ECONOMIA- Pagina 107

No ai privati con scopo di lucro nel mercato della formazione?

Forma e Cenfop, le maggiori associazioni che rappresentano agenzie formative accreditate in Piemonte, sono contrarie all’ingresso dei privati con scopo di lucro nel mercato della formazione a favore dei disoccupati.

A spiegarlo, in terza Commissione, sono stati rispettivamente Matteo Faggione e Roberta Seno, che hanno chiarito come Forma sia legata al mondo cattolico, mentre Cenfop associa agenzie laiche.

La seduta, presieduta da Monica Canalis, ha avuto come oggetto dell’audizione il Disegno di legge 218, “Sistema integrato delle politiche e dei servizi per l’orientamento permanente, la formazione professionale e il lavoro”, presentato dalla Giunta regionale e attualmente al vaglio della Commissione stessa.

Gli auditi hanno spiegato che un’apertura allo scopo di lucro, come quella prospettata nel testo del Ddl, rischierebbe di abbassare il livello dei servizi formativi erogati, anche perché “noi che non facciamo profitti, reinvestiamo eventuali margini nelle attrezzature e nel personale e compensiamo le attività in perdita con quelle in attivo”.

Altra richiesta è la necessità di applicare “il contratto della formazione professionale: definisce standard e regole per i formatori. Immaginarci che possa esserci un’apertura incontrollabile su altri tipi di contratti, va a minare la trasparenza del rapporto tra enti datoriali e lavoratori”, è stato detto.

Cefop e Forma, infine, chiedono di essere presenti ai lavori della Commissione regionale di concertazione, non con diritto di voto, ma per contribuire con pareri e sollecitazioni alle decisioni strategiche.

Nel rivolgere domande agli auditi, Silvio Magliano (Moderati) ha sottolineato che già oggi le rappresentanze datoriali o sindacali presenti nella Commissione, sono anche titolari di agenzie formative; Francesca Frediani (M4o-Up), ha poi chiesto se con le agenzie “profit” esista il rischio di avere docenti meno preparati, perché non assunti e non tutelati.

Canalis (Pd) ha infine chiesto agli auditi di argomentare le loro richieste, spiegando perché l’apertura agli enti con scopo di lucro non è adatta al sistema piemontese e quali siano le differenze con le altre regioni; la vicepresidente della Commissione ha anche domandato se esistano norme nazionali che impongono alle regioni di aprire a enti con scopo di lucro e Faggione ha risposto che, a suo avviso, nemmeno le norme europee obbligherebbero a tale apertura.

 

Il libro di Giachino: “Un irriducibile contro il declino di Torino”

CON MALAN , COMBA e FOSSATI 

Sabato 9 settembre alle ore 10 all’Hotel Diplomatic di Torino

“Un irriducibile contro il declino di Torino”: è il titolo del libro  che verrà presentato sabato 9 settembre, alle ore 10, all’Hotel Diplomatic di via Cernaia 42, Torino. L'”irriducibile” del titolo è Mino Giachino, l’ex sottosegretario di Stato ai Trasporti che da anni denuncia con numeri e azioni il declino vissuto da Torino, sempre più indietro nella graduatoria delle città italiane ed europee.

«Lo ha ribadito di recente anche la Banca d’Italia – afferma Giachino – : Torino negli ultimi vent’anni ha perso 18 punti rispetto alle città italiane più competitive. Il PIL procapite è diminuito e oggi nella metà della città che non sta bene si vive peggio di vent’anni fa. Una città bellissima che attrae turismo da weekend come ha scritto “The Times” ma che ha perso Salone dell’automobile e Salone dell’auto storica. Una città che non attrae più investimenti e non trova il modo di invertire questa tendenza e ieri ci han detto che ormai a Torino il numero delle colf ha superato il numero degli operai.

Pur distante dal Palazzo, negli ultimi anni Giachino è riuscito a realizzare la più grande e significativa manifestazione di piazza della storia recente di Torino (10 novembre 2018 con oltre 40mila persone a sostenere la TAV), è stato capace di “dirottare” a Torino l’Autorità dei Trasporti che il Governo Monti aveva inizialmente previsto a Roma (2013) e, storia più recente, ha avuto un ruolo decisivo nel veicolare al settore auto oltre 8 miliardi di euro destinati a finanziare gli incentivi per chi decide di cambiare la propria vettura.

