CULTURA- Pagina 51

A Torino il meeting dell’editoria europea rivolta all’“Educational”

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L’organizzazione è della “Lattes Editori”, nell’ambito delle manifestazioni legate al suo 130° anno di attività

Dal 20 al 21 giugno

Appuntamento ghiotto per Torino. Dove, per la prima volta in Italia, si terrà la due giorni dell’“EEPG – European Educational Publishers Group”, Associazione degli Editori europei che si occupano di “Scolastica” e, più in generale, di “Tematiche Educative”. Appuntamento di grande prestigio e di allettanti ricadute anche economiche, di cui s’ha da rendere grazie alla proposta avanzata dalla “Lattes Editori”, Casa Editrice storica nell’ambito della scuola e della formazione, che (fondata nel 1893 da Simone Lattes al civico 3 di via Garibaldi) proprio quest’anno celebra il suo 130° di attività. Al suo fianco, nell’organizzazione dell’evento, anche la “Fondazione Circolo dei Lettori”, con la promozione di una serie di iniziative programmate nell’arco di tutto l’anno.

L’“EEPG” è un’organizzazione senza scopo di lucro che collega 24 editori educativi di 24 Paesi europei (fra cui anche l’Ucraina, rappresentata dall’Editrice “Ranok”, tuttora attiva nonostante le contingenti attuali difficoltà storiche) che realizzano un fatturato complessivo di 1 miliardo di euro realizzando gli strumenti per la formazione e lo studio di 93 milioni di studenti in tutta Europa.

Il loro meeting annuale rappresenta, dunque, un momento fondamentale per scambi di idee e buone pratiche su temi di attualità nell’“editoria educativa” e per promuovere la qualità dell’istruzione nei loro Paesi e all’estero. Nella due giorni subalpina verrà presentato agli editori internazionali il “distretto dell’editoria torinese”, territorio che presenta la rara caratteristica (unica in Italia) di ospitare al proprio interno l’intera filiera editoriale, ovvero tutti gli anelli della catena che, dalla progettazione al prestampa, dalla realizzazione dei contenuti digitali al marketing, dal trattamento della carta al packaging, dalla stampa alla logistica, fino alla distribuzione, permettono di completare da capo a fondo il ciclo del contenuto editoriale.

Il convegno sarà inoltre un’occasione importante per la promozione culturale (e non solo) della città. Infatti, i circa 50 partecipantiprovenienti da tutta Europa avranno l’opportunità di visitare e vedere da vicino alcuni dei luoghi più celebri di Torino, in particolare il “Museo Egizio”, guidati dal direttore Christian Greco, e la “Biblioteca Reale” all’interno dei “Musei Reali”. Visite durante le quali, e attraverso un accordo fortemente voluto da Simone Lattes ( attuale AD della “Casa Editrice”) con le due Istituzioni Museali, gli editori saranno invitati a utilizzare nei libri di testo le immagini dei reperti lì custoditi. In particolare, per quanto concerne il “Museo Egizio”, riceveranno una selezione delle immagini più iconiche che, come tutte quelle presenti nell’“Archivio online”, potranno essere utilizzate gratuitamente con licenza “Creative Commons”. In tal modo, non solo si facilita l’inserimento di immagini delle opere custodite a Torino nei libri di testo degli studenti di tutta Europa, ma si sensibilizzano gli stessi alla cura, tutela e fruizione del patrimonio culturale.

“Lavoriamo a questo appuntamento – spiega Simone Lattes dall’anno scorso, quando il ‘Direttivo EEPG’ ha accettato il nostro invito a riunirsi per la prima volta in Italia, in occasione dei 130 anni di ‘Lattes Editori’. Avere l’opportunità di ospitare a Torino 24 editori scolastici da tutta Europa è dunque un’occasione rara. Per questo abbiamo cercato di trarne il maggior valore possibile per il territorio, presentando le aziende della filiera editoriale torinese e promuovendo quella parte del nostro patrimonio culturale che a buon titolo può entrare nei libri di testo di milioni di studenti europei. Ci è parso che questo fosse un modo ulteriore per dare concretezza alle celebrazioni per il nostro anniversario”. E a Lattes fa eco Helga Holtkamp, presidente dell’“EEPG”: “L’obiettivo della prossima conferenza di Torino è quello di aumentare la consapevolezza sul significato dell’istruzione inclusiva e dell’accessibilità. Promuovendo pratiche educative inclusive e sostenendo l’accessibilità, miriamo a creare un ambiente di apprendimento più equo e inclusivo per tutti, ci impegniamo a creare un futuro migliore per gli studenti di tutta Europa”.

“Inclusione”. Tema che ha da essere centrale nell’attività dell’editoria scolastica, “al fiancodi scuola e famiglie – precisa Paolo Tartaglino, presidente del gruppo educativo dell’‘Associazione Italiana Editori’ – a tutela delle difficoltà e dei pregiudizi di genere”.“Credo – conclude Tartaglino – che iniziative di questo tipo, attraverso lo scambio di esperienze, costituiscano un grande arricchimento e una crescita di consapevolezza in un settore strategico per l’intero Paese”.

L’ “EEPG Conference” si svolgerà in ingleseed è aperta esclusivamente agli addetti del settore. Non è previsto pubblico durante i lavori.

Per info: www.eepg.org o www.latteseditori.it

g. m.

