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A 60 anni è un evergreen: al via 9 giorni di Expocasa

Arredamento, progettazione, ristrutturazione

Grande pubblico, architetti, interior designer e professionisticonvergono a Expocasa 2023 nel suo 60° anniversario. L’appuntamento con le migliori soluzioni per la casa si conferma il b2c più longevo del Piemonte. A Torino dal 30 settembre all’8 ottobre.

Tra le novità: la mostra 60 anni di oggetti dell’abitare, nuovi espositori, un percorso contract, un’area dedicata all’arte, incursioni nel mondo vegetale.

 

Torino, 30 settembre 2023 Expocasa 2023: un’edizione speciale che celebra 60 anni di vita. Da oggi all’8 ottobre il salone firmato GLevents Italia è all’Oval Lingotto di Torino, pronto a incantare il pubblico con tante sorprese. Circa 25.000 gli accrediti già registrati. 200 gli espositori e 400 i marchi rappresentati. Oltre 50 gli eventi in programma, più una ventina per i bambini. 60 le tappe di due percorsi diffusi dedicati a ricettività e accessibilità, parole chiave cui si aggiunge economia circolare con 200 metri quadrati dedicati a prodotti di Upcycling. Due le anime del salone: l’area espositiva di arredamento e interior design e l’area ristrutturazioni, materiali e servizi, che confermano Expocasa come il luogo dove cercarepreventivi, consigli, soluzioni personalizzate. Per 9 giorni i 20.000 metri quadrati di Expocasa sono il terreno di confronto per acquisti o progettualità che potranno essere sviluppate nei mesi successivi.

Il taglio del nastro oggi alle 12.30, alla presenza del nuovo management di GL events Italia, è stato preceduto dall’evento Progettare la casa, immaginare il futuro, focalizzato sull’abitazione come cornice della vita, specchio delle grandi trasformazioni socialied economiche, con soluzioni e visioni del design legate alle sfide imposte dal cambiamento climatico, dai bisogni dei nuovi gruppi sociali (giovani, single, nuove famiglie, anziani), dalle nuove esigenze per gli spazi lavorativi e del tempo libero. In un viaggio tra passato e futuro, l’opening ha puntato a interpretare l’evoluzione dell’abitare attraverso il percorso di Expocasa. Il dibattito ha messo in evidenza le peculiarità del contributo torinese e piemontese all’evoluzione del design italiano, sia sul fronte progettuale, sia su quello produttivo e imprenditoriale. Sono intervenuti testimoni eccellenti come Franco Audrito, fondatore dello Studio65, Davide Alaimo, designer e collezionista, Ico Migliore, architetto e designer, Migliore+ServettoArchitects, oltre a Arianna Panarella e Ubaldo Spina, del Giornale dell’Architettura, curatori della mostra per Expocasa 60 anni di oggetti dell’abitare e di Expocasa, che ripercorrere 60 anni di evoluzione dell’abitare italiano attraverso oggetti che hanno fatto la storia del disegno industriale.

«Crediamo molto nelle potenzialità di questo salone che in 60 anni è stato capace di evolversi e rispondere alle trasformazioni delle esigenze abitative e di pubblico ha dichiarato Krisztina SzilvásiResponsabile Manifestazioni Organizzate di GL events Italia -. Questa è un’edizione speciale, ricca di novità, il nostro obiettivo è proseguire con proposte sempre attuali, che colgano le aspettative del presente e anticipino le tendenze future».

Con oltre 200 marchi, Expocasa si fa baricentro del mondo dell’arredamento e accoglie imprese, professionisti, grande pubblico. Oltre alle aziende di rilevanza nazionale o internazionale, presenti anche le più prestigiose realtà artigiane mobilieri, designer, falegnami e le soluzioni per il rinnovamento della casa con imprese edili e di ristrutturazione. Expocasa è la risposta a informazioni fiscali, problematiche condominiali e consulenze di interior design (è possibile prenotare un incontro).

L’agenda appuntamenti del salone è ricca. Tra i tanti, 3 sono organizzati con ADI (Associazione del Design Industriale) su temi legati alla cultura dell’architettura e del design, con rilascio agli architetti partecipanti di 2 crediti formativi per evento. Sabato 30 alle16:00 ci sarà Architettare il brand con Carlo Malerba. Il 2 alle 17:00sarà la volta di Il liberty a Torino, tra architettura e arti decorative, con Elena Dellapiana. Mentre il 3 alle 17:30 Giorgio DeFerrari. Come non aver paura del foglio bianco con Claudio Germak.

