ECONOMIA- Pagina 115

Grandine, formalizzata richiesta stato di emergenza

La Regione Piemonte ha inviato al governo la richiesta formale per lo stato di emergenza a seguito delle grandinate che si sono abbattute su vaste zone di Cuneese, Alessandrino, Astigiano e Torino il 6 luglio scorso. Dopo le verifiche e i sopralluoghi effettuati dai tecnici degli assessorati e di Arpa, è stato inviato il dossier per la richiesta formale dello stato di emergenza a cui la Regione Piemonte ha iniziato a lavorare già all’indomani delle grandinate. La richiesta dovrà ora essere esaminata dal Consiglio dei ministri.
«I tecnici di Arpa hanno certificato che le grandinate sono state provocate da una supercella temporalesca di straordinaria potenza – spiega il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – con chicchi di grandi dimensioni, uniti a raffiche di vento e precipitazioni molto forti. Gli effetti al suolo – prosegue il presidente – sono stati molto severi, con importanti danni all’agricoltura ma anche ai beni dei privati e ai centri abitati. Già dal giorno dopo, ci siamo attivati per la richiesta dello stato di emergenza e ora abbiamo inviato il dossier per la richiesta formale. Auspichiamo che dal governo arrivi un riscontro in tempi brevi perché i danni sono stati davvero ingenti e tante famiglie aspettano ristori».
In attesa di un riscontro, la Regione è pronta a dichiarare lo stato di emergenza regionale, sul modello di quanto fatto nell’estate del 2019 a fronte di gravi danni provocati da una serie di eventi  atmosferici.
«I tecnici dei nostri settori territoriali stanno effettuando sopralluoghi nei comuni che hanno segnalato danni per poter consentire ai sindaci di intervenire in somma urgenza e ripristinare le condizioni di sicurezza sulle infrastrutture pubbliche. Per i privati abbiamo attivato le procedure che ci consentiranno di rimborsare i danni una volta che lo stato d’emergenza sarà effettivo» chiarisce l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi.
A questo scopo la Regione ha inviato una lettera ai 108 sindaci dei Comuni coinvolti dall’eccezionale evento metereologico, per chiedere loro la rapida trasmissione del resoconto dei danni raccolti in queste settimane dai loro uffici in modo da poter completare il quadro di quanti hanno segnalato danneggiamenti – ad esempio auto, tetti, impianti e macchinari – oggetto in queste settimane di ricognizioni e sopralluoghi da parte dei tecnici regionali per poter procedere con i rimborsi e attivare gli indennizzi.
Prosegue nel frattempo l’iter della richiesta dello stato di calamità naturale che riguarda le colture agricole. Già dal giorno della grandinata il presidente Alberto Cirio è in contatto con il ministro dell’agricoltura Francesco Lollobrigida che ha assicurato il massimo supporto da parte del governo. In queste settimane i funzionari dell’assessorato all’Agricoltura hanno effettuato numerosi sopralluoghi per certificare i danni a coltivazioni orticoli, viti e noccioleti.
«Al governo chiediamo contestualmente rimborsi rapidi in deroga, considerando la richiesta dello stato di calamità relativa all’evento del 6 luglio, per supportare gli agricoltori in questa difficile contingenza: è necessario che siamo rimborsati non solo i danni alle infrastrutture agricole, ma anche ai raccolti che, in molti casi, data la stagione, erano nel pieno della crescita» sottolinea l’assessore all’agricoltura Marco Protopapa.

Bioindustry Park partner del programma europeo EIC

 

Il Bioparco piemontese conferma il ruolo di hub europeo a supporto
delle imprese innovative nel settore della Salute 

 

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Facilitare lo sviluppo di innovazioni sanitarie rivoluzionarie da parte di aziende di tutta Europa, garantendo l’accesso a una rete di ecosistemi locali di qualità, i cosiddetti catalizzatori, che comprendono acceleratori, incubatori e cluster con una vasta conoscenza ed esperienza nei rispettivi sistemi sanitari locali, quadri normativi e dinamiche di mercato.
E’ la via intrapresa della Rete europea EIT Health che ha selezionato Bioindustry Park quale unico catalizzatore Italiano nel programma Bridgehead rivolto a start-up e scale-up impegnate a creare innovazione nel settore medicale, dalle biotecnologie alla farmaceutica. Bioindustry Park sarà il punto di riferimento per le imprese d’oltralpe interessate a sviluppare la loro attività in Italia, con il ruolo chiave di aprire l’accesso al nostro mercato, in modo rapido e efficace, favorendo il contatto con reti locali di partner e clienti, l’utilizzo delle infrastrutture e la comprensione dei sistemi normativi.