Nelle foto:

–       “Lattes” oggi, via Confienza, Torino

–       “Lattes” ieri, via Po, Torino

–       Uffici “Lattes” disegnati da Carlo Mollino

Incipit offresi. Ad una giovanissima romana di Valmontone il primo Premio dell’ottava edizione

Il talent letterario per aspiranti scrittori

Da Torino a Roma. Dopo 18 tappe in 4 regioni – Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Lazio – si è conclusa alla settecentesca Villa “La Tesoriera” di corso Francia, a Torino, con la vittoria (su 8 finalisti) della 18enne romana di Valmontone, Rebecca Cellitti, l’ottava edizione di “Incipit Offresi”, il primo talentletterario itinerante per aspiranti scrittori. A Rebecca, la più giovane finalista di quest’edizione – presentatore d’eccezione, Neri Marcoré – è stato assegnato un premio in denaro di 1.500 euro. Il suo “incipit”sull’“anoressia” (come in tutte le precedenti tappe, ai concorrenti erano dati 60 secondi di tempo per leggere il proprio “incipit” o raccontare il proprio libro) le ha anche fatto vincere il “Premio Miraggi Edizioni”, il “Premio Leone Verde” e “Indice dei Libri del Mese”.

 

 

Il secondo classificato, Simone Torino di Pont-Saint-Martin (Ao), oltre al Premio in denaro di 750 euro, si è aggiudicato il “Premio Italo Calvino”.

Infine, il “Premio degli Editori Piemontesi” è stato attribuito ad Alessandro Cerutti ed il “Premio Golem” a Marcella Benedetto di Torino.

“Incipit Offresi” (dedicato alla memoria di Eugenio Pintore, fra i massimi nostri “bibliofili” e cultori dell’ “arte bibliotecaria”) è ideato e promosso da “Fondazione ECM – Biblioteca Archimede” di Settimo Torinese, in sinergia con “Regione Piemonte”. In 7 anni il talent ha scoperto più di 60 nuovi autori, pubblicato 70 libri e coinvolto più di 10mila persone, 30 case editrici e più di 50 biblioteche e centri culturali, riconfermandosi, anche quest’anno, come un vero e proprio talent della scrittura”, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro, oltreché incontrare e dialogare con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto.

La prossima edizione di “Incipit Offresi”prenderà il via il 16 settembre da Bergamo, “Capitale Italiana della Cultura 2023”.

 

Riportiamo il toccante “incipit” vincente di Rebecca Cellitti:

“A come Agonia N come Nostalgia O come Oblio R come Rimugino E come Effimero S come Solitudine o forse S come Silenzio I come Impetuoso A come Apatia. Così mi sento, così sono. Una parola, nove lettere, infiniti significati. Senza di lei, il nulla. I pensieri sono come mostri che ti divorano, urlano nella testa, ti uccidono. Io, in silenzio. Vorrei solo chiudere gli occhi e volare via, sparire per sempre. Chi sono. Parlare della mia vita, di ciò che mi piace, è così difficile. La verità è che neanche io so chi sono. Quando mi chiedono di parlare di me, frugo frettolosamente in uno dei mille cassetti disordinati e nascosti della memoria, e attacco con il solito disco. Parole uguali come se stessi recitando un copione, come se non stessi parlando della vera me, come se quello che dicessi appartenesse a quella vecchia sconosciuta che vorrei ancora essere, ma che purtroppo non c’è più”. Premio meritato.

g.m.

Nelle foto:

–       “Incipit Offresi”, la presentazione con Neri Marcoré

–       L’assegnazione del primo Premio a Rebecca Cellitti

Gli appuntamenti della Fondazione Torino Musei

16 – 22 giugno 2023

 

VENERDI 16 GIUGNO

 

Venerdì 16 giugno

METALLI SOVRANI. LA FESTA, LA CACCIA E IL FIRMAMENTO NELL’ISLAM MEDIEVALE

MAO – apre la nuova mostra

La seconda tappa del viaggio di avvicinamento alla grande mostra dell’autunno dedicata all’arte dei paesi tra estremo Oriente e centro Asia fino alle sponde del Mediterraneo è un progetto espositivo dedicato ai più raffinati oggetti di arte islamica in metallo dal titolo Metalli sovrani. La festa, la caccia e il firmamento nell’Islam medievale e rappresenta la prima collaborazione fra il Museo d’Arte Orientale e The Aron Collection.

La mostra, che succede a Lustro e lusso dalla Spagna islamica all’interno della galleria islamica del MAO, presenta una mirata selezione delle principali tipologie di oggetti della metallistica islamica (bruciaprofumi, portapenne, candelieri, vassoi, bacili, coppe, bottiglie porta profumo) che, insieme alla miniatura, può essere considerata tra le più alte espressioni della creatività artistica islamica.

Una creatività che dalla Persia si diffondeva nel mondo come un linguaggio, raggiungendo a Oriente l’India e la Cina e arrivando in Occidente alle pendici dell’Atlante. Frutto di ammirazione e di imitazione raggiunse anche l’Europa, dimostrando quanto le frontiere politiche e religiose non corrispondessero affatto a quelle della percezione estetica.

 

Venerdì 16 giugno ore 16.30

LUSSO A BISANZIO: FASTI ALLA CORTE D’ORIENTE

Palazzo Madama – visita guidata tematica

L’imperatore di Bisanzio indossava abiti in seta, i cui riflessi e bagliori conferivano alla sua figura e a quella

della sua consorte un’aura divina. Il lusso e la raffinatezza caratterizzavano la corte e l’aristocrazia della capitale: la classe dirigente di Costantinopoli sapeva farsi ammirare.

Nella mostra in corso a Palazzo Madama Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario sono esposti bracciali e anelli, amuleti e pettorali: oggetti di pregio e di fine artigianato, che rivelano quanto il lusso fosse realmente status simbol: come in ogni tempo, come in ogni civiltà antica e moderna.

La visita propone un itinerario “fastoso”, utile per comprendere i diversi aspetti del mondo bizantino.

Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card).

Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com

 

 

LUNEDI 19 GIUGNO

 

Lunedì 19 giugno ore 17

COSTRUIRE LA MOSTRA “BIZANTINI”. IL PERCORSO DALL’IDEAZIONE ALLA REALIZZAZIONE

Palazzo Madama – conferenza con Federico Marazzi, curatore della mostra

Raccontare mille anni di uno Stato che ha cambiato più volte estensione geografica e sistema organizzativo e a cui diamo oggi un nome che i suoi abitanti non conoscevano e in cui non si sarebbero mai riconosciuti: questa è la sfida che vuole affrontare – e vincere – il progetto di una mostra sull’Impero Bizantino. Come affrontarla? Una mostra su Bisanzio deve giocarsi fra due polarità: individuare e analizzare gli aspetti che più hanno contribuito a conferire continuità apparente all’Impero e, allo stesso tempo, rilevare le mutazioni che essi hanno subito nel tempo, contribuendo a definire delle “epoche” fra loro differenti. Allo stesso tempo, va considerato che la lunga parabola storica di Bisanzio, nonostante abbia toccato in più tempi e in più luoghi l’intero territorio italiano (lasciando proprio in Piemonte l’ultimo suo segno con la presenza della famiglia dei Paleologi alla testa del marchesato del Monferrato), è scarsamente entrata a far parte di ciò che compone il sentimento identitario della nazione italiana.

Bisanzio, insomma, non è mai riuscita a essere, nel nostro immaginario condiviso, ciò che, ad esempio, sono state la Grecia antica e Roma, ma anche molte delle altre civiltà che Roma ha soggiogato sul territorio italiano e di quanto non sia stata anche quella dei Longobardi, a cui è stato attribuito il ruolo di demolitrice di quella romana. In rapporto all’Italia, essa è invece rimasta a lungo su un binario morto della storia, su cui l’ha costretta una retorica storiografica sette-ottocentesca che ha visto in essa un’estenuazione della cultura romana immersa in un’atmosfera d’oriente tanto affascinante quanto però sostanzialmente percepita come aliena e incomprensibile.

Questa mostra è stata quindi la prima occasione, per l’Italia, di dare una sua lettura di questo segmento del proprio passato, che rivedesse criticamente gli orientamenti sette-ottocenteschi e operasse una “immersione” del tema entro il flusso vivo della storia nazionale e delle sue connessioni con il mondo mediterraneo.

La conferenza fa parte del ciclo, che approfondisce alcuni dei temi presentati nella mostra Bizantini. Luoghi, simboli e comunità di un impero millenario, visitabile nella Sala del Senato di Palazzo Madama fino al 28 agosto 2023, attraverso 350 opere provenienti da importanti musei italiani e da oltre venti musei greci.

Federico Marazzi è professore ordinario di Archeologia Cristiana e Medievale presso l’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, dove dirige anche la Scuola di Specializzazione in beni Archeologici gestita insieme all’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”. I suoi interessi scientifici si incentrano sullo studio della transizione dall’Antichità al Medioevo nell’Italia centro-meridionale e sullo studio storico-archeologico degli insediamenti monastici. È stato curatore della mostra sui Longobardi (Pavia-Napoli-San Pietroburgo 2017-2018) e di quella sui Bizantini (Napoli-Torino 2022-2023). Collabora con il Museo Nazionale Romano come coordinatore scientifico del riallestimento della sezione tardoantica e altomedievale della sede di Crypta Balbi.

Prossimi appuntamenti

Lunedì 26 giugno, ore 17

Bella di fama e di sventura. Galla Placidia, la virtù del potere

Con Giovanni C.F. Villa, Palazzo Madama –  Museo Civico d’Arte Antica di Torino

Lunedì 3 luglio, ore 17

Smalti bizantini tra Oriente e Occidente

Con Giampaolo Distefano, Università degli Studi di Torino

Lunedì 10 luglio ore 17

Una vita, molte leggende. Teodora di Bisanzio santa e diavolessa

Con Paolo Cesaretti, Università degli Studi di Bergamo

Lunedì 17 luglio, ore 17

Il nostro debito con Bisanzio

Con Mario Gallina, già Professore ordinario di Storia bizantina presso l’Università degli Studi di Torino

 

Ingresso gratuito

Prenotazione consigliata: t. 011.4429629 (dal lun. al ven. 09.30 – 13.00; 14.00 – 16.00) oppure scrivere a madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

 

MARTEDI 20 GIUGNO

 

Martedì 20 giugno ore 19

MIYA MASAOKA. Un approccio virtuosistico e innovativo al koto giapponese

MAO – concerto nell’ambito del public program di Buddha10 Reloaded

Miya Masaoka è compositrice, musicista e sound artist. Le sue opere spaziano tra opere New Noh, performance ibride tra acustica ed elettronica, sound art, cori, mappatura del movimento degli insetti, installazioni sonore, performance art e molto altro. Il suo lavoro è stato presentato alla Biennale di Venezia, al MoMA PS1, al Kunstmuseum di Bonn tra gli altri. Ha ricevuto commissioni ed ha collaborato con la BBC Scottish Symphony Orchestra, il Glasgow Choir e l’International Contemporary Ensemble.

Il suo lavoro esplora la percezione corporea della vibrazione, del movimento e del tempo, mettendo in primo piano complesse relazioni timbriche.

È professoressa associata e direttrice del MFA Sound Art Program presso la Columbia University.

Costo: 15 € intero | 10 € ridotto studenti

I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo e su Ticketone.

