ECONOMIA- Pagina 10

Inaugurata la nuova sede dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte

Un nuovo polo formativo dedicato a innovazione, sostenibilità e didattica esperienziale nel cuore di Lucento, intitolato al Cav. Flavio Repetto

Si è svolta ieri, con ampia partecipazione di pubblico e autorità, l’inaugurazione ufficiale della nuova sede dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte, in via Pianezza 110 a Torino, in occasione del decennale della Fondazione. La nuova struttura, realizzata grazie ai finanziamenti del PNRR, si configura come un moderno polo di formazione tecnica superiore dedicato al settore agroalimentare. Situata nel quartiere Lucento, storico quartiere della periferia torinese che negli ultimi anni sta avviando un vivace processo di rigenerazione urbana, anche grazie all’insediamento di diverse realtà che operano nei settori della formazione e dell’inclusione sociale, la sede si propone come punto di riferimento per l’innovazione e la sostenibilità e intende diventare un fulcro per il tessuto imprenditoriale piemontese, valorizzando la vocazione agroalimentare del territorio.

La nuova struttura offre spazi didattici e laboratori all’avanguardia, pensati per un apprendimento pratico e direttamente collegato alle esigenze delle imprese. Tra le dotazioni più innovative, spiccano i laboratori di trasformazione alimentare avanzata, serre automatizzate di acquaponica e aeroponica, packaging, wine & mixology e analisi sensoriale, un birrificio, laboratorio di chimica e di microbiologia, dotazione informatiche con un simulatore di guida per trattori 4.0 e droni per la gestione delle analisi e delle rilevazioni dati sui campi, oltre a software dedicati alla rilevazione e all’analisi dati. Qui gli studenti seguono un percorso che integra teoria e pratica, con un approccio fortemente orientato al lavoro e alle sfide future. L’offerta formativa, gratuita e finanziata da Regione Piemonte – FSE+, Ministero dell’Istruzione e del Merito e dall’Unione Europea – NextGenerationEU (PNRR), include corsi biennali post-diploma ad alta specializzazione tecnologica, che spaziano dall’innovazione alla produzione e al marketing, tra cui Gastronomo, Wine Marketing Manager, Enofood Experience Manager, Sostenibilità nella Filiera Food, Agricoltura di Precisione, La Fabbrica del Cioccolato, Pastry Chef, Mastro Birraio 4.0 e LIDL Assistant Store Manager. Buona parte dei docenti proviene dal mondo produttivo, assicurando una formazione costantemente aggiornata e in linea con le reali esigenze delle aziende. Il piano di studi prevede inoltre 680 ore di stage, che rappresentano un’occasione concreta di ingresso nel mercato del lavoro, con possibilità di esperienze all’estero grazie al programma Erasmus+.

Il Presidente della Fondazione ITS Academy Agroalimentare Piemonte, Silvio Barbero, ha commentato: «L’inaugurazione della nuova sede rappresenta una tappa strategica nel percorso dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte. Un ambiente progettato per accogliere laboratori all’avanguardia e dotazioni tecnologiche, in linea con le esigenze di un settore in continua evoluzione.

Ma la tecnologia non è mai fine a sé stessa: è uno strumento al servizio della qualità della formazione, pensato per offrire agli studenti esperienze concrete, professionalizzanti e fortemente connesse al mondo del lavoro. L’obiettivo è prepararli a diventare innovatori e protagonisti qualificati del sistema agroalimentare, rafforzando il legame tra formazione, imprese e territorio. In questo contesto, la sostenibilità è un elemento chiave: non solo come competenza tecnica, ma come valore culturale trasversale, fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica.»

«L’ITS Academy Agroalimentare Piemonte rappresenta una delle punte più avanzate e virtuose del nostro sistema di alta formazione tecnico-professionale. La nuova sede non è solo un traguardo strutturale, ma un simbolo concreto di come la formazione di qualità, se ben progettata e radicata nei territori, possa diventare leva di sviluppo economico, sociale e occupazionale. Investire in istituti come questo significa offrire ai nostri giovani percorsi formativi altamente specializzati, in grado di trasformare il talento in competenza e la competenza in lavoro. Ma significa anche dare alle imprese risposte reali e tempestive, colmando il disallineamento tra domanda e offerta di professionalità» ha affermato il Vicepresidente e assessore alla Formazione della Regione Piemonte Elena Chiorino. «Gli ITS sono una vera opportunità per i ragazzi: rappresentano una scelta concreta, efficace, da prendere in seria considerazione quando si decide quale direzione dare al proprio futuro. Non sono un’alternativa di serie B, ma una strada di eccellenza. La Regione Piemonte – ha concluso Chiorino – crede profondamente negli ITS: li consideriamo strumenti strategici per valorizzare le eccellenze produttive del nostro territorio, generare occupazione qualificata e affrontare con consapevolezza e visione le grandi sfide della contemporaneità. Questo è il Piemonte che vogliamo costruire: una Regione capace di investire sui giovani, sul merito, e su una formazione che crea futuro».

