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Paura in hotel a Torino: entra con la mannaia, guardia giurata gli spara

Ha tentato una rapina con una mannaia. Un uomo ha  fatto irruzione nell’hotel President in via Cecchi a Torino nella notte tra martedì 27 e mercoledì 28 dicembre. La guardia giurata è stata costretta a sparargli a una gamba. L’aggressore ferito è stato arrestato con l’accusa di tentata rapina e trasportato in ospedale. Non sarebbe in pericolo di vita.

Una serata in memoria dell’attore Murchio scomparso prematuramente

L’improvvisa scomparsa dell’attore e regista Andrea Murchio  ha lasciato un vuoto incolmabile nel mondo del teatro, della musica e del cinema che tanto amava e nel cuore dei suoi cari, amici e colleghi.

Per mantenere ancora e per sempre vivo il suo ricordo, Alessia Olivetti, sua moglie e compagna sul palcoscenico, vuole raccogliere intorno a sé colleghi e amici per salutare Andrea nel luogo che lui più ha amato, il Teatro, e, proprio su quelle assi di legno che lui ha calcato più volte, dare la possibilità a tutti di porgergli un ultimo saluto.

Venerdi 30 dicembre alle ore 21 al Cinema Teatro Maffei in Via Principe Tommaso 5 a Torino si celebrerà quindi una serata commemorativa in onore di Andrea, per ricordare il suo incredibile talento con la musica e con i musicisti che lo hanno accompagnato in tutti i suoi spettacoli, quelli che ha scritto e diretto.

Una serata in cui amici e artisti che lo hanno conosciuto e amato potranno rendergli omaggio per un ultimo lungo applauso.

 

info@cinemaffei.it

info@francescadimartino.it

Il presepio dell’Abbazia

C’è la scuola dove le bambine con grembiulino nero e con la cartella di cuoio scrivono sulla lavagna e ascoltano la maestra, c’è la pasticceria, l’orologiaio, la drogheria, l’antiquario, il verduriere, le lavandaie, lo studio fotografico, il laboratorio di moda e tanto altro, oltre naturalmente alle statuine della capanna in cui è nato Gesù.
Tutti scorci di vita quotidiana in miniatura. È un’opera d’arte il presepio di Anna Rosa Nicola. Per vederlo bisogna salire su una collina, ad Albugnano, introdursi in un’abbazia medievale e attraversare il piccolo suggestivo chiostro affrescato con figure misteriose ed enigmatiche.
In una grande sala dell’Abbazia di Vezzolano spunta il grande presepe artistico della restauratrice e miniaturista di Aramengo d’Asti, la famiglia dei celebri restauratori Nicola, conosciuti in tutto il mondo. Si resta incantati davanti a tanta bellezza e perfezione. Il presepio è allestito nella Chiesa canonica di Santa Maria di Vezzolano, che chiamiamo comunemente Abbazia, sulla collina di Albugnano, nell’astigiano. Lungo quasi 20 metri, largo tre, a più piani, con oltre 230 personaggi, ogni anno viene ampliato e rinnovato.
È un gran lavoro portato avanti nei ritagli di tempo durante tutto l’anno. Fino a Capodanno è aperto tutti i giorni, poi gli orari di visita sono sabato, domenica e festivi dalle 10 alle 17 fino a domenica 5 febbraio.                                    Filippo Re

“Mi hanno rapito” Ma era (ubriaco) in compagnia di una donna

Nella notte di Natale un anziano imprenditore di Ayas ha telefonato ai famigliari dicendo di essere stato rapito. Il figlio ha chiamato Carabinieri che, localizzato il cellulare, hanno ritrovato l’uomo a Biella. Qui si trovava in compagnia di una donna, fuori da un locale, sotto l’evidente effetto dell’alcol.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Torino ripropone gli impianti olimpici a Milano e Cortina

La  pista da bob di Cesana, il trampolino di Pragelato, e l’Oval potrebbero essere disponibili per le Olimpiadi invernali di Milano e Cortina. Anche se Torino si era chiamata fuori dai giochi olimpici per scelta della Giunta Appendino, il sindaco Stefano Lo Russo ha messo nuovamente a disposizione gli impianti del 2006. Il caro materiali  sta infatti creando problemi all’organizzazione dell’edizione di Milano e Cortina. Torino potrebbe quindi tornare in gioco.

