ECONOMIA- Pagina 111

L’allarme degli autotrasportatori: i ritardi del Frejus danneggiano la competitività dell’economia

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MOLTE IMPRESE GIÀ IN DIFFICOLTÀ

 Le notizie della Prefettura della Savoia e delle Ferrovie francesi Sncf, secondo le quali i lavori di ripristino della circolazione ferroviaria tra Italia e Francia, previsti entro ottobre, non termineranno prima dell’estate 2024, sono motivo di grande preoccupazione per gli operatori dei trasporti e della logistica torinesi.

Il traffico ferroviario tra Italia e Francia lungo il corridoio del Frejus è infatti bloccato dallo scorso 27 agosto a causa di un’importante frana. Inoltre, anche il traffico stradale è rallentato da una protezione provvisoria dai rischi di nuovi smottamenti.

“La Regione Piemonte, appreso della situazione si è mossa per scongiurare questo scenario. Abbiamo trovato molta attenzione nel Governo quando si è posto il problema della chiusura del Monte Bianco, e crediamo che allo stesso modo individueremo insieme le soluzioni migliori affinché a pagare non sia l’economia della nostra regione”, affermano il presidente Alberto Cirio e l’assessore ai Trasporti  Marco Gabusi.
Venerdì 6 ottobre l’assessore Gabusi incontrerà il vice ministro Rixi per la Cig Alpi del Sud e a margine dell’evento porterà la tematica alla sua attenzione per rappresentare le difficoltà che economia e viabilità piemontese correrebbero nella prospettiva di una chiusura così prolungata.

Il presidente della Federazione Autotrasportatori Italiani FAI di Torino, aderente ad AscomEnzo Pompilio, sottolinea: «I lavori di messa in sicurezza della frana, che causano lo stop della linea ferroviaria e problemi al traffico autostradale sull’adiacente autostrada della Maurienne, devono essere accelerati, utilizzando senza indugio tutte le tecniche disponibili. È fondamentale accelerare i lavori data l’importanza cruciale della linea ferroviaria e dell’autostrada per la nostra economia. Il trasferimento del traffico su linee alternative, più costose e meno efficienti in funzione dei tempi di percorrenza, ha un impatto significativo sulla competitività del nostro territorio».

«La lunga interruzione – prosegue il presidente Pompilio – potrebbe comportare il definitivo abbandono del corridoio del Frejus, sancendo di fatto la morte dell’intermodalità ferroviaria delle merci su questa linea, già molto penalizzata da un’infrastruttura ultracentenaria. L’impatto economico sulla logistica torinese è già palpabile e molte imprese sono in difficoltà».

Il danno per l’economia transfrontaliera è ingente a partire dalle imprese di trasporto e per tutto l’indotto logistico torinese, che stanno già subendo forti danni economici. «Alcune imprese – specifica il presidente Pompilio – sono state costrette ad attivare la Cassa Integrazione e gli altri ammortizzatori sociali disponibili, ma non potranno essere sostenute per un periodo così lungo».

«Chiediamo – conclude il presidente Pompilio – un’azione decisa del Governo Italiano nei confronti delle autorità francesi per garantire un pronto ripristino della linea ferroviaria e la riapertura totale al traffico della carreggiata autostradale».

Expocasa: 13.000 ingressi nel primo fine settimana

Il salone b2c più longevo del Piemonte celebra il suo 60° compleanno con un’edizione speciale che parte da una grande lezione sul design e si addentra nelle soluzioni di arredamento, progetti d’interni e materiali per ristrutturare, fino a stupire il pubblico con le proposte di complementi ideati da giovani artisti.

 Il divertimento è assicurato ai bambini con i laboratori creativi e agli adulti con sessioni di yoga, test drive e molto altro. La manifestazione prosegue fino a domenica 8 ottobre.

Tra il richiamo dei grandi nomi del design e l’offerta di 200 espositori, nel primo weekend di Expocasa i corridoi che attraversano i 20.000 metri quadrati dell’Oval di Torino si sono rapidamente riempiti: 13.000 gli ingressi del primo fine settimana.

L’edizione speciale che celebra il 60° compleanno del salone è partita dalla grande lezione di design e futuro con firme del Made in Italy del calibro di Franco Audrito, fondatore dello Studio65 e Ico Migliore architetto e designer, Migliore+Servetto Architects. Oltre a Davide Alaimo, designer e collezionista. Si è parlato delle comuni esperienze di studio in ambito torinese e piemontese, mettendo in rilievo le peculiarità culturali e progettuali che contraddistinguono la città e il territorio, in particolare il rapporto privilegiato tra arte e design. Il dibattito ha visto levarsi l’invito corale ai designer a essere parte attiva del cambiamento, della trasformazione del mondo, a progettare il futuro. A concepire gli spazi in cui vorrebbero vivere. A sognare, per costruire un mondo nuovo. A non diffidare delle tecnologie. E tuttavia, se i progetti devono proiettarsi verso il futuro, nella casa di domani non potrà mancare la memoria. Anche perché è nella storia che il design ha le sue fondamenta, come hanno spiegato i giornalisti Antonella Galli e Pierluigi Masini ripercorrendo le tappe del loro libro “I luoghi del design in Italia”, un diario del viaggio lungo l’Italia alle sorgenti del progetto e del Made in Italy.

