CULTURA- Pagina 30

“La Scintilla” racconta la Repubblica dell’Ossola

 

8.11.43 LA SCINTILLA

 

Proiezione del documentario

in occasione del 25 aprile – Festa della Liberazione

Regia di Marzio Bartolucci e sceneggiatura di Arianna Giannini

con le animazioni di Fabio Marascio

Lunedì 22 aprile 2024

ore 17:00

Palazzo Madama Torino – Sala Feste


Palazzo Madama
– Museo Civico d’Arte Antica presenta, in occasione della Festa della Liberazione, il documentario che racconta un episodio storico avvenuto l’8 novembre 1943 a Villadossola (VCO) dove ebbe luogo una delle primissime insurrezioni contro l’occupazione tedesca e la neocostituita Repubblica Sociale Italiana.

Grazie ad alcune testimonianze, immagini di repertorio e un’animazione in bianco e nero, il film racconta l’insurrezione dei partigiani affiancati da giovani e operai guidati dalla figura di Dante Zaretti, detto il “Barbarossa”. Il film è basato sul libro “8.11.43” di Carlo Squizzi ed è stato realizzato nel 2023 per l’80mo anniversario di ricorrenza dall’episodio storico.

Alla proiezione parteciperanno il regista Marzio Bartolucci, la sceneggiatrice Arianna Giannini e l’autore delle animazioni Fabio Marascio.

 

Palazzo Madama. Sala Feste

Ingresso libero / fino a esaurimento posti

Info: www.palazzomadamatorino.it ; madamadidattica@fondazionetorinomusei.

 

Il “Certame Pareysoniano”

A Cuneo, due studenti di Bologna e Torino si aggiudicano la seconda edizione. Menzione d’onore per una studentessa cuneese

Cuneo

Undici gli studenti finalisti, provenienti da nove diversi Licei di tutta Italia. Si è chiusa, a Cuneo, con numeri decisamente incoraggianti la seconda edizione del “Certame Pareysoniano” (tema di quest’anno “Arte e Natura”), il “Concorso  Nazionale di Filosofia” per studentesse e studenti delle Scuole Superiori, dedicato al “grande” Luigi Pareyson(Piasco, Cuneo 1918 – Milano, 1991), fra i maggiori filosofi italiani del Novecento e “padre” riconosciuto della cosiddetta “Scuola di Torino”, insieme, fra i massimi esponenti, a Gianni Vattimo e ad Umberto Eco, suoi allievi ai corsi di “Etica” (“Filosofia Morale”) ed “Estetica” – creata appositamente per lui – all’Ateneo torinese.

Organizzato dal “Centro Studi Filosofico-religiosi Luigi Pareyson” (con il contributo di “Fondazione CRC”, “Fondazione CRT” e “Otto per Mille Chiesa Valdese – Unione delle Chiese metodiste e valdesi”), in collaborazione con il Liceo classico e scientifico “S. Pellico -G. Peano”, l’evento ha visto aggiudicarsi, nei giorni scorsi, al locale “Rondò dei Talenti”, il primo posto ex aequo e gli 800 euro a persona in “borsa di studio” a Giulia Gavioli (“Liceo Minghetti” di Bologna) e al “nostro” Federico Naretto(“Liceo D’Azeglio” di Torino); terzo posto e “borsa di studio” da 400 euro per Emma Sgobba (“Liceo Berchet” di Milano). “Menzioni d’onore” per Giulia Donadio (“Liceo Pellico-Peano” di Cuneo) e Alessandra Comandé (“Liceo Campanella” di Reggio Calabria).

Sottolinea Maurizio Pagano, presidente del “Centro Studi Filosofico-religiosi Luigi Pareyson”: “La seconda edizione del ‘Certame’ ci ha dato grandi soddisfazioni già nella fase preliminare, perché è aumentato il numero dei partecipanti, 53 rispetto ai 41 della prima edizione, e anche il numero delle regioni di provenienza (7 rispetto alle 3 raggiunte in precedenza). Anche il livello generale dei testi è stato decisamente buono, gli interventi orali degli studenti sono stati tutti interessanti e tutti hanno mostrato uno sguardo attento ed articolato al fenomeno preso in esame, cioè la bellezza nell’arte e nella natura … Quella del ‘Certame’ si conferma dunque come un’ottima idea, da promuovere sicuramente con convinzione ed entusiasmo negli anni futuri”.

Al “Rondò dei Talenti”, prima dei saluti finali, gli organizzatori hanno comunicato il tema dell’edizione 2025 del “Certame Pareysoniano” che sarà: “Libertà e Tecnica”.

Dal prossimo mese di settembre, su www.centrostudipareyson.it, sarà possibile visionare il bando di partecipazione.

g. m.