Expocasa si conferma un evergreen imperdibile per una platea che include i professionisti del settore e quest’anno, per la prima volta, anche quelli del comparto turistico-ricettivo grazie al percorso diffuso dedicato al contract, in partnership con Federalberghi. Un tragitto che si intreccia e talvolta si sovrappone con quello riservato al design inclusivo, in collaborazione con CPD, Consulta per le persone in difficoltà. Entrambi i percorsi si arricchiscono di workshop e tavole rotonde. Così come accade per il tema del riciclo che si sviluppa nello stand della società benefit di Danilo Ragona, Custom Regeneration, che presenta prodotti di realizzati attraverso un processo di riuso creativo e prodotti di modernariato della Galleria Cristiani e Romano di Giusto di B.N.A. – Business NetWork Agency, dove si terranno anche 9 eventi su design, ambiente, accessibilità, sessualità.

Altra novità del compleanno a cifra tonda è l’arte catapultata nell’ambiente domestico con “L’arte a casa tua”, uno stand in cui pittura, scultura, installazioni e fotografia si uniscono dando vita aidee di innovazione per la casa attraverso 15 artisti emergenti.

In tema di arte, ancora una premiere: nei giorni di Expocasa, con il biglietto della manifestazione, si ottiene l’ingresso ridotto alla Pinacoteca Agnelli: sul tetto del Lingotto, una preziosa collezione d’arte e la spettacolare vista sulla città. In più, con soli 2 euro si potrà accedere alla Pista 500, oggi trasformata in giardino e arricchita di opere d’arte site specific.

Ultimo, ma non meno importante: l’edizione 2023 si tinge di verdecon Climax, specializzata nella realizzazione di giardini verticali, che ha creato il rivestimento dell’ingresso di Expocasa e della parete e insegna per la sala eventi, e con FLOReal, la mostra florovivaistica in programma dal 6 all’8 ottobre alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte, chevivrà la sua anteprima a Expocasa domenica 1 ottobre con il talk dedicato a Le piante aromatiche e la coltivazione in casa. Non solo: i primi 250 visitatori che entreranno a FLOReal esibendo il biglietto di Expocasa avranno una piantina in omaggio.

 

Da ricordare

L’ingresso resta gratuito, si raccomanda di accreditarsi online per velocizzare le procedure di ingresso
Orari dal lunedì al venerdì: 15.00 21.00
Orari sabato e domenica: 10.00 21.00
Indirizzo: Oval Lingotto di Torino via Giacomo Matté Trucco, 70
Per la prima volta un secondo accesso, che facilita i visitatori che arrivano alla stazione ferroviaria Torino Lingotto e alla fermata della Metropolitana Italia 61.
Per chi arriva da fuori e desidera pernottare a Torino Federalberghioffre un servizio di prenotazioni alberghiere attraverso un widget dedicato e accessibile dal sito di Expocasa.

Expocasa è organizzata da GL events Italia con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino.Partner Expocasa 2023 – Expocasa 2023

L’agenda della politica energetica nazionale ed europea a confronto a Torino

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Simposio Internazionale EU-Italy Energy Days

Il Politecnico di Torino riunisce i massimi esponenti istituzionali e scientifici per il primo dibattito internazionale sul nuovo piano italiano per energia e clima (PNIEC)

 Obiettivo: Identificare soluzioni comuni europee e nazionali alle sfide energetiche

 

L’Europa ha affrontato una gravissima crisi energetica nel 2021-2022, che si è aggravata con il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. Gli Stati membri dell’UE hanno adottato misure rapide ed efficaci assicurando sostegno alle famiglie e all’industria: reazioni immediate che oggi possono diventare un’opportunità per andare oltre l’emergenza verso azioni a lungo termine e strutturali che diano priorità alla “decarbonizzazione” dell’UE.

Per discutere, in particolare, della situazione attuale e del ruolo dell’Italia negli obiettivi strategici dell’agenda energetica dell’Unione Europea, il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo – IUE, tramite il suo ufficio di ‘Foresight and Strategic Planning’, ha organizzato per il 28 e 29 settembre  un Simposio internazionale dal titolo EU-Italy Energy Days “The role of Italy in the delivery of the EU net-zero goal, citizen welfare and energy security”.

 

Per presentare gli esiti scientifici del simposio e i termini dell’accordo tra Politecnico di Torino e Istituto Universitario Europeo – IUE, si terrà una

 Venerdì 29 settembre al Castello del Valentino di Torino

 

Interverranno:

 

Guido Saracco – Rettore Politecnico di Torino

Leonardo Meeus – Direttore FSR-EUI

Stefano Grassi – Capo di Gabinetto della Commissaria Europea per l’Energia

Patrizia Toia – Membro Parlamento Europeo

Federico Boschi – Direttore Generale Ministero Italiano Ambiente e Sicurezza Energetica

Modera:

Giovanni De Santi – Direttore ‘Foresight and Strategic Planning’, Politecnico di Torino

Il WTE importante momento di confronto sul turismo Unesco

 

 

Si è chiusa sabato 23 settembre la quattordicesima edizione del World Tourism Event for World Heritages sites a Torino, con la soddisfazione di organizzatori, espositori e partecipanti. Oltre 5mila i visitatori che nei tre giorni dell’evento hanno visitato gli stand espositivi e partecipato agli approfondimenti in programma.

