CRONACA- Pagina 856

Rai Torino, Sanremo 2023 “accessibile” ai non udenti

MED-EL: inclusività e tecnologia “accessibile” per migliorare la vita di tutti

MED-EL ha collaborato nuovamente con RAI per rendere accessibile la finale del 73° Festival di Sanremo anche al pubblico non udente

Prosegue la collaborazione tra RAI e MED-EL per includere attraverso la musica.

Sabato 11 febbraio, in occasione della serata conclusiva del Festival di Sanremo 2023, si è tenuto l’evento “Sanremo Accessibile” presso il Centro di Produzione RAI di Torino. MED-EL ha messo a disposizione dei partecipanti una tecnologia innovativa che ha permesso a tutti gli ipoacusici presenti di ascoltare la musica senza distinzione di tecnologia, brand o tipologia di sordità.

Il sistema Lola, sviluppato da MED-EL e Jacoti, è stato utilizzato in collaborazione con RAI durante l’Eurovision Song Contest di Maggio 2022. Grazie al supporto di APIC, del Dipartimento di Otorinolaringoiatria Universitaria della Città della Salute e della Scienza di Torino e di Otofit Torino, è stato allestito il Centro di Produzione RAI con una tecnologia completamente “open” con bassissimi tempi di latenza ed alta qualità sonora.

“Connettere le persone con problemi di udito alla magia della musica è parte del nostro lavoro.

Fin dal primo impianto cocleare nel 1977, MED-EL innova le sue tecnologie e assiste ogni singolo paziente per offrire un udito sempre più vicino a quello naturale. Vogliamo che possano apprezzare ogni nota e percepire anche i minimi dettagli delle loro canzoni preferite.

Rendere Sanremo accessibile, vuol dire celebrare tutte le persone che affrontano la sordità e dar loro la possibilità di godersi la musica al meglio” afferma Gionata Conni, Marketing Manager di MED-EL Italia.

La finale del Festival di Sanremo è solo uno degli appuntamenti che vede MED-EL impegnarsi concretamente per permettere a chi soffre di ipoacusia di partecipare a grandi eventi musicali.

Nell’ultimo anno, oltre all’evento Eurovision Song Contest Accessibile, MED-EL ha organizzato il Sound Sensation Festival di Vienna: il più grande evento musicale pensato per la community dei portatori di impianti uditivi.

Tutte queste iniziative dimostrano l’impegno di MED-EL nel migliorare le vite dei propri pazienti: la musica ha un ruolo di grande importanza nei percorsi di riabilitazione uditiva successivi all’impianto cocleare. Sono ormai numerosi gli studi scientifici che sottolineano come la musica sia uno strumento logopedico in grado di stimolare le capacità cognitive associate all’udito, migliorando i risultati del percorso riabilitativo dopo l’intervento.

Marciapiedi sporchi La proposta in Circoscrizione: dna per risalire ai cani

Se i proprietari dei cani non si convinceranno con le buone a raccogliere le deiezioni dei propri cani, saranno le deiezioni stesse a rivelare chi le ha lasciate per strada. L’idea del consigliere di Circoscrizione 4 Raffaele Marascio (Capogruppo Fratelli d’Italia), è di far effettuare sulle deiezioni canine test del Dna per risalire ai proprietari dell’animale. E multarli.

Per far fronte a un disagio che ormai infastidisce da tempo diversi cittadini, costretti spesso a calpestare le feci dei cani non raccolte, arriva dunque una nuova proposta che nei paesi del Nord Europa ha già dato i suoi frutti.

