ECONOMIA- Pagina 10

Il cardinale Repole in visita a Mirafiori: “bene il rilancio avviato da Stellantis”

Il presidente di Stellantis John Elkann stamattina ha accompagnato il cardinale arcivescovo di Torino Roberto Repole in una visita nel complesso industriale di Mirafiori che ha riguardato quattro aree: le linee di montaggio della Fiat 500 elettrica, lo stabilimento delle trasmissioni elettrificate, il Battery Technology Center e i nuovi uffici dell’Hub per l’Enlarged Europe. “Apprezzo molto lo sforzo di riavviare il rilancio di Stellantis, ha dichiarato il cardinale Repole, ho constatato che la fabbrica si sta attrezzando, ho incontrato lavoratori e dirigenti che mi paiono lavorare tutti per questo obiettivo. Dietro ci sono migliaia di famiglie: alla fine, ciò che conta davvero è la loro vita e il loro futuro. Ho fiducia che ciò che si sta facendo a Mirafiori, anche sfidando le difficoltà che vengono dai mercati internazionali, tenga al centro il bene delle persone e della nostra città”.
(dal settimanale diocesano La Voce e il Tempo)

Confidi, stock di garanzie per 7,7 miliardi di euro

Nella sede di Unioncamere il Comitato Torino Finanza ha presentato il Rapporto 2025. Emerge la solidità patrimoniale di questi enti, che consentirebbe loro di raddoppiare le garanzie emesse. Intanto si attende la riforma prevista dal DDL PMI approvato dal governo.

 I Confidi, i consorzi che agevolano l’accesso al credito alle PMI attraverso il rilascio di garanzie a favore delle banche, si confrontano con le sfide della sostenibilità e dell’intelligenza artificiale per continuare a svolgere il ruolo indispensabile a sostegno di un settore che è la spina dorsale dell’economia italiana. Lo stato di salute di questi enti viene valutato nel Rapporto 2025 sui “Confidi in Italia”, che il Comitato Torino Finanza presso la Camera di commercio di Torino ha presentato oggi nella sede di Unioncamere a Roma. I lavori sono stati aperti da Giuseppe Tripoli, Segretario Generale Unioncamere, Guido Bolatto, Segretario Generale Camera di commercio di Torino, Mario Cavarero, Vicepresidente Comitato Torino Finanza.

E’ dal 2005 che il Comitato Torino Finanza realizza questa ricerca con cui analizza il mercato italiano delle garanzie fidi, seguendone l’andamento anche alla luce dell’evoluzione normativa e proponendo alcuni spunti di discussione sulle politiche pubbliche di cui questi enti intermediari sono destinatari e attuatori. “Dal Rapporto 2025 – afferma Mario Cavavero – emergono due aspetti: la solidità patrimoniale dei Confidi italiani, grandi e piccoli, e quindi una raggiunta maturità dopo che in passato c’erano stati casi critici; il trend in calo ormai da qualche anno degli stock di garanzie detenute. E’ dunque auspicabile, vista la buona salute di cui gode questo “pianeta”, che si inverta la tendenza del core business. Questo perché i Confidi continuano a svolgere un ruolo essenziale: quello di garantire l’accesso al credito da parte delle piccole e piccolissime imprese, proprio in un momento in cui il loro rapporto con le banche non è facile. D’altro canto quello dei Confidi è un sistema in evoluzione, che ha fatto un importante sforzo di aggiornamento, come nel campo del rispetto dei principi ESG. Gran parte degli imprenditori che rientrano nel target dei Confidi non ha ancora ben chiaro che la sostenibilità andrà a incidere in maniera significativa non solo sui rapporti commerciali, ma anche e forse ancor più sull’accesso al credito e alla finanza. I Confidi possono giocare ancora una volta una partita importante nell’affiancamento e nell’accompagnamento di queste aziende, per evitare che siano colte impreparate”.