Siamo molto soddisfatti per i risultati raggiunti dalla quattordicesima edizione del World Tourism Event che si è appena conclusa al Museo Nazionale del Risorgimento e all’interno di Palazzo Carignano, sia per la quantità di persone che hanno visitato lo spazio espositivo e partecipato agli appuntamenti in calendario, sia per la qualità delle tematiche affrontate con esperti di rilievo nazionale nella tre giorni torinese – dichiara Vittoria Poggio, Assessore al Turismo e alla Cultura della Regione Piemonte -.  Ringraziamo le scuole per la partecipazione attenta e interessata e in particolare gli studenti dell’Its Academy- Turismo e Attività Culturali di Torino, per la collaborazione prestata durante l’evento”.

Il pubblico ha potuto avere informazioni per viaggi culturali e naturalistici dalla Sicilia al Veneto, passando per i Parchi e le aree naturali protette della Calabria, scoprendo il patrimonio mondiale della Campania e della Città di Napoli, del Lazio meridionale e della Toscana fino al Piemonte, e poi ancora di Assisi e l’Umbria, Urbino e Pesaro, Genova, Cremona e Barumini.

Il viaggio ideale del WTE è proseguito, quindi, nel patrimonio mondiale di Cuba, della Dalmazia, della Giordania, del Giappone, della Gran Canaria e della Svizzera.

Molti anche i partecipanti che hanno assistito agli incontri in calendario, organizzati con la collaborazione della Regione Piemonte, dell’Associazione Beni Italiani Patrimonio Mondiale, della Fondazione Santagata, della Ficlu – Federazione italiana Club per l’Unesco e di Confcooperative Turismo, che hanno visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali ed esperti, al fine di fare il punto sull’attualità, ma soprattutto sul futuro, del patrimonio mondiale materiale e immateriale. Particolarmente apprezzato anche il workshop b2b che si è svolto nella giornata inaugurale, giovedì 21 settembre, al quale hanno partecipato 50 buyer, specializzati nel turismo culturale e sostenibile, provenienti da Australia, Austria, Belgio, Francia, Germania, Olanda, Regno Unito, Svizzera, Spagna e Stati Uniti, selezionati in collaborazione con ENIT e circa 130 seller di tutta Italia.

A ospitare il WTE 2023, dal 21 al 23 settembre, è stata la prestigiosa sede del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, nello storico Palazzo Carignano, tra le Residenze reali sabaude, patrimonio mondiale Unesco, che in occasione dell’evento ha anche ospitato esibizioni dell’arte musicale dei suonatori del corno da caccia e dell’Opera dei Pupi siciliani, entrambi patrimonio immateriale Unesco, per celebrare il ventennale della Convenzione di Parigi del 2003.

Il World Tourism Event si conferma, dunque, l’unico e più importante appuntamento di valorizzazione del Patrimonio mondiale con particolare attenzione alla promozione di un turismo sostenibile e responsabile. Soddisfazione è stata espressa anche per la presenza di numerosi giovani, studenti delle scuole superiori di Torino e Piemonte, particolarmente interessati alle tematiche affrontate durante l’evento.

Un ringraziamento particolare, dunque, a tutte le istituzioni che hanno reso possibile l’edizione torinese, in particolare la Regione Piemonte, così come a tutti gli espositori e ai partner che hanno collaborato al successo del WTE.

L’evento è stato realizzato con il contributo e la collaborazione della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero della Cultura e del Ministero del Turismo. Il patrocinio e la collaborazione di Enit – Agenzia Nazionale del Turismo; Associazione Italiana Beni Patrimonio Mondiale; Visit Piemonte; Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura; Federazione Italiana Club Unesco; Federazione Europea Associazioni e Club Unesco; Fiavet – Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo; Icomos Italia – Consiglio Internazionale dei Monumenti e dei Siti Comitato Nazionale Italiano.

Cristina Brizzolari nuova presidente di Coldiretti Piemonte

È Cristina Brizzolari la nuova presidente di Coldiretti Piemonte. Presidente di sezione di Casalbeltrame (No), è stata eletta a scrutinio segreto e all’unanimità nel corso della XV° assemblea che si è tenuta a Torino, presso lo Starhotels Majestic.

