Al MEF di Torino mostra di beneficenza
Arte e solidarietà. Un binomio non nuovo, che diventa gesto ancor più straordinario e lodevole quando il cuore dell’arte si apre per dare aiuto al mondo dell’infanzia. E’ quanto capita, ancora una volta, con “SolidArte”, evento giunto quest’anno alla sua sesta edizione, promosso da OAF-I (Organizzazione di Aiuto Fraterno – Italia), in collaborazione con il torinese Museo Ettore Fico, il patrocinio del Consiglio Regionale del Piemonte e della Città di Torino, e finalizzato a sostenere “Vita ai bambini”, un progetto del Sermig di Ernesto Olivero teso ad offrire un’accoglienza residenziale, presso l’Eremo di Pecetto, a bambini stranieri (e alle loro famiglie) affetti da gravi patologie, che vivono nei Paesi più poveri dell’Europa dell’Est, dell’Asia Centrale e del Sud America, in zone dove non esistono strutture ospedaliere in grado di curare la loro malattia. A questi bambini – seguiti da associazioni internazionali che lavorano nell’ambito della tutela dei loro diritti e dai Servizi Sociali degli Ospedali, in particolare del “Regina Margherita” di Torino – si è pensato, organizzando presso il MEF – Museo Ettore Fico di via Cigna una mostra d’arte di beneficenza, che vede esposte le opere di 25 importanti artisti, fra i più rappresentativi dell’arte contemporanea italiana e internazionale, a partire da sabato 25 fino a giovedì 30 maggio, giorno in cui, a partire dalle ore 18, si svolgerà la vendita al pubblico dei lavori esposti. Curata da Michela Frittola, la rassegna ospita opere di grande interesse, sotto l’aspetto artistico e storico, a firma di nomi assolutamente prestigiosi che vanno da Arnaldo Pomodoro (fratello maggiore di Giò Pomodoro e fra i grandi della scultura contemporanea internazionale), ad Alessandro Mendini, recentemente scomparso e nella cerchia dei rinnovatori a partire dagli anni Settanta del design italiano, via via fino ad Ettore Fico con un’opera donata dallo stesso Museo a lui dedicato e a due protagonisti (entrambi torinesi) della ricerca pittorica d’avanguardia degli anni Sessanta come Piero Gilardi (con i suoi iperrealistici “tappeti natura” in poliuretano espanso) e Giorgio Griffa (con i suoi astratti fantasiosi “segni primari”). A seguire opere di Riccardo Guarneri, maestro della “pittura analitica”, di Mario Airò, Marco Bagnoli e Massimo Bartolini, accanto alla surrealistica icona dell’effimero come la “Colazione” in ceramica policroma del duo romagnolo Bertozzi & Casoni e al “visionario concettualismo” dell’accoppiata irpina Perino & Vele. Tutti artisti presenti nelle collezioni di importanti musei pubblici e privati; cui s’aggiungono altri (e il tasso di valore è sempre assolutamente alto) che vanno da Franco Guerzoni, a Ugo La Pietra, a Nino Longobardi, a Eva Marisaldi e ad Alfredo Pirri. In parete troviamo anche un’opera di Nunzio (al secolo, Nunzio Di Stefano, aquilano operante a Torino), che racconta la rigorosa geometria di immagini forti, matematiche tracce di un nero assoluto, contrapposto alla “scultura luminosa” – giocosa installazione fra arte figurativa e design – di Marco Lodola. A chiudere la rassegna, sono infine alcuni dei protagonisti dell’attuale scena artistica subalpina, come il segusino Francesco Barocco ( con la sua innovativa “indefinita” ritrattistica ), Enrico T. De Paris e il fumettista Massimiliano Frezzato, insieme alle nuove generazioni che portano i nomi di Paolo Bini, Rebecca Moccia, Serena Vestrucci ( vincitrice a Milano del “XVIII Premio Cairo”) e l’albese Eugenio Tibaldi, già presente due anni fa al MEF con una suggestiva installazione dal titolo “Seconda Chance”, frutto di una lunga e attenta permanenza dell’artista nella periferica Barriera di Milano, esplorata e raccontata nelle sue molteplici sfaccettature, in un percorso creativo dove il cambiamento porta i segni di “tutti i passati e tutte le culture”.
Gianni Milani
“SolidArte 2019”
MEF – Museo Ettore Fico, via Cigna 114, Torino; tel. 011/853065 o www.museofico.it
Da sabato 25 maggio a giovedì 30 maggio
Orari: dal merc. alla dom. 11/19
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Nelle foto, opere di: Arnaldo Pomodoro, Piero Gilardi, Bertozzi & Casoni, Nunzio, Marco Lodola e Francesco Barocco