ECONOMIA- Pagina 125

GL events: determinati per Torino grande destinazione di turismo d’affari

Lieto di apprendere che Regione, Città e Camera di Commercio riconoscano il valore strategico del Polo fieristico per lo sviluppo economico del territorio, GL events è aperta alle possibili soluzioni, purché in una logica concreta, pianificata e condivisa. La mancanza di impegno fattivo delle autorità locali non permette di fare di Torino la destinazione d’affari che merita.

“GL events desidera mantenere Torino e il Piemonte forti, competitivi e attrattivi e quindi intende continuare a investire sul territorio, ma non può più farlo da sola. La società internazionale è lieta di apprendere che le istituzioni locali riconoscano il valore strategico del Polo Fieristico per lo sviluppo economico del territorio e resta aperta alle possibili soluzioni, purché l’impegno dei rappresentanti pubblici si traduca in proposte concrete con un chiaro calendario dei prossimi mesi.

«È questo il senso della “scadenza” del Salone del Libro, una data che viene posta come obiettivo di lavoro, che aiuti tutti a non indugiare oltre, ma a programmare per traguardi: la gestione del tempo e della produttività è essenziale per il successo e la crescita di un’organizzazione» spiega Gàbor Ganczer, amministratore delegato di GL events Italia, oltreché di Hungexpo.

GL events ha dimostrato l’efficacia del modello pubblico/privato in tutte le strutture che gestisce nel mondo. Proprietario del Lingotto Fiere, è a Torino da quasi 15 anni. «Negli ultimi quattro abbiamo avuto molteplici incontri e tavoli di lavoro con le autorità locali di Torino e del Piemonte, al fine di rendere più performante un modello di gestione che rappresenta un caso unico in Italia» dichiara Christophe Cizeron, amministratore delegato di GL events Venues. In nessun’altra città italiana infatti, una società privata assume il management esclusivo di un polo fieristico, asset strategico, senza la partecipazione o il coinvolgimento pubblico.

«Abbiamo avanzato più proposte, nessuna ha avuto seguito e la situazione attuale non può persistere – prosegue Cizeron –. Al di là del sostegno ad alcuni eventi che si svolgono nel polo fieristico, occorre che le istituzioni forniscano segnali concreti del loro interesse per garantire lo sviluppo futuro del sito e l’attrattività economica locale, sia che si tratti di un rilevamento della struttura, con un acquisto a prezzo di mercato, sia che si tratti della creazione di una società mista o di un altro tipo di impegno finanziario, che rifletta l’ambizione delle istituzioni per il territorio».

Considerando le potenzialità dell’attività imprenditoriale condivisa, non vi è dubbio che uno scambio a breve termine consentirà di concludere un accordo a vantaggio dell’animazione economica e sociale del territorio. «Chiediamo però un nuovo modello di lavoro, ci aspettiamo che gli enti locali siano fonte di proposte e attivamente coinvolti nella gestione della sede» chiosa Cizeron.

Maxi piano decennale per lo sviluppo della rete elettrica in Piemonte

TERNA E REGIONE: INCONTRO SULLO SVILUPPO DELLA RETE DI TRASMISSIONE NAZIONALE 2023-2032

Il nuovo Piano di Sviluppo della rete elettrica nazionale 2023-2032 è stato al centro dell’incontro che si è tenuto ieri a Torino tra Terna e la Regione Piemonte a cui hanno partecipato il Presidente della Regione Alberto Cirio, l’Assessore all’Ambiente ed Energia Matteo Marnati, l’Assessore alle Infrastrutture Matteo Gabusi e l’Assessore al Bilancio Andrea Tronzano. Per Terna, sono intervenuti Enrico Maria Carlini, Responsabile Pianificazione del Sistema Elettrico e Autorizzazioni e Francesco Marzullo, Responsabile Pianificazione Integrata della Rete e Governance Piani.

Il Piano di Sviluppo 2023, in continuità con i precedenti Piani, prevede il riassetto della rete elettrica dell’Area Metropolitana di Torino per rendere più efficiente e affidabile il servizio elettrico locale attraverso una serie di interventi riguardanti la parte periferica della città, quali ad esempio il rifacimento a 220 kV dell’attuale collegamento a 132 kV Salvemini-Martinetto.

In provincia di Novara, sono previsti interventi finalizzati a garantire, da un lato, maggiore flessibilità e qualità del servizio e, dall’altro, a massimizzare l’immissione in rete di energia prodotta da fonti rinnovabili. A tal fine saranno rinnovate alcune infrastrutture di rete e sarà realizzata una nuova Stazione Elettrica da collegare all’elettrodotto 220 kV Turbigo Stazione – Biella Est.