179 Confidi con stock di garanzie per 7,7 miliardi di euro

Alla fine del 2024 i confidi in Italia erano 179, di cui 32 Confidi maggiori (soggetti alla vigilanza della Banca d’Italia, possono erogare anche credito diretto e svolgere una serie di attività complementari a supporto delle aziende associate) e 147 Confidi minori. (iscritti all’elenco OCM, soggetti alla vigilanza dell’organismo Confidi Minori, detengono attività finanziarie inferiori a 150 milioni di euro). Il numero di questi ultimi è in diminuzione di 13 unità rispetto al 31 dicembre 2023. Il numero dei Confidi maggiori è invece rimasto stabile. I Confidi maggiori sono concentrati soprattutto al Nord (63% del totale), la maggior parte dei confidi minori è invece localizzata nelle regioni del Mezzogiorno (57%). Al 31/12/2023 i Confidi italiani detenevano complessivamente 7,7 miliardi di euro di stock di garanzie, in calo dell’8% rispetto al 2022. Più dei tre quarti dello stock di garanzie cumulato è detenuto dai confidi maggiori (6 miliardi, 78%). Nel corso del 2023 le garanzie emesse sono state pari circa 2,7 miliardi. L’84% del flusso è generato dall’operatività dei Confidi maggiori, che nel 2023 hanno visto una flessione dell’ammontare dei flussi di garanzie emesse (-2,7%). I confidi minori hanno mantenuto invece sostanzialmente stabili le erogazioni (-0,1% rispetto al 2022) pur essendo diminuiti in numero. La tenuta dei flussi dei confidi minori è determinata soprattutto dal consistente aumento fatto registrare da un ristretto numero di confidi minori di grandi dimensioni.

La solidità patrimoniale consentirebbe di raddoppiare lo stock di garanzie emesse

La solidità patrimoniale dei confidi sia maggiori che minori è adeguata in relazione ai rischi assunti. Tutti i 32 Confidi maggiori presentano una dotazione patrimoniale superiore (o molto superiore) al 10% dei rischi assunti e detengono quindi un surplus di dotazione patrimoniale. A livello di sistema tale surplus potrebbe permettere l’emissione di poco meno di 9 miliardi di euro di nuove garanzie (andando a raddoppiare le dimensioni attuali del mercato) o – in alternativa – quasi un miliardo di credito diretto alle PMI.

La sola erogazione di garanzie insufficiente a coprire i costi di gestione

Se il patrimonio è solido, la quasi totalità dei confidi fa registrare un rapporto fra costi e ricavi operativi della gestione caratteristica (cioè l’erogazione delle garanzie) non sufficiente (97% dei confidi maggiori e l’84% del campione dei confidi minori). Negli ultimi 4 esercizi (2020-2023) i confidi maggiori e i confidi minori del campione esaminato dalla ricerca hanno cumulato un margine operativo negativo (-129 milioni i confidi maggiori, -43 milioni i confidi minori). Tale situazione per i confidi maggiori è compensata dagli aspetti “non core” della gestione. La situazione è invece più delicata per i confidi minori per i quali sono vietate le attività diverse dall’emissione di garanzie sul credito.

Il Ddl PMI: una svolta significativa

L’art. 5 del “DDL PMI”, approvato dal governo nel gennaio scorso, segna una svolta significativa dei Confidi, proponendo un nuovo assetto regolamentare che punta a risolvere le criticità del passato e a favorire una maggiore competitività delle imprese italiane. L’obiettivo è semplificare e riorganizzare le regole che disciplinano questi enti attraverso la revisione dei requisiti di iscrizione all’albo, l’ampliamento delle attività consentite, la promozione di processi di aggregazione tramite agevolazioni normative e l’estensione delle possibilità operative per i Confidi iscritti. Sono, inoltre, previste misure per ridurre i costi di istruttoria nella valutazione del merito creditizio delle imprese e interventi volti a favorire l’integrazione tra consorzi, consentendo loro di partecipare ad altri enti senza modificare il proprio oggetto sociale.