 

Venuti qui per cercare soluzioni personalizzate e per acquistare, complice la scontistica che qui consente di risparmiare, i visitatori hanno trovato un ventaglio di proposte straordinarie tra cucine, living, camere da letto, oggettistica, progettazioni, consulenze, fino a servizi di assistenza artigianale. «La manifestazione è partita con grande entusiasmo da parte di tutti. Gli espositori stanno lavorando con soddisfazione. Gli studi di architettura sono presi d’assalto – ha raccontato Krisztina Szilvási, Responsabile Manifestazioni Organizzate di GL events Italia –. E siamo felici di constatare che il 10% del pubblico arriva da fuori Piemonte».

 

Molto apprezzato l’ingresso dell’arte nella manifestazione con “L’arte a casa tua” dove pittura, scultura, installazioni e fotografia sono proposte come espressione di un nuovo stile abitativo. Qui sono esposti lavori di giovani artisti, alcuni sono semplici oggetti di design, come “Valentine“, un tavolo per l’area Living che si caratterizza per la sua base metallica dalle forme simmetriche e scultoree, o “Rovine Moderne“, lampada/scultura in cera naturale di soia, ferro verniciato a polvere, cotone. Ma ci sono anche complesse installazioni, come “Mappe di Bosco“, scultura dalle forme contorte, ricavata dal calco di fusti arborei e realizzata con resina vegetale, residui di corteccia, licheni, radici e terra, o “Seme” un’opera realizzata con scarti di lavorazione di legno di cedro che si caratterizza anche per il leggero profumo che emana.

Arrivato a Expocasa per immergersi nel mondo dell’ambiente domestico, il pubblico viene sorpreso da appuntamenti inconsueti, come il Q-King Show dello Chef Marcello Ferrarini o la sessione di yoga inclusiva con Patrizia Saccà, atleta paralimpica. E mentre i bambini giocano nel laboratorio di trasformazione degli scarti in oggetti di design, gli adulti possono cimentarsi nel test drive di nuove vetture ibride.

Tutte attività che proseguono fino a domenica 8 ottobre.

Confagricoltura: “Piano rinaturazione del Po, conseguenze negative economico-ambientali”

 

 

 

Rimangono le perplessità dei rappresentanti di Confagricoltura Piemonte riguardo al piano di rinaturazione del Po finanziato dal PNRR, anche dopo aver preso parte alla Conferenza dei servizi, convocata da Aipo la settimana scorsa.

Gli interventi proposti non costituiscono per i territori coinvolti opportunità economiche vantaggiose e, a nostro avviso, non considerano l’operato degli agricoltori impegnati fino ad oggi nel presidio di queste aree, che andrebbero incontro ad abbandono certo, dando spazio alle specie alloctone e a infestazioni di ogni genere” evidenzia il presidente di Confagricoltura Piemonte, Enrico Allasia. “Ben altre potrebbero essere le opere da realizzare lungo i 652 km del fiume: per esempio una bacinizzazione che tenga presente le mutate dinamiche di portata del fiume e la conformazione delle aree attualmente a pioppeto, che garantiscono un rallentamento della corrente durante le piene, lasciando defluire l’acqua in modo più controllato” spiega Allasia, anche in qualità di presidente nazionale dei produttori di legno di Confagricoltura.

 

Confagricoltura Piemonte sottolinea inoltre la un’evidente contraddizione tra gli interventi del piano, che di fatto bloccano la pioppicoltura addirittura prevedendo l’espianto delle coltivazioni esistenti, e i programmi finanziati per il rilancio di questa coltivazione nelle zone golenali.

 

L’associazione degli imprenditori piemontesi chiede che venga ripensata la destinazione dei 357 milioni di euro previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al punto 3.3 della misura M2C4, “Tutela del territorio e della risorsa idrica”, in favore di una gestione locale sostenibile di torrenti e piccoli fiumi, che preveda la pulizia degli alvei e il consolidamento degli argini.

 

“L’obiettivo degli interventi – conclude Allasia – dovrebbe includere una più efficace gestione e regimazione del fiume stesso che possa consentire la convivenza tra ambiente e attività agricola”.

 

 

Prorogato al 15 ottobre bando investimenti per il benessere animale

Sviluppo rurale Piemonte: prorogata al 15 ottobre la scadenza del bando per investimenti per il benessere animale

Per favorire le imprese agricole nella presentazione delle domande di contributo, l’Assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha prorogato al 15 ottobre 2023 la scadenza del bando per investimenti per il benessere animale, relativo all’intervento SRD02 – azione D dello sviluppo rurale del Piemonte 2023-2027.

Il bando, che ha una dotazione finanziaria complessiva di 7 milioni di euro, sostiene gli imprenditori agricoli per investimenti aziendali specifici per favorire l’evoluzione degli allevamenti verso un modello più sostenibile ed etico, con l’introduzione di sistemi di gestione innovativi e di precisione, che incrementino il benessere degli animali e la biosicurezza. Tra gli interventi sono previsti quelli per adeguare la fornitura di acqua e mangimi secondo le esigenze naturali dell’allevamento, per la cura degli animali ed il miglioramento delle condizioni abitative (come l’aumento delle disponibilità di spazio, le superfici dei pavimenti, i materiali di arricchimento, la luce naturale), e per offrire accesso all’esterno agli animali.

