CRONACA- Pagina 991

Finti sordomuti chiedono soldi ai passanti

Un uomo e una donna, fuori da un centro commerciale di Novara  con fare sospetto fermavano i passanti per chiedere  un contributo  I due, 30enni di nazionalità rumena con precedenti commessi in varie parti d’Italia, sono stati fermati e controllati dalla polizia. È stata riscontrata l’ipotesi del reato di truffa e sono stati  denunciati.

Avvertono  dalla Questura: le vittime di questo tipo di truffa sono cittadini anziani, avvicinati da persone che fingono di essere sordomuti e, dopo aver mostrato loro un falso modulo da sottorscrivere, li convincono al pagamento di una somma di denaro, mai inferiore a 30 euro.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Rubavano acqua dall’idrante per riempire le cisterne

Sottraevano  l’acqua dall’ idrante per le emergenze. Ma i carabinieri forestali nell’ambito dell’attività repressiva interregionale contro gli sprechi idrici hanno scoperto il furto.  I militari di Novara e Torino hanno eseguito il decreto di perquisizione e sequestro per reati di furto aggravato di bene pubblico in concorso nei confronti di alcune ditte nel settore della gestione dei rifiuti liquidi. In particolare le perquisizioni hanno toccato  otto sedi operative a Torino, Novara, Vercelli e Monza Brianza, relative a quattro aziende. Al centro delle indagini,  un idrante per le pubbliche emergenze  nella zona industriale di San Pietro Mosezzo (Novara) , utilizzato abusivamente per riempire automezzi cisterna.

Quella multa sulle strisce invisibili coperte di foglie

LETTERA AL GIORNALE 


Caro direttore, qualche giorno fa trovo una multa per divieto di sosta, allego le foto della strada scattate in quel momento che vi prego di guardare con attenzione.

La situazione è questa:

  1. Il Comune di Torino lascia che le strisce lungo le strade sbiadiscano fino a scomparire
  2. Il Comune di Torino NON pulisce le strade dalle foglie
  3. Mi trovo una sanzione da 42 euro per non aver visto una striscia bianca invisibile
  4. Scrivo alla pec della Polizia Municipale di Torino chiedendo che la sanzione mi sia tolta con una semplice autotutela, procedura semplice e veloce per tutti
  5. La Polizia Municipale di Torino, gentilmente, mi risponde che non accetta l’autotutela, ma devo fare ricorso
  6. Il ricorso, solo di marche da bollo, costa più della multa stessa.

Ditemi voi, cosa ne pensate??? Cosa posso e cosa dovrei fare???

Io, come tanti, finirò per pagare perché costa meno in termini di denaro, ma soprattutto in termini di tempo perso, ritengo però che le istituzioni dovrebbero essere di aiuto e sostegno al cittadino e non “burlarsi” del cittadino nascondendosi dietro procedure formalmente ineccepibili, ma che nella realtà dei fatti portano solo astio tra cittadini e istituzioni.

Dario Concato

Gtt, finanziamento di 50 mln di euro per 300 nuovi bus a Torino

Il Consiglio di Amministrazione GTT ha approvato il contratto di Finanziamento per 50 milioni di euro da parte di Intesa Sanpaolo (Divisione IMI Corporate & Investment Banking), UniCredit e Cassa Depositi e Prestiti (CDP) assistito da Garanzia Italia di SACE e sono state sottoscritte le convenzioni tra GTT e le banche.

 

Nell’ambito dell’operazione Intesa Sanpaolo e UniCredit hanno agito come Mandated Lead Arranger e Sustainability Coordinator. Intesa Sanpaolo è anche Banca Agente e SACE Agent.

L’erogazione di questo finanziamento è la condizione necessaria per proseguire nel rinnovo della flotta prevista dal Piano Industriale 2021-2023 e va a integrare i fondi disposti dal Piano Strategico Nazionale Mobilità Sostenibile (PSNMS) e quelli previsti nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).