Merlo, Olimpiadi 2026: da Lo Russo proposta di buon senso 

“La riflessione avanzata dal Sindaco di Torino e della Città Metropolitana Stefano Lorusso sulla
disponibilità delle valli olimpiche – in particolare dei trampolini di Pragelato e del bob di Cesana –
di ospitare alcune discipline sportive in vista delle Olimpiadi invernali di Milano/Cortina del 2026,
non può che essere condivisa radicalmente. Certo, se fosse dipeso dall’Amministrazione
Comunale a guida Lorusso, l’opportunità di avere in Piemonte le Olimpiadi del 2026 sarebbe stato
risolto diversamente e sin dall’inizio, senza assistere al balletto orchestrato dall’allora
amministrazione grillina. Ma, al di là delle supposizioni, è indubbio che l’invito del Sindaco di
Torino, oltrechè essere di buon senso e del tutto razionale, coglie anche un altro aspetto. Ovvero,
queste due strutture dovranno a breve trovare una sistemazione definitiva, a fronte del ritardo che
si è già accumulato dopo l’evento mondiale di Torino 2006.
E la scelta di sfruttare questi due impianti, seppur preceduti da un necessario lavoro di
ristrutturazione e di riadeguamento, forse sarebbe dettata anche da ragioni contingenti. E mi
riferisco, nello specifico, ai forti e massicci rincari energetici e degli stessi materiali che, come tutti
sanno, hanno fatto schizzare in modo spropositato il costo dei canteri previsti per la realizzazione
delle Olimpiadi del 2026.
Comunque sia, le parole di Stefano Lorusso confermano che c’è la volontà, concreta e tangibile,
di risolvere definitivamente il cosiddetto post olimpico. Cogliendo tutte le opportunità che nel
frattempo possono intervenire. E la scelta di sfruttare gli impianti olimpici di Pragelato e di Cesana
torinese per le prossime Olimpiadi risponde, appunto, a quell’obiettivo. Speriamo, quindi, che
prevalga il buon senso e la responsabilità dei vertici politici che devono fare quella scelta”.
Giorgio Merlo, Sindaco Pragelato, Consigliere Nazionale Anci.

Vandalismo al centro sportivo Massari

Non c’è pace per il Centro polisportivo Massari ubicato nell’omonima via e gestito dalla asd Sportdiborgata della Uisp.

All’alba, ed è già la seconda volta, ci sono stati atti vandalici con danni ingenti, i malviventi hanno rotto e forzato porte, spaccato vetri, senza rubare nulla.

L’impianto è videosorvegliato, ma i danni arrecati sono consistenti e viene da chiedersi, cosa c’è da rubare in una struttura sportiva di così importante.

La scorsa estate sono stati sparati addirittura due colpi contro le vetrate della piscina.

Obiettivo del raid, forse, solo la voglia di creare danni e scompiglio, dato che non è stato sottratto nulla.

Oltre al danno economico, c’è l’amaro in bocca e l’umiliazione per chi lavora con passione nell’impianto aperto sette giorni su sette per 14 ore al giorno.

Sacrifici per offrire, in una zona nord della città priva di strutture sportive, uno sport alla portata di tutti e per qualunque età a prezzi popolari.

Con il rischio, che queste spese non previste, possano in qualche modo influire e penalizzare le attività rivolte ai cittadini.

Un atto vandalico che non punta solo al portafoglio, ma al cuore!

Si sente male in casa Muore ragazza di 20 anni

Una giovane di  20 anni si è sentita male in casa a Briga Novarese. È intervenuto  il 118 per cercare di rianimarla. Sul posto anche l’elisoccorso per trasportare la ragazza in ospedale. Purtroppo nonostante l’intervento del personale sanitario, non c’è stato nulla da fare. Gli esami stabiliranno la causa della morte. La giovane lascia i genitori e una sorella.

Leggi le atre notizie: www.iltorinese.it

Ultimo cda Juve con Agnelli presidente

Ieri all’Allianz Stadium si è tenuta l’ultima assemblea dei soci della Juventus presieduta da Andrea Agnelli. Oltre all’approvazione del bilancio è stata occasione per ascoltatore l’intervento del presidente dimissionario.

Agnelli ha spiegato che per lui dimettersi non è stato facile, ma ha fatto questa scelta perché “la Juve viene prima di tutto”. A proposito dell’inchiesta sulla società ha detto che i rilievi mossi alla Juventus non sono giustificati.

Il 18 gennaio sarà operativo il nuovo cda bianconero.

Lavoratori in nero in bar e ristoranti Multe per 50 mila euro

I carabinieri del nucleo ispettorato del lavoro e del comando provinciale di Torino hanno effettuato in dicembre diversi controlli nei luoghi di lavoro per verificare il rispetto delle normative di salute e sicurezza e  per il contrasto al  lavoro nero. Nel territorio provinciale su otto attività commerciali del settore della ristorazione e bar cinque sono risultate irregolari per l’impiego di lavoratori in nero. Quattro di queste hanno evidenziato gravi carenze nella sicurezza nei luoghi di lavoro. Su 25 posizioni lavorative controllate, dieci lavoratori non erano censiti nei centri per l’impiego e lavoravano nero. Sono state comminate sanzioni  per 53mila euro e denunciati quattro datori di lavoro per violazioni in materia di tutela della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.