Nelle foto:

–       Luigi Pareyson

–       Vincitori: Giulia Gavioli (Liceo “Minghetti” di Bologna) e Federico Naretto (Liceo “D’Azeglio” di Torino)

–       Menzione d’onore a: Giulia Donadio (Liceo “Pellico-Peano” di Cuneo)

A Torino l’arte è “di casa”… nel vero senso della parola

Con “Àprile – Festival delle case per l’arte”, nel prossimo week-end sono 11 le case private torinesi che apriranno le loro porte per accogliere arte e cultura

 

Da venerdì 19 a domenica 21 aprile

 

Un week end, 11 case private a porte aperte (da Vanchiglia a Parella) per ospitare più di 60 eventi culturali assolutamente gratuiti, con ospiti dai 18 agli 84 anni, provenienti da Berlino a Reggio Calabria. Alcuni per la prima volta in Italia. Il risultato si chiama “Àprile – Festival delle case per l’arte” (Attenzione! Con la “À” iniziale rigorosamente accentata, in un sottile calembour giocato sul nome del mese in corso), progetto indipendente ed autofinanziato – ideato e realizzato da artisti, curatori ed appassionati con l’intento di sostenere e promuovere il lavoro degli operatori – che, dopo il successo dell’edizione pilota dell’anno scorso, torna quest’anno a riproporsi aprendo alcuni appartamenti torinesi all’arte ed al pubblico.

Screenshot

“Live painting e musica in salotto, performance teatrali o di arti visive in bagno e un po’ ovunque, perfino – dicono le organizzatrici – poesie al citofono!”. Quasi da non crederci! Obiettivo, quello di “testare spazi alternativi, più intimi ed informali in grado di far fruire arte e cultura al più vasto pubblico possibile”, a volte un po’ timoroso nell’affrontare la “sacralità” di Musei, Teatri e Gallerie d’arte. E nel contempo “permettere agli artisti emergenti di avere un rapporto più diretto con il fruitore finale”. Oltre cento quelli che, anche fuori dai confini nazionali, hanno risposto alla “call” di questa prima edizione del Festival. In totale saranno più di sessanta gli eventi gratuiti a cui partecipare nel fine settimana di sabato 20 e domenica 21 aprile,dalle 16 alle 21. Accanto a sculture, installazioni, dipinti e fotografie ogni casa presenta anche eventi performativi “site-specific”: microteatro, talk, concerti, performance. Molti anche i progetti artistici inediti e alcuni presentati per la prima volta in Italia. A cominciare dal live show del trio tedesco “Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood”, 22enni in arrivo da Berlino, che inaugura il festival a “Casa Museo Zona Rosato”, venerdì 19 aprile, alle 18,30, in  via Exilles, 84. Tra gli artisti visivi  sarà Sacha Philip, di base a Parigi, a presentare la sua prima personale, a Torino e in Italia, negli spazi di “Apartment Gallery”, in corso San Maurizio, 5 bis.

Debutto, tra le nuove case di questa edizione, per “CasaCaos” (via Sesia, 10) con un programma dedicato alla “poesia” in tutte le sue forme, a cura del poeta Dario Pruonto con l’associazione “Acronima”. Ma non solo. Le novità continuano anche a “Casa Cuò”, con un focus su cibo e oggetti del quotidiano, con i “dipinti” di Agapi Kanellopoulou (studi all’“Accademia Albertina”), della giovane illustratrice e artista (anche lei diplomata all’“Accademia delle Belle Arti” di Torino) Daria Rosso e le performance del collettivo “TasierACorpi” (Via Guastalla,16).

I talenti più giovani del Festival Vittoria Capoccia e Andrea Bertani, al quinto anno del “Liceo Musicale” di Torino, si esibiscono con violino e viola in Via Nota, 7 mentre “Piano B” ospita il recital al pianoforte del coetaneo Simone Saitta (Via Milano, 20).

Per gli amanti del teatro due le pièce, entrambe in scena per la prima volta, “Camille Claudelle” firmato dalla compagnia “Males” e “Lilith” dell’attrice fiorentina Valentina Brancale con David Diop. Tra i progetti inediti anche le “graphic novel” di Andrea Menata, presentate in un talk musicato in Via Bava, 19 (domenica 21 alle 17), dove lo street artistMattia Cenere del collettivo “B.E.S.” realizzerà per i visitatori un “murale” in salotto. Tra gli artisti coinvolti, da segnalare ancora, Giuliano Brancale e Jacopo della Rocca che porteranno avanti la collaborazione nata nella scorsa edizione, con “Fotoni”, progetto inedito di pittura e “videomapping” in esposizione in “Casa Moringa” (Borgo Dora, 22).

Quest’anno, sulla piattaforma “Produzioni dal basso” è possibile contribuire alla sostenibilità del “Festival” partecipando alla campagna di “crowdfunding”. Link a https://www.produzionidalbasso.com/project/aprile-festival-delle-case-per-l-arte-1/.

Il programma, nel dettaglio, è disponibile sul sito www.aprilefestival.org, dove si potrà anche consultare la “mappa” con le varie case (e relativi indirizzi) che ospitano gli eventi.

