|
|
|
|
|
|
|
|
Per anni il denaro non ha fruttato niente a favore dei risparmiatori che depositano in banca i loro risparmi.
Sono ancora freschi i ricordi delle disperate manovre delle banche centrali mondiali per rianimare l’economia negli anni di crisi, in particolare da quando è esploso il COVID, che ha generato un pauroso blocco delle attività economiche cui bisognava reagire con potenti stimoli.
Lo stimolo maggiore è stato costituito dall’immissione del sistema di migliaia di miliardi di euro a livello planetario, indispensabili per sostenere i consumi (i lavoratori erano colpiti per la riduzione dei redditi, le aziende per la riduzione dei profitti, lo Stato per la riduzione dei proventi fiscali).
Ovviamente, a fronte di una circolazione esagerata di liquidità, i tassi sono andati a zero (anzi, nel periodo più acuto della pandemia, sono addirittura diventati negativi, cosa mai vista nella storia…).
Ognuno ha fatto buon viso a cattivo gioco: i risparmiatori hanno capito che era un sacrificio ma con un obiettivo strategico, le banche hanno capito che non potevano erogare credito a costi che non lasciavano margini alle aziende, le imprese hanno capito che bisognava ricominciare a produrre ed investire approfittando dei costi quasi nulli della componente del capitale.
Con la svolta impressa all’economia (fattore positivo) si è però risvegliato il mostro dell’inflazione (fattore negativo): il subitaneo e potente processo di ripresa ha scatenato tensioni sulla domanda di beni produttivi (materie prime ed energia) che si sono scaricate sui prezzi, tanto che il tasso d’inflazione è schizzato in pochi mesi da 0 ad oltre il 10%.
In questo quadro il sistema bancario si è immediatamente adeguato sul fronte dei tassi attivi (quelli applicati a mutui, prestiti, finanziamenti), mentre è rimasto fermo sul fronte dei tassi passivi (quelli applicati sulle giacenze dei conti).
Fenomeno eticamente ingiusto, perché il costo del denaro in crescita dovrebbe comportare un adeguamento sia dei tassi a debito che di quelli a credito; invece…
Invece le banche si sono trovate ad introitare utili enormi grazie all’ampliamento della cosiddetta “forbice” dei tassi (differenza tra quanto incassato e quanto pagato), che ha generato i cosiddetti “extraprofitti” e che ha spinto il governo a studiare un’apposita imposta per contenere l’eccesso di benefici a favore degli intermediari finanziari.
Quali strategie bisogna adottare in questa delicata fase?
La risposta immediata è quella di cercare una banca che offra una remunerazione equa per i depositi.
Il sistema fa “muro” e consente di pagare qualcosa solo se il cliente s’impegna a vincolare i risparmi per un certo periodo di tempo. La strada principale quindi per chi vuole continuare a mantenere la sua liquidità per motivi prudenziali, è quella di aprire un “conto deposito” che, a fonte di un vincolo minimo di 3 mesi e durate anche più lunghe (fino a cinque anni), garantisce un interesse.
Quasi tutte le banche si sono attrezzate, ma le più attive e “generose” sono soprattutto quelle virtuali che, non avendo eccessivi costi di struttura, possono permettersi di offrire condizioni interessanti.
Vincolando a 6 mesi, si può ottenere intorno al 2,5% annuo netto, ad un anno si arriva quasi al 3%, a 3 anni il tasso è intorno al 3,25%.
Come sempre nel campo finanziario, però, non è tutto oro quel che riluce, quindi prima di aderire alle offerte è bene confrontarle soprattutto per quanto riguarda le condizioni di svincolabilità del deposito; se il cliente ha improvvise necessità di soldi, ha comunque diritto a chiedere il rimborso, ma deve quasi sempre sottostare a clausole penalizzanti.
La più drastica è l’azzeramento degli interessi, che rappresenta un danno enorme. Nella maggior parte dei casi la penale può essere una riduzione dell’interesse.
Altro fattore da considerare è la durata del vincolo. Sceglierla lunga significa garantirsi una buona remunerazione immediata, ma apre la strada al rischio di ulteriori aumenti del costo del denaro che, se si verificassero, vanificherebbero il significato del vincolo.
Consiglio finale: non accettate di lasciare il vostri sudati risparmi su un conto infruttifero, cercate l’alternativa presso la vostra stessa banca oppure presso un’altra; mai come in questo periodo “tradire” lo sportello con il quale si è in rapporti magari da venti anni è opportuno e consigliabile.
E, se mi è consentito, un consiglio alle banche: anziché pagare l’imposta sugli extraprofitti continuando a sterilizzare i conti dei vostri clienti, perché non concedete a tutti l’1% d’interesse? Magari azzerereste l’imposta, acquisendo nuova clientela e fidelizzando la vecchia!