Bioindustry Park è anche tra i partner italiani qualificati dell’European Innovation Council EIC, programma creato dalla Commissione EU in Horizon Europe con dotazione di 10 miliardi di euro (2021-2017) a supporto dell’innovazione. Bioindustry Park, come partner selezionato tra principali centri dell’innovazione europei dal programma EIC Ecosystem Partnerships and Co-Investment Support, offrirà alle startup selezionate le proprie competenze e il proprio network mediante consulenze specialistiche, integrazione nei programmi di accelerazione, formazione ad hoc, contribuendo a migliorarne l’accesso a servizi specializzati e l’attrazione di investitori privati.

 

I due riconoscimenti avvalorano le competenze di supporto all’innovazione nel settore della salute umana e delle scienze della vita dell’hub piemontese, inserito nel network dell’innovazione nazionale e, con il polo bioPmed, in quello internazionale dove supporta le imprese a competere nei mercati globali. bioPmed è parte del sistema di Poli di Innovazione del Piemonte con un ruolo di orientamento per le imprese che vogliano avvalersi degli incentivi del Piano regionale FESR Ricerca e innovazione finanziato dalla Regione Piemonte e è partner del progetto Nodes – Nord Ovest digitale e sostenibile che offre alle imprese numerose opportunità di sviluppo, supportate dai fondi del PNRR.

 

«Abbiamo lavorato per mettere a disposizione delle aziende servizi qualificati e rafforzare le connessioni con il network internazionale del settore, consapevoli che solo sistemi complessi e strutturati possono supportarle per competere in mercati sempre più globali – spiega Fiorella Altruda Presidente del Bioparco – Essere riconosciuti come ecosistema di qualità da due importanti network europei, conferma e rafforza il nostro ruolo di interlocutore qualificato per le imprese e potrà apportare importanti ricadute al settore nazionale e regionale, arricchendo le opportunità di accesso a un più ampio ecosistema di innovazione europeo. In qualità catalizzatore italiano nel programma EIT Health Bridgehead, avremo inoltre l’opportunità di portare nuove idee europee sul mercato italiano, migliorando nel contempo l’erogazione dei servizi».

 

 

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BIOINDUSTRY PARK IN NUMERI

Bioindustry Park Silvano Fumero SpA, dal 2021 Società Benefit, opera dalla fine degli anni’ 90 attraverso una governance mista, pubblica e privata, nella sede di Colleretto Giacosa, vicino ad Ivrea (TO), su una superficie di 80.000 mq, di cui 27.500 mq – in fase di ampliamento di ulteriori 2.000 mq – adibiti a laboratori, uffici, impianti di produzione e centri di ricerca, logistica, con 42 aziende insediate, tra cui 3 grandi imprese, e 800 addetti impiegati.

Attualmente sono 30 le startup supportate dal programma ReadytoStartUP! e dal 2015 Bioindustry Park ha accelerato 128 startup, 3 delle quali quotate in borsa, che nell’insieme hanno attratto oltre 150 mln di capitali raccolti Equity e Grants; dal 2018 ha erogato 25 mentorship in collaborazione con prestigiosi programmi dedicati alle startup. Si tratta di eccellenze nate sul territorio nazionale e operative nei settori di avanguardia dell’innovazione nei settori delle scienze della vita: farmaceutico e biotecnologico, diagnostico, dei dispositivi biomedicali e salute digitale.

Uno sviluppo rafforzato dal Polo di innovazione BioPmed che riunisce i principali attori dell’innovazione di Piemonte e Valle d’Aosta, con 450 soggetti della community, 87 aziende associate, 20 progetti europei realizzati, più di 20 mln finanziamenti regionali attratti; Bioindustry Park è tra i fondatori e ospita la Fondazione ITS Biotecnologie e Nuove Scienze della vita che propone alta formazione anche in sinergia con le aziende insediate nel Parco.

