ECONOMIA- Pagina 116

A Mirafiori 100 nuovi addetti per il Battery Center

Stellantis ha inaugurato a Mirafiori il suo primo Battery Technology Center. Con 100 nuovi addetti è dedicato allo sviluppo delle batterie che alimenteranno in modo sostenibile i veicoli elettrici del gruppo.
“Il fatto che abbia scelto di farlo nella nostra città – commenta il sindaco di Torino Stefano Lo Russo –  è un segnale davvero positivo per tutto il nostro territorio, su cui il gruppo continua a dimostrare, con i fatti, di voler puntare fortemente.
Viviamo un momento di profonda trasformazione, e l’investimento di Stellantis si muove nella direzione della transizione ecologica e di un cambio radicale del paradigma della mobilità, che è fondamentale sostenere e supportare e che rientra pienamente nella nostra strategia per il futuro di Torino”.

Eccellenze del Piemonte a Vicenza Oro

  • 77 le eccellenze da Piemonte, capitanate dal distretto di Valenza, protagoniste da venerdì 8 settembre sino a martedì 12 nell’evento che conta 1.200 brand espositori da 34 Paesi e 400 buyer ospitati

 

  • Export del settore orafo-gioielliero in crescita del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro nei primi cinque mesi dell’anno

 

  • Per gli amanti dell’alta orologeria, da domani a domenica 10, c’è VO’Clock Privé: evento b2c aperto al pubblico, con talk e seminari dei massimi esperti

vicenzaoro.com

IL MERCATO, I TEMI, I TREND

Tra i gli oltre 1.200 espositori presenti anche 77 eccellenze piemontesi con capofila il distretto di Valenza (vedi allegato), l’edizione settembrina del salone internazionale dell’oreficeria, gioielleria e orologeria di IEG vedrà protagonisti nel quartiere fieristico di Vicenza sino a martedì 12 i più importanti brand di alta gamma con le novità di collezione, l’oreficeria con il meglio della produzione made in Italy dai principali distretti manifatturieri nazionali, le eccellenze internazionali, l’orologio contemporaneo e i micro-brand più di tendenza; tutto in un’unica boutique, che è anche hub di networking. Saranno infatti 400 i buyer esteri ospitati, grazie al programma di incoming del Ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale e di Agenzia ICE. Gli operatori professionali internazionali e italiani oltre al mercato, troveranno anche un nutrito calendario di eventi con le voci leader dell’industry. Dalla presentazione, sabato 9, del nuovo Trendbook 2025+ curato da Trendvision Jewellery + Forecasting, l’Osservatorio indipendente di IEG diretto da Paola De Luca alle case history di brand emergenti o di gioiellerie indipendenti sino al tema della formazione per le nuove generazioni che si vogliano avvicinare all’arte orafa, dall’impatto dell’intelligenza artificiale sul design e sull’industry alla sostenibilità: per quattro giorni sarà a Vicenza che gli operatori professionali avranno modo di condividere analisi e riflessioni su un settore che è ancora in crescita.

I DATI DELL’EXPORT

Continua il trend positivo dell’export per il settore orafo-gioielliero italiano. Nei primi cinque mesi dell’anno, secondo i dati elaborati per Federorafi dal Centro Studi di Confindustria Moda le vendite estere sono salite globalmente del 9,3%, per un valore di 4,36 miliardi di euro (elab. Centro Studi di Confindustria Moda su dati ISTAT per Federorafi).

 

VO’CLOCK PRIVÉ

Aperto al pubblico, VO’Clock Privé è il salotto dedicato all’alta orologeria e alla cultura orologiera che da domani sino a domenica 10, in un’area riservata nel foyer al primo piano del quartiere fieristico, riunirà per la seconda edizione i brand più ricercati e il pubblico di appassionati e collezionisti, offrendo un programma di incontri e corsi tecnici con i più autorevoli esponenti del settore.

