ECONOMIA- Pagina 109

PMI piemontesi, oltre 60 milioni di euro di export attraverso Amazon

Il Piemonte, con circa 1.300 PMI del territorio presenti sullo store, è tra le regioni italiane con più successo su Amazon.
Torino è tra le città più virtuose d’Italia:
più di 700 PMI presenti nello store nel 2022; registrati complessivamente oltre 40 milioni di euro di vendite all’estero attraverso Amazon.
A livello nazionale, sono oltre 21.000 le realtà che hanno scelto di utilizzare il negozio online di Amazon nel 2022.
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Lussemburgo, 28 agosto 2023 – Amazon ha annunciato oggi i risultati 2022 delle PMI italiane che vendono sul suo store: il Piemonte è tra le regioni italiane con più successo con circa 1.300 piccole e medie imprese e oltre 60 milioni di euro di vendite registrate all’estero. Tra le 8 città italiane più virtuose, anche Torino, con oltre 700 PMI che vendono su Amazon e più di 40 milioni di euro di vendite all’estero.
“I nostri prodotti cosmetici nascono dagli scarti di bucce d’uva biologica. Il nostro non è solo un marchio Made in Italy, ma Made by Italy, e sapevamo che su Amazon questo potesse rappresentare un valore aggiunto. Il fatto che il nostro olio viso sia stato subito segnalato tra gli Amazon Best Choice è un segno che le nostre intuizioni iniziali fossero giuste.” Racconta Tina Lombardi, co-founder di Le Lumìe Skincare, startup torinese dedicata alla cura della pelle. “Il nostro e-commerce, Amazon e la nostra rete di rivenditori fisici lavorano in sincronia: ciascun canale è un trampolino di lancio verso nuovi pubblici e clienti interessati, in Italia e all’estero.
A livello nazionale, sono oltre 21.000 le realtà che hanno scelto di utilizzare il negozio di Amazon nel 2022. Tra queste, più della metà ha esportato i propri prodotti registrando complessivamente oltre 950 milioni di euro di vendite all’estero, il 20% in più rispetto all’anno precedente. GermaniaFranciaSpagnaStati Uniti Regno Unito i Paesi in cui le PMI italiane vendono con più successo attraverso Amazon. Sono queste le principali evidenze del Report 2023 sulle Piccole e Medie Imprese (PMI) italiane che vendono su Amazon.
A confermare la crescente importanza del canale digitale per il business delle realtà italiane che vendono attraverso Amazon, anche il numero dei prodotti venduti dalle PMI sullo store online: oltre 125 milioni di prodotti in totale, circa il 20% in più rispetto all’anno precedente, pari a più di 250 prodotti al minuto. Il Report evidenzia, inoltre, che circa 850 PMI italiane che vendono su Amazon hanno superato 1 milione di euro di vendite e oltre 5.100 hanno superato i 100.000 euro di vendite. CasaBellezzaSalute e Cura della personaSport e Alimentari sono le categorie di prodotto più vendute all’estero dalle PMI italiane attraverso Amazon.

Le regioni italiane con il più alto valore di export attraverso Amazon
Nel 2022, le oltre 21.000 PMI italiane che vendono attraverso Amazon sono dislocate lungo tutto lo stivale e, analizzando le vendite all’estero delle PMI nelle singole regioni, la Lombardia si conferma la prima regione per valore dell’export, pari a oltre 175 milioni di euro, seguita dalla Campania, con più di 130 milioni di euro. Il terzo posto lo guadagna la Toscana, che registra nel 2022 oltre 100 milioni di euro. A chiudere la top 5 sono il Lazio, con più di 80 milioni di euro di export, e il Veneto, con circa 75 milioni di euro.
Tra le altre regioni con un elevato livello di export figurano Piemonte (€60+ milioni); Emilia-Romagna (€50+ milioni); Puglia (€50 milioni circa); Sicilia (€30+ milioni) e Trentino-Alto Adige (€30+ milioni).