Gianni Milani

Nelle foto:

–       Agapi Kanellopoulou (ph. Ikiotis)

–       “Agamemnon, Jan Luxcus e Littlewood”

–       Andrea Bertani

–       Sasha Philip

 

Giornata di studi in occasione del centesimo anniversario della morte di Puccini

Venerdì 19 aprile alle ore 10  al Piccolo Regio Puccini

 

Venerdì 19 aprile 2024 si terrà una giornata di studi in occasione del centesimo anniversario della morte di Giacomo Puccini e delle rappresentazioni dell’opera Le Villi al teatro Regio. Il Teatro Regio e il Centro Studi Giacomo Puccini promuovono, infatti, congiuntamente una giornata di studi dal titolo “Un genio al debutto. Gli anni giovanili di Giacomo Puccini” venerdì 19 aprile dalle 10 alle 18. L’iniziativa nasce per aprire un focus sull’inizio della carriera del geniale compositore e sottolineare la prima rappresentazione in epoca moderna al teatro Regio ( dal 19 al 26 aprile) della sua prima opera ‘Le Villi’.

Per rispondere alla domanda su come nasca un genio alcuni dei massimi esperti italiani di Puccini, sono stati chiamati a indagare gli anni dei suoi esordi, le relazioni artistiche, l’influenza degli editori, il legame con la Scapigliatura e gli interessi per il mondo del fantastico, il linguaggio sinfonico e l’arte della seduzione in musica.

L’occasione scaturisce dal ritorno in scena a Torino, 140 anni dopo, della sua prima opera ‘Le Villi’, titolo che nella versione in due atti debuttò proprio al Regio nel 1884. Una ricognizione sulla strada intrapresa dal giovane compositore che avrebbe segnato per sempre la storia dell’opera, da Manon Lescaut a Bohème, da Madama Butterfly a Turandot.

Sul palco del Piccolo Regio interverranno Adriana Guarneri Corazzol e Francesco Cesari dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, Elisabetta Fava dell’Università di Torino, Virgilio Bernardoni dell’Università degli Studi di Bergamo, Marco Targa, dell’Università degli Studi della Calabria, Federico Fornoni, del Conservatorio di Novara, Andrea Balestri, del Centro Studi Giacomo Puccini di Lucca. Nel finale la presidente del Centro Studi Giacomo Puccini, Gabriella Biagi Ravenni, converserà con Carlo Carignani, nipote dell’omonimo musicista che collaborò tutta a vita con Puccini, in particolare per l’adattamento delle opere in spartiti per canto e pianoforte.

 

Mara Martellotta

Premio Lattes Grinzane, XIV Edizione

Comunicata la “cinquina” finalista. “Premio speciale” ad Alessandro Baricco

Annuncio vincitore il 12 ottobre

Monforte d’Alba (Cuneo)

Fra i cinque vincitori dell’edizione 2024, la XIV, nessun italiano. Troviamo invece una georgiana, un cileno, due messicane ed uno statunitense. Ecco i nomi e le relative opere: Nino Haratischwili con “La luce che manca” (Marsilio, traduzione di Fabio Cremonesi), Benjamín Labatut con “Maniac” (Adelphi, traduzione di Norman Gobetti), Federica Manzon con “Alma” (Feltrinelli), Guadalupe Nettel con “La vita altrove” (La Nuova Frontiera, traduzione di Federica Niola) e Sandra Newman con “Gli uomini” (Ponte alle Grazie, traduzione di Claudia Durastanti). Sono loro i “finalisti” del “Premio Lattes Grinzane 2024”, riconoscimento internazionale intitolato a Mario Lattes (scrittore, pittore ed editore, fra i massimi intellettuali del secolo scorso) e organizzato dal 2011 dalla “Fondazione Bottari Lattes” di Monforte d’Alba, presieduta da Caterina Bottari Lattes. Giunto alla sua XIV edizione, il “Premio” vede concorrere insieme autori italiani e stranieri ed è dedicato ai migliori libri di narrativa pubblicati nell’ultimo anno. Il prossimo sabato 12 ottobre ad Alba verrà annunciato il romanzo vincitore.

Al “nostro” Alessandro Baricco verrà conferito il “Premio Speciale Lattes Grinzane”, attribuito ogni anno a un’autrice o a un autore internazionale di “fama riconosciuta a livello mondiale e che nel corso del tempo abbia ricevuto un condiviso apprezzamento di critica e di pubblico”. Il “Premio Speciale” così come l’individuazione dei cinque romanzi finalisti, sono il risultato della competente selezione di una “Giuria Tecnica”, presieduta da Loredana Lipperini, scrittrice, giornalista e conduttrice radiofonica.

Ora toccherà ai 400 studenti e studentesse facenti parte delle “Giurie Scolastiche” (sono 25 le scuole coinvolte in tutt’Italia, compresa una ad Atene), leggere, giudicare e selezionare il vincitore di quest’anno. In occasione della cerimonia di premiazione al “Teatro Sociale Busca” di Alba, Alessandro Baricco terrà una “lectio magistralis” su un tema a propria scelta e sarà insignito del riconoscimento. Nella mattina della stessa giornata, i finalisti incontreranno gli studenti e le studentesse delle scuole in Giuria al “Castello di Grinzane Cavour”. L’appuntamento del 12 ottobre sarà trasmesso in “diretta streaming” sul sito e sui “canali social” della “Fondazione Bottari Lattes”.