Le iniziative delle Associazioni VSP ODV e Casa Arcobaleno ODV

VSP ODV annuncia un incontro speciale con La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura, che si terrà il 5 marzo prossimo, alle ore 17.30, presso la sede di CSV Vol.To in via Giolitti 21, a Torino. Questo evento rappresenta un’occasione per conoscere più da vicino l’operato della Fondazione, impegnata dal 1998 nella prevenzione dell’usura in Piemonte e Valle d’Aosta. Durante l’incontro Ernesto Ramojno, Presidente del Consiglio di Amministrazione de La Scialuppa CRT Onlus, insieme a Luciana Malatesta, Consigliere Delegato, presenteranno l’attività della Fondazione e il loro impegno a supporto di famiglie e piccole imprese in difficoltà economico finanziaria. La Scialuppa offre consulenza gratuita e garanzia per facilitare l’accesso a finanziamenti agevolati, prevenendo il ricorso al prestito usurario. Il programma dell’evento prevede un interventi di Gian Maria Scapin, Presidente di VSP ODV, e un saluto iniziale da parte di Francesco Cuoco, Consigliere di Vol.To. l’incontro si chiuderà con una sessione di domande, seguita da un aperitivo per favorire il networking tra partecipanti. VSP ODV è un’Associazione che promuove il volontariato professionale, coinvolgendo professionisti in pensione e in attività che mettono a disposizione le loro competenze per aiutare la comunità in vari settori. L’Associazione offre consulenza, supporto e formazione, con particolare attenzione alle esigenze dell’organizzazione non profit e delle comunità locali. La Scialuppa CRT Onlus Fondazione antiusura è un punto di riferimento nella prevenzione dell’usura grazie a 50 volontari e 10 punti d’ascolto sul territorio, la Fondazione ha erogato oltre 17 mila consulenze gratuite e ha garantito finanziamenti per oltre 45 milioni di euro a famiglie e piccole imprese in difficoltà. La Scialuppa si impegna a tutelare le vittime dell’usura offrendo una solida rete di protezione contro l’indebitamento. Per confermare la partecipazione all’incontro, inviare una mail a infovsp@vspodv.org o whatsapp al numero 334 6081059.

L’Associazione Cas Arcobaleno ODV annuncia la seconda edizione del Premio Gigi Guglielmini per il “Volontariato e l’impatto sulla comunità”, un’iniziativa nata per riconoscere e celebrare l’eccellenza nell’ambito del volontariato e delle attività che generano un impatto positivo sulle comunità. Il Premio si rivolge a tutte le organizzazioni, dagli enti del terzo settore alle imprese sociali, dalle reti associativi ai gruppi informali di cittadini e mira a premiare chi contribuisce attivamente al benessere sociale, promuovendo valori quali solidarietà e sviluppo sostenibile. Il Premio Guglielmini si propone di riconoscere coloro che con il proprio impegno riescono a trasformare le comunità attraverso progetti che spaziano dal volontariato all’innovazione sociale, che mostrino un forte impatto sanitario e sociale tale da rispondere ai bisogni locali, con un’attenzione particolare alle buone pratiche e alla replicabilità dei risultati. Le organizzazioni dei ricercatori interessate a partecipare possono inviare i loro contributi entro il 15 maggio 2025 all’indirizzo email ejvcbp@odvarcobaleno.it . I progetti presentati saranno esaminati da una commissione di esperti composta da accademici e rappresentanti del volontariato che valuteranno i seguenti criteri: capacità di promuovere il volontariato e creare un impatto positivo sulla comunità; innovazione nei contenuti e nella rappresentazione comunicativa; diffusione di buone pratiche sul territorio regionale e nazionale; rigorosità metodologica; replicabilità dei risultati. La cerimonia di premiazione si terrà il 3 giugno 2025 con la possibilità di partecipare anche in modalità online. Sarà un’occasione per mettere in luce il valore del volontariato del terzo settore, promuovendo la collaborazione tra organizzazione non profit e cittadinanza attiva.

