Sabato 2 e domenica 3 settembre
In occasione di Autolook Week, ingresso ridotto a 8 € per visitare le collezioni permanenti di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e MAO Museo di Arte Orientale
Domenica 3 settembre
BUDDHA10 RELOADED
MAO – chiude la mostra
(comunicato stampa in allegato)
Giovedì 7 settembre ore 19
CROSSING BORDERS. SHIGERU ISHIHARA (Dj Scotch Egg/Scotch Rolex) e SHIN HYO JIN.
MAO – performance in occasione del finissage di Buddha10 Reloaded
AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI
1 – 7 settembre 2023
SABATO 2 SETTEMBRE
Sabato 2 e domenica 3 settembre, in occasione di Autolook Week, ingresso ridotto a 8 € per visitare le collezioni permanenti di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e MAO Museo di Arte Orientale
Sabato 2 settembre ore 16.30 I FASTI DEL BAROCCO Palazzo Madama – visita guidata tematica Entrare a Palazzo Madama per essere accompagnati in una visita che garantirà un’ampia descrizione del periodo barocco. Nel Palazzo i fasti dell’epoca sono evidenti, roboanti, splendenti: è un vero e proprio linguaggio di lusso che rappresenta la magnificenza della Torino di Sei e Settecento. Filo rosso del racconto saranno gli artisti di corte, i viaggi, il gusto per il collezionismo e, in generale, la passione e la consapevolezza del potere dell’arte. Sarà possibile, infatti, ammirare capolavori quali le tele di Orazio Gentileschi, Bartolomeo Caravoglia, Sebastiano Conca: alcuni dei nomi di spicco esposti nelle sale auliche del museo. Opere che costituivano i sontuosi sistemi decorativi dei palazzi della nobiltà sabauda e della dinastia regnante convergendo in un racconto iconografico tutto da scoprire in una visita ad hoc. Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card). Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com
DOMENICA 3 SETTEMBRE
Domenica 3 settembre BUDDHA10 RELOADED MAO – chiude la mostra Chiude la mostra Buddha10 Reloaded, un dispositivo aperto capace di mettere in questione valori e conoscenze, un’esposizione multisensoriale che accompagna i visitatori in un percorso di consapevolezza sul significato degli oggetti esposti e sulla loro capacità trasformativa.
Domenica 3 settembre ore 16.30 TRA GOTICO E RINASCIMENTO Palazzo Madama – visita guidata tematica Un itinerario che offre la possibilità di conoscere le collezioni di Palazzo Madama traendone una visione d’insieme. Il museo contempla un ampio percorso stilistico, cronologico ed espositivo; per questo motivo, previa presentazione generale delle opere in esso custodite, la visita rivolgerà un particolare focus all’arte gotica e rinascimentale. Ci si soffermerà quindi sul Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, sulle opere dell’artista borgognone Antoine de Lonhy, continuando con artisti quali Martino Spanzotti e Defendente Ferrari. È un’occasione per conoscere il Museo Civico d’Arte Antica di Torino con uno sguardo rivolto ai secoli XV e XVI, quando il Rinascimento e le nuove correnti artistiche raggiunsero il territorio e diedero spunti nuovi a un Nord-Ovest pronto ad accogliere le importanti novità. Costo: 6 € per il percorso guidato + biglietto di ingresso al museo secondo tariffe (gratuito con Abbonamento Musei e Torino Piemonte Card). Info e prenotazioni: t. 011 5211788 (lun-dom 9-17.30); prenotazioniftm@arteintorino.com
GIOVEDI 7 SETTEMBRE