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Il Consiglio europeo per l’innovazione (EIC) è stato istituito dalla Commissione EU in Horizon Europe, con un budget di oltre 10 miliardi di euro (2021-2027) per sostenere le innovazioni rivoluzionarie durante tutto il loro ciclo di vita, dalla ricerca iniziale al mercato. L’EIC offre opportunità di finanziamento per le aziende in diversi stadi di maturità tecnologica attraverso i suoi strumenti: EIC Pathfinder, EIC Transition e EIC Accelerator. I progetti EIC Accelerator possono ricevere fino a 2,5 milioni di euro in sovvenzioni e sono inoltre ammissibili per un massimo di 15 milioni di euro in investimenti azionari diretti dal Fondo EIC.

https://eic.ec.europa.eu/index_en 

EIT Health è la rete europea nata nel 2015 come “comunità della conoscenza e dell’innovazione” (KIC) dell’Istituto europeo di innovazione e tecnologia (EIT). EIT Health si avvale di un partenariato europeo di circa 150 membri, pubblici e privati, tra università, centri di ricerca, ospedali, grandi e medie aziende e alcune municipalità e si pone come interlocutore per creare un vero ecosistema coeso all’interno del settore industriale health, dove funge da acceleratore delle opportunità italiane verso l’Europa e dall’Europa all’Italia.

https://eithealth.eu/

Affitti, il bilocale è la formula preferita

Il bilocale resta il preferito da chi affitta, scelto nel 39,1% dei casi
Aumenta il ricorso al contratto transitorio e al canone concordato

L’analisi dei contratti di locazione stipulati attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa nel 2022, evidenzia un 66,9% di affitti conclusi per scelta abitativa, un 25,4% di contratti stipulati da lavoratori trasfertisti e un 7,6% di affitti legati agli studenti universitari. Rispetto al 2021 si evidenzia un aumento della percentuale di contratti stipulati a lavoratori trasfertisti, si passa infatti dal 23% del 2021 al 25,4% del 2022. Sostanzialmente stabile la quota di affitti a studenti (7,6%), mentre la maggior parte dei contratti (66,9%) riguarda single, coppie e famiglie che scelgono l’affitto come soluzione abitativa per motivi personali oppure per esigenze economiche.

Tra le metropoli, le città in cui è più alta la percentuale di chi affitta per motivi di lavoro sono Bologna (51%), Firenze (42,3%), Milano (38,9%) e Verona (34,3%). Per quanto riguarda l’affitto a studenti universitari le città più attive sono Bologna (28,6%), Torino (26,4%) e Milano (25,7%). A Milano rispetto al 2021 sale la percentuale di affitti a studenti che passa dal 23,6% al 25,7%, mentre la quota di affitti a lavoratori trasfertisti rimane sostanzialmente invariata. Le città dove sono più alte le percentuali di affitti per scelta abitativa sono Napoli (81,4%), Palermo (78,6%) e Bari (75,0%). A Roma il 2022 evidenzia un aumento della percentuale di stipule a lavoratori trasfertisti, che passa dal 22,5% al 25,2%, mentre rimane invariata la quota di affitti a studenti universitari (11,0%). A Genova, rispetto all’anno precedente, aumentano sia le quote di affitti a lavoratori trasfertisti (19,2%) sia quelle a studenti universitari (12,3%).

I dati sui contratti stipulati nel 2022 in Italia vedono una contrazione di quelli a canone libero (passati dal 51,9% del 2019 al 44,0% del 2022) ed un aumento della percentuale di contratti a canone concordato (da 29,8% a 31,2%) e a carattere transitorio (da 18,4% a 24,8%). Questo risultato evidenzia l’aumento del ricorso a contratti più brevi e flessibili e spesso più convenienti dal punto di vista della tassazione. Ad ogni modo il contratto più stipulato in Italia rimane quello a canone libero, che nel 2022 si attesta al 44% sul totale delle stipule.