Mara Martellotta

Turismo e cultura, il Piemonte è protagonista all’ITB di Berlino

 LAGHI, GRANDI EVENTI E PRIMATO NELL’RTR INDEX 2024

L’Assessore Chiarelli: «I laghi del Nord Piemonte e i grandi eventi ci rendono una meta turistica dinamica e attrattiva, il primato nell’RTR Index 2024 conferma la nostra visibilità internazionale»

 

Berlino 3 marzo 2025 – Il Piemonte è protagonista all’ITB di Berlino con un’offerta turistica che quest’anno punta sui laghi del Nord Piemonte e sui grandi eventi sportivi e culturali. Durante l’evento presso lo stand all’interno dell’area italiana gestita da ENIT con la partecipazione delle ATL piemontesi, l’assessore al Turismo, Marina Chiarelli, ha illustrato i dati dell’RTR Index 2024, che confermano il Piemonte al primo posto per visibilità turistica in Italia: con un punteggio di 127,6, la regione si distingue, infatti, come la più ricercata e menzionata nei flussi turistici nazionali e internazionali.

Secondo l’RTR Index 2024 che misura il grado di visibilità turistica delle regioni italiane attraverso l’Indice di Visibilità Turistica (IVT) sui canali digitali e nel mercato internazionale il Piemonte ha superato altre regioni a forte vocazione turistica come Lombardia (119,8), Veneto (116,2) e Lazio (109,7). La classifica evidenzia, inoltre, il crescente interesse anche per le destinazioni del Sud Italia, con Sicilia (97,4), Campania (97,3) e Puglia (95,1) tra le prime dieci.

L’assessore Chiarelli ha sottolineato come la partecipazione all’ITB di Berlino rappresenti un’opportunità strategica per consolidare la posizione del Piemonte nel panorama turistico internazionale. «Quest’anno il nostro focus è rivolto ai laghi del Nord Piemonte, destinazioni di straordinaria bellezza capaci di attrarre turisti da tutto il mondo, e ai grandi eventi, che ci permettono di affermare la nostra regione come una meta dinamica, capace di coniugare sport, cultura e ospitalità. Le Nitto ATP Finals, la Vuelta, il Giro d’Italia e gli altri appuntamenti di rilievo sono occasioni straordinarie per promuovere il nostro territorio e per rafforzare la sinergia tra turismo e grandi manifestazioni. Il Piemonte è pronto a giocare un ruolo da protagonista nell’industria turistica europea».

Secondo l’RTR Index 2024, gran parte del merito di questo primato va alla crescente visibilità dei laghi del Nord Piemonte, che da soli rappresentano quasi un terzo dell’attrattività turistica della regione. In altre parole, quasi un turista su tre continua a scegliere come destinazione proprio l’area lacustre, confermando il suo ruolo strategico nel panorama dell’accoglienza piemontese. Il Lago Maggiore, il Lago d’Orta, il Lago di Mergozzo e i laghi minori si confermano quindi poli di grande richiamo per il turismo internazionale.

Accanto al turismo naturalistico, il Piemonte alla fiera di Berlino punta sui grandi eventi, che costituiscono un volano per l’economia locale e per l’incremento dell’attrattività internazionale della regione. Tra gli appuntamenti di spicco figurano la Vuelta a España, che per la prima volta partirà da Venaria a Torino il 23 agosto 2025, attraversando Torino, Novara, Alba, Limone Piemonte, San Maurizio Canavese e Ceres, e le Nitto ATP Finals, in programma dal 9 al 16 novembre 2025 al Pala Alpitour di Torino, che riuniranno i migliori otto tennisti del mondo. A questi si aggiungono il World’s 50 Best Restaurants 2025, che vedrà Torino e il Piemonte protagonisti della scena gastronomica globale, e il Prix Italia, evento internazionale dedicato all’innovazione nel settore dei media.