Giovedì 7 settembre ore 19 CROSSING BORDERS. SHIGERU ISHIHARA (Dj Scotch Egg/Scotch Rolex) e SHIN HYO JIN. MAO – performance in occasione del finissage di Buddha10 Reloaded Crossing Borders, ultimo appuntamento del public program Evolving Soundscapes a cura di Chiara Lee e freddie Murphy, è una performance composta dal produttore giapponese Scotch Rolex (alias DJ Scotch Egg/Scotch Rolex) insieme alla percussionista coreana Shin Hyo Jin, originariamente concepita per SOUND(ING) SYSTEMS 2021, una serie curata da Nik Nowak nell’ambito della mostra Schizo Sonics al Kesselhaus, KINDL – Centro per l’Arte Contemporanea di Berlino. Il pezzo interroga le risonanze politiche e sonore dei confini fisici e virtuali. Scotch Rolex e Shin Hyo Jin mescolano musica elettronica sperimentale con tradizionali percussioni coreane cerimoniali, andando oltre i confini, in un rituale mistico e spirituale. Il produttore giapponese Shigeru Ishihara è noto soprattutto come DJ Scotch Egg, il leggendario inventore della gameboy breakcore. Ishihara ha assemblato brani rivoluzionari per quasi due decenni e non è estraneo alla collaborazione; suona con Kiki Hitomi di King Midas Sound nel gruppo dub-pop WaqWaq Kingdom e con i pionieri dell’electro-shoegaze Seefeel. Di recente poi, con il nome Scotch Rolex, ha collaborato con la scena ugandese legata a Nyege Nyege. Shin Hyojin si è formata in musica e arti tradizionali coreane da maestri come KIM Duk-Soo della Performing Arts Troupe Samul Nori Hanullim, KIM Dong-Won, membro del Silk Road Ensemble e LEE Yoon-Seok dei Goseong Okwangdae. Si è esibita con il gruppo Samulnori ChonDungSori e con l’Ensemble di spettacoli tradizionali coreani DoodulSori. Dal 2006 è co-fondatrice e membro di Ensemble~su, un progetto sperimentale e interdisciplinare volto a espandere le forme contemporanee di suono e movimento in collaborazione con artisti di diversi generi e background culturali. In occasione della performance verrà presentato al pubblico il vinile Co-existence, una co-produzione del MAO e del Mercato Centrale di Torino a cura di Chiara Lee e freddie Murphy – registrato e mixato da Shigeru Ishihara durante la sua residenza d’artista al MAO nel febbraio 2023, diventata anche parte dell’omonima installazione site-specific presso le Antiche Ghiacciaie del Merco Centrale: un materiale sciamanico composto dall’eco di suoni delle feste buddhiste e scintoiste giapponesi mescolato alle vibrazioni delle opere del museo e al riverbero naturale delle volte delle ghiacciaie, un tessuto sonoro che trascende i suoni rituali tradizionali per farsi universale. Crossing borders sarà anticipato in Salone Mazzonis da un momento rituale condotto dalla monaca buddhista Elena Seishin Viviani, che consacrerà la statua del Buddha assiso in dhyānamudrā tramite la cosiddetta “cerimonia di apertura degli occhi”, un atto cerimoniale che ha lo scopo di conferire a nuove immagini del Buddha proprietà spirituali, consacrandole e trasformandole in oggetti di culto. I biglietti sono acquistabili presso la biglietteria del museo e su Ticketone.
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VIII Edizione
#parolenuove
Un viaggio nel Piemonte meridionale tra le terre inserite
nella Unesco World Heritage List
dal 15 luglio al 9 Settembre 2023
Langhe Roero Monferrato e Appennino Piemontese
Giovedì 31 agosto e venerdì 1° settembre
a Casale Monferrato
GIOELE DIX e MARIO TOZZI
CASALE MONFERRATO (AL), Cortile di Palazzo Langosco
ore 21.00, ingresso 18 €
Ma per fortuna che c’era il Gaber.
Viaggio tra inediti e memorie del Signor G
con GIOELE DIX, Silvano Belfiore (pianoforte) e Savino Cesario (chitarra)
Ispirato a musiche e testi di Giorgio Gaber e Sandro Luporini
A questo link il comunicato stampa completo
Venerdì 1 settembre
CASALE MONFERRATO (AL), Cortile di Palazzo Langosco
ore 21.00, ingresso 8 €
MARIO TOZZI Appunti per un nuovo mondo
A questo link il comunicato stampa completo
Con la fine del mese di agosto torna ATTRAVERSO, il Festival nato sotto le stelle dell’UNESCO che riunisce ancora una volta oltre 20 comuni di tre provincie piemontesi (Alessandria, Asti e Cuneo) e di quattro territori (Langhe, Monferrato, Roero e Appennino Piemontese). L’obiettivo è, come sempre, quello di contribuire ad abbattere le frontiere immaginarie e reali tra province per farle diventare un unico scenario, diverso per caratteristiche, ma uguale per potenzialità e armonia, nel nome della bellezza e del paesaggio umano, agricolo e architettonico.