“Il problema delle deiezioni canine non raccolte su strada inizia ormai a infastidire sempre più cittadini, spesso costretti a fare lo slalom per strada per evitare di calpestarle. Conosco inoltre diverse persone in sedia a rotelle che si trovano spesso le ruote o nel peggiore dei casi le mani sporche, ma penso anche all’ipovedente o ai bambini che usano il trolley per andare a scuola. E’ arrivato il momento di dire basta alla maleducazione. Dopo diverse campagne di sensibilizzazione sul tema, la storia non sembra essere cambiata e le strade della nostra città continuano a versare in una situazione di sporcizia indecente a causa di questo problema” – dichiara Raffaele Marascio, promotore della proposta, capogruppo di Fratelli d’Italia in Circoscrizione 4 – “In molti paesi del Nord Europa viene adottato lo strumento del Test del DNA che permette di risalire dalla deiezione lasciata su strada al cane e di conseguenza al padrone. Generalmente è previsto che il proprietario o il detentore di un cane debba provvedere a far identificare e registrare l’animale, generalmente dal secondo mese di vita, mediante l’applicazione di un microchip. Lo strumento prevede la creazione di una banca genetica dei cani residenti sul territorio comunale, con la formazione di un database in cui ad ogni microchip è attribuita la genotipizzazione, che consente sia di fronteggiare il problema del decoro urbano e della salute pubblica, sia di rintracciare i cani e i loro padroni, in modo tale da provvedere a sanzioni pecuniarie in caso di trasgressione” – continua – ” Nei Comuni italiani dove questa sperimentazione è stata attivata si è ridotta notevolmente la presenza di deiezioni canine non raccolte su strada. I test potrebbero essere effettuati dalle guardie zoofile per poi portarli alle Asl dopo la stipula di un accordo” – prosegue – “Ho presentato una mozione che verrà discussa in Consiglio con cui si impegna il Presidente a farsi promotore di questa sperimentazione presso la Città di Torino e l’Assessorato competente. Speriamo vivamente che la proposta venga accolta, anche nell’interesse degli stessi proprietari dei cani disciplinati, che più volte si sono lamentati di chi trasgredisce alle regole. Il test del Dna non mente e può inoltre essere anche uno strumento per scoprire se il cane ha delle malattie e curarle”. – conclude.

L’alta pressione favorisce la siccità Non è prevista pioggia nei prossimi giorni

/

Il robusto campo di alta pressione, solido almeno fino a metà della  settimana, come  prevede Arpa (Agenzia regionale per la protezione ambientale) non consentirà alcuna precipitazione su Torino e Piemonte. Lo zero termico si registra a quota 3.000 metri.  Nella notte in pianura e sulle colline minime meno rigide rispetto alle notti precedenti: -0.5 nel centro di Torino. Ieri massime a 14-15 gradi in pianura e anche oggi e domani prosegue il bel tempo.

(Foto Fabio Liguori)

 

 

Verso la rinascita di Torino Esposizioni

Un altro passo avanti verso la rinascita del grande complesso di Torino Esposizioni.

Il Consiglio comunale ha approvato con 39 voti una deliberazione, presentata in aula dalla vicesindaca Michela Favaro. Il provvedimento consente di allineare il progetto complessivo di riallestimento dell’area con i dettami del Piano Regolatore Generale, dando via libera ai necessari interventi di ristrutturazione, compresa l’eliminazione di elementi architettonici aggiunti in tempi recenti ed estranei al progetto generale. Allo stesso tempo, l’atto rende le destinazioni d’uso compatibili all’insediamento dei nuovi servizi.

Lo storico polo fieristico torinese verrà infatti ristrutturato, rispettando i vincoli della Soprintendenza ai Beni architettonici, per ospitare la nuova sede della Biblioteca Civica centrale. Il trasloco sarà anche occasione per l’organizzazione di una biblioteca rinnovata non solo negli spazi, ma nelle stesse modalità di fruizione, con ampi spazi riservati ai frequentatori più piccini, una caffetteria e una sala conferenze, utilizzabili anche al di fuori degli orari di apertura della Biblioteca Civica.

Oltre alla nuova biblioteca dei torinesi, nel quadrilatero compreso tra corso Massimo d’Azeglio, via Petrarca e il Parco del Valentino troveranno posto una trentina di aule didattiche del Politecnico, con spazi di studio e socializzazione. Il Politecnico occuperà gli attuali Padiglioni 1, 3A e 3B.