«Se vogliamo far crescere il turismo in Piemonte, dobbiamo smettere di ragionare a compartimenti stagni – ha aggiunto l’assessore ChiarelliOgni territorio non deve promuovere solo sé stesso e le zone vicine, ma anche il resto della regione. Se a ogni grande evento mettiamo in vetrina anche gli altri appuntamenti di rilievo che si svolgono in Piemonte, creiamo un filo conduttore, un vero e proprio tour regionale che può diventare un brand riconoscibile. Così fanno i grandi Paesi e le capitali internazionali, e così dobbiamo fare anche noi. Il Piemonte ha un’offerta straordinaria, dalla cultura allo sport, dall’enogastronomia alla natura: valorizzarla tutta insieme è la chiave per essere davvero competitivi a livello globale».

Il Piemonte ospiterà anche gli Special Olympics World Winter Games, in programma a Torino dall’8 al 16 marzo 2025, un appuntamento che vedrà la partecipazione di oltre 3.000 atleti provenienti da più di 100 Paesi, impegnati in otto discipline invernali.

Tra gli appuntamenti culturali, l’Ostensione della Sindone si terrà dal 28 aprile al 5 maggio a Torino, in occasione del Giubileo 2025. Sempre ad aprile, dal 23 al 30, si svolgerà il Torino Jazz Festival, mentre a maggio è in programma il Salone Internazionale del Libro, il principale evento editoriale italiano, che richiamerà autori ed editori da tutto il mondo al Lingotto Fiere.

Dall’11 al 14 settembre, Vercelli sarà l’epicentro della prima edizione di Risò – Festival internazionale del riso, con stand, show, talk, convegni, degustazioni e altri appuntamenti. Tra gli eventi in agenda anche Cheese Festival, dedicato ai formaggi a latte crudo e ai prodotti di alta gastronomia, in programma dal 14 al 17 settembre a BraL’autunno 2025 vedrà il ritorno della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, tra ottobre e novembre, con degustazioni, eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione di uno dei prodotti simbolo del Piemonte e d’Italia.

Aziende artigiane, indagine congiunturale del 1°trimestre: trend negativo di meccanica e moda

Peggioramento degli ordinativi: da -12,79% a -14,88% flessione sulla programmazione di investimenti: da 76,64% a 78,20% dalla produzione totale: da -12,79% al -16,33%.. Anche l’andamento occupazionale e il dato relativo all’assunzione di apprendisti hanno registrato una “diminutio”, passando rispettivamente da -3,96% a -7,54%; e da -18,62% a -24,86%. Giorgio Felici (Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte): Peggiora il trend che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024.

Le previsioni circa l’andamento occupazionale registrano una flessione e passano dal         –3,96% al –7,54%.

Anche il dato relativo all’ipotesi di assunzione di apprendisti peggiora, passando dal          –18,62% al –24,86%.

Rimane ancora negativo il dato relativo alle previsioni di produzione totale, che passa dal –12,79% al –16,33%.

Il saldo relativo all’acquisizione di nuovi ordini mantiene un valore negativo passando dal –12,79% al –14,88%.

Sale la percentuale di imprese che non hanno programmato investimenti: da 76,64% a 78,20%.

La percentuale di previsione di acquisizione di nuovi ordini per esportazioni passa da      –28,04% a –24,76%.

Scende la previsione di regolarità negli incassi: da 66,23% al 61,22%; aumenta la stima dei ritardi, passando dal 33,42% al 37,90%; le previsioni di anticipi negli incassi continuano a rimanere minimi passando dallo 0,35% al 0,88%.

Commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Imprese Piemonte: “peggiora il trend che ha caratterizzato l’ultimo scorcio del 2024. Si accentua la fase congiunturale negativa che ha investito soprattutto i settori della meccanica e della moda, che hanno registrato un’impennata di richieste di cassa integrazione. Ad incidere è una situazione geopolitica complessa di profonda instabilità: il 24 febbraio è stato il terzo anniversario dall’inizio della guerra in Ucraina. Pesa ancora sulle imprese, il problema del caro energia. L’analisi dei dati di Eurostat evidenzia che il prezzo dell’energia elettrica delle imprese nella classe di consumo fino a 20 MWh, nella quale si addensa l’88% dei punti di prelievo del mercato non domestico risulta il più alto trai 27 paesi dell’Ue e superiore del 22,5% alla media europea. Mi domando come facciamo ad essere competitivi sul mercato europeo con questi prezzi energetici. Non si tratta solo di un aggravio di costi per le imprese. L’aumento in bolletta incide anche sui bilanci familiari dei cittadini che, di conseguenza, rallentano i consumi e si vedono ridurre il loro potere d’acquisto e la spesa di beni non di prima necessità. Un effetto domino negativo sulla nostra economia e sul mercato interno, già pesantemente colpito dalle crisi di alcuni comparti manifatturieri come moda e meccanica, settori chiave del made in Italy. Infatti, i segnali che ci arrivano dalle imprese sono di un peggioramento degli ordinativi che passano da -12,79% a -14,88%, dalla flessione sulla programmazione di investimenti che passa da 76,64% a 78,20% e dalla produzione totale che passa da -12,79% al -16,33.

Continua Felici“Anche l’andamento occupazionale e il dato relativo all’assunzione di apprendisti hanno registrato una ‘diminutio’, passando rispettivamente da -3,96% a -7,54%; e da -18,62% a -24,86%. La crisi c’è, ed è tangibile. Non potranno bastare interventi tampone, ma una strategia a medio e lungo termine che preveda azioni e investimenti mirati e coraggiosi. Non ci si può limitare a parlare di situazione geopolitica complessa. Qui c’è in ballo la necessità di un cambiamento geoeconomico, che la globalizzazione ha accelerato rafforzando purtroppo alcuni Paesi a discapito di altri che ne sono diventati dipendenti o che non riescono a tenere il passo. Una consapevolezza sembra arrivare dal Consiglio dei Ministri che ha appena approvato un disegno di legge per la tutela e lo sviluppo delle micro, piccole e medie imprese che prevede incentivi alle aggregazioni, una semplificazione amministrativa, il miglioramento dell’accesso al credito, di cui c’è urgente necessità, e la valorizzazione del trasferimento generazionale delle competenze. Molte istanze evidenziate dal nostro sistema associativo sono state accolte, ma alcuni punti andranno approfonditi. Bene il fondo per il settore Moda, ma andrebbe esteso a tutta la manifattura.”

Conclude Felici: “Va da sé che una crisi così importante e stratificata che coinvolge quasi tutti i settori dell’artigianato, richieda un approccio politico straordinario ed azioni lungimiranti. La manifattura locale è un patrimonio da salvaguardare e da incentivare. In gioco ci sono posti di lavoro e il futuro economico del nostro territorio”.

L’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Piemonte ha redatto la prima indagine trimestrale congiunturale del 2025 utilizzando un questionario telematico rivolto ad un campione significativo di 2.250 imprese selezionate nei comparti di produzione e di servizi che rappresentano maggiormente l’artigianato della nostra regione.

Effetto Trump: ripercussioni sull’agricoltura italiana, secondo Confagricoltura 

Il tema dazi preoccupa tutti i Paesi e il mondo imprenditoriale. L’annuncio del neopresidente USA Donald Trump di nuove tariffe al 25% sulle esportazioni agroalimentari made in italy potrebbe pesare sulle casse dello Stato italiano fino a 2 miliardi di euro.