Il contributo massimo concedibile per un singolo beneficiario è di 100mila euro.

Ai beneficiari viene concesso un contributo fino al 40 % della spesa ammissibile, che diventa del 50% per i giovani agricoltori, del 55% per i beneficiari che hanno aderito all’intervento dello sviluppo rurale SRA30 e del 65% per giovani aderenti sempre all’intervento SRA30.

Il bando è pubblicato sul sito della Regione Piemonte https://bandi.regione.piemonte.it/contributi-finanziamenti/csr-2023-2027-investimenti-benessere-animale-srd02-azione

Arrivano nuovi fondi per il miglioramento delle case popolari

Gli interventi riguarderanno alcuni edifici di edilizia residenziale pubblica siti nei Comuni di Alessandria, Cuneo, Asti, Savigliano, e Volpedo.
Arrivano nuovi fondi per il miglioramento delle case popolari piemontesi. In particolare la Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche per la Casa, Chiara Caucino, ha deliberato di autorizzare l’Atc del Piemonte Sud all’utilizzo complessivo dell’importo di 1.727.272,50 euro per un totale complessivo di cinque interventi.
Il primo riguarda gli stabili di via Barberis e di via Chiarofonte 21-31 nel Comune di Savigliano, in provincia di Cuneo: per queste due opere la spesa è di 244.487,81 euro. Sempre per quanto riguarda la «provincia Granda» è previsto un esborso di 400.100 euro proprio nel capoluogo, Cuneo, in particolare sull’edificio di via Ferrero ai numeri civici 33-35-37 e 39-41.
Due gli stanziamenti sbloccati invece nell’Alessandrino. Il primo riguarda proprio il Comune di Alessandria per il palazzo di via Bramante ai numeri civici 1-3 e 5-7 e sarà di 650.400 euro, mentre il secondo sarà a Volpedo dove verrano investiti 27.184,69 euro in via Cornaggia 7.
Infine si interverrà anche ad Asti, in via Pavese, ai numeri 12-14-16-18, con un investimento di 405.100 euro.
«Prosegue senza sosta – spiega l’assessore Caucino – l’opera della Regione per massimizzare e utilizzare al meglio le risorse a disposizione per l’edilizia residenziale pubblica. Si tratta di interventi strategici, alcuni dei quali attendevano da anni di essere realizzati, che questo sblocco di fondi consentirà di portare a termine, nell’interesse primario degli assegnatari, che meritano di poter vivere in case sempre più dignitose e all’avanguardia. I nostri obiettivi, che verranno presto espressi anche nella nuova legge sulla Casa, ad oggi in Commissione, ma che presto verrà approvata, sono sempre i medesimi: ridurre al minimo la sfittanza, riqualificare il più possibile i nostri stabili sfruttando ogni risorsa disponibile, combattere l’illegalità e l’abusivismo e valorizzare, coinvolgendoli attivamente, anche gli inquilini. Sono infatti convinta che soltanto con una vera collaborazione, un “patto”, un’unità di intenti tra Regione, Atc e inquilini, potremo davvero cambiare le cose trasformando davvero i complessi di edilizia popolare, garantendo a tutti decoro, legalità e  soprattutto dignità».

Torino detta l’agenda della politica energetica europea

EU-Italy Energy Days

A CONFRONTO A TORINO

 

Il Politecnico di Torino ha riunito al Castello del Valentino i massimi esponenti istituzionali e scientifici per il primo simposio internazionale sull’energia.

Obiettivo: Identificare soluzioni comuni alle sfide energetiche dell’UE e dell’Italia

 

 

L’Europa ha affrontato una gravissima crisi energetica nel 2021-2022, che si è aggravata con il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. Gli Stati membri dell’UE hanno adottato misure rapide ed efficaci assicurando sostegno alle famiglie e all’industria: reazioni immediate che oggi possono diventare un’opportunità per andare oltre l’emergenza verso azioni energetiche a lungo termine e strutturali che diano priorità alla “decarbonizzazione” dell’UE.

Per discutere, in particolare, della situazione attuale e del ruolo dell’Italia negli obiettivi strategici dell’agenda energetica dell’Unione Europea, il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo – IUE, tramite il suo ufficio di ‘Foresight and Strategic Planning’, ha organizzato il 28 e 29 settembre un Simposio internazionale dal titolo EU-Italy Energy Days “The role of Italy in the delivery of the EU net-zero goal, citizen welfare and energy security”.

 

Il Politecnico di Torino si propone dunque come centro di competenza a diretto supporto delle istituzioni italiane ed europee, in quanto il Simposio è stato l’occasione per rappresentanti dei Ministeri italiani e delle Istituzioni europee di confrontarsi con scienziati internazionali al fine di individuare soluzioni tecnologicamente innovative ed economicamente vantaggiose per l’attuazione di politiche energetiche e climatiche sostenibili.

Il percorso da seguire è impegnativo, poiché le soluzioni a breve termine devono affrontare la sicurezza energetica e la povertà energetica immediate, avviando al contempo la fase di transizione per la costruzione di una sovranità industriale legata all’energia che miri alla neutralità climatica a lungo termine.