Cristina Brizzolari, imprenditrice agricola, gestisce l’azienda La Mondina a Casalbeltrame, in provincia di Novara, dove vengono coltivati a riso circa 200 ettari. Cristina ha deciso di puntare sul riso ed, in particolare, sul re dei risi, il Carnaroli, oltre che sull’Artemide, un riso nero basmati integrale. Così è cominciata, circa 10 anni fa, l’avventura di RISO BUONO, confezionato nelle inconfondibili giare di vetro che nascono a Casalbeltrame e vengono vendute in Italia ed all’estero.

«Un particolare augurio di buon lavoro a Cristina Brizzolari che sarà fondamentale per mettere in atto un vero lavoro di squadra sul territorio – afferma il delegato confederale, Bruno Rivarossa -. A Roberto Moncalvo un grande grazie per aver rappresentato al meglio il nostro Piemonte in questi anni. Sarà fondamentale che il nuovo gruppo regionale si confronti con gli attuali scenari imprenditoriali affinché si possano intraprendere ulteriori e diversi percorsi economici per le nostre imprese, ancor più in una stagione difficile, a livello nazionale ed internazionale, come quella che stiamo vivendo in cui è fondamentale ridurre sensibilmente la dipendenza dall’estero e puntare alla sovranità alimentare».

Cristina Brizzolari succede a Roberto Moncalvo che ha scelto di non ricandidarsi, ma di continuare nel suo impegno nell’ambito dell’agricoltura sociale a capo dell’associazione nazionale A.I.U.T.A. – Associazione Italiana Uomo Terra Agricoltura, promossa da Coldiretti.

«Sono grata per la fiducia che mi è stata concessa e ringrazio Roberto Moncalvo che ha profuso, con grande determinazione, sul territorio piemontese tutta la sua esperienza ed il suo impegno – esordisce la neo eletta presidente di Coldiretti Piemonte, Cristina Brizzolari -. Nel segno della continuità, sarà un lavoro di squadra per poter rispondere alle varie sfide importanti che ci attendono, per promuovere, difendere e sostenere la nostra agricoltura. Per questo servirà mettere in campo tutte le azioni necessarie a garantire futuro e sostenibilità economica alle nostre imprese e alle nuove generazioni che scelgono, oggi sempre di più, il mondo agricolo».

Al termine dell’assemblea è stato immediatamente realizzato il primo consiglio della federazione regionale che ha definito i vicepresidenti e le varie deleghe. Cristina Brizzolari sarà affiancata, infatti, da due vicepresidenti: Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino, ed Enrico Nada, presidente di Coldiretti Cuneo

Politiche locali del cibo, corso per amministratori

La Regione Piemonte organizzin collaborazione con Anci Piemonte e Università di Torino il primo corso residenziale . Appuntamento a Castagnole Lanze (AT) per il 20-22 ottobre

Il cibo è un prezioso bene comune, non solo dal punto di vista nutrizionale ma anche sociale, economico, ambientale e culturale. Promuovere un sistema del cibo locale sostenibile e giusto significa garantire cibo sano e salutare, ambienti urbani più vivibili, adeguata remunerazione per tutti gli attori della filiera alimentare sviluppando, al tempo stesso, un’economia locale basata su nuove relazioni fra città e campagna e tra agricoltori e consumatori. In Piemonte, nonostante l’innegabile importanza del tema, purtroppo si registra ancora una scarsa o parziale conoscenza, anche da parte di amministratori e funzionari dei Comuni, delle potenzialità offerte da questo approccio integrato per lo sviluppo territoriale.

Per venire incontro alle esigenze del territorio e dotare gli amministratori pubblici degli strumenti pratici e di conoscenza più adeguati, la Regione Piemonte – Assessorato Agricoltura e Cibo ha organizzato, in collaborazione con ANCI Piemonte e con l’Università di Torino, un corso residenziale destinato ai sindaci ed agli assessori comunali, che sarà ospitato presso il Comune di Castagnole Lanze (AT)  nel weekend 20-22 ottobre 2023.

Il corso è stato presentato lo scorso 13 settembre durante un webinar organizzato da ANCI Piemonte al quale hanno presenziato l’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo Marco Protopapa, il vice presidente della Regione Piemonte Fabio Carosso ed il vicepresidente di Anci Piemonte Calogero Mancuso.