La “Giuria Tecnica” ha inoltre deciso di attribuire, in accordo con “Fanucci Editore”, una “menzione speciale” a Alan Moore, autore britannico tra i “maghi” delle storie “a fumetti”, con opere quali “From Hell”, “V per Vendetta”“Watchmen” e “La lega degli Straordinari Gentlemen”.

Spiega Loredana Lipperini, a nome della “Giuria Tecnica”: “ Quella del 2024 è una ‘cinquina’ che esprime compiutamente la varietà di scritture e visioni dei nostri anni, sia geograficamente sia come scelta narrativa che tocca i generi e li trascende. La menzione speciale ad Alan Moore e il riconoscimento ad Alessandro Baricco testimoniano quanto sia vitale il mondo delle storie e quanto debba continuare a esserci caro”.

Domenica 13 ottobre, proprio all’indomani della cerimonia di premiazione, uno degli autori finalisti sarà ospite della rassegna “Cervo in Blu d’inchiostro”. Con questo incontro si inaugura una nuova collaborazione tra la “Fondazione” di Monforte d’Alba e l’appuntamento che dal 2012 porta i grandi protagonisti della Letteratura Contemporanea nello splendido borgo di Cervo Ligure, prezioso “borgo medievale” ( fra i più belli d’Italia) dell’Imperiese.

Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via Guglielmo Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it

Gianni Milani

Nelle foto: cover cinque romanzi finalisti e “Premio Speciale”, Alessandro Baricco; Caterina Bottari Lattes

In mostra “Pinocchio nel paese dei Tarocchi”

 

 

Sabato 20 aprile, alle ore 16, alla presenza dell’artista Lorenzo Maria Bottari, delle autorità e dei critici, si inaugura presso gli spazi di Open Ada, in via Repubblica 6, a Torre Pellice, la mostra “Pinocchio nel paese dei Tarocchi” di Lorenzo Maria Bottari, curata da Monica Nucera Mantelli, con interventi critici di Antonio Mirevi, il patrocinio culturale della Fondazione Collodi e il patrocinio del Comune di Torre Pellice.

“Si tratta di una mostra magica e catartica, come solo fiabe e Tarocchi insieme sanno creare del genio creativo di un grande artista siciliano – spiega la curatrice “.

In esposizione quasi una cinquantina di lavori, tra cui 23 tele50×70, dedicata all’incroci del burattino più famoso di tutti i tempi, annesse alle simbologie archetipiche degli arcani maggiori, oltre a schizzi e stampe a tema. Non mancheranno oggetti d’artista quali il libretto con cartoline e cofanetto dei Tarocchi, curati da Miredi e editi da Attini Arte. Sabato 4 maggio, alle 15.30, si terrà un evento collaterale interattivo con il pubblico, inserito nel calendario del Salone OFF, con l’esperto di Tarocchi di ispirazione jodorowskiana Dario Noascone, dal titolo “Con Pinocchio, conoscersi con i Tarocchi”. L’introduzione, tra arte e psicomagia, sarà curata da Monica Nucera Mantelli. L’ingresso all’appuntamento è gratuito fino a esaurimento posti. La mostra, in corso da sabato 20 aprile, sarà visitabile fino a sabato 25 maggio 2024, il venerdì pomeriggio dalle 15 alle 18, il sabato con il medesimo orario e la domenica su appuntamento. L’ingresso è libero. Si segnala inoltre che, presso Open Ada, centro culturale di titolarità dell’Associazione Decima Arte, sono in permanenza presenti opere a tema di Enrico Colombotto Rosso e Beny Giansiracusa.

“Con Pinocchio precipitiamo nelle sue avventure – spiega Antonio Miredi – nel suo meraviglioso vagabondaggio, pronti come l’immortale burattino a sorprenderci e spaventarci nelle continue prove ad ostacoli, nelle metamorfosi delle forme, in una fuga vissuta con abbandoni e ritorni. In Pinocchio, il reale e il fantastico si mescolano in maniera non logica ma analogica, mantenendo vivo lo sberleffo della comicità. Intrecciare il simbolismo del racconto di Pinocchio alla magia dei Tarocchi offre all’artista Lorenzo Maria Bottari l’occasione di un doppio viaggio e di un doppio sogno. La fedeltà della narrazione pittorica non è quella pedante della filologia, ma quella estrosa e sensualmente allusivo dell’artista, che pone il suo talento istintivo e cromaticamente acceso e avvolgente al servizio del raccontare dipingendo e del dipingere raccontando.