 

 

MERCOLEDI 21 GIUGNO

Mercoledì 21 giugno

MICHELE TOCCA. REPOUSSOIR

22 giugno – 5 novembre 2023

GAM – inaugura la mostra

ore 17:00 Conferenza di Anna Ottani Cavina Italia dipinta. L’invenzione del paesaggio

ore 18:00 Inaugurazione della mostra

La GAM di Torino è felice di annunciare la mostra Michele Tocca. Repoussoir, progetto vincitore del PAC2021 – Piano per l’Arte Contemporanea, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

La mostra, curata da Elena Volpato, nasce dalla volontà della GAM di Torino di acquisire un gruppo di opere di Michele Tocca (Subiaco, 1983), un pittore capace di porsi all’osservazione del mondo con l’immediatezza di una interiore firt-timeness: con il candore di uno sguardo che sa vedere tutto come fosse la prima volta, eppure coltiva una profonda conoscenza dei meccanismi della visione, delle strutture di pensiero e delle eredità che l’arte ci tramanda. Questa sua capacità di essere interamente nell’istante presente, di sentire il motivo all’impronta e, al contempo, di vedersi vedere, di sorvegliare ogni sua decisione, di “dimenticare a memoria” nei propri atti le matrici pittoriche che appartengono ai secoli passati, ha portato a immaginare un’esposizione che potesse tenere insieme queste due tensioni fatte di schiettezza attuale e conoscenza della storia.

Info https://www.gamtorino.it/it/evento/michele-tocca-repoussoir/

 

GIOVEDI 22 GIUGNO

Giovedì 22 giugno ore 17.15

L’ARTE PUÒ ROMPERE LE SCATOLE

GAM – performance dell’artista Afran nell’ambito del Festival Panafricano 2023

In occasione dell’apertura del Festival Panafricano 2023 il Dipartimento Educazione GAM ospita, nell’ambito dei progetti per l’Intercultura, la performance L’arte può rompere le scatole dell’artista camerunense Afran.

L’azione pittorica si sviluppa attorno a una installazione di cartoni con cui Afran interagisce mediante colore, movimento, suoni e parole. Un viaggio di suggestioni che, con ironia, porterà il pubblico a riflettere sugli spostamenti dei beni e sui rapporti di forza nel nostro mondo contemporaneo.

In seconda battuta l’opera suggerirà anche una riflessione sul ruolo rivestito oggi dall’arte, in un contesto in cui spesso questa asseconda passivamente il corso della storia, accontentandosi di entrare in prestigiose collezioni. Il pubblico potrà partecipare attivamente alla performance attraverso un confronto e un coinvolgimento diretto con l’artista.

Prenotazione obbligatoria al sito https://festivalpanafricano.it/

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni e alle mostre di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

 

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/gam.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/mao.html

https://www.arteintorino.com/visite-guidate/palazzo-madama.html

 

In mostra nel “Chiostro di San Francesco” a Cuneo preziose miniature

“Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”

 Illustrazioni tratte da un Codice medievale

Da sabato 17 giugno a sabato 1° luglio

Cuneo

Risalgono al Trecento ma, sotto l’aspetto scientifico, toccano tematiche di grande attualità. Nel complesso sono 32 le preziose miniature ingrandite che descrivono le proprietà medicinali di spezie e cibi – ma anche stagioni, eventi naturali e psichici che incidono non poco sulla salute dell’uomo – contenute nel “Tacuinum sanitatis: dalla Cura della Terra alla Salute del Corpo e dell’Anima”, esposte dal prossimo sabato 17 giugno (inaugurazione, ore 15) a sabato 1° luglio (da martedì a domenica, dalle 15,30 alle 18,30), presso il Chiostro del “Complesso Monumentale di San Francesco”, in via Santa Maria 10 (tel. 0171/634175), a Cuneo. Curatrice, insieme a Maurizio Tulliani, Elena Modena (fondatrice del trevigiano “Centro Studi Claviere” e docente all’Università “Ca’ Foscari” di Venezia), la mostra, realizzata con il sostegno della “Provincia di Treviso”,  è organizzata da “Maestro Società Cooperativa” di Cuneo e fa parte del calendario di appuntamenti del “Festival Modulazioni. Musica senza tempo” che porta la musica antica nei siti storici della città di Cuneo con una ricca proposta distribuita in quattro fine settimana a partire dal mese di giugno fino al prossimo ottobre. In occasione dell’inaugurazione, sabato prossimoalle 17“InUnum Ensemble” (fondato nel 2003 per la divulgazione del repertorio medievale, in particolare della produzione polifonica sacra dal Duecento al Quattrocento) proporrà il concerto “Laude iocunda / La Musica che sana”, in collaborazione con il “Museo Civico” di Cuneo e il “Centro Studi Claviere” di Vittorio Veneto (Tv). Gli ingressi agli eventi sono gratuiti, fino a esaurimento posti.

Per info e per conoscere il programma completo è possibile consultare il sito www.modulazioni.net, le pagine Fb (www.facebook.com/modulazioni.net) e IG (www.instagram.com/modulazioni) o scrivere a info@modulazioni.net

Spiegano i direttori artistici del Festival, Alessandro Baudino e Paola Cialdella“Sotto il nome di ‘Tacuina sanitatis’ vengono classificati tutti quei manuali di scienza medica scritti e miniati dalla seconda metà del XIV secolo al 1450 circa. L’esposizione consta di 32 pannelli di dimensioni tali da arredare il chiostro in un percorso contemplativo di lettura, ascolto, riflessione. Contenuti, suoni e voci dell’‘InUnum Ensemble’ saranno in armonia con la mostra, portando lo spettatore a fare un tuffo nel passato, che dà lezioni al tempo presente, nel momento in cui siamo chiamati a una speranzosa ricerca di equilibrio per la nostra salute, personale e sociale. Un’esperienza da vivere”.