 

IL MONDO ASSOCIATIVO

Tutto il mondo istituzionale e associativo è al fianco di IEG e di VOS: da Confindustria FederorafiConfartigianato OrafiConfcommercio FederpreziosiCNA OrafiConfimi Industria Categoria Orafa ed Argentiera ad AssogemmeAssocoral e AFEMO – Associazione Fabbricanti Esportatori Macchinari per Oreficeria, che contribuiscono all’agenda della manifestazione. Sul fronte internazionale CIBJO – Confederazione Mondiale della Gioielleria, che promuove la sostenibilità economica e sociale della filiera del gioiello.

THE JEWELLERY GOLDEN CLOUD

Gli eventi di Vicenzaoro September saranno anche in streaming sulla piattaforma The Jewellery Golden Cloud scaricabile sugli App store per dispositivi mobile.

PRESS CONTACT IEG

head of media relation &   corporate   communication:   Elisabetta   Vitali;   press   office   manager:   Marco Forcellini; international press office coordinator: Silvia Giorgi; media@iegexpo.it

Trade press office coordinator Jewellery & Fashion Division: Michela Moneta

 

La ripresa del turismo coinvolge oltre 15 mila imprese artigiane del Piemonte

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Giorgio Felici (Presidente Confartigianato Imprese Piemonte): “sperando che non si ripresenti un’altra pandemia le nostre imprese sono pronte per intercettare una buona parte dei 900 milioni di spesa per shopping, trasporti e altri servizi”

 

L’Italia è quinta al mondo per entrate turistiche dei viaggiatori internazionali, pari nel 2022 a 44,3 miliardi di euro, e di questi una fetta (quasi un miliardo e mezzo) vengono spesi nella nostra regione. Un altro dato interessante è che nel 2022 la spesa di turisti stranieri in Piemonte, quasi 900 milioni su un miliardo e mezzo, riguardano spese diverse dall’alloggio: 301 milioni per la ristorazione, 339 per lo shopping, 164 milioni per il trasporto e 71 per altri servizi. Una quota rilevante di questi consumi turistici può essere intercettata dalle piccole imprese e dall’artigianato.

“Ci sono quindi diversi milioni di euro che possono essere intercettati dalle oltre 15mila imprese artigiane del Piemonte che operano in settori potenzialmente coinvolti dal turismo. Un mercato che dobbiamo valorizzare -commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte-. Il settore rimane un motore economico fondamentale per la regione e le nostre imprese. Su questo settore un grande ruolo lo svolgono le imprese artigiane con i pacchetti di turismo esperienziale, indispensabili per soddisfare al meglio le nuove esigenze del turista moderno, sempre più alla ricerca della tipicità, di sensazioni nuove, da vivere in prima persona e che solo una realtà artigiana può dargli. L’artigianato piemontese può ricoprire un ruolo sempre di maggiore valore all’interno dello sviluppo strategico del turismo”.

L’artigianato nei settori interessati dalla domanda turistica

Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica in Piemonte sono 15.233, pari al 13,3% dell’artigianato totale e danno lavoro a 35.884 addetti.

A livello territoriale 7.772 imprese artigiane operano a Torino con 16.407 addetti, 2.267 a Cuneo (6.958 addetti), 1.819 ad Alessandria (4.033 addetti), 1.060 a Novara (2.680 addetti), 730 ad Asti (1.893 addetti), 539 a Vercelli (1.243 addetti), 531 nel Verbano (1.311 addetti) e 515 a Biella (1.359 addetti).

In chiave settoriale il comparto principale è l’Agroalimentare che conta in Piemonte 3.559 imprese che producono cibo e bevande, prodotti per cui siamo famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Seguono le 3.533 imprese delle altre attività manifatturiere e dei servizi  che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica, vetro e cornici, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, la fotografia, cure per animali domestici e servizi alle persone come, ad esempio, centri benessere e palestre; 2.485 imprese del trasporto persone; 2.309 abbigliamento e calzature che contribuiscono al successo nel mondo della moda, tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano; 2.190 ristoranti e pizzerie che insieme a 1.082 bar, caffè e pasticcerie mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità realizzati dalle imprese del territorio ecc..

Confartigianato Imprese Piemonte conferma come il turismo e le imprese artigiane collegate, rappresentino il vero volano per l’economia della regione anche se, purtroppo, come tutte le altre attività, entrambi i settori hanno sofferto particolarmente la crisi degli ultimi anni.