Lassessore regionale Marco Protopapa precisa: “La Regione Piemonte, da sempre particolarmente attenta al mondo del cibo, guarda con particolare interesse alla nascita e allo sviluppo di Politiche locali del cibo che, senza dimenticare l’importanza delle eccellenze enogastronomiche di cui il nostro territorio è ricchissimo, vadano oltre affrontando tematiche di più ampio respiro. Dunque il cibo visto come un “fil rouge” che lega tra di loro soggetti e ambiti apparentemente distanti ma che, al contrario, sono strettamente connessi tra loro. Pertanto siamo orgogliosi che la Regione Piemonte, tra le prime a livello nazionale, offra agli Amministratori locali una preziosa occasione di conoscenza e di sviluppo”.

Promuovere un sistema del cibo locale sostenibile e giusto è un obiettivo che non riguarda solo la filiera agro-alimentare ma interessa tutta la comunità – sottolinea il vice presidente regionale Fabio Carosso – E’ dunque davvero utile ed importante che gli amministratori locali siano coinvolti ed abbiano tutti gli strumenti per poter diventare interlocutori preparati ed aggiornati su temi così rilevanti per il nostro territorio. Il corso che si svolge a Castagnole delle Lanze dal 20 al 22 ottobre, organizzato dalla Regione con Università di Torino, ha questa finalità ambiziosa: sono certo che sarà un momento di condivisione e di crescita”.

Tra i temi trattati nel corso: le opportunità e le esperienze di politiche locali del cibo, il rapporto diretto tra produttore e consumatore, l’accesso al cibo sano, la lotta allo spreco alimentare, l’animazione territoriale. Per favorire l’approccio integrato teorico/pratico ai temi trattati sono stati invitati come docenti sia esperti progettisti sia ricercatori e docenti universitari.

Per garantire la miglior fruizione dei contenuti e stimolare momenti di riflessione e confronto con i docenti, il numero massimo di partecipanti ammessi per questa prima edizione del corso è di 25 amministratori. L’iscrizione, possibile fino ad esaurimento dei posti disponibili, è aperta ad un Amministratore per Comune, dietro pagamento di un contributo di 100 euro, a parziale copertura delle spese di vitto ed alloggio.

Al corso residenziale per amministratori seguirà, nei prossimi mesi, quello dedicato ai funzionari che, su un arco temporale più esteso e con modalità di fruizione differenti (8-9 lezioni on line con cadenza settimanale) affronterà, oltre ad alcune tra le tematiche già esaminate, altri temi maggiormente attinenti al ruolo tecnico, prediligendo un taglio prettamente pratico.

Giachino: Accelerare le Infrastrutture

 (TAV Tangenziale est,  Geonda Genova) per rilanciare il PIL, rendere strutturali nel Bilancio dello Stato il Ferrobonus e il Marebonus. Governo di Legislatura per affrontare i problemi non risolti negli ultimi 10 anni ( Crescita e Salario Minimo)
Interpellato a margine della Assemblea dei 2200 Spedizionieri di FEDESPEDI,  l’ex Sottosegretario ai trasporti e attuale Presidente di SAIMARE Giachino ha dichiarato che il Governo si trova sul tavolo i gravi problemi non risolti negli ultimi 10 anni.”Debito pubblico cresciuto di 700 miliardi, bassa crescita del PIL, bassi salari , sanita’ e immigrazione. Ecco il commento:
Il governo Meloni deve pertanto poter lavorare per tutta la legislatura per fare le riforme necessarie e rilanciare la crescita della economia e del lavoro anche attraverso una forte politica industriale e della logistica adeguata al cambiamento della globalizzazione e alla introduzione della Intelligenza Artificiale.
Occorre dare una fortissima accelerata alle Infrastrutture, dalla TAV alla Tangenziale di Torino alla Gronda di Genova anche per controbilanciare gli effetti pesanti della recessione tedesca e la bassa crescita della Cina.
Gli spedizionieri , che organizzano  almeno il 60% della logistica italiana, contano  sul Piano auto del Ministro Urso e sul Piano Mattei verso verso i Paesi africani.
Rendere strutturali nel Bilancio dello Stato il FERROBONUS , che ideai primo in Europa mben 14 anni fa , quando ebbi l’onore di lavorare come Sottosegretario ai trasporti , e quando Greta andava ancora all’asilo , e il Marebonus che sbloccai nel 2008 , mi sembra basilare per sviluppare il trasporto merci su rotaia  e la intermodalità ferroviaria , atto concreto di una politica dei trasporti green.
Da ultimo sogno che gli interventi normativi a costo zero sulla  Burocrazia pubblica che rallenta la operatività logistica nei nostri porti, trovino finalmente sbocco. Perché dopo 10 anni continuiamo a perdere 6 miliardi di PIL a causa dei milione di containers italiani che arrivano ai porti del Nord Europa”.

