CRONACHE DAL PIEMONTE- Pagina 9

L’Arma commemora l’appuntato Vinci

Lunedì 28 gennaio, l’Arma vercellese commemora il 30° anniversario del sacrificio del compianto Appuntato Salvatore Vinci, Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”, caduto in servizio il 28 gennaio 1989 lungo la provinciale San Giacomo Vercellese-Villarboit, per mano di rapinatori che avevano assaltato un furgone postale.La commemorazione, cui parteciperanno le massime Autorità civili, religiose e militari della nostra Provincia, si svilupperà nella mattinata attraverso tre significativi e toccanti momenti: alle 09.30 con la deposizione di un cuscino di fiori al cippo collocato sul luogo dell’eccidio, lungo la strada provinciale “San Giacomo Vercellese-Villarboit”, alle ore 10,30 successive, in Vercelli, con la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide commemorativa accanto al monumento all’Arma dei Carabinieri di piazza Amedeo IX e, infine, alle 11.00, nella chiesa di S. Agnese in S. Francesco, adiacente alla Caserma “Gunu Gadu”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, dove l’Arcivescovo Marco Arnolfo celebrerà la Santa Messa.

Massimo Iaretti

L'Arma commemora l'appuntato Vinci

Lunedì 28 gennaio, l’Arma vercellese commemora il 30° anniversario del sacrificio del compianto Appuntato Salvatore Vinci, Medaglia d’Oro al Valor Civile “alla memoria”, caduto in servizio il 28 gennaio 1989 lungo la provinciale San Giacomo Vercellese-Villarboit, per mano di rapinatori che avevano assaltato un furgone postale.La commemorazione, cui parteciperanno le massime Autorità civili, religiose e militari della nostra Provincia, si svilupperà nella mattinata attraverso tre significativi e toccanti momenti: alle 09.30 con la deposizione di un cuscino di fiori al cippo collocato sul luogo dell’eccidio, lungo la strada provinciale “San Giacomo Vercellese-Villarboit”, alle ore 10,30 successive, in Vercelli, con la deposizione di una corona d’alloro presso la lapide commemorativa accanto al monumento all’Arma dei Carabinieri di piazza Amedeo IX e, infine, alle 11.00, nella chiesa di S. Agnese in S. Francesco, adiacente alla Caserma “Gunu Gadu”, sede del Comando Provinciale dei Carabinieri, dove l’Arcivescovo Marco Arnolfo celebrerà la Santa Messa.

Massimo Iaretti

Gli artificieri della Taurinense fanno esplodere la bomba trovata nel Po

Gli artificieri del 32° reggimento genio guastatori della Brigata Alpina “Taurinense”, unità altamente specializzata dell’Esercito Italiano, hanno disinnescato domenica 20 gennaio la bomba d’aereo americana da 1000 libbre, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuta nei giorni scorsi nell’alessandrino sotto il ponte tra Valenza e Lomellina. 

La bomba, di tipo AN-M65 e contenente circa 270 kg di esplosivo, al termine di delicate operazioni di “despolettamento” e di messa in sicurezza, è stata trasportata in un’area sicura a nord del ponte ferroviario, dove è stata fatta brillare senza danni per le infrastrutture circostanti. Particolare attenzione è stata posta – tramite l’adozione di particolari accorgimenti tecnici – alla salvaguardia dell’ambiente naturale, essendo l’area interessata insistente nel Parco fluviale del Po.

Gli artificieri del 32° hanno dapprima rimosso, tramite la cosiddetta “chiave a razzo”, la spoletta posteriore dell’ordigno, per poi procedere con il taglio meccanico della porzione anteriore della bomba contenente la spoletta inestraibile e trasportandone poi il troncone disinnescato nel sito individuato per il brillamento.

 Iniziate alle ore 7.30 della mattina, le operazioni si sono protratte fino alle ore 18.00 circa, e grazie allo stretto coordinamento tra la Prefettura di Alessandria e il Comune di Valenza, è stato possibile intervenire limitando al massimo i disagi per la popolazione civile ed incidendo il meno possibile sul traffico ferroviario e aereo prospiciente l’area interessata. Già nella giornata di sabato 19, gli operatori del team EOD (Explosive Ordnance Disposal) unitamente al personale della compagnia di supporto allo schieramento del 32° reggimento guastatori, erano intervenuti implementando e finalizzando le opere di barricamento e di  predisposizione del sito di brillamento.

Gli specialisti del 32° reggimento  genio guastatori – che vantano una preziosa esperienza maturata anche nelle missioni all’estero – nel solo 2018 hanno effettuato 110 interventi, bonificando, tra le altre, le bombe d’aereo dello stesso tipo di quella di Valenza ritrovate a Casale Monferrato e presso il Lingotto di Torino, rendendo inoffensivi oltre 300 residuati bellici inesplosi in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta. A fianco della propria attività prettamente militare, il reggimento interviene, su richiesta delle Prefetture competenti, in attività a supporto della popolazione in caso di calamità, come in Liguria lo scorso novembre o in Abruzzo a seguito dei noti eventi sismici e climatici.  