Sempre nel novarese, Terna provvederà all’interramento parziale e alla successiva demolizione del tratto aereo del collegamento a 132 kV Mercallo – Cameri. Il progetto, autorizzato dai Ministeri competenti, è attualmente nella fase conclusiva della progettazione esecutiva propedeutica all’avvio dei lavori. Nello specifico, attraverso la realizzazione di un nuovo collegamento in cavo tra Cameri e Borgo Ticino, della lunghezza di circa 22 km, sarà possibile la dismissione di una porzione dell’elettrodotto aereo di circa 21 km. Previsto, inoltre, lo smantellamento di ulteriori 3 km dell’elettrodotto 220 kV Magenta – Pallanzeno che insiste sul Comune di Borgo Ticino. Gli interventi di demolizione interesseranno anche il Parco Naturale del Ticino dove Terna provvederà alla rimozione di 28 tralicci per un totale di 5 km di linea aerea. Complessivamente, saranno oltre 100 i sostegni elettrici dismessi, consentendo di liberare oltre 60 ettari di territorio da infrastrutture elettriche esistenti

In provincia di Vercelli è prevista la realizzazione di una nuova Stazione Elettrica a 380 kV nel Comune di Greggio collegata all’elettrodotto Rondissone – Turbigo e dedicata all’alimentazione della dorsale ferroviaria ad alta velocità/ alta capacità.

In provincia di Alessandria, è programmato un intervento di riassetto della rete finalizzato a migliorare il servizio di trasmissione e a adeguare la rete elettrica al crescente fabbisogno energetico dell’area.

Nel Verbano Cusio Ossola è attualmente in iter autorizzativo presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il riassetto della rete elettrica della Val Formazza. L’intervento prevede la demolizione di circa 60 km di elettrodotti aerei – per un totale di 225 sostegni – che saranno sostituiti da 76 km di nuove linee elettriche aeree e 10 km in cavo interrato. In aggiunta al beneficio legato all’incremento della sicurezza e qualità del servizio, quest’opera consentirà di liberare porzioni di territorio del fondovalle interessato da elettrodotti aerei risalenti agli anni ‘40-’50.

Terna ha previsto, infine, un piano di interventi per la resilienza della rete che interesserà specifiche aree esposte a eventi meteorologici severi sempre più frequenti, in particolare al vento forte. Per garantire la piena affidabilità del servizio anche in condizioni climatiche estreme, saranno realizzati nuovi collegamenti in cavo interrato nell’area di Torino e in provincia di Biella.

Al termine dell’incontro, Terna si è impegnata con la Regione Piemonte a sottoscrivere un nuovo Protocollo di Intesa per rinnovare gli accordi già in essere.  Con questa iniziativa, le Parti si impegnano a promuovere la collaborazione e il confronto con l’obiettivo di accelerare l’attuazione delle linee di azione del Piano. 

Fitofarmaci e imballaggi, dall’Europa segnali positivi

Importanti prese di posizione dell’Unione Europea su temi caldi come l’utilizzo delle sostanze attive fitofarmaceutiche e l’utilizzo degli imballaggi.

L’Assemblea plenaria del Parlamento europeo ha infatti respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50 per cento dell’utilizzo di fitofarmaci. “E’ possibile ora aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore”, commenta il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Sostenibilità non significa assolutamente non poter disporre di efficienti strumenti di difesa delle nostre colture dagli attacchi dei patogeni che limitano le produzioni agricole – afferma la presidente di Confagricoltura Alessandria Paola SaccoE non solo dei patogeni endemici del nostro continente, ma anche, se non soprattutto, di quelli che annualmente entrano nei territori dell’Unione Europea. Non è in discussione l’obiettivo di migliorare sempre di più le modalità di utilizzo degli agrofarmaci, che non devono minacciare le risorse naturali e la biodiversità. Su questo fronte vanno sempre messe da parte le impostazioni ideologiche, lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti. Il voto europeo sembra andare in questa direzione”.

Negli stessi giorni, l’Europarlamento ha espresso voto contrario al divieto all’utilizzo di imballaggi monouso, misura che avrebbe bandito dal 1 gennaio 2028, ad esempio, bustine di zucchero, salse, olio e aceto in bar e ristoranti, confezioni di prodotti da toilette in alberghi, oltre a imballaggi  per frutta e verdura fresca sotto 1,5 kg, a favore di imballaggi riutilizzabili. Il voto contrario dell’Europarlamento risulta particolarmente importante anche per il settore vitivinicolo, perché la proposta originale prevedeva che dal 1 gennaio 2030 almeno il 20% delle bottiglie utilizzate per la vendita di bevande, vini e spumanti compresi, dovesse essere riutilizzato.

Per Confagricoltura è “Un risultato di fondamentale importanza a salvaguardia di una filiera che, dalle imprese agricole fino alla ristorazione, vale il 30% del PIL italiano. E’ stato premiato il lavoro che abbiamo svolto a tutti i livelli e in ogni sede”.

Anche per gli imballaggi monouso nel settore HORECA (piatti, bicchieri, posate…) viene prevista un’importante modifica: saranno vietati a meno che lo Stato membro non possa dimostrare di aver raggiunto alte performance di riciclo (85%) rispetto agli imballaggi immessi sul proprio mercato. L’Italia ha già raggiunto tali target per cui anche questi imballaggi potranno continuare ad essere commercializzati sul territorio nazionale, sottolinea Confagricoltura.

La parola passa ora al Consiglio dell’Unione che dovrebbe definire l’orientamento generale sulla proposta della Commissione europea il 18 dicembre. “Siamo certi che il Governo italiano riuscirà a stringere le necessarie alleanze per consolidare i miglioramenti votati dal Parlamento europeo”, conclude il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti.

