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Dalla pandemia alla guerra: torna Biennale Democrazia, “ai confini della libertà”

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È IL TITOLO DELLA VIII EDIZIONE CHE SI TERRÀ A TORINO DAL 22 AL 26 MARZO 2023 

Biennale Democrazia – progetto della Città di Torino, realizzato dalla Fondazione per la Cultura Torino, che si svolge sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica ed è sostenuto, fin dai suoi esordi, da Intesa Sanpaolo, Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT e da numerosi altri partner che negli anni ne hanno garantito la sostenibilità – torna nel periodo che fin dall’inizio l’ha vista protagonista: da mercoledì 22 a domenica 26 marzo 2023, Torino ospiterà l’ottava edizione di una tra le manifestazioni più attese del palinsesto culturale torinese, che si presenta con un titolo particolarmente significativo: Ai confini della LIBERTÀ.

Al centro dell’attenzione sarà la libertà, riferimento indispensabile di ogni discorso sulla democrazia e, allo stesso tempo, parola contesa da schieramenti e tradizioni culturali anche molto differenti, sino a diventare una bandiera, continuamente ridefinita, dei più diversi attori politici. Da ciò l’esigenza di tornare a parlarne, con lo scopo di coglierne le sfumature, di comprenderne le contraddizioni, di discuterne i limiti e nuovi possibili progressi.

La libertà è, oggi, argomento imprescindibile di ogni discorso politico, ma – ricorda Gustavo Zagrebelsky, Presidente di Biennale Democrazia – gli eventi tragici di questi anni, che ci hanno costretti tra la guerra e la pandemia, mostrano quanti significati diversi può assumere una parola così evocativa. La prossima primavera Biennale torna ad animare Torino, per discutere di libertà, delle sue molteplici declinazioni, dei suoi confini, dei suoi possibili sviluppi e dei suoi rapporti con la democrazia”.

Il Sindaco di Torino è orgoglioso di annunciare il ritorno a marzo 2023 di Biennale Democrazia, un evento atteso da un pubblico di tutte le età – composto da tanti torinesi, ma amato ben oltre i confini della nostra città – che negli anni ne ha apprezzato i contenuti e animato le discussioni, determinandone il grande successo. Il senso della manifestazione è stato reso visibile, negli anni, dalla grande partecipazione del pubblico più giovane delle scuole e delle università, fatto di cittadini in formazione continua; è guardando soprattutto a loro che la Città di Torino rinnova il suo impegno, chiamando a un unico tavolo le principali manifestazioni culturali torinesi, Festival Internazionale dell’Economia, Biennale Tecnologia, Biennale Democrazia, per  lanciare il  grande progetto di Torino Futura, il cui obiettivo è quello di moltiplicare le occasioni di dialogo e di attivismo civico dei futuri cittadini lungo il corso di tutto l’anno.

I TEMI DI BIENNALE DEMOCRAZIA 2023

La pandemia da Covid-19 e la guerra in Ucraina hanno avuto conseguenze rilevanti sul modo stesso in cui pensiamo e viviamo la convivenza democratica. Per questo Biennale Democrazia riparte dalla libertà che costituisce, con l’uguaglianza, il fondamento stesso della democrazia. Storicamente, però, sotto il cappello della libertà si sono affollati significati diversi, talvolta persino contraddittori: «non c’è parola che abbia ricevuto un maggior numero di significati diversi, e che abbia colpito gli spiriti in tante diverse maniere, come quella di libertà», affermava già Montesquieu. Per esplorare il complesso rapporto tra libertà e democrazia, l’ottava edizione si articolerà in quattro percorsi tematici: Liberi tutti!, Conflitti di libertà, La libertà come format, Immaginare la libertà (per approfondire i quali rimandiamo alla scheda Progetto Scientifico in cartella stampa).

TORINO FUTURA

Nella sua ottava edizione, Biennale Democrazia potenzia e rinnova uno degli elementi distintivi del suo progetto culturale, ovvero l’investimento nella formazione dei futuri cittadini, perseguito fin dalla prima edizione del 2009 attraverso un rapporto di collaborazione privilegiato con le istituzioni scolastiche e con l’associazionismo giovanile.

Ed è proprio a partire dall’attenzione che storicamente la Città di Torino riserva alle giovani generazioni che, come anticipato, è stata ideata Torino Futura, progetto coordinato dagli Assessorati alle Politiche culturali e alle Politiche educative e giovanili che raccoglie in un unico percorso continuativo tutte le attività sviluppate dalle tre manifestazioni culturali di rilievo internazionale che a Torino hanno trovato una casa comune: Festival Internazionale dell’Economia, Biennale Tecnologia e Biennale Democrazia.

Forte è il desiderio della Città di valorizzare e sostenere lo sforzo nel coinvolgimento delle giovani generazioni, che in questi anni hanno pagato un costo altissimo in termini di limitazione delle occasioni di socialità, di apertura e di crescita ma che allo stesso tempo a esso hanno saputo reagire attraverso nuove forme di attivismo giovanile, rompendo schemi e riappropriandosi del ruolo che spetta loro.

DEMOCRAZIA FUTURA

Rilevante novità dell’ottava edizione di Biennale Democrazia è quindi Democrazia Futura che, nell’ambito di Torino Futura, inaugurerà le sue attività a partire da ottobre 2022, con iniziative formative gratuite rivolte alle scuole di ogni ordine e grado: percorsi formativi dedicati alle scuole secondarie di secondo grado realizzati da Biennale Democrazia in collaborazione con Cifa Onlus; percorsi per le scuole secondarie di primo grado, realizzati da Biennale Democrazia in collaborazione con Iter-Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile, Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani Onlus; percorsi pensati per le scuole primarie, in collaborazione con Dipartimento Educazione Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e Fondazione Casa Teatro Ragazzi e Giovani Onlus; percorso rivolto alle studentesse e agli studenti dei CPIA-Centri provinciali per l’istruzione degli adulti di Torino e Provincia, a cura dei formatori di Biennale Democrazia, in collaborazione con Polo del ‘900 (per approfondire gli itinerari formativi proposti rimandiamo alla scheda Democrazia Futura in cartella stampa).

