ECONOMIA- Pagina 115

 Teoresi annuncia l’acquisizione di MediCon Ingegneria

Tassi d’interesse alle stelle, ma non sui conti correnti…

 

Per anni il denaro non ha fruttato niente a favore dei risparmiatori che depositano in banca i loro risparmi.

Sono ancora freschi i ricordi delle disperate manovre delle banche centrali mondiali per rianimare l’economia negli anni di crisi, in particolare da quando è esploso il COVID, che ha generato un pauroso blocco delle attività economiche cui bisognava reagire con potenti stimoli.

Lo stimolo maggiore è stato costituito dall’immissione del sistema di migliaia di miliardi di euro a livello planetario, indispensabili per sostenere i consumi (i lavoratori erano colpiti per la riduzione dei redditi, le aziende per la riduzione dei profitti, lo Stato per la riduzione dei proventi fiscali).

Ovviamente, a fronte di una circolazione esagerata di liquidità, i tassi sono andati a zero (anzi, nel periodo più acuto della pandemia, sono addirittura diventati negativi, cosa mai vista nella storia…).

Ognuno ha fatto buon viso a cattivo gioco: i risparmiatori hanno capito che era un sacrificio ma con un obiettivo strategico, le banche hanno capito che non potevano erogare credito a costi che non lasciavano margini alle aziende, le imprese hanno capito che bisognava ricominciare a produrre ed investire approfittando dei costi quasi nulli della componente del capitale.

Con la svolta impressa all’economia (fattore positivo) si è però risvegliato il mostro dell’inflazione (fattore negativo): il subitaneo e potente processo di ripresa ha scatenato tensioni sulla domanda di beni produttivi (materie prime ed energia) che si sono scaricate sui prezzi, tanto che il tasso d’inflazione è schizzato in pochi mesi da 0 ad oltre il 10%.

In questo quadro il sistema bancario si è immediatamente adeguato sul fronte dei tassi attivi (quelli applicati a mutui, prestiti, finanziamenti), mentre è rimasto fermo sul fronte dei tassi passivi (quelli applicati sulle giacenze dei conti).

Fenomeno eticamente ingiusto, perché il costo del denaro in crescita dovrebbe comportare un adeguamento sia dei tassi a debito che di quelli a credito; invece…

Invece le banche si sono trovate ad introitare utili enormi grazie all’ampliamento della cosiddetta “forbice” dei tassi (differenza tra quanto incassato e quanto pagato), che ha generato i cosiddetti “extraprofitti” e che ha spinto il governo a studiare un’apposita imposta per contenere l’eccesso di benefici a favore degli intermediari finanziari.

Quali strategie bisogna adottare in questa delicata fase?

La risposta immediata è quella di cercare una banca che offra una remunerazione equa per i depositi.

Il sistema fa “muro” e consente di pagare qualcosa solo se il cliente s’impegna a vincolare i risparmi per un certo periodo di tempo. La strada principale quindi per chi vuole continuare a mantenere la sua liquidità per motivi prudenziali, è quella di aprire un “conto deposito” che, a fonte di un vincolo minimo di 3 mesi e durate anche più lunghe (fino a cinque anni), garantisce un interesse.

Quasi tutte le banche si sono attrezzate, ma le più attive e “generose” sono soprattutto quelle virtuali che, non avendo eccessivi costi di struttura, possono permettersi di offrire condizioni interessanti.

Vincolando a 6 mesi, si può ottenere intorno al 2,5% annuo netto, ad un anno si arriva quasi al 3%, a 3 anni il tasso è intorno al 3,25%.

Come sempre nel campo finanziario, però, non è tutto oro quel che riluce, quindi prima di aderire alle offerte è bene confrontarle soprattutto per quanto riguarda le condizioni di svincolabilità del deposito; se il cliente ha improvvise necessità di soldi, ha comunque diritto a chiedere il rimborso, ma deve quasi sempre sottostare a clausole penalizzanti.

La più drastica è l’azzeramento degli interessi, che rappresenta un danno enorme. Nella maggior parte dei casi la penale può essere una riduzione dell’interesse.

Altro fattore da considerare è la durata del vincolo. Sceglierla lunga significa garantirsi una buona remunerazione immediata, ma apre la strada al rischio di ulteriori aumenti del costo del denaro che, se si verificassero, vanificherebbero il significato del vincolo.