La scienza può svolgere un ruolo fondamentale per supportare i decisori chiave nella comprensione delle conseguenze positive e negative associate a scenari diversi e complessi: cosa si potrà tecnicamente realizzare nei prossimi 10 anni, con quali benefici, rischi e costi associati? Come grazie alla ricerca possono evolvere le catene di approvvigionamento esistenti, o si potranno avviare nuove capacità industriali Net Zero che richiedono nuove competenze e nuovi posti di lavoro? Come responsabilizzare i consumatori e renderli parte attiva del cambiamento? E, infine, quale può essere il ruolo propulsore dell’Italia? Sono stati questi i temi chiave affrontati nei vari incontri previsti.

In particolare, giovedì 28 settembre sono state proposte tre tavole rotonde a porte chiuse su altrettante tematiche cruciali per la transizione energetica: i carburanti del futuro, nella tavola rotonda dal titolo “Il ruolo potenziale dei carburanti avanzati sostenibili nella decarbonizzazione del settore dei trasporti”la sostenibilità nelle costruzioni, con la discussione “Sfide e opportunità nella riqualificazione energetica degli edifici”le Comunità energetiche,  con interventi sul tema: “Coinvolgere i consumatori e i cittadini nella transizione verde”.

 

Venerdì 29, dopo i saluti del Rettore del Politecnico Guido Saracco, del Presidente della Regione Alberto Cirio e della Commissaria Europea per l’Energia Kadri SimsonJean Michel Glachant, ha tenuto un key note speech dal titolo “Is it possible to combine long term climate targets with short term needs for energy supply?“.

 

Di assoluto livello internazionale gli ospiti del successivo panel The policy agenda: “The green Transition: opportunities, challenges and threats”. Coordinati dal docente del Politecnico Stefano Corgnati, si sono susseguiti gli interventi di: Federico Boschi, Capo Dipartimento Energia del Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica; Dimitri Lorenzani, Vicepresidente del gabinetto Sefcovic della Commissione Europea; Stefano Grassi, Capo di Gabinetto della Commissaria Simson; Patrizia Toia, parlamentare europea; Mario Nava, Direttore Generale della DG REFORM Commissione Europea;  Francesco Corvaro, inviato speciale per il clima del Ministero Italiano degli Affari Esteri; Andris Piebalgs, docente dell’IUE ed ex Commissario per l’energia della Commissione Europea.

Al termine della discussione il Rettore del Politecnico di Torino Saracco e il Direttore dell’Istituto Universitario Europeo (IUE) Leonardo Meeus hanno presentato l’accordo di partenariato tra le due organizzazioni che consentirà una collaborazione ad ampio spettro proprio sulle tematiche dell’energia, anche attraverso l’organizzazione di eventi scientifici, scuole estive e conferenze ad hoc per dare risposte integrate e tempestive a esigenze politiche prioritarie e urgenti. In particolare, questo è il primo caso di ingresso formale di un’università tecnica italiana nella rete di collaborazione della prestigiosa IUE.

A Torino torna Expocasa

A 60 anni è un evergreen

Grande pubblico, architetti, interior designer e professionisticonvergono a Expocasa 2023 nel suo 60° anniversario. L’appuntamento con le migliori soluzioni per la casa si conferma il b2c più longevo del Piemonte. A Torino dal 30 settembre all’8 ottobre.

Tra le novità: la mostra 60 anni di oggetti dell’abitare, nuovi espositori, un percorso contract, un’area dedicata all’arte, incursioni nel mondo vegetale.

Torino, 30 settembre 2023 Expocasa 2023: un’edizione speciale che celebra 60 anni di vita. Da oggi all’8 ottobre il salone firmato GLevents Italia è all’Oval Lingotto di Torino, pronto a incantare il pubblico con tante sorprese. Circa 25.000 gli accrediti già registrati. 200 gli espositori e 400 i marchi rappresentati. Oltre 50gli eventi in programma, più una ventina per i bambini. 60 le tappe di due percorsi diffusi dedicati a ricettività e accessibilità, parole chiave cui si aggiunge economia circolare con 200 metri quadrati dedicati a prodotti di Upcycling. Due le anime del salone: l’area espositiva di arredamento e interior design e l’area ristrutturazioni, materiali e servizi, che confermano Expocasa come il luogo dove cercarepreventivi, consigli, soluzioni personalizzate. Per 9 giorni i 20.000 metri quadrati di Expocasa sono il terreno di confronto per acquisti o progettualità che potranno essere sviluppate nei mesi successivi.