Condividiamo il principio di ridurre il più possibile l’uso della plastica e ci impegniamo quotidianamente, come imprenditori agricoli, nella salvaguardia dell’ambiente, la nostra più importante risorsa. Tuttavia non possiamo che plaudere al voto dell’Europarlamento su una norma che avrebbe contribuito ad alimentare la giungla burocratica, spesso ostacolo e non certo aiuto all’attività degli agricoltori”, è il commento del presidente di Confagricoltura Alessandria. Aggiunge la direttrice Cristina Bagnasco: “La provincia di Alessandria è peraltro vicina all’obiettivo posto dalla Regione Piemonte del 65% entro il 2025 di rifiuti riciclati, con punte di eccellenza fino all’80% in molti comuni”.

Latte: “Allevatori preoccupati per il ribasso del prezzo alla stalla”

Confagricoltura Piemonte

Necessario convocare il Tavolo regionale di filiera”

 

Confagricoltura Piemonte ha chiesto all’Assessore regionale all’Agricoltura Marco Protopapa di convocare con urgenza il tavolo del latte per valutare la condizione del settore lattiero – caseario e prevenire una crisi a livello regionale

 

È necessario che tutti gli attori della filiera facciano la loro parte, per evitare di impoverire il nostro patrimonio zootecnico regionale – dichiara il presidente di Confagricoltura Piemonte Enrico Allasia dopo aver analizzato il mercato lattiero caseario e in particolare l’andamento dei due mesi appena trascorsi.

E’ passato oltremodo  tempo dall’ultimo incontro tra le aziende del settore, le Organizzazioni sindacali e le Istituzioni piemontesi: è più che mai doveroso, in un contesto nazionale di incertezza dei mercati dovuto all’innalzamento dei costi di produzione e a uno scenario geopolitico smosso da diversi conflitti, riunirsi attorno al Tavolo regionale per pianificare investimenti e attuare strategie di mercato nel medio/lungo periodo, che richiedono un’adesione convinta di tutta la filiera produttiva e commerciale”.

 

La situazione dei nostri allevamenti bovini da latte è delicatissima ormai da anni – sottolinea Guido Oitana, allevatore e presidente della Sezione regionale Settore Bovini da Latte – ma la crisi si è ulteriormente acuita nell’ultimo periodo anche a causa della pressa di posizione di Lactalis, che ha disdetto molti dei contratti in essere, proponendo per l’anno a venire accordi tali da far rischiare il tracollo delle già fragili economie aziendali”.

 

Confagricoltura Piemonte evidenzia altresì che i prezzi regionali all’origine, storicamente, sono più bassi rispetto a quelli delle altre Regioni del bacino padano per effetto di una valorizzazione della qualità diversa da quella della Lombardia e di una struttura produttiva che vede una scarsa presenza di cooperative lattiero casearie.

In Piemonte sono attive 1.391 stalle da latte con 234.804 vacche: Cuneo è la provincia con più allevamenti (565 stalle e 121.134 vacche), seguita da Torino (539 stalle e 78.747vacche).

In Piemonte, nell’ultima campagna le consegne di latte hanno superato 1,16 milioni di tonnellate con un aumento di oltre il 3% rispetto al periodo precedente. Il peso delle vendite dirette sulla produzione commercializzata rappresenta però meno del 2% del volume, in circa il 20% degli allevamenti, con prevalenza di strutture di limitate dimensioni ubicate nelle aree montane, e una produzione media prossima a 50 t/anno.

A fronte dei risultati produttivi incoraggianti, rimane però come principale elemento di criticità del settore l’estrema volatilità dei prezzi, sia sul versante dei ricavi che di quello dei costi di produzione, accentuato dalla progressiva riduzione dei meccanismi di protezione del mercato comunitario, nonché da fattori economici e finanziari di carattere internazionale.

 

E’ Natale: «Paghiamo gli stipendi»!

Sostenere la retribuzione mensile degli oltre 40 ragazzi con disabilità cognitive o di tipo autistico ai quali è stato dato un lavoro regolarmente retribuito: questo il risultato che l’impresa sociale ATT raggiungerà con Paghiamo gli stipendi. L’iniziativa è rivolta a giovani uomini e giovani donne tra i 20 e i 30 anni – dipendenti, tirocinanti o stagisti – che si occupano di distribuire merende durante gli intervalli nelle scuole del territorio.

Con “Paghiamo gli stipendi”, anche a Natale è possibile contribuire a un progetto in grado di restituire dignità a giovani adulti e di rendere il mondo più sostenibile. La sfida è ambiziosa, ma non certo impossibile: arrivare al traguardo delle mille persone desiderose di impegnarsi e garantire un’offerta mensile di almeno 10 euro. Il fine è nobile: raggiunto l’obiettivo, infatti, sarà possibile sostenere l’intero monte stipendi degli oltre 40 ragazzi con disabilità cognitive o di tipo autistico che proprio grazie all’impresa sociale ATT hanno un vero lavoro.

L’obiettivo della campagna Paghiamo gli stipendi è raccogliere liquidità per il pagamento degli stipendi dei ragazzi, fine al quale chiunque può contribuire con una donazione deducibile. I ragazzi imparano a mettersi in gioco e a superare così, è proprio il caso di dirlo, tutte le barriere verso una piena autonomia e realizzazione. Questo l’IBAN per le donazioni: IT05U0501801000000017073750.

