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La Lega con il “popolo della montagna”

DAL PIEMONTE / “Il Popolo della Montagna” è sceso in piazza  ieri di fronte alla sede di Cuneo Neve. Una grande manifestazione senza loghi, senza colori politici, senza un antagonista: solo con le voci e i volti di chi grazie alla montagna vive e che si è visto negare il proprio diritto al lavoro e al futuro.

“Ci hanno creduto e hanno investito, gli operatori turistici, i commercianti, i ristoratori, gli albergatori, gli sciatori e i maestri – commentano durante la manifestazione i consiglieri regionali Paolo Demarchi e Matteo Gagliasso, entrambi eletti nella Granda con la Lega -. Lo hanno fatto a inizio stagione quando le consuete aperture sono slittate al 26 dicembre. La data è stata posticipata al 7 gennaio, poi al 18 gennaio e infine al 15 febbraio. Aspettative, certo, ma anche costi, sostenuti a fronte dei ristori promessi da Conte e spesso rimasti al livello di semplici slogan sui social o poco più. Oggi è ora di ridare dignità al settore, cambiando radicalmente approccio, come giustamente ha detto il nuovo ministro del Turismo, il leghista Massimo Garavaglia: non ristori ma indennizzi. Perché la neve è vita per molti, non un “divertificio” senza anima che si può accendere e spegnere a piacimento di un politico e dei suoi “consiglieri” scientifici”.

“Siamo qui per portare la nostra vicinanza – proseguono Demarchi e Gagliasso – al Popolo della Montagna, che oggi si rivolge al premier Draghi con un appello accorato. La Regione è pronta a fare la propria parte garantendo fin da subito la prima tranche dei 20,5 milioni del “Bonus Montagna” destinato a tutti gli operatori del comparto danneggiati dalle chiusure. Il nostro assessore al Turismo, la leghista Vittoria Poggio, ha infatti stanziato 5,3 milioni per i gestori degli impianti di risalita e 1.500 euro per ogni agenzia di viaggio. Otterranno un sostegno anche gli sci club nella misura di 300mila euro garantiti grazie alla Federazione italiana Sport invernali, mentre agli oltre 1.800 maestri di sci verrà assegnato un contributo fino a un massimo di 2mila euro. La Regione ha voluto inserire nell’elenco degli aventi diritto anche i nuovi maestri, cui verrà riconosciuta la somma di 600 euro. Siamo certi che le voci della montagna verranno finalmente ascoltate anche a Roma, per segnare un cambio di passo necessario alla ripartenza, zavorrata non solo dal virus ma anche dalle insicurezze e dalle visioni di brevissimo periodo”.

Sulla manifestazione di Cuneo è intervenuto anche il presidente del gruppo Lega Salvini Piemonte, Alberto Preioni: “Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: la montagna merita rispetto. Quel rispetto che è stato negato dall’improvvido decreto del ministro Speranza che ha prorogato la chiusura degli impianti a 12 ore dalla loro annunciata riapertura. Una decisione che ha generato danni incalcolabili che la Regione vuole indennizzare fin da subito, facendo la propria parte e mettendo sul piatto il proprio “Bonus Montagna” da 20,5 milioni di euro. E siamo certi che quella dignità calpestata verrà restituita a migliaia di operatori dall’azione politica della Lega che, da forza di governo, saprà imporre un vero cambio di passo, passando dalle mancette dei ristori di Conte a indennizzi veri e proporzionati ai reali danni subiti”.