 

Il taglio del nastro oggi alle 12.30, alla presenza del nuovo management di GL events Italia, è stato preceduto dall’evento Progettare la casa, immaginare il futuro, focalizzato sull’abitazione come cornice della vita, specchio delle grandi trasformazioni socialied economiche, con soluzioni e visioni del design legate alle sfide imposte dal cambiamento climatico, dai bisogni dei nuovi gruppi sociali (giovani, single, nuove famiglie, anziani), dalle nuove esigenze per gli spazi lavorativi e del tempo libero. In un viaggio tra passato e futuro, l’opening ha puntato a interpretare l’evoluzione dell’abitare attraverso il percorso di Expocasa. Il dibattito ha messo in evidenza le peculiarità del contributo torinese e piemontese all’evoluzione del design italiano, sia sul fronte progettuale, sia su quello produttivo e imprenditoriale. Sono intervenutitestimoni eccellenti come Franco Audrito, fondatore dello Studio65, Davide Alaimo, designer e collezionista, Ico Migliore, architetto e designer, Migliore+ServettoArchitects, oltre a Arianna Panarella eUbaldo Spina, del Giornale dell’Architettura, curatori della mostra per Expocasa 60 anni di oggetti dell’abitare e di Expocasa, che ripercorrere 60 anni di evoluzione dell’abitare italiano attraverso oggetti che hanno fatto la storia del disegno industriale.

«Crediamo molto nelle potenzialità di questo salone che in 60 anni è stato capace di evolversi e rispondere alle trasformazioni delle esigenze abitative e di pubblico ha dichiarato Krisztina SzilvásiResponsabile Manifestazioni Organizzate di GL events Italia -. Questa è un’edizione speciale, ricca di novità, il nostro obiettivo è proseguire con proposte sempre attuali, che colgano le aspettative del presente e anticipino le tendenze future».

Con oltre 200 marchi, Expocasa si fa baricentro del mondo dell’arredamento e accoglie imprese, professionisti, grande pubblico. Oltre alle aziende di rilevanza nazionale o internazionale, presenti anche le più prestigiose realtà artigiane mobilieri, designer, falegnami e le soluzioni per il rinnovamento della casa con imprese edili e di ristrutturazione. Expocasa è la risposta a informazioni fiscali, problematiche condominiali e consulenze di interior design (è possibile prenotare un incontro).

L’agenda appuntamenti del salone è ricca. Tra i tanti, 3 sono organizzati con ADI (Associazione del Design Industriale) su temi legati alla cultura dell’architettura e del design, con rilascio agli architetti partecipanti di 2 crediti formativi per evento. Sabato 30 alle16:00 ci sarà Architettare il brand con Carlo Malerba. Il 2 alle17:00sarà la volta di Il liberty a Torino, tra architettura e arti decorative, con Elena Dellapiana. Mentre il 3 alle 17:30 Giorgio DeFerrari. Come non aver paura del foglio bianco con Claudio Germak.

Expocasa si conferma un evergreen imperdibile per una platea che include i professionisti del settore e quest’anno, per la prima volta, anche quelli del comparto turistico-ricettivo grazie al percorso diffuso dedicato al contract, in partnership con Federalberghi. Un tragitto che si intreccia e talvolta si sovrappone con quello riservato al design inclusivo, in collaborazionecon CPD, Consulta per le persone in difficoltà. Entrambi i percorsi si arricchiscono di workshop e tavole rotonde.Così come accade per il tema del riciclo che si sviluppa nello stand della società benefit di Danilo Ragona, Custom Regeneration, che presenta prodotti di realizzati attraverso un processo di riuso creativo e prodotti di modernariato della Galleria Cristiani e Romano di Giusto di B.N.A. – Business NetWork Agency, dove si terranno anche 9 eventi su design, ambiente, accessibilità, sessualità.

Altra novità del compleanno a cifra tonda è l’arte catapultata nell’ambiente domestico con “L’arte a casa tua”, uno stand in cui pittura, scultura, installazioni e fotografia si uniscono dando vita aidee di innovazione per la casa attraverso 15 artisti emergenti.

In tema di arte, ancora una premiere: nei giorni di Expocasa, con il biglietto della manifestazione, si ottiene l’ingresso ridotto alla Pinacoteca Agnelli: sul tetto del Lingotto, una preziosa collezione d’arte e la spettacolare vista sulla città. In più, con soli 2 euro si potrà accedere alla Pista 500, oggi trasformata in giardino e arricchita di opere d’arte site specific.

Ultimo, ma non meno importante: l’edizione 2023 si tinge di verdecon Climax, specializzata nella realizzazione di giardini verticali, che ha creato il rivestimento dell’ingresso di Expocasa e della parete e insegna per la sala eventi, e con FLOReal, la mostra florovivaistica in programma dal 6 all’8 ottobre alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte, chevivrà la sua anteprima a Expocasa domenica 1 ottobre con il talk dedicato a Le piante aromatiche e la coltivazione in casa. Non solo: i primi 250 visitatori che entreranno a FLOReal esibendo il biglietto di Expocasa avranno una piantina in omaggio.

 

Da ricordare

L’ingresso resta gratuito, si raccomanda di accreditarsi online per velocizzare le procedure di ingresso
Orari dal lunedì al venerdì: 15.00 21.00
Orari sabato e domenica: 10.00 21.00
Indirizzo: Oval Lingotto di Torino via Giacomo MattéTrucco, 70
Per la prima volta un secondo accesso, che facilita i visitatori che arrivano alla stazione ferroviaria Torino Lingotto e alla fermata della Metropolitana Italia 61.
Per chi arriva da fuori e desidera pernottare a TorinoFederalberghioffre un servizio di prenotazioni alberghiere attraverso un widget dedicato e accessibile dal sito di Expocasa.

