ECONOMIA- Pagina 111

Terzo valico: al via i primi 8,5 km della linea

SERVIZIO FERROVIARIO TRA TORTONA E NOVI LIGURE

 Servizio viaggiatori dal 15 gennaio con fermata a Pozzolo Formigaro

Tortona, 12 gennaio 2024 – Inaugurati oggi i primi 8,5 chilometri della nuova linea ferroviaria del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi/Nodo di Genova tra Rivalta Scrivia e Tortona consentendo così il ritorno dei treni regionali tra Tortona e Novi Ligure. I nuovi binari costituiscono il tratto finale, in direzione Nord, della futura linea AV/AC in fase realizzativa dal General Contractor guidato dal Gruppo Webuild per conto di Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane e Committente dell’intera opera e con il coordinamento del Commissario di Governo Calogero Mauceri.

Sul primo treno partito da Tortona questa mattina sono saliti a bordo Edoardo Rixi, Viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Calogero Mauceri, Commissario Terzo Valico, Nodo di Genova e Campasso, Alberto Cirio, Presidente Regione Piemonte, Giovanni Toti, Presidente Regione Liguria, Franco Lucente, Assessore ai Trasporti e Mobilità sostenibile Regione Lombardia, Marco Gabusi, Assessore ai Trasporti Regione Piemonte, Enrico Bussalino, Presidente Provincia di Alessandria Gianpiero Strisciuglio, Amministratore Delegato e Direttore Generale Rete Ferroviaria Italiana, Marco Rettighieri, Presidente del General contractor guidato da Webuild insieme ai rappresentanti di Trenord, i Sindaci e le Istituzioni dei territori interessati.

“Il Governo ha assicurato tutti i fondi necessari per completare l’opera nei tempi stabiliti dal PNRR. Una scadenza che impegna tutti i soggetti convolti, dal Commissario alle aziende, per rispettare il cronoprogramma nella realizzazione della più grande opera ferroviaria d’Europa. Gli scavi sono a buon punto e le soluzioni tecniche sono statedelineate. Dobbiamo continuare a lavorare in questa direzione”, ha dichiarato Edoardo Rixi, vice Ministro alle Infrastrutture. Anche per Calogero Mauceri, commissario del Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova “con oggi abbiamo raggiunto un primo obiettivo, quello di mettere al servizio dei cittadini un primo tratto del futuro Terzo Valico dei Giovi. In treno abbiamo percorso 8,5 chilometri in direzione Nord, realizzati grazie all’impegno continuo di tecnici e maestranze e nonostante le difficoltà oggettive riscontrate. L’impegno di tutti i soggetti coinvolti è di proseguire nella realizzazione di un’opera così complessa ma altrettanto importante per il territorio”.

“L’inaugurazione di oggi segna l’avvio di un’opera che ha rilevanza strategica per il futuro del Paese”– ha dichiarato Gianpiero Strisciuglio, AD di Rete Ferroviaria Italiana. “Oggi entriamo nel vivo della fase di realizzazione di un progetto che sta finalmente diventando realtà con benefici tangibili per il traffico di passeggeri e merci. A dimostrazione che gli investimenti che il PNRR ha assegnato al Gruppo FS offrono ai territori modernità, innovazione e servizi sostenibili”. 

Da lunedì 15 gennaio 6 treni regionali di Trenord circoleranno tra Tortona e Novi Ligure e viceversa lungo la linea Milano -Novi Ligure/Arquata Scrivia con fermata a Pozzolo Formigaro, stazione che riapre dopo la chiusura necessaria per consentire gli interventi di potenziamento infrastrutturale e i lavori di restyling che l’hanno interessata. Fra Novi ed Arquata le corse prevedranno la fermata di Serravalle Scrivia.

Si tratta di tre coppie di treni al mattino e la sera in fasce orarie pendolari che consentiranno di poter tornare a viaggiare comodamente in treno dopo sei anni in cui il servizio era stato sospeso.