Dopo l’interruzione imposta dalla pandemia, inoltre, Democrazia Futura ripropone l’esperienza del campus residenziale che consentirà alle classi provenienti da ogni parte d’Italia di essere ospitate, a Torino nei giorni della manifestazione, con l’accompagnamento e la guida dell’équipe di educatori dell’Associazione Acmos. Per la prima volta l’esperienza residenziale di Biennale Democrazia si realizzerà in uno degli spazi più suggestivi di Torino: grazie alla nuova partnership avviata con Combo, i ragazzi del campus soggiorneranno presso l’antica caserma dei pompieri di Porta Palazzo, trasformandola in un vero e proprio «quartier generale dei giovani».

Biennale Democrazia tornerà ad abitare i luoghi di Torino che più la caratterizzano, tra cui il Teatro Carignano, il Circolo dei lettori, l’Auditorium del grattacielo Intesa Sanpaolo, le OGR – Officine Grandi Riparazioni, il Polo del ‘900, l’Aula Magna della Cavallerizza Reale dell’Università di Torino, l’Aula Magna del Politecnico di Torino.

In virtù dell’esperienza di successo della scorsa edizione, che ha consentito a Biennale Democrazia di raggiungere in maniera più capillare un pubblico di rilievo internazionale, irrinunciabile sarà la trasmissione in diretta streaming di un palinsesto di eventi selezionati sui canali ufficiali della manifestazione, intervallato da interviste, contenuti e approfondimenti curati appositamente da giovani giornalisti.

L’edizione 2023 troverà spazio su tutto il territorio della Città, grazie al coinvolgimento attivo e propositivo delle realtà che lo animano, che saranno sollecitate ad avanzare occasioni di incontro, attività e riflessioni sui temi di Biennale Democrazia, grazie al coordinamento nell’ambito del progetto Circoscrizioni al Centro, alla collaborazione della rete delle Biblioteche civiche torinesi e con Camera di Commercio di Torino attraverso la partnership con la piattaforma Torino Social Impact, l’ecosistema per l’imprenditorialità a impatto sociale, che permetterà di riflettere sulle pratiche di rigenerazione urbana come punto di incontro tra la partecipazione attiva e lo sviluppo economico e sociale

 

CANALI BD

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Moncalieri. Ogni passo, una scoperta

10 giugno – 23 luglio 2022

 

Dall’after event diffuso di Eurovision alla Eno Week, dalla scuola di magia di Hogwarts al Real Collegio al Club Silencio nel Giardino delle Rose

 

 

Nove eventi, più di 50 artisti, 20 giorni, dal 10 giugno al 23 luglio: “Moncalieri. Ogni passo, una scoperta” è un viaggio tra cultura, musica e gusto nei luoghi simbolo del cuore storico della città, dal Real Collegio Carlo Alberto al Castello Reale, dal Giardino delle Rose a piazza Vittorio Emanuele II.

Ad inaugurare il palinsesto dell’intera rassegna, la prima edizione della ENO WEEK che trasforma la città nella capitale del vino: nel weekend dell’11 e 12 giugno, il Giardino delle Rose del Castello di Moncalieri ospita oltre 80 produttori vinicoli da tutta Italia, in un percorso tra grandi vini e specialità gastronomiche del territorio. Tra gli appuntamenti in programma, la cena diffusa di venerdì 10 giugno in ristoranti, enoteche, osterie e trattorie che porta al centro della tavola il rapporto tra cibo e vino e poi, dal 14 al 16 giugno, in giro per la città, racconti sul vermouth, sull’importanza del sakè nella cultura giapponese e nei manga con Jacopo Buranelli e Chicca Vancini e approfondimenti sul rapporto tra vino e viaggi.

Con FUORI CAMPOl’after event diffuso di Eurovision Village, il 17-18 giugno, Moncalieri ricrea l’atmosfera di Montmartre durante la Belle Époque con concerti, degustazioni e incontri. Ribaltando il concetto degli aftershow, Fuori Campo crea un appuntamento aperto a tutti con gli artisti dell’Eurovision Village: oltre 18 concerti e appuntamenti in 7 diverse location con più di 50 artisti coinvolti, come Bianco, Fellow, Cecilia Harp, The Spell of Ducks, Ava Hangar, Filo Q, Gianni Denitto, Luce Clandestina, Stella Marasciulo, The Sweet Life Society con il progetto Oltre le Barre, Alberto Gallo (Discomoderni), con postazioni di bartending al Giardino delle Rose e performance di barman acrobatici. Fuori Campo è diretto da Francesco Astore, già responsabile della programmazione culturale dell’Eurovision Village di Torino; il regista è Stefano Pesca e Asya Benedini è la coordinatrice dei gruppi emergenti.

Moncalieri diventa una città tutta da scoprire: le tante e differenti location di “Moncalieri. Ogni passo, una scoperta” che offrono scorci sempre diversi, testimoniano la sua lunga e ricca storia, quando Moncalieri era sede dell’Università, ricovero del Templari e antica roccaforte medievale adibita a Residenza Reale.

Un’occasione in più per conoscere la storia è sabato 25 giugno, quando è in programma, per la prima volta, la CACCIA AL TESORO a tappe nel centro storico: dieci itinerari per viaggiare nel tempo e nello spazio alla ricerca dell’anima profonda della città.

Il Real Collegio Carlo Alberto diventa Hogwarts l’8-9 luglio con A SCUOLA DI MAGIA. All’interno di quella che un tempo fu la scuola di eccellenza della nobiltà piemontese, con le camerate che ricordano le “case” della saga di Harry Potter, si incontreranno personaggi insoliti, esemplari di rapaci come la civetta bianca dell’Himalaya, allocchi o barbagianni e si scopriranno la sala delle bacchette magiche e quella degli animali fantastici.

