CULTURA- Pagina 107

Riconoscere i santi, il giardino botanico e i flaconi di profumi tra le proposte della Fondazione Torino Musei

AGENDA APPUNTAMENTI FONDAZIONE TORINO MUSEI  28 maggio – 3 giugno 2021

 

VENERDI 28 MAGGIO

 

Venerdì 28 maggio ore 21

GALLERIE DEDICATE ALL’ASIA MERIDIONALE E SUD-EST ASIATICO, REGIONE HIMALAYANA E PAESI ISLAMICI DELL’ASIA.

MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

L’appuntamento con la guida del MAO permette di coinvolgere i partecipanti attraverso immagini di alta qualità in grado di restituire al visitatore punti di vista esclusivi sulle collezioni.

Si parte dalle opere d’arte indiana, con la statuaria di soggetto buddhista e induista di varia datazione, per proseguire il viaggio attraverso il Sud-est asiatico.

Nella galleria dedicata alla regione Himalayana, saranno illustrate le opere d’arte buddhista tibetana che spaziano dalle sculture in legno e metallo ai dipinti a tempera, fino alle preziose copertine lignee intagliate e dipinte. Il percorso si conclude nella galleria dei Paesi Islamici dell’Asia, caratterizzata dalla ricca collezione di vasellame e piastrelle e da una pregevole raccolta di bronzi, manoscritti e raffinati tessuti.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

SABATO 29 MAGGIO

 

Sabato 29 maggio ore 18

VISITA IN DIRETTA CON I CURATORI DI PHOTO ACTION PER TORINO 2020

GAM – evento speciale in diretta facebook

Sabato 29 maggio alle 18, Guido Harari, Paolo Ranzani e Massimo Mondini, in passeggiata tra le opere della mostra Photo Action per Torino 2020 raccontano come è nata l’iniziativa che raccoglie 105 stampe fotografiche di grandi fotografi italiani e internazionali, e come prosegue la raccolta fondi destinata al Fondo Straordinario Covid-19 di U.G.I. Onlus.

Da non perdere su https://www.facebook.com/torinogam

 

 

DOMENICA 30 MAGGIO

 

Domenica 30 maggio ore 18

L’ARCHITETTURA DEL TEMPO

Palazzo Madama – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

L’architettura di Palazzo Madama si presenta ai nostri occhi attraverso un accostamento di anime diverse: romana, medievale e barocca. La visita guidata on line condurrà i visitatori alla scoperta di questo magnifico edificio, attraverso fotografie e video riprese che permettono di poter entrare anche in luoghi difficilmente accessibili al pubblico. Un viaggio esplorativo, guidati da chi normalmente accompagna in presenza i visitatori in museo, che partirà dagli scavi archeologici per arrivare fino alle torri medievali, da dove si potrà godere di una magnifica vista panoramica sulla città di Torino. Si proseguirà nel percorso salendo uno degli scaloni più affascinanti d’Europa, realizzato dall’architetto Filippo Juvarra, fino all’entrata nelle sale barocche, un tempo abitate dalle Madame reali Cristina di Francia e Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

LUNEDI 31 MAGGIO

 

Lunedì 31 maggio ore 21

RICONOSCERE I SANTI

Palazzo Madama – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

Un percorso guidato in live streaming affascinante e curioso, per riscoprire gli attributi e gli atteggiamenti che la Chiesa, mediante l’opera degli artisti, ha voluto conferire a santi e sante della liturgia dell’anno.

Attraverso una selezione delle opere del museo di diversa epoca e differenti materiali, prende avvio il percorso di “decifrazione”: dalle storie di santa Maria Maddalena, realizzate intorno al 1200 su legno scolpito dipinto e dorato, alle raffigurazioni su tavola e tela dei santi Giovanni Battista e Francesco di Gandolfino da Roreto, al sant’Ivo di Defendente Ferrari, databili tra Quattro e Cinquecento. Infine il san Gerolamo di Orazio Gentileschi e la santa Caterina di Giovanni Ricca evidenzieranno il naturalismo e i cambiamenti apportati nella devozione e nell’arte dallo spirito della Controriforma.

Per rendere ancora più attuale l’incontro, la scelta dei soggetti illustrati terrà anche conto delle figure dei santi che saranno celebrati nel calendario dei prossimi mesi.

Info e prenotazioni: visita guidata online 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com ; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto online.

 

 

MERCOLEDI 2 GIUGNO

 

Mercoledì 2 giugno

RIAPRE IL GIARDINO BOTANICO MEDIEVALE DI PALAZZO MADAMA

Palazzo Madama – apertura al pubblico del giardino

Da mercoledì 2 giugno riapre il Giardino botanico medievale di Palazzo Madama, che dal 2011 ospita la ricostruzione di un giardino di tardo Quattrocento.

A 10 anni dall’inaugurazione, botanica e giardinaggio continuano a essere protagonisti con l’introduzione di nuove specie di piante ornamentali e officinali, frutti e ortaggi e con la ripresa di visite e attività alla scoperta delle fioriture stagionali, di curiosità botaniche e aspetti di coltivazione e gestione naturale del giardino.