Si terrà anche un evento nell’ambito del Salone Internazionale del Libro OFF, sabato 4 maggio, alle ore 15.30 dal titolo “Pinocchio, conoscersi con i Tarocchi”. La falsificazione della realtà o la creazione di nuove realtà è parte integrante della storia dei Tarocchi che, nel corso dei secoli, si è spostata dalle case dei ricchi e dei nobili alle osterie, dalle botteghe d’artista agli antri di maghi e cartomanti, dai salotti di occultisti agli studi di psicologi, da una parte la storia reale, dall’altra quella altamente simboli costituita dagli esoterismo, sono entrambi imprescindibili per conoscere i Tarocchi, le cui immagini archetipali sembrano metterci di fronte a verità che non vogliamo affrontare. Nel corso dell’incontro condotto da Davide Noascone, consulente generazionale famigliare, e con l’intervento speciale di Monica Nucera Mantelli, scopriremo come le bugie, la specialità di Pinocchio, che sempre oscilla tra il matto e il bagatto, spesso non siano altro che un modo differente di vedere la realtà, e come esse siano una caratteristica terapeutica dei Tarocchi. Tra immagini vecchie e nuove e simboli multiformi, il momento dell’incontro trarrà linfa e ricchezza dall’interazione tra l’intervistatrice e il pubblico, che sarà invitato su base assolutamente volontaria a confrontarsi con i segni archetipali e le bugie dei 22 Trionfi. L’artista in esposizione è Lorenzo Maria Bottari, nato a Palermo il 29 agosto 1949, penultimo di una famiglia di 10 figli. La vocazione artistica sarà la spinta che lo porterà a Firenze nel 1968 come un vero bohemien, viaggiando e vivendo fra significativi incontri con De Chirico, Guidi, Guttuso, Cagliari, Lam, Kodra e altri coetanei come Vanni Viviani e Mimmo Germanà.

È stato Renato Guttuso a presentare nel 1980 la sua prima importante cartella di xerigrafie materiche intitolata “La cattedrale di Palermo”, nella storica galleria Schettini di Milano, dove nel frattempo si è trasferito, mantenendo uno spirito nomade che lo vedrà presente nelle mostre internazionali di Londra, Vienna, Parigi, New York, Milano, Stoccolma e Berlino tra le altre. La conoscenza diretta della grande poetessa Alda Merini negli anni 90 a Milano, diventa l’occasione di un poetico omaggio con tele ospitate in diverse mostre in giro per l’Italia e nello spazio-museo Alda Merini di Milano. L’interesse verso la letteratura e le sue contaminazioni lo portano a interessarsi alla figura di Pinocchio, oggetto di ricerca e studio pittorico dal ’93. La Fondazione nazionale Collodi lo invita nel ’99, con le sue carte bozzetto “Pinocchio nel paese dei Tarocchi”, a Collodi, dove fa ritorno nel novembre 2022 con la mostra di dipinti su tele originali in cui la magia dei grandi arcani e la storia di Pinocchio trovano un luogo congeniale. Pinocchio e i Tarocchi con l’edizione Attini diventano 22 cartoline cofanetto con testo a cura di Antonio Miredi, a diffusione limitata, presentato con annullo dell’ufficio postale filatelico di Milano.

 

Mara Martellotta

Su RMC le residenze reali di Torino e del Piemonte

Sino al 31 dicembre Radio Monte Carlo è l’emittente ufficiale del circuito delle Residenze Reali Sabaude grazie alla collaborazione nata tra Turismo Torino e Provincia e l’emittente radiofonica del Gruppo RadioMediaset.
La partnership prevede una serie di attività on air, on field, digital & social per tutto l’anno per la promozione del circuito delle Residenze Reali Sabaude del Piemonte, Patrimonio Unesco dal 1997.
Tra le varie attività si evidenzia la programmazione da parte di Radio Monte Carlo di una serie di appuntamenti gioco on air per raccontare le diverse experience da vivere sul territorio: dalla Merenda Reale, il rito tanto amato da Casa Savoia a base di cioccolata calda o Bicerin abbinata alla pasticceria artigianale da assaporare in alcuni locali e caffè storici all’Aperitivo in Basilica proposto dal tour operator Il Mondo In Valigia; da Una notte a Palazzo Reale proposto da Somewhere Tours & Events al Royal Pass, il pass che consente di accedere gratuitamente al circuito delle Residenze Reali Sabaude di Torino e del Piemonte.
Siamo certi – sottolinea Guido Curto, Direttore Generale del Consorzio Residenze Sabaude – che l’attività con Radio Monte Carlo garantirà un’importante visibilità alle 16 Residenze Reali del Piemonte, attraverso la promozione del biglietto unico “Royal Pass” e delle tante attività che il sistema esprime nel corso di tutte le stagioni. Ringraziamo Turismo Torino e Provincia per la consueta collaborazione nella promozione e valorizzazione del patrimonio culturale piemontese“.
Grazie alla media partnership con Radio Monte Carlo iniziata nel 2022 – sottolinea Marcella Gaspardone, Dirigente Turismo Torino e Provincia – le Residenze Reali Sabaude del Piemonte saranno le protagoniste di un’importante comunicazione che permetterà ai radioascoltatori di vivere bellissime esperienze”.
I programmi dell’emittente, il sito web (radiomontecarlo.net) e i social network di Radio Monte Carlo daranno ampio risalto alla collaborazione. Turismo Torino e Provincia, per contro, garantirà la visibilità del logo di Radio Monte Carlo su tutti i materiali previsti di comunicazione legati alle iniziative selezionate e all’interno dei 15 Uffici del Turismo presenti sul territorio e nelle location coinvolte; non mancherà il coinvolgimento dei canali social ufficiali dell’ATL (FB corporate, oltre 66.000 follower, FB Press più di 1.730, IG più di 63.600 follower, Linkedin oltre 11.000 follower, Tik Tok oltre 4.790 follower) e delle newsletter mensili previste nel periodo della partnership per supportare le iniziative selezionate.