L’analisi delle grandi città mostra come a Milano ci sia una netta prevalenza del contratto a canone libero (69,5%), mentre a Roma è il contratto a canone concordato ad essere più utilizzato (68,5%). Alti tassi di contratti a canone concordato anche a Genova e a Verona, in quest’ultima si arriva al 71,9%. Le città con le percentuali più alte di contratti a carattere transitorio sono Firenze (34,4%), Milano (29,0%) e Bari (28,6%).

In Italia la tipologia più affitta è il bilocale con il 39,1% delle scelte, seguita dal trilocale con il 31,2%. Anche negli anni precedenti bilocali e trilocali sono state le tipologie più affittate a livello nazionale. Da segnala un progressivo aumento della percentuale di affitti di monolocali, che passa dal 7,5% del 2019 al 9,2% del 2022.

Infine, la maggior parte degli inquilini ha un’età compresa tra 18 e 34 anni, nel 2022 si arriva al 45,9% sul totale degli affitti stipulati, con percentuali in progressivo calo all’aumentare dell’età.

UFFICIO STUDI TECNOCASA

Grandine: “Agricoltori vittima di clima e speculatori”

Dopo l’ennesima grandinata chevenerdì ha devastato le province di Torino, Asti e Alessandria, con danni di assoluta gravità particolarmente a Castelnuovo don Bosco, Cinzano e Penango, oltre che in val Cerrina, nel Monferrato e nel Casalese, il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte, Gabriele Carenini, rilancia l’appello alle istituzioni perché attivino al più presto non solo misure legate all’emergenza, ma strumenti per la tutela del reddito delle imprese agricole.

«Va bene dichiarare lo stato di calamità naturale e confidare nei risarcimenti statali – osserva Carenini -, ma gli agricoltori devono poter mettere al riparo il loro reddito dalle avversità climatiche, così come dalle sempre più frequenti speculazioni finanziarie sui prodotti agricoli. E’ necessario un cambio di sistema, che riveda completamente le regole assicurative. Nessun imprenditore, in queste condizioni, è in grado di pianificare il futuro della sua azienda, gli agricoltori sono lasciati in balìa dei cambiamenti climatici e degli speculatori».

Lavoro, più opportunità per i disabili con i fondi della Regione Piemonte

Vogliamo restituire dignità lavorativa a chi ha perso il proprio impiego o vive una situazione di particolare fragilità, superando così il concetto di assistenzialismo puro che non produce alcun effetto positivo né per il singolo né per la collettività e, al contempo, garantiamo un sostegno concreto ai Comuni per realizzare progetti di utili alla collettività. Per la prima volta la misura – finanziata quest’anno con oltre 4 milioni di euro – è destinata anche alle persone con disabilità che, in questo modo, non solo trovano un impiego, ma possono – con il proprio lavoro – sentirsi parte integrante della comunità in cui vivono. Da pochi mesi abbiamo chiuso le graduatorie del precedente bando che ha finanziato oltre 160 cantieri e coinvolto più di 700 persone. Non ci fermiamo certo quì, ma mettiamo subito a disposizione nuove risorse e nuove opportunità di lavoro per garantire la dignità delle persone”. Lo dichiara l’Assessore al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, dopo l’approvazione in Giunta della delibera relativa ai “cantieri di lavoro”.

NELL’ESTATE 3 BANDI PER I COMUNI
Dopo l’estate saranno aperti tre bandi rivolti ai Comuni piemontesi che potranno presentare nuovi progetti nei quali coinvolgere persone disoccupate sul proprio territorio per svogere opere come attività forestali e vivaistiche, rimboschimento, sistemazione e interventi in montagna, volti al miglioramento dell’ambiente e delle aree urbane. Infine i cantieristi potranno essere impegnati anche in servizi di notevole rilevanza sociale, compresi i servizi alla persona.

Da 40 a 260 le giornate di lavoro complessive per il cantiere di lavoro per il quale si prevede la corresponsione di una indennità giornaliera ed eventuali benefit aggiuntivi che potranno essere previsti dai Comuni.