Massimo Iaretti

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ORE 13 – E’ in corso di svolgimento, da parte degli uomini del 32° Guastatori alpini della Taurinense, l’operazione per rendere inoffensivo l’ordigno da 1000 libre, frutto dei bombardamenti americani nella seconda guerra mondiale miranti a distruggere il ‘Ponte di ferro’ sul Po a Valenza, che collega il Piemonte con la Provincia di Pavia. Le operazioni, dopo che, come da decisione presa nel vertice della prefettura di Alessandria, la zona era stata ‘blindata’ nelle due aree di evacuazione e di rispetto, sono iniziate alle 9.50 e già alle 10,05 la spoletta posteriore è stata disinnescata. Poi si è iniziato l’intervento su quella anteriore, che si sta provvedendo a tagliare con un getto di acqua e sabbia. Una volta terminata questa fase l’ordigno verrà rimosso con una gru, spostato di

Tagliata la spoletta di testa prima di procedere al brillamento

600 – 700 metri sempre in territorio valenzano, ma al confine con il Comune di Bozzole, e qui di provvederà a rendere inoffensivo del tutto il tritolo o a farlo brillare. Intanto da stamattina presto è aperto il Com 4 – Centro operativo misto di Valenza, presso la sede del comando della polizia municipale in viale Santuario, con la presenza del vice prefetto Paolo Ponta, del sindaco di Valenza, Gianluca Barbero, degli assessori Marina Baiardi e Luca Ballerini, del sindaco di Frassineto Po, Gian Mario Argentero, del maggiore Elvio Pascale del 32° Guastatori Taurinense (che coordina le operazioni), di esponenti delle forze dell’ordine, della protezione civile, della questura di Alessandria.

Massimo Iaretti

 

Ragazza rapinata, ma la storia era inventata

Aveva suscitato, a suo tempo una certa preoccupazione nella comunità del quartiere San Bernardino di Tortona, luogo del Santuario Basilica della Madonna della Guardia di San Luigi Orione, la notizia di una rapina commessa ai danni di una giovane donna italiana da parte di un soggetto straniero nel nebbioso pomeriggio di domenica 30 dicembre 2018 in una via adiacente la Chiesa. La donna aveva denunciato ai carabinieri che mentre stava per raggiungere la propria autovettura, un soggetto straniero le aveva dapprima chiesto un euro e poi, non avendo ottenuto quanto chiesto, l’aveva strattonata mentre cercava lei di chiudersi nell’abitacolo, rompendo poi il vetro e, dopo essersi impossessato della sua borsa, dandosi alla fuga a piedi. I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Tortona si erano posti all’immediata ricerca del rapinatore, senza alcun esito. La donna aveva anche riferito di essersi procurata una lieve ferita nel tentativo di divincolarsi dall’aggressore. Nei giorni successivi le indagini si sono concentrate sui soggetti che abitualmente stazionano nei pressi del Santuario e sull’esame dei filmati delle telecamere di video sorveglianza presenti nella zona e, a fronte di alcune anomalie riscontrare nel racconto della vittima, gli accertamenti sono proseguiti nel riscontro di diverse dichiarazioni testimoniali. Tutti gli elementi raccolti portavano a ritenere inverosimile la versione fornita dalla vittima che, convocata nuovamente in Caserma e messa di fronte alle incongruenze del suo racconto, ha alfine ammesso, tra le lacrime, di essersi inventata tutto per giustificare ai propri genitori, che l’avrebbero rimproverata, la rottura del vetro ed il furto della propria borsa ad opera di ignoti, fatto realmente accaduto lo stesso giorno in cui ella aveva deciso di costruire il castello di bugie crollato di fronte al Maresciallo dei Carabinieri che la interrogava. La donna è stata quindi denunciata per simulazione di reato.

Massimo Iaretti

(foto: il Torinese)

La Taurinense fa brillare la bomba americana trovata nel Po

Gli artificieri del 32° reggimento genio guastatori della Brigata Alpina “Taurinense”, unità altamente specializzata dell’Esercito Italiano, neutralizzeranno domenica 20 gennaio la bomba d’aereo americana da 1000 libbre, risalente al secondo conflitto mondiale, rinvenuta nei giorni scorsi nell’alessandrino sotto il ponte tra Valenza e Lomellina