Consiglio finale: non accettate di lasciare il vostri sudati risparmi su un conto infruttifero, cercate l’alternativa presso la vostra stessa banca oppure presso un’altra; mai come in questo periodo “tradire” lo sportello con il quale si è in rapporti magari da venti anni è opportuno e consigliabile.

E, se mi è consentito, un consiglio alle banche: anziché pagare l’imposta sugli extraprofitti continuando a sterilizzare i conti dei vostri clienti, perché non concedete a tutti l’1% d’interesse? Magari azzerereste l’imposta, acquisendo nuova clientela e fidelizzando la vecchia!

 

Gianluigi De Marchi 

demarketing2008@libero.it

Omaggio all’Erbaluce

La Festa dell’Uva Erbaluce di Caluso compie 90 anni: un importante compleanno festeggiato ieri pomeriggio nel Grattacielo della Regione Piemonte, dove si è svolta la presentazione di un programma che comprende numerosi eventi dal 13 al 23 settembre.

Erano presenti tra gli altri il presidente Alberto Cirio, il sindaco di Caluso Maria Rosa Cena, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, ed esponenti della Pro Loco e dell’Enoteca regionale.

“Un grande traguardo e uno stimolo per fare ancora di più – ha affermato Cirio – Manifestazioni come queste, oltre a rappresentare la storia di un territorio, costituiscono anche un momento fondamentale per il turismo e l’economia”.

“I contributi concessi da Regione, Camera di commercio e Banca d’Alba – ha dichiarato il sindaco Cena – ci hanno consentito di organizzare nuove iniziative rispetto a quelle tradizionali, prima fra tutte il passito di Caluso che incontra i passiti d’Italia, in quanto vogliamo che la nostra festa possa coinvolgere tutto il Paese”.

Al termine della presentazione il sindaco ha consegnato al presidente Cirio lo “Scrigno porta passito”, realizzato da ELLE Design in essenza rovere, con un vetro di chiusura forgiato a Murano e all’interno un tappo in ceramica di Castellamonte.

L’Erbaluce è stato designato dalla Regione come “vitigno dell’anno” per il 2023 nell’ambito dell’iniziativa creata per valorizzare e raccontare i vitigni autoctoni del Piemonte.

Bra si prepara a ospitare Cheese

 

Quattro giorni dedicati ai formaggi a latte crudo nella manifestazione organizzata da Slow Food e Città di Bra, dal 15 al 18 settembre

www.cheese.slowfood.it

Circa 400 espositori da tutte le regioni d’Italia e 14 Paesi, 50 Presìdi Slow Food, 300 eventi in programma di cui la stragrande maggioranza gratuiti e senza necessità di prenotazione; aree degustazione ed esperienze da vivere dal mattino alla sera per tutte e tutti; formaggi a latte crudo e artigianali provenienti da tutta Italia e da molti paesi europei, e poi caffè, vini, birre artigianali, piatti tradizionali e cibo da strada da tutte le regioni. E ancora,  decine di ospiti italiani e internazionali che parleranno di prati,  pascoli, cambiamento climatico, aree interne, rispetto per gli animali.

È la 14esima edizione di Cheese, il più grande evento internazionale dedicato ai formaggi a latte crudo, a Bra dal 15 al 18 settembre 2023, che in quanto a partecipazione di istituzioni ed espositori supera anche l’edizione record del 2019. Organizzata da Slow Food e Città di Bra, con il supporto della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero del Turismo, riunisce un popolo di pastori, casari, affinatori e appassionati intorno al claim Il sapore dei prati, per sottolineare come dal latte di animali alimentati al pascolo derivino i formaggi migliori, rispettosi dei territori, del benessere animale e della nostra salute. Il tema della tutela dei prati stabili sarà portato anche all’attenzione dell’agenda politica italiana grazie alla partecipazione delle istituzioni a tutti i livelli, dal governo (confermata la presenza del Ministro Lollobrigida all’inaugurazione di Cheese il 15 settembre alle ore 10,30) ai rappresentanti delle Regioni, dagli enti di gestione delle aree interne alle amministrazioni comunali.

Le ultime novità, i numeri e gli appuntamenti in programma sono stati presentati oggi in una conferenza introdotta da Giuseppe Aimi, Direttore Territoriale Nord Ovest di BPER Banca, main partner della 14esima edizione di Cheese, che ha ospitato l’evento con la stampa nella sua sede torinese.