Benefici anche per il traffico merci grazie al nuovo scalo di Rivalta Scrivia, al nuovo Piano Regolatore della stazione di Rivalta Scrivia e l’innesto del Terzo Valico a Tortona e sulla tratta Alessandria-Piacenza permettendo ai convogli merci di raggiungere il nuovo scalo di Rivalta Scrivia e favorendo maggiormente lo sviluppo dell’Interporto, fondamentale snodo logistico per il territorio. Gli interventi realizzati a Rivalta Scrivia con 4 nuovi binari di lunghezza 750 metri e il doppio accesso ai Raccordi (RTE e Interporto) presenti in stazione consentono il potenziamento della capacità dello scalo esistente e la sosta di treni più lunghi.

Gli interventi, eseguiti in più fasi per garantire sempre la funzionalità dello scalo merci e la sua accessibilità, proseguiranno dotando lo scalo ferroviario di un moderno impianto antincendio per gestire il trasporto di merci pericolose, ampliandone ulteriormente la potenzialità di mercato. Contestualmente nella stazione di Rivalta Scrivia saranno realizzate nuove pensiline, sottopassi e marciapiedi aprendo nel 2024 maggiormente fruibile e accessibile con particolare attenzione alle persone con disabilità o a ridotta mobilità.

Il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova permetterà ai treni di viaggiare ad una velocità massima di 250 chilometri orari, attraversando le province di Genova ed Alessandria, fino a raggiungere la città di Milano. Una vera rivoluzione per il trasporto ferroviario del Nord Italia, di valore strategico anche per l’Europa. Il primo beneficiario della nuova linea sarà l’intero sistema portuale di Genova, ma il collegamento andrà anche a potenziare il Corridoio Reno-Alpi della rete di trasporto transeuropea TEN-T. Offrirà alle merci un percorso preferenziale, efficientando il trasporto delle merci fino al porto di Rotterdam con notevoli benefici anche in termini ambientali.


Abbiamo chiesto un commento all’Assessore regionale alla Cultura e al Commercio Vittoria Poggio, rappresentante del territorio alessandrino:

“I km sulla linea ferroviaria Tortona – Novi Ligure nell’ambito del progetto Terzo Valico inaugurati questa mattina sono il primo passo verso il raggiungimento di un ambizioso e sostanziale progetto d’avanguardia a favore dei nostri territori che diventano zone sempre piú strategiche sia per il transito commerciale che come luoghi residenziali e facilmente promovibili a livello turistico.

Per il prosieguo dei lavori, é stato fondamentale l’impegno del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Salvini per l’ottenimento del pieno sostegno alla realizzazione dell’opera attraverso i fondi del PNRR.”

ICT, R1 Group festeggia 30 anni. Nuova sede a Torino

R1 Group, system integrator a capitale interamente italiano, cresce ancora e a gennaio apre una nuova sede a Torino, che si aggiunge a quelle di Roma, Milano, Perugia, Napoli, Genova.

 

L’apertura degli uffici a Torino assicurerà a R1 Group un nuovo presidio commerciale nel Norditalia, in una delle città da sempre più sensibili all’innovazione. “Ci è venuto naturale scegliere Torino” spiega Marco Rossi, Team Leader della nuova sede e già Team Leader della sede di Genova del Gruppo. “Torino e il Piemonte continuano a investire sul loro sviluppo forti di un DNA che unisce storia e innovazione, proprio come noi, che mettiamo da trent’anni competenza ed esperienza al servizio di idee, servizi e progetti sempre più innovativi e digitali pensati per tutte le imprese. Qui, dove ricerca, sviluppo e innovazione, competitività e transizione digitale rappresentano la vocazione all’innovazione di Torino e sono per noi strumenti per la creazione di valore per le società, il tessuto sociale e le economie.” Ospitata a Turin Confienza, in un edificio storico di pregio nel cuore di Torino, la sede di rappresentanza si avvale dei diversi ambienti di lavoro suddivisi in spazi flessibili, open space e spazi comuni nel pieno centro della città.

