Oggi pomeriggio, il Sindaco Piero Fassino è intervenuto in Consiglio Comunale in merito a quanto accaduto in occasione della manifestazione dello scorso 4 maggio a Torino, presso il Filadelfia:
“Non sottraendomi al confronto, come mia abitudine, è utile partire dai fatti. Invitato dal Presidente della Fondazione Filadelfia, Cesare Salvadori, a presentare il 4 maggio il progetto di ricostruzione del Filadelfia, consapevole di quanto sia forte la sensibilità granata su questo tema, ho chiesto se la mia presenza fosse gradita: mi è stato risposto che era ben accetta, anzi utile. All’arrivo sono stato accolto con cordialità dai dirigenti granata e da molti tifosi, in un clima civile. Soltanto una ristretta minoranza mi ha apostrofato con slogan e parole ostili, ai quali non ho risposto, mettendo in conto che si trattava solo di un gruppetto di esagitati.
Invitato dal conduttore della manifestazione Marco Berry a intervenire, ho iniziato il mio discorso in modo pacato, dicendo, per sdrammatizzare, che “sarò pure un ‘gobbo’, ma questa Amministrazione ricostruirà il Filadelfia”: dichiarazione che è stata accolta da un applauso. Sceso dal palco, quel gruppetto ristretto si è fatto più incalzante ed è iniziato un lancio di pietre e di lattine di birra, accompagnato da offese a me e alla mia famiglia. Ho reagito alla violenza e alla minaccia fisica, ho reagito a chi voleva impedire di parlare a me e a tutti i torinesi che rappresento, con un gesto di reazione umana e istintiva, avendo negli occhi le tragiche immagini dei recenti scontri nei pressi dello Stadio Olimpico di Roma.
Mi sono ribellato a una cieca prevaricazione e ho subito ribadito di non aver rivolto offese ai tifosi granata. Se qualcuno, non tra gli aggressori, ma tra i tifosi granata, si è sentito ferito, mi dispiace davvero, me ne rammarico sinceramente, ma ripeto: ho reagito per porre un argine alla cieca prevaricazione dell’abuso muscolare. E, calmatisi gli animi, non ho rinunciato a cercare anche il dialogo con alcuni degli aggressori.
Mi ha certo colpito che in quel momento, mentre ero impegnato a difendere la mia incolumità e la mia dignità di sindaco, ci fosse un consigliere comunale che, invece di sedare gli animi e contribuire a fermare l’aggressione fisica, stava usando il suo videotelefonino unicamente per trarne qualche profitto politico.
Ho il massimo rispetto e considerazione dei tifosi del Toro, da moltissimi dei quali ho ricevuto attestazioni di stima nei giorni successivi, e ribadisco l’impegno per la ricostruzione del Filadelfia, danda soddisfazione a un’attesa che dura da decenni. Questa vicenda deve sollecitare ciascuno di noi a non accettare che la violenza, l’intimidazione, la prevaricazione mettano radici nella nostra città: ne va della tenuta della convivenza civile”.
(Ufficio Stampa Consiglio Comunale- Foto del Sindaco: www.comune.torino.it)