 

«I prati stabili sono un vero e proprio tesoro nascosto, una risorsa sia per le terre alte del nostro paese, sia per la rigenerazione dei terreni di pianura. Prati stabili e pascoli sono uno straordinario serbatoio di CO2 e uno scrigno di biodiversità vegetale e animale. Fanno bene al clima ma anche alla nostra salute, perché latte e formaggi di animali alimentati con erba e fieno sono ricchissimi di antiossidanti, vitamine, omega 3. Ma i prati stabili non sono selvatici, devono essere curati e gestiti. Per salvarli bisogna salvare i pastori e l’allevamento estensivo, rimettere in equilibrio terra, persone e animali» sottolinea Serena Milano, direttrice di Slow Food Italia.

 

A Cheese è possibile conoscere il valore dei prati stabili attraverso le conferenze nella Casa della Biodiversità, realizzata in collaborazione con Reale Mutua, nel percorso sensoriale che attraverso i cinque sensi ci permette di scoprire la biodiversità dei prati, nello spazio dei piccoli custodi dei prati stabili dove pastori e casari portano gli animali a pascolare su territori baluardo di biodiversità erbacea, con centinaia di essenze che ritroviamo negli aromi e nel gusto dei loro formaggi.

 

«Bra si prepara ad accogliere una nuova intensa edizione di Cheese mettendo a disposizione il centro città, il suo “cuore” per offrire agli espositori e ai visitatori la migliore ospitalità possibile nel segno dell’accoglienza e dello “stare bene”. Sarà anche l’occasione per ricordare a tutti, a noi e agli altri, la necessità di proteggere e valorizzare le peculiarità che caratterizzano e distinguono il nostro territorio che quest’anno, con Alba, Langhe e Roero, si candida a Capitale della Cultura italiana 2026» ricorda il Sindaco di Bra, Gianni Fogliato.

 

L’assessore all’Agricoltura e cibo della Regione Piemonte, Marco Protopapa evidenzia: «La Regione reputa da sempre Cheese tra le iniziative strategiche per la valorizzazione delle produzioni agroalimentari piemontesi e del nostro territorio, anche per la rilevanza e visibilità nazionale ed internazionale che ha saputo guadagnarsi negli anni. Come Regione Piemonte, condividiamo la scelta di Slow Food di puntare l’attenzione sulla salvaguardia dei pascoli e il benessere animale, tema di grande attualità anche per il nostro Piemonte. Parliamo non solo di tutela del territorio rurale montano ma anche di costruire nuovi ecosistemi e ambienti che salvaguardino la biodiversità. In Piemonte i pascoli alpini rappresentano un terzo della superficie agricola regionale e vogliamo che continuino ad essere un esempio di integrazione tra l’attività di allevamento e mantenimento dei paesaggi montani. Attraverso i fondi del programma di sviluppo rurale la Regione ha provveduto in questi anni a sostenere le aziende agricole nella gestione ecosostenibile dei pascoli e nell’allevamento delle razze animali autoctone a rischio di estinzione, sostegni che proseguono con il nuovo sviluppo rurale, fondamentali per la tutela del territorio rurale montano e per garantire la qualità dei prodotti lattiero – caseari piemontesi».

 

Mariano Rabino, presidente Ente Turismo Langhe Monferrato Roero: «Con l’arrivo di Cheese inauguriamo a Bra l’autunno turistico di Langhe Monferrato Roero, partito con il settembre astigiano e che proseguirà poi con la Fiera internazionale del Tartufo bianco d’Alba. Fin dalla prima edizione nel 1997, quando l’Ente Turismo del territorio muoveva appena i suoi primi passi, Cheese rappresenta ogni due anni uno dei grandi eventi internazionali che contribuiscono al successo delle nostre colline e alla loro immagine di meta del turismo enogastronomico: dai dati di recenti ricerche, sappiamo che oltre il 70% dei turisti, sia italiani che stranieri, sceglie la destinazione del suo viaggio in base anche all’offerta enogastronomica e il 90% di loro desidera vivere esperienze legate al cibo durante il proprio viaggio. E in questo frangente, i formaggi occupano le prime posizioni, attirando un pubblico di qualità, interessato e consapevole, pronto anche questa volta a invadere la città di Bra e le colline di Langhe Monferrato Roero».