In una fase storica di scambievoli incroci di civiltà (fra mondo greco, arabo, latino ed ebraico – cristiano) il “Tacuinum” esposto a Cuneo documenta, in modo essenziale, come l’attenzione alla salute, anche psichica, trovi forti radici nell’alto Medioevo “che riconducono – sottolinea la curatrice della rassegna, Elena Modena –   alle sottili riflessioni sul tema proposte dai Padri della Chiesa e dai monaci del deserto, per trovare, poco dopo il Mille, ulteriore elaborazione negli scritti di Corrado di Hirsau, Ugo di san Vittore, Ildegarda di Bingen, in particolare entro il tema del contrasto tra vizi e virtù letto in chiave psicologico-comportamentale”“Nel ‘Tacuinum’ – ancora Modena – lo sguardo aperto alle esigenze del corpo e dell’anima, che arriva a includere le emozioni, il movimento fisico, la musica in ogni sua forma pratica, mantiene questa visione armonica della creatura umana, fatta di evidente complessità, basata a sua volta su intrecci di equilibri soggetti a cambiamento con il mutare delle stagioni, dei venti, dell’età, dell’alimentazione e delle dinamiche relazionali e sociali”.

g.m.

Prima edizione del premio Scatti Sapiens Torino

PRIMA EDIZIONE PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023

Cresce la passione per la fotografia a Torino, dopo l’investimento di Intesa San Paolo per la realizzazione di Gallerie d’Italia, l’ attività di Camera ed il ritorno di Phair Photo Art Fair quest’anno alla quarta edizione.

Il Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence (Via Santa Giulia, 41), come per eventi di successo in passato, promuove la diffusione delle arti nel tessuto cittadino e ospita il primo PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023.

FINALITA’

Il premio è istituito da Eventi Sapiens IV Marzo s.s., al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, con la main partnership di Glamour Driving, con la digital partnership di Riflessi shop.com e la collaborazione di Rossetti Fashion, Boudoir Torino e Madavin.

Con il PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 nasce un concorso dedicato ad un selezionato numero di fotografi amatoriali, che hanno l’opportunità di confrontarsi con altri appassionati.

L’iniziativa punta a promuovere la crescita di fotoamatori di talento, affinché avviino consapevolmente l’esplorazione dei territori dell’arte.

I fotografi in gara, selezionati dal direttore artistico Dario Brocca Ciaros, sono non professionisti di ogni nazionalità, sesso ed età, purchè maggiorenni.

MODALITA’ DI SVOLGIMENTO

La competizione è stata l’occasione per valorizzare i set allestiti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino, attraverso la creazione d’immagini dal sapore fashion e glamour.

Tutti i partecipanti hanno avuto a disposizione due quadri:

  • Set Nostalgie di motori, in esterno, con automobili messe a disposizione dall’Organizzazione, poste nella corte del Santa Giulia Art and Wine Hotel Residence;
  • set C’era una volta la moda, in una camera della

struttura.

Su ogni set è stata presente una modella su iniziativa dell’ organizzazione.

I partecipanti hanno avuto a disposizione un parco luci a led o a flash fornito dal partner RIFLESSI SHOP.COM, da gestire in autonomia.

Durante la gara i partecipanti sono stati supportati dalla direzione artistica del fotografo Dario Broch Ciaros, presente per il superamento di eventuali problemi tecnici e creativi.

CALENDARIO

APERTURA DELLE ISCRIZIONI LUNEDì 10 APRILE 2023 CHIUSURA DELLE ISCRIZIONI DOMENICA 30 APRILE 2023 PRIMO SET SABATO 6 MAGGIO 2023

SECONDO SET SABATO 13 MAGGIO 2023

TERZO SET SABATO 20 MAGGIO 2023

Prossimi appuntamenti…

ANNUNCIO VINCITORI MERCOLEDì 14 MAGGI 2023

PREMIAZIONE GIOVEDì 15 GIUGNO 2023

SELEZIONE DEL VINCITORE

Il vincitore del PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà scelto dal voto insindacabile della Giuria che selezionerà sulla base dei seguenti criteri:

  • aderenza all’obiettivo del Concorso;
  • originalità;
  • qualità tecnica;
  • qualità artistica.

LA PREMIAZIONE

Il fotografo ha già consegnato all’Organizzazione due immagini selezionate per ogni set.

Il 14 giugno una giuria qualificata selezionerà i primi 3 classificati e giovedì 15 giugno 2015 avverrà la cerimonia di premiazione al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence di Torino.

PREMI

Il premio PRIMA EDIZIONE SCATTI SAPIENS TORINO 2023 sarà assegnato al

vincitore eletto dalla Giuria e consisterà in oggetti fotografici grazie alla courtesy di RIFLESSI SHOP.COM, e a due voucher omaggio per utilizzi in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al secondo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo in day use di ambienti al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

Al terzo classificato verrà consegnato un voucher omaggio per l’utilizzo di un’auto in day use di quattro ore stanziali al Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence, per la realizzazione di un set fotografico.

La Mostra dedicata al PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023 verrà allestita entro il 2023 nei locali del Santa Giulia Art & Wine Hotel Residence.

Il primo classificato vedrà la propria opera esposta con la targa

Vincitore del PRIMO PREMIO SCATTI SAPIENS TORINO 2023’.

Rumi, un rivoluzionario della poesia

L’ANGOLO DELLA POESIA

Di Gian Giacomo Della Porta e Mara Martellotta

 

“O uomo! Viaggia da te stesso in te stesso”

Rumi, conosciuto anche come Jalal-al-din Mohammad Balkhi, è stato un poeta persiano nato nel 1207, a Balkh, antica città della via della seta oggi in Afghanistan all’epoca nell’area di influenza persiana originario di una nobile famiglia di mistici sufi oggi conosciuto più per le frasi e aforismi, Rumi ha segnato un profondo rinnovamento nel mondo islamico ponendosi come punto d’incontro tra Oriente e Occidente.

Scrisse una delle opere più importanti e profetiche in assoluto del misticismo universale, il Mathnawi, considerato alla pari del libro religioso per eccellenza, il Corano.

Liberatosi da tutti i dogmi delle religioni che peraltro amava in tutte le forme, attraverso la poesia ha trovato la via di accesso diretta al suo cuore e ai mondi spirituali superiori, una via di libertà spirituale che molto ricorda un’affermazione di Gesù: “Il vero tempio non sono le chiese, ma il nostro cuore”.