Tutti i mercoledì del mese di giugno, dalle ore 16.30 e alle ore 17.30, sono dedicati alle passeggiate con il curatore botanico Edoardo Santoro, che, con l’aiuto dei volontari del progetto Senior Civico del Comune di Torino, accompagnerà i visitatori nelle diverse aree del giardino tra rose antiche, officinali mediterranee, medicinali indigene, fiori di campo e piante dimenticate. Dal mese di luglio le passeggiate avranno cadenza mensile e l’appuntamento sarà il primo mercoledì del mese.

Il giardino è anche luogo deputato per la lettura e per questo motivo dedicheremo l’ultimo venerdì del mese dalle ore 16.30 alle ore 17.30 all’appuntamento Libri e giardini: un pomeriggio con una cesta da cui pescare a sorpresa alcuni libri scritti da famosi giardinieri o giardiniere, intellettuali, personaggi dello spettacolo, che mettono le mani in terra e raccontano esperienze di giardinaggio, piante curiose o avventurosi viaggi botanici.

 

Info: il giardino è visitabile con un biglietto dedicato (5€, gratuito Abbonamento Musei e Torino + Piemonte Card) oppure con il biglietto di ingresso al museo.

Costo appuntamenti in giardino: € 4 (max 10 persone)

 

Calendario Passeggiate con il curatore botanico | ore 16.30 – 17.30

mercoledì 9, 16, 23, 30 giugno

mercoledì 7 luglio

mercoledì 4 agosto

 

Calendario Libri e giardini | ore 16.30 – 17.30

venerdì 25 giugno

venerdì 30 luglio

venerdì 27 agosto

 

Prenotazioni: madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

 

Mercoledì 2 giugno ore 21

LE GALLERIE DEDICATE ALLA CINA E AL GIAPPONE

MAO – visita online nell’ambito del progetto Connessioni d’arte

Connessi con la guida, intraprenderemo un viaggio verso l’Asia orientale, alla scoperta delle opere esposte nelle due gallerie.

I partecipanti saranno accompagnati all’interno degli ambienti del museo, attraverso immagini d’insieme dell’allestimento, per proseguire nell’osservazione degli oggetti d’arte della Cina antica, caratterizzati da vasellame neolitico, bronzi rituali, lacche e terrecotte – databili dal periodo Neolitico al X secolo d.C.

Il viaggio prosegue nella suggestiva galleria dedicata al Giappone, dove si evidenziano le statue lignee di ispirazione buddhista, eccezionali paraventi, armature dei samurai, dipinti su rotolo verticale e xilografie policrome note come ukiyo-e, ‘immagini del mondo fluttuante’.

Info e prenotazioni: visita guidata on-line 8€ intero; ridotto 7€ (possessori di Abbonamento Musei).

Prenotazioni al numero 011 5211788 oppure scrivendo a info@arteintorino.com; a seguito della prenotazione saranno inviati dettagli ed estremi bancari per effettuare il pagamento con bonifico oppure sarà possibile effettuare l’acquisto on-line.

 

 

GIOVEDI 3 GIUGNO

 

Giovedì 3 giugno ore 17.30

RARI E PREZIOSI: FLACONI DA PROFUMO IN PORCELLANA DALLA COLLEZIONE GIORDANO

Palazzo Madama – conferenza online gratuita

La storica della porcellana Andreina d’Agliano e lo storico dell’arte Simone Caliri presentano una delle più straordinarie raccolte di flaconi da profumo in porcellana esistenti al mondo, frutto della passione di un collezionista piemontese. Modellati come piccole sculture e dipinti con grazia e maestria rappresentano uno dei prodotti più raffinati della porcellana europea del Settecento.

Info e prenotazioni: per richiedere il link di partecipazione scrivere a  madamadidattica@fondazionetorinomusei.it

La conferenza si svolgerà su piattaforma Zoom. Prenotazione obbligatoria entro il 1 giugno.

 

 

 

 

Theatrum Sabaudiae propone visite guidate in museo

alle collezioni (mercoledì e sabato ore 16; domenica ore 15) 

e alle mostre (giovedì ore 16 e 17; venerdì ore 18; sabato ore 17; domenica ore 16.30)

di Palazzo Madama, GAM e MAO.

Per informazioni e prenotazioni: 011.52.11.788 – prenotazioniftm@arteintorino.com

Da Rossini ai Beatles

A Racconigi, “Progetto Cantoregi” riparte con un concerto alla Soms

Domenica 30 maggio, ore 17,30

Racconigi (Cuneo)

E’ una lunga e indubbiamente coraggiosa galoppata musicale, con brani che vanno dall’Ottocento ai giorni nostri, quella pensata dall’Associazione Culturale “Progetto Cantoregi”, per riprendere le attività (eccezion fatta per quelle possibili mai interrotte), dopo la chiusura forzata a causa dell’emergenza sanitaria. L’appuntamento è per domenica 30 maggio, a partire dalle 17,30, negli spazi della “Soms”  (ex Società Operaia di Mutuo Soccorso e oggi sede dell’Associazione), con il concerto ad ingresso gratuito “Da Rossini ai Beatles”, fra le note della musica classica, del blues, del jazz e del rock . Impresa non da poco. Un’avventura che si preannuncia però di grande interesse e suggestione, se si pensa ai nomi diprimissimo piano dei protagonisti: le statunitensi, ma ormai piemontesi di adozione, Sherri Anne Grieve e Fe Avouglan (soprano) Chiara Leto (clarinetto), Emilio Marcucci (baritono) e Gioacchino Scomegna(pianoforte).