 

Per celebrare questo momento, il 19 gennaio 2024 si svolgerà un evento di inaugurazione, il primo di presentazione sul territorio piemontese, del Gruppo, delle società di R1 Group e del team di lavoro. Sono previsti ospiti dei brand della tecnologia, figure chiave del Gruppo e clienti.

 

R1 Group, 30 anni di esperienza per il digital partner a capitale italiano

Con 6 società (R1 S.p.A., Eurome, Gway, R1 Lease, Cyber- Bee, Trice), 6 sedi in Italia e 200 professionisti, R1 Group è oggi un digital partner sempre più strategico per i principali player tecnologici del mercato ICT italiano, che con le sue soluzioni e tecnologie accompagna in media 800 clienti all’anno nella Digital Transformation.

La crescita di R1 Group, che ha chiuso il 2023 con 300 milioni di euro di venduto (+50% rispetto al 2022) è uno specchio dello sviluppo degli investimenti digitali delle aziende italiane. Secondo Assintel, la spesa in Italia ICT business del 2023 è di circa 39 miliardi di euro. Mentre gli osservatori Startup Thinking e Digital Transformation Academy stimano per il 2024 un incremento di quasi il 2% del budget ICT delle aziende nazionali. Un dato superiore alle previsioni di crescita del PIL e in continuità con il trend degli ultimi 8 anni. E infatti la trasformazione digitale è una chiave per la modernizzazione di tutto il Paese: da cloud, cittadinanza digitale, cybersecurity, intelligenza artificiale e internet delle cose dipendono, tra l’altro, la semplificazione della PA, il potenziamento della competitività del sistema produttivo anche gli investimenti in turismo.

R1 Group si trova al centro di questo mondo da 30 anni, accompagnando le più importanti aziende del settore pubblico e privato attraverso l’offerta delle migliori soluzioni e tecnologie presenti sul mercato. Era il 1994 quando Giancarlo Stoppaccioli ha aperto a Roma un’azienda familiare per la vendita di materiali di consumo e di hardware. Da allora, il passaggio da S.r.l a S.p.A., i percorsi di certificazione e di specializzazione, l’apertura di nuove sedi e società, le importanti partnership consolidate e la creazione di un ecosistema strategico hanno affermato R1 Group come uno dei partner più affidabili per intraprendere progetti di integrazione di sistemi e di tecnologie.

 

30 anni di storia in un’industria e in un mercato competitivo e veloce come quello dell’ICT sono un traguardo di assoluta soddisfazione” – dichiara Giancarlo Stoppaccioli, President & Founder di R1 Group – “che voglio condividere con tutte le persone e con tutti i clienti con i quali abbiamo lavorato in questi anni. L’arrivo in Piemonte risponde alla nostra necessità di disporre di una struttura sempre più capillare per penetrare in modo ancora più efficace nel territorio del nord ovest e rappresenta una nuova, ulteriore, tappa del nostro percorso di crescita”.

 

 

 

 

Company Profile

R1 Group
R1 Group è un Digital Partner con sedi a Roma, Milano, Napoli, Perugia, Genova e Torino che lavora con le più importanti aziende del settore pubblico e privato. 30 anni di esperienza hanno permesso al Gruppo di stringere partnership con i principali players tecnologici del mercato e di offrire alle aziende soluzioni e tecnologie per accompagnarle nella Digital Transformation.
Con le società R1 S.p.A., Eurome, Gway, Cyber-Bee, Trice ed R1 Lease, il Gruppo combina le soluzioni e i prodotti dei partner con il valore della progettazione ed il proprio know-how tecnico grazie ad attività di project management, moderne soluzioni di virtualizzazione, di networking, di gestione documentale, di digital marketing e sicurezza IT. Nel 2022 R1 ha ottenuto da CRIBIS D&B il Prime Company, il riconoscimento di massima affidabilità commerciale.

 

Qualità dell’aria, Confagricoltura Piemonte: continua il dialogo con la Regione

Palazzo Piemonte, l’incontro con le Organizzazioni agricole organizzato dall’Assessore all’Agricoltura Protopapa e la direzione regionale 

 

Positivo l’incontro con l’Assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa che ha visto ancora una volta accolte le richieste di Confagricoltura Piemonte.