Una poesia, una preghiera la sua che nasce dall’ascolto interiore, in cui lo Spirito divino diventa una vibrazione che risuona in Rumi a contatto con tutte le cose del mondo.

Rumi rivoluzionò l’Islam mettendo al centro l’amore poiché proprio attraverso questo sentimento che tutto può legarsi e armonizzarsi. Si tratta di un pensiero che si avvicina di più alle filosofie orientali, in particolare al buddismo, che non all’Islam, per sottolineare la grandezza del pensiero di Rumi.

Il viaggio diventa una metafora di vita di cui il poeta fu maestro.

Conoscere la vita e l’opera di Rumi significa cogliere le sue poesie nell’amore supremo per l’infinito che impara a dialogare con l’universo e con ognuno di noi.

Ecco alcuni dei versi più rappresentativi di Rumi:

“Là fuori/oltre a ciò che è giusto e sbagliato/esiste un campo immenso/ Ci incontreremo lì

“Gli amanti non si incontrano/finalmente in qualche luogo./ Sono sempre stati l’uno nell’altro”

“Nel momento in cui accettiamo i problemi / che ci sono stati assegnati/ le porte si aprono”

“Il modo in cui fai l’amore è il modo in cui Dio sarà con te”.

A Rivoli tornano “i Caffè” tra generi musicali, conferenze e momenti di socialità

I CAFFE’ DI PALAZZO PIOZZO

II edizione

Enrico Beruschi, Nicholas Roncea, Biagio Bagini, Lastanzadigreta, Crossing sound trio:

Da Sabato 10 giugno a venerdì 22 settembre ore 18:00

Giardini di Palazzo Piozzo di Rosignano

Via Capello 3, Rivoli

Ingresso libero

  

Torna la rassegna estiva promossa dall’Istituto Musicale Città di Rivoli nei giardini di Palazzo Piozzo di Rosignano, tra musica da film, jazz, pop, presentazione di libri, conferenze, in momenti di socialità e di riflessione comune ad ingresso libero. «L’iniziativa – racconta Filippo Bulfamante, Direttore dell’Istituto – si propone per il secondo anno consecutivo come salotto estivo di spettacolitra musica, arte e socialità, con l’intento di offrire un servizio per i cittadini rivolesi da una parte, e di valorizzare uno spazio del patrimonio storico architettonico della Città, dall’altra. Il cartellone abbraccia un ampio spettro di interessi: dai concerti –spaziando dalla musica da film, al jazz, al pop – alla presentazione di libri; dalle conferenze su tematiche legate all’arte dei suoni al teatro musicale comico di primo Ottocento».

Ad aprire la rassegna culturale realizzata nell’ambito della Stagione Scene dal Vivo, con un “ritorno a casa” proprio entro le mura che l’hanno vista nascere e affermarsi, Archiensemble, la compatta Orchestra d’Archi dell’Istituto Musicale Città di Rivoli G. Balmas a cura di Massimiliano Gilli e Paola Secci; segue, giovedì 22 giugno,  Pick n’ bow, originale duo di corde per violino, chitarra e voce, con Virginia Sutera e Samuel Rampani. La musica pop di nomi come Nicholas Roncea, Lastanzadigreta e Crossingsound trio, a cavallo tra il 27 giugno e il 1 luglio, porta progetti interessanti e di richiamo come Acrobazie, Musica da camerettae Note d’amore. L’incontro tra il compositore russo Igor Stravinsky e il clarinettista americano Benny Goodman è il tema di Swinging Stravinsky, il libro che Biagio Bagini presenta mercoledì 5 luglio, accompagnato da Eugenia Canale al pianoforte e Giorgia Bussi al clarinetto per la sezione “libri e musica”, mentre diventeranno “narrazioni in musica” i 16 racconti per Torino di Giorgio Oggero,  portati in scena il 22 settembre dalla Compagnia del Ciglio di  Alessandro Cora (voce), Elena Poncina (pianoforte) e Tiziana Venuti (percussioni). Spazio alle conferenze sabato 24 giugno e giovedì 3 luglio, con Moderna a chi?, tavola rotonda sulla musica moderna tenuta da eminenze della critica come Carlo Bordone (Rolling Stone, Il Fatto Quotidiano, Rumore), Maurizio Blatto (Rumore, La Stampa), Alberto Campo (Repubblica), Jacopo Tomatis (Il giornale della musica), Luca Castelli (Corriere della sera); con L’arte dell’improvvisazione Sandro Marrocu racconta il tema con un concerto conferenza dedicato, in collaborazione con L’Istituto comunale musicale Leone Sinigaglia di Chivasso. La musica Jazz torna giovedì 6 luglio con Benvenuti al Nord e Sud America e il Jazz Ensemble dell’Istituto Musicale Città di Rivoli a cura di Antonio Santoro, mentre sabato 8 l’attore Enrico Beruschi porta il teatro musicale con Dulcamara e il suo Elisir,  con Ilaria De Santis, soprano, Filippo Pina Castiglioni, tenore, Omar Camata, buffo, Allan Rizzetti, baritono, Francesco Cavaliere, pianoforte.

Ancora spazio alle collaborazioni venerdì 15 settembre, con il concerto di Fonni, assegnatario del premio Istituto Musicale Città di Rivoli G. Balmas nell’ambito delle selezioni per il Premio Buscaglione 2023: «Ospiti di prim’ordine nel campo della musica e della cultura – conferma il Vicesindaco Laura Adduce –  importanti collaborazioni – non ultima quella col Premio Buscaglione 2023 – e la presenza di un “mattatore” dello spettacolo e degli schermi televisivi tra anni ’80 e ’90 come Enrico Beruschi, qualificano sempre più la proposta estiva promossa dal nostro Istituto Musicale. Un’iniziativa che guarda anche al valore sociale del promuovere cultura oltre che a diventare mezzo di valorizzazione dei nostri siti storici. Tanto che per il 2024 è allo studio la possibilità di sviluppare l’iniziativa anche all’interno di altri Palazzi e cortili storici della Città, con l’intento di rendere sempre più conosciute e apprezzate le bellezze del nostro territorio».