“La chiusura forzata – ricorda Marco Pautasso, presidente di Cantoregici ha consentito anche di proseguire nei lavori di miglioramento della Soms e di implementazione della sua dotazione tecnica, ben testimoniato dal successo del crowdfunding per l’acquisto di un videoproiettore e un telo meccanizzato da proiezione. E se gli schermi – dei personal computer, dei tablet o degli smartphone – nostro malgrado, sono diventati in questi mesi le principali interfacce visuali della nostra comunicazione quotidiana, non potevamo non misurarci anche noi con questi strumenti digitali, cercando di adattarli alla nostra poetica”. Una rivoluzione copernicana, se vogliamo, per chi ha fatto del teatro di e per il popolo il proprio vessillo artistico. “O forse solo, giocoforza, un adeguarsi – prosegue Pautasso – e adattarsi ai tempi, senza snaturare i principi fondanti del proprio credo scenico. Sono nate così iniziative come l’allestimento Come rane d’inverno, pensato per il Giorno della memoria, l’intervista allo storico Eric Gobetti per il Giorno del ricordo, Zona rosa. Discorsi semiseri attorno al mondo delle donne’, organizzato in collaborazione con Concentrica per la Festa della donna, e Voci di libertà’, il nostro oratorio laico dedicato alla resistenza al femminile per il Giorno della Liberazione. Nuove modalità espressive, iscritte però nel solco di una tradizione di impegno nella celebrazione del calendario civile che, anche in questo annus horribilis, non abbiamo voluto mancare. Nell’attesa di poterci nuovamente abbracciare. Non solo simbolicamente.

Per info: “Progetto Cantoregi”, Soms, via Carlo Costa 23, Racconigi (Cuneo), tel. 349/2459042 o www.progettocantoregi.itinfo@progettocantoregi.it

Prenotazione obbligatoria.

g. m.

Nelle foto:
– Fe Avouglan
– Sherri Anne Grieve
– Emilio Marcucci

 

L’ultimo numero della Rivista Savej è dedicato alla natura

Da giovedì 27 maggio sarà nelle edicole di tutte le province del Piemonte l’ultimo numero di Rivista Savej dedicato alla natura. 

La natura piemontese ha da sempre affascinato e meravigliato artisti e scienziati. Artisti come i pittori della Scuola di Rivara e i Sei di Torino che offrono uno sguardo poetico sui paesaggi naturali della nostra regione mentre le illustrazioni dei grandi maestri di iconografia botanica, come Francesco Peyrolery Tecofila Colla, stupiscono ancora oggi per la loro precisione e maestria nell’uso del colore.  

Non solo arte ma anche scienza, dai botanici che si concentrarono sulle specie autoctone come Carlo Allioni a quelli che girarono il mondo alla scoperta di nuove specie come Carlo Bertero. Ed è giusto sensibilizzare sul grande problema del cambiamento climatico che ha portato realtà attuali come le Banche del Germoplasma a trovare soluzioni per preservare il futuro delle piante piemontesi dall’estinzione.

Sarà un numero particolarmente prezioso ed appagante agli occhi dei lettori: petali, foglie e frutti hanno popolato le pagine in un turbinio di forme e colori. Oltre alla consueta rubrica dedicata alla storia delle parole piemontesi e a uno spazio dedicato ai consigli di lettura, in questo sesto numero troverete anche:

  • la natura nel Liberty torinese;
  • la flora nei nomi dei luoghi che ci circondano;
  • i boschi piemontesi tra reale e immaginario;
  • le specie esotiche descritte da Emilio Salgari.

A Stupinigi rivivono i cicli pittorici con i corni da caccia dell’Unesco

Sabato 29 maggio le visite guidate di “Musica da vedere”: i quadri tornano a prendere vita

I cicli pittorici della Palazzina di Caccia di Stupinigi rivivono al suono dei corni d’Orléans dell’Equipaggio della Regia Venaria. E’ un modo inedito di visitare la residenza reale alle porte di Torino quello pensato dall’Accademia di Sant’Uberto e Ordine Mauriziano. Sabato 29 maggio alle 15,45 (e poi in replica sabato 19 giugno alla stessa ora) con “Musica da vedere” si ha l’opportunità di «ascoltare» i quadri che raccontano la caccia: la loro visione è accompagnata dal suono dei corni, arte musicale riconosciuta dall’Unesco nel dicembre scorso.

Un modo per conoscere il “paesaggio sonoro” di Stupinigi fino al fine del XVIII. L’idea alla base del progetto è che le residenze vengono, in genere, considerate «libri di pietra» che narrano la propria storia attraverso architetture e arti visive. Sono, tuttavia, anche testimonianza di una vita quotidiana fatta di persone e suoni che animavano anche gli spazi naturali intorno alla Palazzina, il bosco, ma anche le rotte di caccia settecentesche costruite dall’uomo che hanno nella residenza il loro fulcro. L’obiettivo è dunque quello di restituire, attraverso la musica del corno, uno spaccato di vita reale, che oggi esiste soltanto nei quadri. In particolare tornano vivide, quasi reali, agli occhi dei visitatori le immagini del ciclo delle cacce di Vittorio Amedeo Cignaroli della sala degli Scudieri di Stupinigi (1770-1777) a sottolineare la precisa corrispondenza tra la musica e la relativa rappresentazione del dipinto. Il percorso riguarderà tutta la Palazzina ed eccezionalmente anche le antiche scuderie di levante, sinora chiuse al pubblico, dove sono presenti interessanti sinopie che rappresentano i piqueurs dell’Equipaggio con i loro nomi e una scena di grande rilievo musicale a livello internazionale in relazione all’arte dei suonatori di corno da caccia.