In più, sarà oggetto di riqualificazione anche il Teatro Nuovo, sul quale sono in corso le necessarie verifiche con la Soprintendenza. Il progetto che ridisegna l’intera area di Torino Esposizioni, nei giorni scorsi, era stato illustrato alle commissioni Urbanistica, Patrimonio e Cultura.

La deliberazione è stata approvata dopo gli interventi dei consiglieri Tony Ledda, Lorenza Patriarca, Andrea Russi, Giuseppe Catizone, Silvio Viale, Andrea Tronzano e Pierlucio Firrao. Il sindaco Stefano Lo Russo ha poi chiuso la serie degli interventi, esprimendo soddisfazione per l’ampio consenso realizzatosi intorno a un progetto complesso, legato anche al prospiciente Parco del Valentino e in gran parte finanziati dal PNRR. Tutti i consiglieri e consigliere intervenuti, con sfumature differenti, si sono espressi in sostegno del progetto di recupero, sviluppatosi nell’arco di più mandati amministrativi.

 

E’ morto Vanelli, il “papà” della Reggia di Venaria

E’ morto Alberto Vanelli, per decenni dirigente di spicco della Regione Piemonte e direttore della Reggia di Venaria. Vanelli, durante la prima Giunta di Enzo Ghigo, fu tra i principali artefici del recupero della Residenza sabauda.

L’ultimo suo incarico è stata la presidenza della Fondazione Teatro dei ragazzi e dei Giovani di Torino. Ha inoltre  curato il restauro del Castello di Rivoli e della Sacra di San Michele e la sua proclamazione a simbolo del Piemonte, l’istituzione del Museo nazionale del Cinema e del Salone del Libro, il progetto delle Residenze sabaude. Dal 2008 al 2015 è stato direttore del Consorzio La Venaria Reale.  “In questo momento di dolore –  scrive Vittoria Poggio, assessore regionale alla Cultura – mi stringo attorno alla famiglia ricordando il professionista appassionato che ha servito le istituzioni. La nostra comunità perde un grande uomo”. Vanelli aveva anche scritto una serie di articoli per il nostro quotidiano “Il Torinese”.  Sui social della Reggia di Venaria è stato pubblicato il messaggio: ”Ciao Alberto. Grazie di tutto”.

(Foto Facebook Reggia di Venaria)

Muore colpito da macchinario per lavorare le nocciole

Ad Asti, Felice Rossi di 73 anni è morto nei pressi della sua casa dopo un incidente sul lavoro.

L’uomo è stato  colpito da una parte meccanica di un macchinario per il trasporto delle nocciole.

Sul posto  i vigili del fuoco, il personale sanitario e le forze dell’ordine.