LA NOVITA’ 2023
L’apertura della misura ai disabili rappresenta la novità significativa di questa edizione che risponde all’esigenza di far fronte alle difficoltà di inserimento lavorativo di persone con disabilità attraverso uno strumento che, in passato, si è dimostrato particolarmente efficace nei confronti di coloro che si ritrovano maggiormente distanti dal mercato del lavoro. Per i percorsi dedicati alle persone con disabilità, che richiedono una maggiore personalizzazione e l’attivazione di servizi aggiuntivi, saranno ammesse al finanziamento anche ad esempio le attività formative, il tutoraggio e il supporto specialistico.

I DESTINATARI
La misura sarà composta di tre azioni, distinte in base ai destinatari: la prima, rivolta ai disoccupati di almeno 45 anni, oppure disoccupati in carico ai servizi socio assistenziali, con basso livello di istruzione e in condizioni sociali/familiari di particolare gravità; la seconda sarà indirizzata alle persone in regime di restrizione della libertà personale; la terza sarà aperta, in via sperimentale, alle persone con disabilità iscritte presso i servizi di collocamento mirato dei Centri per l’Impiego della Regione Piemonte e in possesso della cosiddetta “Relazione conclusiva”.

Tronzano in visita alla Savio Spa di Chiusa San Michele

Continua il viaggio dell’Assessore allo Sviluppo e alle attività economiche e produttive Andrea Tronzano nelle aziende piemontesi. Occasioni di incontro che sono utili a capire il momento dell’industria piemontese e ad agire in modo adeguato. La manifattura prosegue con solidità pur tra le preoccupazioni dovute alla situazione internazionale.

 

La visita alla Savio Spa di Chiusa San Michele è stata particolarmente significativa perché l’azienda di componentistica per serramenti e ferramenta della provincia torinese ha recentemente sfruttato il bando della Regione Piemonte dedicato a interventi integrati per l’acquisizione di aziende in crisi, di impianti produttivi chiusi o a rischio chiusura con la L.R. 34/04. Tramite questa misura ed i propri investimenti l’azienda ha programmato una serie importante di interventi che hanno permesso la ripartenza dell’attività.

 

Un’azienda storica quella piemontese fondata nel 1889 da Luigi Savio con oltre 5000 prodotti innovativi e di qualità e con ben 190 brevetti depositati in tutto il mondo a cui è stata data continuità.

 

Grazie a questo bando l’azienda ha programmato una serie di investimenti per un importo complessivo di 9.331.000,00, per il quale l’agevolazione concessa è stato un contributo a fondo perduto di 1.866.200,00 a cui sono stati aggiunti altri 200 mila euro dedicati alla salvaguardia dei posti di lavoro. L’agevolazione concessa è stata liquidata nelle scorse settimane

 

“Siamo felici perché – commenta l’Assessore Andrea Tronzano – il connubio pubblico privato è stato in grado di salvaguardare 153 posti di lavoro, tutelando altrettante famiglie e la comunità della Valle di Susa. Meritorio e molto apprezzato lo sforzo portato avanti dalla nuova proprietà e dalla Ceo Cristina Seymandi che senz’altro potrà vincere, con professionalità e innovazione, le sfide che il mercato propone”.

 

“Ringrazio l’Assessore Tronzano per la visita dell’azienda e per l’ascolto prestato. La misura erogata dalla Regione Piemonte a sostegno della Savio è fondamentale per la ripartenza della stessa e per la salvaguardia del tessuto socio economico del territorio della Bassa Val di Susa – afferma il Ceo Cristina Seymandi. L’ eccellenza produttiva italiana va sostenuta affinché possa sviluppare innovazione e tutelare posti di lavoro: confido in un dialogo costante tra imprenditoria ed istituzioni locali per la definizione di strumenti finanziari e strategie condivise”.

Dalla Regione nuovi fondi per la montagna piemontese

La terza Commissione, presieduta da Sara Zambaia, ha espresso parere preventivo favorevole sulla proposta della Giunta regionale di Programma di attuazione per la montagna 2023, in coerenza con la Strategia regionale per le montagne del Piemonte.

Il provvedimento, illustrato dal vicepresidente Fabio Carosso, mette a disposizione 2 milioni e 365 mila euro su tre macro linee di azione: interventi di sistemazione del territorio montano; mantenimento dei servizi essenziali; altri interventi finalizzati alla crescita e allo sviluppo economico-sociale e per contrastare lo spopolamento dei territori montani.