Le residenze reali nascevano, occorre ricordarlo, per la pratica del principale tra i loisir di corte: la caccia reale al cervo, nella sua duplice funzione di manifesto politico del potere e di preparazione del principe alla più impegnativa arte della guerra. Ed è proprio a partire da questa dovuta contestualizzazione storica, che si comprende la centralità del suono del corno da caccia, lo strumento che serviva a comunicare a tutti gli attori coinvolti nella chasse royale (cani compresi) cosa succedesse nel folto della foresta. Per anni, le musiche dei suonatori di corno hanno scandito giornate e attività andando a tratteggiare un’identità “sonora” forte e definita, sia per la Venaria Reale sia per la Palazzina di Caccia Stupinigi. Un’identità riproposta dall’Equipaggio della Regia Venaria, formazione musicale dell’Accademia di Sant’Uberto, costituita nel 1996. Lo strumento impiegato è la trompe d’Orléans, corno circolare naturale, senza fori, tasti o pistoni, di agevole impiego anche a cavallo, per trasmettere le sequenze dell’azione venatoria nel folto della foresta. Ogni fanfara corrispondeva, infatti, a un preciso segnale (o alle caratteristiche dell’animale cacciato), informazioni che venivano comunicate a tutti i cacciatori a cavallo nel folto della foresta grazie ai corni. Occorre infine ricordare che per realizzare il complesso apparato della vènerie – caccia a cavallo al cervo con cani da seguita –  lavoravano quotidianamente un gran numero di persone. Tra i principali ricordiamo i piqueurs, custodi ed esperti nel comunicare con la muta di segugi e con l’equipaggio dei veneurs, i valletti a piedi e a cavallo, il capitano conservatore delle cacce, e sopra tutti, il Grande Cacciatore e Falconiere, “il piccolo grande di corte” che rispondeva direttamente al sovrano.

Utilità
La prenotazione è obbligatoria allo 011 6200634 entro le ore 17 del giorno precedente. La visita costa 5 euro (più 8 euro di ingresso al Museo). Fino a 6 anni e possessori di Abbonamento Musei 5 euro (biglietto d’ingresso al museo gratuito), dai 6 ai 18 over 65 anni 5 euro (più 5 euro l’ingresso ridotto).

La “Fondazione Bottari Lattes” racconta un anno di attività

“La cultura come relazione”. A Cuneo illustrati i progetti futuri
Sabato 29 maggio, ore 11 Monforte d’Alba (Cuneo)

Un anno difficile. In salita. Insidioso. Ma un anno durante il quale (e nonostante gli intoppi e le insidie create dall’emergenza sanitaria) la “Fondazione Bottari Lattes”, nata nel 2009 a Monforte d’Alba per volontà di Caterina Bottari Lattes – con lo scopo di promuovere la cultura e l’arte in memoria del marito, Mario Lattes, scrittore editore e pittore, fra gli intellettuali più prestigiosi del secolo scorso – non si è certo risparmiata. Sono tante infatti, fra il 2020 e questi primi mesi del 2021, le attività e gli eventi realizzati dalla Fondazione.

E tanti e importanti anche quelli messi in piedi per il prossimo futuro. L’elenco è lungo. Dalla recente pubblicazione del cofanetto “Opere di Mario Lattes” (Olschki editore) all’XI edizione del “Premio Lattes Grinzane”, con la designazione dei finalisti e il Premio Speciale a Margaret Atwood, al nuovo progetto digitale per “Vivolibro”, in cui si coinvolgono scuole e territorio (reso possibile grazie ad una campagna di “crowdfunding” promossa dalla Fondazione CRC in collaborazione con “Rete del Dono”) fino all’istituzione del “Centro Studi” a Monforte d’Alba (luogo di ricerca di tutte le iniziative ruotanti intorno alla figura di Mario Lattes) e all’ideazione del docufilm, ancora in fase di realizzazione, firmato da Claudio e Federico Strinati, dedicato sempre al grande intellettuale scomparso nel 2001. Eventi cui ancora s’aggiungono le mostre in presenza e online, la promozione in Italia del progetto europeo “Eti” che ha visto la selezione della proposta open air “Wine in progress” dello street artist Gec Art, con le sue opere di arte pubblica partecipata. Per finire con le collaborazioni, siglate da un Protocollo d’Intesa, con “Unesco” e “Alba capitale della cultura 2021” fino al recentissimo ingresso della Fondazione al torinese “Polo del ‘900” in qualità di “Ente partecipante non residente”. L’elenco è davvero lungo. E si è solo a metà percorso. Tanta anche la soddisfazione e la voglia di condividerla, raccontandone passione ed impegno – fra territorialità ed internazionalità – con il più vasto pubblico. Per questo motivo, la “Fondazione Bottari Lattes” dà appuntamento sabato prossimo, 29 maggio, alle ore 11 a Cuneo, nello spazio outdoor della tettoia di Piazza Virginio con l’iniziativa “La cultura come relazione”. “Sarà una occasione – ricorda Caterina Bottari Lattes – per ribadire quanto sia importante la collaborazione tra pubblico e privato a livello nazionale, internazionale e territoriale, per la realizzazione di proficue reti di partecipazione culturale”.
L’ingresso è su prenotazione, nel rispetto delle normative vigenti sulla sicurezza sanitaria dovute all’emergenza Covid-19: book@fondazionebottarilattes.it. Ma l’appuntamento sarà trasmesso anche in streaming sul sito e sulla pagina Facebook della Fondazione. Aperto a tutti – e realizzato in collaborazione con Fondazione CRC, la Città di Cuneo e con il supporto di “Mobili Bianco” – l’incontro sarà condotto dalla giornalista Marta Perego. Interverranno: la presidente e il direttore marketing della “Fondazione Bottari Lattes” Caterina Bottari Lattes e Mario Guglielminetti, i membri della giuria del “Premio Lattes Grinzane” Gian Luigi Beccaria (presidente) e Valter Boggione, i curatori del cofanetto “Opere di Mario Lattes” Giovanni Barberi Squarotti e Mariarosa Masoero.