“Questa è una partnership cui teniamo molto perché Radio Monte Carlo ogni giorno sceglie di valorizzare luoghi d’arte e di cultura italiani” – afferma Stefano Bragatto, direttore di Radio Monte Carlo – “La collaborazione con Torino Turismo e Provincia è pienamente coerente con la vocazione della nostra emittente e l’attenzione che quotidianamente poniamo nell’accompagnare chi ci segue alla scoperta del nostro amato Paese”.

La passione dei libri per Torino

Capitale della cultura, luogo privilegiato dove storia, letteratura e arte si incontrano, Torino è un punto di riferimento intellettuale, un magico scenario che ha ispirato penne illustri dando vita a opere meravigliose e famose, scritture dove vite celebri e comuni si incrociano

La città ha ispirato autori celebri come Primo Levi, Erasmo da Rotterdam, Torquato Tasso, Jean-Jacques Rousseau, Emilio Salgari, Natalia Ginzburg, Italo Calvino, Cesare Pavese, ha incantato personaggi come Nietzsche: “E l’aria: secca, energizzante, allegra… il primo luogo in cui sono possibile!”, letterati come Italo Calvino: “Torino è una città che invita al rigore, alla linearità, allo stile. Invita alla logica, e attraverso la logica apre alla follia”.  L’eleganza della città, le sue piazze signorili e imponenti, i caffè raffinati, il fermento garbato, il Liberty, il Barocco, la magia, il mistero, tutto a Torino ispira, crea suggestioni positive, slanci creativi che inevitabilmente portano alla produzione di grandi opere. “Profonda” diceva De Chirico, “seconda a nessun’altra per magnificenza” secondo Gogol, uno dei più grandi autori della letteratura russa. Questo fervore ha dato vita a numerosi testi che vedono Torino come sfondo, come scenografia di storie che ci hanno appassionato, emozionato e fatto guardare la città con occhi diversi.

 

Il Libro Cuore di Edmondo De Amicis, il suo capolavoro, un libro per ragazzi ma apprezzato da tutti, in una Italia appena unita il diario di un bambino racconta l’amore per la patria, il rispetto per i genitori, lo spirito di sacrificio, la carità, l’obbedienza.

La solitudine dei numeri primi è il libro di debutto di Paolo Giordano, giovane autore torinese e vincitore del Premio Strega e Campiello. Un romanzo che racconta la storia di due giovani le cui vite sono state segnate da dolorose vicende della loro infanzia. Torino non è menzionata, ma tanti sono i luoghi citati come la Gran Madre o la Basilica di Superga. Al libro è ispirato l’omonimo film.

Il cimitero di Praga. Ambientato tra Torino, Parigi e Palermo è il sesto romanzo di Umberto Eco. Il capitano Simone Simonini, il protagonista di fantasia dell’opera e trait-d’union con gli altri personaggi, è un falsario cinico del XIX secolo, gli altri attori sono invece figure storiche del Risorgimento realmente esistite. Un libro che racconta di insurrezioni, rivolte, congiure.

La Casa in Collina Ambientato a Torino e nelle zone circostanti è uno dei più bei romanzi di Cesare Pavese. Una storia che affronta il problema della solitudine durante Seconda Guerra Mondiale, ma anche l’impegno civile, la pace interiore, la fuga, i sensi di colpa di Corrado il protagonista. Può essere considerato l’espressione del momento più maturo professionalmente dello scrittore piemontese.

Lessico Famigliare Gesti, comportamenti, episodi e soprattutto frasi della vita quotidiana dei Levi una famiglia ebrea e antifascista che vive nella Torino degli anni ’30. I ricordi, la lontananza, il disperdersi della famiglia a causa della guerra raccontati dall’interno da Natalia Ginzburg. Un libro-testimonianza che si è aggiudicato il Premio Strega nel 1963.

La giornata d’uno scrutatore. Italo Calvino narra la storia di Amerigo Ormea, intellettuale comunista, il cui scopo è quello di impedire che le persone incapaci di intendere e di volere vengano influenzate da religiosi a votare per la DC, si svolge tutto in un giorno in una sede unica: il Cottolengo di Torino. E’ un libro autobiografico il cui protagonista è l’alter ego dell’autore. Calvino ha impiegato molto tempo per scrivere questo libro, dal ’53 al ’63, non per una ricerca della perfezione, ma per l’impossibilità di scrivere sull’argomento in piena libertà.

Torino è casa mia. “Torino è Torino. Non è una città come un’altra” dice l’autore Giuseppe Culicchia e “aprire questo libro è un po’ come entrare in casa nostra. Mia. Vostra”.

Lo scrittore paragona Torino alla sua casa con “un ingresso, la stazione di Porta Nuova, una cucina, il mercato di Porta Palazzo, un bagno, il Po, e poi naturalmente il salotto di Piazza San Carlo, e quel terrazzo che è il Parco del Valentino, e il ripostiglio del Balon, e una quantità di altre cose e di altre storie”.