«Anche una piccola cifra versata, con un bonifico ricorrente, il 27 di ogni mese può fare la differenza e siamo certi che in corrispondenza del Natale tante persone vorranno, con una donazione deducibile, contribuire a un progetto nel quale ogni singolo euro donato è destinato integralmente ai giovani con disabilità.» dichiara l’Amministratore dell’Impresa Sociale Carlo Maria Tresso. «Quello proposto da ATT è un percorso di vera crescita e di autentica autonomia, dal momento che i ragazzi imparano competenze professionali, gestionali e relazionali di livello. Siamo sicuri che saranno tante le persone che, convinte della bontà del progetto, decideranno di sostenerlo: da parte nostra, proviamo a stimolarne la generosità con questa sorta di sfida giocosa e con l’obiettivo di arrivare a quota mille sostenitori.»

L’impresa si occupa formare i giovani dal punto di vista professionale nel campo della preparazione alimenti e nella loro vendita e li aiuta in un percorso di crescita dell’autostima, della capacità di lavorare in gruppo, di maneggiare denaro, di relazionarsi con i clienti in modo allegro e positivo. Inoltre le scuole presso le quali i giovani di ATT vendono, durante l’intervallo, la merenda, hanno degli ulteriori benefici: gli alimenti distribuiti sono sostenibili dal punto di vista ambientale, sono di ottima qualità e proposti a prezzi contenuti.

ATT Srl è un’impresa sociale nata dalla volontà di un gruppo di amici determinati che si proponevano un obiettivo preciso, quello di garantire l’inclusione e la crescita personale dei ragazzi con autismo attraverso un’esperienza formativa nell’ambito della ristorazione. La storia dell’impresa è una storia di impegno e perseveranza che, grazie al coinvolgimento di numerosi istituti scolastici, ha dimostrato la capacità di sensibilizzazione oggi anche di tanti cittadini.

 

Opere pubbliche e messa in sicurezza del territorio, ecco i fondi regionali

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La Regione Piemonte rafforza il suo impegno a sostegno dei Comuni erogando oltre 3,2 milioni per interventi di ripristino infrastrutture, recupero sul patrimonio pubblico, sistemazione della viabilità comunale e messa in sicurezza del territorio.

Lo stanziamento, a valere sulla Legge Regionale 38/78, conferma il costante impegno della Regione a supporto degli Enti Locali.

Sono 62 gli interventi finanziati nei Comuni Piemontesi che hanno subito danni in seguito ad eventi meteorologici, o che dovranno intervenire per prevenire situazioni di criticità.

“Questa Giunta continua a garantire il necessario sostegno economico e finanziario ai Comuni che non riuscirebbero da soli a fronteggiare i danni subiti a causa di calamità naturali”, dichiarano il Presidente della Regione Alberto Cirio e l’Assessore alle Opere Pubbliche e Infrastrutture Marco Gabusi.

“Questa iniziativa non solo dimostra la prontezza nel rispondere alle sfide emergenti, ma sottolinea anche l’assidua collaborazione tra la Giunta e gli Enti Locali, che lavorano insieme per la sicurezza dei cittadini e del territorio” aggiungono Presidente e Assessore.

Il 2023 si è rivelato un anno caratterizzato da forti eventi calamitosi di estensione ridotta seppur di grande potenza, basti ricordare le grandinate estive e l’esondazione a Bardonecchia: in tutti questi casi il sistema Piemonte si è dimostrato efficace e sicuro.

“Lavoriamo per garantire sicurezza e benessere, poiché siamo consapevoli che il nostro impegno impatta direttamente sulla vita di coloro che chiamano “casa” il nostro territorio”, conclude l’Assessore Gabusi.

Gli interventi si suddividono in 11 per i Comuni della Provincia di Alessandria per un totale di circa 300 mila euro, 12 per i Comuni della Provincia di Asti per oltre 415 mila euro, 1 intervento per il Comune di Campiglia Cervo nel Biellese per 65 mila euro, 14 per i Comuni del Cuneese per un ammontare complessivo di 1,1 milioni di euro circa, 5 per i Comuni della Provincia di Novara per oltre 400 mila euro, 14 saranno gli interventi per i Comuni del Torinese per un importo totale di 755 mila euro, 2 destinati ai Comuni del Vco per un importo di circa 33 mila euro e 4 per i Comuni della provincia di Vercelli per un totale di oltre 165 mila euro.

Gl events lamenta disinteresse delle istituzioni per Lingotto Fiere

È trascorso un anno da quando Christophe Cizeron, amministratore delegato di GL events Venues, ha presentato il nuovo amministratore delegato di GL events Italia, e AD anche di Hungexpo, Gàbor Ganczer. Oggi Cizeron torna a Torino e con Ganczer fa il punto sul riposizionamento del Lingotto Fiere, evidenziando “l’impegno del Gruppo internazionale leader di mercato e quotato alla borsa di Parigi, nella concertazione di eventi sempre più trainanti e rappresentativi del tessuto economico, che però non vedono adeguato supporto da parte delle istituzioni locali.”

Pubblichiamo di seguito la nota diffusa ai giornali da Gl events Italia.

In questo anno molto è stato fatto: oltre 1 milione i passaggi(visitatori, operatori professionali, espositori, lavoratori) in 40 eventi corporate, culturali, sportivi, convention, congressi e molto altro, segnando un +30% di manifestazioni ospitate nei100.000 metri quadrati del polo fieristico. L’imponente struttura composta da 3 padiglioni e dall’Oval Lingotto, quest’ultimo non di proprietà ma in gestione, è la più grande location del Nord-Ovest, capace di accogliere eventi come il Salone del Libro, Artissima e Festival dell’Oriente.