Expocasa è organizzata da GL events Italia con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino.Partner Expocasa 2023 – Expocasa 2023

Tassiamo gli extraprofitti bancari!

Ho fatto una breve indagine fra gli amici sul tema della tassazione dei cosiddetti extraprofitti bancari, chiedendo se fossero d’accordo o no sull’ipotesi di imporre il pagamento di un’imposta sui guadagni derivanti dall’enorme ampliamento della forbice dei tassi ed il risultato è stato chiarissimo ed indiscutibile.

Su venti persone (campione certamente esiguo, ma comunque da non sottovalutare) 18 hanno risposto senza esitazioni SI e solo 2 hanno risposto NO.

Tenendo presente che quei due sono dirigenti di banca (anch’io ho qualche amicizia “pericolosa”…) ne ho concluso che la totalità del campione è favorevole al progetto.

Populismo? Risentimento contro la casta dei bancari? Voglia di rivalsa dopo anni di angherie subite?

Le motivazioni possono essere tante, non tutte magari condivisibili, ma il responso mi pare indiscutibile; ed invito gli scettici a provare a fare lo stesso test fra i loro amici.

Il fratto è che nel corso degli ultimi anni gli istituti di credito hanno approfittato della situazione anomala del mercato: è vero che hanno ridotto (ma con ritardo, e non sempre in misura adeguata) i tassi a carico dei clienti finanziati, ma hanno azzerato senza pietà il rendimento dei conti correnti e dei libretti di risparmio. E nel momnento in cui, un anno fa, l’inflazione (spinta dalla forte ripresa economica dopo il tracollo del PIL durante gli anni del COVID) ha ripreso a correre in misura veloce, passando da zero al 10%, i tassi applicati sui prestiti sono schizzati alle stelle mentre quelli sui depositi sono rimasti a zero.

Una situazione anomala e moralmente inaccettabile: se il tasso di riferimento delle banche centrali indica il “costo base” del denaro, è logico ed etico che la traslazione degli aumenti avvenga sia nel campo dei tassi attivi che in quello dei tassi passivi. Magari non con la stessa entità numerica, ma comunque con lo stesso trend.

Invece cosa è successo?

La tabella lo indica chiaramente.

Forbice tassi

ANNI​ ATTIVI ​​ PASSIVI​​  FORBICE

2019​ 1,54% ​​0,29% ​​1,25%

2020​ 1,39% ​​0,23%​​ 1,16%

2021 ​1,35%​​ 0,23%​​ 1,12%

2022 ​3,45%​​ 0,40% ​​3,05%

 

Utili bancari alle stelle a tutto vantaggio di due categorie: gli azionisti (che quest’anno beneficeranno di corposi dividendi) ed i dipendenti (che si spartiranno i premi previsti dai budget).

Insomma, l’anomalo andamento dei tassi attivi per le banche (triplicati) e dei tassi passivi (praticamente invariati) ha generato i cosiddetti “extraprofitti”, cioè un incremento improvviso degli utili legati ad eventi eccezionali non riconducibili a strategie aziendali o capacità imprenditoriali.

Il governo ha ritenuto quindi opportuno intervenire, introducendo la tassazione sugli extraprofitti attraverso il cosiddetto “decreto Omnibus” del 10 agosto 2023, che prevede l’imposizione con l’aliquota del 40% sul maggior valore del margine d’interesse dell’anno 2022 (purché superi di almeno il 5% il margine del 2021), e sul margine dell’anno 2023 (purché superi di almeno il 10% il margine del 2021). Per evitare un eccesso di tassazione che avrebbe potuto pregiudicare gli equilibri di bilancio, è stato fissato un tetto massimo della tassa pari allo 0,1% del totale dell’attivo delle istituzioni di credito.

Dopo accese discussioni (anche all’interno della maggioranza) si è elaborato un emendamento che modifica in parte il meccanismo di calcolo.

Il tetto massimo dell’imposta straordinaria sarà elevato dallo 0,1% allo 0,26%, ma su una base imponibile più esigua, escludendo il margine d’interesse sui titoli di Stato.

Inoltre (importante novità) in luogo del versamento le banche potranno destinare «a una riserva non distribuibile un importo pari a due volte e mezzo l’imposta», riserva computata «tra gli elementi del capitale», rafforzando il patrimonio delle banche. La tassa dovrà essere versata all’Erario «solo nel momento in cui quel patrimonio dovesse essere distribuito agli azionisti».

Infine è stabilito (norma importante ai fini della tutela del risparmio) il divieto alle banche di traslare gli oneri derivanti dalla tassa «sui costi dei servizi erogati nei confronti di imprese e clienti finali».

Finché non sarà definitivamente approvata la norma, non si potràesprimere alcun giudizio.

Ma un’osservazione è d’obbligo: il principio della tassazione di extraprofitti è eticamente corretto, trattandosi di una rendita di posizione derivante da posizione oligopolistica tipica del sistema bancario.

Ed a questo punto mi permetto di avanzare una proposta sicuramente provocatoria ma altrettanto sicuramente non del tutto fuori luogo.

Signori banchieri, se siete così contrari a farvi tassare gli extraprofitti, perché non provvedete a ridurli applicando sui depositi interessi adeguati ed in linea con il trend di mercato? Non volete pagare 2 miliardi di imposte supplementari? Basta pagare 2 miliardi di interessisui conti correnti riducendo la forbice a livelli “naturali” ed “equi”.