  La bomba, di tipo AN-M65 e contenente circa 270 kg di esplosivo, al termine di delicate operazioni di “despolettamento” e di messa in sicurezza, verrà trasportata in un’area sicura a nord del ponte ferroviario, dove verrà fatta brillare senza danni per le infrastrutture circostanti. Particolare attenzione sarà posta – tramite l’adozione di particolari accorgimenti tecnici – alla salvaguardia dell’ambiente naturale, essendo l’area interessata insistente nel Parco fluviale del Po. Gli artificieri del 32° dapprima rimuoveranno, tramite la cosiddetta “chiave a razzo”, la spoletta posteriore dell’ordigno, per poi procedere con il taglio meccanico della porzione anteriore della bomba contenente la spoletta inestraibile e trasportandone poi il troncone disinnescato nel sito individuato per il brillamento. Già nella giornata di sabato 19 gli operatori del team Eod (Explosive Ordnance Disposal), unitamente al personale della Compagnia di Supporto allo Schieramento del 32° reggimento Guastatori, sono intervenuti implementando e finalizzando le opere di barricamento e di  predisposizione del sito di brillamento. La seconda fase della bonifica inizierà domani mattina alle ore 07.30 con l’avvio delle procedure preliminari, mentre le autorità locali termineranno le operazioni di evacuazione e sgombero, consentendo quindi il proseguimento delle operazioni fino al brillamento dell’ordigno. Grazie allo stretto coordinamento tra la Prefettura di Alessandria e il Comune di Valenza, è stato possibile procedere con i lavori limitando al massimo i disagi per la popolazione civile ed incidendo il meno possibile sul traffico ferroviario e aereo prospiciente l’area interessata. L’Esercito Italiano è sempre più frequentemente chiamato ad un impiego poliedrico e duale, confermando una elevata disponibilità di uomini e donne, mezzi ed equipaggiamenti in grado di operare ed essere utilizzati anche in favore della popolazione, sul territorio nazionale.

M.Iar.

 

 

 

 

Addio a Bort, l’autore de “Le ultime parole famose”

E’ morto nella notte, ad Alessandria, Mario Bortolato, in arte ‘Bort’, l’autore che ha  firmato per oltre trent’anni “Le ultime parole famose”, la celebre  vignetta tradizionalmente collocata nella penultima pagina della Settimana Enigmistica. Un titolo che ha fatto storia del costume e diventato di uso comune nei discorsi degli italiani. Laureato in legge, da giovane aveva esordito negli anni Cinquanta sul giornale  satirico Marc’Aurelio. Nel  2017 aveva tagliato il nastro della mostra #SaveBorsalino, allo scopo di salvare la storica fabbrica alessandrina di cappelli. I funerali  si terranno lunedì 21 nella chiesa di San Giovanni Evangelista nel quartiere Cristo di Alessandria.

Addio a Bort, l'autore de "Le ultime parole famose"

E’ morto nella notte, ad Alessandria, Mario Bortolato, in arte ‘Bort’, l’autore che ha  firmato per oltre trent’anni “Le ultime parole famose”, la celebre  vignetta tradizionalmente collocata nella penultima pagina della Settimana Enigmistica. Un titolo che ha fatto storia del costume e diventato di uso comune nei discorsi degli italiani. Laureato in legge, da giovane aveva esordito negli anni Cinquanta sul giornale  satirico Marc’Aurelio. Nel  2017 aveva tagliato il nastro della mostra #SaveBorsalino, allo scopo di salvare la storica fabbrica alessandrina di cappelli. I funerali  si terranno lunedì 21 nella chiesa di San Giovanni Evangelista nel quartiere Cristo di Alessandria.

Bimbo di tre anni muore investito dal pick-up del padre

Un bimbo  di tre anni è stato investito  dal pick up guidato dal padre, questa mattina a Viarigi, nell’Astigiano. Il piccolo e’ morto sul colpo  nel cortile della casa di famiglia, dove stava giocando. Il genitore quarantenne non lo ha  visto e lo ha investito. Vani i tentativi di rianimarlo da parte del 118, giunto  con l’elisoccorso. Sono intervenuti  i carabinieri della Compagnia di Asti.

Mentre lavora sul tetto cade e muore

Stamane alla periferia di Trino Vercellese,  in via Hermada, un operaio di cinquant’anni ha perso la vita dopo essere caduto dal tetto su cui stava lavorando per alcune sistemazioni. Si tratta di chiarire se la caduta sia dovuta a  un malore o a una disattenzione che lo ha fatto precipitare per diversi metri. A nulla sono valsi i soccorsi. In corso i controlli per appurare se le norme in fatto di sicurezza sui luoghi di lavoro siano state rispettate.

 

(foto: archivio)

Due motociclisti morti nello scontro con un’auto

Due motociclisti sono morti scontrandosi con un’auto a Borgo San Dalmazzo. Le vittime sono C.F., 55 anni di Borgo e una donna sui 50 anni, che non è stata ancora identificata. Ancora da verificare  la dinamica dell’incidente stradale . Sono rimaste illese le due persone che viaggiavano sulla vettura.

 

(foto: archivio)