Il programma

Sabato 10 giugno

Musica da Film

Back home

Archiensemble, Orchestra d’Archi dell’Istituto Musicale Città di RivoliG. Balmas,

a cura di Massimiliano GIlli e Paola Secci

Musiche di Desplat, Morricone, Silvestri, Jenkins

Arrangiamenti di Donato Liberatore e Lanfranco Vasini

Con la partecipazione di Silvia Zaccaria, pianoforte

 

Giovedì 22 giugno

Musica pop

Pick n’ bow

Virginia Sutera, violino

Samuel Rampani, chitarra e voce

 

Sabato 24 giugno

Conferenza

Moderna a chi?

Tavola rotonda sullo stato della musica moderna oggi

Con Carlo Bordone (Rolling Stone, Il Fatto Quotidiano, Rumore), MaurizioBlatto (Rumore, La Stampa), Alberto Campo (Repubblica), Jacopo Tomatis(Il giornale della musica), Luca Castelli (Corriere della sera)

Modera Gigi GIancursi

 

Martedì 27 giugno

Musica pop

Acrobazie

Nicolas Roncea, chitarra e voce

Pietro Caramelli, chitarra

Giulia Provenzano, voce

 

Giovedì 29 giugno

Musica pop

Musica da cameretta

LastanzadiGreta

Leonardo Laviano, voce

Flavio Rubatto, percussioni

Jacopo Tomatis, mandolini

 

Sabato 1 luglio

Musica pop

Note d’amore

Crossing sound trio

Michela Paleologo, voce

Stefania Zasa, voce

Massimo Peiretti, pianoforte

Lunedì 3 luglio

Conferenza

L’arte dell’improvvisazione

Sandro Marrocu, pianoforte

In collaborazione con Istituto Musicale Comunale L. Sinigaglia di Chivasso

 

Mercoledì 5 luglio

Libri e Musica

Swinging Stravinsky

Biagio Bagini, scrittore

Eugenia Canale, pianoforte

Giorgia Bussi, clarinetto

 

Giovedì 6 luglio

Musica Jazz

Benvenuti al Nord e Sud America (in Jazz)

Jazz Ensemble 2 dell’istituto Musicale Città di Rivoli G. Balmas

a cura di Antonio Santoro

Musiche di M. Davis, C. Brown, R. Rodgers, K. Weil, C. Corea, J. Henderson,B. Harris

Alessandro Degani, basso

Lino Criscitiello, chitarra

Massimo Di Pierro, chitarra

Mattia Bertone, batteria

ospite: Antonio Santoro, flauto e saxofono

 

Sabato 8 luglio

Teatro Musicale

Dulcamara e il suo Elisir

Raccontato da Enrico Beruschi – da un’idea di Filippo Pina Castiglioni

Enrico Beruschi, voce narrante

Ilaria De Santis, soprano – ADINA

Filippo Pina Castiglioni, tenore – NEMORINO

Omar Camata, buffo – DULCAMARA

Allan Rizzetti, baritono – BELCORE

Francesco Cavaliere, pianoforte

 

Venerdì 15 settembre

Musica pop

Fonni

In collaborazione con Premio Buscaglione 2023

 

Venerdì 22 settembre

Libri e Musica

16 racconti per Torino

La Compagnia del Ciglio

Narrazioni in musica liberamente tratte dell’omonimo libro di Giorgio Oggero

Il progetto SCENE DAL Vivo ha ricevuto il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando ART~WAVES. Per la creatività, dall’idea alla scena” che guarda al consolidamento dell’identità creativa dei territori attraverso il sostegno alla programmazione nel campo delle performing arts e alla produzione creativa contemporanea, unendo ricerca, produzione, offerta e distribuzione in una logica di ecosistema per rafforzare le vocazioni artistiche del territorio.

A Torino la prima edizione del Palio dei Poeti

Il 17 giugno si svolgerà la  competizione poetica tra le varie Contrade ovvero tra le varie Circoscrizioni

 

Il Club dei Cento Aps promuove la prima edizione del Palio dei Poeti, nato da un’idea proposta e sostenuta dal Cavalier Giorgio Milanese e da Giuseppe Mastarone, in collaborazione con Giorgia Catalano e Mario Pippia del Direttivo del Club. Si terrà sabato 17 giugno presso il Teatro Cecchi Point alle 15.30, in via Antonio Cecchi 17 a Torino.

Si ispira alle regole e allo spirito del Palio, inteso come una gara tra le contrade, Circoscrizioni di una Città.

Le circoscrizioni che hanno aderito sono sette, tutte meno la Circoscrizione 1, e hanno messo in campo quattordici poeti che verranno giudicati da una giuria popolare e da una giuria tecnica.

I poeti sono Domenico Cavallo, Luciana Navone Nosari, Sergio Donna, Cinzia Morone, Cinzia Guglielmino, Donato De Palma, Egle Bolognesi, Rosita Panetta, Francesco Tomas, Angela Donna, Gianni Stuardi, Claudia Caldarola e Giorgio Motta.

I giurati della giuria tecnica sono Max Ponte, Francesco Rodolfo Russo, Margherita Oggero, Patrizia Valpiani e Bruno Rullo. Padrino del Palio sarà l’attore Franco Barbero. I giurati della giuria popolare sono Ivana Posti, Vincenza De Ruvo, Bruno Giovetti, Enrico Maria Lazzarin e Cristina Codazza.