Addio a Emanuele Rimini, fanciullesco “giocoliere” dello sport e del giornalismo

Testimone del giornalismo come non è più e, insieme, visionario costante cercatore di uno nuovo. In poche parole, così potremmo racchiudere la vulcanica personalità del collega Emanuele Rimini, improvvisamente mancato lo scorso 8 febbraio.
.
Il fu e non ancora della professione, in lui, stavano uniti nella riconosciuta e praticata centralità delle relazioni umane. Dentro un’eccentrica molto personale definizione di ordine, come un rabdomante, esplorava in ogni direzione, per individuare inaspettati nuovi filoni d’espressione e comunicazione. Con la “lieta serietà” di chi ben conosce il senso profondo del gioco. Puntando sempre sulle persone, affidandosi “senza filtri” a quell’intuizione che gli ha permesso di scovare e accompagnare tanti talenti. Sempre generoso nel condividere esperienze e contatti, con una venatura di fanciullesca ingenuità. Tra la passione vintage per la carta (in tutte le sue declinazioni) e la sperimentazione di sempre più dense sintesi foto-testuali (non solo sul web), ha sempre praticato un giornalismo fatto di osservazione empatica e impegno “a far accadere cose”. Difficile dare un davvero preciso inquadramento del lavoro e dei lavori dell’eclettico “Manu”. Possiamo dire, come abbiamo ricordato a familiari e amici convenuti al cimitero ebraico di Torino giovedì mattina per la sepoltura, che è stato soprattutto un entusiasta giocoliere, tra narrazione e innovazione.
Ha lavorato fino all’ultimo, con questo spirito: progetti d’eventi per il suo amato pattinaggio su ghiaccio, strategie comunicative per la promozione turistica e il restyling-rilancio del nostro free press mensile ValSangone Network (di cui divenne direttore succedendo al compianto Ermanno Eandi). La direzione del nostro free press, prossimo a tornare in distribuzione, è stata l’ultima tappa della sua lunga avventura professionale. Fotogiornalista, ha lavorato per oltre sei decenni nel mondo dell’informazione e della comunicazione. Iniziò giovanissimo la sua attività: nel 1962, in qualità di redattore del settimanale “Piemonte Sportivo”, al seguito delle corse ciclistiche, dove maturò le prime esperienze di racconto degli eventi attraverso le immagini. Incontrò casualmente il mondo del pattinaggio su ghiaccio nel 1967, di cui scrisse ininterrottamente (ancora nelle scorse settimane) e che visse come protagonista in qualità di presidente del prestigioso Circolo Pattinatori Valentino di Torino. Inviato di “Tuttosport” e altre testate a diversi grandi eventi di livello internazionale, tra cui tutte le Olimpiadi Invernali da Grenoble 1968 a quelli di Albertville 1992. Nel 1977 partecipò alla fondazione di Tele Alta Valle Susa, di cui fu direttore. Numerose le sue altre collaborazioni nell’ambito delle Tv private torinesi fino a tempi recenti. L’esperienza maturata lo portò a lavorare anche nell’ambito della moda (tra l’altro, negli anni ’80 e ’90, con l’Istituto d’Arte e Moda di Ilda Bianciotto) e in quello dello storytelling per la promozione turistica. Convinto della forza dell’associazionismo (si occupò della comunicazione in Ancol negli anni ’90), negli ultimi lustri si dedicò allo sviluppo dell’associazione culturale “Immagine & Comunicazione”, da lui fondata e sempre presieduta, con la quale molto ha ideato e progettato. Un patrimonio, quelle progettualità, che non va disperso e merita di essere realizzato/continuato.
.
Marco Margrita
Direttore Comunicazione Echos Group

Fumo e fiamme dai tombini del mercato

Ieri verso sera al mercato di Borgo Vittoria, in piazza della Vittoria a Torino, sono spuntate fiamme precedute da denso fumo nero da alcuni tombini mentre gli ambulanti stavano smontando  i banchi. Sono stati impiegati estintori fino a quando non sono arrivati i vigili del fuoco. Probabilmente era penetrato del liquido infiammabile che ha preso fuoco.

Rubava benzina forando i serbatoi delle auto

I Carabinieri della Stazione di Volpiano hanno identificato e denunciato il presunto ladro di benzina che nell’ultimo anno ha forato diversi serbatoi nella zona  prelevando carburante. Si tratterebbe di un cinquantenne di Brandizzo, incastrato dalle telecamere di sorveglianza. A casa sua è stato trovato il materiale necessario ai furti.

Carnevale delle 2 Province: a Saluzzo gli oratori, a Rivoli la sfilata dei Carri

Entra nel vivo il 95° Carnevale Città Saluzzo – 69° Carnevale di Rivoli (8° Carnevale di Barge – 5° Carnevale delle 2 Province – 6° Carnevale degli Oratori Saluzzo). Domenica 12 febbraio, dalle 14.30, per le vie del centro storico saluzzese, andrà in scena la sfilata dei carri e gruppi mascherati del 6° Carnevale degli Oratori della Diocesi di Saluzzo (in contemporanea con la sfilata del 69° Carnevale di Rivoli) con partenza da piazza Cavour. Partecipano gli oratori di Saluzzo (Don Bosco), Verzuolo, Rossana/Piasco, Dronero/Roccabruna e Moretta. Per maggiori informazioni sugli appuntamenti scrivere a info@fondazionebertoni.it.