Nel 2023 i saloni organizzati da GL events ItaliaTorino Comics, Expocasa, Restructura e XMAS Comics -hanno registrato risultati eccellenti in termini qualitativi, confermati dai numeri: oltre 150.000 visitatori per un migliaio di espositori. Grazie al suo network internazionale GL events Italia ha anche portato a Torino 8 nuovi eventi tra cui Abilmente e QuattroZampeinFiera, l’appuntamento scientifico EACR Congress (European Association for Cancer Research), e 5 sono in arrivo nel 2024 tra cui WordCamp Europe Torino, con più di 3.000 partecipanti previsti da tutta Europa.

Parallelamente allo sviluppo e alla gestione delle manifestazioni in ogni direzione, il gruppo ha investito sulle persone, raddoppiando la squadra operativa di Torino, e sulla struttura, con interventi di miglioramento ed efficientamento: parole chiave sicurezza e sostenibilità, come il relamping di un’area superiore ai 20.000mq (padiglione 1,3 e aree esterne), utilizzando dispositivi LED, dimmerabili e gestibili domoticamente.

Sotto la guida dell’ungherese Ganczer, il polo multifunzionale sta inoltre organizzando nuovi appuntamenti nel 2024 in settori diversi, ad esempio HORECA Expoforum (17-19 marzo), ToVape (sigarette elettroniche) a settembre e AMTS – Auto Moto Turin Show in aprile. Quest’ultimo particolarmente importante per Torino che, da capitale dell’auto è rimasta senza eventi che ben rappresentassero la passione per le due e le quattroruote. Ma in questo sforzo di rilancio GL events Italia si è trovata sola: dov’è il lavoro di squadra lungamente invocato?

Infatti, unico caso in Italia di un polo fieristico che non vede soggetti pubblici tra i suoi gestori, negli anni GL events ha provato a percorrere diverse strade per costruire una collaborazione strutturale proficua con il sistema istituzionale locale, ma il tempo, troppo, è passato senza trovare soluzioni adeguate. «Abbiamo chiesto alle istituzioni di lavorare insieme, di sostenere i nostri eventi con la loro presenza, le loro idee, la loro comunicazione, ma il nostro auspicio è caduto nel vuoto dichiara Ganczer –. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è di pochi giorni fa, quando Città e Regione hanno orgogliosamente annunciato il ritorno del Salone dell’Auto a Torino il prossimo settembre, un ottimo risultato che però non tiene conto del fatto che noi abbiamo già in programma una fiera dedicata all’auto in aprile. Dov’è la collaborazione? Dov’è il sistema Torino-Piemonte?». La solitudine di GL events riecheggia in città.

«Questo territorio è ricco di eccellenze e in questo primo anno ho lavorato e sto lavorando con la mia squadra per portare al Lingotto Fiere nuove manifestazioni, espressione delle filiere trainanti del territorio: il food and wine, l’agritech, lo sport. L’automotive, settore per cui mi ero dato come obiettivo due anni per riportarlo a Torino, tornerà già nell’aprile 2024. Ma la nostra competitività è profondamente legata anche alla collaborazione con le istituzioni» è l’amara riflessione delmanager ungherese.

Gli fa eco Cizeron, arrivato oggi a Torino da Lione «Qual è il futuro di questa “vetrina” piemontese? Siamo uno dei pochi spazi fieristici in Europa ad essere in centro città, collegati dalla metro e in un’area di in straordinario sviluppo. Un anno fa chiedevamo un sostegno di 2 milioni di euro all’anno per 5 anni. Un’istanza ragionevole, che fa seguito a più di 3 anni di discussioni sui diversi scenari per il coinvolgimento delle istituzioni, compresa la possibile acquisizione dell’edificio da parte loro o la creazione di una società con GL events. Non è seguito niente di concreto».

 

La competitività di un territorio, molti studi lo confermano, si fonda su una alleanza strategica tra pubblico e privato e i territori leader in Italia si basano su questo modello. «A Torino, invece, siamo soli da molti anni. La notizia, bellissima, del nuovo Salone dell’Auto, conferma il completo disinteresse per il Lingotto Fiere da parte delle istituzioni – prosegue Cizeron . Il turismo d’affari e le fiere quindi, non sembrano da loro riconosciute come una priorità. A queste condizioni ci riserviamo la possibilità di studiare tutti gli scenari per il futurodel Lingotto Fiere. Non possiamo permetterci ulteriori indugi, entro la prossima edizione del Salone del Libro, quindi metà maggio del 2024, le modalità di lavoro devono cambiare e diventare più concrete».  

A Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare

La business convention si è chiusa con il Lunar Economy Summit che ha riunito per la prima volta a Torino i maggiori player mondiali dell’economia lunare: ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space, Blue Origin.

Numeri da record per questa nona edizione: oltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi e più di 9.000 b2b.