Gianluigi De Marchi
demarketing2008@libero.it
La Festa dell’Uva Erbaluce di Caluso compie 90 anni: un importante compleanno festeggiato ieri pomeriggio nel Grattacielo della Regione Piemonte, dove si è svolta la presentazione di un programma che comprende numerosi eventi dal 13 al 23 settembre.
Erano presenti tra gli altri il presidente Alberto Cirio, il sindaco di Caluso Maria Rosa Cena, il presidente della Camera di commercio di Torino Dario Gallina, ed esponenti della Pro Loco e dell’Enoteca regionale.
“Un grande traguardo e uno stimolo per fare ancora di più – ha affermato Cirio – Manifestazioni come queste, oltre a rappresentare la storia di un territorio, costituiscono anche un momento fondamentale per il turismo e l’economia”.
“I contributi concessi da Regione, Camera di commercio e Banca d’Alba – ha dichiarato il sindaco Cena – ci hanno consentito di organizzare nuove iniziative rispetto a quelle tradizionali, prima fra tutte il passito di Caluso che incontra i passiti d’Italia, in quanto vogliamo che la nostra festa possa coinvolgere tutto il Paese”.
Al termine della presentazione il sindaco ha consegnato al presidente Cirio lo “Scrigno porta passito”, realizzato da ELLE Design in essenza rovere, con un vetro di chiusura forgiato a Murano e all’interno un tappo in ceramica di Castellamonte.
L’Erbaluce è stato designato dalla Regione come “vitigno dell’anno” per il 2023 nell’ambito dell’iniziativa creata per valorizzare e raccontare i vitigni autoctoni del Piemonte.
|
|
È stata una dieci giorni di ottimi risultati la 74° edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola che anche quest’anno si conferma una delle più grandi e qualificate nel settore dell’enogastronomia e la più grande, in Italia, dedicata a un prodotto agricolo.
Dall’1 al 10 settembre 2023 nell’area espositiva di oltre 10mila metri quadrati, con 8 piazze dedicate, di cui 6 enogastronomiche, 2.500 posti e sedere e oltre 200 espositori, si è stimata un’affluenza di 300.000 visitatori e di 25.000 spettatori agli eventi de Il Foro Festival. La giornata più affollata è stata quella del Peperone Day di domenica 3 settembre che, tra i numerosi eventi, ha proposto la Festa di Re Peperone e La Bela Povronera con la partecipazione di oltre 300 personaggi in maschera provenienti da diverse regioni.
Il sito internet www.fieradelpeperone.it, completamente rinnovato e arricchito di contenuti, ha registrato 130.000 visualizzazioni nel solo mese di agosto con 47.000 visitatori unici. Per ciò che riguarda i social network della Fiera e del Foro Festival, le pagine Facebook hanno registrato una copertura di 700.000 persone, con un incremento del 35 % rispetto allo stesso periodo del 2022, e i profili Instagram di 140.000 persone, con un incremento dell’850 % rispetto allo scorso anno.
Il Foro Festival, la manifestazione collaterale che si è svolta nella grande arena all’interno del Foro Boario di piazza Italia, ha ospitato concerti e spettacoli di tutti i generi e per tutte le fasce d’età. È stato registrato il sold out per lo spettacolo di Enrico Brignano di sabato 2 settembre e del Teenage Dream Party di venerdì 8 settembre, il live show dedicato alle colonne sonore di High School Musical, Camp Rock, Hanna Montana che ha fatto cantare e ballare 4.500 giovanissimi.
Piazza Sant’Agostino è stata trasformata nel Salotto della Fiera con una buona e costante affluenza di pubblico per i numerosi appuntamenti di talk e cooking show guidati da Tinto – al secolo Nicola Prudente, conduttore radiofonico e televisivo attualmente impegnato nella trasmissione “Camper in viaggio” su Rai 1, l’attrice Elena Galliano, Paolo Massobrio – giornalista ed esperto enogastronomico, Renata Cantamessa alias Fata Zucchina – giornalista e divulgatrice agroalimentare, Simona Riccio – Agrifood & Organic Specialist e Rossana Turina – imprenditrice agricola e di turismo rurale. Nelle seconde parti di tutte le serate si sono alternati spettacoli musicali, comici, di cabaret con, tra gli altri, Gianluca Impastato, Mirko Casadei POPular Folk Orchestra, Beppe Braida e Davide D’Urso.
Numerose le visite ai musei carmagnolesi e alle mostre allestite per l’occasione. A Palazzo Lomellini, che ospita fino al 29 ottobre la mostra “Antonio Carena. Il fenomeno della quintessenza”, la prima retrospettiva, dopo la morte, del pittore rivolese che ha inondato di cieli i palazzi di mezza Europa, ha registrato oltre 3000 visitatori.