Per info: “Fondazione Bottari Lattes”, via Marconi 16, Monforte d’Alba (Cuneo); tel. 0173/789282 o www.fondazionebottarilattes.it

g. m.

Nelle foto
– Caterina Bottari Lattes con gli studenti del “Premio Lattes Grinzane”
– Mario Lattes: “Autoritratto”, 1990
– Marta Perego

“La moda della vacanza”, storia e costume all’Unione industriale

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SETTIMANA CULTURALE DAL 24 al 29 maggio

Incontri di Primavera 2021

L’ultimo incontro, martedì 25 maggio ore 15.00, celebrerà il periodo dell’anno che da sempre mette d’accordo adulti e piccini, mariti e mogli, genitori e figli: il momento della vacanza. Lo si farà attraverso il libro di Alessandro Martini e Maurizio Francesconi, “La moda della vacanza. Luoghi e storie 1860-1939” – Einaudi editore – a partire dal quale risulteranno spontanee riflessioni e accostamenti con due particolari e insoliti periodi di vacanza: l’estate passata e quella che deve ancora arrivare. A moderare l’incontro Damiano Cortese, docente di Economia Aziendale dell’ Università degli Studi di Torino.

Ci si chiederà come è cambiata nei secoli la concezione di vacanza, quali erano i protagonisti del trionfo del turismo tra Otto e Novecento attraverso l’architettura e la moda. E ancora, quali similitudini e quali differenze possono essere colte tra quel periodo e quello attuale.

Se in una crisi sanitaria come quella che stiamo vivendo siamo stati capaci di rinunciare a molte delle nostre libertà, cercheremo di comprendere quali ricadute ci possono essere su un’economia in gran parte basata sul turismo come quella italiana e cosa potremo aspettarci dall’estate 2

Museo del Tessile di Chieri: Lisa Fontana: tRame – legami, interruzioni, mutazioni

Mostra personale – fino al 5 giugno 2021

 

In occasione della riapertura del Museo del Tessile di Chieri con nuovo allestimento, Lisa Fontana, giovane artista di origini toscane ma chierese acquisita, esordisce in una mostra personale che crea un’atmosfera rarefatta, ineffabile ma pungente: «tRame – legami, interruzioni, mutazioni» è ospitata fino al 5 giugno nella sala della Porta del Tessile, in via Santa Chiara 5.

In mostra una quindicina di lavori d’arte tessile in cui Lisa Fontana (1988), Premio “Navetta di rame 2021”, ha reinterpretato disegni di tradizione in chiave contemporanea utilizzando vari materiali-dal lino al rame, dal bambù alla seta-e tessendo ai telai storici del Museo del Tessile.

 

La mostra fa parte del progetto «ARS ET INDUSTRIA» realizzato dalla Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile con il patrocinio del Comune di Chieri, della Città Metropolitana di Torino, della Regione Piemonte e di UICI (sezione di Torino), il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo e la sponsorizzazione tecnica di Cascina Gilli.

Prenotazione obbligatoria (prenotazioni@fmtessilchieri.org, tel.329/4780542)

costo del biglietto 6 euro (Museo + mostra)

Orari: Martedì, Mercoledì e Venerdì: 9:30-12:30 Sabato: 14:00-18:00 Domenica 10:00-12:00

 

«Qui Lisa Fontana espone due suoi libri d’artista, che le sono valsi il Premio “Navetta di rame” per essersi distinta nel reinterpretare tecniche e disegni tessili di tradizione attualizzandoli nella contemporaneità. Il rame è il metallo che più di altro veicola energia ed è tessendo trame di fibre naturali e rame che Lisa Fontana ha riallacciato i fili del passato e presente. Così facendo, ha dato nuova linfa vitale a un “fare” che reca in sé la memoria di un contesto dalla forte vocazione tessile, ma è presente da millenni nelle diverse civiltà. Come afferma l’Artista, “la creazione in trama disegna simboli, forme, immagini, consce o inconsce, del nostro vissuto, del nostro presente; intreccia la nostra storia con mondi, materiali e storie diverse; rispecchia il nostro immaginario, il futuro che cerchiamo, lunione con quel che non conosciamo. Alla ricerca di uno spazio, tessere e detessere insieme materiali naturali e primordiali, come il rame, primo metallo lavorato dall’uomo”.