“E’ innegabile che turismo e artigianato non siano indenni alle varie crisi più o meno indotte che si stanno succedendo – conclude Felici – per il calo dei consumi interni e il rincaro dei prodotti da un lato, ma anche per la concorrenza spietata delle altre nazioni e continenti che, in questi ultimi anni, hanno investito molto sull’offerta turistica. Per l’Italia il turismo è una componente importante che richiede -come tutte le altre- una base infrastrutturale, un alleggerimento fiscale ed un azzeramento burocratico che sono ancora ben lungi dal vedersi all’orizzonte. Le imprese, in particolare quelle artigiane, mettono a disposizione del turista non solo la più ampia gamma di prodotti e sensazioni, ma anche il loro valore aggiunto come accade nel turismo esperienziale”.

Casa e giovani, una guida pratica

Elaborata dal Consiglio Nazionale del Notariato e da Confedilizia, la guida si propone di accompagnare e orientare le giovani generazioni nella scelta della casa più adeguata alle proprie esigenze, illustrando in modo pratico e semplice gli aspetti civilistici e fiscali legati all’acquisto della prima abitazione e alle locazioni ad uso abitativo.

 

 

 A chi intestare la casa se la coppia di giovani non è sposata e intende andare a conviverci. Perché sottoscrivere Il contratto preliminare di vendita. Come tutelarsi in caso di acquisto di un immobile in corso di costruzione. Che differenza c’è tra acconto prezzo e caparra confirmatoria. Quali aspetti sono da tenere in considerazione se si acquista un’abitazione facente parte di un condominio. Come vengono ripartire le spese condominiali ordinarie e straordinarie tra venditore e acquirente. Quando deve essere corrisposto il prezzo al venditore e il pagamento  può provenire da un soggetto diverso dall’acquirente. Come si perfeziona il contratto di mutuo e quali facilitazioni o agevolazioni sono previste attualmente per i soggetti under 36. Quando deve avvenire la consegna dell’immobile. Cosa accade se l’immobile è ipotecato o pignorato e se gli impianti non sono conformi alla vigente normativa in materia di sicurezza o i dati e la planimetria catastale non corrispondono allo stato di fatto dell’immobile. Quali sono le imposte che devono essere corrisposte con l’acquisto di una casa. E inoltre tutto quello che un giovane deve sapere sulla locazione abitativa, dalle diverse tipologie di contratto (locazioni libere, agevolate, transitorie, per studenti, brevi, turistiche, ad uso foresteria, ecc) ai rapporti di un soggetto locatore con il condominio.

 

Sono solo alcuni degli aspetti civilistici e legali che vengono affrontati e illustrati in modo pratico e semplice in “Casa e Giovani. guida pratica alla locazione e alla compravendita immobiliare”, elaborata dal Consiglio Nazionale del Notariato e Confedilizia, l’Associazione dei proprietari di casa, che verrà presentata martedì 12 settembre alle ore 15.00 presso il Campus Luigi Einaudi -Università Degli Studi di Torino,  in Lungo Dora Siena, 100.

 

Il luogo scelto per la presentazione rappresenta al meglio il target di riferimento della guida, che include giovani studenti, esperti di co-housing, di convivenza studentesca e di ogni altra soluzione taglia-costi. Ma anche i giovani proprietari di case donate in passato da genitori e nonni, coloro che desiderano acquistare casa con i risparmi dei primi anni di lavoro e con un mutuo trentennale, o che hanno intenzione di acquistare anche con l’aiuto dei genitori la casa che diverrà la residenza dove ampliare la famiglia; e infine i figli che hanno una casa intestata da quando sono minorenni che viene affittata per produrre reddito nell’attesa che si creino una professione e una vita tutta loro.

 

All’incontro del 12 settembre, aperto al pubblico, partecipano Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Torino e Pinerolo, Pier Luigi Amerio, Presidente Ape Confedilizia Torino, i notai Giulia Ardissone e Laura Passone, gli avvocati Massimo Agerli e Annarosa Penna, Marco Romanisio, VP & City Manager Turin Metropolitan Area Casavo, Lorenza Mosso, gestore Green Area Torino di Banca Cassa di Risparmio di Asti S.p.A., Carlo Butera, agente immobiliare Associato Haston & Aston, Massimo Maccagno, Amministratore unico Pro.Mar Srl, impresa associata ANCE Torino e Marco Tamburelli, Amministratore immobiliare.