Il Piano Industriale, approvato a luglio 2021 e aggiornato a febbraio 2022, prevede l’introduzione in servizio lungo il suo orizzonte, di 292 nuovi mezzi così ripartiti:

  • 120 bus elettrici (equamente divisi tra i produttori BYD e YUTONG; 50 bus BYD già in servizio da settembre).
  • 122 bus urbani a metano CNG della IIA – Industria Italiana Autobus.
  • 50 bus extraurbani ad alimentazione tradizionale euro 6 STEP E prodotti da Iveco Orecchia.

“Diritti violati in Tibet, teniamo alta l’attenzione”

“L’87esimo compleanno di Sua Santità il XIV Dalai Lama, che ricorre il 6 luglio, è l’occasione per il Comitato dei diritti umani e civili del Consiglio regionale del Piemonte per esprimere vicinanza e solidarietà alla causa tibetana” – hanno dichiarato Stefano Allasia, Sara Zambaia e Giampiero Leo, componenti dell’Ufficio di presidenza del Comitato.

Il Tibet è un Paese dalla cultura e religione millenarie, che è esistito come nazione indipendente ma la cui identità è stata messa in pericolo dall’invasione della Cina nel 1950, con numerose campagne di persecuzione politica e religiosa – che hanno costretto all’esilio lo stesso Dalai Lama – e un’occupazione che dura ormai da oltre settant’anni.

Pur se dichiarata Regione autonoma della Repubblica popolare cinese, il Tibet non è ancora una terra libera e il suo popolo denuncia il persistere di un grave problema di violazione dei diritti umani.

Ancora oggi, per esempio, chiunque venga catturato con la bandiera tibetana potrebbe essere imprigionato per almeno 7 anni.

“La vita del Dalai Lama è un esempio costante di dedizione alla causa del suo popolo attraverso la strada del dialogo, della compassione e della pace.

In questo giorno di festa per la comunità tibetana ci stringiamo intorno al suo leader carismatico spirituale per dare risonanza alla sua causa”, continuano i componenti dell’Udp. “Compito delle istituzioni e degli organismi istituzionali è anche quello di tenere alta l’attenzione su questioni solo apparentemente lontane: quando parliamo di violazione dei diritti parliamo infatti di un rischio a cui ognuno di noi potrebbe essere esposto”.

Croce Rossa, al via la seconda raccolta alimentare 

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Il  9 luglio: Comitato Regionale del Piemonte con 70 punti vendita coinvolti

 

Sabato 9 luglio 2022 prende il regionale della Croce Rossa piemontese. L’edizione 2021, la prima organizzata su vasta scala ha visto il coinvolgimento di più di 100 punti vendita e 60 comitati del territorio. Anche quest’anno sarà possibile donare generi alimentari di prima necessità per le famiglie seguite dalla Croce Rossa a Torino, provincia e in tutto il Piemonte. Se già normalmente sono migliaia le persone che vengono supportate dalla Croce Rossa ogni anno, ora, a causa della pandemia e del caro-vita, si registra un forte aumento delle famiglie in difficoltà e per questo donare può fare davvero la differenza.

Per conoscere cosa viene raccolto dai volontari e dove si può consultare la pagina web dedicata https://cri.it/piemonte/2022/06/17/raccoltaalimentare2022/.

Dopo il successo dell’edizione 2021 che ha visto coinvolti più di 100 punti vendita e oltre 60 Comitati del territorio piemontese, il 9 luglio 2022 torna la raccolta alimentari regionale della Croce Rossa. In più di 70 tra supermercati, ipermercati e piccoli punti vendita sarà possibile donare generi alimentari per le famiglie indigenti di tutto il Piemonte. Se già prima della pandemia la nostra associazione seguiva in maniera continuativa oltre 6.000 famiglie, oggi i numeri delle persone indigenti sono in aumento, anche a causa del caro-vita e dell’aumento dell’inflazione. I nostri Comitati fanno ogni giorno uno splendido lavoro per garantire dignità e aiuto a questi cittadini, distribuendo generi di prima necessità e trasformando le sedi di Croce Rossa in luoghi sicuri di ascolto e supporto sociale. Questo grazie ad un “volontariato di prossimità” in cui la comunità stessa si prende cura dei suoi membri più fragili. Ma ognuno può scegliere di mobilitarsi per il bene, anche con un gesto semplice come donare un pacco di pasta o una confezione di biscotti alla Croce Rossa, con la sicurezza che quella donazione avrà una ricaduta positiva proprio sul suo territorio. Vi aspettiamo ai nostri stand e carrelli solidali sabato 9 luglio!” dichiara Vittorio Ferrero presidente del Comitato Regionale del Piemonte.