 

Un assaggio del programma

 

Nell’edizione 2023 il Mercato italiano e internazionale di Cheese torna a riunire casare e casari da ogni latitudine. Circa 400 espositori provenienti da tutte le regioni italiane e da 14 Paesi, tra cui spiccano il grande ritorno degli Stati Uniti e le numerose presenze a livello europeo, come Francia e Regno Unito, Spagna, Belgio e Portogallo solo per citarne alcuni. Protagonisti sono i Presìdi Slow Food, che riflettono patrimoni di pascoli, razze animali, latti e abilità manuali, e gli Affinatori, che imprimono ai formaggi anima e identità, curandoli fino alle loro ideali condizioni di maturazione. Ma Cheese non è solo formaggi. In questa edizione poniamo l’attenzione sui prodotti che spesso hanno nei prati la propria origine, a partire dai mieli, ma anche confetture, conserve e aceti. Spazio anche ai salumi naturali, realizzati senza nitriti e nitrati e ponendo particolare attenzione a come vengono nutriti gli animali.

 

Cuore delle riflessioni di Cheese è la Casa della Biodiversità, realizzata con il supporto di Reale Mutua, sostenitore ufficiale di Slow Food Italia e main partner della manifestazione. Oltre alle conferenze sui temi centrali del settore e alle proiezioni serali di Cheese on the screen, in questa edizione ospita gli Apéro sur l’herbe, degustazioni a base di formaggi, mieli e liquori che esaltano erbe ed essenze.

 

Cheese vuol dire anche imparare con gusto: nella piazzetta Valfrè di Bonzo i visitatori possono esplorare il mondo dei pascoli e dei prati stabili grazie a un percorso sensoriale a tappe. Un luogo in cui attivare i sensi e addentrarsi tra profumi, suoni e sapori, per apprezzare la ricchezza di questi ecosistemi e i prodotti che ne derivano.

 

E poi ancora, ça va sans dire, i Laboratori del Gusto, ospitati sia a Bra che nella Banca del Vino di Pollenzo, per avventurarsi tra sapori e abbinamenti più o meno noti, e gli Appuntamenti a tavola, in cui cuoche e cuochi italiani e internazionali ci conducono alla scoperta di diversi ecosistemi, tra montagna e vie della transumanza. Gli appuntamenti di In cucina con Slow Food in compagnia dei cuochi dell’Alleanza, e i momenti di degustazione nella Piazza della Pizza – 5 Stagioni e nella Casa della Slow Food Coffee Coalition.

 

Immancabile come sempre la Gran Sala dei formaggi con le sue proposte di degustazione tra Presìdi Slow Food e grandi caci a livello internazionale, e l’Enoteca, che con le sue 400 etichette selezionate dalla Banca del Vino mette in luce produttori della Slow Wine Coalition, sia dall’Italia che dall’estero.

 

Sempre presenti, ad animare piazze, cortili e strade di Bra, le interpretazioni regionali delle Cucine di strada e le originali preparazioni dei Food Truck, da abbinare all’ampia offerta dei birrifici artigianali.

 

Cheese 2023 è realizzato con il supporto della Regione Piemonte e il patrocinio del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e del Ministero del Turismo. La 14esima edizione è possibile grazie alle numerose realtà che credono nel progetto, a partire dai Main Partner: BBBell, BPER Banca, Confartigianato Cuneo, eViso, Parmigiano Reggiano, Pastificio Di Martino, Quality Beer Academy, Reale Mutua. In Kind Partner Liebherr, Bormioli Luigi e Bormioli Rocco, Acqua San Bernardo ed Errebi concessionaria Renault. Green partner sono Palm SpA SB, Pool Pack e Ricrea. Area Partner: Baratti&Milano, Pepino e Ambiente Servizi srl. La manifestazione è realizzata con il contributo di Fondazione CRC e Fondazione CRT, ATL Langhe Monferrato Roero, Camera di Commercio di Cuneo e Ascom Bra. Media partner dell’evento è TaBui. Partner culturale è l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale.

Grande successo per la 74° Fiera Nazionale del Peperone

È stata una dieci giorni di ottimi risultati la 74° edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola che anche quest’anno si conferma una delle più grandi e qualificate nel settore dell’enogastronomia e la più grande, in Italia, dedicata a un prodotto agricolo.