Infatti, con l’imminente applicazione delle norme e dei vincoli previsti dal nuovo Piano stralcio agricoltura per la qualità dell’aria, la Federazione regionale degli imprenditori agricoli si era rivolta direttamente al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, evidenziando le preoccupazioni degli agricoltori per le nuove misure attualmente in essere, che prevedono un impegno a carico del settore agricolo sempre più oneroso, vasto e articolato.

Plaudiamo al fatto che la Regione ha istituito, su nostro suggerimento, un tavolo tecnico di lavoro da convocare nel più breve tempo possibile per affrontare le due criticità più urgenti relative alla gestione delle coperture dei cumuli di letame e alla chiusura dei vasconi di stoccaggio dei liquami, e poi periodicamente per superare le criticità che, via via, si presenteranno, analogamente a quanto già avviene con il Comitato nitrati per l’utilizzazione agronomica dei reflui zootecnici. In altre parole, il tavolo, che sarà anche coadiuvato da esperti dell’Università, dovrà analizzare le numerose problematiche tecnico-gestionali e concordare protocolli o indicazioni operative omogenee per tutti i soggetti coinvolti, dalle aziende ai progettisti fino agli enti che dovranno effettuare i controlli” ha affermato Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte. “Da sempre riteniamo che un’azione concordata tra mondo agricolo ed ente pubblico rappresenti la migliore soluzione per tutti gli attori delle filiere e non ultimo per i cittadini”.

In conclusione Confagricoltura Piemonte ha ancora una volta rimarcato il fatto che la dotazione finanziaria riservata all’intervento SRD02 del Complemento di sviluppo rurale non sia sufficiente, chiedendo alla Regione di prevedere un incremento dei modesti fondi per il bando 2024 di prossima emanazione.

L’Aeroporto di Torino per la prima volta oltre i 4,5 milioni di passeggeri, battuto ogni record di traffico

 Mai così tanti passeggeri transitati all’Aeroporto di Torino come nel 2023. Lo scalo batte ogni record di traffico precedentemente stabilito, superando per la prima volta la soglia dei 4,5 milioni di passeggeri. Sono stati infatti 4.531.187 i passeggeri registrati nel 2023, in aumento sull’anno precedente di 337.306 passeggeri, pari al +8% sul 2022 e al +14,7% sui dati del 2019.

Traina questa crescita la netta ripresa del segmento internazionale, che nel 2023 ha registrato volumi superiori a 2,33 milioni di passeggeri, attestandosi a un +18,7% sul 2022 e a un +15,1% sui dati del 2019.

Grazie all’apertura di diverse nuove tratte internazionali dirette nel corso dell’anno Ryanair, che ha base a Torino dal novembre 2021, ha contribuito in maniera significativa a questo andamento. Nel corso del 2023 sono infatti state avviate le nuove rotte da e per Alicante, Porto, Stoccolma e Vilnius, cui si aggiunge il nuovo volo da e per Parigi Orly di Volotea. Ai nuovi voli avviati nel 2023, si somma inoltre la ripresa del traffico neve dai mercati del Nord Europa, dell’Irlanda e della Gran Bretagna, con la consistente ripartenza dei voli charter degli sciatori registrata sia nel primo trimestre dell’anno, sia alla riapertura della stagione a dicembre.

Nella top-10 delle destinazioni internazionali più trafficate si trovano Londra, Parigi, Barcellona, Madrid, Monaco, a cui seguono Tirana, Francoforte, Amsterdam, Bruxelles Charleroi e Valencia. In termini di maggior crescita rispetto all’anno precedente spiccano Tirana a +76%, Bruxelles Charleroi a +67% e Monaco a +47%.

Sul fronte nazionale, invece, Catania si conferma in testa alla graduatoria, seguita da Roma, Napoli, Palermo, Bari, Lamezia Terme, Brindisi, Cagliari, Olbia e Trapani a chiudere la top-10.