Info: https://cri.it/piemonte/2022/06/17/raccoltaalimentare2022/

Record di traffico all’aeroporto di Torino A giugno oltre 400 mila passeggeri

MIGLIOR MESE IN ASSOLUTO PER LO SCALO

Nel mese di giugno 2022 Torino Airport registra 403.401 passeggeri,

superando il precedente primato risalente a luglio 2017

Crescono del +21,3% i volumi di traffico rispetto al mese di giugno 2019 pre-Covid

CUn nuovo record per il traffico di Torino Airport. Nel mese di giugno 2022 l’aeroporto segna il primato di traffico, registrando 403.401 passeggeri e battendo il record precedente registrato a luglio 2017, quando i volumi erano stati di 388.502 passeggeri.

Il mese di giugno 2022 si conferma così il miglior mese di sempre nella storia dell’aeroporto di Torino, superando in larga misura i dati registrati anche nello stesso mese pre-Covid: nel 2019 i volumi di traffico di giugno erano stati pari a 332.445 passeggeri, in aumento nel 2022 del +21,3%.

Rispetto al 2019, a giugno sono in tutto 23 le nuove rotte che nel periodo pre-Covid non erano operate: Agadir, Billund, Breslavia, Budapest, Copenhagen, Corfù, Cracovia, Creta, Dublino, Edimburgo, Lanzarote, Malaga, Parigi Beauvais, Pescara, Praga, Siviglia, Tel Aviv e Zara servite da Ryanair; Atene servita da Volotea; Gran Canaria servita da Binter; Iasi e Skopje servite da WizzAir; Parigi Orly servita da Vueling.

Aumenta anche il tasso di riempimento dei voli di linea a giugno 2022, pari all’80,9% (+4 punti percentuali sul maggio 2022), a dimostrazione del fatto che incrementando l’offerta il mercato risponde in maniera positiva: il traino è dovuto anche ai collegamenti avviati nel corso della stagione invernale 2021/2022 che si stanno via via consolidando. Tra questi, registrano un notevole trend di crescita le mete del Nord Europa come Billund, Copenhagen, Dublino ed Edimburgo.

Tra le destinazioni che guidano il traffico del mese di giugno 2022 spiccano Catania, Napoli, Bari, Palermo e Lamezia Terme sul fronte nazionale e Barcellona, Parigi CDG, Madrid, Francoforte e Londra Stansted sul fronte internazionale.

A giugno 2022 rispetto allo stesso mese del 2019 il traffico nazionale è aumentato del +28% grazie al deciso incremento di offerta messo in campo dalle compagnie aeree; anche il traffico internazionale è cresciuto del +16% grazie alle numerose nuove rotte.

Si amplia l’offerta delle compagnie low cost, che complessivamente arrivano ad una quota pari all’80% del traffico totale.

L’ampia scelta di voli disponibili da e per Torino a prezzi molto vantaggiosi consente ai passeggeri una estesa possibilità di combinazione di orari e tariffe e aumenta la connettività del territorio come mai prima.

L’ampliato network voli, che ora comprende 57 destinazioni di cui 43 internazionali, rappresenta infatti un’occasione di crescita per Torino e per il Piemonte, grazie alla possibilità di movimentare nuovi flussi di turisti incoming da mercati prima non serviti e ora raggiungibili a tariffe competitive.