Oltre a questi opere, sicuramente tra le più note, ce ne sono molte altre che vedono la Città della Mole come meravigliosa protagonista:

Il Fantasma di Piazza Statuto, di Massimo Tallone, La Donna della domenica e A che punto è la notte di Fruttero – Lucentini, Torino Parallela di Baricco – Sterling, La Fratellanza della Sacra Sindone di Julia Navarro, La Commedia Torinese: Vicende di una eredità letteraria di  Michael Krüger e davvero tanti altri.

 

Maria La Barbera

 

 

 

“ContemporaneA. Parole e storie di donne”

Al “Circolo dei Lettori” di Torino l’anteprima della quinta edizione

Sabato 6 aprile, ore 15

Progetto della biellese “BI-Box – APS” (Associazione di promozione socio-culturale), a cura di Irene Finiguerra e Barbara Masoni, ritorna a Biella, dal 27 al 29 settembre prossimi, il Festival “ContemporaneA. Parole e storie di donne”, alla sua quinta edizione e con il titolo e tema prescelto di “Voci in capitolo”. In attesa dell’avvio della manifestazione, se ne proporrà un breve ma interessantissimo preludio o anteprima speciale al “Circolo dei Lettori” di Torino, con appuntamento per sabato 6 aprile, a partire dalle ore 15, in un pomeriggio che vede in programma ben sei incontri e tredici illustri ospiti. Al centro dell’incontro, quello che è il tema generale del “Festival”, che vuole essere, fin dalla sua nascita, ricordano le organizzatrici, “un modo per ribadire la necessità di dare maggiore spazio alla voce delle donne, prestando ascolto alle storie e alle parole delle protagoniste della letteratura e della società di ieri e di oggi”.

Il pomeriggio di sabato sarà aperto dalla presentazione dell’illustrazione che accompagnerà tutte le attività di questo 2024, in presenza della sua autrice Elisa Talentino (torinese, illustratrice e pittrice particolarmente attratta dalle suggestioni dell’ “immaginario femminile”), per continuare subito dopo con la fumettista Maria Laura Sanapo (insegnante alla “Scuola Internazionale di Comics” di Firenze e alla “Joe Kubert School of Graphic Arts”) che negli Stati Uniti ha illustrato tra gli altri “Wonder Woman”, “Catwoman”, “Batwoman” e “Green Lantern”. L’appuntamento successivo è dedicato a “Elettra”, la serie della casa editrice “effequ” in cui le figlie raccontano i padri. Le curatrici, la giovane casertana Olga Campofreda (attualmente insegnante all’“Istituto Italiano di Cultura” di Londra) e Eloisa Morra (professoressa associata di Letteratura Italiana presso la “University of Toronto”), dialogano sulla finora poco esplorata narrazione del paterno insieme alle scrittrici Francesca Manfredi (“Bestiario parentale”), Francesca Scotti (“Scintille”) e Giusi Marchetta (“Quella è la porta”). Immancabile un incontro dedicato alle storie cosiddette  “scritte a voce”, come quelle contenute nel podcast di “Storielibere” a cura di Mapi Danna“Scatenate”“Molti gli ostacoli che impediscono alle donne di vivere in piena libertà il proprio corpo, i propri sogni e talenti, il proprio futuro. Ma esistono anche donne, non eroiche, non perfette e non irraggiungibili, che sono state capaci di trasformare le proprie ferite da muri in orizzonti, in nuovi mondi possibili”: su questi temi l’autrice si confronterà con Rossana De Michele, fondatrice di “Storielibere.fm.”. A seguire Anna Toscano, fotografa, autrice, giornalista, insegnante presso l’Università “Ca’ Foscari” di Venezia presenterà le straordinarie storie della fotografa genovese Lisetta Carmi (1924 – 2022) e della scrittrice ed attrice catanese Goliarda Sapienza (1924 – 1996) a cent’anni dalla loro nascita. L’incontro si svilupperà a partire dai suoi libri “Con amore e con amicizia” e “Il calendario non mi segue”, entrambi editi da “Electa” nella collana “Oilà”, curata da Chiara Alessi, all’interno della quale si presentano per l’appunto storie di protagoniste del Novecento: figure femminili che, nel panorama creativo italiano e internazionale, si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell’universo maschile.

A chiudere l’anteprima di “ContemporaneA 2024”, la sociolinguista Vera Gheno, curatrice della postfazione “Mai troppo femminista” del libro “Fuori le palle” della scrittrice francese Victoire Tuaillon, che insieme a Irene Manganini e Carlotta De Sanctis dell’ “Associazione VANVERA” (Collettivo torinese di giovani donne attive nel campo della Cultura e dei Diritti), presenta “Il cuore scoperto”, versione italiana del podcast “Le Coeur sur la table” della Tuaillon: un’inchiesta giornalistica e una riflessione collettiva sull’amore romantico e su come reinventarlo.

Per info: “Circolo dei Lettori”, via Bogino 9, Torino; tel. 011/8904401 o www.circololettori.it

g.m.