ATTRAVERSO, giunto alla sua ottava edizione, accompagna l’estate piemontese dal 15 luglio al 9 settembre tra piazze, cortili, Forti possenti, Auditorium, giardini e natura, sempre mantenendo la proposta di appuntamenti di qualità e non usuali, differenti rispetto a quelli normalmente in circuitazione, piccole produzioni in luoghi particolari di grande bellezza e suggestione. Quasi 40 appuntamenti tra concerti, spettacoli teatrali, incontri, dialoghi, “attraversamenti” di genere, di linguaggi, di artisti che con il loro lavoro ben rappresentano il tema “Le parole nuove”, sottotitolo di questa ottava edizione del Festival che intende approfondire l’esigenza ormai stringente di provare a costruire un nuovo alfabeto per la contemporaneità, una sorta di mappa di istruzioni per far fronte ai grandi cambiamenti del nuovo millennio e a quello spaesamento che ne è conseguito. L’#parolenuove accompagnerà dunque tutto il Festival.
I biglietti per gli spettacoli si possono acquistare tramite il circuito www.mailticket.it
www.attraversofestival.it;
https://www.facebook.com/ATTRAVERSOFESTIVAL/;
Due tour alla scoperta di Pinerolo
APPUNTAMENTO SABATO 2 E 8 SETTEMBRE CON IL CONSORZIO TURISTICO PINEROLESE E VALLI
DUE TOUR ALLA SCOPERTA DI PINEROLO. ABBINATA ALLA VISITA, UNA DEGUSTAZIONE
Da Casa Bonadè Bottino alla salita sul campanile di San Maurizio
Vedere Pinerolo da punti di vista insoliti. E’ la proposta di due tour pensati dal Consorzio Turistico Pinerolese e Valli per i primi due weekend di settembre, quelli dove la ripresa del lavoro lascia ancora la voglia di scoprire il territorio a due passi da Torino.
Sabato 2 settembre si apre, nel quadrilatero più antico del centro storico di Pinerolo, Casa Bonadè Bottino, edificio al centro di un importante restauro. Vanta piccole chicche all’interno, dalle volte del 1300 agli affreschi del 1600 piemontese.
Vi si entra grazie al tour “Dal tardo Romanico alla Pinerolo Francese” (partenza alle 17 dall’Ufficio del Turismo di Pinerolo, via Duomo 1, fronte Municipio) che prevede, poi, grazie ai volontari dell’Associazione ArCo, la salita al campanile medievale di San Maurizio, recentemente aperto alle visite dopo lavori di restauro. Il campanile costituisce l’inconfondibile skyline di Pinerolo e domina tutto il centro storico con una visuale panoramica unica.
Il tour termina degustando un calice di vino dell’Azienda Agricola Dellerba sulla terrazza panoramica di San Maurizio.