Il network voli dell’Aeroporto di Torino è in continua espansione: a luglio 2022 si aggiungono i nuovi collegamenti low cost con Santorini e Mykonos di Volotea, e il Reggio Calabria di Blue Air; complessivamente il numero di voli settimanali offerti da Torino Airport durante la stagione estiva crescerà del +53% rispetto all’estate del 2021 e del +19% rispetto all’estate 2019.

La crescita dell’estate pone le basi per una stagione invernale promettente: infatti sono già aperti alle vendite 3 nuovi collegamenti internazionali operati da Ryanair, Stoccolma, in Svezia, Manchester, in Gran Bretagna e Vilnius, in Lituania.

Imprese e ricerca, la rivoluzione parte dal Politecnico. Il Pnrr finanzia le infrastrutture tecnologiche di innovazione

Confermato dal Ministero dell’Università e della Ricerca il finanziamento da oltre 145 milioni di euro per 4 progetti proposti dal Politecnico di Torino

Sono state selezionate tra le 39 proposte pervenute al Ministero dell’Università e della Ricerca le quattro nuove Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione proposte dal Politecnico di Torino e finanziate complessivamente con 145.596.192 euro, a valere per il 49% sul Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza per quanto riguarda la Missione 4 (Istruzione e Ricerca), nella sua componente dedicata all’accompagnamento delle tecnologie nel passaggio dalla ricerca all’impresa e per il 51% su fondi provenienti da un partenariato pubblico-privato da costituire

Per Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione si intendono quei centri di ricerca, costituiti spesso come nodi o network anche dislocati fisicamente in luoghi diversi, che essendo interconnessi creano nell’insieme una infrastruttura che ne amplifica l’impatto in termini di produzione di ricerca all’avanguardia e nuove tecnologie, di conoscenza e trasferimento tecnologico.

Queste infrastrutture hanno anche importanti ricadute socio-economiche sui territori in cui vengono insediate, e anche per le quattro Infrastrutture proposte dal Politecnico lo scopo è di creare un ecosistema in cui le imprese – sia le grandi aziende che le PMI – possano ricevere servizi per l’innovazione, formazione e supporto nella messa a terra delle nuove tecnologie.

“Per il Politecnico l’ottenimento di ben quattro Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione rappresenta un risultato importantissimo. Finanziamenti così consistenti in infrastrutture rappresentano infatti un patrimonio che potrà, grazie a un proficuo rapporto tra pubblico e privato, garantire anche per gli anni a venire un notevole impatto sui territori sui quali insisteranno laboratori e centri finanziati grazie a questo bando. Il Politecnico potrà così dotarsi di nuove attrezzature e anche di una rete ancora più efficiente di strumenti per condurre le proprie ricerche e per accompagnare verso il mercato prodotti altamente innovativi nei settori più attuali della ricerca mondiale: energia, mobilità sostenibile e tecnologie del futuro nel settore automotive, aerospazio. Inoltre, come sottolineato in più occasioni dalla Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa, nel caso delle Infrastrutture Tecnologiche di Innovazione sarà l’Italia a fare da modello all’Europa su come implementarle attraverso i partenariati pubblico privati”, commenta il Rettore del Politecnico Guido Saracco.

LE INFRASTRUTTURE TECNOLOGICHE DI INNOVAZIONE PROPOSTE DAL POLITECNICO

 

  • INFUTURO – “Infrastruttura tecnologica di innovazione INFUTURO”

Il settore automobilistico si trova dinnanzi a sfide che cambieranno completamente la mobilità su strada così come la conosciamo oggi, nella direzione riassunta dall’acronimo ACES: Autonomous driving, Connected, Electrification, Sharing mobility.

Nel contesto italiano, al fine di mantenere una presenza nel business dell’automotive e acquisire competenze per la mobilità del futuro, è strategico creare nuove infrastrutture moderne ed efficienti che possano attrarre lo sviluppo e la validazione di attività di livello internazionale.