Accanto a tutto questo, Mino Giachino ha sempre tenuto uno stretto rapporto con Torino e l’intero territorio cittadino, con un’attenzione particolare per il Sermig e per la Chiesa che guarda agli ultimi e agli esclusi. GIACHINO al termine della sua analisi presenta 10 Proposte per il rilancio della economia e del lavoro e tra queste il forte sostegno al Piano Auto del Ministro URSO che potrà contare su oltre 6 miliardi di euro non ancora spesi del fondo GIORGETTI.

Sabato 9 settembre, assieme all’autore di “Un irriducibile contro il declino di Torino” saranno presenti il senatore Lucio Malan , l’onorevole Fabrizio Comba e Beppe Fossati. 

La Regione: un futuro nella formazione

Costruiamo un futuro certo per i nostri giovani con la formazione-lavoro e diamo alla Nazione le competenze specializzate, pronte ad entrare nel mondo del lavoro, valorizzando le eccellenze e favorendo la competitività del tessuto industriale della nostra Regione”. Sono 2 milioni di euro quelli stanziati dall’assessore regionale al lavoro e formazione Elena Chiorino per finanziare i percorsi formativi, in linea con i fabbisogni professionali delle aziende, da realizzare nel periodo 2023-2025 con l’apprendistato duale. “Mettiamo a disposizione strumenti formativi validi che quando vengono usati bene sono davvero utili e generano occupazione stabile”. Lo strumento utilizzato per la formazione dei nuovi specialisti sarà l’apprendistato, cosiddetto “duale”: lavorando, infatti, il giovane consegue un diploma o una specializzazione. L’impresa, contestualmente, può così formare una figura professionale attraverso tutor, nel proprio ambiente, utilizzando propri macchinari e strumenti tecnologici. “L’apprendistato duale crea soddisfazione in tutti i soggetti coinvolti, è un vero antidoto alla disoccupazione giovanile e alla dispersione scolastica – ha sottolineato Chiorino – anche i giovani meno propensi allo studio teorico possono terminare un percorso di studi e conseguire un titolo riconosciuto e spendibile nel mondo del lavoro, cimentandosi direttamente in un vero ambiente di lavoro e non soltanto nell’aula scolastica”. I progetti ora ci sono e gli istituti superiori che si sono candidati per svilupparli su tutto il territorio regionale sono 34. Si va dalla specializzazione di enotecnico ai diplomi in indirizzi meccanici, elettronici ed elettrotecnici, turistico-alberghieri, chimici, orafi, dei trasporti-logistica, dei servizi alla persona, dei servizi alle aziende. “Il Piemonte, terra di manifattura e di eccellenza, offre uno strumento innovativo in più per formare e inserire velocemente nel mondo del lavoro professionisti qualificati, capaci di valorizzare proprio le nostre eccellenze che costituiscono quel Made in Italy che il mondo ci invidia”. 
LE PROGETTUALITÀ
Le scuole definiscono veri e propri piani formativi individuali, progettati insieme all’azienda e con un’organizzazione degli orari di lezione in aula compatibile con gli impegni lavorativi degli apprendisti. L’apprendistato duale permette ai giovani di anticipare l’ingresso nel mercato del lavoro prima della conclusione del percorso di studi, sviluppando una professionalità riconoscibile e spendibile anche all’esterno del contesto specifico di inserimento lavorativo. In allegato l’elenco delle scuole
I VANTAGGI PER GLI APPRENDISTI
Gli apprendisti godono delle tutele salariali e previdenziali a cui hanno diritto tutti gli altri lavoratori dipendenti e dopo il diploma, nel 20% dei casi vengono confermati in servizio, nel 35% trovano un contratto di lavoro entro un anno, mentre il 45% sceglie di proseguire gli studi in università o in un ITS.
I VANTAGGI PER LE IMPRESE 
L’impresa, a sua volta, oltre a ottenere vantaggi fiscali, ha la possibilità di formare direttamente I giovani da inserire in organico secondo i propri fabbisogni, di conoscerli e valutarli; può introdurre innovazione nei processi aziendali, proprio grazie all’apporto di giovani, di solito più predisposti alle novità e ai cambiamenti; infine, ha un ritorno di immagine, valorizzando l’attitudine a sostenere attività a responsabilità sociale.