Sono stati venduti circa 120.000 kg di peperoni nei 34 stand allestiti all’interno della Fiera, con prezzi dai 2,50 ai 4,00 € al kg per i più pregiati. La produzione nell’intero territorio comunale si aggira tra i 40.000 e i 50.000 quintali su 100 ettari.
La Piazza dei Sapori, la grande piazza Mazzini che come di consueto viene trasformata in un ampio ristorante all’aperto durante la Fiera, è stata il cuore pulsante dell’offerta gastronomica, affollata incessantemente da numerosi visitatori sin dalle 18:00 nei giorni feriali e dalle 10:00 durante i fine settimana. Ottima risposta di visitatori anche nei giardini Unità d’Italia che hanno ospitato la novità della cucina regionale pugliese.
Nei due fine settimana è stato molto apprezzato e visitato il mercato di Campagna Amica della Coldiretti, che la Fiera propone ogni anno con l’intento di valorizzare le produzioni orticole del territorio.
Il Ristorante della Fiera – allestito nel Salone Fieristico di viale Garibaldi grazie al sostegno di BTM (Banca Territori del Monviso), Pasta Berruto e Hydra – ha registrato il sold out in per tutti i 10 menù proposti. Tra le cene, giovedì 7 settembre si è svolta la cena benefica “Insieme per la Ricerca” a favore della Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro onlus. Ottimo successo anche per Bimbi in Fiera nei Giardini del Castello con tanti bambini e famiglie che hanno visitato l’area con gli animali di Natural Farm e assistito agli spettacoli di magia, clowneria e fantasia coordinati dal Folletto Piluca’x.
Oltre 100 volontari hanno dato il loro contributo tra servizi di croce rossa, presidi alle mostre, al punto informazioni e ai punti di accesso, supporto organizzativo per viabilità, parcheggi ed eventi.
Questo il commento del sindaco Ivana Gaveglio: “Desidero ringraziare di cuore tutte le numerose persone che a vario titolo hanno partecipato alla realizzazione di questa eccezionale edizione della Fiera. Tra le importanti novità voglio evidenziare quelle relative alla sostenibilità. Essere maggiormente consapevoli dell’impatto sul territorio è stato uno degli obiettivi di questa edizione. Sono state attivate misure di compensazione delle emissioni di Co2, calcolate attraverso uno studio certificato, con piantumazione di alberi e progetti ambientali che attiveremo sul territorio. Abbiamo continuato a fornire migliaia di doggy bag, implementato l’utilizzo di piatti e posate compostabili e sono state ulteriormente implementate le azioni e le aree dedicate alla raccolta differenziata. Un obiettivo importante è quello di continuare su questa strada e ridurre ulteriormente la produzione di rifiuti”.
La 74esima edizione della Fiera del Peperone è un progetto promosso dalla Città di Carmagnola e prodotta, per la prima volta, da Puro Stile Italiano e Fondazione Reverse.
Main Sponsor: BTM – Banca Territori del Monviso, Pasta Berruto, ECS
Sponsor: Reale Mutua Assicurazioni, Coldiretti, Hydra, E.ON, Di Vita, Valmora, Molino Chiavazza, Molecola, Studio Sinergia, Bennet
Charity Partner, per il quinto anno, la Fondazione Piemontese per la Ricerca sul Cancro. Ancora una volta a sostegno dell’Istituto di Candiolo IRCCS per finanziare le migliori tecnologie e contribuire alla sconfitta del cancro.
Taglio del nastro ad #artigianatopinerolo che compie 47 anni, omaggiando Italo Calvino e le sue città invisibili. Come ha raccontato Luca Salvai, sindaco della città di Pinerolo: “Artigianato non è una semplice fiera… rappresenta il momento in cui le energie migliori della città emergono. Chi viene a Pinerolo deve aspettarsi questo: non solo animazione ed esposizione artigiana e commerciale ma anche momenti di riflessione e incontro tra le forze del territorio. Questo è uno dei tasselli che ci permettono di valorizzare le tante eccellenze del Pinerolese che tutto l’anno sono presenti e lavorano ma che ad Artigianato possiamo vedere. Tante Città Invisibili che la manifestazione fa emergere e racconta, rendendole visibili ai più”.
Iniziativa guidata dall’ingegnere astronauta Carlo Viberti
Il quarto convegno internazionale Iaf Spaceland si terrà il 18 settembre prossimo a partire dalle ore 10 a Savigliano presso l’Auditorium Crosa Neiraa
IAF è la Federazione Internazionale di Astronautica, partecipata da NASA, Agenzia Spaziale Italiana, Space X di Elon Musk, Blue Origin di Jeff Bezos, SpaceLand ed altri 470 enti internazionali.