Il mese di dicembre 2023, con 356.271 passeggeri viene archiviato come miglior dicembre della storia dell’aeroporto di Torino, dopo che anche ottobre (395.234 passeggeri) e novembre (313.374 passeggeri) avevano già battuto ogni rispettivo precedente primato. Già il primo semestre 2023 aveva registrato volumi da record, grazie ai precedenti primati battuti nei mesi di gennaio, aprile, maggio e giugno. Con 103.555 passeggeri, inoltre, la settimana dal 2 all’8 gennaio 2023 è stata la più trafficata di sempre; mentre domenica 8 gennaio 2023 è risultata la giornata più trafficata di sempre per lo scalo di Torino, con 19.955 passeggeri tra arrivi e partenze.

Andrea Andorno, Amministratore Delegato di Torino Airport, ha commentato: “Siamo molto soddisfatti di aver raggiunto questo grande risultato, che ci ha portato a superare per la prima volta nella storia dell’aeroporto i 4,5 milioni di passeggeri nel 2023. Il merito di questa crescita è da attribuire al forte afflusso di passeggeri dall’estero, che grazie ai numerosi voli diretti a prezzi contenuti hanno potuto raggiungere ed apprezzare le tante risorse turistiche del nostro territorio”.

Vertenza Lear, la Regione Piemonte vuole garantire la continuità lavorativa

 

L’assessore al Lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino è intervenuta al tavolo convocato questa mattina nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma. “Ribadisco la massima disponibilità della Regione Piemonte nell’attivare ogni misura possibile a sostegno della produzione e a supporto dei lavoratori della Lear. Siamo pronti ad accompagnare nuove progettualità, attivando misure già esistenti, ma anche definendone di nuove laddove ritenute utili per garantire la continuità lavorativa”. Lo ha dichiarato Elena Chiorino, assessore al lavoro della Regione Piemonte, durante la vertenza Lear, avvenuta questa mattina nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy. “Se Lear portasse nuovi progetti ribadisco la capacità di Regione di attivare in tempi brevissimi una formazione che possa accompagnare i lavoratori nel processo di re skilling e up skilling. La nostra disponibilità e il nostro impegno sono totali” ha concluso Chiorino

Così i sindacati vogliono rilanciare Mirafiori

Fim, Fiom e Uilm Torino hanno elaborato e sottoscritto un documento in quattro punti per rilanciate Mirafiori con l’aiuto delle istituzioni e del mondo delle imprese.

Ecco il succo del progetto: “Per garantire una solida crescita dell’economia torinese bisogna preservare e rilanciare Mirafiori, lo stabilimento che più di tutti in questi anni ha pagato il prezzo della crisi e dei mancati investimenti”. Nella storia recente, fino ai primi anni 2000, lo storico stabilimento produceva 200 mila autovetture con sei tipi di modelli. Da allora però, per la scelta aziendale di creare il Polo del Lusso, in un contesto di mercato che ha anche subito un rallentamento per la pandemia, la produzione è calata toccando il punto più basso nel 2019 con solo 21 mila auto prodotte.

Secondo Fim, Fiom, Uilm è  “drammatico il quasi azzeramento delle produzioni dei modelli a marchio Maserati, che da 55mila unità prodotte nel 2017 e destinate a mercati prevalentemente esteri, chiuderanno il 2023 verosimilmente a quota 8mila”. I sindacati sostengono che la sola 500 elettrica, che probabilmente attesterà la produzione 2023 a circa 78 mila unità, non si sufficiente a garantire la missione produttiva dello stabilimento e la stabilità occupazionale degli attuali addetti.
“Inoltre Mirafiori – proseguono le organizzazioni sindacali- ha visto ridimensionare fortemente anche i suoi occupati, passando dai 21 mila del 2008 agli attuali 15 mila, il che significa una variazione negativa di quasi il 29% degli addetti”.