Di grande raffinatezza stilistica ed esecutiva sono le sue garze in canapa, un materiale povero che le sue abili mani hanno trasformato in delicati, morbidi intrecci che lasciano intravedere o immaginare scorci di vita operosa declinata al femminile ma non solo.

Per Lisa Fontana, la creazione attraverso il medium tessile si declina anche nella ricerca di uno spazio-tempo in cui esprimere “il nostro continuo desiderio di legami, interruzioni, mutazioni”. È questo il senso, ad esempio, di Una lettera per te (2021), in cui la tessitura di ortica e bambù si sovrappone alla scrittura su un piano virtuale.

 

Di particolare suggestione, i Mirrors di Lisa Fontana offrono uno spaccato sulla nostra storia, sulla nostra percezione della realtà attraverso i sensi in un originale gioco di specchi che il nodo Ghiordes, usato da secoli dai turchi per la realizzazione di tappeti (si esegue avvolgendo con un doppio nodo un filo di lana a due catene di ordito), “lega” ai fili di lana merinos. Libeccio e Tramontana inevitabilmente riportano il pensiero al nostro Mediterraneo, il mare di Ulisse, il mare di una umanità ferita in balia dei venti laddove i confini si fanno liquidi.

Altre opere in questa mostra riflettono il sentire di Lisa Fontana, giovane artista e madre, che tesse poesia sulla scena artistica contemporanea e, in questa sua mostra personale, propone “una contrapposizione di caldo e freddo, morbido e rigido conduzione, unione, caos ed intreccio. Sono tramandi e rimandi, riflessi diversi di quel che siamo: comunità diffusa, mescolanza dispersa, impaurita umanità in cerca di un segno, di una trama, di uno spazio in cui Ri-Conoscersi. Uno spazio in cui interrogarsi – chi sono io? Chi è l’altro?”

Da Firenze, dove si è formata all’Accademia di Belle arti prima di perfezionarsi alla Fondazione Lisio, Lisa Fontana è ora artist in residence impegnata nella propria ricerca artistica e nella docenza. La sfida condivisa con il Museo del Tessile è quella di ispirare giovani e meno giovani all’arte tessile e alle sue diverse forme senza dimenticare le arti applicate, troppo spesso a torto deprivate della loro valenza “spirituale”. Eppure, come già ricordava Marta Graham, Madre della Modern Dance, “when weaving a blanket, an Indian woman leaves a flaw in the weaving of that blanket to let the soul out” (nel tessere una coperta, una donna Indiana lascia una falla nella tessitura di quella coperta per lasciar evadere l’anima). Allora, è forse nelle fughe delle armature di lana, seta, canapa, bambù, ortica e rame tessute da Lisa Fontana che possiamo spaziare con il pensiero e le emozioni».

 

Melanie Zefferino

Presidente

Fondazione Chierese per il Tessile e Museo del Tessile

Incipit Offresi. Le semifinali

Giovedì 27 e venerdì 28 maggio, ore 18. In diretta streaming, le semifinali del primo talent letterario per venti aspiranti scrittori provenienti da tutta Italia

Dopo 17 tappe in diretta streaming dalle biblioteche di Piemonte, Lombardia e Lazio, continua la sfida online, a colpi di incipit, con le due semifinali tra i 20 concorrenti, in programma giovedì 27 e venerdì 28 maggio.  

Incipit Offresi è il primo talent letterario itinerante dedicato agli aspiranti scrittori, ideato e promosso dalla Fondazione ECM – Biblioteca Civica Multimediale di Settimo Torinese, in sinergia con Regione Piemonte. La sesta edizione, del 2020-2021, segnata dal Covid, si è svolta totalmente online.

Gli aspiranti scrittori, in collegamento da tutta Italia, avranno 30 secondi di tempo per leggere o raccontare il proprio incipit. Allo scadere della prova, la giuria tecnica selezionerà dieci vincitori che accederanno alla finale di giovedì 10 giugno, live, dal porticato del Museo del Risorgimento di Torino con Iaia Forte.

I concorrenti provengono da tutta Italia. Da Bologna arriva la più giovane, la 21enne Francesca Giorlando e da Firenze la più matura, Tania Puglia di 69 anni. Valentina Rosselli, Sara Greco e Alessandra Chiti provengono da Torino; Manuela Mancinelli ed Enrico Gragnani da Roma; Veronica Capriotti da Osimo (Ancona); Marco Nardone da Comano (Trento) e Michela Pini da Massa Marittima (Grosseto). Sono milanesi Sibilla Panzeri (Novate Milanese), Luca Salvalalio e Roberto Morgese (Parabiago), Maddalena Marcarini (Cusano Milanino), Sara Calzavacca ed Emilia Covini (Bollate), Maurizio Mazza (Sesto San Giovanni). Gli ultimi tre concorrenti saranno decretati dal ballottaggio di giovedì 20 maggio.

L’appuntamento, trasmesso in diretta streaming, sarà animato dagli attori di B-Teatro con le incursioni musicali di Mattia Martino, ed interattivo. Il pubblico, infatti, potrà partecipare attivamente alla gara, partecipare ai giochi in programma e vincere i premi in palio: libri ed oggetti realizzati a mano da “Unico e Irripetibile”, laboratorio artistico del Progetto Ponte, servizio dell’Unione N.E.T. per persone con disabilità gestite dalla cooperativa Il Margine.