“A suonare di slogan e a colpi di scena il Presidente USA Donald Trump sta sconvolgendo l’ordine economico internazionale denigrando l’Europa è i suoi valori – afferma Enrico Allasia, Presidente di Confagricoltura Piemonte – è necessario intervenire o a rimetterci il prezzo più alto sarà ancora una volta l’agricoltura italiana e piemontese”.

Sono le parole a commento di Enrico Allasia di fronte all’ennesima minaccia di smantellare ogni patto di organizzazione multilaterale fondata sulla cooperazione e la liberalizzazione, che hanno contraddistinto gli scambi tra America ed Europa almeno negli ultimi cento anni.

“Se il negoziato sarà basato sull’introduzione di dazi e sanzioni anche verso gli alleati, per ottenere vantaggi politici ed economici, dovremo sederci al più presto al tavolo e parlare la stessa lingua” – evidenzia con preoccupazione Allasia – “Scongiuriamo una seconda grande depressione o le aziende piemontesi che esportano oltre oceano e non solo andranno incontro a chiusura certa delle attività”- sostiene in ultimo.

Confagricoltura ha raccolto le preoccupazioni manifestate dagli imprenditori dei diversi comparti agricoli della Regione e le ha depositate all’attenzione del Presidente Massimiliano Giansanti che, in veste di Presidente del Copa, a metà marzo incontrerà il suo omologo statunitense: l’auspicio è arrivare a condizioni che garantiscano equilibrio e autosufficienza alimentare sia negli Stati Uniti sia in Europa.

Mara Martellotta

Legalità, gruppo di lavoro contro il caporalato agricolo

Come era nel programma di legislatura della Commissione Legalità del Consiglio regionale presieduta da Domenico Rossi,  è stata decisa all’unanimità l’istituzione del gruppo di lavoro contro il caporalato, che appunto si occuperà del contrasto allo sfruttamento lavorativo in campo agricolo.

L’iniziativa odierna è partita da una proposta di Giulia Marro (Avs), che ha sollecitato la decisione, avvenuta come detto con il voto favorevole di tutti i commissari presenti, sia di maggioranza, sia di opposizione.

Il gruppo di lavoro analizzerà il fenomeno dello sfruttamento nelle sue dinamiche specifiche, individuerà soluzioni concrete, che includano strumenti di prevenzione, contrasto e supporto ai lavoratori coinvolti; l’obiettivo è anche quello di coinvolgere attivamente tutti gli attori istituzionali, sociali ed economici interessati, quali sindacati, associazioni di categoria, enti locali e autorità di vigilanza.

La finalità ultima – spiega Rossi – “è proporre misure sia normative, sia amministrative e pratiche, in modo che siano applicabili già dalla prossima stagione di lavoro agricolo”.

Regione, approvato il bilancio finanziario gestionale

a Giunta regionale del Piemonte ha approvato oggi il Documento tecnico di accompagnamento e il Bilancio finanziario gestionale 2025-2027, strumenti essenziali per l’attuazione del bilancio regionale e che garantiscono la gestione efficiente delle risorse e la trasparenza nella spesa pubblica.

L’assessore al Bilancio Andrea Tronzano, illustrando il provvedimento, ha chiarito che il bilancio gestionale suddivide le risorse in missioni, programmi e macroaggregati, assicurando una pianificazione dettagliata delle entrate e delle spese previste per il prossimo triennio. “Questa delibera – spiega Tronzano – rappresenta un passaggio fondamentale per garantire la stabilità finanziaria della Regione e completare il quadro della programmazione finanziaria 2025-2027, dando operatività alle scelte già definite nel bilancio di previsione. Le risorse vengono distribuite in modo trasparente tra i vari settori strategici, dalla sanità allo sviluppo economico, dalla mobilità agli investimenti pubblici. La nostra strategia è chiara: contenere il disavanzo, sostenere gli investimenti e garantire ai cittadini servizi di qualità senza aumentare la pressione fiscale”.

La Regione conferma così il proprio impegno per una gestione finanziaria sostenibile, efficace, orientata allo sviluppo economico e alla tutela dei servizi essenziali.