 

La Guida “Casa e Giovani” è disponibile sul sito www.notariato.it e www.confedilizia.it   

 

“Parlare di casa e giovani in questo momento è davvero importante. Se questo convegno fosse stato fatto un anno fa avrebbe avuto contenuti diversi. Il rialzo continuo dei tassi di interesse ha fatto crollare le compravendite delle prime case soprattutto tra i giovani e le agevolazioni esistenti da sole non riescono a spingere il mercato. Occorre ripensare a una politica della casa che sia maggiormente rivolta ai giovani, così come bisogna orientarli affinché consapevolmente entrino nel mercato immobiliare”.

Maurizio Gallo-Orsi, Presidente del Consiglio notarile dei distretti riuniti di Torino e Pinerolo

 

“La guida che presentiamo deve aiutare i giovani a entrare nel mondo immobiliare preparati e con le conoscenze utili per non perdersi. L’intento è anche di mettere in guardia i giovani ed essere di conseguenza una denuncia della complessità e in alcuni casi dell’incoerenza delle leggi che regolano l’immobiliare. Un’ulteriore denuncia è anche verso la protervia del legislatore nel colpire sempre e soltanto l’immobiliare quando c’è da fare cassa”.

Pier Luigi Amerio, Presidente Ape Confedilizia Torino

No ai privati con scopo di lucro nel mercato della formazione?

Forma e Cenfop, le maggiori associazioni che rappresentano agenzie formative accreditate in Piemonte, sono contrarie all’ingresso dei privati con scopo di lucro nel mercato della formazione a favore dei disoccupati.

A spiegarlo, in terza Commissione, sono stati rispettivamente Matteo Faggione e Roberta Seno, che hanno chiarito come Forma sia legata al mondo cattolico, mentre Cenfop associa agenzie laiche.

La seduta, presieduta da Monica Canalis, ha avuto come oggetto dell’audizione il Disegno di legge 218, “Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro”, presentato dalla Giunta regionale e attualmente al vaglio della Commissione stessa.

Gli auditi hanno spiegato che un’apertura allo scopo di lucro, come quella prospettata nel testo del Ddl, rischierebbe di abbassare il livello dei servizi formativi erogati, anche perché “noi che non facciamo profitti, reinvestiamo eventuali margini nelle attrezzature e nel personale e compensiamo le attività in perdita con quelle in attivo”.

Altra richiesta è la necessità di applicare “il contratto della formazione professionale: definisce standard e regole per i formatori. Immaginarci che possa esserci un’apertura incontrollabile su altri tipi di contratti, va a minare la trasparenza del rapporto tra enti datoriali e lavoratori”, è stato detto.

Cefop e Forma, infine, chiedono di essere presenti ai lavori della Commissione regionale di concertazione, non con diritto di voto, ma per contribuire con pareri e sollecitazioni alle decisioni strategiche.

Nel rivolgere domande agli auditi, Silvio Magliano (Moderati) ha sottolineato che già oggi le rappresentanze datoriali o sindacali presenti nella Commissione, sono anche titolari di agenzie formative; Francesca Frediani (M4o-Up), ha poi chiesto se con le agenzie “profit” esista il rischio di avere docenti meno preparati, perché non assunti e non tutelati.

Canalis (Pd) ha infine chiesto agli auditi di argomentare le loro richieste, spiegando perché l’apertura agli enti con scopo di lucro non è adatta al sistema piemontese e quali siano le differenze con le altre regioni; la vicepresidente della Commissione ha anche domandato se esistano norme nazionali che impongono alle regioni di aprire a enti con scopo di lucro e Faggione ha risposto che, a suo avviso, nemmeno le norme europee obbligherebbero a tale apertura.