Fatte queste preoccupate premesse Fim Fiom Uilm, chiedono il coinvolgimento delle istituzioni locali e delle imprese e si pongono 4 obiettivi: assegnare nuovi modelli in grado di garantire la missione produttiva dello stabilimento di Mirafiori; affrontare la crisi anagrafica della forza lavoro Stellantis (età media 56 anni); implementare la produzione di componentistica legata alla produzione e allo sviluppo delle vetture ecologiche; potenziare il ruolo strategico di Torino come Polo di ricerca e progettazione.

Fim, Fiom Uilm di Torino sono “fermamente convinte che sia necessario mettere al centro dell’attenzione lo stabilimento di Mirafiori per rilanciarlo in tutte le sue potenzialità, avendo un progetto ben definito da condividere e decidere con il management di Stellantis, le imprese, le istituzioni locali, ovvero il Comune di Torino e la Regione Piemonte, e le confederazioni di Cgil, Cisl e Uil, istituendo un tavolo permanente”.

uBroker chiude un 2023 da record

Numeri da capogiro per l’azienda torinese che ha rivoluzionato i consumi di luce e gas.

Prosegue l’ascesa inarrestabile di ‘uBroker Spa’. L’azienda torinese, nata nel 2015 a Collegno dove ha recentemente raddoppiato gli ampi spazi del proprio avanguardisticoheadquarter chiude un 2023 da record guardando con fiducia al futuro.

In soli otto anni dalla sua fondazione, la start-up visionaria sviluppatasi da una felice intuizione dei suoi fondatori, l’ingegnere domese Cristiano Bilucaglia e l’imprenditore emiliano Fabio Spallanzani, ha conquistato un posto di primo piano e di tutto rispetto nel panorama delle maggiori multiutilities companies nazionali. L’attenzione dei maggiori indicatori economici di riferimento, italiani ed europei, inoltre, continuano anno dopo anno a classificarla come una fra le realtà industriali più in crescita sui mercati.

Ed è così che, grazie al fidelity programScelgozero’, il marchio ‘uBroker’, primo al mondo ad aver contribuito realmente all’azzeramento delle bollette di luce e gas, si piazza stabilmente sulla corsia di sorpasso macinando risultati su risultati e toccando vette sempre più alte in termini di numeri, fidelizzazione e clienti soddisfatti, che la scelgono quale partner privilegiato per le proprie forniture quotidiane di energia.

Sono infatti 4 milioni le fatture mensili emesse dall’impresa a fronte di un numero complessivo di più di 251mila contratti attivati al 31 dicembre 2023. Gli sconti in bolletta, invece, “frutto di un sano principio di redistribuzione della ricchezza e degli utili che premia i clienti più fedeli a discapito di esose campagne pubblicitarie con tanto di testimonial famosi e altrettanto costosihanno toccato quota + 41.7 milioni. “Crediamo, infatti, che il passaparola di una persona soddisfatta, che non si compra in nessun modo, valga molto di più”. Cifre strabilianti che stanno alla base di un monte di bollette azzerate che oggi sfiorano le 60mila unità sparse sull’intero territorio nazionale.

È come se l’intera popolazione della città di Cuneo ricevesse la luce ogni giorno ma senza esborsi, giusto per dare un’idea tangibile dei volumi e della portata del fenomeno di rivoluzione sociale della bolletta targata ‘uBroker’” osserva il Presidente. “Siamo felicissimi di questi traguardi e un riconoscimento speciale va anche alla squadra di professionisti che abbiamo creato e messo insieme in questi anni: oltre 60 persone che lavorano presso gli uffici di Collegno e migliaia fra consulenti, professionisti esterni e collaboratori commerciali che compongono una rete vendita coesa, funzionale ed efficiente. Èper questo che, per inaugurare al meglio il nuovo anno, fra poche settimane festeggeremo insieme al nostro staff con gli Snowlidays. Tre giorni sulla neve nella splendida cornice montana di Bardonecchia, comprensivi di vitto e alloggio, Ski-pass per 3 giorni, corsi collettivi di sci e di snowboard per tutti i livelli tecnici e il noleggio dell’attrezzatura. Un dono aziendale a riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto da tutti”.