Nelle foto:

–       Elisa Talentino: Illustrazione “ContemporaneA 2024”

–       Olga Campofreda

–       Mapi Danna

–       Vera Gheno

“Oltranza Festival” Ritorna a Torino l’“arte dell’incontro contro ogni barriera”

Premio di Musica in “Lingua dei segni”

Da sabato 6 aprile a domenica 15 settembre

Fra arte, musica, tanti concerti e attesi ospiti, ma anche talk, reading e spettacoli teatrali, prenderà il via sabato prossimo, 6 aprile, il nuovo appuntamento con “Oltranza Festival”,il festival multidisciplinare che promuove a Torino la “totale accessibilità” dei luoghi e dei contenuti della cultura, e si differenzia dalla maggior parte degli altri Festival perché, nella sua organizzazione, la resa accessibile dell’evento è al primo posto. Promossa da “Indiependence” e “Soundset APS”, in collaborazione con “LISten APS”, “Magazzino sul Po” e “Anomalia Teatro”, la rassegna si aprirà alle 21 di sabato prossimo 6 aprile al “Magazzino sul Po” (Murazzi del Po Ferdinando Buscaglione, 18), con il Premio Listen To Me”: il contest di “musica visiva” per cantautori e cantautrici, dedicato alla musica inclusiva e organizzato da “Soundset APS” e “Indiependence”, in collaborazione con “LISten APS”.

 “Ospite d’onore” della serata, “Il Solito Dandy” (al secolo Fabrizio Longobardi, torinese, classe ’93), cantautore che – col suo stile rétro e il suo fascino d’altri tempi – è approdato alla finale di “X-Factor 2023”, e che al “Magazzino sul Po” regalerà una breve performance in acustico con i suoi brani tradotti in “LIS” dall’interprete Erica Zani.

“L’arte e l’incontro – sottolinea Gigi “Bandini” Cosi, presidente di ‘Indiependence’-sono un diritto di tutti. Il nostro non vuole essere però un ‘Festival’ sulla ‘disabilità’. Nostra convinzione é che l’incontro sia l’elemento più potente che sperimentiamo nella vita. E che siano proprio l’‘arte’ e la ‘cultura’, per la loro natura aggregativa, il mezzo più potente attraverso cui amplificare questo messaggio. Perché questo accada, i luoghi che frequentiamo e i contenuti che promuoviamo devono diventare ‘accessibili’ a tutte e a tutti. Nell’immaginare gli spazi d’aggregazione, e quindi nel creare cultura, non può essere concepibile un luogo che, a priori, escluda qualcuno”.

Il “Premio Listen to me” rappresenta quindi la “prima importante iniziativa”, il primo passo fra le tante attività proposte e gli appuntamenti del Festival. Obiettivo del “contest”, la promozione dei concerti e delle performancemusicali tradotte in “lingua dei segni”, per sensibilizzare artisti, pubblico e operatori dello spettacolo, sul tema dell’inclusione. Il vincitore avrà inoltre la possibilità di esibirsi dal vivo con la traduzione dei propri brani in “LIS (Lingua dei Segni Italiana)” sul palcodell’evento principale di “Oltranza Festival” in programma domenica 7 luglio allo “Spazio 211” di via Cigna.

Al fine di “migliorare ulteriormente l’accessibilità” della serata, oltre alle traduzioni in “LIS” il pubblico potrà fruire di “palloncini” per favorire la percezione musicale attraverso le vibrazioni, sottotitoli per le canzoni. In più i volontari saranno a disposizione per facilitare l’ordinazione al bar e per necessità di comunicazione e mobilità, compreso  l’accompagnamento per il tragitto “piazza Vittorio/Magazzino”. Prevista anche la possibilità di avere un ⁠contatto in “videochiamata in LIS” per informazioni, oltre a un pannello di comunicazione da banco, specifico per chi ha impianto cocleare grazie alla collaborazione con “APIC”. E, infine, proprio per eliminare qualsiasi tipo di “barriera”, gli organizzatori hanno pensato e provveduto ad un’iniziativa davvero da “dieci e lode”: un “intervento risolutore” per rendere accessibile (a partire già da sabato 6 aprile) lo spazio sotto il palco del Magazzino con l’installazione di un “piano – palco” in grado di offrire a tutti la possibilità di una migliore visione ed acustica.

Il ricavato del Festival è destinato in parte al finanziamento di una “borsa di studio” in “Disability Management & Inclusive Thinking” presso la “SAA” di Torino e in parte alla realizzazione di “interventi di abbattimento” di barriere architettoniche in circoli culturali non ancora a tutti accessibili.

“Oltranza Festival” prevede altri sette appuntamenti, da domenica 5 maggio a domenica 15 settembre. Evento di chiusura, “Ad Oltranza//Teatro in Lis”, lo spettacolo teatrale tradotto in “lingua dei segni” con visita guidata al “Museo d’Antichità” ai Musei Reali.Per le persone cieche e ipovedenti sarà possibile fruire dell’“audio – descrizione” e, per loro, anche la possibilità di partecipare al “tour tattile” sul palcoscenico.

Per ulteriori info e programma completo: www.oltranzafestival.it

 

g. m.

 

Nelle foto di Marzia Allietta: immagini di repertorio e ” Il Solito Dandy”