La Commissione ha svolto l’esame del disegno di legge 218 “Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro”.

Si è aperta la discussione generale con l’intervento di Monica Canalis (Pd): il suo gruppo depositerà alcuni emendamenti in seguito alle memorie ricevute dai soggetti interessati. Canalis ha “riconosciuto al Ddl il merito di aver aperto un confronto, razionalizzato e aggiornato la materia. La Commissione regionale di concertazione (Crc) ha formulato un parere favorevole. Purtroppo gli enti e le agenzie formative accreditate non siedono in questo organismo. E le critiche provengono proprio da chi ne è fuori”. La consigliera ha poi espresso contrarietà all’apertura dell’accreditamento (della formazione in obbligo di istruzione e della formazione per disoccupati) anche a soggetti che non sono ‘no profit’. Canalis ha quindi chiesto l’audizione in presenza dei soggetti più rappresentativi che hanno presentato le memorie.

Silvio Magliano (Moderati) ha domandato quale sia il rapporto tra il disegno di legge presentato e le norme proposte a livello centrale, che dovrebbero uscire a settembre. Magliano ha anche posto il problema della contrattualistica che può spingere al ribasso le retribuzioni degli operatori.

L’assessore Elena Chiorino ha rimarcato la bontà delle scelte del suo disegno di legge, sottolineando come si stia lavorando per valorizzare la formazione professionale nell’ambito di una legge che permette di regolare le politiche del lavoro attraverso un quadro normativo strategico, programmatorio e di governance. La richiesta di audizioni è superata dal fatto che le osservazioni formulate nelle memorie sono state accolte con gli emendamenti presentati.

In seguito alle discussioni e alle prese di posizione di maggioranza e minoranza nel corso della seduta anche con gli interventi di Carlo Riva Vercellotti (Fdi), Silvana Accossato (Luv) e Federico Perugini (Lega), in ogni caso, non si è trovato un accordo sul prosieguo. Quindi sono stati votati soltanto i primi quattro articoli, rimandando alle prossime riunioni un approfondimento condiviso.

È stato nominato relatore di maggioranza Vercellotti (relatori di minoranza: CanalisFrancesca FredianiMagliano e Sean Sacco)

Carosso ha poi illustrato il disegno di legge 266, presentato dalla Giunta, che ha lo scopo di valorizzare e tutelare i luoghi storici del commercio, quali presidio storico, sociale e culturale rappresentato da numerose attività commerciali depositarie di antiche tradizioni. Decise le consultazioni online con scadenza giovedì 10 agosto e la trasmissione del Ddl per il parere al Cal.

Carrozzerie: “Torni la libertà di scelta”

“La situazione non è più sostenibile, il sistema assicurativo, facendo cartello nel mercato delle polizze auto, ha spinto il comparto della autocarrozzeria, oltre ventimila imprese in Italia, in una posizione subalterna di dipendenza economica”. Lo ha ribadito la delegazione di Federcarrozzieri (composta da Alberto BoninoCristiana Sanfilippo e Patrizio Mannai), in audizione in Terza commissione dove prosegue l’esame della Proposta di legge al Parlamento di Sara Zambaia (Lega, che oggi ha presieduto la seduta) per modificare il Codice delle assicurazioni private e mettere così fine a limitazioni del mercato sempre più stringenti.

In Piemonte si contano 2.600 carrozzerie artigiane che impegnano circa 8mila addetti. Secondo i calcoli presentati, sono a rischio chiusura 2.000 imprese, con 5.200 addetti. A livello nazionale le carrozzerie potrebbero bruciare circa 60mila posti di lavoro, “se non si interviene”.

I danni, sostengono i carrozzieri, colpiscono anche i consumatori, privati della libertà di scelta attraverso una rete di contratti assicurativi fatti di divieti di riparazione, penali o franchigie raddoppiate per chi tenta di far valere il diritto della libertà di scelta del riparatore. Sono danneggiati i consumatori per il livellamento verso il basso della qualità del lavoro sottopagato, i carrozzieri indipendenti che faticano a stare sul mercato per le politiche aggressive di canalizzazione forzata del lavoro e anche i fiduciari che hanno scelto legittimamente di lavorare per la committenza assicurativa che, in un simile quadro, si permette di imporre condizioni di lavoro sempre peggiori” ha ribadito Federcarrozzieri.