Torino, 30 novembre 2023 – Il Lunar Economy Summit è stato la grande novità che ha caratterizzato la giornata conclusiva della nona edizione di Aerospace & Defense Meetings: i maggiori player globali dell’economia lunare – ASI, ESA, NASA, Thales Alenia Space e Blue Origin, per citarne solo qualcuno – si sono confrontati per la prima volta sulle sfide e le opportunità commerciali dell’esplorazione lunare nei prossimi 50 anni. Le ultime stime indicano che il valore dell’intera Space Economy oggi nel mondo vale circa 480 miliardi di dollari e, secondo le previsioni di crescita delineate da Morgan Stanley, si arriverà a un trilione di dollari entro il 2040: sono queste le prospettive di sviluppo del settore che vedrà nei prossimi anni un enorme contributo legato all’economia che gira intorno al ritorno sulla Luna. E proprio il Piemonte è un territorio leader a livello mondiale in questo campo: è la regione dove vengono sviluppate le nuove tecnologie per l’esplorazione della Luna, Marte e Spazio profondo e da qui proviene più del 50% dei moduli abitabili della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), incluso il sistema Cygnus/PCM. Nel prossimo futuro, il Piemonte guiderà le aziende europee nello sviluppo del Lunar Gateway e svolgerà un ruolo centrale in molti programmi, tra cui la missione Artemis che riporterà gli astronauti sulla Luna nel 2024.

Dal confronto è emerso che ci sarà molto di Torino e dell’Italia in un ritorno sul nostro satellite che prevede tra il 2028 e il 2030 il primo habitat di superficie pressurizzato, la prima stazione spaziale cislunare e tre moduli del Gateway realizzati da Thales Alenia Space, e che si torna sulla Luna per sperimentare e realizzare nuove molecole e nuovi materiali in situazioni di microgravità.

Voluto e sostenuto da Regione Piemonte e Camera di commercio di Torino ed organizzato dalla società internazionale specializzata abe-BCI Aerospace in collaborazione con Ceipiemonte e Ice Agenzia, Aerospace & Defense Meetings 2023, l’unica business convention internazionale per l’industria aerospaziale in Italia si è chiusa con numeri da recordoltre 2.000 partecipanti, 700 imprese di 35 Paesi, più di 9.000 incontri business to business.

La conferenza inaugurale di martedì 28 novembre è stata dedicata agli ecosistemi innovativi al servizio delle future sfide nell’aviazione, con particolare riguardo a due tematiche chiave di questa edizione: le strategie di resilienza della supply chain e le tecnologie green applicate all’aerospazio per ridurre l’impatto ambientale. E va proprio in questa direzione il Memorandum di Cooperazione firmato dalla Regione Piemonte con la Clean Aviation Joint Undertaking per contribuire agli obiettivi legati al raggiungimento della neutralità climatica dell’aviazione attraverso tecnologie a emissioni zero.

Mercoledì 29 sono invece stati al centro del programma cybersecurity, Intelligenza Artificiale, Industria 5.0 e Advanced and Urban Air Mobility, la nuova frontiera del trasporto urbano e tema condiviso con VTM-Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings, la business convention per i trasporti e la mobilità la cui terza edizione si svolge a Torino il 26 e 27 marzo 2024.

Ma Aerospace & Defense Meetings è anche un’occasione unica di incontro e business. Oltre all’industrial supporter Leonardo, i partner industriali Thales Alenia Space, Avio Aero, Collins Aerospace e Altec, sono venuti a Torino alla ricerca di fornitori e soluzioni innovative esponenti di Airbus, Avic, Aernnova Aerospace, Boeing, Comac, Dell, Embraer, IHI Corporation, Lockheed Martin, Mahindra Aerostuctures, MBDA, Mitsubishi, Nanoracks Europe, Nikon, Northrop Grumman, SAAB, Poeton Polska, SKF Industrie, Superjet International, Tei-Tusas Engine Industries.

Tutti presenti tutti i 7 cluster aerospaziali italiani: Lombardia, Campania, Lazio, Umbria, Puglia, Veneto e Piemonte, il più rappresentato con 75 imprese e 11 startup. In Piemonte l’aerospazio è un comparto strategico, grazie a un ecosistema caratterizzato da una forte collaborazione tra enti, mondo imprenditoriale e ricerca scientifica e a una filiera completa composta da grandi player e oltre 450 PMI che registra un fatturato complessivo che supera 8 miliardi di euro e impiega oltre 35.000 addetti (Analisi 2023 di Ceipiemonte e Distretto Aerospaziale Piemontese su dati 2022).

Il tappeto stampa di oggi è scaricabile da https://we.tl/t-wPX3UX5Kau

Hanno detto…

Alberto Cirio, Presidente della Regione PiemonteÈ un onore ospitare questo grande evento di lavoro e di business. Oltre 9 mila b2b ci dice molto sulla vivacità di un settore che in Piemonte vale 8 miliardi di fatturato e che continua a crescere. Un tessuto fatto di grandi imprese, ma anche di pmi che costituiscono la forza della filiera, qui per stringere affari con grandi realtà internazionali.

Dario Gallina, Presidente della Camera di commercio di Torino Come previsto la nona edizione degli Aerospace & Defense Meetings non ha deluso le aspettative, con numeri da record grazie agli oltre 2mila partecipanti di più di 700 imprese da tutto il mondo. Siamo pronti a replicare questa formula di successo anche per l’ampio settore della mobilità con VTM (Vehicle & Transportation Technology Innovation Meetings) in programma qui a Torino a fine marzo.