Otterrete due importanti risultati: un risparmio sulle odiate imposte e la riconoscenza dei milioni di clienti che vi hanno affidato i loro sudati risparmi (sono oltre 1.100 miliardi di euro) fiduciosi di trarne un rendimento che li compensi dei loro sacrifici.

Parlate tanto di fidelizzazione della clientela in convegni, riunioni, meeting, cercate di passare dalle parole ai fatti, fidelizzandoli veramente attraverso l’unico strumento che può legarli alla vostra banca: l’interesse!

Grazie.

 

Gianluigi De Marchi

A 60 anni è un evergreen: al via 9 giorni di Expocasa

Arredamento, progettazione, ristrutturazione

Grande pubblico, architetti, interior designer e professionisticonvergono a Expocasa 2023 nel suo 60° anniversario. L’appuntamento con le migliori soluzioni per la casa si conferma il b2c più longevo del Piemonte. A Torino dal 30 settembre all’8 ottobre.

Tra le novità: la mostra 60 anni di oggetti dell’abitare, nuovi espositori, un percorso contract, un’area dedicata all’arte, incursioni nel mondo vegetale.

 

Torino, 30 settembre 2023 Expocasa 2023: un’edizione speciale che celebra 60 anni di vita. Da oggi all’8 ottobre il salone firmato GLevents Italia è all’Oval Lingotto di Torino, pronto a incantare il pubblico con tante sorprese. Circa 25.000 gli accrediti già registrati. 200 gli espositori e 400 i marchi rappresentati. Oltre 50 gli eventi in programma, più una ventina per i bambini. 60 le tappe di due percorsi diffusi dedicati a ricettività e accessibilità, parole chiave cui si aggiunge economia circolare con 200 metri quadrati dedicati a prodotti di Upcycling. Due le anime del salone: l’area espositiva di arredamento e interior design e l’area ristrutturazioni, materiali e servizi, che confermano Expocasa come il luogo dove cercarepreventivi, consigli, soluzioni personalizzate. Per 9 giorni i 20.000 metri quadrati di Expocasa sono il terreno di confronto per acquisti o progettualità che potranno essere sviluppate nei mesi successivi.

Il taglio del nastro oggi alle 12.30, alla presenza del nuovo management di GL events Italia, è stato preceduto dall’evento Progettare la casa, immaginare il futuro, focalizzato sull’abitazione come cornice della vita, specchio delle grandi trasformazioni socialied economiche, con soluzioni e visioni del design legate alle sfide imposte dal cambiamento climatico, dai bisogni dei nuovi gruppi sociali (giovani, single, nuove famiglie, anziani), dalle nuove esigenze per gli spazi lavorativi e del tempo libero. In un viaggio tra passato e futuro, l’opening ha puntato a interpretare l’evoluzione dell’abitare attraverso il percorso di Expocasa. Il dibattito ha messo in evidenza le peculiarità del contributo torinese e piemontese all’evoluzione del design italiano, sia sul fronte progettuale, sia su quello produttivo e imprenditoriale. Sono intervenuti testimoni eccellenti come Franco Audrito, fondatore dello Studio65, Davide Alaimo, designer e collezionista, Ico Migliore, architetto e designer, Migliore+ServettoArchitects, oltre a Arianna Panarella e Ubaldo Spina, del Giornale dell’Architettura, curatori della mostra per Expocasa 60 anni di oggetti dell’abitare e di Expocasa, che ripercorrere 60 anni di evoluzione dell’abitare italiano attraverso oggetti che hanno fatto la storia del disegno industriale.

«Crediamo molto nelle potenzialità di questo salone che in 60 anni è stato capace di evolversi e rispondere alle trasformazioni delle esigenze abitative e di pubblico ha dichiarato Krisztina SzilvásiResponsabile Manifestazioni Organizzate di GL events Italia -. Questa è un’edizione speciale, ricca di novità, il nostro obiettivo è proseguire con proposte sempre attuali, che colgano le aspettative del presente e anticipino le tendenze future».

Con oltre 200 marchi, Expocasa si fa baricentro del mondo dell’arredamento e accoglie imprese, professionisti, grande pubblico. Oltre alle aziende di rilevanza nazionale o internazionale, presenti anche le più prestigiose realtà artigiane mobilieri, designer, falegnami e le soluzioni per il rinnovamento della casa con imprese edili e di ristrutturazione. Expocasa è la risposta a informazioni fiscali, problematiche condominiali e consulenze di interior design (è possibile prenotare un incontro).

L’agenda appuntamenti del salone è ricca. Tra i tanti, 3 sono organizzati con ADI (Associazione del Design Industriale) su temi legati alla cultura dell’architettura e del design, con rilascio agli architetti partecipanti di 2 crediti formativi per evento. Sabato 30 alle16:00 ci sarà Architettare il brand con Carlo Malerba. Il 2 alle 17:00sarà la volta di Il liberty a Torino, tra architettura e arti decorative, con Elena Dellapiana. Mentre il 3 alle 17:30 Giorgio DeFerrari. Come non aver paura del foglio bianco con Claudio Germak.