 

Il libro di Giachino: “Un irriducibile contro il declino di Torino”

CON MALAN , COMBA e FOSSATI 

Sabato 9 settembre alle ore 10 all’Hotel Diplomatic di Torino

“Un irriducibile contro il declino di Torino”: è il titolo del libro  che verrà presentato sabato 9 settembre, alle ore 10, all’Hotel Diplomatic di via Cernaia 42, Torino. L'”irriducibile” del titolo è Mino Giachino, l’ex sottosegretario di Stato ai Trasporti che da anni denuncia con numeri e azioni il declino vissuto da Torino, sempre più indietro nella graduatoria delle città italiane ed europee.

«Lo ha ribadito di recente anche la Banca d’Italia – afferma Giachino – : Torino negli ultimi vent’anni ha perso 18 punti rispetto alle città italiane più competitive. Il PIL procapite è diminuito e oggi nella metà della città che non sta bene si vive peggio di vent’anni fa. Una città bellissima che attrae turismo da weekend come ha scritto “The Times” ma che ha perso Salone dell’automobile e Salone dell’auto storica. Una città che non attrae più investimenti e non trova il modo di invertire questa tendenza e ieri ci han detto che ormai a Torino il numero delle colf ha superato il numero degli operai.

Pur distante dal Palazzo, negli ultimi anni Giachino è riuscito a realizzare la più grande e significativa manifestazione di piazza della storia recente di Torino (10 novembre 2018 con oltre 40mila persone a sostenere la TAV), è stato capace di “dirottare” a Torino l’Autorità dei Trasporti che il Governo Monti aveva inizialmente previsto a Roma (2013) e, storia più recente, ha avuto un ruolo decisivo nel veicolare al settore auto oltre 8 miliardi di euro destinati a finanziare gli incentivi per chi decide di cambiare la propria vettura.

Accanto a tutto questo, Mino Giachino ha sempre tenuto uno stretto rapporto con Torino e l’intero territorio cittadino, con un’attenzione particolare per il Sermig e per la Chiesa che guarda agli ultimi e agli esclusi. GIACHINO al termine della sua analisi presenta 10 Proposte per il rilancio della economia e del lavoro e tra queste il forte sostegno al Piano Auto del Ministro URSO che potrà contare su oltre 6 miliardi di euro non ancora spesi del fondo GIORGETTI.

Sabato 9 settembre, assieme all’autore di “Un irriducibile contro il declino di Torino” saranno presenti il senatore Lucio Malan , l’onorevole Fabrizio Comba e Beppe Fossati. 

La Regione: un futuro nella formazione

Costruiamo un futuro certo per i nostri giovani con la formazione-lavoro e diamo alla Nazione le competenze specializzate, pronte ad entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le eccellenze e favorendo la competitività del tessuto industriale della nostra Regione”. Sono 2 milioni di euro quelli stanziati dall’assessore regionale al lavoro e formazione Elena Chiorino per finanziare i percorsi formativi, in linea con i fabbisogni professionali delle aziende, da realizzare nel periodo 2023-2025 con l’apprendistato duale. “Mettiamo a disposizione strumenti formativi validi che quando vengono usati bene sono davvero utili e generano occupazione stabile”. Lo strumento utilizzato per la formazione dei nuovi specialisti sarà l’apprendistato, cosiddetto “duale”: lavorando, infatti, il giovane consegue un diploma o una specializzazione. L’impresa, contestualmente, può così formare una figura professionale attraverso tutor, nel proprio ambiente, utilizzando propri macchinari e strumenti tecnologici. “L’apprendistato duale crea soddisfazione in tutti i soggetti coinvolti, è un vero antidoto alla disoccupazione giovanile e alla dispersione scolastica – ha sottolineato Chiorino – anche i giovani meno propensi allo studio teorico possono terminare un percorso di studi e conseguire un titolo riconosciuto e spendibile nel mondo del lavoro, cimentandosi direttamente in un vero ambiente di lavoro e non soltanto nell’aula scolastica”. I progetti ora ci sono e gli istituti superiori che si sono candidati per svilupparli su tutto il territorio regionale sono 34. Si va dalla specializzazione di enotecnico ai diplomi in indirizzi meccanici, elettronici ed elettrotecnici, turistico-alberghieri, chimici, orafi, dei trasporti-logistica, dei servizi alla persona, dei servizi alle aziende. “Il Piemonte, terra di manifattura e di eccellenza, offre uno strumento innovativo in più per formare e inserire velocemente nel mondo del lavoro professionisti qualificati, capaci di valorizzare proprio le nostre eccellenze che costituiscono quel Made in Italy che il mondo ci invidia”. 
LE PROGETTUALITÀ
Le scuole definiscono veri e propri piani formativi individuali, progettati insieme all’azienda e con un’organizzazione degli orari di lezione in aula compatibile con gli impegni lavorativi degli apprendisti. L’apprendistato duale permette ai giovani di anticipare l’ingresso nel mercato del lavoro prima della conclusione del percorso di studi, sviluppando una professionalità riconoscibile e spendibile anche all’esterno del contesto specifico di inserimento lavorativo. In allegato l’elenco delle scuole
I VANTAGGI PER GLI APPRENDISTI
Gli apprendisti godono delle tutele salariali e previdenziali a cui hanno diritto tutti gli altri lavoratori dipendenti e dopo il diploma, nel 20% dei casi vengono confermati in servizio, nel 35% trovano un contratto di lavoro entro un anno, mentre il 45% sceglie di proseguire gli studi in università o in un ITS.
I VANTAGGI PER LE IMPRESE 
L’impresa, a sua volta, oltre a ottenere vantaggi fiscali, ha la possibilità di formare direttamente I giovani da inserire in organico secondo i propri fabbisogni, di conoscerli e valutarli; può introdurre innovazione nei processi aziendali, proprio grazie all’apporto di giovani, di solito più predisposti alle novità e ai cambiamenti; infine, ha un ritorno di immagine, valorizzando l’attitudine a sostenere attività a responsabilità sociale.