Sabato 16 luglio con UNA NOTTE AL CASTELLO Club Silencio apre per la prima volta le porte del Castello, con percorsi di visita guidati tematici, attività di gamification, audience engagement e illuminazione architetturale del Giardino delle Rose trasformato per l’occasione in un cocktail bar.

Nel centro storico, shopping sotto le stelle il 2 luglio per la NOTTE BIANCA DEI SALDI in compagnia delle marching band, e il 23 luglio MUSICA DAL BALCONE: un’esibizione di musica classica dalla balconata del Palazzo Comunale, a cura dell’associazione culturale Saturnio.

E infine, per scoprire gli angoli più segreti della città, l’associazione Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri organizza visite guidate nel centro storico e al Real Collegio Carlo Alberto, chiuso dal 1998, per rivelare la storia e gli ambienti di una delle più significative istituzioni del Piemonte sabaudo, che conserva ancora le collezioni naturalistiche e degli strumenti scientifici e l’osservatorio meteorologico nel suggestivo studio di Padre Francesco Denza. Sempre visitabile, dal venerdì alla domenica, il meraviglioso Castello Reale, una delle più antiche residenze sabaude, “luogo di delizie” tra le dimore preferite di Vittorio Emanuele II.

 

“Moncalieri. Ogni passo una scoperta” è anche l’occasione per riscoprire le eccellenze gastronomiche moncalieresi: il salame di trippa, ravanello tabasso, lardo e salsiccia saranno i protagonisti di EDIGAMl’evento diffuso gastronomico in programma il 25-26 giugno, 2-3 luglio, 9-10 luglio in più di 20 locali. Il 16 giugno partono anche le CENE SABAUDE al Castello: un’esperienza di degustazione e intrattenimento dal gusto Ottocentesco per riscoprire le mode dell’epoca, rivivere i fasti della Corte e gustare un menù ispirato ai grandi pranzi risorgimentali curato dagli chef Marco Albano, Ugo Fontanone, Enzo Gola, Giorgio Picco.

 

“Con questo ricco calendario di eventi vogliamo offrire ai moncalieresi e ai turisti un’occasione in più per vivere l’estate – commenta il Sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna – “La meravigliosa cornice del nostro centro storico accompagna un’offerta dedicata alle famiglie e ai giovani per tutti i weekend di giugno e luglio”.

 

“Ogni passo, una scoperta” è un progetto della Città di Moncalieri in collaborazione con 1° Reggimento Carabinieri Piemonte, Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, MoncalieriGiovane, ProLoco, Balletto di Moncalieri, Circolo culturale Saturnio, Casa Zoe, Amici del Real Castello e del Parco di Moncalieri, Diecicento, Ordine Religioso dei Padri Barnabiti, Reverse.

 

Info

www.mymoncalieri.it

Facebook, Instagram: My Moncalieri

Musei Reali capofila di SYNOPSIS

 

 Per individuare la nuova figura professionale dello storyteller-fundraiser culturale

 

 

Nel Salone delle Guardie Svizzere di Palazzo Reale, i Musei Reali presentano i risultati di SYNOPSIS – Storytelling and Fundraising for Cultural Heritage professionals, il progetto europeo di formazione del quale sono capofila.

 

Inserito nel più ampio programma Erasmus +Synopsis mira a definire una nuova figura professionale in ambito culturale, quella dello storyteller-fundraiser, ancora assente nel panorama europeo ma fondamentale per attrarre nuovi pubblici, fidelizzare quelli esistenti e contribuire alla sostenibilità economica delle realtà culturali.

Storytelling e fundraising hanno un ruolo fondamentale nel connettere il passato con il futuro: raccontare il patrimonio culturale significa creare storie e narrazioni che consentono di instaurare una relazione empatica con le comunità, coinvolgendo i cittadini nei processi di conoscenza e di tutela propri dei musei.

La presentazione odierna è quindi l’occasione per disseminare i risultati del percorso iniziato il 2 dicembre 2019 e il cui termine è fissato a luglio 2022.

«I Musei Reali credono fortemente nel ruolo strategico del fundraising legato a una nuova narrazione del patrimonio culturale – dichiara Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali – come leva per garantire che il sistema della cultura possa rispondere alle sfide che ha davanti: essere un asset  primario di sviluppo e una risorsa di crescita a disposizione di tutta la comunità. Questo lo spirito che ha improntato i lavori di Synopsis, e la riuscita si deve al confronto con le buone pratiche, territoriali e nazionali, e alla collaborazione costante con i partner provenienti da Italia, Belgio, Grecia e Spagna».

I partner europei che hanno contribuito alla progettazione del corso di formazione per Storyteller-Fundraiser sono realtà di alto profilo nei diversi campi di competenza, unite per creare un modello virtuoso di professionalità, capace di rispondere alle nuove sfide del mercato culturale contemporaneo:

ITALIA – FONDAZIONE ENTE VILLE VESUVIANE di Ercolano e SINEGLOSSA di Ancona;

BELGIO – COOPÉRATION BANCAIRE POUR L’EUROPE di Bruxelles e EUROGEO-european association of geographers di Wardamme;

SPAGNA – EOLAS di Badajoz;

GRECIA – IDEC del Pireo.

 

Gli obiettivi di partenza del progetto possono essere così schematizzati: definire un nuovo ruolo professionale nell’ambito del patrimonio culturale; sviluppare un’opportunità di formazione creativa e innovativa; incrementare le opportunità di lavoro per i giovani laureati in discipline umanistiche; incrementare la competitività delle organizzazioni culturali europee in termini di gestione innovativa del patrimonio.