Le regioni italiane con il più alto numero di PMI che vende attraverso Amazon
Il Report evidenzia, inoltre, che nel 2022 due regioni italiane hanno superato gli oltre 3.000 partner di vendita: sono infatti oltre 3.400 le PMI della Lombardia presenti sullo store online e oltre 3.000 quelle della Campania. Il Lazio ne conta circa 2.100, la Puglia oltre 1.700 e il Veneto circa 1.600. È significativa la presenza di PMI anche in Emilia-Romagna, con oltre 1.500 PMI, in Sicilia, con oltre 1.300, in Toscana e Piemonte, entrambe con circa 1.300 PMI.
Le prime 8 città italiane per valore dell’export, con relativo numero di PMI locali che vendono su Amazon nel 2022 sono:

  • Milano: oltre €85 milioni di vendite all’estero e più di 1.300 PMI
  • Napoli: oltre €80 milioni di vendite all’estero e più di 1.800 PMI
  • Roma: oltre €60 milioni di vendite all’estero e circa 1.600 PMI
  • Firenze: oltre €45 milioni di vendite all’estero e circa 400 PMI
  • Torino: oltre €40 milioni di vendite all’estero e più di 700 PMI
  • Bolzano: oltre €15 milioni di vendite all’estero e più di 100 PMI
  • Bari: circa €15 milioni di vendite all’estero e più di 600 PMI
  • Bologna: oltre €10 milioni di vendite all’estero e più di 350 PMI
“Amazon vuole essere alleato delle PMI italiane ed ogni giorno ci impegniamo affinché queste possano esprimere il loro potenziale attraverso il canale digitale, creando per loro gli strumenti più efficaci per sviluppare un’offerta multicanale. Tra questi, in Italia: Accelera con Amazon, che dal suo lancio nel 2020 ad oggi ha supportato oltre 35.000 PMI e startup a compiere i primi passi nel digitale, e la vetrina Made in Italy, che, lanciata nel 2015, è presente in 11 Paesi nel mondo e ospita oltre 1 milione di prodotti, frutto del lavoro di eccellenza di oltre 5.500 aziende italiane”. Anna Bortolussi, General Manager Brand Owner and Seller Success, Amazon EU, conclude  “questi, sono risultati ottenuti anche grazie alla collaborazione con Agenzia ICE, che prosegue dal 2019 e che ha visto, proprio in occasione del rinnovo dell’accordo a fine 2022, l’inaugurazione di “Amazon Incubator”, un progetto pilota rivolto a più di 100 piccole e medie imprese italiane, per guidarle nel loro percorso di internazionalizzazione attraverso una formazione mirata e personalizzata.”

L’emergenza idrica non è finita, colture in stress a causa della carenza d’acqua e del caldo

L’ultima ondata di calore rischia di fare precipitare una situazione già critica nelle campagne piemontesi.

Nonostante le piogge primaverili e di inizio estate abbiano dato in parte sollievo alle colture del nostro territorio, siamo ancora in deficit idrico. A ricordarlo è Confagricoltura Alessandria che evidenzia come molte coltivazioni diano segnali di stress idrico.

Le precipitazioni del mese di luglio hanno solo sfiorato alcune aree della nostra provincia, mentre sono state più insistenti nel casalese e acquese. Nonostante ciò, il bilancio idrico resta negativo. Seppur benefiche soprattutto per la vite, a ben poco potranno servire  eventuali nuove piogge previste per fine mese, a stagione ormai conclusa per colture come girasole, mais, soia. Inoltre, dopo due anni di siccità, il livello delle falde resta basso. Se non ci saranno abbondanti piogge autunnali, gli agricoltori saranno impossibilitati a seminare culture irrigue nella prossima stagione in buona parte delle provincia”, fa presente la presidente di Confagricoltura Alessandria, Paola Sacco.

A mancare sono soprattutto le risposte politiche alle sollecitazioni del mondo agricolo. Confagricoltura Alessandria chiede da anni interventi strutturali e normativi per consentire agli agricoltori di gestire al meglio la risorsa.

“I nostri agricoltori – ricorda il direttore di Confagricoltura Alessandria, Cristina Bagnascosono da tempo impegnati nell’utilizzare sistemi di irrigazione localizzata e di precisione per una gestione accorta e razionale della risorsa idrica, ma ciò non è sufficiente a superare periodi sempre più siccitosi”.