L’Infrastruttura INFUTURO si colloca in questo filone di ricerca e innovazione, con il coinvolgimento di due partner pubblici e la manifestazione di interesse di player internazionali del settore.

Le attività saranno distribuite in due siti nella regione Piemonte: Pista prove Trino (Trino Vercellese) e Laboratorio veicoli e powertrain connessi e autonomi (Torino).

“INFUTURO è fortemente integrato con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile e con le altre iniziative del Politecnico in ambito automotive quali il centro CARS. Nasce dalla stretta collaborazione fra il Politecnico e le aziende del settore automotive per creare un’infrastruttura per la prova di veicoli a zero emissioni autonomi e connessi e delle infrastrutture per la “smart mobility”. INFUTURO sarà un’infrastruttura aperta alle aziende e ai centri di ricerca che renderà accessibili possibilità di sviluppo uniche a livello internazionale a beneficio delle imprese comprese le PMI”, commenta il professor Andrea Tonoli, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino e coordinatore dell’Infrastruttura tecnologica di innovazione INFUTURO.

Budget totale: 38.494.000 €

 

  • IRSME – “Infrastruttura di innovazione nazionale in rete per la simulazione e il monitoraggio del sistema energetico”

Esempio di Infrastruttura multi-sito che coinvolgerà tutte le Regioni italiane, IRSME rappresenterà un Laboratorio Nazionale Multidisciplinare basato su una piattaforma IT che collega, sulla rete nazionale GARR, laboratori nazionali già esistenti o creati appositamente per la simulazione, la prototipazione e il test di sistemi energetici.  La nuova infrastruttura IRSME risponde alle sfide poste dalla transizione energetica permettendo analisi e simulazioni di modelli di infrastrutture energetiche, tecnologie, componenti sia reali che virtuali e la loro interazione.

Lo scopo dell’Infrastruttura è di favorire l’integrazione nel sistema energetico delle fonti rinnovabili e l’uso ottimizzato delle risorse, sia dal punto di vista energetico-ambientale che da quello tecnico-economico, e contribuire alla transizione ecologica.

Hanno manifestato il proprio interesse ad aderire all’Infrastruttura 13 soggetti pubblici e 46 aziende private.

“Il progetto, rappresenta una grande opportunità di collaborazione e di trasferimento tecnologico tra aziende ed enti di ricerca; la manifestazione di interesse, a cui hanno aderito bene 46 aziende, ha evidenziato che non solo i grandi player energetici ma anche le piccole medie imprese hanno visto prospettive interessanti per la loro competitività nella partecipazione all’iniziativa. Abbiamo davanti una grande sfida che quando sarà vinta renderà disponibile al Paese uno strumento potente e innovativo di supporto ai decisori tecnici e politici”, commenta il professor Romano Borchiellini, del Dipartimento Energia “Galileo Ferraris” del Politecnico di Torino, Referente del Rettore per l’Energy Center del Politecnico e coordinatore di IRSME – Infrastruttura di innovazione nazionale in rete per la simulazione e il monitoraggio del sistema energetico.

Budget totale: 34.708.000 €

  • ISM4Italy – “Infrastruttura di innovazione per la mobilità sostenibile in Italia”

L’Europa promuove con sempre maggiore forza una strategia di mobilità sostenibile e intelligente. In quest’ambito si colloca l’azione dell’Infrastruttura ISm4Italy, che rafforzerà i settori industriali della mobilità intelligente, elettrica e autonoma in ambito terrestre (automobilistico e ferroviario) e aerospaziale. Tali settori beneficeranno in particolare di soluzioni e metodi dalle aree della robotica e dell’intelligenza artificiale come “driver” per l’implementazione di veicoli e velivoli autonomi.

Hanno manifestato il proprio interesse ad aderire all’Infrastruttura 6 soggetti pubblici e 16 aziende private.