Dall’1 al 10 settembre 2023 nell’area espositiva di oltre 10mila metri quadrati, con 8 piazze dedicate, di cui 6 enogastronomiche, 2.500 posti e sedere e oltre 200 espositori, si è stimata un’affluenza di 300.000 visitatori e di 25.000 spettatori agli eventi de Il Foro Festival. La giornata più affollata è stata quella del Peperone Day di domenica 3 settembre che, tra i numerosi eventi, ha proposto la Festa di Re Peperone e La Bela Povronera con la partecipazione di oltre 300 personaggi in maschera provenienti da diverse regioni.

Il sito internet www.fieradelpeperone.it, completamente rinnovato e arricchito di contenuti, ha registrato 130.000 visualizzazioni nel solo mese di agosto con 47.000 visitatori unici. Per ciò che riguarda i social network della Fiera e del Foro Festival, le pagine Facebook hanno registrato una copertura di 700.000 persone, con un incremento del 35 % rispetto allo stesso periodo del 2022, e i profili Instagram di 140.000 persone, con un incremento dell’850 % rispetto allo scorso anno.

 

Il Foro Festival, la manifestazione collaterale che si è svolta nella grande arena all’interno del Foro Boario di piazza Italia, ha ospitato concerti e spettacoli di tutti i generi e per tutte le fasce d’età. È stato registrato il sold out per lo spettacolo di Enrico Brignano di sabato 2 settembre e del Teenage Dream Party di venerdì 8 settembre, il live show dedicato alle colonne sonore di High School Musical, Camp Rock, Hanna Montana che ha fatto cantare e ballare 4.500 giovanissimi.

Piazza Sant’Agostino è stata trasformata nel Salotto della Fiera con una buona e costante affluenza di pubblico per i numerosi appuntamenti di talk e cooking show guidati da Tinto – al secolo Nicola Prudente, conduttore radiofonico e televisivo attualmente impegnato nella trasmissione “Camper in viaggio” su Rai 1, l’attrice Elena Galliano, Paolo Massobrio – giornalista ed esperto enogastronomico, Renata Cantamessa alias Fata Zucchina – giornalista e divulgatrice agroalimentare, Simona Riccio – Agrifood & Organic Specialist e Rossana Turina – imprenditrice agricola e di turismo rurale. Nelle seconde parti di tutte le serate si sono alternati spettacoli musicali, comici, di cabaret con, tra gli altri, Gianluca Impastato, Mirko Casadei POPular Folk Orchestra, Beppe Braida e Davide D’Urso.

Numerose le visite ai musei carmagnolesi e alle mostre allestite per l’occasione. A Palazzo Lomellini, che ospita fino al 29 ottobre la mostra “Antonio Carena. Il fenomeno della quintessenza”, la prima retrospettiva, dopo la morte, del pittore rivolese che ha inondato di cieli i palazzi di mezza Europa, ha registrato oltre 3000 visitatori.

Sono stati venduti circa 120.000 kg di peperoni nei 34 stand allestiti all’interno della Fiera, con prezzi dai 2,50 ai 4,00 € al kg per i più pregiati.  La produzione nell’intero territorio comunale si aggira tra i 40.000 e i 50.000 quintali su 100 ettari.

La Piazza dei Sapori, la grande piazza Mazzini che come di consueto viene trasformata in un ampio ristorante all’aperto durante la Fiera, è stata il cuore pulsante dell’offerta gastronomica, affollata incessantemente da numerosi visitatori sin dalle 18:00 nei giorni feriali e dalle 10:00 durante i fine settimana. Ottima risposta di visitatori anche nei giardini Unità d’Italia che hanno ospitato la novità della cucina regionale pugliese.

Nei due fine settimana è stato molto apprezzato e visitato il mercato di Campagna Amica della Coldiretti, che la Fiera propone ogni anno con l’intento di valorizzare le produzioni orticole del territorio.

Il Ristorante della Fiera – allestito nel Salone Fieristico di viale Garibaldi grazie al sostegno di BTM (Banca Territori del Monviso), Pasta Berruto e Hydra – ha registrato il sold out in per tutti i 10 menù proposti. Tra le cene, giovedì 7 settembre si è svolta la cena benefica “Insieme per la Ricerca” a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus. Ottimo successo anche per Bimbi in Fiera nei Giardini del Castello con tanti bambini e famiglie che hanno visitato l’area con gli animali di Natural Farm e assistito agli spettacoli di magia, clowneria e fantasia coordinati dal Folletto Piluca’x.

