A Rocca Grimalda, per il primo incontro “a tutto campo” della IX edizione del Festival
Giovedì 11 luglio, ore 21
Rocca Grimalda (Alessandria)
Farinetti / Cazzullo. Il loro incontro – dialogo, riflessioni, profezie, analisi fra passato presente e futuro – è stato definito il “viatico perfetto” per l’inaugurazione, al “Belvedere Marconi” di via Parasio a Rocca Grimalda, nell’Alto Monferrato alessandrino, della IX edizione di “ATTRAVERSO FESTIVAL” (progetto dell’Associazione Culturale “Hiroshima Mon Amour” e “Produzioni Fuorivia”) dedicata quest’anno al concetto quanto mai ampio di #comunità e capace di coinvolgere in un programma, con oltre 40 appuntamenti, che si sviluppa dall’11 luglio al 10 settembre, 26 Comuni delle tre Province di Alessandria, Asti e Cuneo attraversando i territori inseriti nella “World Heritage List” di Langhe, Monferrato, Roero e Appennino Piemontese. “Fin dalla sua prima edizione ‘ATTRAVERSO’ – sottolineano gli organizzatori – ha portato la sua proposta culturale ed artistica in paesi sperduti fra bricchi e colline e città più popolose di un territorio che ha nomi diversi ma che si unisce nel nome dell’arte, dello spettacolo e della bellezza, riuscendo a sviluppare negli anni senso di appartenenza e comunità”. Ecco perché proprio sul concetto di “Comunità” si è inteso costruire, quest’anno, la nuova edizione del “Festival”. Concetto sicuramente “esaltato” nell’incontro “Visioni a tutto campo” programmato per giovedì 11 luglio (ore 21) fra Aldo Cazzullo ed Oscar Farinetti, albesi entrambi e “amici da sempre”.

Il noto giornalista e scrittore da un milione di copie (ultimo libro “Quando eravamo i padroni del mondo”, 2023, “Mondadori Store”) famoso per le sue analisi approfondite e per i suoi libri che spaziano dalla storia alla società contemporanea e, l’altrettanto noto, fondatore di “Eataly”, anche lui scrittore (ultimo libro “10 mosse per affrontare il futuro”, 2023, “Solferino Libri”) nonché “imprenditore visionario” che ha rivoluzionato – insieme al mitico Carlin Petrini – il modo in cui concepire e vivere l’esperienza del cibo, ma soprattutto per il suo approccio innovativo al business e “per la sua attenzione alla sostenibilità e alla valorizzazione del territorio”, si “affronteranno” in un “faccia a faccia” e un “testa a testa” di grande interesse sotto il segno – si presume – di poche “fratture” o “inciampi” in una visione del mondo, vicino e lontano, sostanzialmente univoca. Di grandi aperture al “sociale” e al “politico” che non mancheranno di segnalare, di imporre riflessioni e aprire strade nuove e forse inaspettate a chi vorrà comprenderne a fondo stimoli e significato.
“In un’analisi a tutto tondo sui nostri giorni – affermano gli organizzatori – Cazzullo e Farinetti condivideranno con il pubblico di ‘ATTRAVERSO’ pensieri e prospettive. Dalla necessità di un approccio al futuro innovativo e sostenibile all’importanza di un’economia circolare e di modelli di business che rispettino l’ambiente, così come della gestione consapevole dei cambiamenti sociali e tecnologici. Le imprese e i territori devono legarsi fra loro per valorizzare le risorse locali, solo favorendo conoscenza e cultura si può creare senso di appartenenza e identità senza rischiare la chiusura del campanilismo”. Al centro dell’incontro, insomma, le cosiddette “sfide globali”, dal “cambiamento climatico” alle “disuguaglianze economiche”, in un mondo alla ricerca di leadership responsabile e cooperazione internazionale.
Ingresso 10 Euro, biglietti in prevendita www.mailticket.it
Per info www.attraversofestival.it
g.m.
Nelle foto:
– Oscar Farinetti (ph. Paolo Gai)
– Aldo Cazzullo (ph. Giulia Natalia Comito)
Una volta interpellato dal Mike nazionale a ‘Lascia o Raddoppia’ (1956) di delucidarlo sui suoi studi teologici ed esoterici, affermò sfoderando tutta la sua icastica ironia, che avrebbe voluto prendere i voti ma vi rinunciò ‘ad limina’ perché la sua incurabile astemia, gli avrebbe impedito l’uso del calice durante l’offertorio. Al suo dotto inquisitore ( così appellava Mike Bongiorno) che gli faceva notare l’uso dei guanti in trasmissione, Marianini lo corresse definendoli aulicamente chiroteche e così rafforzando la ”leggenda metropolitana” che lo voleva appartenente alla massoneria. Flaneur e perdigiorno non svolse mai una professione ufficiale e stabile nonostante fosse trilaureato in filosofia, giurisprudenza e diritto canonico. Fu professore di filosofia dell’inventore del telequiz all’Istituto Rosmini, dove osava apparire dietro la cattedra vestito di una finta talare, quando Bongiorno soggiornò con sua madre a Torino durante gli ultimi anni della guerra. Fu membro dell’ Ordine dei Templari, esperto di occultismo, spiritismo e demonologia divenendo consulente di Paolo VI sul fenomeno delle sette sataniche anche nell’area torinese. Disse una volta di potersi permettere di ”vivere libero e alla giornata seguendo interessi puramente ideali”. Era una buona forchetta e divenne gastronomo ”col pretesto di poter mangiare a scrocco”. Estroso, poliedrico, geniale scrisse anche una serie di poesie che raccolse nel volume che ha per titolo Apophàntica (1941, editrice Le Collane) dove compare il componimento assertivo ”Dichiarazione a Torino” sua città prediletta e musa ispiratrice. Partecipò anche al Laureato di Piero Chiambretti su Rai Tre. E’ mancato nel 2009 a 91 anni a Vicoforte nel cuneese e riposa a Mondovì accanto al sua amata moglie Ornella.