Il partenariato ha lavorato sui tre Intellectual Output fondamentali previsti:

Raccolta di esempi di Best Practice europee negli ambiti dello storytelling e del fundraising culturali quali modelli virtuosi a cui ispirarsi;

Definizione di soft e hard skills necessarie alla nuova figura professionale del “narratore culturale”;

Creazione di un corso di formazione online, fruibile gratuitamente, rivolto ai professionisti per l’attività di storytelling e fundraising presso enti culturali e museali che intendano introdurre una strategia di comunicazione specifica per attivare proprie campagne di raccolta fondi.

 

Per il primo output, i Musei Reali tre buone pratiche nazionali di grande valore, oggi illustrate dai rappresentanti dei relativi Enti:

Acquista con noi un pezzo di storia per Torino, campagna di crowdfunding digitale realizzata nel 2013 da Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, conclusasi con l’acquisto collettivo del servizio in porcellana di Meissen appartenuto alla famiglia Taparelli d’Azeglio, capolavoro di straordinario interesse storico e artistico per il museo e tornato fruibile per la città;

Donizetti Revolution, innovativa e coinvolgente campagna di membership tesa a fidelizzare il pubblico del Teatro e del Festival Donizetti e ad attrarne di nuovo, realizzata da Fondazione Teatro Donizetti di Bergamo;

Museo senza barriere: porte aperte. Occhi aperti. Mente aperta, progetto volto a migliorare l’accessibilità museale e a favorire la fruizione del patrimonio culturale per il maggior numero possibile di persone, specialmente con difficoltà, realizzato dal Museo Gypsotheca Antonio Canova di Possagno.

 

Completa la panoramica sulla situazione attuale del fundraising e dello storytelling culturali in Italia il contributo di Luigi Somenzari, Responsabile dell’Area Ricerca e Istruzione della Fondazione CRT, per illustrare le tecniche e le strategie applicate nel Corso di Alta Formazione “Talenti per il Fundraising”, promosso e finanziato dalla stessa Fondazione.

Abilità nell’utilizzo dei social network e delle tecnologie digitali, la conoscenza di strategie e di tecniche narrative mirate a intercettare nuove risorse finanziarie con modalità innovative e accattivanti, sono soltanto alcune delle competenze che lo storyteller-fundraiser culturale deve possedere, argomenti presenti nei moduli del corso di formazione accessibile online e gratuitamente sul sito cultural-storytelling.eu/, presentato oggi ufficialmente per la prima volta in questa sede.

 

Morena Stories. Luoghi da raccontare

Oltre il tempo e l’immaginazione, le storie del territorio dell’“Anfiteatro Morenico”, ad un passo da Ivrea

Dal 5 al 17 luglio

Ivrea (Torino)

Ideato e sviluppato da “TO LOCALS (APOLIDE Festival)”, “Morena Ovest”, “Compagnia Tecnologia Filosofica (Morenica NET)”, “Fondazione di Comunità del Canavese”, “Associazione Liberi di Scegliere (La grande invasione)”, il “Castello Ducale di Agliè” e “IVREATRONIC”, prende il via domenica prossima 5 giugno “Morena Stories”, il nuovo progetto di turismo culturale in cui le storie originali e sconosciute del territorio diventano protagoniste dei percorsi di visita. Fino al 17 luglioogni domenica sono in programma trekking guidati, visite e performance artistiche accessibili a tutti, alla scoperta di sette cittadine dell’“Anfiteatro Morenico” di Ivrea: AglièSan MartinoSan GiorgioBairoCastellamonteTorre Canavese e Vialfré. Dicono gli organizzatori: “Il progetto rappresenta una nuova modalità di vivere il turismo, adatto ai visitatori alla ricerca di itinerari insoliti al di fuori dei percorsi già noti e ai semplici curiosi che vogliono approfondire la storia del territorio:ogni appuntamento di Morena Stories è un momento unico, non solo una visita, ma una vera e propria esperienza di conoscenza”. Protagonisti saranno i luoghi e le loro storie, che emergeranno dal racconto delle guide e degli artisti: ad Aglié (in apertura, domenica 5 giugno) l’ex stabilimento “Olivetti”, dove veniva prodottala mitica “Lettera 22”, la macchina da scrivere che ha segnato l’identità italiana; il canale di Caluso di Bairo, reso ancora più suggestivo dalla visita nelle prime ore del mattino; a Castellamonte lo scaricatore e la vecchia stazione ferroviaria, dove partivano i treni carichi di ceramica, famosa in tutto il mondo; “Cortereggio” a San Giorgio, luogo di nascita di Antonio Michela Zucco (inventore della “Michela”, la macchina per la stenografia a tasti che rivoluzionò il sistema di scrittura veloce e che vediamo spesso utilizzata in Parlamento) e territorio della coltivazione della “Piattella” bianca (presidio “Slow Food”); il “Santuario della SS. Trinità” a San Martino;la chiesa di “San Giacomo” e “Casa dell’Eremita” a TorreCanavese e lo storico “Carnevale” di Vialfrè“Ogni itinerario – si sottolinea – nasce da una storia reale, frutto di un lavoro di incontro con gli abitanti del territorio, i cui racconti sono stati raccolti e successivamente rielaborati in una serie di residenze artistiche per l’ideazione delle performance”.

 

 Le storie saranno raccontate con tanti linguaggi, i più diversi, come la musica, con pezzi originali scritti appositamente per ogni luogo da Enea Pascal di “IVREATRONIC”,  le performance teatrali, con la “Compagnia Tecnologia Filosofica” e la drammaturgia originale realizzata da Stefano Pandolfini. I percorsi di “Morena Stories”, inoltre, sono strutturati in più momenti: la passeggiata immersi nella natura in compagnia di guide professioniste, che permetteranno di scoprire il territorio e la storia del luogo della settimana; l’arrivo nel luogo della “Stories”, accolti da un assaggio di snack del territorio; la performance site specific. Si può scegliere di partecipare a tutti i momenti o assistere solo alla performance.

Il progetto proseguirà in autunno, con la posa di “QRcode” che permetteranno l’accesso ai file podcast delle visite.