Mutuo fino a 42 milioni per i nuovi ospedali

Il Consiglio regionale, a maggioranza, ha approvato i Ddl 281 “Autorizzazione al finanziamento di spese di progettazione di edilizia sanitaria – Anno 2023”, presentato dalla Giunta regionale, presente nell’Aula presieduta da Stefano Allasia, l’assessore Luigi Icardi. L’opposizione non ha partecipato al voto, tranne Sergio Chiamparino per il Pd e il gruppo Movimento 5 Stelle, che si sono astenuti, per cui non ci sono stati voti contrari. Si tratta di un passaggio per la realizzazione di nuovi ospedali in Piemonte.

Nella relazione iniziale, Carlo Riva Vercellotti (Fdi) ha ricordato che “Il provvedimento autorizza la Giunta alla contrazione di un mutuo per un importo non superiore 42 milioni di euro e per una durata massima di dieci anni e a uno spread non superiore a quello applicato per la medesima tipologia di contratti dalla Cassa depositi e prestiti”. L’accordo con Inail, infatti, non prevede anticipi e il massimo di 1,654 milioni previsti per la costruzione, sarà erogabile dall’Istituto a progettazione avvenuta.

Il relatore di minoranza Sean Sacco (M5s), ha affermato che “siamo ben lontani dal posare la prima pietra per un nuovo ospedale in Piemonte. Persino per la Città della salute di Novara, dove si sono fatte scelte diverse, siamo in alto mare. Inoltre mancano le indicazioni di priorità”.

Nel dibattito generale Daniele Valle (Pd) ha parlato di “una ragnatela di promesse di cui prima o poi dovrete rendere conto. Nutriamo perplessità sui fondi Inail e aggiungo che, da otto, siamo passati a cinque ospedali finanziati in questo modo, ma i soldi richiesti all’Istituto sono gli stessi di prima”. Per lo stesso gruppo, Raffaele Gallo ha aggiunto: “Questa poteva essere l’occasione per fare chiarezza sulla programmazione dell’edilizia ospedaliera. Ma state viaggiando a tentoni, senza priorità su cosa costruire prima”. Domenico Ravetti ha detto che la maggioranza “pare avere nella propaganda il suo core business”.

Alberto Preioni (Lega), ha ribattuto: “È chiaro che l’opposizione è già in campagna elettorale. Il programma sta procedendo, portiamo avanti un percorso trasparente e concreto, malgrado tre anni di stop per la pandemia. I costi di costruzione sono aumentati, ma andiamo avanti. Non mi pare che il Pd quando ha governato abbia fatto nuovi ospedali e, al contrario, ci ha lasciato un’eredità molto difficile”.

Sarah Disabato (M5s), quindi, è intervenuta dicendo che “i soldi per il parco della Salute ci sono, ma non si utilizzano, sono fermi. E se non li spendiamo, il Governo non ce li darà più: lo trovo incredibile. Sappiamo poi che il governo Conte ci ha assegnato importanti risorse per le Case e ospedali di comunità, ma i fondi vengono rimodulati per altre esigenze”.

Paolo Ruzzola (Fi), ha concluso: “Con le nostre scelte, contrariamente a chi ci ha preceduto, stiamo ridisegnando il ritorno della Sanità territoriale. Quella che era stata distrutta da voi. Vi lamentate perché non ci sono mattoni nuovi? Noi stiamo lavorando per posarli, mentre voi li avete tolti, chiudendo ospedali, tagliando posti letto e riducendo le piccole strutture”.

 

Poste italiane: agevolazioni alle aziende per le spedizioni

La partnership siglata per offrire agli associati tariffe agevolate

su spedizioni e servizi di pagamento

 Poste Italiane e Confcommercio hanno siglato un accordo per offrire alle imprese associate della provincia di Torino alcune agevolazioni su spedizioni nazionali e servizi di pagamento.

In particolare grazie a questa nuova partnership, alle imprese del commercio, del turismo, dei servizi e dei trasporti associate sono garantite offerte speciali e un’assistenza dedicata sui servizi di corriere espresso per spedire documenti e merci destinati a privati e aziende pensato per il mercato dell’e-commerce; sulle transazioni di pagamenti con carta anche in mobilità; sulle carte di debito prepagate riservate alle Imprese.

Grazie alla capillarità della rete di Poste Italiane in tutto il territorio e al ruolo di Confcommercio, l’accordo evidenzia l’impegno a sostegno delle imprese della provincia di Torino consentendo ad ogni associato di beneficiare, da oggi, di molteplici vantaggi su servizi e prodotti funzionali alle esigenze della propria attività.

Ulteriori informazioni sull’iniziativa sono disponibili nelle sezioni dedicate dei siti poste.it e confcommercio.it.

Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta: Confindustria prende casa a Bruxelles. Una nuova sede per il Nord Ovest

Nella Delegazione a Bruxelles di Confindustria in Avenue de la Joyeuse Entrée, da oggi le tre associazioni regionali di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta hanno una sede operativa a loro dedicata. E’ uno dei passi concreti realizzati dalle tre associazioni che il 14 dicembre 2022 hanno siglato un Protocollo di collaborazione per rispondere alle nuove esigenze del sistema confindustriale nel Nord Ovest del Paese.

Congiuntamente rappresentiamo 7.500 imprese che occupano circa 350mila addetti in maniera diretta. Abbiamo voluto andare oltre i meri confini amministrativi regionali, per connettere in modo più efficiente le realtà produttive che operano con filiere interdipendenti e integrate nelle nostre tre regioni che ogni anno generano circa 200 miliardi di Pil” sottolineano Marco Gay, presidente Confindustria Piemonte, Giovanni Mondini presidente di Confindustria Liguria, e Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta nel corso della visita di due giorni a Bruxelles organizzata in occasione dell’apertura degli uffici nella capitale belga, nel corso della quale sono previsti anche momenti di approfondimento diretto con rappresentanti della Commissione Europea. Alla realizzazione dell’ufficio a Bruxelles sin da questa prima fase oltre ai tre enti regionali di Confindustria, partecipano direttamente anche le quattro territoriali liguri di Imperia, Savona, Genova e La Spezia, e le territoriali piemontesi di Asti, Biella, Verbania e Novara Vercelli Valsesia.

La Delegazione di Confindustria presso l’Unione Europea, presente a Bruxelles dal 1958, è la più antica e principale portavoce dell’industria italiana in Europa. La sua missione primaria è rappresentare, promuovere e difendere gli interessi del sistema industriale italiano all’interno del consesso europeo. Questa responsabilità chiave comprende l’attività di lobby su questioni legislative e opportunità di finanziamento dall’UE. Ma la Delegazione non si limita a questo. Essa offre anche formazione sui temi europei e informazioni al sistema associativo di Confindustria. Questa cooperazione è essenziale per mantenere il Sistema consapevole delle discussioni in corso a Bruxelles e degli sviluppi cruciali a livello dell’Unione europea. È infatti sempre più ampia l’influenza dell’Europa sulla legislazione italiana, con il 70% delle leggi italiane che è emanazione delle decisioni prese a Bruxelles. In questo contesto, il lavoro della Delegazione è di cruciale importanza per garantire che gli interessi italiani si riflettano adeguatamente nelle policy europee.

L’obiettivo dell’ufficio a Bruxelles è da un lato informare e stimolare la partecipazione delle imprese associate a Confindustria in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta alle opportunità di finanziamento e sviluppo offerte dai programmi europei, dalla presentazione delle proposte alla costruzione di partenariati. Dall’altro lato si vuole rafforzare l’attività di rappresentanza degli interessi locali, qualificandosi come punto di riferimento per il monitoraggio e l’aggiornamento dei dossier legislativi di primario interesse per il tessuto imprenditoriale del Nord Ovest. Il progetto si propone, infine, di fare rete con le istituzioni e gli enti di rappresentanza regionale già presenti per ottenere una azione interregionale ancora più efficace.

In questa direzione va anche l’azione della Delegazione di Confindustria a Bruxelles all’interno di Business Europe, associazione che rappresenta 39 federazioni nazionali d’impresa in 34 Paesi, che amplifica e sintetizza le istanze comuni del settore per potenziare l’attività di rappresentanza d’interesse.

Le strategie comuni e l’interlocuzione con i relativi stakeholders sulle politiche e sulle policy europee e le risorse comunitarie, sono al centro della volontà di Confindustria Piemonte e delle territoriali piemontesi ed al centro del protocollo che abbiamo siglato con i colleghi di Liguria e Valle d’Aosta a dicembre. L’Europa per il Piemonte è sempre stata l’orizzonte naturale cui guardare. Nei prossimi anni arriveranno sul nostro territorio investimenti per 23 miliardi sulle infrastrutture. Insieme a quelle del Pnrr, sono risorse che miglioreranno la nostra competitività, aprendoci ad importanti occasioni di sviluppo per nuove opportunità che insieme a Liguria e Valle d’Aosta ci consentiranno di rinnovare l’impegno per occupazione e occupabilità” commenta Marco Gay, presidente di Confindustria Piemonte.