Oltre 100 volontari hanno dato il loro contributo tra servizi di croce rossa, presidi alle mostre, al punto informazioni e ai punti di accesso, supporto organizzativo per viabilità, parcheggi ed eventi.

Questo il commento del sindaco Ivana Gaveglio“Desidero ringraziare di cuore tutte le numerose persone che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione di questa eccezionale edizione della Fiera. Tra le importanti novità voglio evidenziare quelle relative alla sostenibilità. Essere maggiormente consapevoli dell’impatto sul territorio è stato uno degli obiettivi di questa edizione. Sono state attivate misure di compensazione delle emissioni di Co2, calcolate attraverso uno studio certificato, con piantumazione di alberi e progetti ambientali che attiveremo sul territorio. Abbiamo continuato a fornire migliaia di doggy bag, implementato l’utilizzo di piatti e posate compostabili e sono state ulteriormente implementate le azioni e le aree dedicate alla raccolta differenziata. Un obiettivo importante è quello di continuare su questa strada e ridurre ulteriormente la produzione di rifiuti”.

La 74esima edizione della Fiera del Peperone è un progetto promosso dalla Città di Carmagnola e prodotta, per la prima volta, da Puro Stile Italiano e Fondazione Reverse.

Main Sponsor: BTM – Banca Territori del Monviso, Pasta Berruto, ECS

Sponsor: Reale Mutua Assicurazioni, Coldiretti, Hydra, E.ON, Di Vita, Valmora, Molino Chiavazza, Molecola, Studio Sinergia, Bennet

Charity Partner, per il quinto anno, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Ancora una volta a sostegno dell’Istituto di Candiolo IRCCS per finanziare le migliori tecnologie e contribuire alla sconfitta del cancro.

A Pinerolo è di scena l’artigianato

Taglio del nastro ad #artigianatopinerolo che compie 47 anni, omaggiando Italo Calvino e le sue città invisibili. Come ha raccontato Luca Salvai, sindaco della città di Pinerolo: “Artigianato non è una semplice fiera… rappresenta il momento in cui le energie migliori della città emergono. Chi viene a Pinerolo deve aspettarsi questo: non solo animazione ed esposizione artigiana e commerciale ma anche momenti di riflessione e incontro tra le forze del territorio. Questo è uno dei tasselli che ci permettono di valorizzare le tante eccellenze del Pinerolese che tutto l’anno sono presenti e lavorano ma che ad Artigianato possiamo vedere. Tante Città Invisibili che la manifestazione fa emergere e racconta, rendendole visibili ai più”.

A Savigliano quarto convegno Internazionale Iaf Spaceland

Iniziativa guidata dall’ingegnere astronauta Carlo Viberti

 

Il quarto convegno internazionale Iaf Spaceland si terrà il 18 settembre prossimo a partire dalle ore 10 a Savigliano presso l’Auditorium Crosa Neiraa

IAF è la Federazione Internazionale di Astronautica, partecipata da NASA, Agenzia Spaziale Italiana, Space X di Elon Musk, Blue Origin di Jeff Bezos, SpaceLand ed altri 470 enti internazionali.

Il convegno affronterà come tematica la missione di volo in assenza di peso e in condizioni di gravità lunare e marziana con un viaggio in Florida, promosso da GoWorld. Si tratta di un programma che comprende anche l’addestramento e il decollo presso lo storico sito delle missioni della NASA sulla luna, a Cape Canaveral. L’evento vedrà la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo su innovativi sistemi di volo e lanciatori per i primi lanci dall’Italia di satelliti e velivoli supersonici. Consentirà, così, di capire l’importanza socio economica e culturale dei primi spazioporti presenti nel Sud Europa, in progettazione da parte di Spaceland, nonché la possibilità di visitare il modello lunare Exospace-x.

La possibilità di fluttuare come astronauti del progetto Spaceland 2023 verrà illustrata attraverso filmati inediti tratti da precedenti missioni, realizzate coinvolgendo persone comuni, anche con disabilità fisiche. Tali esperienze aerospaziali risultano tanto più preziose perché includono attività e esperienze aerospaziali in condizioni di microgravitá, di alto valore in termini di innovazione tecnologica e sia di formazione medico-scientifica.