Chiorino, sindacati: “Rispetto diritti e doveri”

SICUREZZA SUL LAVORO
“Convergiamo tutti sulla necessità di intervenire in modo ancora più incisivo e puntuale: solo se c’è pieno rispetto dei diritti e dei doveri, c’è sicurezza sul lavoro”. Cosi l’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino dopo l’incontro in Prefettura a Vercelli con i sindacati ha ribadito come: “Diventa fondamentale ragionare sul concetto di partecipazione: siamo in linea con il Governo nel ribadire che non servono norme aggiuntive, ma acquisire una maggiore consapevolezza dell’importanza di quelle già esistenti e potenziare il più possibile i controlli ispettivi come ata avvenendo con i nuovi isoettori assunti e ad oggi in fase di formazione. In Regione prosegue il lavoro congiunto con i sindacati e Istituzioni sul tema della sicurezza, che in autunno vedranno due nuovi incontri già fissati. In sede di Conferenza Stato/Regioni – ha aggiunto Chiorino – sarà ufficializzato il protocollo con Inail Nazionale per rafforzare la formazione di chi lavorerà nei cantieri Pnrr attraverso fondi destinati alle Regioni. Ciò dimostra la grande attenzione del Governo investendo sulla formazione a partire dai grandi cantieri dotando le Regioni di risorse importanti. Non ci conforta in questo tragico momento, ma bene l’arrivo di nuovo personale in forza all’Ispettorato del Lavoro che sarà destinato sul territorio nazionale, Piemonte compreso. Le norme ci sono – ha concluso Chiorino – come le sanzioni per chi non rispetta le regole: bisogna rafforzare la cultura della sicurezza”.

Monferrato Green Farm, tre giorni di verde e agricoltura

MONFERRATO GREEN FARM, DAL 29 SETTEMBRE AL 1 OTTOBRE

Dal 29 settembre al 1 ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm.

Si tratta di un’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente.

La scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità.

Nei tre giorni dell’evento accanto agli stand di espositori specialisti:

prodotti alimentari genuini e salutari

-prodotti erboristici e fitoterapici

-abiti, accessori ed arredi ecologici

-detergenti e detersivi biodegradabili

-materie prime ed energie rinnovabili

-agriturismi, spa e centri benessere

-attrezzi per agricoltura e giardinaggio

-sementi, piante, concimi e fitosanitari

-impianti di irrigazione

-attrezzature e macchine

-accessori applicazioni e servizi( progetti, proposte e soluzioni)

Sono previsti corsi e laboratori, la fattoria didattica a cura della conosciuta Fattoria del Toce di Verbania, per il divertimento anche dei più piccoli, conferenze e convegni su temi specifici legati al mondo agricolo e del verde e del giardinaggio con nomi illustri del settore, sarà presente un’area riservata agli animali da cortile nel loro pieno rispetto, un’area ristoro e tipicità alimentari,regionali e nazionali.