Il convegno affronterà come tematica la missione di volo in assenza di peso e in condizioni di gravità lunare e marziana con un viaggio in Florida, promosso da GoWorld. Si tratta di un programma che comprende anche l’addestramento e il decollo presso lo storico sito delle missioni della NASA sulla luna, a Cape Canaveral. L’evento vedrà la partecipazione di esperti provenienti da tutto il mondo su innovativi sistemi di volo e lanciatori per i primi lanci dall’Italia di satelliti e velivoli supersonici. Consentirà, così, di capire l’importanza socio economica e culturale dei primi spazioporti presenti nel Sud Europa, in progettazione da parte di Spaceland, nonché la possibilità di visitare il modello lunare Exospace-x.
La possibilità di fluttuare come astronauti del progetto Spaceland 2023 verrà illustrata attraverso filmati inediti tratti da precedenti missioni, realizzate coinvolgendo persone comuni, anche con disabilità fisiche. Tali esperienze aerospaziali risultano tanto più preziose perché includono attività e esperienze aerospaziali in condizioni di microgravitá, di alto valore in termini di innovazione tecnologica e sia di formazione medico-scientifica.
Dall’anno 2002 questa iniziativa è organizzata dalla squadra di Carlo Viberti, già responsabile tecnico dell’Ufficio astronauti ESA e della tecnologia europea e italiana sulla base spaziale Mir. A Savigliano parlerà della sua esperienza di primo ingegnere candidato cosmonauta privato della storia, risalente all’anno 2000.
Mara Martellotta
Torino si piazza al 25esimo posto (-20,9%).
In termini assoluti, la provincia di Torino ha registrato la perdita maggiore: -18.075.
IlPiemonte ha perso 38.150 artigiani negli ultimi dieci anni, – 21,4%: è al terzo posto dopo Abruzzo(-24,3%) e Marche (-21,6%). In valori assoluti è al secondo posto dopo la Lombardia, che ha perso 60.412 artigiani negli ultimi dieci anni (-17,5%).
30 anni di sinistra hanno portato Torino al Declino. Il Centro Destra per Rilanciare Economia e Lavoro in una delle più belle Città del Mondo.
Dal 2008 sono stato il primo Medico a denunciare la malattia della Città per metà imborghesita dal benessere e per metà impoverita e dimenticata.La sinistra ha impoverito la Città, di fatto ha scelto la via bassa dello sviluppo.Contro il Declino ho lanciato per primo tre battaglie fondamentali, portare a Torino la Autorità dei Trasporti, salvare la TAV, stanziamento di 8,7 miliardi per il settore auto ,un settore difeso a tutti i costi da Francia, Germania e Spagna.Siamo noi il riferimento per la Città che vuole ripartire , imprenditori e mondo del lavoro, per la Città emarginata, insicura e senza voce.A pag.49 del libro le 10 proposte per rilanciare Economia , Lavoro e Benessere.1)- Accelerare in ogni modo Investimenti dalla TAV, Torino sarà centrale nella TAVVALLEY, un’area di oltre 700 miliardi di PIL . Linea 2 della Metropolitana sino a S.Mauro-Settimo2)- Appoggiare il Piano URSO a per il rilancio del settore auto .3)- Correggere la decisione europea che punta solo sull’auto elettrica.4)- Rilanciare Fiere economiche dal Salone dell’auto e della Tecnica.5)- Completare la costruzione della Città della Salute..6)- Centro ricerche e scambio tecnologico nell’ex Palazzo della RAI.7)- Piano di ristrutturazione delle Periferie,8)- Rilanciare il nostro Aeroporto.9)- Sbloccare la concessione della Tangenziale x completarla, 4a corsia.10- Promuovere i prodotti della nostra agricoltura di pianura e delle nostre vallate …Mino Giachino
Stellantis ha inaugurato a Mirafiori il suo primo Battery Technology Center. Con 100 nuovi addetti è dedicato allo sviluppo delle batterie che alimenteranno in modo sostenibile i veicoli elettrici del gruppo.
“Il fatto che abbia scelto di farlo nella nostra città – commenta il sindaco di Torino Stefano Lo Russo – è un segnale davvero positivo per tutto il nostro territorio, su cui il gruppo continua a dimostrare, con i fatti, di voler puntare fortemente.
Viviamo un momento di profonda trasformazione, e l’investimento di Stellantis si muove nella direzione della transizione ecologica e di un cambio radicale del paradigma della mobilità, che è fondamentale sostenere e supportare e che rientra pienamente nella nostra strategia per il futuro di Torino”.