BIGLIETTI:

Passeggiata +performance: 10Euro

Performance: 5Euro

Gratuito per i bambini fino ai 14 anni, i residenti del comune di Vialfrè  e le persone che hanno raccontato la loro storia sul “Carnevale”

Nel biglietto passeggiata +performance è compreso un assaggio di vino e snack del territorio

Nel biglietto performance l’assaggio non è compreso.

È necessaria la prenotazione. Per ulteriori info su programmi, date e orari: tel.339/8201037 o www.tolocals.com/morena-stories o morenastories@tolocals.com

g.m.

Credit Foto: Alessandro Aimonetto

Una vera grande invasione a Ivrea

MIGLIAIA E MIGLIAIA DI PERSONE PER LA DECIMA EDIZIONE

IL FESTIVAL DELLA LETTURA DI IVREA

Pubblico de La grande invasione in attesa dell’inizio della lezione di Nicola Lagioia – ©Luisa Romussi

Nell’anno di Ivrea Capitale italiana del libro 2022, La grande invasione ha letteralmente invaso Ivrea con migliaia di persone che dal 2 al 5 giugno hanno ascoltato gli oltre cento ospiti dal mondo della letteratura, del giornalismo, dell’illustrazione, del teatro, presenti nei 120 incontri, 8 mostre, 45 lezioni.

 

Curata da Marco Cassini e Gianmario Pilo, con Lucia Panzieri e Silvia Trabalza per la Piccola invasione dedicata ai lettori più giovani, questa edizione ha segnato un anniversario importante, impreziosito dal titolo di Capitale italiana del libro 2022 per la città di Ivrea.

 

I lettori e le lettrici di questa edizione hanno composto un pubblico trasversale, con rappresentanti di ogni fascia d’età, formato da famiglie e giovani lettori e lettrici, adolescenti cresciuti con il festival, più di mille alunni coinvolti nelle scuole, professionisti del libro, appassionati, lettrici, lettori e semplici curiosi. La scelta di un programma di qualità e capace di parlare a pubblici differenti, rende il festival della lettura di Ivrea l’occasione giusta per avvicinarsi ai libri, offrendo un’occasione di scoperta anche ai non lettori. Un gesto concreto in favore della promozione della lettura a cui il pubblico ha risposto con entusiasmo, come testimoniano i moltissimi incontri sold out e le lunghe code di pubblico in paziente attesa degli interventi.

 

Gli appuntamenti più attesi e seguiti sono stati quelli di Nicola Lagioia e Roberto Saviano, che hanno segnato rispettivamente l’apertura e la chiusura del festival, e di Stefania Auci, una delle autrici di maggior successo dell’ultimo decennio, stabilmente in cima alle classifiche con il suo racconto della saga dei Florio. Applauditissimi gli appuntamenti di Bruno Tognolini, uno dei più importanti autori contemporanei per bambini e ragazzi e Gek Tessaro, che ha portatoall’Invasione il suo teatro disegnato.

In particolare Lagioia, amico della Grande invasione da sempre e reduce dallo straordinario successo del Salone internazionale del Libro di Torino, ha tenuto un’applauditissima lezione sul ruolo della letteratura, sottolineando come possa essere un mezzo per conoscere sé stessi e il mondo e per porsi delle domande più che ricevere delle risposte.

 

Il festival è stato possibile grazie al sostegno di partner e sponsor: la Città di Ivrea e la Regione Piemonte, Intesa Sanpaolo e Fondazione Compagnia di San Paolo, AEG Cooperativa, Azimut, Icas, Scuola del libro, Scuola Holden, Carbomech, Aircom, Progind, Matrix Mechatronics, Core Informatica, Osai, Message, Sirio Assicura, Dirivet.

 

Appuntamento con La grande invasione 2023 dal 1 al 4 giugno e, nell’attesa, con gli eventi di #invasionetuttolanno.

 

www.lagrandeinvasione.it

Twitter: grandeinvasione
Instagram: grandeinvasione
Facebook: facebook.com/invasionefestival

#invasione22

Per il ponte del 2 giugno boom di visitatori nei musei torinesi

Il ponte della Festa della Repubblica ha portato 10815 visitatori ai Musei Reali di Torino confermando l’apprezzamento della proposta culturale offerta.

 

Alle 13 di domenica 5 giugno erano infatti 8.384 gli ingressi ai Musei Reali.

 

In 461 hanno scelto di visitare la mostra Nel segno di Raffaello, mentre in 1970 hanno visitato la mostra Vivian Maier Inedita.

 

Storie di orti, giardini e parchi con Paolo Pejrone

Domenica 5 giugno

 Nel parco del Castello di Miradolo, tra laboratori e percorsi guidati  

 

 

Appuntamento in Giardino”, l’iniziativa di APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia, con il patrocinio del Ministero della Cultura che si svolge in contemporanea in oltre 20 paesi europei in accordo con Rendez-vous aux jardins, al Castello di Miradolo (TO) ha due grandi protagonisti: l’architetto Paolo Pejrone, attorno a cui ruota la mostra “Oltre il Giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone” e il Parco, da vivere e scoprire attraverso i laboratori per famiglie e un percorso guidato con pic-nic tra collezioni di camelie e ortensie, bambù giganti e alberi monumentali.

Si parte alle 11 con il laboratorio di lettura e manualità a cura di Sandra Dema, autrice del libro interattivo “Respira piccolo albero… respira” (2013, Edizioni Gruppo Abele), che prevede la creazione del proprio piccolo albero con l’utilizzo di materiali di recupero. L’attività è gratuita, indicata per bambini dai 3 ai 5 anni.