Fabrizio Ricca, Assessore all’Internazionalizzazione della Regione PiemonteUn evento che abbiamo voluto fortemente e per cui abbiamo lavorato a lungo, un’occasione per dire al mondo che il Piemonte è la regione giusta in cui investire, fare ricerca e crescere insieme, un’opportunità per le aziende dell’aerospazio che hanno già scelto di produrre qui e anche per quelle che lo faranno. Che l’aerospazio sia il futuro del Piemonte lo dicono i dati: i numeri non mentono e fotografano un comparto che aspira a diventare un traino per il nostro futuro industriale. Questi successi sono figli di un lavoro collettivo con molteplici attori che vanno dalle imprese alle istituzioni. Ora però vogliamo provare a scommettere sulle capacità di trasformazione del nostro tessuto produttivo.

Andrea Tronzano, Assessore alle Attività produttive della Regione Piemonte La Regione Piemonte ha sottoscritto durante gli Aerospace&Defense Meetings un Memorandum di cooperazione con la Clean Aviation Joint Undertaking consapevole del ruolo che riveste e delle responsabilità che occorre assumere al fine di contribuire al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione nel settore dell’aeronautica. Il Piemonte è sempre stato molto attento anche alle opportunità che tale transizione può offrire al territorio e al sistema produttivo le finalità dell’accordo possono consentire alle imprese piemontesi, in particolare quelle che compongono la catena di forniture delle grandi aziende del settore aeronautico, di trarre i massimi benefici possibili in termini di opportunità finanziare per i propri programmi di ricerca e sviluppo e in termini di apertura internazionale.

Dario Peirone, Presidente di Ceipiemonte Ad Aerospace & Defense Meetings abbiamo ospitato alcuni dei più grandi colossi a livello mondiale del settore aerospazio, il cui fatturato si stima intorno ai 350 miliardi di dollari. E, per la prima volta, in occasione del Lunar Economy Summit abbiamo anche riunito alcuni dei maggiori protagonisti globali della Space Economy: sto parlando di Blue Origin, Lockheed Martin, Nanoracks Europe e 3 tra le maggiori Agenzie Spaziali – NASA, ESA, ASI –, che complessivamente raggiungono un potenziale di oltre 60 miliardi di dollari di fatturato. È questa un’opportunità per far conoscere le competenze del nostro territorio che ha in Thales Alenia Space il capofila di una filiera all’avanguardia, composta di PMI e start up innovative, supportata da un ecosistema istituzionale e accademico unico al mondo.

Più di seimila ingressi a IO LAVORO

CHIUDE L’ULTIMA EDIZIONE 

Oltre 6mila ingressi con 1.931 studenti, 5.337 offerte di lavoro e 111 aziende presenti alla quinta e ultima tappa di IOLAVORO concluso oggi presso Lingotto Fiere a Torino. L’evento organizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, riservato ad aziende, agenzie per il lavoro, enti formativi, professionisti e candidati, è stato promosso da Regione Piemonte, dall’Assessorato all’istruzione e merito, lavoro, formazione professionale e diritto allo studio universitario guidato da Elena Chiorino e realizzato con il sostegno del Fondo sociale europeo FSE+. Giunta al 18° anno di vita, con ben 58 edizioni all’attivo, IOLAVORO, con le tappe di Chivasso, Novara, Biella, Bra e Torino, ha raccontato il mondo dell’occupazione con le sue trasformazioni e i traguardi raggiunti attraverso occasioni di incontro e confronto con scuole, territorio e imprese per costruire il Piemonte del futuro.

Tra le tante iniziative promosse, particolare attenzione è stata dedicata alle fondazioni ITS, la rete di istituti di istruzione superiore piemontese, con momenti di approfondimento destinati ai giovani utili ad esplorare in modalità interattiva settori e filiere produttive del territorio regionale, e allo spazio di orientamento ai mestieri WorldSkills, con un’area rivolta a studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado strutturata per aiutarli a esplorare i mestieri, riconoscere le proprie attitudini e fare scelte consapevoli nel loro percorso scolastico e professionale. Nel pomeriggio di oggi sono stati consegnati i diplomi di partecipazione a 50 tra competitor, expert e tutor che hanno preso parte ai WorldSkills Italy e ai campionati europei EuroSkills che si sono svolti nel 2022 in Polonia.

“IOLAVORO significa far conoscere le opportunità offerte sui vari territori, approfondire le possibilità di formazione per aumentare le competenze ed entrare in contatto con il mondo delle imprese. Nei cinque appuntamenti autunnali di IOLAVORO abbiamo presentato le migliori politiche messe in atto negli ultimi quattro anni e mezzo: progetti ambiziosi e investimenti necessari per rispondere alle esigenze delle imprese, a chi è in cerca di occupazione o a chi vuole intraprendere un nuovo percorso di formazione. Il mio ringraziamento ad Agenzia Piemonte Lavoro e ai Centri per l’Impiego distribuiti in tutte le province, presidi della Regione sul territorio” ha dichiarato l’Assessore al Lavoro e Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino.

“IOLAVORO è soprattutto un’occasione di scambio: di opportunità, di conoscenze, di occasioni che portano valore. Nel nostro tempo, permeato dalla vita on line, la presenza si è rivelata, ancora una volta, un fattore che genera concretezza, per sintonizzare le persone con le imprese, i giovani con le opportunità formative, tutti intrecciati in una rete di reciproco arricchimento” ha dichiarato il direttore di Agenzia Piemonte Lavoro, Federica Deyme.