Non siamo più in emergenza, ci troviamo piuttosto davanti ad un problema che si ripropone ogni anno. Ecco perché sosteniamo che sia necessario investire su una rete idrica efficiente (ricordiamo che, in media, oltre il 30% della risorsa va perduta), su un sistema di infrastrutture, come grandi invasi e micro invasi, che consenta di immagazzinare acqua quando disponibile. Ad oggi i costi per la siccità ricadono soprattutto sugli agricoltori, i quali devono sostenere crescenti spese per l’irrigazione o, in alternativa, rischiare di perdere parte del raccolto. Quest’anno, peraltro, non è stata neppure concessa la proroga, da noi richiesta, del credito d’imposta per l’utilizzo del gasolio agricolo adoperato anche per alimentare impianti di pompaggio dell’acqua o per refrigerare le stalle. Così come non sono previsti incentivi o sgravi per il mantenimento d’impianti irrigui di precisione. E stiamo ancora attendendo risposte sull’utilizzo del fondo di emergenza legato alla Pac”, conclude la presidente Paola Sacco.

Tra le richieste inoltrate alla Regione Piemonte ed in attesa di riscontro, figura anche un’assegnazione supplementare di gasolio agricolo a prezzo agevolato giustificata dal forte depauperamento dei contingenti di carburanti assegnati, dovuto alle ripetute irrigazioni di soccorso alle coltivazioni, a cui sono dovute ricorrere le aziende di estesi areali della provincia stante la carenza di precipitazioni piovose che perdura dal mese di giugno.

“Parla con me” alla Fiera di Carmagnola

La trasmissione “Parla con me”, ideata dalla Social Media marketing Manager & Organic Specialist Simona Riccio, partecipa alla 74esima edizione della Fiera del Peperone di Carmagnola

 

Simona Riccio, creatrice della trasmissione “Parla con me”, parteciperà alla 74esima edizione della Fiera di Carmagnola, che avrà quale focus soprattutto la sostenibilità, e si svolgerà nella meravigliosa piazza Sant’Agostino, salotto della Fiera.

La Fiera Nazionale del Peperone è la più grande manifestazione dedicata a un prodotto agricolo, e offre eventi gastronomici, culturali, artistici, spettacoli e concerti, e si terrà il 2, 6 e 9 settembre.

Simona Riccio, con il suo background di specializzazione nel biologico e nel settore dell’ortofrutta e agroalimentare, ne sarà una delle protagoniste. Primo appuntamento sarà il 2 settembre prossimo con l’evento intitolato “Dalla pasta alla birra”.

A seguire gli ospiti potranno gustare un aperitivo convenzionato a base di birra Biova e pasta Berruto, presso lo spazio dedicato ben riconoscibile dalla famosa “Ape Berruto”, lato chiesa di San Filippo, vicino al Comune.

Il 6 settembre prossimo si terrà una sfilata etica con la partecipazione della designer ecologica Pasly Art Design (Pasqualina Tripodi) che mostrerà i suoi eco gioielli realizzati con elementi naturali raccolti personalmente, come legnetti, bacche, foglie di fico e scarti alimentari come bucce e pane cristallizzato. L’evento sarà impreziosito dalla partecipazione dell’azienda innovativa DotZero, che si dedica alla realizzazione delle sneakers uniche, prodotte con scarti di lavorazione del legno.

Il 9 settembre prossimo si terrà un emozionante panel dal titolo “Non morirò di fame” con il regista Umberto Spinazzola e il produttore Alessandro Borrelli, per enfatizzare il valore umano del recupero alimentare iniziando dal rispetto per il cibo. Attraverso una storia animata contraddistinta dalla ricerca della bellezza tutti potranno vedere uno scarto. Il panel culminerà con una proiezione speciale del film “Non morirò di fame” presso il cinema Elios di Carmagnola.

Per questo panel è prevista la presenza dell’onorevole Maria Chiara Gadda, testimonial della trasmissione “Parlami di spreco” e presidente della commissione Agricoltura della Camera dei Deputati e prima firmataria della legge 166/16 cosiddetta “antispreco”.