Sempre alle 11, nell’ambito di AMClub di Abbonamento Musei, parte anche il percorso guidato alla scoperta del Parco del Castello di Miradolo e delle sue collezioni di camelie ed ortensie, che prosegue alla 15 a Piossasco, a Casa Lajolo con il suo giardino all’italiana su tre livelli. La visita è un vero e proprio viaggio attraverso la storia del giardino all’inglese ottocentesco e delle specie esotiche che popolano il Parco, con un passaggio nella Serra neogotica e un’immersione nel bosco di bambù giganti, passando per i 5 alberi monumentali. Al termine della visita è possibile pranzare con un pic-nic nel Parco con i cesti di Antica Pasticceria Castino.

Alle 15 laboratorio di lettura con passeggiata nel parco “Ho abbracciato un gigante”, a cura di Sandra Dema, per la fascia di età 6-11 anni.

Alle 16,30 l’ultimo appuntamento è l’incontro con l’architetto Paolo Pejrone per parlare di “Storie di orti, giardini e parchi: virtuose solitudini, lunghe pazienze, grandi e piccoli dubbi”. Introduce Paola Eynard, vicepresidente Fondazione Cosso; modera Roberto Galimberti, Avant-dernière pensée. L’incontro è anche l’occasione per visitare “Oltre il Giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone”, la mostra che segue il corso delle stagioni, che accompagna il trascorrere del tempo, che muta prospettive, colori, luci e ombre, come un giardino. Il progetto espositivo, infatti, è stato immaginato come un cammino ideale lungo un anno, fino al 26 giugno, dove le opere in mostra cambiano con il variare delle stagioni. In esposizione, opere di Andy Warhol, Giorgio Griffa, Lucio Fontana, Giovanni Frangi, Francesco Menzio, Arrigo Lora Totino, Gilberto Zorio, Umberto Baglioni, Paola Anziché, Robert Rauschenberg, Giuseppe Penone, Mario Merz, Giovanni Anselmo, Francesco Garnier Valletti, Piero Gilardi, che costruiscono un dialogo immaginario con le parole dell’architetto Paolo Pejrone intessendo riferimenti e suggestioni e suggerendo letture e possibili interpretazioni del percorso di visita per costruire un cammino, oltre il giardino. La mostra si sviluppa attorno al concetto di abbecedario: un “ABC” del giardino, in rigoroso dis-ordine alfabetico, secondo le parole e i pensieri di Paolo Pejrone, ma soprattutto una riflessione profonda e intima su temi come la luce, l’ambiente, la calma, i dubbi, le speranze, le sfide che il mondo contemporaneo offre al rapporto tra uomo e ambiente.

 

PROGRAMMA

Domenica 5 giugno

Ore 11 – Attività per famiglie: Respira piccolo albero… respira

Laboratorio di lettura e manualità, a cura di Sandra Dema

Età consigliata: 3-5 anni

Attività gratuita per i bambini, per gli accompagnatori l’attività è inclusa nel biglietto di ingresso al parco. Prenotazione obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

Ore 11 – Percorso guidato dal Castello di Miradolo a Casa Lajolo

Ritrovo al Castello di Miradolo alle ore 11, spostamento autonomo per Casa Lajolo di Piossasco con ritrovo alle ore 15. Iniziativa organizzata nell’ambito di AMClub di Abbonamento Musei.

Quota di partecipazione: 12 euro per le visite guidate. Ingresso gratuito ai due castelli con Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta.

Possibilità di acquistare un cesto pic-nic per la pausa pranzo: 14 euro adulti/10 euro bambini. Per il pic-nic pagamento in loco e prenotazione entro il 1 giugno.

Ore 15 – Attività per famiglie: Ho abbracciato un gigante

Laboratorio di lettura con passeggiata nel parco, a cura di Sandra Dema

Età consigliata: 6-11 anni

Costo: 8 euro. Per gli accompagnatori l’attività è inclusa nel biglietto di ingresso al parco. Prenotazione obbligatoria: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

Ore 16,30 – Incontro con Paolo Pejrone: Storie di orti, giardini e parchi: virtuose solitudini, lunghe pazienze, grandi e piccoli dubbi

Introduce Paola Eynard, vicepresidente Fondazione Cosso; modera Roberto Galimberti, Avant-dernière pensée

La prenotazione è obbligatoria per tutte le attività: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

 

PAOLO PEJRONE

Per Paolo Pejrone, nato a Torino nel 1941, l’amore per l’orto e per il giardino nasce da bambino, quando nella casa di Torino impara a conoscere le piante. Si laurea in Architettura al Politecnico di Torino con Carlo Mollino, tra i più noti architetti del secolo scorso e fotografo di talento.

Il suo universo è profondo, assolutamente originale: già dagli anni della formazione diventa allievo di Russel Page (1906 – 1985), uno dei più grandi paesaggisti inglesi del Novecento e, dopo qualche tempo, raggiunge lo studio di Roberto Burle Marx (1909 – 1994), a Rio de Janeiro, per collaborare con lo straordinario paesaggista pittore. Dal 1970 lavora come architetto di giardini in Italia, Francia, Svizzera, Arabia Saudita, Grecia, Inghilterra, Germania, Spagna, Belgio, Principato di Monaco e Austria. Dal 1972 collabora continuativamente, sul tema del giardino, con numerosi giornali, riviste d’opinione e specialistiche. Ha raccontato di giardini e orti felici attraverso numerosi libri editi da Feltrinelli, Mondadori, Einaudi. È fondatore e Presidente dell’Accademia Piemontese del Giardino ed è l’ideatore della mostra-mercato “Tre giorni per il Giardino” al Castello di Masino. Nel 2013 è stato insignito del titolo di “Chevalier de l’Ordre des Arts et des Lettres” dal Ministero della Cultura e Comunicazione di Francia.