 

“Il progetto ISM4Italy rappresenta la naturale evoluzione del Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile, con l’intento di raccordare un’iniziativa di tipo industriale con un progetto di ricerca e sviluppo a TRL più basso. La coesione di intenti ad elevato TRL tra aziende e università e centri di ricerca rappresenta una novità assoluta per il panorama nazionale”, commenta il professor Giorgio Guglieri, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino e coordinatore di ISM4Italy – Infrastruttura di innovazione per la mobilità sostenibile in Italia.

Regioni su cui è distribuita l’infrastruttura: Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna, Campania, Puglia.

Budget totale: 39.994.192 €

  • IS4Aerospace – “Infrastruttura tecnologica di innovazione per il knowledge transfer nell’ambito delle nuove sfide dell’Aerospazio”

 

L’industria aerospaziale attraverserà un cambio di paradigma nei prossimi anni, a causa delle strategie “verdi” imposte dall’Unione Europea (velivoli elettrici e ibridi, nuovi materiali leggeri che permettono di risparmiare energia.

La nuova infrastruttura sarà dedicata allo sviluppo di attività di trasferimento tecnologico e servizio in campo aeronautico e spaziale, con laboratori integrati e test facilities per coprire tutte le fasi dallo sviluppo alla certificazione di materiali e componenti anche attraverso l’uso di elementi reali e simulati scambiabili tra loro in un processo che permetta il raggiungimento della performance desiderata.

In questo caso, l’infrastruttura si svilupperà in un unico sito: la Città dell’aerospazio a Torino, dove diventerà una componente essenziale del nascente ecosistema di ricerca e trasferimento tecnologico dedicato a questi temi nel capoluogo subalpino.

Si sono dimostrate interessate alle attività dell’Infrastruttura grandi aziende multinazionali del settore.

“IS4Aerospace è un progetto fortemente integrato fra il mondo industriale e l’università, in completo raccordo con altre misure del PNRR e con le linee strategiche del territorio. Aziende e Università hanno partecipato significativamente al suo concepimento, alla determinazione degli obiettivi e dei metodi per perseguirli. Questa infrastruttura rappresenta in definitiva una reale sfida nella realizzazione di una partnership pubblica privata in un comparto tecnologicamente avanzato quale è l’aerospazio, sottoposto a significative evoluzioni nei prossimi anni verso soluzioni  dirompenti che richiedono maturazioni tecnologiche testate e  certificate”, dichiara il professor Massimo Sorli, del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale del Politecnico di Torino e coordinatore di IS4Aerospace Infrastruttura tecnologica di innovazione per il knowledge transfer nell’ambito delle nuove sfide dell’Aerospazio.

Budget totale: 32.400.000 €

Padre e figlio morti a distanza di poche ore: saranno sepolti insieme

Carlo, ex dipendente Inps, e Alessio Bologna, impiegato Gtt, avevano rispettivamente 74 e 39 anni, erano padre e figlio e abitavano a Collegno, in corso Francia. Sono deceduti entrambi  a poche ore di distanza l’uno dall’altro, prima è morto il padre che era affetto da diverse patologie  e dopo  il figlio, in coma per un aneurisma cerebrale. Carlo e Alessio saranno seppelliti insieme. Il funerale si terrà  giovedì  alla parrocchia San Massimo di via XX Settembre 10.

Furto di rame nella scuola

E’ stato sorpreso lo scorso mercoledì mattina dagli agenti del Comm.to Barriera Milano sul tetto di un edificio in via Tollegno, sede di una scuola. A chiamare il 112 NUE, un operaio che stava svolgendo dei lavori all’interno del comprensorio e che aveva udito alcuni rumori sospetti. In considerazione del fatto che nei giorni precedenti erano stati perpetrati altri furti nella parte dell’edificio attualmente chiusa alle attività scolastiche, l’uomo si è insospettito e da qui l’intervento della Polizia di Stato.

I poliziotti del Commissariato Barriera Milano, saliti sul tetto dell’edificio, hanno notato un cittadino nordafricano intento a divellere le tegole sul tetto; accanto a lui 6 pannelli di rame, per un peso complessivo di 15 kg.

L’uomo è stato arrestato per furto aggravato.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.