Dall’anno 2002 questa iniziativa è organizzata dalla squadra di Carlo Viberti, già responsabile tecnico dell’Ufficio astronauti ESA e della tecnologia europea e italiana sulla base spaziale Mir. A Savigliano parlerà della sua esperienza di primo ingegnere candidato cosmonauta privato della storia, risalente all’anno 2000.

Mara Martellotta

Torino maglia nera nazionale per la chiusura di aziende artigiane

Torino registra la diminuzione maggiore di artigiani  in termini assoluti, 18mila in meno, la provincia la variazione percentuale negativa peggiore assieme a Teramo: -27,2% nell’ultimo decennio. L’analisi è della Cgia di Mestre

Torino si piazza al 25esimo posto (-20,9%).
In termini assoluti, la provincia di Torino ha registrato la perdita maggiore: -18.075.
IlPiemonte ha perso 38.150 artigiani negli ultimi dieci anni, –  21,4%: è al terzo posto dopo Abruzzo(-24,3%) e Marche (-21,6%). In valori assoluti è al secondo posto dopo la Lombardia, che ha perso 60.412 artigiani negli ultimi dieci anni (-17,5%).

 

Le ricette di Giachino contro il declino della città

Oggi l’ex sottosegretario alle Infrastrutture Mino Giachino ha presentato il proprio libro: “Un irriducibile contro il declino di Torino”
30 anni di sinistra hanno portato Torino al Declino. Il Centro Destra per Rilanciare Economia e Lavoro in una delle più belle Città del Mondo.
 
Mons. NOSIGLIA un anno fa al momento del suo avvicendamento disse “lascio una Città senza una Idea di futuro”.  Giovedì sera Il segretario della FIOM ha urlato a Lorusso che non è tollerabile non riconoscere il Declino. Necessita riconoscere la malattia per curarla. In 15 anni nel settore metalmeccanico perse 370 aziende per quasi 50.000 posti di lavoro.
Dal 2008 sono stato il primo Medico a denunciare la malattia della Città per metà imborghesita dal benessere e per metà impoverita e dimenticata.
La sinistra ha impoverito la Città, di fatto ha scelto la via bassa dello sviluppo.
Contro il Declino ho lanciato per primo tre battaglie fondamentali, portare a Torino la Autorità dei Trasporti, salvare la TAV, stanziamento di 8,7 miliardi per il settore auto ,un settore difeso a tutti i costi da Francia, Germania e Spagna.
Siamo noi il riferimento per la Città che vuole ripartire , imprenditori e mondo del lavoro, per la Città emarginata, insicura e senza voce.
A pag.49 del libro le 10 proposte per rilanciare Economia , Lavoro e Benessere.
1)- Accelerare in ogni modo Investimenti dalla TAV, Torino sarà centrale nella TAVVALLEY, un’area di oltre 700 miliardi di PIL . Linea 2 della Metropolitana sino a S.Mauro-Settimo
2)- Appoggiare il Piano URSO a per il rilancio del settore auto .
3)- Correggere la decisione europea che punta solo sull’auto elettrica.
4)- Rilanciare Fiere economiche dal Salone dell’auto e della Tecnica.
5)- Completare la costruzione della Città  della Salute..
6)- Centro ricerche e scambio tecnologico nell’ex Palazzo della RAI.
7)- Piano di ristrutturazione delle Periferie,
8)- Rilanciare il nostro Aeroporto.
9)- Sbloccare la concessione della Tangenziale x completarla, 4a corsia.
10- Promuovere i prodotti della nostra agricoltura di pianura e delle nostre vallate …
Mino Giachino

A Mirafiori 100 nuovi addetti per il Battery Center

Stellantis ha inaugurato a Mirafiori il suo primo Battery Technology Center. Con 100 nuovi addetti è dedicato allo sviluppo delle batterie che alimenteranno in modo sostenibile i veicoli elettrici del gruppo.
“Il fatto che abbia scelto di farlo nella nostra città – commenta il sindaco di Torino Stefano Lo Russo –  è un segnale davvero positivo per tutto il nostro territorio, su cui il gruppo continua a dimostrare, con i fatti, di voler puntare fortemente.
Viviamo un momento di profonda trasformazione, e l’investimento di Stellantis si muove nella direzione della transizione ecologica e di un cambio radicale del paradigma della mobilità, che è fondamentale sostenere e supportare e che rientra pienamente nella nostra strategia per il futuro di Torino”.