Con uno sguardo anche ai meno fortunati: l’impresa ha, infatti, donato lo scorso 22 dicembre ben 150 panettoni di prima qualità alla torinese ‘Mensa dei Poveri’ di Don Adriano Gennari. Un’azione di “dolcezza” che ha allietato il pranzo di Natale di oltre 500 indigenti.

Maggiori informazioni sul sito www.ubroker.it

Imprese, la Regione premia i progetti di ricerca e innovazione

La Giunta del Piemonte ha approvato una delibera di sostegno a progetti finalizzati alla valorizzazione dei risultati di attività di ricerca sviluppo e innovazione (RSI). L’obiettivo di questa misura, che dispone di un fondo di 20 milioni di euro, è quello di portare sul mercato i risultati delle attività di RSI. Saranno valorizzati progetti caratterizzati da significativo rilievo innovativo per le aziende proponenti o per il mercato di riferimento, in grado di proporre prodotti, processi o servizi radicalmente nuovi o in grado di creare nuovi segmenti di mercato.

L’obiettivo è di contribuire alla diffusione – nell’economia e nella società – dei risultati delle attività di RSI che consentano ai beneficiari l’introduzione di innovazioni di prodotto o processo nella produzione. I beneficiari sono Micro, Piccole e Medie imprese (PMI), ivi incluse le start up innovative e gli spin off industriali. Gli interventi ammissibili dovranno prevedere spese come: macchinari, impianti, attrezzature, oltre a eventuali consulenze (max 30%) per almeno 250.000 euro per le piccole imprese, incluse le micro imprese e 400.000 euro per le medie imprese. Il bando sarà disponibile a partire dalla prima settimana del mese di aprile.

“Condividere processi di crescita e sviluppo, modelli di eccellenza che fanno progredire il sistema imprenditoriale è un aspetto meritorio che deve essere valorizzato. – conferma l’assessore allo Sviluppo delle Attività produttive Andrea Tronzano – Sostenere aziende che hanno investito in ricerca sviluppo e innovazione è quanto mai utile per creare modelli da seguire. In un mondo in continua evoluzione, guardare al futuro in modo costruttivo permette, in un mercato competitivo, di possedere chiavi di sviluppo quanto mai performanti in grado di far eccellere il Piemonte.”

“Non c’è sviluppo senza l’applicazione di nuove idee e nuove tecnologie che infatti sono in grado di generare migliori prodotti e servizi – aggiunge l’assessore regionale all’Innovazione e Ricerca, Matteo Marnati – L’innovazione migliora la crescita della produttività apportando ampi benefici a consumatori e imprese, con un’attenzione particolare alle piccole e medie imprese, che sono la spina dorsale dell’economia della nostra regione»

https://bandi.regione.piemonte.it/pre-informazione-fondi-ue/dalla-ricerca-al-mercato-sostegno-progetti-finalizzati-alla-valorizzazione-dei-risultati-attivita

L’”azienda” Reggia di Venaria: 16 milioni di euro di fatturato economico

Raggiunto il margine operativo lordo positivo dell’attività tipica
Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, che gestisce il complesso monumentale “Reggia di Venaria, Giardini e Castello della Mandria” patrimonio Unesco alle porte di Torino, ha raggiunto nel 2023 una quota di fatturato complessivo che si attesta intorno ai 16 milioni di euro: si tratta di un riscontro particolarmente significativo non soltanto per il dato in continuo aumento sui risultati del 2022 e del 2021, ma soprattutto perché comporta la stabilizzazione di un margine operativo lordo positivo tale per essere costante nel tempo.
Il risultato consente di sostenere il bilancio annuale del Consorzio per le diverse attività, mostre, eventi, servizi, manutenzione ordinaria, personale, utenze, comunicazione e promozione ecc. senza l’utilizzo di mezzi straordinari (di cui pure il Consorzio si è assicurato la disponibilità). Il lavoro del Consiglio di Amministrazione prosegue sulla strada di rafforzare i proventi derivanti da attività proprie – vale a dire da incassi ricavati da biglietti, servizi al pubblico, affitto location, royalties, sponsorizzazioni, attività e servizi esterni – in modo da incrementare la capacità operativa autonoma del Consorzio e assicurare un robusto contributo alla manutenzione e valorizzazione del patrimonio culturale e artistico ad esso affidato.
Accanto ai recenti dati che evidenziano un significativo aumento dei visitatori per la Reggia di Venaria (quasi 450.000 visitatori), si aggiungono dunque importanti traguardi anche sul piano economico finanziario in linea con la missione del Consiglio di Amministrazione.
Questi risultati sono ottenuti grazie al lavoro di squadra dei dipendenti, del Presidente, del CdA, della Direzione Generale e degli stakeholders la cui vicinanza e sostegno sono la colonna vertebrale dei progetti in atto: il Ministero della Cultura, la Regione Piemonte, la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione 1563 e la Città di Venaria Reale.
Il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude è costituito da: Ministero della Cultura – Regione Piemonte – Città di Venaria Reale – Fondazione Compagnia di San Paolo – Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, ed è presieduto dal Cav. Avv. Michele Briamonte.