Chiorino, sindacati: “Rispetto diritti e doveri”

SICUREZZA SUL LAVORO
“Convergiamo tutti sulla necessità di intervenire in modo ancora più incisivo e puntuale: solo se c’è pieno rispetto dei diritti e dei doveri, c’è sicurezza sul lavoro”. Cosi l’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino dopo l’incontro in Prefettura a Vercelli con i sindacati ha ribadito come: “Diventa fondamentale ragionare sul concetto di partecipazione: siamo in linea con il Governo nel ribadire che non servono norme aggiuntive, ma acquisire una maggiore consapevolezza dell’importanza di quelle già esistenti e potenziare il più possibile i controlli ispettivi come ata avvenendo con i nuovi isoettori assunti e ad oggi in fase di formazione. In Regione prosegue il lavoro congiunto con i sindacati e Istituzioni sul tema della sicurezza, che in autunno vedranno due nuovi incontri già fissati. In sede di Conferenza Stato/Regioni – ha aggiunto Chiorino – sarà ufficializzato il protocollo con Inail Nazionale per rafforzare la formazione di chi lavorerà nei cantieri Pnrr attraverso fondi destinati alle Regioni. Ciò dimostra la grande attenzione del Governo investendo sulla formazione a partire dai grandi cantieri dotando le Regioni di risorse importanti. Non ci conforta in questo tragico momento, ma bene l’arrivo di nuovo personale in forza all’Ispettorato del Lavoro che sarà destinato sul territorio nazionale, Piemonte compreso. Le norme ci sono – ha concluso Chiorino – come le sanzioni per chi non rispetta le regole: bisogna rafforzare la cultura della sicurezza”.

Monferrato Green Farm, tre giorni di verde e agricoltura

MONFERRATO GREEN FARM, DAL 29 SETTEMBRE AL 1 OTTOBRE

Dal 29 settembre al 1 ottobre prossimi il Polo Fieristico Riccardo Coppo di Casale Monferrato ospiterà Monferrato Green Farm.

Si tratta di un’innovativa Fiera del Verde e dell’Agricoltura che vede il coinvolgimento al loro ‘servizio’ degli altri comparti produttivi, artigianato, industria e commercio in una prospettiva di crescita del territorio sostenibile per l’ambiente.

La scelta di Casale Monferrato, nel cuore di un territorio rurale patrimonio dell’Umanità Unesco, non è casuale, per la sua storia e le sue tipicità.

Nei tre giorni dell’evento accanto agli stand di espositori specialisti:

prodotti alimentari genuini e salutari

-prodotti erboristici e fitoterapici

-abiti, accessori ed arredi ecologici

-detergenti e detersivi biodegradabili

-materie prime ed energie rinnovabili

-agriturismi, spa e centri benessere

-attrezzi per agricoltura e giardinaggio

-sementi, piante, concimi e fitosanitari

-impianti di irrigazione

-attrezzature e macchine

-accessori applicazioni e servizi( progetti, proposte e soluzioni)

Sono previsti corsi e laboratori, la fattoria didattica a cura della conosciuta Fattoria del Toce di Verbania, per il divertimento anche dei più piccoli, conferenze e convegni su temi specifici legati al mondo agricolo e del verde e del giardinaggio con nomi illustri del settore, sarà presente un’area riservata agli animali da cortile nel loro pieno rispetto, un’area ristoro e tipicità alimentari,regionali e nazionali.

L’ingresso al pubblico è gratuito.

La rassegna è organizzata dalla società D&N Eventi s.r.l. in collaborazione e con il patrocinio della Città di Casale Monferrato, in collaborazione con Confartigianato Imprese Alessandria, con il patrocinio della Provincia di Mantova, della Unione dei Comuni della Valcerrina, dell’Associazione dei Comuni del Monferrato, di Confagricoltura Alessandria, di Cosmo Spa, Asproflor, Città del Bio e di altri enti ed istituzioni che si aggiungeranno prossimamente.

Monferrato Green Farm avrebbe dovuto tenersi nella primavera del 2020 ma l’emergenza sanitaria ne aveva costretto il rinvio per causa di forza maggiore.