 

Giorni e orari di apertura del Parco e della Mostra

Venerdì, sabato, domenica e lunedì ore 10/19 (ultimo ingresso ore 17)

Ingresso libero, prenotazione consigliata: 0121 502761 prenotazioni@fondazionecosso.it

La prenotazione è obbligatoria per le attività e le visite guidate

Tariffe: ingresso al parco con audioguida

Ingresso: 5 €

Gratuito: fino a 6 anni, Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card, Passaporto culturale

 

INFO

Castello di Miradolo, via Cardonata 2, San Secondo di Pinerolo (TO)

0121 502761 www.fondazionecosso.com

Appuntamento in giardino con il Fai

Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano aderisce all’iniziativa di APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia

 

APPUNTAMENTO IN GIARDINO

sabato 4 e domenica 5 giugno 2022

 

Nei Beni FAI in Piemonte, interessanti iniziative per celebrare la ricchezza ambientale e culturale

del parco del Castello di Masino a Caravino (TO) e del Castello della Manta (CN)

 

Sabato 4 e domenica 5 giugno 2022 torna “Appuntamento in Giardino”la manifestazione promossa da APGI – Associazione Parchi e Giardini d’Italia nata in accordo con l’iniziativa “Rendez-vous aux jardins”, che si svolgerà in contemporanea in numerosi Paesi europei. Un’autentica festa del verde, pensata per invogliare il grande pubblico a vivere i parchi e i giardini del nostro Paese e a scoprire la straordinaria ricchezza storica, artistica, botanica e paesaggistica che li caratterizza, grazie al racconto di esperti e a interessanti attività a tema. Il FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano aderisce all’iniziativa con dodici suoi Beni aperti al pubblico, tra cui anche due in Piemonte: il Castello di Masino a Caravino (TO) e il Castello della Manta (CN).

“L’emblema della Repubblica Italiana a seconda dei gusti. La vera storia”

Al Castello di Miradolo, mezz’ora con… Daniele Jalla

Giovedì 2 giugno, ore 15

San Secondo di Pinerolo (Torino)

Una grande stella a cinque punte al centro, sullo sfondo una ruota dentata a rappresentare il lavoro, un ramo d’alloro ad abbracciare il tutto, in primo piano la scritta “Repubblica Italiana”. Questo è il simbolo della Festa del 2 giugno. Festa, appunto, della Repubblica Italiana. Emblema, dal punto di vista grafico, alquanto “sofferto” e di lunga gestazione. Per arrivarci è occorso, infatti, un percorso creativo durato 24 mesi, 2 concorsi pubblici ed un totale di 800 bozzetti presentati da circa 500 artisti e dilettanti. Il tutto per tagliare il traguardo del 5 maggio del 1948, giorno in cui l’Italia repubblicana poté dire finalmente di avere il suo emblema. L’autore, vincitore di entrambi i concorsi, è Paolo Paschetto, illustratore valdese di Torre Pellice (1885 – 1963). Al suo primo e al suo secondo progetto, la Costituente chiese però sostanziali modifiche illustrative. No alla “cinta turrita” originaria (definita poco simpaticamente “la  tinozza”) circondata da folta vegetazione, no al logo con la scritta “Unità e Libertà”, no al disegno centrale di un martello con un’ala e le lettere “R” e “I”, così come al ramo di quercia a destra e al ramo di ulivo a sinistra. Paschetto obbedì. E dal martello si passò alla stella, la cinta turrita diventò una ruota dentata, il ramo d’ulivo diventò d’alloro e sparì la scritta “Unità e Libertà” a favore di “Repubblica Italiana”. Meglio prima o meglio la versione definitiva? Parliamone. Per intanto, proprio in occasione della Festa del 2 giugnoalle ore 15, a raccontare la vera storia dell’Emblema della Repubblica Italiana e dei bozzetti dell’artista, esposti nella mostra “Oltre il giardino. L’abbecedario di Paolo Pejrone” in corso fino al 26 giugno al Castello di Miradolo, sarà lo storico Daniele Jalla, nipote dello stesso Paschetto, ospite del sesto e ultimo degli appuntamenti di “Mezz’ora con …”, promossi ed organizzati dalla “Fondazione Cosso”, al Castello di San Secondo di Pinerolo (via Cardonata, 2). Spiega Daniele Jalla:“La vicenda che portò all’adozione dell’Emblema è stata ricostruita nel dettaglio innanzitutto da Mario Serio, il primo ad essersene occupato attingendo alle fonti conservate dall’ ‘Archivio Centrale dello Stato’ che al tempo dirigeva. Dopo di lui, altri se ne sono interessati, fondamentalmente a partire dal suo saggio, ma anche aggiungendo altri elementi, dettagli, considerazioni. A margine, molto a margine, si è andata sviluppando una diatriba curiosa, volta a stabilire se l’Emblema avesse una radice massonica e se il suo autore fosse massone, per alcuni una colpa, per altri un punto di merito. Nipote dell’autore dell’Emblema, ho avuto il privilegio di poter consultare l’archivio di famiglia e questo mi consente di intervenire apportando nuovi elementi alla ricostruzione della vicenda, che in parte consentono di esaminarla dal punto di vista dell’autore, in parte aggiungono pochi, ma fondamentali dettagli in grado di arricchirne l’interpretazione e al tempo stesso di smentire altre ipotesi, quelle più campate per aria, peraltro”.

Al Castello, troveremo esposte anche le opere realizzate da Paschetto, in fase di realizzazione dell’Emblema: dal Bozzetto preparatorio presentato al primo concorso del ’47 alla fotografia dell’Emblema vincitore del primo concorso fino alla riproduzione dei bozzetti presenti al secondo concorso del ’48 e al lavoro approvato dalla Commissione Parlamentare nel ’48, per chiudere l’iter espositivo con l’Emblema inserito nel ’48 nella “Gazzetta Ufficiale”, in stampa in bianco e nero e a colori su cartoncino.

L’ingresso all’incontro è gratuito, compreso nel biglietto d’entrata alla mostra. Prenotazione consigliata: 0121/502761 o prenotazioni@fondazionecosso.it

g. m.

