamento ad Infocamere SCpA, il soggetto che eroga il servizio, di un contributo alle spese di euro 55 + iva, ma la Camera di commercio di Torino pubblicherà a breve, dalla metà di giugno, un bando per dare la possibilità a 50 imprese della provincia di ricevere gratuitamente il servizio.
 
Assistenza individuale
Il supporto personalizzato alle imprese sulle tematiche della cybersecurity sarà fornito, con la collaborazione degli esperti della Fondazione Piemonte Innova, alle imprese che avranno effettuato entrambi gli strumenti di valutazione del rischio sopra citati, PID Cyber Check e Cyber Exposure Index (CEI).
Infoday on line martedì 6 giugno 2023
Organizzato in collaborazione con Infocamere, Dintec e Fondazione Piemonte Innova, sarà l’occasione per illustrare in dettaglio i servizi del PID dedicati alla cybersecurity. Iscrizioni su www.to.camcom.it/cybersecurity-6-giugno

Ripensare la globalizzazione, al via il Festival dell’Economia

 

Ripensare la globalizzazione è il tema della seconda edizione del Festival dell’Economia che si è aperto questa mattina al Teatro a Carignano con un’intervista a Mario Monti sul tema della competitività in Europa sul mercato globale dando il via ad un ricco programma di appuntamenti che si terranno tra il Teatro Carignano, il Collegio Carlo Alberto, il Museo Egizio, l’aula San Filippo Neri e le Ogr, sede dell’evento di chiusura, fino al 4 giugno.

“La globalizzazione – ha detto, sul palco per i saluti istituzionali il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirionon ci fa paura, se siamo forti delle nostre radici. Proprio in Piemonte, ad Alba, Michele Ferrero ha creato alcuni dei prodotti più globali del mondo, ma li ha creati local, sul territorio”. Dopo di lui, il Sindaco di Torino Stefano Lo Russo ha salutato i tanti studenti assiepati tra i palchi del teatro per assistere all’intervento del professor Monti. “È anche ascoltando ragionamenti su temi importanti come quelli proposti dal Festival – ha detto – che si apre la mente, non soltanto sui libri. È sotto gli occhi di tutti – e su questo tema i giovanissimi sono particolarmente sensibili- come il cambiamento climatico possa incidere sulle nostre vite. Per questo credo che le sfide del futuro siano quelle della transizione ecologica e di quella digitale ed è solo rispondendo a queste sfide che si può perseguire una sana globalizzazione”.

Proprio di crisi climatica parlerà domani Luca Mercalli al Museo del Risorgimento mentre sabato 3 giugno si terrà la lectio magistralis di Pierre Cahuc sulle politiche del lavoro. Per l’ultimo giorno di festival è previsto il confronto tra Giuseppe De Rita e Marianna Filandri sull’Italia del lavoro nell’epoca della globalizzazione. Il programma completo è disponibile su https://www.festivalinternazionaledellecono

Premi Nobel tra i 170 ospiti del Festival dell’Economia di Torino

Il Festival dell’Economia, ideato, progettato e organizzato dagli Editori Laterza con la direzione scientifica di Tito Boeri, si terrà a Torino dal primo al 4 giugno. All’insegna del tema “Ripensare la globalizzazione”vedrà la partecipazione di 170 ospiti, tra cui 43 relatori internazionali provenienti dai più prestigiosi centri di ricerca mondiali, tra cui 4 premi Nobel, storici, analisti e rappresentanti autorevoli delle istituzioni italiane ed europee.

Giovedì 1 giugno, alle 11 presso il Teatro Carignano, Mario Monti dialogherà con Margrethe Vestager, commissario europeo per la concorrenza, sulla tematica dell’Integrazione Europea e degli aiuti di Stato. Seguirà, alle 12 l’inaugurazione. Alle 12.30, presso il Teatro Carignano, il direttore del festival Tito Boeri si confronterà con Michael Spence, Premio Nobel per l’Economia 2001, per parlare di Transizioni Globali. Presenti anche nel corso delle cinque giornate i Nobel David Card, Joshua Angrist e Paul Krugman, il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco e il ministro agli Affari Europei Raffaele Fitto.

Alle 14, nella Sala Codici del Museo del Risorgimento si terrà un incontro con John Elkann, Fabiano Schivardi e Andrea Gavosto. Alle 15, presso il Teatro Carignano, Massimo Giannini dialogherà con Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per gli Affari Economici e Monetari. Presso il Collegio Carlo Alberto, Common Room, sempre alle 15, Jan Eeckhout terrà una lecture sulla legislazione per arginare il potere delle imprese più grandi a livello globale.

La prima giornata del festival si concluderà, alle 21 presso il Teatro Gobetti, con la lecture di Alessandro Baricco “Next 20. La globalizzazione 20 anni dopo”, introdotta da Giuseppe Laterza.