Per adesioni e prenotazione stand rivolgersi ai seguenti contatti


cell. 366 28 29 982
mail:
commerciale@deneventi.it

Rinaturazione del Po, interviene Confagricoltura Piemonte

 

“Un’opera così importante deve essere condivisa dal territorio”

 

 

Ci rammarichiamo per non essere stati chiamati ad esprimere il parere del mondo agricolo per un’opera come quella della rinaturazione del fiume Po, che potrebbe incidere significativamente sull’economia del territorio padano oltre che sull’assetto delle aziende che operano in quest’area”. Lo ha detto Enrico Allasiapresidente di Confagricoltura Piemonte in seguito al via libera della Corte dei Conti al progetto di rinaturazione del fiume Po, previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) al punto 3.3 della misura M2C4, “Tutela del territorio e della risorsa idrica”.

 

Gli interventi, ivi compresi espropri dei terreni e revoche ad alcune concessioni, gestiti dall’Agenzia interregionale per il fiume Po (AIPo) con l’Autorità di bacino distrettuale del fiume Po (Adbpo), con una disponibilità finanziaria di circa 357 milioni di euro, coinvolgeranno 4 Regioni (Piemonte, Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto), 106 Comuni, 12 Province (tra cui quelle di Alessandria, Torino e Vercelli), 29 aree protette e 42 siti natura 2000.

 

Siamo consapevoli del fatto che sia necessario favorire una rivoluzione verde e una transizione ecologica nella massima salvaguardia della biodiversità, degli habitat del territorio coinvolto e della sicurezza idraulica, ma oggi – prosegue Allasia – denunciamo una scarsa condivisione del piano e, soprattutto, una progettazione partecipata insufficiente. Occorre ascoltare di più la voce di chi il fiume lo conosce per davvero, avendone sperimentate in prima persona le dinamiche, spesso anche distruttive, e osservata l’evoluzione nel tempo. Da questo punto di vista molti degli interventi in programma destano forti perplessità non solo riguardo alla loro buona riuscita futura, ma anche per il potenziale aumento del rischio di esondazioni.”

 

Il presidente di Confagricoltura Piemonte sottolinea con forza la preoccupante disconnessione dei progetti con le reali esigenze di alcune comunità e in particolare di quelle più coinvolte dalle recenti esondazioni, evidenziando alcune criticità peculiari dei luoghi in oggetto, sia di tipo economico – culturale, sia logistico – organizzativo: “Il piano, così come concepito, va a interessare gli abitanti, le imprese del settore primario e della trasformazione a ridosso del fiume mettendo a rischio ulteriori investimenti produttivi e generando un impoverimento della zona senza peraltro, a nostro avviso, raggiungere pienamente gli obiettivi ambientali e di sicurezza idraulica che si prefigge – conclude Allasia. Più riusciremo a sensibilizzare le persone che ruotano attorno al Po, a coinvolgerle per far vivere quest’area non solo come problematica ma come risorsa, più riusciremo a migliorarla”.

 

Proprio per questo motivo, Confagricoltura Piemonte ha fatto pervenire ad AIPo una serie di osservazioni come soggetto portatore di interesse. 