Dopo la proclamazione della Contrada ( Circoscrizione) vincitrice del Palio, gli spettatori potranno gradire alle 18.30 una esibizione della banda musicale dei vigili urbani di Torino.

Attraverso la competizione poetica il Palio si propone di porre e rafforzare il senso di appartenenza al territorio in cui si vive e lavora.

Questo evento riesce a dare luce alla ricchezza della vita culturale di Torino, a partire dalle tante realtà che operano nelle otto Circoscrizioni.

La modalità di partecipazione è gratuita e avviene a coppie.

Ogni coppia rappresenta, idealmente, il territorio di una Contrada (Circoscrizione).

La coppia richiama metaforicamente l ‘idea di un team (fantino- cavallo), che si battono per il Palio.

Non è prevista alcuna distinzione di ruoli tra i concorrenti che la compongono, che possono essere sia di sesso diverso sia dello stesso sesso.

In un mondo in cui i rapporti interpersonali diventano sempre più difficili e in una società in cui silenziosamente cadono uno a uno i valori e le certezze, promuovere il senso di appartenenza alla propria Circoscrizione, in questo caso alla Contrada, risulta fondamentale. Si tratta di un modo di risvegliare il legame di unione con il territorio, che nulla ha che fare con i partiti politici o gli interessi di parte. L’attaccamento al luogo, nello specifico alla Circoscrizione, rappresenta qualche cosa di profondo, una radice. In certi casi si può parlare di ‘demone di appartenenza’.

Il Palio, con questa specifica competizione, rappresenta uno stato della mente che porta a gioire e soffrire insieme agli appartenenti alla stessa squadra.

MARA MARTELLOTTA

L’angolo della poesia: Giorgio Caproni, la vita e le opere

Di Gian Giacomo Della Porta e Mara Martellotta

 

“Ah mia famiglia, / mia famiglia dispersa/ come quella dell’Ebreo/ nel nome del Padre, del Figlio (nel mio nome)/ ah mia casata infranta- mia lacerata/ tenda volata via/con il suo fuoco e il suo Dio”

Giorgio Caproni, poeta, critico letterario, traduttore e scrittore italiano, nacque a Livorno nel 1912 da padre sarto e madre guardia doganale. Si pensa che un suo lontano parente, Bartolomeo Caproni, fosse un “contadino e consulente linguistico” di Giovanni Pascoli.

Ebbe un’infanzia travagliata, soprattutto quella compresa tra il 1915 e il 1921 definita dal poeta come “anni di lacrime e miseria nera” in cui, dopo la chiamata alle armi del padre, ebbe una vita nomade, alla ricerca di una situazione che gli conferisse serenità.

Caproni imparò a leggere da solo a quattro anni sulle pagine del Corriere dei Piccoli. Fu in quegli anni, precisamente durante la seconda elementare che scoprì tra i libri del padre un’antologia dei Poeti delle Origini (i siciliani, i toscani) di cui si appassionò. Seguì la lettura della Commedia dantesca che il padre comprava a dispense in edicola. Risale a quegli anni quello che egli stesso definì  “il baco della letteratura”, ovvero la necessità percepita di lettura e scrittura. Crescendo studiò da violinista, carriera che decise di troncare perché la sentiva lontana dal suo temperamento. Ritornò così alla sua passione originale per la poesia attraverso lo studio dei testi di Ungaretti, Montale, Cardarelli e Sbarbaro.

La prima raccolta intitolata  “Come un’allegoria” risale al 1936, seguita da “Ballo a Fontanigorda” del 1938, entrambe edite dall’editore genovese Emiliano degli Orfini.

Seguirono anni di silenzio dovuti al servizio militare e alla guerra che lo vide al fronte con il 42esimo reggimento fanteria di stanza a Sanremo.

La raccolta successiva, dal titolo “Il passaggio di Enea”, viene pubblicata nel 1956 e riflette la sua esperienza di combattente durante la seconda guerra mondiale e la Resistenza, oltre a una selezione di poesie appartenenti alle precedenti raccolte.

Nella sua poetica tratta temi ricorrenti quali la città natale, la presenza della madre, il viaggio e il linguaggio.

Non di rado Caproni utilizza assonanze per creare giochi di parole, ad esempio nel verso “Non si prega perché Dio esiste, ma perché Dio esista”.

Unisce una raffinata perizia metrico stilistica a un’immediatezza e chiarezza dei sentimenti.

Nel corso della sua produzione si concentra maggiormente sulla forma metrica spezzata e sul sonetto, utilizzando rime interne con enjambements (consiste nell’alterazione tra l’unità del verso e l’unità sintattica, ovvero è una figura retorica di sintassi o sintagma causata dall’interruzione del verso, la quale introduce un prolungamento del periodo logico oltre la pausa ritmica).

L’ultima fase della sua poesia insiste sul tema del linguaggio come strumento incompleto a rappresentare la realtà.

“Concessione / Buttate pure via/ ogni opera in versi o in prosa./ Nessuno è  mai riuscito a dire/ cosa è, nella sua essenza, una rosa”.

Archivissima e la Notte degli archivi

L’appuntamento clou di Archivissima, a Torino dall’8 all’11 giugno, sarà la Notte degli Archivi venerdì 9 giugno in occasione della la Giornata Internazionale degli Archivi con più di 150 eventi dal vivo in tutta Italia. Archivissima avrà per tema il carnet de voyage e si svolgerà principalmente nella sede torinese delle Gallerie d’Italia, il  polo museale di Intesa Sanpaolo che si potrà visitare gratuitamente negli orari di apertura. Agri  incontri si terranno in collaborazione con altre realtà culturali torinesi, come Ogr Torino, il Circolo dei Lettori, la Pinacoteca Agnelli e Collezione Maramotti, la Mediateca Rai, La Stampa, il Museo Nazionale del Cinema – Festival Cinemambiente. Tutti gli appuntamenti saranno ad accesso gratuito.