La nuova sede è stata intitolata al Cavaliere del Lavoro Flavio Repetto, fondatore del Gruppo Elah Dufour Novi, in riconoscimento del suo importante contributo al settore agroalimentare e al territorio, cui ha dedicato la sua intera vita imprenditoriale. All’ingresso dell’ITS è stata collocata un’illustrazione del Cavaliere, realizzata dall’illustratore monferrino Max Ramezzana, mentre nei corridoi sono esposti pannelli con alcune sue frasi celebri, pensate per ispirare gli studenti. Un ulteriore pannello, arricchito da un’immagine ideata da Nicolò Taverna, allievo ITS del corso Gastronomo, racconta le tappe professionali più significative della vita del Cavaliere.

Guido Repetto, Presidente del Gruppo Elah Dufour Novi, ha dichiarato: «L’intitolazione della sede dell’Agroalimentare Innovation Hub di Torino a mio padre è un riconoscimento che onora il profondo legame che la nostra famiglia ha sempre sviluppato tra impresa, formazione e territorio. Per la nostra famiglia e il nostro Gruppo è motivo di orgoglio e sentita gratitudine vedere associato il suo nome a

un luogo dedicato alla crescita delle nuove generazioni. Flavio Repetto ha sempre creduto nel valore della conoscenza come strumento di sviluppo personale e collettivo: questa scuola rappresenta oggi un’eredità viva di quei principi, un ambiente dove i giovani possono e potranno coltivare competenze, visione e senso di responsabilità.»

Alla cerimonia di inaugurazione sono intervenuti, oltre a Silvio Barbero, Guido Repetto ed Elena Chiorino, anche Stefano Lo Russo, Sindaco di Torino; Francesco Manfredi, Presidente INDIRE; Elisa Meineri, docente dell’ITS Academy; e l’alunna Aurora Granzotto. A chiudere la giornata è stato Fabrizio Berta, Direttore Generale dell’ITS Academy Agroalimentare Piemonte, con uno sguardo rivolto alle prossime sfide del settore e ai futuri sviluppi dell’offerta formativa.

La giornata si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro, seguito da una visita guidata ai laboratori e da un momento conviviale aperto ai partecipanti.

Progettare, innovare, (in)formare l’agrifood



“Open innovation, dalla ricerca al campo. Casi di studio e consigli utili”

Martedì 17 giugno – dalle 18:00 alle 19:00

Un’ora dedicata a scoprire come progettazione, innovazione e formazione stanno trasformando – davvero – il mondo agroalimentare: dal laboratorio al campo, dai bandi europei alle reti internazionali.

Con i nostri ospiti esperti:

Cristiano Spadoni — Project Development Leader Image Line e Reporter AgroNotizie

Alessandra Ravaioli — CEO – Account Director – RP Comunicazione & Marketing

Marco FoschiniAgrifood Clust-ER Agrifood Manager

Parleremo di:

• Come trasformare i fondi europei (PAC, PSR, Erasmus+) in progetti reali

• Il ruolo strategico della formazione come leva per l’adozione dell’innovazione

• L’importanza di una comunicazione chiara e inclusiva per portare l’innovazione sul mercato

• Casi studio concreti e best practice ad alto impatto e replicabilità

• La forza delle reti e delle partnership pubblico-private nel trasferimento tecnologico

📍 Non perdete il prossimo appuntamento di Parla Con Me®
In diretta su LinkedIn Live, Facebook e YouTube

Collegatevi qui:
• LinkedIn Live → Simona Riccio
• Facebook → Simona Riccio
• YouTube → https://lnkd.in/eDmuc8GK

Vi aspettiamo per un dialogo aperto e ricco di spunti pratici:
insieme, possiamo trasformare davvero l’agrifood!

L’iniziativa è realizzata in collaborazione con Image Line nell’ambito del progetto CAP4AgroInnovation – Agrifood Edition, co-finanziato dall’Unione europea – programma hashtag#IMCAP

A cura di “Parla con me”

Blackout, negozi e ristoranti al buio, Ascom: “Intervenga il gestore, danni ingenti”

 In riferimento alle interruzioni di corrente che hanno interessato Torino nel week end, Ascom Confcommercio Torino e provincia sottolinea la necessità di intervenire per scongiurare nuovi episodi e i conseguenti danni per i negozi e i locali pubblici. 

 

«I blackout estivi purtroppo non sono una novità – afferma Maria Luisa Coppa, presidente di Ascom Confcommercio Torino e provincia –. Stupisce, perciò, che anche quest’anno il sistema elettrico non fosse pronto ad affrontare il primo caldo, annunciato peraltro da settimane. L’episodio di ieri è stato particolarmente grave: molte attività sono rimaste senza corrente anche per 10 ore, con disagi importanti e perdite economiche rilevanti, mentre in centro si riversavano almeno 30 mila persone attirate dal concerto in piazza Castello».

 

Bar, ristoranti e negozi in diverse zone della città, ma soprattutto in centro, hanno subito pesanti ripercussioni. Alcuni esercizi non hanno potuto nemmeno alzare le serrande elettriche o aprire al pubblico, altri sono rimasti operativi ma nell’impossibilità di emettere scontrini. Gravi le conseguenze su ristoranti e bar, che non solo non hanno potuto far sedere i clienti, ma hanno anche dovuto buttare via i cibi conservati nei freezer e nei frigoriferi. Secondo quanto previsto dalla normativa ARERA, alle utenze del Comune di Torino nelle zone ad alta concentrazione spetta un indennizzo automatico in caso di interruzione della fornitura superiore alle 8 ore consecutive. Questo, però, non può essere una scusa per non intervenire sulla rete».

 

«Il cambiamento climatico rende questi fenomeni sempre più frequenti; i nostri imprenditori devono avere la certezza di poter lavorare anche con il caldo a fronte del pagamento dell’energia a prezzi peraltro già molto salati. In assenza di interventi la situazione peggiorerà sempre di più e non possiamo permetterci di attendere soluzioni che arrivano in ritardo», conclude la presidente Coppa.

Gtt assume 225 nuovi autisti con incentivi fino a 6500 euro

GTT ha lanciato un piano straordinario per l’assunzione di 225 nuovi autisti, un’iniziativa volta a rafforzare la stabilità operativa e la regolarità del servizio.

Questo progetto risponde alla crescente difficoltà, comune nel settore del trasporto pubblico locale, nel reperire personale qualificato e colma una carenza strutturale di organico anche legata al turn over dell’azienda.

Il piano, in linea con le direttive della Città, è pensato per garantire la copertura dei turni, migliorare le condizioni di lavoro e assicurare la piena operatività della flotta aziendale.

Sono previsti incentivi economici fino a 6.500 euro per i candidati senza patenti professionali, tra formazione e premi all’ingresso, e un incentivo di 3.500 euro per i candidati già in possesso di patente D e CQC, con il riconoscimento dell’anzianità pregressa ai fini retributivi. La RAL minima di ingresso è pari a circa 29.000 euro.

GTT sceglie un approccio basato su incentivi mirati e percorsi differenziati, superando le rigidità che hanno finora rallentato il ricambio generazionale nel settore. Il piano unisce politiche retributive incentivanti a una semplificazione dell’accesso alla professione, valorizzando le competenze già acquisite e accelerando l’ingresso in servizio del personale.

Come candidarsi

Le candidature devono essere inviate esclusivamente tramite il servizio di job posting presente nella sezione “Lavora con noi” del sito GTT:

https://www.gtt.to.it/cms/gtt/lavora-con-noi.

In questa pagina sono disponibili tutte le informazioni utili, i requisiti richiesti e le modalità di partecipazione ai bandi.

Anche Confindustria dice che la priorità è la crescita economica

E parla di politica del settore auto suicida

Caro Direttore, al fresco delle bellissime e comode montagne torinesi vale la pena ragionare sulla nostra situazione economica e del lavoro. Il primo problema del nostro Paese è quello di aumentare il tasso di crescita economica sia per ridurre il peso del grande Debito Pubblico sia per creare nuove opportunità di lavoro per i nostri ragazzi che da anni dopo aver studiato cercano un posto all’estero indebolendo il nostro sistema sociale e economico. Io l’ho scritto alcuni mesi fa in un libro che ho presentato alla Camera e apprezzato dal dott. Gianni Letta. Ieri lo hanno sostenuto anche il Presidente di Confindustria Orsini e il presidente Cairo. Mi auguro che la Presidente Meloni raccolga queste indicazioni perché la politica estera dove Giorgia eccelle non basta. Altro ragionamento che sostengo da tempo e cioè la importanza del settore auto ha trovato conferme importanti nei due interventi di Luca De Meo italiano ad di Renault e dello stesso Presidente di Confindustria De Meo ha confermato che nessun settore industriale ha le ricadute sulla economia del settore auto. Orsini ha detto che la decisione europea è stata un suicidio. Alla Schlein che l’ha votata saranno fischiate le orecchie. Anche alla luce dei dati che ci fornirà questa settimana Banca d’Italia Sabato prossimo 21 alle 17 presento la nuova edizione del mio libro su economia ,lavoro e sicurezza a Torino alla Gelateria 121 di piazza Derna. Di questi tempi meglio un gelato buono per ragionare e discutere.

Mino GIACHINO

Risarcimenti agli agricoltori per i danni da fauna selvatica

Le aziende agricole piemontesi che nel 2024 hanno subito danni economici dalla fauna selvatica avranno dalla Regione un risarcimento complessivo di 3,6 milioni di euro.

Lo stanziamento consentirà la copertura dell’83% dei danni periziati, quantificati in 4.640.000 euro.

«È una percentuale che pone il Piemonte al primo posto fra le Regioni italiane per quota di ristoro concretamente riconosciuta ai nostri agricoltori – evidenziano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore all’Agricoltura Paolo Bongioanni – Uno strumento di sostegno diretto alle nostre imprese agricole che agisce in sinergia con le politiche strutturali e gli strumenti messi a disposizione per la prevenzione, come i vari bandi per l’acquisto e posa in opera di barriere fisiche e mezzi di contrasto, e con l’enorme lavoro di gestione della fauna selvatica condotto assieme alle Province, alla Città Metropolitana di Torino, agli Ambiti Territoriali Caccia e ai Comprensori Alpini».

Se i risarcimenti dei danni provocati alle produzioni e alle strutture delle aziende agricole dagli eventi climatici e meteo eccezionali sono gestiti a livello nazionale e coperti direttamente con propri fondi, la Regione si fa invece carico dell’importante voce del risarcimento dei danni provocati dalla fauna selvatica alle colture e agli allevamenti zootecnici (questi ultimi oggetto di un’altra misura regionale).

Nel 2024 le richieste di risarcimento per danni alle colture sono state 4.379 per un importo complessivo di 4.640.000 euro. I danni sono stati provocati per circa il 70% dai cinghiali, per il 12% da ungulati ruminanti, per il 9% da corvidi e per il rimanente da altre specie animali. Le tipologie di danni più frequenti sono la distruzione delle zolle (oltre 14mila ettari) e del prodotto a termine (4,5mila ettari), per una perdita totale quantificata in 177mila quintali. La provincia più colpita è stata quella di Torino con 54mila quintali di prodotto perso, seguita da NovaraAlessandriaBiellaCuneoAstiVcoVercelli: una “classifica” che riflette l’operatività combinata operata sul territorio con le azioni di prevenzione e contrasto. I risarcimenti vengono erogati agli ATC, Ca, Province e Città Metropolitana, gli enti che gestiscono le istruttorie e poi trasferiscono i ristori ai soggetti danneggiati.

Con la copertura dell’83% del danno, il Piemonte è dunque la Regione italiana che assicura i risarcimenti più elevati. Altre riconoscono infatti percentuali inferiori (fino al 70% in Provincia Autonoma di Trento, fino all’80% in Provincia Autonoma di Bolzano e Friuli Venezia Giulia), alcune vincolano la percentuale all’entità del danno (il Veneto riconosce appena il 60% per la quota che eccede i 2.500 euro), altre ancora stabiliscono un massimale al danno (Friuli 5.000 euro, Liguria 8.000) o formule una tantum. La Lombardia ha destinato a questa misura per il 2024 1.800.000 euro, che è la metà di quanto stanziato dal Piemonte. E infine in Toscana, Emilia Romagna, Calabria, Campania e Puglia i danni registrati nelle aree comprese in ATC e CA sono erogati interamente con fondi a carico di tali enti.

Programma Operativo Regionale, gli investimenti per la competitività delle imprese

Con oltre un miliardo di euro di investimenti attivati, il Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) 2014–2020 ha rappresentato uno dei principali strumenti di programmazione per lo sviluppo economico e territoriale del Piemonte.

 

Le risorse sono state impiegate per rafforzare la competitività delle imprese, incentivare la ricerca e l’innovazione, accompagnare la transizione digitale e promuovere un modello di crescita sostenibile. Il volume complessivo dei fondi gestiti è stato pari a 965 milioni di euro, ripartiti tra contributi europei, statali e regionali. A fronte di questi finanziamenti, gli investimenti approvati hanno superato 1,086 miliardi di euro.

Il programma si è articolato su sei assi strategici, in coerenza con gli obiettivi della strategia Europa 2020: Ricerca, Sviluppo Tecnologico e Innovazione (1), Agenda digitale (2), Competitività dei sistemi produttivi (3), Energia sostenibile e qualità della vita (4), Tutela dell’ambiente e valorizzazione delle risorse culturali e ambientali (5), Sviluppo urbano sostenibile (6). Per ottenere il finanziamento dei loro progetti, imprese ed enti pubblici hanno dovuto partecipare a bandi dedicati.

«Il POR FESR 2014-2020 è stato uno dei principali motori dello sviluppo economico del Piemonte, accompagnando le imprese lungo un percorso di crescita, innovazione e apertura ai mercati internazionalidichiara il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio –. Oggi possiamo affermare che le risorse europee sono state utilizzate con una visione strategica e orientata ai risultati. Questo programma ha rappresentato un progetto organico, costruito su basi solide, pensato per guidare la trasformazione del Piemonte verso un modello di regione moderna, competitiva, sostenibile e pronta alle sfide futureconclude Cirio –. Con l’esperienza acquisita e la volontà di continuare a investire nella crescita dei territori, nell’innovazione e nella qualità della vita dei cittadini stiamo affrontando la nuova programmazione 2021-2027, di cui siamo a metà percorso».

«I numeri parlano chiaro: le imprese piemontesi hanno creduto nelle opportunità offerte dalla programmazione europea, contribuendo con capitale proprio in misura crescente afferma Andrea Tronzano, assessore allo Sviluppo delle Attività Produttive. Il rapporto di 1,43 euro privati per ogni euro pubblico investito in Ricerca e Sviluppo dimostra che gli strumenti introdotti hanno saputo attivare fiducia, visione e capacità progettuale. Questo è il modello da cui siamo ripartiti, puntando sempre di più sul coinvolgimento attivo del sistema produttivo».

«Con gli investimenti in ricerca, digitale e tecnologie emergenti abbiamo posto le fondamenta di un Piemonte più moderno, sostenibile e competitivo sottolinea Matteo Marnati, assessore all’Innovazione -. Le nuove infrastrutture di ricerca e le piattaforme digitali hanno rafforzato l’interconnessione tra mondo scientifico, imprese e pubblica amministrazione. Forti di questa esperienza stiamo proseguendo nella nuova programmazione 2021–2027, con strumenti ancora più mirati e un forte orientamento all’innovazione».

L’attuazione del Programma è stata ovviamente condizionata anche dalla pandemia da Covid 19 che ha generato nuovi e urgenti fabbisogni dovuti alla crisi sanitaria che ne è derivata e alle conseguenti ripercussioni di breve e medio termine sul sistema socioeconomico. In tal senso è da segnalare la capacità “reattiva” del Programma nel convogliare in brevissimo tempo la più ampia parte di risorse libere o liberabili sulle diverse azioni in risposta all’emergenza sanitaria, per un totale di 160 milioni di euro destinati a misure specifiche in campo sanitario e altri 64 milioni in favore del sistema produttivo per fronteggiare la crisi attraverso il sostegno alle garanzie per i prestiti.

Rispetto alla Programmazione 2021-2027 del FESR Piemonte, a fronte di una dotazione del Programma di quasi 1,5 miliardi di euro, i bandi rivolti a imprese, organismi e infrastrutture di ricerca ammontano a circa 600 milioni. Se si estende il monitoraggio anche alle misure che hanno gli enti pubblici come beneficiari, la quota di risorse messe in circolo raggiunge quasi 920 milioni, quindi oltre la metà dell’intero Programma.

In particolare, guardando specificamente al sistema delle imprese, sono stati attivati più di 20 bandi e il territorio ha risposto con oltre 12.000 progetti presentati. Tra le misure che hanno in poche ore saturato la quota di risorse disponibili, in termini di domande presentate, ci sono il “Sostegno alla prima crescita delle start up innovative” e il “Voucher digitalizzazione”. Ottima anche la risposta sul bando attrazione investimenti, operazione di importanza strategica del Programma, chiuso recentemente per aver esaurito la dotazione. Il valore degli investimenti delle pratiche già ammesse e di quelle in istruttoria si attesta intorno agli 80 milioni di euro. 79 le domande presentate.

Numeri importanti, che hanno consentito il raggiungimento del target di spesa per il 2025 (cosiddetto “n+3”) con sei mesi di anticipo. Sono cifre che cresceranno ancora nel corso dei prossimi mesi, considerate alcune misure sull’innovazione appena avviate e molto attese come ad esempio INFRA+, che sostiene le infrastrutture di ricerca e che già nel ciclo precedente avevano consentito importanti investimenti.

 cs 

Più opportunità, il Premio Gamma Donna rilancia

Candidature entro il 6 luglio

Aperte le selezioni per la ventunesima edizione del riconoscimento che mira a ridurre il gender gap sostenendo l’imprenditoria femminile innovativa: più tappe, nuovi strumenti e un focus sull’internazionalizzazione.


 In un contesto globale segnato da instabilità economica e ambientale, creazione di muri e di nuove barriere commerciali, fare impresa richiede più che mai visione, coraggio e capacità di adattamento. È proprio in questo scenario che il Premio GammaDonna rilancia con maggiore forza il suo percorso a sostegno dell’imprenditoria femminile innovativa, introducendo nuovi strumenti di empowerment, nuove tappe tematiche e una Menzione Speciale, dedicata alla capacità di internazionalizzare con successo, in collaborazione con DHL Express Italy.

Un’edizione che rafforza il messaggio chiave lanciato nel 2024: il futuro passa da un cambio di paradigma imprenditoriale, dove crescita economica, sostenibilità ambientale e impatto sociale si fondono in una visione rigenerativa del progresso.

«Il nostro impegno cresce perché crescono le sfide – dichiara Valentina Parenti, Presidente GammaDonna – Continuiamo a lavorare per offrire strumenti concreti, visibilità e connessioni di valore a chi innova ogni giorno, spesso senza le giuste reti di supporto. Sostenere le donne che costruiscono impresa con visione, responsabilità e la volontà di portare questo modello oltre confine è, oggi più che mai, la nostra missione. Con un’idea di progresso che tiene insieme crescita economica, benessere umano e salute degli ecosistemi

UN ROADSHOW IN 5 TAPPE, TRA FORMAZIONE E NETWORKING

Cinque città, cinque momenti di alta formazione e business networking con partner di eccellenza, a sostegno delle imprenditrici: il Premio GammaDonna 2025 farà tappa a Roma, Milano, a Malpensa, Torino e Bologna, offrendo strumenti concreti per affrontare le sfide attuali.

La prima tappa del Road-Show  a Roma il 9 giugno. Con la partnership di Rocco Forte Hotel de la Ville e in collaborazione con Angels4Women e GBS Group, il tema della giornata è stato “Focalizza, racconta, ottieni: come catturare l’attenzione di investor e stakeholder”.

A settembre sarà la volta di una giornata di formazione esperienziale a Milano, in partnership con EY, sulle metodologie del Design Thinking, per affrontare le criticità con occhi diversi, pensando “out of the box” e sviluppare soluzioni innovative per il business.

Il 7 ottobre, a Malpensa, una tappa nuova nel cuore della logistica internazionale con DHL Express Italy: un’esperienza immersiva all’interno del principale hub di smistamento che collega le imprese italiane con 220 paesi nel mondo attraverso il suo network, per approfondire i temi di internazionalizzazione, export, logistica e dogane.

La prima settimana di novembre, come di consueto Torino ospiterà la Finale del Premio, accogliendo sul palco le storie di innovazione delle 6 finaliste.

Chiude il Road-Show Bologna, a gennaio 2026, con il workshop “Il denaro come alleato per costruire benessere e futuro”, in partnership con Mediolanum Private Banking.

 

A CHI SI RIVOLGE IL PREMIO

Il Premio è destinato a imprenditrici (founder, co-founder, oppure socie attive con ruoli manageriali) che si siano distinte per aver innovato con prodotti/servizi, processi o modelli organizzativi all’interno della propria azienda, con almeno un bilancio alle spalle.

IN PALIO

Le candidature che entreranno nella “short-list Fab50” – ovvero le 50 imprenditrici più innovative che superano la prima selezione – avranno visibilità sulle principali testate nazionali e uno spazio dedicato sul canale YouTube e sulla piattaforma www.gammadonna.it che, dal 2004, racconta e diffonde storie di innovazione, leadership, visione.

Le 6 finaliste – selezionate da una Giuria[1] di esperti di innovazione, esponenti del mondo imprenditoriale e investitori – saranno protagoniste la prima settimana di novembre sul palco della Finale a Torino, trasmessa in live streaming. IN PALIO, inoltre, un mini-documentario sulla storia di innovazione imprenditoriale; interviste e uscite sui principali media nazionali; percorsi formativi della ISTUD Business School e di Cottino Social Impact Campus; una sessione di strategic assessment con EY e accesso permanente alla piattaforma EY Velocity;  un percorso di formazione sul mondo del Venture Capital e dell’innovazione di Italian Tech Alliance; l’opportunità di essere selezionata per accedere a un percorso di mentoring e a un training per partecipare al processo di screening di Angels4Women per l’accesso a un investimento tra i 100 e i 500K; un percorso di formazione imprenditoriale con InnovUp; un percorso di sustainability assessment per l’empowerment di sostenibilità e impatto ESG tramite tool di Seed Capital Pro; l’accesso alle Business Class sulla finanza di GammaDonna; 1 milione di mail sulla piattaforma 4DEM.

GLI AWARD E LA MENZIONE

Tra le candidature pervenute saranno inoltre assegnati:

* Il Women Startup Award, riconoscimento alla startupper più innovativa in ambito Smart city, Smart mobility, Life Science, Healthcare & Medical Devices, Bioeconomy, Media, Entertainment & Gamification, Fashion, Agri-food tech, Cleantech, Energy. La startup dovrà aver completato almeno un seed round. L’adozione di principi di economia circolare e/o ESG rappresenterà un plus nella valutazione finale.