Il Piemonte scelto per la quinta edizione degli Stati Generali dell’Export

L’evento si terrà il 29 e 30 settembre presso il Centro Ricerche Pietro Ferrero e sarà organizzato dal Forum Italiano dell’Export.
La città di Alba, venerdì 29 e sabato 30 settembre, ospiterà la quinta edizione degli Stati Generali dell’Export, uno dei più importanti eventi dedicati al commercio estero. Il sindaco Carlo Bo ha incontrato l’ideatore Lorenzo Zurino, presidente del Forum Italiano dell’Export, e fondatore e Ceo di The One Company.
Gli Stati Generali, ospitati per l’edizione 2023 presso il Centro Ricerche Pietro Ferrero e ai quali si potrà partecipare gratuitamente previa registrazione, metteranno a confronto alcuni dei più imprenditori italiani, operatori del settore ed esponenti istituzionali sui temi del commercio estero e del Made in Italy, delle startup e dell’innovazione.
Il Forum Italiano dell’Export è il primo Think tank specificamente dedicato alla discussione e al confronto sull’export e il Made in Italy che raggruppa 2067 imprese, istituzioni ed associazioni per un totale di circa 200 miliardi di euro di fatturato. Il Forum ha come obiettivi migliorare la conoscenza delle opportunità nei mercati europei e internazionali, facilitare lo scambio di idee e punti di vista, contribuire alla crescita economica italiana, dimostrare le potenzialità del nostro Paese e aprire nuove opportunità di business.
Il sindaco Carlo Bo: “E’ un onore poter accogliere nella nostra città questo importante evento dedicato all’Export, una tema centrale nell’economia del nostro territorio, sede di una multinazionale come la Ferrero e di tantissime realtà che lavorano a stretto contatto con l’estero, a partire dalle nostre aziende vitivinicole. Il presidente Zurino, che ringrazio per la visita, mi ha illustrato il parterre di esperti e prestigiosi relatori che interverrà nella capitale delle Langhe e per questo invito il nostro tessuto socio-economico a partecipare. Sarà un’interessante opportunità di confronto”.
Il presidente Lorenzo Zurino “Per due giorni Alba, città deliziosa al centro di un territorio unico al mondo, diventerà la capitale italiana dell’export e del Made in Italy, un settore di importanza cruciale per l’economia italiana. Ringrazio il Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il sindaco Carlo Bo e tutta la città per la straordinaria accoglienza e per la fattiva collaborazione in vista di un evento che, come Forum Italiano dell’Export, siamo orgogliosi di poter proporre nella sua quinta edizione”
Qui il link per la registrazione gratuita e libera:

Cantieri di lavoro: i fondi regionali per l’occupazione

“Una misura efficace nel contrasto alla disoccupazione e alla povertà – dichiara l’assessore al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino – i cantieri di lavoro attivati con la Regione rappresentano, da un lato, una boccata d’ossigeno per i Comuni nello svolgimento di numerosi progetti sociali o di riqualificazione e manutenzione e, dall’altro, restituiscono dignità e ristoro economico a tante famiglie in difficoltà. Il nostro obiettivo, in linea con il Governo Nazionale, è investire sulle politiche del lavoro favorendo lo sviluppo di una società civile che non lascia indietro nessuno. Stiamo mettendo in campo tutte le azioni possibili a sostegno di quella popolazione che oggi si trova in difficoltà, superando ogni forma di assistenzialismo fine a se stesso che non produce alcun effetto positivo né per il lavoratore né per la collettività”. Dal 16 agosto, quindi, i Comuni potranno presentare nuovi progetti di cantieri di lavoro da svilupparsi sui propri territori. Per la realizzazione della misura, l’assessorato guidato da Elena Chiorino ha stanziato 4,2 milioni di euro suddivisi in: 2.6 milioni per i cantieri rivolti a persone disoccupate; 400 mila euro destinati a persone in regime di restrizione della libertà personale. Per la prima volta i cantieri di lavoro saranno destinati a coinvolgere anche persone con disabilità con un investire di risorse pari a 1.2 milioni di euro.
CHE COSA SONO I CANTIERI DI LAVORO
I cantieri di lavoro – previsti dalla legge regionale 34 del 2008 – sono attività rivolte a persone prive di occupazione, da impiegare in opere volte al miglioramento  dell’ambiente e delle aree urbane, come attività forestali e vivaistiche, rimboschimento, sistemazione e interventi di aree montane. I lavoratori cantieristi potranno essere impiegati anche in servizi di notevole rilevanza sociale, compresi i servizi alla persona. Le giornate di lavoro complessive variano da 40 a 260: prevista la corresponsione di una indennità giornaliera e di eventuali benefit aggiuntivi che potranno essere stabiliti dai Comuni. LA NOVITA’ 2023L’apertura di una misura specifica dedicata alle persone con disabilità rappresenta la novità significativa di questa edizione, che risponde all’esigenza di affrontare le difficoltà di inserimento lavorativo attraverso uno strumento che, in passato, si è dimostrato particolarmente efficace nei confronti di coloro che si ritrovano maggiormente distanti dal mercato del lavoro. Per i percorsi dedicati alle persone con disabilità, che richiedono una maggiore personalizzazione e l’attivazione di servizi aggiuntivi, saranno ammessi al  contributo anche le attività formative, il tutoraggio e il supporto specialistico.