L’itinerario di visita di sabato 8 settembre va in scena, invece, sul far della sera. L’appuntamento dei partecipanti è alle 19,30, con ritrovo sulle Terrazze Acaja, in via Principi d’Acaja, per saggiare un calice di vino del Consorzio per la Tutela e Valorizzazione dei Vini D.O.C. Pinerolese (possibilità di mangiare cibo locale e biologico). Alle 20,30 l’incontro con la guida sul sagrato della vicina Sant’Agostino e l’inizio del tour “Pinerolo francese: luoghi, personaggi e vicende”. La chiesa fu costruita proprio all’inizio del lunghissimo periodo di dominazione francese nel XVII secolo: il suo impiego come sede di un allestimento legato alle vicende che ne fecero un agguerritissimo avamposto militare del Regno di Francia, permetterà di iniziare una camminata di tre ore per scoprire – anche attraverso letture a tema – irapporti tra Pinerolo e la Francia che hanno caratterizzato lo sviluppo storico della città. La vicinanza ha fatto sì che, ogni qualvolta i re di Francia manifestassero mire espansionistiche in Italia, Pinerolo, come e più di altre città piemontesi, divenisse un obiettivo ambito per poter accedere alla pianura padana. Dopo essere stata per oltre 120 anni, nel tardo Medioevo, un’importante capitale regionale per i Savoia Acaja, per altri 120 anni Pinerolo diventerà infatti per i transalpini, in tre differenti fasi tra XVI e XIX secolo, un avamposto militare al di qua dello spartiacque. Nei tour si andranno a scoprire le tracce ancora visibili della presenza francese, legando i luoghi visitati alla storia e alle storie che ne hanno caratterizzato lo sviluppo.
I due tour si terranno indipendentemente dalle condizioni meteo.
Costo 5 euro. Gratuito fino a 12 anni non compiuti.
I biglietti si possono acquistare online su www.turismotorino.org.
Info: 0121806987.
I due tour rientrano nel progetto ” Le strade dei forti”. Nello specifico fanno parte di “Paesaggio fortificato, nell’evoluzione del rapporto storico tra il Piemonte e la Francia – Fase 2 – Le Strade dei Forti”, realizzato con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando «In luce. Valorizzare e raccontare le identità culturali dei territori – Fase 2».
VIII Edizione
#parolenuove
Un viaggio nel Piemonte meridionale tra le terre inserite
nella Unesco World Heritage List
dal 15 luglio al 9 Settembre 2023
Langhe Roero Monferrato e Appennino Piemontese
29 e 30 agosto a Nizza Monferrato
UMBERTO GALIMBERTI e MATTEO BASSETTI
NIZZA MONFERRATO (AT), Giardini di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso 12 €
lectio magistralis con
UMBERTO GALIMBERTI in Fratellanza
A questo link il comunicato stampa completo
Mercoledì 30 agosto
NIZZA MONFERRATO (AT), Giardini di Palazzo Crova
ore 18.30, ingresso gratuito
MATTEO BASSETTI
in Il meraviglioso, intrigante e minaccioso mondo dei microbi
A questo link il comunicato stampa completo
Con la fine del mese di agosto torna ATTRAVERSO, il Festival nato sotto le stelle dell’UNESCO che riunisce ancora una volta oltre 20 comuni di tre provincie piemontesi (Alessandria, Asti e Cuneo) e di quattro territori (Langhe, Monferrato, Roero e Appennino Piemontese). L’obiettivo è, come sempre, quello di contribuire ad abbattere le frontiere immaginarie e reali tra province per farle diventare un unico scenario, diverso per caratteristiche, ma uguale per potenzialità e armonia, nel nome della bellezza e del paesaggio umano, agricolo e architettonico.
ATTRAVERSO, giunto alla sua ottava edizione, accompagna l’estate piemontese dal 15 luglio al 9 settembre tra piazze, cortili, Forti possenti, Auditorium, giardini e natura, sempre mantenendo la proposta di appuntamenti di qualità e non usuali, differenti rispetto a quelli normalmente in circuitazione, piccole produzioni in luoghi particolari di grande bellezza e suggestione. Quasi 40 appuntamenti tra concerti, spettacoli teatrali, incontri, dialoghi, “attraversamenti” di genere, di linguaggi, di artisti che con il loro lavoro ben rappresentano il tema “Le parole nuove”, sottotitolo di questa ottava edizione del Festival che intende approfondire l’esigenza ormai stringente di provare a costruire un nuovo alfabeto per la contemporaneità, una sorta di mappa di istruzioni per far fronte ai grandi cambiamenti del nuovo millennio e a quello spaesamento che ne è conseguito. L’#parolenuove accompagnerà dunque tutto il Festival.