Tra aumento dei pedaggi e carenze infrastrutturali gli autotrasportatori piemontesi sono in difficoltà

Anno nuovo, rincaro nuovo

L’allarme di Confartigianato Trasporti Piemonte

 

È un dato di fatto che i ritocchi dei pedaggi autostradali sono sempre puntuali, come un orologio svizzero, ogni inizio dell’anno. Il nuovo regalo, che peserà sulle imprese e sulle famiglie, previsto in materia di Decreto Milleproroghe si può quantificare con +2,3%. Aumento che ha colpito in particolare la A6, una delle tratte più battute dai torinesi e da sempre un cantiere a cielo aperto. Per non parlare dell’Asti-Cuneo perennemente incompiuta che ha visto un aumento del pedaggio per la sola parte di tratta che può essere percorsa.

“Anche quest’anno –commenta Giovanni Rosso, Presidente autotrasporto Confartigianato Imprese Piemonte–è previsto un aumento delle tariffe dei pedaggi autostradali, un vero e proprio furto ai danni delle famiglie e delle imprese e a vantaggio dei concessionari delle autostrade. Questo è un aumento ingiustificato, considerata la quantità dei lavori e rallentamenti dovuti alla manutenzione stradale e i disagi che viviamo quotidianamente. Voglio ricordare che i nostri autotrasportatori impiegano il doppio di tempo per raggiungere le loro mete lavorative, dovendo transitare tra mille ostacoli, viabilità modificata, ponti a rischio e strade impercorribili. Chiediamo alla Politica maggior rispetto per la nostra categoria che ogni giorno, prima di pianificare l’iter lavorativo, deve guardare le previsioni del tempo, scongiurare disastri idrogeologici, barcamenarsi tra percorsi modificati, pagare il rincaro dei pedaggi autostradali senza che migliorino i servizi offerti”.

“Chiediamo inoltre alla politica – conclude Rosso – maggiore attenzione per il nostro comparto che ha già vissuto una crisi generalizzata e che comprenda, prima di chiedere di mettere mano al portafoglio, le gravi criticità della viabilità nella nostra Regione soprattutto verso la Francia e la Liguria e risolva le carenze infrastrutturali mai veramente affrontate. Infatti, all’inizio di questo nuovo anno questa è la situazione viabilità per il Piemonte nel caso non risulti chiara: il tunnel del colle di Tenda ancora chiuso, l’autostrada Torino-Savona ostaggio dei cantieri infiniti, la riapertura del valico del Tenda bis slittata all’estate del 2024 e con una sola galleria a senso unico alternato, i problemi al Frejus, il futuro stop del traforo del Monte Bianco. Anziché incrementare, in maniera metodica, i pedaggi autostradali occorre che la politica esca dalla contingenza e dalla rincorsa delle emergenze per tracciare un disegno complessivo per dotare il Nord Ovest di infrastrutture moderne senza le quali rischiamo di compromettere il futuro del comparto dell’autotrasporto e dell’economia tutta».