Incipit Offresi è un’occasione innovativa per diventare scrittori e promuovere la lettura e la scrittura, una scommessa basata su poche righe, un investimento sulle potenzialità dell’autore. La vera chance dell’iniziativa è la possibilità offerta agli aspiranti scrittori di incontrare e dialogare direttamente con gli editori coinvolti nelle varie fasi del progetto, farsi conoscere e raccontare la propria idea. Incipit Offresi è un vero e proprio talent della scrittura, lo spazio dove tutti gli aspiranti scrittori possono presentare la propria idea di libro. Fino ad oggi sono stati decretati 5 vincitori, uno per ogni edizione, e sono stati pubblicati più di 45 libri dagli editori aderenti all’iniziativa, a dimostrazione che gli scrittori hanno speranza di vedere pubblicato il proprio libro indipendentemente dall’esito della gara.

I premi in palio: 1.000 euro per il primo classificato, 500 euro per il secondo classificato, oltre al Premio Italo Calvino, il Premio Indice dei Libri del Mese, InediTO – Colline di Torino.

Incipit Offresi è un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della Scuola del Libro di Roma e con la sponsorizzazione di NovaCoop.

Il Premio Incipit e il campionato sono dedicati a Eugenio Pintore, per la passione e la professionalità con cui ha fatto nascere e curato Incipit Offresi.

INFO E ISCRIZIONI

www.incipitoffresi.it – info@incipitoffresi.it

tel. 011 80.28.722/588 – cell. 339 521.48.19

Diretta online su www.7web.tv e sui canali Facebook e Youtube

Portici di Carta, torna a Torino una delle librerie più lunghe del mondo

Giovedì 24 giugno 2021

 Portici di Carta, la manifestazione che trasforma Torino in una delle librerie all’aperto più lunghe del mondo, torna in città nel giorno dedicato al suo patrono San Giovanni, giovedì 24 giugno 2021. Inizialmente prevista dal 21 al 23 maggio 2021, a causa dell’emergenza sanitaria Covid-19 l’iniziativa sposta le sue date al fine di rispettare tutte le normative nazionali e regionali per il suo svolgimento in totale sicurezza.

 

Portici di Carta ha confermato la novità, annunciata diverse settimane fa, di una nuova sinergia a livello nazionale, che unirà la manifestazione torinese ad altre due iniziative letterarie italiane: Libri Come-Festa del libro e della lettura – prodotto dalla Fondazione Musica per Roma a cura di Marino Sinibaldi, Michele De Mieri, Rosa Polacco – e la nuova rassegna Lungomare di Libri – promossa dalla Città di Bari e dalla Regione Puglia.

 

A causa dell’emergenza pandemica, le tre iniziative non potranno svolgersi nelle stesse giornate, ma si passeranno il testimone, in una ideale staffetta all’insegna del libro e della lettura, creando un festival diffuso a livello temporale, oltre che territoriale: Libri Come-Festa del libro e della lettura si terrà da venerdì 11 a domenica 13 giugno, mentre Lungomare di Libri si svolgerà da venerdì 25 a domenica 27 giugno.

 

Le rassegne manterranno la propria identità e i rispettivi palinsesti, proponendo incontri con l’autore, tavole rotonde, laboratori per bambini, letture  e  momenti di riflessione e dando la possibilità alle proprie comunità di lettori di incontrare librai ed editori. La speranza è che questa nuova collaborazione possa diventare un modello sostenibile di sinergia per il mondo dei festival italiani, messo a dura prova dalla pandemia ma da sempre bacino e occasione di occupazione, incontro, dialogo, confronto e arricchimento culturale.

 

Portici di Carta è un progetto di Città di Torino e Salone Internazionale del Libro di Torino, realizzato da Associazione Torino, la Città del Libro e Fondazione Circolo dei lettori, con il sostegno di Regione Piemonte  e con la partecipazione dei librai torinesi coordinati da Rocco Pinto.

Il Sigillo della Regione Piemonte a Michele Colombino

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Lo storico presidente dell’Associazione dei Piemontesi nel mondo, Michele Colombino, 95 anni,  è stato insignito del Sigillo della Regione Piemonte.

La consegna del massimo riconoscimento regionale – prevista per coloro che si sono distinti attraverso attività professionali, volontarie o benefiche – è avvenuta questa mattina a Palazzo Lascaris (nel pieno rispetto di tutte le disposizioni anti-Covid) alla presenza del presidente dell’Assemblea regionale Stefano Allasia, el vicepresidente Mauro Salizzoni, dell’assessore regionale all’Emigrazione Maurizio Marrone, dei componenti dell’Ufficio di presidenza Giorgio Bertola, Gianluca Gavazza e Michele Mosca. Sono intervenuti il dirigente della Prefettura di Torino Paolo Cosseddu, l’assessore al Bilancio del Comune di Torino Sergio Rolando, i sindaci di San Pietro Val Lemina e Frossasco, Anna Balangero e Federico Comba, il presidente del Museo regionale dell’Emigrazione dei Piemontesi nel mondo Elvi Rossi. Presenti anche i consiglieri regionali Alessandra Biletta, Paolo Bongioanni, Alberto Preioni,Raffaele Gallo e Sean Sacco.