L’ingresso alla proiezione del film al cinema Teatro Elios avverrà alle 19 e sarà scontato grazie alla Promozione del Ministero della Cultura Cinema Revolution.

L’evento costituirà un’opportunità unica per esplorare il tema della sostenibilità nell’ambito della filiera agroalimentare e sarà l’occasione per incontrare il team di “Parla con me”, Simona Riccio e Alessio Criscuolo.

Gli obiettivi principali di ‘Parlaconme’ consistono nel valorizzare, promuovere e tutelare, facendo conoscere, il settore agroalimentare, creando consapevolezza sul ruolo strategico che dovrebbe avere, oltre che suggerendo occasioni di confronto e collaborazione tra i vari attori del sistema.

MARA MARTELLOTTA

Aperitivi Rurali del GAL EVV per la costruzione di strategie

Durante il mese di luglio il GAL Escartons e Valli Valdesi ha incontrato le comunità locali in sei occasioni sul territorio in cui opera, per discutere insieme esigenze e idee nuove in vista della pianificazione della strategia del prossimo Piano di Sviluppo Locale 2023-2027

Grande partecipazione ai sei appuntamenti di Open GAL-Aperitivi Rurali, il ciclo di incontri organizzato dal GAL EVV per progettare obiettivi e strategie che ne guideranno le attività da qui al 2027 nella cornice del nuovo Piano di Sviluppo Locale. Con un itinerario sul territorio, da Villar Perosa a Torre Pellice, nel mese di luglio il GAL ha proposto sei occasioni di incontro con le comunità del territorio, con un format semplice ed efficace per discutere insieme idee, proposte ed esigenze e contribuire così attivamente allo sviluppo dei futuri progetti.

Sono state 180 le persone che hanno partecipato agli aperitivi, portando il proprio contributo e dimostrando la voglia di diventare protagonisti nella costruzione di una strategia comune. Le tematiche trattate sono state le più varie: dai servizi alle attività produttive locali, fino alla sostenibilità ambientale e sociale. Questioni molto diverse tra loro, ma ugualmente decisive. Se la crescita di un territorio passa infatti attraverso un’offerta e un’accoglienza turistiche innovative, per essere soddisfacente e di rilievo deve appoggiarsi a un grande lavoro di tutela ambientale e paesaggistica, ma deve anche essere di supporto alle attività produttive tipiche del territorio e promuovere la residenzialità.

Una strategia onnicomprensiva, dunque, che dovrà essere orientata su obiettivi il più possibile mirati ed abilitanti lo sviluppo sostenibile del territorio. La partecipazione registrata mostra quanto possa essere attrattivo ed efficace un format decisamente innovativo e fresco come questo, come sottolineato anche dalla Presidente del GAL EVV, Patrizia Giachero: “Le persone che vivono e operano sul territorio sono state entusiaste di essere interpellate a proposito di specificità, caratteristiche e bisogni della comunità, avendo l’opportunità di contribuire attivamente alla costruzione di un benessere collettivo. Questa iniziativa ha dimostrato tutta la voglia della nostra comunità di essere protagonista, gettando insieme le fondamenta del futuro del territorio”.

Gli Aperitivi Rurali si inseriscono pienamente nella filosofia del Gruppo di Azione Locale, che si caratterizza per il fatto di lavorare in modo partecipativo, promuovendo uno Sviluppo Locale guidato dalle comunità. I progetti futuri saranno dunque risposte concrete a bisogni reali, manifestati ed esplicitati dai veri beneficiari delle azioni del PSL: le persone che abitano il territorio dell’Escartons e delle Valli Valdesi.

Con questa attività, GAL EVV ha dimostrato che per favorire e tutelare la crescita di un territorio occorrono dialogo, ascolto e collaborazione: questi sono gli ingredienti fondamentali per intercettare la pronta partecipazione delle persone e lavorare così a una strategia ben pianificata per i prossimi quattro anni e condivisa. Solo ascoltando e interagendo con chi i territori li vive quotidianamente è possibile incidere davvero sul suo sviluppo e avere un impatto positivo sul benessere delle comunità.