Dalla Regione sostegno alle imprese per innovazione e competitività

ATTRAZIONE E SVILUPPO NUOVI INVESTIMENTI UNA MISURA CHE VALE 35 MILIONI

 

E’ stata pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Piemonte la misura Attrazione e sviluppo nuovi investimenti che avrà una dotazione totale di 35 milioni e il cui sportello sarà operativo a far data dal prossimo 5 ottobre. La Misura ha l’obiettivo di favorire l’incremento della propensione agli investimenti del sistema produttivo, attraverso l’attrazione e lo sviluppo di nuovi investimenti per il consolidamento della competitività del tessuto imprenditoriale locale, delle filiere e dei sistemi produttivi, anche valorizzando le aree produttive esistenti libere e riqualificando quelle dismesse.

“Un ulteriore sostegno – commenta l’Assessore alle Attività produttive Andrea Tronzano – a favore di imprese per aumentare innovazione, sviluppo e competitività. Crediamo nel nostro sistema produttivo e oltre ad aumentare la produttività siamo consapevoli che una misura di questo genere potrà incrementare l’occupazione nella nostra regione”.

La misura si articola su due Bandi:

  • Bando A (che dispone di 30 milioni) per incentivare gli investimenti da parte di imprese non ancora attive in Piemonte; attrarre imprese piemontesi che hanno delocalizzato la produzione all’estero, ma che intendano reinsediarsi nel territorio regionale; consolidare e radicare le imprese già presenti, attraverso il sostegno ad un nuovo investimento; incentivare interventi di riqualificazione dei siti produttivi dismessi
  • Bando B (con 5 milioni di euro) che, limitatamente alle PMI, avrà l’obiettivo di sostenere l’incremento occupazionale determinato dai progetti finanziati dal Bando A.

I beneficiari sono PMI e, relativamente al solo Bando A, anche le piccole imprese a media capitalizzazione e imprese a media capitalizzazione.

Gli investimenti prevedono i seguenti interventi: per il Bando A: 

  • Investimenti in attivi materiali finalizzati alla realizzazione di nuovi impianti di produzione di beni o servizi da parte di imprese non ancora attive in Piemonte o che hanno delocalizzato e vogliono reinsediarsi nel territorio regionale.
  • Investimenti in attivi materiali per investitori già presenti in Piemonte che intendono realizzare un investimento per diversificare funzionalmente la produzione esistente, ristrutturare il processo produttivo o incrementare la propria capacità produttiva.

Per entrambe le tipologie di interventi, ai fini dell’ammissibilità, sarà richiesto un incremento occupazionale minimo determinato in ragione della dimensione d’impresa.

 

L’importo minimo degli investimenti non potrà essere inferiore a: 150.000 € per le piccole imprese; 300.000 € per le medie imprese; 750.000 € per le piccole imprese a media capitalizzazione e imprese a media capitalizzazione e comunque non superiore ad € 3.000.000. L’agevolazione consiste nell’erogazione di un finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto.

Per il Bando B
Sono ammissibili alla sovvenzione i posti di lavoro generati dagli interventi finanziati dal Bando A, con riferimento all’unità locale oggetto dell’investimento, per un importo di agevolazione massimo di 200.000,00 in regime “de minimis”. L’agevolazione consiste nell’erogazione di un contributo a fondo perduto.

Autotrasportatori: bene rinvio chiusura traforo Monte Bianco

 ORA AL LAVORO PER SCONGIURARE IL BLOCCO DEI DIESEL EURO5

 In riferimento all’annuncio del rinvio della chiusura del traforo del Monte Bianco per lavori di manutenzione programmata il presidente F.A.I. Federazione Autotrasportatori Italiani di Torino Enzo D’Alicantro Pompilio dichiara:

«Accogliamo con favore la decisione dei governi Italiano e Francese di posticipare la chiusura del traforo del Monte Bianco per i lavori programmati. Occorre velocemente ripristinare il traffico stradale e ferroviario attraverso le Alpi verso la Francia e pensare a soluzioni – anche straordinarie – che consentano all’economia piemontese e agli operatori logistici e del trasporto di non trovarsi isolati in simili circostanze. Ora il Governo e la Regione Piemonte devono fare ancora uno sforzo per scongiurare il blocco alla circolazione ai veicoli Euro 5 diesel previsto dal prossimo 15 Settembre».