I biglietti per gli spettacoli si possono acquistare tramite il circuito www.mailticket.it
www.attraversofestival.it;
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La Venezia nascosta di Hugo Pratt
Raccontava Hugo Pratt in un’intervista rilasciata all’Europeo all’inizio degli anni ‘70: “A Venezia studiavo, andavo a scuola, dimostravo di essere abbastanza dotato per il disegno, ma il mio scopo principale era di attraversare l’intera città da un tetto all’altro. Vivevo praticamente sui tetti, e, sui tetti, sotto le tegole, tenevo le mie cose, i miei giornali, i miei libri”. Considerato uno dei simboli della venezianità in realtà Hugo Pratt era nato a Rimini nel 1927. Giramondo e irrequieto, a dieci anni fu letteralmente trascinato in Africa dal padre, ufficiale dell’esercito, e restò nel continente nero fino al 1945, per poi vivere in Argentina e sviluppare lì la sua arte grafica e poi, dagli anni ’70 in avanti, sempre più spesso a Parigi e in Svizzera, a Losanna, dove morì nel 1995. Ma a Venezia, che lui adorava e di cui ha saputo esprimere l’essenza come pochi altri, Pratt ha vissuto intensamente tutta l’infanzia e una volta tornandovi si stabilì a Malamocco. “Scarso, Scarso, è pronto lo sfogio per Corto Maltese!”. Con questa battuta contenuta nell’Angelo della finestra d’Oriente, una delle sue storie veneziane, omaggiava la trattoria “da Scarso” a Malamocco, nella parte più meridionale del Lido, sulla laguna. Gestita dall’omonima famiglia, assieme all’annessa locanda, fa parte anch’essa della storia di Venezia. Sui suoi tavoli, a gustare sarde in saòr e baccalà mantecati, fritole e polenta e schie, risi e bisi, fegato alla veneziana, radicchi e ovviamente gli sfogi, cioè le sogliole, oltre all’autore di Corto Maltese si sono alternati tanti personaggi illustri, da Mario Soldati a Federico Fellini
. Tra calli, campielli e fondamenta della Serenissima Pratt amava perdersi, girovagando e incontrando il gruppo di amici storici che lui chiamava “i bighelloni di Venezia”, ritrovando il suo dialetto, rimanendo sempre fino al midollo un venessian. Del resto non fece mai mistero di considerare Venezia “il centro del mondo”, prediligendone le parti nascoste, quelle più intime e al di fuori dei classici itinerari dei turisti, dove stanno le corti sconte, quelle piazzette al riparo dallo sguardo indiscreto dei foresti. Raccontava, parlando della sua infanzia: “Avevo quattro o Cinque anni, forse sei, quando mia nonna si faceva accompagnare da me al Ghetto Vecchio di Venezia. Andavamo a visitare una sua amica, la signora Bora Levi, che abitava in una casa vecchia. A questa casa si accedeva salendo un’antica scala di legno esterna chiamata scala matta oppure scala delle pantegane, o ancora scala turca…andavo alla finestra della cucina e guardavo giù in un campiello erboso con una vera da pozzo coperta di edera. Quel campiello ha un nome: Corte Sconta detta Arcana. Per entrarvi si dovevano aprire sette porte, ognuna delle quali aveva inciso il nome di un shed, ossia di un demonio. Ogni porta si apriva con una parola magica”. In Favola di Venezia, venticinquesima avventura di Corto Maltese, ambientata nella Serenissima tra il 10 e il 25 aprile 1921, ci narra una storia che si svolge prevalentemente di notte, in equilibrio tra sogno e realtà, tra oriente e occidente, tant’è che nel fumetto compare anche il titolo in arabo del racconto ( Sirat Al Bunduqiyyah ). Nel finale, una rivelazione: “Ci sono a Venezia tre luoghi magici e nascosti: uno in calle dell’amor degli amici; un secondo vicino al ponte delle Meravegie; un terzo in calle dei marrani a San Geremia in Ghetto. Quando i veneziani (e qualche volta anche i maltesi..) sono stanchi delle autorità costituite, si recano in questi tre luoghi segreti e, aprendo le porte che stanno nel fondo di quelle corti, se ne vanno per sempre in posti bellissimi e in altre storie”. Nomi fantastici, luoghi magici, come maggior parte delle centinaia di ponti e calli nei rioni di Venezia dove, tra le ombre umide delle case strette sui rii silenziosi o sotto le logge dei grandi palazzi signorili, si svelano le trame di storie e racconti di epoche vicine o lontane. Come se tutto ciò non bastasse, Hugo Pratt si divertì un mondo a inventare nomi per i luoghi frequentati dal suo marinaio. Seguendo questa toponomastica fantastica si scopre che il ponte della Nostalgia è il ponte Widmann, nei pressi della Chiesa dei Miracoli, a Cannaregio o che il sotoportego dei Cattivi Pensieri in realtà corrisponde al Sotoportego dell’Anzolo che dà sulla Calle Magno, verso l’Arsenale, nel sestiere di Castello.