L’ingresso al pubblico è gratuito.

La rassegna è organizzata dalla società D&N Eventi s.r.l. in collaborazione e con il patrocinio della Città di Casale Monferrato, in collaborazione con Confartigianato Imprese Alessandria, con il patrocinio della Provincia di Mantova, della Unione dei Comuni della Valcerrina, dell’Associazione dei Comuni del Monferrato, di Confagricoltura Alessandria, di Cosmo Spa, Asproflor, Città del Bio e di altri enti ed istituzioni che si aggiungeranno prossimamente.

Monferrato Green Farm avrebbe dovuto tenersi nella primavera del 2020 ma l’emergenza sanitaria ne aveva costretto il rinvio per causa di forza maggiore.

Per adesioni e prenotazione stand rivolgersi ai seguenti contatti


cell. 366 28 29 982
mail:
commerciale@deneventi.it

Rinaturazione del Po, interviene Confagricoltura Piemonte

 

“Un’opera così importante deve essere condivisa dal territorio”

 

 

Ci rammarichiamo per non essere stati chiamati ad esprimere il parere del mondo agricolo per un’opera come quella della rinaturazione del fiume Po, che potrebbe incidere significativamente sull’economia del territorio padano oltre che sull’assetto delle aziende che operano in quest’area”. Lo ha detto Enrico Allasiapresidente di Confagricoltura Piemonte in seguito al via libera della Corte dei Conti al progetto di rinaturazione del fiume Po, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al punto 3.3 della misura M2C4, “Tutela del territorio e della risorsa idrica”.

 

Gli interventi, ivi compresi espropri dei terreni e revoche ad alcune concessioni, gestiti dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo) con l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (Adbpo), con una disponibilità finanziaria di circa 357 milioni di euro, coinvolgeranno 4 Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), 106 Comuni, 12 Province (tra cui quelle di Alessandria, Torino e Vercelli), 29 aree protette e 42 siti natura 2000.

 

Siamo consapevoli del fatto che sia necessario favorire una rivoluzione verde e una transizione ecologica nella massima salvaguardia della biodiversità, degli habitat del territorio coinvolto e della sicurezza idraulica, ma oggi – prosegue Allasia – denunciamo una scarsa condivisione del piano e, soprattutto, una progettazione partecipata insufficiente. Occorre ascoltare di più la voce di chi il fiume lo conosce per davvero, avendone sperimentate in prima persona le dinamiche, spesso anche distruttive, e osservata l’evoluzione nel tempo. Da questo punto di vista molti degli interventi in programma destano forti perplessità non solo riguardo alla loro buona riuscita futura, ma anche per il potenziale aumento del rischio di esondazioni.”

 

Il presidente di Confagricoltura Piemonte sottolinea con forza la preoccupante disconnessione dei progetti con le reali esigenze di alcune comunità e in particolare di quelle più coinvolte dalle recenti esondazioni, evidenziando alcune criticità peculiari dei luoghi in oggetto, sia di tipo economico – culturale, sia logistico – organizzativo: “Il piano, così come concepito, va a interessare gli abitanti, le imprese del settore primario e della trasformazione a ridosso del fiume mettendo a rischio ulteriori investimenti produttivi e generando un impoverimento della zona senza peraltro, a nostro avviso, raggiungere pienamente gli obiettivi ambientali e di sicurezza idraulica che si prefigge – conclude Allasia. Più riusciremo a sensibilizzare le persone che ruotano attorno al Po, a coinvolgerle per far vivere quest’area non solo come problematica ma come risorsa, più riusciremo a migliorarla”.

 

Proprio per questo motivo, Confagricoltura Piemonte ha fatto pervenire ad AIPo una serie di osservazioni come soggetto portatore di interesse.