Expocasa si conferma un evergreen imperdibile per una platea che include i professionisti del settore e quest’anno, per la prima volta, anche quelli del comparto turistico-ricettivo grazie al percorso diffuso dedicato al contract, in partnership con Federalberghi. Un tragitto che si intreccia e talvolta si sovrappone con quello riservato al design inclusivo, in collaborazione con CPD, Consulta per le persone in difficoltà. Entrambi i percorsi si arricchiscono di workshop e tavole rotonde. Così come accade per il tema del riciclo che si sviluppa nello stand della società benefit di Danilo Ragona, Custom Regeneration, che presenta prodotti di realizzati attraverso un processo di riuso creativo e prodotti di modernariato della Galleria Cristiani e Romano di Giusto di B.N.A. – Business NetWork Agency, dove si terranno anche 9 eventi su design, ambiente, accessibilità, sessualità.

Altra novità del compleanno a cifra tonda è l’arte catapultata nell’ambiente domestico con “L’arte a casa tua”, uno stand in cui pittura, scultura, installazioni e fotografia si uniscono dando vita aidee di innovazione per la casa attraverso 15 artisti emergenti.

In tema di arte, ancora una premiere: nei giorni di Expocasa, con il biglietto della manifestazione, si ottiene l’ingresso ridotto alla Pinacoteca Agnelli: sul tetto del Lingotto, una preziosa collezione d’arte e la spettacolare vista sulla città. In più, con soli 2 euro si potrà accedere alla Pista 500, oggi trasformata in giardino e arricchita di opere d’arte site specific.

Ultimo, ma non meno importante: l’edizione 2023 si tinge di verdecon Climax, specializzata nella realizzazione di giardini verticali, che ha creato il rivestimento dell’ingresso di Expocasa e della parete e insegna per la sala eventi, e con FLOReal, la mostra florovivaistica in programma dal 6 all’8 ottobre alla Palazzina di Caccia di Stupinigi, organizzata dall’Associazione Società Orticola del Piemonte, chevivrà la sua anteprima a Expocasa domenica 1 ottobre con il talk dedicato a Le piante aromatiche e la coltivazione in casa. Non solo: i primi 250 visitatori che entreranno a FLOReal esibendo il biglietto di Expocasa avranno una piantina in omaggio.

 

Da ricordare

L’ingresso resta gratuito, si raccomanda di accreditarsi online per velocizzare le procedure di ingresso
Orari dal lunedì al venerdì: 15.00 21.00
Orari sabato e domenica: 10.00 21.00
Indirizzo: Oval Lingotto di Torino via Giacomo Matté Trucco, 70
Per la prima volta un secondo accesso, che facilita i visitatori che arrivano alla stazione ferroviaria Torino Lingotto e alla fermata della Metropolitana Italia 61.
Per chi arriva da fuori e desidera pernottare a Torino Federalberghioffre un servizio di prenotazioni alberghiere attraverso un widget dedicato e accessibile dal sito di Expocasa.

Expocasa è organizzata da GL events Italia con il patrocinio di Regione Piemonte, Città di Torino e Camera di commercio di Torino.Partner Expocasa 2023 – Expocasa 2023

L’agenda della politica energetica nazionale ed europea a confronto a Torino

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Simposio Internazionale EU-Italy Energy Days

Il Politecnico di Torino riunisce i massimi esponenti istituzionali e scientifici per il primo dibattito internazionale sul nuovo piano italiano per energia e clima (PNIEC)

 Obiettivo: Identificare soluzioni comuni europee e nazionali alle sfide energetiche

 

L’Europa ha affrontato una gravissima crisi energetica nel 2021-2022, che si è aggravata con il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina. Gli Stati membri dell’UE hanno adottato misure rapide ed efficaci assicurando sostegno alle famiglie e all’industria: reazioni immediate che oggi possono diventare un’opportunità per andare oltre l’emergenza verso azioni a lungo termine e strutturali che diano priorità alla “decarbonizzazione” dell’UE.

Per discutere, in particolare, della situazione attuale e del ruolo dell’Italia negli obiettivi strategici dell’agenda energetica dell’Unione Europea, il Politecnico di Torino, in collaborazione con l’Istituto Universitario Europeo – IUE, tramite il suo ufficio di ‘Foresight and Strategic Planning’, ha organizzato per il 28 e 29 settembre  un Simposio internazionale dal titolo EU-Italy Energy Days “The role of Italy in the delivery of the EU net-zero goal, citizen welfare and energy security”.

 

Per presentare gli esiti scientifici del simposio e i termini dell’accordo tra Politecnico di Torino e Istituto Universitario Europeo – IUE, si terrà una

 Venerdì 29 settembre al Castello del Valentino di Torino

 

Interverranno:

 

Guido Saracco – Rettore Politecnico di Torino

Leonardo Meeus – Direttore FSR-EUI

Stefano Grassi – Capo di Gabinetto della Commissaria Europea per l’Energia

Patrizia Toia – Membro Parlamento Europeo

Federico Boschi – Direttore Generale Ministero Italiano Ambiente e Sicurezza Energetica

Modera:

Giovanni De Santi – Direttore ‘Foresight and Strategic Planning’, Politecnico di Torino