Il campiello de l’Arabo d’oro è in Corte Rotta a San Martino, nelle vicinanze di Campo Do Pozzi mentre la Corte del Maltese equivale a Corte Buello nei pressi di Corte Nova e la Calle dei Marrani si trova in Salizada Santa Giustina, vicino a Campo San Francesco della Vigna, tutti nel sestiere di Castello. La famosa e già citata Corte Sconta detta Arcana è la Corte Botera che deve il proprio nome ad una bottega di botteri, cioè di fabbricanti di botti, nei pressi della basilica dei Santi Giovanni e Paolo (detta San Zanipolo in dialetto veneziano) mentre nel citato racconto Pratt scelse l’abitazione di Tiziano come domicilio di Corto Maltese, nella corte che porta il nome del pittore, a Cannaregio. Negli ultimi suoi anni Hugo Pratt rammentava con un velo di tristezza il legame con la città sulla laguna, quasi parafrasando in maniera più o meno inconsapevole il testo della bella e triste canzone che Francesco Guccini ha dedicato alla città (“Venezia che muore, Venezia appoggiata sul mare, la dolce ossessione degli ultimi suoi giorni tristi Venezia, la vende ai turisti, che cercano in mezzo alla gente l’ Europa o l’ Oriente”). Quindi, per finire, è necessario ricorrere ancora alle parole del grande disegnatore: “Vado e vengo per il mondo, quasi senza meta. Ma a Venezia ci torno sempre. Cammino per le sue calli, attraverso i canali, mi fermo sui ponti e osservo che sulle rive non ci sono più i granchi che al pomeriggio se ne stavano pigramente a prendere il sole. Non ci sono più da tanti anni. Cerco i posti di quando ero bambino ma molte volte non li riconosco. La scala matta non c’è più e non più neppure la signora Bora Levi. Le finestre della sua casa sono murate, la fisionomia del luogo è cambiata. Quando chiedo non mi sanno rispondere. Gente giovane che non sa, oppure qualche vecchio che non vuole ricordare”.
Marco Travaglini
27 agosto 1950 – 27 agosto 2023
L’inesauribile vena poetica di Graziella Provera rende
partecipi della sua anima sensibile e meditativa sullo
scorrere del tempo e della vita. Sempre affiorano delicati
accordi nostalgici dell’innocente fanciullezza, come in una
ricerca del tempo perduto. A contrappunto la consapevolezza
della fatica del vivere dei nostri giorni, accolta senza accenti
drammatici e neppure con la sensazione di assenza della poesia
crepuscolare, poiché ci può salvare la consapevolezza delle
cnfinite risorse dell’Amore, che si rivela in ogni cosa, anche
la più piccola, offrendoci la contemplazione del creato
in tutta la sua bellezza, accolta con un senso di stupore
e incanto del mistero della vita.
Giuliana Romano Bussola
NEL CORTILE
Quand’eri bambino, sul principiare della notte
sortivi nel cortile a contemplar le stelle.
E al riguardar l’infinita distesa
di quel buio
e il tremolar di quelle luci lontane
nascevano nel cuore l’incanto ed il timore,
il mistero profondo dell’umana vita.
Brillavano le luci alle finestre,
e sommesse sentivi le voci
di chi lì viveva.