Per questo motivo il percorso continua con nuove tappe che coinvolgeranno altri attori fondamentali del territorio per la definizione della nuova strategia, come sottolineato dalla Presidente Giachero: “Questo non è che l’inizio. Siamo partiti dalle necessità degli attori che vivono e lavorano sul territorio, ora è necessario individuare gli interventi prioritari e allocare le risorse a disposizione nella maniera più funzionale. Abbiamo quindi in programma tre laboratori di animazione territoriale, il 12 e il 13 settembre a Roletto, Sestriere e Chiusa di San Michele, che saranno aperti a enti, associazioni, consorzi e altri portatori di interesse con l’obiettivo di confrontarsi sulle necessità emerse e sulle trasformazioni individuate come importanti durante gli Aperitivi Rurali. Saranno appuntamenti di primaria importanza per lavorare insieme e per presentare, con l’occasione, il bando regionale relativo a LEADER ed ai Gruppi di Azione Locale – SRG06”.

Uncem: “Torino città alpina riparte dai treni efficaci”

FACCIA CON NOI BATTAGLIA PER TRENI EFFICACI DA E VERSO LE VALLI E I TERRITORI. PRIMA MOBILITAZIONE NECESSARIA PER UN CAPOLUOGO APERTO AI TERRITORI

“Nel bel dibattito aperto in questa fine di agosto sul ruolo di Torino, dove guarda e dove va, chi è e a chi si rivolge, mi stupisce l’assenza dei rappresentanti delle Istituzioni. La prima cosa che potrebbero dire e fare, sulla quale c’è un silenzio grave e pesante, è che i treni da e verso il capoluogo per le Valli, a partire da quello per Saluzzo, per Torre Pellice, per Ceres, per il Canavese verso Aosta, se restano come sono, non sono. Non ci sono più, tagliati dieci anni fa da politiche stupide centraliste e metropolitane e mai riattivati. Solo la Torino-Ceres ha parzialmente funzionato. Oggi è chiusa e Trenitalia non dice quando veramente torneranno i convogli da Lanzo in su. Tutte le altre linee ferroviarie sono state ritenute superflue. Pensiamo a Saluzzo, attraverso Savigliano. Tagliata senza senso. Ma non sono solo i treni a farci dire che la Politica deve mobilitarsi insieme con i Sindaci. La situazione dell’autostrada Torino-Frejus è gravissima. Chiude il Tunnel del Bianco e quell’autostrada alpina è un colabrodo. Dove è il Comune di Torino su questo? Non pensa siano suoi problema perché non li ha per diretta competenza? Se la si pensa così, i servizi di mobilità da e per i territori, non solo montani, continueranno a entrare nella sciatta disattenzione che legge solo numeri e mancanza di ritorni. Investire sui trasporti in città è più semplice. O sui treni per Milano, che in 50 minuti fanno tutto. Mentre verso le Valli ci si perde in auto nelle code. Lunghe, verso le valli. È un problema di flussi e politico. Non basta che lo dica Uncem, e manco solo la Città Metropolitana o Palazzo Lascarsi. Dove comunque la mobilitazione deve essere totale e oltre ogni colore politico. Che servono reti ferroviarie vere da e verso le Valli partendo da Torino deve essere una battaglia della Sala Rossa. Più sveglia e più veloce nel definire ‘Torino capoluogo alpino'”.

Lo afferma Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

La Regione per gli artigiani: aperto lo sportello per le fiere nazionali e internazionali

L’assessore Tronzano “Un’opportunità che siamo sicuri sapranno cogliere gli artigiani piemontesi per presentare al meglio le proprie creazioni in palcoscenici di valore

E’ aperto dal 17 agosto, lo sportello per le aziende artigiane piemontesi che intendono richiedere un contributo per partecipare a una fiera tra le 136 individuate dal bando (di cui 24 in territorio piemontese) durante il periodo di tempo compreso tra il 16 di ottobre e il 31 dicembre del 2023 Sono riconosciute le spese sostenute con l’ente fiera e con l’eventuale allestitore esterno autorizzato dall’ente fiera. I termini per presentare la domanda sono dal 17 agosto (apertura bando-pubblicazione della DD sul BUR) fino ad esaurimento delle risorse disponibili e comunque non oltre le ore 12.00 del 16 ottobre.