Sono intervenuti per delucidazioni Valter Marin e Michele Mosca (Lega), Sarah Disabato e Sean Sacco (M5s) e Maurizio Marello (Pd).

Sulle stesse questioni hanno poi manifestato la propria posizione Confartigianato, Cna Piemonte e Casartigiani (presenti con Alessio CochisMattia BasileSilvano GeccheleLuca Massenz e Giorgio Calvi), che hanno costituito, in forma unitaria, la seconda delegazione audita.

A rischio ci sono 2.000 imprese in Piemonte, con 5.200 addetti. A livello nazionale le carrozzerie impiegano circa 60mila addetti.

“I carrozzieri contestano le norme che impongono di far riparare il veicolo incidentato esclusivamente dalle officine di carrozzeria convenzionate con le assicurazioni e pagate direttamente da queste ultime. In questo modo si rischia di far chiudere migliaia di carrozzerie indipendenti che non operano in convenzione con le assicurazioni” è stato sottolineato.

Per richiedere ulteriori informazioni è intervenuta Disabato.

La Pdl di Zambaia si pone due obiettivi: il divieto per le assicurazioni di inserire limitazioni nella scelta dell’impresa di autoriparazione e l’obbligo, per le stesse assicurazioni, di comunicare preventivamente al contraente o al danneggiato se viene effettuata la riparazione o la sostituzione della parte danneggiata e la tecnica di esecuzione della riparazione stessa.

ESCP Business School: al Campus di Torino per il Bachelor in Management

 

 

Una giornata speciale per 25 liceali è stata quella vissuta lunedì 17 luglio al Campus di Torino di ESCP Business School. I ragazzi e le ragazze partecipanti hanno, infatti, sperimentato in prima persona la metodologia didattica del programma del Bachelor in Management, corso di laurea triennale internazionale, per vivere un giorno come un vero studente ESCP.

 

L’esperienza ha fornito, attraverso contenuti didattici specifici, un’introduzione ai percorsi formativi della Business School, rivolta oggi a liceali prossimi a dover scegliere gli orizzonti delle proprie sfide future, in campo universitario o lavorativo.

 

Il programma della giornata ha previsto due lezioni con lo svolgimento di lavori di gruppo su casi aziendali reali insieme alla prof.ssa Francesca Pucciarelli, nella lezione di Marketing, e insieme al prof. Daniele Battaglia, nella lezione di Strategia d’impresa.

 

Il Bachelor in Management è un programma di Laurea triennale internazionale in Management, accessibile immediatamente post diploma di scuola superiore. Dà accesso agli studenti a un percorso universitario strutturato all’interno di un’unica Scuola – la ESCP Business School – ma che si sviluppa in tre diversi Paesi: 1° anno a Torino, Londra o Parigi; 2° anno a Torino, Madrid o Parigi; e 3° anno a Berlino, Londra o Parigi. Il curriculum combina le classiche tematiche del management come economia, marketing e finanza, con materie umanistiche come psicologia, sociologia oltre a corsi di lingue e di sviluppo personale. Completano il programma due stage professionalizzanti e progetti ad impatto sociale, per ottenere al termine un titolo di Laurea di I livello internazionale (BSc).

Utilitalia, Luca Dal Fabbro (Iren) vicepresidente vicario

L’Assemblea generale di Utilitalia, come previsto dallo statuto, ha ratificato  la nomina di Luca Dal Fabbro, già vicepresidente, a vicepresidente vicario della Federazione delle imprese idriche, ambientali ed energetiche. Presidente di Iren, Dal Fabbro ha una lunga esperienza manageriale internazionale nel settore industriale, finanziario e dell’energia e della sostenibilità. Tra i vari incarichi ricoperti è stato presidente di Snam, amministratore delegato di Enel Energia e E.On Italia e consigliere di amministrazione di Terna.