Nel Bilancio gestionale 2025-2027 grande attenzione è riservata alla sanità, con oltre 9,36 miliardi di euro destinati al settore nel 2025, pari all’85% delle entrate correnti. Un impegno che si traduce anche in un massiccio piano di investimenti per la modernizzazione delle strutture ospedaliere, con 4,5 miliardi di euro stanziati per l’edilizia sanitaria, attingendo a risorse provenienti da Inail (2 miliardi), fondi statali (1 miliardo) e PNRR (445 milioni). Sul fronte dello sviluppo economico il Piemonte rafforza il sostegno a imprese e innovazione con 311 milioni di euro destinati a pmi, artigianato e commercio, un incremento significativo rispetto ai 216 milioni stanziati nel 2024.

A livello fiscale la Regione conferma il proprio impegno a non aumentare la pressione sui cittadini e sulle imprese, mantenendo entrate tributarie stabili attorno agli 11 miliardi di euro per il 2025.

Parallelamente prosegue il percorso di contenimento del disavanzo, con una riduzione progressiva che prevede un recupero di 235,9 milioni di euro nel 2025, 237,7 milioni nel 2026 e 239,6 milioni nel 2027, assicurando la sostenibilità finanziaria senza sacrificare gli investimenti strategici.

Al Salone del Vino già in 10mila. Si prosegue con gli incontri B2B

Il Salone del Vino Torino 2025 supera le aspettative: sin dal primo giorno di apertura grande successo di pubblico, con code all’ingresso

– Il Salone del Vino Torino 2025 alla sua terza edizione supera tutte le aspettative: con una grande affluenza di pubblico già dal primo giorno (sabato 1° marzo) continua ora il lungo weekend che culminerà lunedì 3 marzo con la giornata B2B. Oltre 9 mila presenze alle OGR Torino fino a domenica 2 marzo, a cui si aggiungeranno nella giornata di  lunedì 3 marzo, 2 mila operatori professionali. Grande successo inoltre per il fitto programma di masterclass gratuite, tutte sold out, con oltre 2 mila partecipanti nel fine settimana. Sono questi i primi numeri della terza edizione del Salone del Vino Torino, un grande evento pensato per raccontare a tutti i winelovers il mondo del vino attraverso tradizione e innovazione ma anche cultura, musica e letteratura, arte e design.

«Il Salone del Vino Torino supera quest’anno di gran lunga tutte le aspettative – racconta Patrizio Anisio direttore del Salone del Vino Torino – siamo felicissimi di vedere i sorrisi delle cantine e l’entusiasmo del pubblico. Non vediamo l’ora di incontrare domani il reparto professional

Etichette allarmistiche UE? “Un disastro per i vini del Torinese”

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La presa di posizione di Coldiretti

Sarebbe un disastro per la viticoltura del Torinese l’imposizione europea delle etichette sulle bottiglie di vino che sembrano pensate apposta per scoraggiarne il consumo.
Il vino è un alimento che è soprattutto cultura dei vitigni, dei territori con le loro distinte peculiarità, delle tradizioni e delle innovazioni nelle
tecniche enologiche. Il vino si degusta, si sorseggia insieme a
dei buoni cibi. L’educazione al bere consapevole e la cultura del vino
si praticano con il coinvolgimento dei consumatori e soprattutto dei
giovani. Respingiamo le pulsioni proibizionistiche e l’onda salutista
che vorrebbero spazzare via millenni di cultura dei nostri territori e che
ha plasmato le civiltà del Mediterraneo e della stessa Europa».
Sarebbe assai fuorviante, continua il Presidente Coldiretti, chiamare vino un prodotto che non abbia le peculiarità del vino che ingannerebbe, di fatto, i consumatori. Sarebbe opportuno che quella bevanda venisse chiamata con un nome diverso da “vino” in modo da non confondere i consumatori.

FRANCESCO VALENTE

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