Per tutti i dettagli è possibile consultare il sito dedicato all’evento al link www.iolavoro.org.

La “sfida digitale”: Flixbus e Parkingmycar ospiti di LibeRI!

La trasformazione che la digitalizzazione ha apportato al mondo odierno è la più grande sfida lanciata dalla Rivoluzione Industriale. Essa è stata in grado di apportare un cambiamento che non è solo tecnico, ma è un vero ripensamento della struttura organica della società e della sua identità culturale. Le aziende ed industrie, nel corso degli anni, hanno dovuto inevitabilmente adattare le loro strategie a processi sempre più tech per essere in grado di garantire servizi e prodotti al passo con i tempi. Di questa modernissima sfida ne conoscono sfumature, difficoltà e dettagli i giovani imprenditori del mondo delle startup digitali, Manuele Caldarella e Mattia El Aouak, ospiti dell’incontro la “Sfida Digitale” che si è tenuto sabato 25 novembre presso la sede di Euroedizioni in Via Osasco 62 a Torino curato e presentato dall’Avv. Stefano Callà.

Tante le questioni dibattute mettendo a confronto le due diverse realtà da cui provengono i due imprenditori. Caldarella è Haed of Busness Development di Flixbus Italia, mentre El Aouak è CEO e Founder di ParkingMycar.

Qual è stato il percorso che vi ha portato a ricoprire le vostre attuali posizioni lavorative?

Caldarella: dopo la laurea in ingegneria civile ho avuto molte esperienze diverse nel mio ambito di competenza oltre a quello della ricerca. Nel momento decisivo della mia carriera ho però deciso di intraprendere la strada meno “sicura”: una posizione da stagista in una start-up come Flixbus. Ad oggi, dopo vari periodi spesi all’estero, sono tornato a vivere a Milano dove ricopro il ruolo di responsabile di quello stesso team in cui 7 anni fa ero entrato come stagista. El Aouak: dopo una prima fase della mia vita in cui mi volevo dedicare al mondo calcistico, ho scelto di fare imprenditoria senza avere pregresse esperienze. La determinazione mi ha portato ad aprire 4 aziende in varie parti del mondo e in settori merceologici diversi, fino ad approdare definitivamente a ParkingMycar. Sono stato sempre spinto da una forte passione che ha da sempre ha motivato il mio percorso.

Provenite da due realtà diverse ma simili per innovazione e cura dell’aspetto digitale. Come descrivereste le vostre realtà aziendali?

Caldarella: Il modello di business di Flixbus si basa su una gestione logistica dell’intera infrastruttura. Abbiamo voluto garantire al consumatore una nuova esperienza di viaggio attraverso un mezzo che da sempre è stato sottovalutato ovvero l’autobus. Dopo molte difficoltà, ad oggi, siamo in più di 40 paesi nel mondo e garantiamo 5000 destinazioni per mezzo di 4000 bus e 15 treni su rotaia (solo in Germania e Svezia). La nostra mentalità è sempre più green tanto da aver raggiunto un risparmio di oltre 400.000,00 tonnellate di CO2 proprio per mezzo delle innovative modalità di viaggio che offriamo. La tecnologia è stata da sempre parte del nostro progetto trasformativo. El Aouak: Dal punto di vista operativo stiamo crescendo e a Torino, per esempio, siamo una realtà consolidata con i parcheggi garantiti in quasi tutte le zone della città, oltre che nell’aerea aeroportuale. Arriveremo presto anche nelle strisce blu. L’avanzamento tecnologico è stato essenziale per il nostro sviluppo e la nostra crescita. La nostra azienda è formata da persone che credono fortemente nel progetto su cui stiamo investendo. Potrei dire che la fiducia che si è creata tra i nostro collaboratori è alla base stessa dell’azienda.

L’Italia sembra però essere un Paese in cui solo la piccola impresa riesca a fare davvero successo. Come sono stati recepiti i vostri progetti sul territorio nazionale?

Caldarella: Flixbus è un’azienda tedesca e affermasi nel paese ospitante non è stato facile. Inizialmente gli ostacoli erano moltissimi, anche quando si voleva lavorare con le imprese locali. Talvolta abbiamo realmente lottato per sopravvivere, ma una volta che è stata compresa l’importanza del progetto, abbiamo sviluppato un’ottima rete di collaborazione con le imprese locali. Le stesse, grazie alla partnership stretta con Flixbus, hanno avuto la possibilità di entrare in mercati a cui diversamente avrebbero avuto accesso. El Aouak: Anche se la mia idea andrà contro il pensiero generale, fare start up in Italia è stata un’esperienza positiva e stimolante. Nelle classifiche europee il nostro Paese è ancora considerato uno dei migliori in cui far partire un progetto di questo tipo.

LibeRI!, grazie ad un dibattito chiaro ed efficace, offre di nuovo al pubblico l’opportunità di capire il mondo che ci circonda portando al pubblico la testimonianza diretta di due realtà aziendali moderne e tecnologiche che vedono nella digitalizzazione l’unico modo efficace di fare impresa. E l’epilogo di questo dibattito ci insegna che “non c’è alternativa alla trasformazione digitale. Le aziende visionarie si ritaglieranno nuove opzioni strategiche – quelle che non si adattano falliranno”.

VALERIA ROMBOLA’