L’importo del contributo deve essere compreso tra euro 2.000,00 ed euro 5.000,00, al netto di IVA, imposte e tasse. 675.000 euro sono così disponibili per gli artigiani che ne faranno richiesta. L’impresa beneficiaria del contributo ha l’obbligo di dare evidenza della concessione dello stesso da parte della Regione Piemonte esponendo nello stand fieristico adeguata comunicazione

Le domande di contributo devono essere presentate esclusivamente tramite procedura informatica Findom, accessibile sul portale: Regione Piemonte, ServiziOnline, Bandi Piemonte – FINanziamenti DOMande. L’accesso alla piattaforma Findom avviene attraverso il sistema pubblico di identità digitale: (SPID secondo livello (identità personale non aziendale), carta identità elettronica, certificato digitale) che faciliterà l’istruttoria per la domanda.

“Un’opportunità – commenta l’assessore all’artigianato Andrea Tronzano – che siamo sicuri sapranno cogliere gli artigiani piemontesi per presentare al meglio le proprie creazioni in palcoscenici di valore e che permetteranno di diffondere la qualità dei nostri manufatti”

Diverse le novità previste da questo provvedimento: l’aumento della disponibilità finanziaria rispetto al passato (più del doppio), una maggiore discrezionalità nello scegliere l’evento fieristico a cui partecipare, e l’aumento del contributo singolo a favore dei richiedenti.

Per ulteriori info:

https://www.regione.piemonte.it/web/temi/sviluppo/artigianato/concessione-contributi-fondo-perduto-per-promuovere-partecipazione-delle-imprese-artigiane#

Confagricoltura: Bene decreto Flussi integrativo, ma non tempestivo per le raccolte

Il presidente Enrico Allasia giudica tardiva la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Dpcm il 14 agosto

“Prendiamo atto dell’attenzione del Governo che, resosi conto delle criticità del comparto primario, ha prontamente emanato il Dpcm con la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025”, fortemente voluto da Confagricoltura – dice Enrico Allasia -. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale di questo decreto Flussi integrativo, tuttavia, è avvenuta solo il 14 agosto con molte campagne di raccolta ormai in pieno svolgimento in alcune provincie piemontesi. Numerose aziende, specie nei distretti della frutta, infatti, si sono dovute organizzare diversamente, ormai da settimane, per far fronte alle varie operazioni. Auspichiamo invece che il provvedimento possa essere utile per le raccolte delle varietà autunnali e nei vigneti”.

La difficoltà a reperire manodopera disponibile e adeguatamente qualificata da impiegare in agricoltura è ormai endemica, ricorda Confagricoltura, che fa notare come la componente di lavoratori stranieri nel comparto presenta un’incidenza superiore a tutti gli altri settori produttivi. Nelle campagne italiane quasi un terzo dei lavoratori è straniero e rappresenta il 32% del totale degli operai agricoli in Italia. Continua a cambiare anche la geografia di provenienza: aumentano gli extracomunitari, in particolare indiani, albanesi e marocchini. “Siamo soddisfatti dell’attenzione del Governo al tema, ma occorrono iter più snelli per adattarsi meglio ai tempi delle aziende agricole che, inevitabilmente, sono da sempre legati a quelli della natura”, conclude Allasia.