“La decisione di rafforzare la nostra presenza a Bruxelles – osserva Giovanni Mondini, presidente di Confindustria Liguria – risponde all’esigenza di un crescente impegno da parte delle nostre Associazioni nell’attività di lobby a favore delle imprese del territorio e di una comunicazione più tempestiva sulle opportunità di finanziamento offerte dai programmi comunitari. Tenendo conto, tra l’altro, che Liguria, Piemonte e Valle d’Aosta sono regioni tra loro “interconnesse” dal punto di vista delle infrastrutture stradali e ferroviarie, e quindi progetti di sviluppo inerenti, per esempio, la logistica, la mobilità, l’export, il turismo avranno maggiori possibilità di successo se frutto di valutazioni e scelte condivise”.

Aumentare la sensibilità di Bruxelles sulle opportunità che le imprese del Nord Ovest offrono, richiede un impegno costante e continuo, che un territorio come la Valle d’Aosta solo insieme a Confindustria e ai colleghi di Liguria e Piemonte, può far emergere nella sua varietà. La nostra proposta anche grazie al nuovo ufficio a Bruxelles risulterà quindi più strutturata e attrattiva su formazione e politiche attive del lavoro, ricerca e innovazione. E su questi temi, un’alternativa che non sia europea non esiste” sottolinea Francesco Turcato, presidente Confindustria Valle d’Aosta.

 

Mercato immobiliare in calo a Torino: -3,4% le compravendite. -25,6% i mutui

Il Presidente dei Notai di Torino, Maurizio Gallo-Orsi: “Sono segnali preoccupanti: da un lato per l’occupazione nelle imprese edili, dall’altro perché sta venendo a mancare la leva del credito, fondamentale per la ripresa del mercato“.

  Il Consiglio Nazionale del Notariato, sulla base delle rilevazioni effettuate attraverso i Dati statistici Notarili (DSN) pubblicate sul sito https://dsn.notariato.it, ha reso noto l’andamento del mercato immobiliare e dei mutui in Italia nel primo semestre 2023: un calo dell’8,7% delle compravendite di abitazioni (da 303.375 a 277.052) rispetto allo stesso periodo del 2022. Si riduce anche il numero delle transazioni (-12% nel secondo trimestre 2023), dell’acquisto di prime case tra privati (-11%) e delle seconde case (-1,9%). Anche i mutui per l’acquisto della casa sono diminuiti (-29,5%), ad evidenziare come l’aumento dei tassi di interesse abbia portato le persone ad utilizzare maggiormente i propri capitali rispetto a forme di finanziamento.

Oltre al dato nazionale, il Notariato ha presentato una ricognizione effettuata in 9 grandi città italiane in merito alle seguenti tipologie di atti: mutui, surroghe e compravendite di fabbricati abitativi. Le città in esame sono: Bari (-12,4% il volume generale delle transazioni immobiliari); Firenze (-10,3%); Roma (-9,6%); Milano (-8,4%); Napoli (-7,3%); Bologna (-4,6%); Verona (-3,7%); Torino (-3,4%); Palermo (-0,3%).

A Torino, nei primi sei mesi del 2023, si è registrato un calo del 3,4% delle compravendite di abitazioni rispetto allo stesso periodo del 2022. È il mercato della prima casa acquistata da impresa a subire un vero e proprio crollo, registrando un -41% mentre l’acquisto della prima casa tra privati registra un calo del 6,8%. Segno positivo invece per l’acquisto delle seconde case tra privati, con un +5,3%, mentre l’acquisto delle seconde case da impresa subisce un calo del 7,2%. I mutui per l’acquisto della casa sono diminuiti del 31,5% rispetto ai primi sei mesi del 2022. In calo di conseguenza anche il numero delle persone fisiche che hanno contratto un mutuo (-32,5%), con una riduzione del 30% della fascia di età 18-35, -32,5% per la fascia 36-45 e -36.61% per la fascia 46-55. La riduzione del capitale erogato è pari al 36% (da 1.541.061.396 nel primo semestre 2022 a 984.765.079 nel primo semestre 2023). La differenza di questi due dati percentuali è data da una riduzione generale di tutti i mutui concessi in particolare relativi alla fascia di capitale tra i 200mila euro a 250mila euro (-52,65%). Anche a Torino, come in tutta Italia, le surroghe aumentano del 9,09% nel primo semestre 2023 rispetto al primo semestre 2022.

“I dati più rilevanti che si traggono dal report, oltre alla discesa generalizzata delle compravendite e dei mutui, sono sostanzialmente due: il calo delle vendite del nuovo, che ovviamente sconta prezzi più alti, e il crollo verticale dei mutui sia sulle prime che sulle seconde case, ben maggiore del calo delle compravendite. Sono segnali preoccupanti: da un lato per quanto riguarda l’occupazione nelle imprese edili, dall’altro perché sta venendo a mancare la leva del credito, fondamentale per la ripresa del mercato, che però patisce il rialzo dei tassi”.

Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo