ECONOMIA- Pagina 10

Gusto e territorio al Festival del riso

Vercelli diventerà da venerdì 12 a domenica 14 settembre 2025 il palcoscenico di Risò – Festival Internazionale del Riso, che trasformerà la città nella capitale del patrimonio risicolo italiano ed europeo.

La manifestazione ha come obiettivo principale la promozione della conoscenza e dell’apprezzamento del riso tra professionisti, opinion leader e consumatori.

Perchè Risò

“Risò sarà il primo Festival Internazionale del Riso e siamo onorati di ospitarlo come nazione leader della produzione in Europa – dichiara il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida – È un settore dalle grandi potenzialità e insieme alle altre nazioni produttrici europee e agli operatori specializzati avremo modo di discutere del futuro del comparto, delle sfide da affrontare e delle opportunità da cogliere. Sarà però anche occasione per mostrare ai cittadini il riso per quello che è: un alimento sano, nutriente e che ha tanto a che vedere con la nostra cultura che in tutto il mondo ci invidiano”.

“Il riso piemontese è un gioiello gastronomico ricercato in tutto il mondo dai grandi chef – sottolinea il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio – Per questo Risò rappresenta un palcoscenico innovativo a 360° per la promozione del riso piemontese e del territorio di cui è espressione. Vercelli è a pieno titolo la capitale del riso, e come Regione siamo al lavoro per far conoscere sempre di più la qualità e l’eccellenza di questo prodotto che è buono, perché è il migliore del mondo, è sano perché è gestito nel rispetto dell’ambiente e della salute umana, ed è giusto perché nessuno viene sfruttato nella catena di produzione”.

“Per far crescere la filiera piemontese in un panorama chiamato ad affrontare temi complessi come i nuovi mercati, i cambiamenti climatici e l’uso delle risorse idriche serve una forte politica di promozione accompagnata da innovazione, ricerca e coordinamento fra Regioni. Risò è quindi anche un momento di confronto e riflessione sulle sfide che il comparto deve affrontare, e sulle strategie più efficaci per sostenerlo – aggiunge l’assessore all’Agricoltura e Cibo Paolo Bongioanni – Il riso piemontese è un ambasciatore del gusto apprezzato a livello internazionale e che non a caso raggiunge per il 60% i mercati esteri. È un tesoro del nostro patrimonio agroalimentare e della nostra cucina accanto ai vini, ai formaggi, all’ortofrutta, alle carni e a tutti i prodotti di qualità che ora potranno anche fregiarsi del marchio “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte”.

Risò trova infatti pieno significato in un territorio la cui vocazione risicola è da sempre radicata e riconosciuta a livello nazionale ed europeo: il Piemonte, storicamente la principale regione risicola d’Italia, dispone di una superficie coltivata a riso di 114.000 ettari, 71.000 dei quali localizzati nella provincia di Vercelli.

Promosso da Provincia e Città di Vercelli ed Ente Nazionale Risi, Risò è organizzato in collaborazione con Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Ministero del Turismo, Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Università del Piemonte orientale, Cinecittà, Camera di commercio Monte Rosa Laghi Alto Piemonte e l’Atl Terre dell’Alto Piemonte con il contributo delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Torino e Cassa di Risparmio di Vercelli. A supportarlo sono l’Ecomuseo delle Terre d’Acqua con le sue cellule, i Borghi delle Vie d’Acqua, mentre a sostenerlo sono Mundi Riso in qualità di partner ufficiale, Atena luce gas e servizi, Associazione di irrigazione Ovest Sesia, Consorzio di Bonifica della Baraggia biellese e vercellese e Agricola Perazzo & Bresciani.

Il Villaggio del Riso

Fulcro della manifestazione il Village, area espositiva di 13.000 mq ad ingresso gratuito allestita in Piazza Antico Ospedale per celebrare dalle 10 alle 21 il riso italiano come simbolo identitario e ambasciatore dell’eccellenza agroalimentare nel mondo, con padiglioni dedicati all’aspetto istituzionale, commerciale e gastronomico.

Piantina del Villaggio

Nel Padiglione Produttori sarà possibile acquistare prodotti a base riso o derivati. Tra i numerosi stand presenti anche birrifici artigianali, pasticcerie, produttori di biscotti a base di riso esclusivamente senza glutine, farine, biscotti, snack, prodotti per l’igiene personale e per la pelle.

Due le mostre dedicate al chicco d’oro: “Riflessi di Riso”, un percorso espositivo immersivo e multisensoriale, accompagnerà i visitatori alla scoperta del mondo del riso nelle sue molteplici dimensioni, attraverso paesaggi riflessi nelle acque delle risaie e suggestioni visive, sonore e tattili; l’Area International, invece, attraverso numeri, racconti e immagini, illustrerà come il riso italiano, grazie alla sua eccellenza, varietà e sostenibilità, abbia saputo conquistare i mercati internazionali, attraversando culture e continenti.

L’Area Food, curata da Ascom Confcommercio Vercelli con Comtur Vercellese Servizi Srl e il coordinamento operativo dell’Albergo Ristorante “La Bettola” (Maio Group), proporrà un viaggio enogastronomico nel segno del riso. In collaborazione con una serie di esercizi Fipe del territorio verranno offerti risotti tradizionali, sushi creativo, arancini, pizze, dolci e gelati a base di riso, valorizzando la versatilità del prodotto. All’interno della Borsa Merci il Ristorante Gourmet, gestito da Maio Group, con un menù firmato dall’executive chef Luca Seveso per offrire un’esclusiva esperienza raffinata.

FederUnacoma, la federazione di Confindustria che rappresenta i costruttori di macchine, attrezzature e componentistica per l’agricoltura, esporrà una serie di macchinari agricoli per la risicoltura, come quelle per la manutenzione degli argini, livellatrici, aratri, seminatrici, robot per il diserbo meccanico, caricatori telescopici, con particolare attenzione alla sostenibilità. La Fondazione Marazzato presenterà invece alcuni trattori agricoli d’epoca e permetterà di sperimentare la realtà virtuale a bordo del Fiat 666N7 e di un Moto Guzzi Ercole in livrea Agipgas degli anni ’50.

Particolare attenzione sarà rivolta ai più piccoli, che nell’Area Fun potranno vivere un’esperienza educativa grazie alla pista di trattori giocattolo, realizzata in collaborazione con la Fondazione Marazzato, per avvicinarsi in modo ludico al mondo agricolo.

Non mancheranno la divulgazione e l’informazione, a partire dall’allestimento, sul sagrato della basilica di Sant’Andrea, di sette piccole risaie, ciascuna delle quali ospiterà una varietà classica del riso italiano (Roma, Carnaroli, Arborio, Baldo, Sant’Andrea, Vialone Nano e Ribe), e due microaree dedicate alla vegetazione spontanea tipica delle Terre d’Acqua, con una scenografica spettacolare che unisce storia, agricoltura e arte.

La Regione Piemonte racconterà le proprie eccellenze agroalimentari e il nuovo brand “Piemonte Is – Eccellenza Piemonte” venerdì 12 alle 12 con le bollicine dell’Alta Langa Docg, Vino dell’anno 2025, mentre le principali organizzazioni nazionali di rappresentanza del mondo agricolo e produttivo presso il Padiglione Filiera presenteranno una visione di insieme sul settore risicolo.

 

I convegni

In una serie di incontri al Salone Dugentesco, istituzioni, università, enti di ricerca, associazioni di categoria e imprese dialogheranno sulla sostenibilità, sugli effetti del cambiamento climatico, sull’innovazione tecnologica, sulla valorizzazione del riso come alimento funzionale, sull’economia circolare, sulla biodiversità, sul legame tra riso e salute e sull’internazionalizzazione del prodotto.

Proprio per riflettere sulle problematiche che esistono Ministero dell’Agricoltura ed Ente Nazionale Risi hanno organizzato per venerdì 12 alle ore 14 al Teatro Civico il convegno “The future of EU rice sector: a common strategy”, che vedrà la partecipazione dei massimi livelli istituzionali del settore agricolo dei Paesi europei produttori di riso per discutere delle varie questioni che preoccupano la filiera risicola e individuarne le soluzioni.

ll ruolo delle mondine

Le mondine diventano protagoniste di Risò con iniziative che intrecciano memoria, cultura e attualità.

Un convegno organizzato dal Comune di Vercelli con l’Università del Piemonte Orientale (UPO) approfondirà il tema della conquista delle otto ore, mentre il talk della Fondazione Circolo dei lettori, insieme al regista Enrico Verra, proporrà una riflessione sul film Riso amaro”.

La mostra fotografica “Le donne di Riso amaro”, allestita presso la Galleria dei Benefattori e realizzata dal Museo Nazionale del Cinema di Torino con il sostegno di Cinecittà, renderà omaggio al capolavoro di Giuseppe De Santis con immagini storiche, foto di scena e ritratti di Silvana Mangano.

Al Cinema Italia, spazio a due proiezioni speciali: l’11 settembre alle ore 21 il documentario “Sorriso Amaro”, sostenuto da Regione Piemonte e Film Commission Torino Piemonte, e il 13 alle 21 il celebre film neorealista.

Alla scoperta della terra del riso

Per accompagnare i visitatori alla scoperta della terra del riso e delle sue profonde radici storiche, sono stati ideati sei tour guidati tematici, a cura di Somewhere Tour Operator, realtà di riferimento nel panorama del turismo culturale in Piemonte.

Non semplici escursioni, ma viaggi narrativi per raccontare il patrimonio del territorio: dalle risaie ai borghi storici, passando per le trasformazioni che hanno segnato la civiltà rurale.

RisòFF – il Fuori Festival

I ristoratori Fipe di Vercelli aderiscono con i Risò Days, proponendo menù tematici, mentre i musei cittadini prolungano gli orari di apertura. Invece le Risò Night vogliono animare il centro di Vercelli con performance dal vivo e intrattenimento.

Tra le altre iniziative mongolfiere, fattoria didattica e risaia ricostruita ad Asigliano, laboratori per bambini, mostre e visite alla grangia a Pobietto, spettacoli medievali e visite ai castelli a Rovasenda.

L’Associazione Lavoro Over 40 apre un nuovo spazio a Torino

Per contrastare la disoccupazione matura

L’Associazione Lavoro Over 40, ente del Terzo Settore impegnato dal 2003 nella lotta alla discriminazione lavorativa legata all’età, ha annunciato l’apertura del suo nuovo punto d’incontro in corso Moncalieri 18 a Torino, reso possibile grazie alla collaborazione con la Circoscrizione 8 e che nella prima fase sarà operativo, previo appuntamento via mail.
Questo spazio non è solo una sede operativa, ma vuole diventare un vero e proprio cuore pulsante di iniziative volte a offrire supporto concreto ai lavoratori maturi in cerca di ricollocazione professionale, in particolare modo nella città di Torino che si trova oggi in una situazione di grave crisi occupazionale, in un momento storico in cui la disoccupazione  tra gli over 40 viene definita la “terza calamità sociale” in Italia, l’Associazione si pone l’obiettivo di combattere il pregiudizio e valorizzare l’enorme patrimonio di competenze ed esperienza di questa fascia di lavoratori.
La missione di LO40 è chiara, creare un cambiamento culturale che riconosca il valore dell’esperienza, offrendo un luogo di accoglienza, scambio e supporto.

Le attività dell’Associazione Lavoro Over 40 includono sostegno alla ricerca di lavoro , fornendo strumenti e percorsi  per migliorare la propria spendibilità nel mercato del lavoro; formazione e aggiornamento, organizzando workshop e incontri per acquisire nuove competenze, networking, creando opportunità di connessione tra gli associati e il mondo del lavoro; sensibilizzazione, portando il tema della discriminazione per età  all’attenzione delle istituzioni e dell’opinione pubblica.
L’Associazione invita tutti i cittadini interessati a sostenere e beneficiare delle sue attività  e a mettersi in contatto con lei.

E mail infopiemonte@lavoro-over40.it

Referente territoriale di Torino Roberta Cortese 351/4257391 e Alberto Catania 340/3572693

Mara Martellotta

Proseguono gli Open days degli ITS Academy

Gli ITS Academy del Piemonte hanno calendarizzato gli Open days che permetteranno a studenti e famiglie interessate di scoprire le opportunità di studio e lavoro che vengono offerte:

ECCO I PROSSIMI APPUNTAMENTI:

* l’ITS Tam (www.itstambiella.it) il 12 settembre alle ore 15 e il 4 ottobre alle 10.30 in via Carducci 4 a Valenza Po (AL) per la gioielleria e 6 settembre alle 10.30 presso i Laboratori di Cerrione/Magnonevolo (via De Gasperi 26) per il tessile e moda;

* l’ITS Biotecnologie (https://www.its-biotecnologiepiemonte.it/) il 25 settembre alle 16 in via Ribes 5 a Colleretto Giacosa (TO);

*l’ITS Aerospazio (www.its-aerospaziopiemonte.it) il 22 settembre alle 15 in via Braccini 17 a Torino;

«Gli ITS rappresentano un’eccellenza formativa in cui la Regione Piemonte crede fortemente e su cui continua a investire con convinzione, perché danno una risposta concreta al fabbisogno di competenze delle imprese e offrono ai nostri giovani una prospettiva chiara: lavoro assicurato al termine del percorso», evidenzia Elena Chiorino, vicepresidente e assessore regionale alla Formazione professionale, precisando che «frequentare un ITS è gratuito e significa accedere a una formazione altamente specializzata, costruita insieme alle aziende, che garantisce occupabilità e valorizza il talento. È questa la strada che vogliamo continuare a percorrere: mettere in connessione formazione e impresa per dare un futuro solido e dignitoso ai nostri ragazzi».

Con una dotazione complessiva di 24,9 milioni di euro, derivanti dal Fondo sociale europeo Plus e dal Fondo nazionale per l’istruzione tecnologica superiore. e forte di una percentuale dell’87% di occupati entro un anno dal termine dei corsi, il Piemonte si appresta così ad attivare la nuova offerta di corsi biennali gratuiti post diploma che costituiscono il canale non accademico di formazione terziaria che risponde alla domanda delle imprese di nuove ed elevate competenze tecniche-tecnologiche per promuovere i processi di innovazione.

I diplomati ITS

Le figure professionali formate dai percorsi ITS sono “tecnici superiori” con diploma di specializzazione per le tecnologie applicate (percorso biennale, quinto livello del quadro europeo delle qualificazioni-EQF) oppure, se hanno frequentato un percorso triennale, con il diploma di specializzazione superiore per le tecnologie applicate (sesto livello del quadro europeo delle qualificazioni).

I percorsi formativi e il contributo al mondo del lavoro

Gli ITS Academy hanno il compito prioritario di potenziare e ampliare la formazione professionalizzante di tecnici superiori con elevate competenze tecnologiche e tecnico-professionali, per contribuire in modo sistematico a sostenere le misure per lo sviluppo economico e la competitività del sistema produttivo, colmando progressivamente la mancata corrispondenza tra domanda e offerta di lavoro, che condiziona lo sviluppo delle imprese, soprattutto di quelle piccole e medie, e di assicurare, con continuità, l’offerta di tecnici superiori a livello post-secondario in relazione alle aree tecnologiche considerate strategiche nell’ambito delle politiche di sviluppo industriale e tecnologico e di riconversione ecologica.

Gli ITS Academy contribuiscono a diffondere la cultura scientifica e tecnologica, l’orientamento permanente dei giovani verso le professioni tecniche e l’informazione delle loro famiglie, l’aggiornamento e la formazione in servizio dei docenti di discipline scientifiche, tecnologiche e tecnico-professionali della scuola e della formazione professionale, le politiche attive del lavoro – soprattutto per quanto attiene alla transizione dei giovani nel mondo del lavoro – la formazione continua dei lavoratori tecnici altamente specializzati, nel quadro dell’apprendimento permanente per tutto il corso della vita, e il trasferimento tecnologico, soprattutto nei riguardi delle piccole e medie imprese.

Le aree tecnologiche

La formazione superiore erogata dagli ITS Academy tiene conto delle principali sfide attuali e delle linee di sviluppo economico, con particolare attenzione a: transizione industriale ed ecologica, compresi trasporti, mobilità e logistica, meccatronica e aerospazio; transizione digitale, in particolare tecnologie dell’informazione, della comunicazione e dei dati; nuove tecnologie per il made in Italy, compreso l’alto artigianato artistico (tessile, abbigliamento, moda e alta gioielleria); biotecnologie, chimica e nuove scienze della vita; tecnologie per i beni e le attività artistiche e culturali e per il turismo; sistema agroalimentare; energia ed edilizia sostenibile; servizi alle imprese e agli enti senza fine di lucro.

La didattica

I corsi ITS Academy in Piemonte sono biennali o triennali, di 900 ore per ciascun anno del percorso, con almeno il 35% del monte ore complessivo di attività di stage (realizzabile anche all’estero in Alto Apprendistato) in azienda. Almeno il 60% del monte ore complessivo (escluse le ore di stage) deve essere svolto da docenti provenienti dal mondo del lavoro.

Gli allievi devono essere almeno 20 per ogni corso; in prevalenza il gruppo classe deve essere costituito da persone disoccupate; per accedere a un corso ITS gli allievi (sia giovani che adulti) devono possedere un diploma di istruzione secondaria superiore o un diploma professionale quadriennale, completato da un certificato di specializzazione tecnica superiore conseguito in esito ai corsi di istruzione e formazione tecnica superiore.

 

Rapporto Montagne Uncem a Perosa Argentina

Non parliamo più di “spopolamento”. La situazione demografica è più complessa e articolata. E dunque: come vanno economia e società nella montagna pinerolese? Quale è il quadro dell’emigrazione? E come sta andando il lavoro della Green Community?

Domande e risposte nel focus sul Pinerolese sabato 13 settembre alle ore 18 a Perosa Argentina, a Villa Willy, per la presentazione del “Rapporto Montagne Italia 2025” realizzato da Uncem ed edito da Rubbettino [ https://www.store.rubbettinoeditore.it/catalogo/rapporto-montagne-italia-2025/?highlight=montagne ].

Il Rapporto supera le 800 pagine di dati, numeri, analisi, approfondimenti coordinati da Luca Lo Bianco e Marco Bussone, con un gruppo di autori che vanno da Aldo Bonomi, sociologo di AASTER, a Giampiero Lupatelli di Caire, a Nando Pagnoncelli di Ipsos. Testi di Papa Francesco, del Presidente Mattarella, del Ministro Calderoli. Un lavoro di analisi a 6 anni dall’ultimo Rapporto sulla Montagna presentato da Uncem. Rimarcando l’importanza del lavoro che le Unioni montane del Pinerolese e Chisone e Germanasca stanno facendo nella Green Community finanziata dal PNRR.

A Perosa Argentina sabato pomeriggio – incontro aperto a tutte e tutti – interverranno Nadia Brunetto, Sindaca; Mauro Vignola, Presidente Unione montana del Pinerolese; Irene Bongiovanni, Presidente Confcooperative Piemonte Nord; Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte; Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem; Marco Gallo, Assessore regionale alla Montagna e alle Foreste.

Si accendono i riflettori sulla moda a Torre Pellice

Il Comune di Torre Pellice, il 12 e 13 settembre prossimo, accende i riflettori sulla moda, diventando crocevia oltre che di moda anche ci cultura e sostenibilità grazie alla collaborazione con “Fuorimoda”, l’associazione culturale che presenta un doppio appuntamento dedicato alla moda con uno sguardo rivolto al dialogo interculturale e all’impegno sociale. Venerdì 12 settembre l’appuntamento è per le ore 21.30 presso la galleria Scroppo di via D’Azeglio 10, con una serata dedicata alla proiezione di un documentario prodotto da Fuorimoda che documenta un viaggio in Senegal, alla scoperta di tecniche artigianali locali e realtà virtuose nel campo della moda etica. L’appuntamento seguirà con un dibattito tra due giovani di origine senegalese, che offriranno al pubblico un’occasione di riflessione e confronto, raccontando il progetto e i suoi sviluppi. Durante l’evento si svolgerà un’asta solidale di capi realizzati in collaborazione con artigiani senegalesi.

La giornata di sabato 13 settembre si aprirà alle 10.30 nei giardinetti del quartiere di San Ciò, con letture dedicate ai più piccini, a cura della biblioteca civica comunale. Alle 18, in via Repubblica 1, nei locali del Comune di Torre Pellice, si concluderà la manifestazione con un evento serale dedicato all’associazione Fuorimoda, associata a EsseMME Studio, specializzata nell’utilizzo creativo dei capi d’abbigliamento. Il programma include la presentazione del progetto, una sfilata ei moda non convenzionale con capi rigenerati, la visita al nuovo spazio creativo messo a disposizione dal Comune e un aperitivo offerto dalla Pro Loco.

Ingresso agli eventi gratuito, non è richiesta la prenotazione.

Info: consultare pagina Instagram @essemme.studio

Mara Martellotta

I primi riscontri del gemellaggio territoriale tra Piemonte e Liguria

La partnership sancita dal progetto Nord Ovest Cultura, siglato a Moncalvo lo scorso 28 giugno, ha come obiettivo il coinvolgimento delle comunità locali, finalizzato ad aumentare il senso di comunità sul territorio indipendentemente dai confini, l’evidenziazione dell’importanza di consuetudini, storia locale e tradizioni che diventano parte imprescindibile dell’identità culturale di un territorio. Questa partnership vuole fornire occasione di condivisione e co-progettazione culturale creando momenti artistici condivisi che possono favorire lo scambio turistico e il potenziamento della comunicazione integrata per la promozione delle realtà locali, creando anche nel medio termine un nuovo posizionamento dei comuni e degli enti coinvolti, attraverso la promozione orientata a mercati e target.

È cominciata con la fase che vede la promozione di un calendario concertato delle date di eventi sui mercati turistici italiani ed esteri dei comuni coinvolti, la valorizzazione delle risorse territoriali ed eccellenza oltre all’integrazione di nuovi prodotti turistici, la promozione di un turismo sostenibile, della qualità dell’accoglienza e dell’innovazione, creando opportunità occupazionali e puntando su attività che siano compatibili con la salvaguardia delle risorse e la vocazione dei territori. La prima tappa di condivisione si è tenuta a Piea d’Asti, il 27 luglio, in cui al festival Kaptur, organizzato da Monferrato On Stage, sono saliti sul palco The Originals. Cibi e bevande sono stati realizzati a cura di una delegazione di Pietra Ligure, rappresentata dall’associazione Circolo Giovane Ranzi, e dal team di cucina della Pro Loco di Piea con Monferrato Rural Food. Alle tipicità piemontesi si sono affiancate le preparazioni liguri come la cima alla ligure e le trofei, oltre ai nobili vini come il Vermentino. Il 14 è 15 agosto, a Finale Ligure, nell’ambito del Finale Music Festival, il Piemonte si è affacciato in Liguria con vini e tipicità piemontesi, protagonisti di una data del Ponente Vibes. La delegazione del Monferrato era composta da una rappresentanza di Monferrato On Stage, unitamente al Consorzio del Barbera e dei vini del Monferrato, Enoteca regionale di Albugnano, associazione produttori Monferrato Excellence e Consorzio di Cocconato Riviera del Monferrato. In rappresentanza delle amministrazioni comunali dei paesi coinvolti, il Vicesindaco di Finale Ligure Maura Firpo, il Sindaco di Piea Alessandro Borgo hanno dato vita a un simbolico scambio di eccellenze.

L’accordo tra Monferrato On Stage e Ponente Vibes rappresenta un importante traguardo che ha caratterizzato due territori figli della stessa comunità, ed è stato prestigioso cominciare questo rapporto interregionale che si estende anche a identità e fratellanza dei territori, non solo a condivisioni di carattere gastronomico. Il momento che rimane più impresso è rappresentato dallo stato di meraviglia del Presidente del Circolo Giovane Ranzi, incredulo di aver venduto tutti i vini liguri in Monferrato, terra di vini per antonomasia. Il progetto Ponente Vibes rappresenta una contaminazione culturale tra diversi territori, una sinergia che sarà foriera di crescita per entrambe le realtà.

Nel mese di settembre continueranno le manifestazioni di Ponente Vibes con un ricco calendario che si snoderà da mercoledì 10 fino a domenica 14 settembre, in cui concerti, seminari e raduni caratterizzeranno la proposta.

Mara Martellotta

ESCP Business School al 7° posto nella classifica mondiale Financial Times

 

Master in Management

 

Nella classifica annuale del Financial Times dei 100 migliori Master in Management, ESCP Business School si posiziona al 1° posto nel Regno Unito, in Germania, in Spagna, in Italia e in Polonia, al 3° in Francia, al 5° in Europa e al 7° a livello mondiale

 

Torino, 8 settembre 2025 – Il Master in Management (MIM) di ESCP si distingue per la sua visione internazionale. Il programma è al quinto posto a livello mondiale per l’esperienza internazionale offerta e vanta, tra le prime dieci business school al mondo, la comunità studentesca (98% di studenti internazionali) e il corpo docente (93% di docenti internazionali, di cui il 46%donne) più diversificati.

 

Con una durata di due anni e la possibilità di scegliere tra 6 diversi paesi europei, il MIM di ESCP forma leader responsabili, audaci e creativi capaci di operare all’intersezione tra business, tecnologia e affari internazionali. Con oltre 70 specializzazioni, 45 partnership di doppia laurea e 6 campus europei, questo programma offre opportunità senza pari di esposizione globale e personalizzazione.

 

Ogni anno, oltre 1.200 studenti si laureano nel programma MIM di ESCP, rappresentando la coorte più numerosa tra le prime 100 del ranking. Con un tasso di soddisfazione complessivo di 8,95 su 10, il corpo docente e il personale di ESCP sono impegnati nel garantire il successo accademico e la crescita personale di ogni studente.

 

Al centro della visione strategica e del modello pedagogico di ESCP c’è l’impegno costante verso l’innovazione, finalizzata  a promuovere una leadership etica e centrata sulla persona, fondata sul pensiero critico e sistemico. Tutti gli studenti ESCP, inclusi quelli del primo e del secondo anno del Master in Management, iniziano questo nuovo anno accademico come protagonisti attivi  della trasformazione della Business School nell’ambito dell’intelligenza artificiale. 

 

Oltre 12.000 studenti, docenti e membri dello staff hanno infatti accesso ai modelli di intelligenza artificiale avanzata tramite ChatGPT Edu di OpenAI. Oltre a usare l’AI, hanno l’opportunità di modellarla e costruirla personalmente grazie all’open science e all’AI open-source attraverso la piattaforma Academia Hub di Hugging Face. Al fine di garantire un uso responsabile, ogni studente segue fin dal primo giorno un corso intitolato “GenAI nel business e nei miei studi”.

 

“Dal 2010, il Master in Management di ESCP si è costantemente classificato tra i primi 10 programmi al mondo – afferma il Prof. Léon Laulusa, Executive President e Dean di ESCP Business School – Questa eccellenza costante riflette non solo il nostro orgoglio, ma anche la nostra determinazione collettiva a plasmare il futuro della formazione manageriale, con l’ambizione audace e condivisa di diventare la prima Università Europea di Management entro il 2030.”

 

Il Master in Management ESCP, ogni anno, forma oltre un migliaio di futuri manager e imprenditori fornendogli visione strategica ed eccellenza operativa, consentendogli di avere successo e un impatto positivo in settori globali come consulenza, finanza, tecnologia, lusso e moda. Secondo la classifica FT 2025, il 100% degli studenti MIM di ESCP ha trovato lavoro entro tre mesi dalla laurea.

Il programma ottiene ottimi risultati anche in termini di sostenibilità, classificandosi all’ottavo posto a livello mondiale per l’insegnamento di tematiche ESG e net zero. ESCP integra i principi ESG nei corsi di base di business, offrendo al contempo specializzazioni dedicate alla sostenibilità, tra cui la finanza sostenibile e l’imprenditoria sociale.

 

“Grazie alla dedizione del nostro corpo docente e del nostro personale, e al duro lavoro dei nostri studenti, ogni laureato ESCP lascia la Business School dotato delle competenze e della mentalità necessarie per collaborare con team internazionali e multiculturali e guidarli – afferma il Prof. Yannick Meiller, Associate Dean del Master in Management presso ESCP Business School – Congratulazioni ai nostri ex studenti, studenti, docenti e personale, i cui sforzi collettivi hanno reso possibili questi risultati eccezionali anno dopo anno”.

 

Per ulteriori informazioni sul Master in Management di ESCP, visitare il sito: https://escp.eu/programmes/master-in-management. 

Trafori alpini: Giachino risponde a Gribaudo

L’onorevole Chiara Gribaudo fa bene a porre il problema creato dalla chiusura per manutenzione straordinaria del Monte Bianco che crea problemi ai trasporti di un Paese come l’Italia che di trasporti ha più bisogno di tutti gli altri. In questo caso però il Ministro Salvini non ha alcuna responsabilità . Responsabilità ne hanno invece coloro che nel 2015, a  cinquant’anni dalla inaugurazione del Traforo autostradale, non pensarono  alle alternative. Non solo non si pose allora il tema del raddoppio ma neanche si accelero ‘ la costruzione della TAV, la grande e più alternativa perche’ oltre a ridurre il congestiona mento del traffico , diminuirà in modo strutturale l’inquinamento . Invece la TAV va avanti a rilento e venne fermata dai due governi Conte con cui oggi il PD vuole sciaguratamente costruire il campo largo. La chiusura obbligata del Traforo fa venire a galla tutte le conseguenze negative dei blocchi causati dai NOTAV e dai  NOTangenziale di Torino .
Il tema da porre invece è quello relativo ai tempi di costruzione delle opere italiane. Il tempo perso nella realizzazione della TAV li paga la economia che cresce di meno da anni, li paga il lavoro, li paga il PIL che cresce poco e non riduce il Debito pubblico e il suo costo. Il tavolo è da fare con i Sindaci e i Parroci della Val di Susa che sono contrari alla TAV e in tanti modi la rallentano autorizzando il Festival della Felicità e i Campeggi dei NoTav che si concludono sempre con l’assalto violento del  cantiere a Chiomonte. Il risultato di chi ha rallentato la TAV sarà quello di far  raddoppiare due trafori autostradali alpini prima il Frejus e domani il Bianco.
Gli unici che non hanno responsabilità e che hanno la coscienza a posto siamo noi  SITAV  che riempimmo piazza Castello il 10 Novembre del 2018.  Grazie a quella Piazza e grazie al voto  del Senato del 7 agosto 2019 , che salvo’ l’opera,  L’Europa ha deciso di cofinanziare non solo il tratto internazionale della TAV ma anche la tratta da Susa a Torino. Le reti ferroviarie sono e saranno sempre più strategiche al punto che ogni anno dalla Cina arrivano in Europa ventimila treni merci. Senza scambi commerciali il nostro Paese crescerebbe ancora di meno e il costo lo pagherebbero sempre i più deboli e i senza lavoro.
Mino Giachino 
SITAV SILAVORO

Mur e Compagnia di San Paolo, protocollo sul Piano Mattei

Per promuovere innovazione, formazione e cooperazione internazionale 

Roma- È stato sottoscritto ieri, presso la sede della Fondazione, il protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Università e della Ricerca, rappresentato dal Ministro Anna Maria Bernini, e la Fondazione Compagnia di San Paolo, nella persona del Presidente Prof. Marco Gilli.

C’è un’Italia che guarda all’Africa come a un partner strategico per costruire futuro. È in questo spirito che nasce la collaborazione tra il Ministero dell’Università e della Ricerca e la Fondazione Compagnia di San Paolo formalizzata  attraverso un Protocollo d’Intesa che mette al centro il Piano Mattei, con l’ambizione di renderlo qualcosa di più di una visione: un insieme di azioni concrete, già in corso e di altre da sviluppare

Il Piano Mattei, iniziativa strategica del Governo italiano, propone una nuova visione delle relazioni con il continente africano, fondata su partenariati paritari, sviluppo condiviso e diplomazia della conoscenza. In questo quadro, la filantropia può svolgere un ruolo essenziale nell’attivare sinergie, catalizzare risorse e rendere scalabili soluzioni ad alto impatto.

La Fondazione Compagnia di San Paolo, coerente con la propria visione e con l’attenzione costante alla dimensione internazionale, intende contribuire a questo disegno attraverso la valorizzazione di esperienze già maturate e l’attivazione di nuove traiettorie progettuali in ambiti chiave: salute materno-infantile, transizione agroecologica, trasferimento tecnologico.

Nel solco delle politiche europee e nazionali, il protocollo prevede azioni condivise per migliorare l’accesso ai programmi di finanziamento europei, promuovere la Terza Missione universitaria e realizzare infrastrutture strategiche per la formazione e la ricerca.

Oggi non firmiamo solo un protocollo. Diamo carburante al motore dell’innovazione, dell’internazionalizzazione e della cooperazione. Un motore che collega il pubblico e il privato, il locale e il globale, il mondo della ricerca e quello della filantropia. Questa firma è un patto strategico. Una vera e propria joint venture. Una piattaforma concreta per scambiare conoscenze e saperi, unire risorse, costruire progetti ad alto impatto sociale, scientifico, economico. Perché non basta avere buone idee: servono partner giusti, visione e voglia di agire come la Fondazione Compagnia di San Paolo. E noi oggi mettiamo tutto questo in campo. E lo facciamo all’insegna di un impegno chiaro: dare un ulteriore impulso agli obiettivi del Piano Mattei per l’Africa. Un Piano che non vuole esportare modelli preconfezionati, ma costruire alleanze solide e solidali” – ha dichiarato il Ministro Anna Maria Bernini.

“Le fondazioni filantropiche stanno acquisendo un ruolo sempre più rilevante nel sostegno alla ricerca e all’innovazione, grazie a un equilibrio attento tra contributi diretti, investimenti di lungo periodo e interventi mirati di formazione e capacity building. Si sta affermando, in questo ambito, un modello di collaborazione a quattro attori – Public-Private-Philanthropic Partnership (4P) – che si dimostra particolarmente efficace nella promozione della cooperazione internazionale, con una particolare attenzione ai Paesi in via di sviluppo. Proprio su questo approccio si fonda il Memorandum d’Intesa siglato con il Ministero dell’Università e della Ricerca. Il protocollo ha un duplice obiettivo: da un lato, proiettare su scala nazionale le iniziative concrete di cooperazione con il continente africano già avviate dalla Compagnia di San Paolo, in coerenza con le priorità indicate dal Piano Mattei; dall’altro, avviare con il MUR sperimentazioni congiunte che possano essere valutate e, in prospettiva, estese su scala più ampia. L’obiettivo è contribuire allo sviluppo di una cooperazione internazionale fondata sulla conoscenza, sulla sostenibilità e sullinnovazione. In questa prospettiva, intendiamo sostenere studi e progetti pilota che evidenzino il ruolo strategico delle fondazioni filantropiche nell’ambito del Piano Mattei, e promuovere iniziative sperimentali con gli Atenei, finalizzate a rafforzare la competitività della ricerca italiana e ad attrarre talenti da ogni parte del mondo. Parallelamente, lavoreremo per consolidare il rapporto tra università e territori, contribuendo alla realizzazione di infrastrutture strategiche nei settori scientifico e tecnologico, che – a partire dai nostri contesti di riferimento – possano generare ricadute significative su scala nazionale. — ha dichiarato Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo

La Compagnia di San Paolo è già oggi impegnata in una serie di iniziative che rispondono in modo concreto alle priorità indicate dal Piano Mattei.

In otto Paesi africani sostiene CUAMM – Medici con l’Africa per migliorare i servizi di salute materno-infantile e nutrizionale, contribuendo a rendere le cure più accessibili e a garantire condizioni di vita migliori per madri e bambini. In Africa occidentale partecipa al programma JAFOWA – Joint Action for Farmers Organisations in West Africa – per promuovere pratiche agroecologiche sostenibili e rafforzare la sovranità alimentare delle comunità locali.

L’innovazione è un altro campo d’azione fondamentale. In collaborazione con Fondazione Cariplo, la Compagnia lavora al rafforzamento delle competenze nel settore della cooperazione internazionale attraverso iniziative di open innovation e capacity building, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo sostenibile dei territori.

Nel settore educativo, l’esperienza maturata con il progetto “Città dell’Educazione” – che valorizza la formazione come leva di trasformazione sociale e riduzione delle disuguaglianze – si connette in modo naturale con l’iniziativa “Empowering Through Education” promossa in Costa d’Avorio.

Allo stesso modo, le Comunità Energetiche Rinnovabili sostenute in Italia dalla Compagnia possono entrare in dialogo con il centro panafricano sulle energie rinnovabili “From Zero to Green” attivo in Marocco, generando scambi e collaborazioni fra esperienze e competenze.

Anche nell’ambito dell’intelligenza artificiale e della sanità digitale la Compagnia di San Paolo è in linea con le traiettorie del Piano Mattei. La collaborazione con il centro AI4Industry, promuovono un’AI etica, trasparente e responsabile come strumento di sviluppo sostenibile, aprendo opportunità di cooperazione con l’AI Hub for  Sustainable Development, iniziativa faro del Piano Mattei

In sanità, esperienze consolidate come Hospeedal, NeoGen e di transizione digitale con l’Ospedale Cottolengo possono rappresentare modelli utili per rafforzare l’accessibilità e l’efficacia dei sistemi sanitari africani.

A tutto ciò si affianca l’impegno costante della Compagnia per lo sviluppo del sistema universitario e dell’innovazione. Con oltre 213 milioni di euro mobilitati negli ultimi anni, la Fondazione sostiene la competitività della ricerca, l’attrazione dei talenti e il passaggio delle idee dal laboratorio al mercato.

Con il programma Geneva Science and Diplomacy Anticipator, esploriamo le sfide della governance globale, mentre attraverso i nostri investimenti mission-driven, contribuiamo alla strategia italiana per l’Africa delineata nel Piano Mattei.

Sul fronte della ricerca, puntiamo a rafforzare competenze e infrastrutture scientifiche, promuovendo nuove politiche per l’innovazione e sostenendo la partecipazione di università e centri di ricerca a programmi europei di frontiera, come nel progetto vEIColo.

Infine, siamo partner di un accordo con le Nazioni Unite per rendere operativo un Consiglio Consultivo Scientifico, e con il bando Next Generation We, aiutiamo le autorità locali ad accedere efficacemente ai fondi europei e nazionali.

Attraverso queste azioni, la Compagnia di San Paolo conferma il proprio ruolo di attore impegnato a costruire legami forti e paritari tra Europa e Africa, mettendo a sistema risorse, competenze e visione per affrontare insieme le grandi sfide globali. Il Protocollo firmato oggi non rappresenta un punto di partenza, ma un punto di convergenza tra due visioni già in cammino.

 

Automotive e aerospazio, nuove opportunità di lavoro con la riqualificazione professionale

LA CRISI TRASFORMATA IN FUTURO

Il progetto della Regione Piemonte è realizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, Manpower, Microtecnica -azienda del Gruppo Safran- e Assocam Scuola Camerana e ha permesso a lavoratori in cassa integrazione provenienti da TE Connectivity di trovare occupazione nell’industria dell’aerospazio dopo un percorso di formazione e aggiornamento professionale

Trasformare la cassa integrazione in un’opportunità: accompagnare lavoratori provenienti da settori in crisi, come l’automotive, in percorsi di formazione e riqualificazione per favorirne l’inserimento in ambiti strategici e in espansione come l’aerospazio, dove cresce la domanda di professionalità specializzate: è l’obiettivo del progetto della Regione Piemonte e realizzato da Agenzia Piemonte Lavoro, Manpower, Assocam Scuola Camerana e Microtecnica, azienda del Gruppo Safran.

Grazie all’iniziativa, 10 lavoratori provenienti da TE Connectivity, sono stati coinvolti nei mesi scorsi in un percorso gratuito per il lavoratore di 300 ore di formazione teorica e pratica altamente qualificante che ha consentito di adattare le loro competenze al nuovo settore industriale dell’aerospazio.

Sette tra loro hanno iniziato a lavorare dal 1° settembre in Microtecnica, azienda del Gruppo Safran, con sede a Torino, specializzata nella meccanica di precisione per l’industria aerospaziale. I 7 collaboratori, di età compresa tra i quaranta e i sessant’anni, sono stati formati come operatori macchine utensili specializzati nell’utilizzo di torni e frese CNC con i quali nel loro nuovo impiego realizzeranno componenti per aeromobili ad ala fissa e mobile. Sono stati assunti con un contratto di somministrazione con Manpower. Per gli altri partecipanti al corso di formazione sono in corso colloqui per altre aziende del comparto, per un totale di 10 persone formate.

Si tratta di un esempio di collaborazione tra pubblico e privato finalizzata a soddisfare un bisogno occupazionale e una necessità di reclutamento di figure professionali qualificate da parte dell’industria: Regione Piemonte e Manpower, avvalendosi della collaborazione di Agenzia Piemonte Lavoro, sulla base di un bisogno di tecnici specializzati espresso da Microtecnica, hanno infatti progettato l’iniziativa con l’idea di selezionare e coinvolgere in un percorso di riqualificazione professionale persone in cassa integrazione che avevano già sviluppato un’esperienza in un settore distante per processo e prodotto come l’automotive, e di aggiornare le loro competenze per allinearle con le caratteristiche richieste dall’industria aerospaziale.

Il progetto fa parte del programma Garanzia Occupabilità dei Lavoratori – GOL e si inserisce nell’ambito del percorso 105, misura unica in Italia che prevede un’integrazione economica in busta paga per i lavoratori che percepiscono un ammortizzatore sociale e che decidono di avviare un percorso di riqualificazione.

Il percorso formativo, che ha previsto 300 ore suddivise tra contenuti tecnici di mestiere (disegno meccanico, metrologia, cicli di lavorazione) e formazione laboratoriale su tecnologia avanzata, è stato realizzato in collaborazione con Assocam Scuola Camerana presso il loro polo d’eccellenza. La sinergia tra tutti i soggetti coinvolti ha permesso di riconoscere e valorizzare le competenze trasversali dei lavoratori, spesso non immediatamente visibili, trasformandole in leve strategiche per la riqualificazione professionale degli stessi.

“La Regione Piemonte non può e non vuole rassegnarsi al declino: il nostro compito, come istituzione, è trasformare le crisi in opportunità. Abbiamo il dovere di sostenere ogni lavoratore, accompagnandolo nei momenti più difficili e offrendo gli strumenti per costruire un futuro migliore, restituendogli quella dignità che solo il lavoro è in grado di dare. Dietro ogni lavoratore che ritrova serenità c’è una famiglia che torna a guardare avanti con fiducia: ed è qui che una politica del lavoro dimostra tutta la sua forza, quando non si limita alle parole ma produce risultati concreti. Questo progetto è la dimostrazione che con coraggio, visione e collaborazione pubblico-privato possiamo restituire dignità e speranza, trasformando la cassa integrazione da simbolo di crisi a trampolino di rilancio” ha commentato Elena Chiorinovicepresidente e assessore al Lavoro della Regione Piemonte.

È stato un progetto in cui il management team di Microtecnica ha creduto molto, un modo per fare squadra sul territorio per trovare soluzioni vincenti per l’azienda e la comunità in cui operiamo” ha dichiarato Sara Fabiana Bosca, HR Director di Microtecnica, azienda del Gruppo Safran.

Questo progetto ci riempie di orgoglio perché rappresenta un esempio concreto di come sia possibile promuovere riqualificazione e occupazione, rispondendo alle esigenze delle aziende e dei settori in maggiore espansione” ha affermato Silvia Beuchod, Head of Industry – Enterprise Sales di ManpowerGroup. “Grazie alla sinergia tra pubblico e privato, abbiamo accompagnato le persone coinvolte dal settore automotive a quello dell’aerospazio, valorizzando le competenze realmente trasferibili in un percorso di riconversione e di rilancio professionale. È un modello virtuoso e replicabile. Manpower lavora nei territori, con le filiere, nei processi di transizione industriale: ci prendiamo cura delle persone e del ruolo che il lavoro ha nella loro vita, in contesti che cambiano pelle e si aprono a nuovi scenari, formando anche la loro capacità di apprendere continuamente. Con il programma MyPath e il supporto dei nostri Talent Agent, inoltre, offriamo percorsi personalizzati di crescita, per rendere le persone protagoniste del proprio futuro.”

“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, soprattutto per i lavoratori coinvolti e per le loro famiglie che oggi vedono concretizzarsi un’opportunità di stabilità lavorativa e di crescita professionale” afferma il presidente di Scuola Camerana Stefano Serra e continua constatando che “è un risultato raggiunto grazie a un lavoro di squadra condotto fianco a fianco con Regione Piemonte, Agenzia Piemonte Lavoro, Manpower e Microtecnica, azienda che conoscendo da decenni i nostri metodi formativi ha creduto fin dall’inizio nel valore di questo progetto. Quando istituzioni e società civile lavorano insieme i risultati arrivano sempre.”

Conclude il direttore della Scuola Sigfrido Pilone raccontando che “per trasformare le esigenze espresse da Microtecnica in un percorso formativo concreto abbiamo adottato lo stesso metodo formativo che da oltre 60 anni caratterizza l’offerta di Scuola Camerana: un modello consolidato che abbiamo trasferito anche alla Fondazione ITS Aerospazio/Meccatronica, che – sempre grazie al supporto di Regione Piemonte – ha avuto modo di esprimere pienamente il proprio valore, posizionandosi al primo posto nel rating nazionale. La nostra missione ed il nostro know-how sono la riqualificazione e la formazione continua degli occupati, perché – come promuove la stessa Regione Piemonte – le persone devono essere accompagnate a crescere e migliorare, meglio se prima che diventino disoccupate.”