L’evento è stato visto in streaming in diverse sedi delle varie Associazioni di Piemontesi nel mondo, dall’Argentina all’Australia: si sono collegati in videoconferenza con Palazzo Lascaris Jean-Philippe Bianco, presidente Association des Piémontais du Pais d’Aix et de leurs Amis di Aix en Provence, e Elvio Sandrone, il presidente della Fapa, la Federazione delle Associazioni Piemontesi in America Latina.

Il conferimento del Sigillo a Colombino, che è anche stato consigliere regionale nella seconda legislatura, era stato deciso dalla mozione approvata all’unanimità dal Consiglio regionale del Piemonte nella seduta di martedì 24 novembre 2020. La proposta, avanzata da Marrone, era stata sottoscritta anche dal presidente Allasia e da tutte le forze politiche, di maggioranza e opposizione.

“Ringrazio Michele Colombino per avere dedicato la propria esistenza ad accrescere il legame tra la nostra Regione e i Piemontesi che si sono trasferiti altrove, assolvendo al difficile compito di mantenere viva l’appartenenza identitaria e favorire l’integrazione, attraverso la straordinaria attività dell’Associazione e del Museo dell’Emigrazione. È stato l’ispiratore di quel capillare tessuto di rappresentanze piemontesi che operano all’insegna del più appassionato e genuino volontariato, impegnate a preservare il legame tra la nostra terra e i paesi di insediamento. Opera quanto mai preziosa nel segnare il passaggio di testimone tra la prima generazione dell’emigrazione e i giovani”, ha dichiarato Allasia.

“La storia di Michele Colombino, e della rete di Associazioni che ogni anno mantengono contatti con la nostra Regione, è dimostrazione che l’identità e l’attaccamento alla propria terra sono legami che possono superare anche gli oceani. Dalle comunità piemontesi all’estero sono emersi esempi illustri che hanno brillato nello sport, nella letteratura, nella musica nel lavoro, dimostrando che l’emigrazione italiana e piemontese è una storia fatta di fatica, rispetto delle regole e integrazione conquistata senza mai dimenticare l’orgoglio della lingua, dell’identità e della tradizione. Le radici profonde non gelano”, ha commentato Marrone, che ha anche letto il messaggio del presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

“Il conferimento del Sigillo, tramite la mia persona, per quanto la nostra Associazione ha realizzato negli anni, in collaborazione con la vasta rete mondiale del volontariato associazionistico piemontese nel mondo, assume e conferma l’impegno nel preservare e rafforzare il legame fra il Piemonte e i Piemontesi nel mondo. Continueremo pertanto in questa missione con entusiasmo e vigore, in collaborazione con la Regione Piemonte che può contare, in ogni nazione del mondo, su alfieri della piemontesità, talvolta incomprensibilmente dimenticati, ma che invece con orgoglio si sentono parte viva ed integrante della nostra terra. Ringrazio per questo inatteso riconoscimento, che estendo a tutti i collaboratori e ai piemontesi nel mondo” ha affermato Colombino.

L’Associazione dei Piemontesi nel mondo preserva il grandissimo contributo che il Piemonte ha dato e dà all’emigrazione italiana, a cominciare da quella storica in Argentina, Uruguay, nel Sud del Brasile, in America del Nord e in Australia nell’Ottocento e nel secolo scorso. L’attività svolta da Colombino – che ha fortemente voluto il Museo Regionale dell’Emigrazione a Frossasco, e il Monumento ai Piemontesi nel mondo a San Pietro Val Lemina – ha sempre puntato a non dimenticare il ruolo dei Piemontesi emigrati che, oltre ad aver dimostrato una mirabile laboriosità, hanno creato una piemontesità diffusa che oggi si traduce in una ricca attività di scambi, dalla cultura all’imprenditorialità.

 

 “Monumenti e radici piemontesi nel mondo” esposti all’Urp

Dal 21 maggio al 18 giugno la mostra “Monumenti e radici piemontesi nel mondo” è esposta nelle vetrine dell’Ufficio relazioni con il pubblico del Consiglio regionale (via Arsenale 14/G a Torino). I pannelli presentati nelle vetrine dell’Urp fanno parte di una mostra più ampia curata dall’Associazione Piemontesi nel Mondo nel 2019, in occasione del 45° anniversario dell’inaugurazione del monumento “Ai Piemontesi nel mondo” a San Pietro Val Lemina (To) avvenuta ii 13 luglio 1974.

L’Associazione, in collaborazione con le numerose comunità di piemontesi all’estero e vari Comuni italiani, ha ideato i pannelli che rappresentano, con fotografie e brevi note, i vari monumenti all’emigrazione piemontese realizzati nei paesi di emigrazione e anche monumenti legati ai gemellaggi tra Comuni del Piemonte e dell’Argentina, nazione dove l’emigrazione dalla nostra regione è molto radicata e ha conservato in maniera particolare la cultura e le tradizioni piemontesi.

Le immagini ci portano soprattutto in Argentina: La Pampa, Santa Fe, Cordoba, Rafaela ma anche in Brasile a Osasco e nel Rio Grande, per poi tornare a Malesco nel Vco, al museo di Caselle Torinese, al murale realizzato a Vinovo (To) e naturalmente a Frossasco, dove ha sede l’Associazione Piemontesi nel Mondo con il suo museo.

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