E lì restavi, nella frescura della sera,
ad ascoltare i fraterni rumori della notte,
finchè il richiamo del focolare e degli affetti
ti facevan ritornare dentro casa.
Allora lo sentivi che cielo, stelle
ed ogni essere che vive
è il palpitare di una sola unica Vita,
che dona sé stessa senza posa,
il cui principio e fine
è solo amore.
10 marzo 2022
***
UN GRILLO IN CITTA’
Lasciavo aperte le finestre
Per sentire il tuo frinire
nella notte estiva.
Mi figuravo d’essere in campagna
in una casa circondata da siepi
di bosso e di ligustro.
Ora mi manca il tuo canto,
quella dolce
instancabile armonia
che mi cullava nella notte.
Anche tu,
nel tuo piccolo, umile essere,
hai dato gioia al mio cuore,
al mio sonno,
ai miei sogni.
28 giugno 2023
***
TI ASPETTO
Ti aspetto
Come si attende primavera
Quando, ancora buio, cantano i merli
Destandoti dal sonno,
e la magnolia carica di fiori
ti sorride dal giardino.
Più non sarò l’ombra fugace
Che porta il mio nome
Sarò soffio di vento, spirito nudo
Accordo celeste vibrante di gioia.
Sarà un cielo sommerso di luce
Che mi accoglierà
E note incantate, più belle
di qualunque terrestre armonia.
Entrerò nel verde giardino
Che vidi in un sogno
Dove la luce dolcissima
Non conosce tramonto
Sollievo e riposo
Per l’anima, dopo sì lungo viaggio.
24 agosto 2022
La street art a Torino
Torino è la capitale del Liberty, una magnifica rappresentante di capolavori in stile Barocco, la sua conformazione a “scacchiera” di origine romana contiene e accoglie capolavori di Juvarra, Guarini, Castellamonte, splendori come il Palazzo Reale, Palazzo Madama ma anche opere dallo stile eclettico più recenti come la Mole Antonelliana, simbolo della città e uno tra i più emblematici d’Italia
Torino tuttavia non è solo un glorioso passato, non ha ispirato esclusivamente artisti lontani nel tempo, è un centro moderno, vivace, colorato, detentore di un patrimonio artistico culturale attuale e contemporaneo.
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La città della Gran Madre è un brillante esempio di Arte Urbana, dopo gli anni 2000 questa espressione artistica infatti, spesso praticata per motivi personali, come critica, manifestazione di dissenso o di rivendicazione sociale, è decollata riqualificando molti aree cittadine, valorizzando superfici grigie e anonime, dando inoltre la possibilità a molti artisti di avere uno spazio espositivo vastissimo, una vetrina enorme dove le immagini parlano, a volte urlano.
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Tra le più famose rappresentazioni di questa giovane arte c’è il Murale Thyssenkrupp – Corso Valdocco – che ricorda la tragedia del 2007: un orologio digitale con la data e l’ora della strage, fiamme, i nomi delle vittime. A Via Farini, al Palazzo Nuovo un collettivo di artisti ne ha realizzato uno immenso e verticale che raffigura attraverso corpi e simboli il malessere attuale della società,
un ex magazzino industriale – in Corso Tortona 52 – trasformato in un Centro Culturale: dallo stato di abbandono all’energia, le bellissime opere di Millo a Barriera di Milano si collocano all’interno dell’iniziativa B.Art “Habitat” , un concept unico che ha come filo conduttore il rapporto tra uomo tessuto urbano.
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La Street Art è una straordinaria espressione artistica capace di regalare emozioni forti, comunicare scontento sociale, regalare vitalità, dipingere le città creando musei a cielo aperto disponibili e visibili da tutti, opere da contemplare senza fretta, manifestazioni di talento puro, di passione, creatività.
Su Inkmap.it, un progetto dell’Associazione Il Cerchio E Le Gocce, troviamo una mappa-percorso che ci indica i murales presenti in città, un suggestivo e interessante viaggio all’interno di una arte adolescente, ma fortemente impattante comunicativa, un linguaggio ecumenico ed intenso che ci racconta storie, entusiasmi e malcontenti.
Maria La Barbera
(Foto Museo Torino)