Nelle foto

–       Emblema della Repubblica Italiana

–       Il Castello di Miradolo

“Beppe Fenoglio 22. Un giorno di fuoco”

Ad Alba, prende il via il secondo capitolo del centenario fenogliano. Tanti gli appuntamenti e la “Notte Bianca” delle Librerie

Da giovedì 2 a domenica 5 giugno

Alba (Cuneo)

Sono raccolti sotto il titolo de “Un giorno di fuoco” i nuovi eventi programmati dal “Centro Sudi Beppe Fenoglio” e dall’“Assessorato alla Cultura” del “Comune di Alba”, nell’ambito delle celebrazioni del centenario dalla nascita dello scrittore – partigiano– traduttore albese. Titolo che prende ancora una volta il nome da una delle più celebri opere di Beppe Fenoglio (Alba, 1922 – Torino, 1963) e nello specifico dal primo libro pubblicato postumo, nell’aprile del 1963, due mesi dopo la morte dello scrittore. Si inizia giovedì 2 giugno, con ritrovo alle 9,45, a San benedetto Belbo per il primo trekking di questa nuova stagione. Una camminata di circa 14 km tra natura, storia e letteratura attraverso i luoghi dei racconti più intensi e significativi di Fenoglio: il gorgo del Belbo, Ca di Lù e Mimberghe, percorrendo un territorio di grande bellezza paesaggistica e naturalistica. La partecipazione è gratuita con prenotazione sul sito www.terrealte.cn.it. Sempre giovedì 2 giugno, alle 21, il “Teatro Sociale “G. Busca” di Alba  ospiterà la prima assoluta del reading teatrale di Andrea Bosca “Ma il mio amore è Paco”. L’attore di Canelli descrive così questo progetto “Mi unisce a Fenoglio l’amore indissoluto per la mia terra, per quei ‘saloons’ che ancora vedo qua e là distesi tra Canelli, per la Langa che diventa simbolo di tutte le altre province italiane, per la gente di questi luoghi che non ha mai smesso di lavorare, cresciuta con l’idea che il lavoro è l’onore del mondo, quando non la migliore preghiera. Recitarlo oggi, all’età esatta in cui Beppe Fenoglio ci ha lasciati, mi dà una strana consapevolezza che qualcuno chiamerebbe responsabilità. Certamente un onore che da ragazzo, mai avrei immaginato.” Lo spettacolo è una produzione di “BAM Teatro”. L’appuntamento – anticipato il Primo Giugno in matinée agli istituti scolastici che hanno collaborato con il Centro Studi – è in collaborazione con il “Teatro Sociale” di Alba ed è ad ingresso libero previa prenotazione sul sito www.beppefenoglio22.it . Lo spettacolo replicherà venerdì 3 giugno in Teatro a Nizza Monferrato in collaborazione con l’“Assessorato alla Cultura” della città di Nizza Monferrato e “Banca d’Alba” (prenotazioni all’“Ufficio di Informazioni Turistiche” di Nizza Monferrato al numero 0141/ 441565). Il giorno successivo, venerdì 3 giugno, alle 17.45, nuovamente al “Teatro Sociale”, dopo una breve presentazione della stagione di appuntamenti appena cominciata, sarà la volta di “Fenoglio all’attacco” con lo scrittore e giornalista Aldo Cazzullo che dialogherà con Margherita Fenoglio, figlia di Beppe, sui temi della narrativa fenogliana con particolare attenzione agli incipit brucianti dello scrittore – partigiano. L’appuntamento, arricchito dalle letture di Laura Della Valle, è organizzato in collaborazione con l’associazione culturale “Premio Roddi”. Ingresso libero prenotandosi sul sito www.beppefenoglio22.itSabato 4 e domenica 5 giugno appuntamento clou della quattro giorni fenogliana, con la dodicesima edizione della “Notte Bianca delle Librerie” che torna nel centro storico di Alba per un’edizione speciale, tra presentazioni letterarie, laboratori per bambini e musica. Tantissime le Librerie partecipanti. Primissimo appuntamento sabato mattinadalle 10, presso la “Libreria Mondadori” con la presentazione del romanzo “Il diavolo povero” di Roberto Portinari (Letteratura Alternativa edizioni), via via fino a sera (ore 21,30) con la “Libreria Milton” che, in piazza Pertinace,  propone le letture tratte dal racconto “Il gorgo” di Beppe Fenoglio e dal romanzo “Duri a Marsiglia”di Giancarlo Fusco. La “Notte Bianca delle Librerie” è organizzata dall’“Assessorato alla Cultura” del Comune di Alba in collaborazione e con il sostegno del “Centro Studi Beppe Fenoglio”Tutti gli appuntamenti sono gratuiti, per alcuni è consigliata o richiesta la prenotazione. Il programma completo con tutte le informazioni è consultabile al link https://www.beppefenoglio22.it/evento/notte-dianca-dellelibrerieDomenica 5 giugno, nel pomeriggio, le librerie cederanno idealmente il testimone alla “Maratona Fenogliana” che avrà per protagonisti indiscussi i lettori, che, a partire dalle ore 15, in Piazza Rossetti 1, daranno voce ad alcuni racconti di “Un giorno di fuoco”, la raccolta di scritti che secondo Calvino sarebbe stata un “Corallo Einaudi” perfetto. E così nelle due tappe di un percorso che parte da “Casa Fenoglio” e arriva al “Cortile della Maddalena”, luogo per eccellenza della Cultura albese, si leggeranno insieme ad alta voce alcuni dei più esemplari racconti fenogliani: “La novella dell’apprendista esattore”, formidabile secondo Calvino, e poi “Pioggia e la sposa”“L’affare dell’anima” e un omaggio ai bambini con “Il bambino che rubò uno scudo”. Le letture saranno scandite dalla musica di Alessandro Sipolo, cantautore bresciano, e dai suoi musicisti.

g.m.

Nelle foto:

–       Beppe Fenoglio

–       Andrea Bosca

–       Aldo Cazzullo, Ph. Fabrizio Travaglio