* Il Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication in memoria della sua fondatrice, per l’imprenditrice che si sia distinta nel campo della comunicazione. In premio, oltre ai benefit riservati alle finaliste, consulenza di comunicazione sulle media relations per potenziare visibilità, reputazione e crescita del business.

* La Menzione per l’internazionalizzazione di DHL Express Italy all’imprenditrice che si sia distinta nell’espandere la propria attività sui mercati internazionali. Con questa iniziativa, DHL Express rinnova il proprio impegno a connettere le persone e migliorare le vite, sostenendo attivamente l’imprenditoria femminile nel suo percorso di crescita oltre confine. In premio: accesso esclusivo per il 2026 a eventi di business, formativi e di networking, promossi da DHL Express Italy, per favorire la crescita personale, accrescere la propria rete professionale e accelerare il percorso di internazionalizzazione della propria azienda.

Candidature entro il 6 luglio – Info e regolamento su www.gammadonna.it/premio

Sponsor: Mediolanum Private Banking, EY. Partner: DHL Express Italy. Startup Sponsor: Seed Capital Pro, Pi Campus, Sireg Geotech. Hospitality Partner: Hotel De La Ville – A Rocco Forte Hotel. Education Partner: Italian Tech Alliance, Angels4Women, InnovUp, Iusefor, ISTUD Business School, Cottino Social Impact Campus, GBS Group. Technical Partner: Valentina Communication, 4DEM. Community Partner: Plug and Play, Zest Group, ItaliaFintech, PNICube.

 

L’IMPRENDITORIA FEMMINILE IN ITALIA

Italia prima in Europa per numero di imprenditrici: una crescita che non si arresta

L’Italia si posiziona al vertice dell’Unione Europea per numero di imprenditrici, confermando una tendenza in crescita che riflette il crescente protagonismo femminile nel mondo dell’impresa. Secondo i dati più recenti diffusi da Unioncamere ed elaborati dalla CGIA di Mestre, le donne titolari di attività economiche nel nostro Paese sono oltre 1,4 milioni, pari al 23% del totale delle imprese, un risultato che supera quello di grandi economie come Germania, Francia e Spagna.

A trainare questa crescita è anche il Mezzogiorno, che si conferma un territorio vivace e ricettivo all’imprenditoria femminile, con un’incidenza superiore alla media nazionale in diverse regioni e un ruolo sempre più centrale nello sviluppo di iniziative imprenditoriali guidate da donne.

Un segnale incoraggiante, che testimonia la capacità delle donne di creare impresa e generare valore, anche in un contesto ancora segnato da ostacoli strutturali. Restano infatti criticità legate all’accesso ai finanziamenti, alla conciliazione tra vita lavorativa e familiare e alla limitata diffusione nei settori ad alta intensità tecnologica.

Nonostante queste sfide, l’imprenditoria femminile italiana – con il Sud in prima linea – si conferma un asset strategico per la crescita e l’innovazione del Paese.

Convegno ANFoV: Data Center, la strategia italiana per il New Business

Investimenti, progetti e iniziative che generano valore e rafforzano la sovranità digitale

L’impatto generato dalla nascita di nuovi Data Center in Italia, la loro natura d’infrastrutture
strategiche per la realizzazione delle quali sono previsti, nei prossimi due anni, più di 10 miliardi di
investimenti, le ricadute per l’economia del nostro Paese e per il territorio, la funzione
determinante di aziende leader in un settore in evidente espansione qual è quello del digitale avanzato,
dell’intelligenza artificiale e delle nuove frontiere dell’innovazione.
Sono alcuni dei temi che verranno affrontati dall’importante convegno che ANFoV (Associazione
nazionale con sede a Torino, che da più di 40 anni riunisce alcuni dei maggiori soggetti imprenditoriali
ed istituzionali italiani che si occupano d’innovazione tecnologica, digitale e delle comunicazioni) ha
organizzato, in collaborazione con ANCI e UNCEM, per mercoledì 18 giugno a Roma, a partire
dalle ore 9, all’interno di Spazio Europa, sede dell’Ufficio in Italia del Parlamento europeo e della
Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Il convegno sarà uno dei più importanti eventi sul tema Data Center nel nostro Paese da inizio
anno.
Presenti oltre trenta relatori tra i più qualificati e noti rappresentanti di istituzioni, enti regolatori,
operatori, aziende, big tech, fornitori, esperti, tecnici, ricercatori, modo della politica e dei territori.
Introdurranno i lavori, che avranno inizio alle ore 9.30, gli interventi del Ministro dell’Ambiente e
della Sicurezza Energetica, Sen. Gilberto Pichetto, del delegato di ANCI, del Presidente di
UNCEM, Marco Bussone, del Direttore dell’Ufficio in Italia del Parlamento Europeo, Carlo
Corazza, del Presidente di ANFoV, Umberto De Julio e di ANCI Piemonte, con il Vice Presidente
Michele Pianetta.
L’evento, moderato dalla giornalista esperta d’innovazione e ICT, Mila Fiordalisi, vedrà, a seguire,
gli interventi di Luca Beltramino, Vice presidente dell’Italian Data Center Association e di Lucia
Fioravanti, Chief Corporate Affair del Polo Strategico Nazionale.
Sarà poi la volta, suddivisi in una serie di panel tematici, di realtà come: Open Fiber, con il
Responsabile attività Data Center, Andrea Lazzaroli; Retelit, con il Direttore Public Sector, Laura
Capodicasa; Iliad, con il Direttore Staff External Affairs, Michele Rillo; Rai Way con il Chief

Broadcasting & Media Officer, Umberto Babuscio; Cellnex, con il Direttore sezione Italia,
GianMarco Biagi; TIM Enterprise, con il Responsabile Business Development e Marketing,
Antonio Morabito.
A seguire, ancora, gli interventi di: Microsoft, con il Government Affairs Director Microsoft Italy,
Francesca Bitondo; IBM, con il direttore della Divisione IBM Technology per le infrastrutture,
Marco Ballan; Aruba, con Giancarlo Giacomello, Head of Data Center & Colocation Services;
Netalia, con l’Amministratore Delegato, Michele Zunino; Reply, con il Partner di Nimbus Reply,
Piero Vicari; Italtel, con il Chief Business Development Officer, Dario Lucatti e, infine,
ConsulThink, con l’Head of operation and CoFounder, Paolo Immarco.
In un ulteriore panel, dedicato alla situazione dei territori, gli interventi di: CSI, con il Direttore
Generale, Pietro Pacini; Iren, con il Chief Information Security Officer, Alessandro Cattelino;
Legambiente Lombardia, con il Responsabile scientifico Legambiente Lombardia, Damiano Di
Simine; CINECA, con il Direttore Operations Cineca, ing. Fabio Iginio Terragni; CINI, con il
Direttore del Laboratorio Nazionale Artificial Intelligence and Intelligent Systems, prof. Carlo
Sansone e di Fondazione LINKS, con il Direttore Generale della Fondazione, Stefano Buscaglia.
A metà mattinata, inoltre, vi sarà una relazione dell’Osservatorio Data Center del Politecnico di
Milano, tenuta dal Direttore della struttura, prof. Alessandro Piva.
A chiudere l’evento è previsto il contributo, da Bruxelles, del Relatore della legge europea
sull’intelligenza artificiale (IA-ACT), on. Brando Benifei.
Tutte le informazioni sul convegno, il programma dettagliato della giornata (e il link per seguire
l’evento in streamig), si possono trovare sul sito di ANFoV, www.anfov.it, nella sezione “Eventi”,
oppure cliccando qui. Sul sito di ANFoV e sui canali social, sono a disposizione anche tutte le altre
iniziative legate all’attività dell’associazione.
Il Presidente di ANFoV, Umberto De Julio, e il Segretario Generale di ANFoV, Antonello Angeleri,
dichiarano: “Siamo orgogliosi di poter contare su di una platea così qualificata e specializzata per
delineare un quadro aggiornato e preciso sulla realizzazione, messa in opera e gestione di strutture
davvero strategiche e fulcro dello sviluppo del nostro Paese quali sono i Data Center.
Questo evento e le altre attività di diffusione della cultura dell’innovazione che stiamo organizzando,
dimostrano come la nostra associazione, tra le più longeve in Italia nel sostegno all’innovazione
digitale avanzata, sia in significativa ulteriore espansione. Il nostro convegno – concludono De Julio
e Angeleri – proverà ad inquadrare tali strutture nell’ottica della strategia di crescita del Paese.
ANFoV, grazie ai suoi soci, e al grande lavoro svolto in questi anni, dimostra da 40 anni di essere un
fulcro, o meglio una leva importante per la diffusione capillare della cultura dell’innovazione in
Italia”.

Se si parla di quattrini, i numeri sono più chiari di indicatori o giri di parole

A cura di lineaitaliapiemonte.it

Di Carlo Manacorda

Riferendosi alla situazione economica, la politica usa forme astratte e termini piuttosto fumosi quando sarebbe meglio, giacchè si tratta di soldi dei cittadini, usare i numeri, in modo che tutti possano facilmente capire di cosa si parla. Ad esempio ci si riferisce spesso agli “indicatori” che sono strumenti complessi ben difficilmente comprensibili ai comuni cittadini. E, per la verità, capita che spesso inciampino anche i politici. Ecco un sintetico vademecum e il caso dell’aumento delle spese per la difesa…

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