Reddito di cittadinanza, la Regione coordina l’assistenza agli utenti dopo la riforma

Prima della pausa ferragostana, nell’incontro tra il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Calderone e gli Assessori regionali, abbiamo chiesto di poter avere i dati dei percettori di RDC con pagamento sospeso a fine luglio 2023. Lo scopo della richiesta è quella di agevolare l’individuazione delle platee che potranno usufruire da settembre di una delle due misure, sostitutive del reddito di cittadinanza – ha commentato l’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino – a partire dal prossimo primo settembre, la platea degli attivabili al lavoro potranno infatti beneficiare del “Supporto alla formazione e lavoro” a condizione che siano inseriti in un percorso di politica attiva del lavoro. Per agevolare questo processo, già a partire da metà luglio, ho attivato Agenzia Piemonte Lavoro affinché gli ex beneficiari di reddito, tramite i Centri per l’Impiego distribuiti sul territorio, vengano assistiti prontamente nell’accesso alla nuova misura ed al relativo sussidio di 350 euro mensili, per dodici mesi. Anpal ha inviato i dati circa un’ora fa e proprio in questo momento – ha sottolineato Chiorino – è in corso un coordinamento tecnico della Regione Piemonte affinché i Centri per l’Impiego possano procedere celermente con l’aggiornamento dei patti personalizzati di servizio e definire il percorso di politica attiva, finanziato anche attraverso il programma GOL. Insomma – ha concluso l’assessore – siamo pronti a fare la nostra parte nell’esercizio delle nostre prerogative, competenze e responsabilità evitando l’inutile insorgere di qualunque tensione sociale”.

Sempre più turisti in Piemonte. Record di americani

Continua la crescita dei turisti che scelgono il #Piemonte: la tendenza è consolidata dall’ultimo aggiornamento dell’Osservatorio Turistico della Regione ed è dovuta soprattutto al mercato estero, aumentato del 22 per cento nei primi sei mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo del 2022 e un con un livello di soddisfazione di 87,3/100, superiore agli 86,7/100 della media italiana.

Più in generale è tutto il settore rilevato da VisitPiemonte – DMO ad essere in crescita: per esempio, rispetto ai primi sei mesi dell’anno scorso gli arrivi sono aumentati del 14,3 per cento e le presenze del 10,1 per cento, con un record di crescita del 50 per cento di pernottamenti di turisti provenienti dagli Stati Uniti, seguiti da Francia, Svizzera e Germania. Bene anche il mercato interno, con una crescita degli arrivi che oscilla dal 20 al 25 per cento prevalentemente da Lazio, Veneto ed Emilia-Romagna e con laghi e colline che registrano l’incremento più consistente, tra il 10 e il 20 per cento, se pur le presenze si concentrino principalmente sui territori di Torino e prima cintura dove si supera oltre il 35 per cento dei pernottamenti piemontesi. Un andamento confermato anche dai numeri dell’aeroporto di Torino, che dall’inizio dell’anno ha contato 2.268.490 passeggeri, in aumento del 18,7 per cento rispetto al 2022.

«Abbiamo scelto di investire risorse importanti sul turismo e di continuare a farlo anche negli anni della pandemia, per essere pronti ad accogliere l’interesse crescente verso il nostro territorio non appena le condizioni hanno reso possibile il ritorno ai viaggi – commentano il presidente della Regione Alberto Cirio e Vittoria Poggio – Assessore Regionale – Ora raccogliamo i frutti di questo lavoro, con l’aumento degli arrivi dall’estero a conferma che il nostro territorio è un’eccellenza turistica a tutto campo. Questi risultati di oggi sono per noi un incoraggiamento a proseguire su questa strada anche per gli anni a venire».

Uncem con Bardonecchia per sostenere il turismo

“Quando qualche giorno fa abbiamo inviato il manifesto Uncem #SceglilaMontagna, eravamo alla vigilia dei gravi fatti di Bardonecchia. Che hanno subito messo in moto una catena di impegno del sistema di Protezione Civile e di tutti gli Enti locali con la Regione per risolvere le criticità nel più breve tempo possibile. #SceglilaMontagna è un hashtag perfetto per Bardonecchia, dove l’estate non è certo finita! Non si devono interrompere prenotazioni in strutture ricettive e ristoranti. Tutti siamo impegnati a sostenere il turismo a Bardonecchia e nelle Valli alpine e appenniniche. La città ferita dalla furia di quelle masse di detriti e acqua è già in piedi, non si è mai fermata. Dobbiamo tutti sostenere le attività economiche e dire con forza che l’estate è in corso, non è certo finita”.

Lo affermano Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte, e Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.