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25 aprile, le iniziative a Torino. Ecco il programma

25 aprile 1945-2023. La Liberazione è la festa di tutte e tutti gli italiani.

Dichiararsi antifascisti non implica necessariamente aderire a una specifica
famiglia politica, se non per estensione a tutte le famiglie politiche che hanno
fondato la nostra Repubblica e a tutte quelle che oggi vi si riconoscono e sono
parte della nostra democrazia rappresentativa.
È con questo spirito che si festeggia il 78esimo anniversario della Liberazione,
con eventi e iniziative, fino al 15 maggio, a cura di Città di Torino, Polo del
‘900 e con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio
Regionale.
Il 25 aprile per la Città di Torino, insignita della medaglia d'oro della Resistenza,
rappresenta una ricorrenza dal valore imprescindibile. È l'anniversario della
fondazione della democrazia del nostro Paese che racchiude le radici della nostra
libertà e dei nostri diritti e, insieme, un importante monito a non dimenticare il
coraggio di quanti hanno lottato per lasciarci in eredità un paese libero –
sottolinea l’Assessora Rosanna Purchia – Con questo calendario di iniziative ci
impegniamo a celebrare una data importante per tutti i torinesi e a trasmettere,
soprattutto ai più giovani, il valore del ricordo e l’esempio delle donne e degli
uomini della Resistenza, affinché il loro sacrificio non sia stato vano e non venga
cancellato dal passare del tempo. Il nostro impegno costante sarà dunque di
trasmettere questa memoria, declinandola nel linguaggio delle nuove
generazioni.
Daniele Valle, vicepresidente del Consiglio regionale: Il 25 aprile non è una
festa “di parte”. Il 25 aprile è la Festa di tutti gli italiani. Non dobbiamo mai
stancarci di ripeterlo ai più giovani: se oggi avete la fortuna di vivere in un’Italia
libera è grazie ai vostri coetanei che allora, alla Benedicta come al Colle del Lys,
a Boves come al Pian del Lot, si sacrificarono per restituire all’Italia la dignità
perduta a causa dell’alleanza con il nazismo. Con questo spirito anche
quest’anno il Comitato sostiene il fitto programma di iniziative organizzate dal
Polo del ‘900: la mostra di Istoreto con le prime fotografie della Resistenza,
incursioni teatrali, passeggiate letterarie, presentazioni di libri, incontri, concerti
e attività didattiche. Iniziative che si aggiungono e arricchiscono i momenti
commemorativi ufficiali, perché la Resistenza non può essere solo
“commemorata” ma va resa viva, attuale e feconda.
Il 25 Aprile, festa della ritrovata libertà, di un progetto civile e democratico al
quale lavoriamo ancora, trova il suo cuore pulsante nel Polo del ‘900 – afferma il
presidente Alberto Sinigaglia – e negli istituti che lo compongono. Il 78°
anniversario assume un significato più forte perché nel 2023 cadono gli 80 anni
dell’inizio della lotta di liberazione; i 20 anni del Museo della Resistenza; i 20
anni della morte di Alessandro Galante Garrone che ne fu protagonista; i 100
anni di Piero Gobetti editore, che morì di botte squadriste per le sue riviste e per
quanto vi pubblicava; i 60 anni della “Tregua” di Primo Levi, il romanzo che
collocò il grande testimone di “Se questo è un uomo” tra i grandi scrittori del più
tragico Novecento, simbolo nel mondo di Torino e della sua cultura.

EVENTI IN PROGRAMMA 2023
Diffuse nei luoghi di memoria sono le commemorazioni pubbliche presso l’ex
stabilimento Fiat in corso Ferrucci 22 (19 aprile, ore 10), alla caserma
Lamarmora di Via Asti (20 aprile, ore 10.30) e al Cimitero Monumentale (25
aprile, ore 10 e 5 maggio, 9.30 ore). Da piazza Arbarello si muove la tradizionale
fiaccolata del 24 aprile, alle ore 20, che si conclude in Piazza Castello con
l’orazione ufficiale.
Presidio della memoria anche il Polo del ‘900, con al centro delle sue attività, e il
Museo Diffuso della Resistenza che in occasione dei suoi 20 anni di vita si
presenta con il suo allestimento restaurato e aggiornato, presentato alla
cittadinanza proprio il 25 aprile con un programma di visite speciali (dalle ore
10 alle 20). Si aggiungono poi proiezioni in omaggio alle donne partigiane con
l’Archivio Cinematografico della Resistenza e, a cura di Istoreto, in mostra Vita
partigiana. Prime fotografie della Resistenza (dal 18 aprile al 6 maggio).
Segue, alle 17.30 l’incontro con Barbara Berruti, Emiliano Paoletti e il Direttore
di Domani per presentare il numero speciale di Dopo Domani curato dal Polo
del ‘900, coordinamento Barbara Berruti, Chiara Colombini e Carlo Greppi
interamente dedicato alla Resistenza. Alle ore 18.30, il concerto Ezio Bosso:
The Four Letters, una produzione originale ispirata alle lettere di quattro
partigiani condannati a morte tra il 1943 e il 1944, a cura dell’Istituto
piemontese A. Gramsci e eseguito dagli allievi del Conservatorio statale
Giuseppe Verdi. Ad aprire lo spettacolo la lettura delle lettere con gli allievi
dell’Accademia teatrale Mario Brusa a cui si aggiunge la lettera inedita di un
giovane condannato, custodita nell’archivio di Istoreto e resa pubblica per
l’occasione. La serata continua all’Auditorium ‘Giovanni Agnelli’ del Lingotto
con il concerto omaggio alle staffette partigiane di Vinicio Capossela (25 aprile,
ore 20.30).
Al Teatro Carignano, in collaborazione con il Centro Studi Primo Levi, si torna a
interrogare la personalità immensa di Primo Levi, testimone sempre attuale,
attraverso una lettura multilingua delLa Tregua rivolta alle scuole e al pubblico,
in occasione dei sessant'anni dall’uscita del romanzo. Lo spettacolo,
accompagnato da un quartetto d’archi, e anticipato da una prova generale
aperta al pubblico al Polo del ‘900, il 26 aprile, alle ore 18.
Le iniziative cittadine per il 78° anniversario della Liberazione proseguono fino al
15 maggio.
Per il programma completo, info e prenotazioni:
Città Torino www.comune.torino.it/25aprile
Polo del ‘900 www.polodel900.it
Consigli Regionale del Piemonte http://www.cr.piemonte.it/

Borello Supermercati apre in Langa

NUOVA APERTURA – LA MORRA – CUNEO

La nota catena torinese di supermercati ha aperto un nuovo punto vendita, il primo nelle Langhe.

“E’ il nostro prima supermercato in Langa. Quando ne parlai alla mia famiglia della possibilità di aprire qualcosa in Langa, mi risposero: ”Era ora che producessimo anche noi qualcosa di alcolico!”

In prima battuta rimasi serio, poi sorrisi e quando gli risposi: “Il vino lasciamolo fare a chi è capace. Noi proviamo a fare un supermercato: abbiamo ancora tanto da imparare.” E aggiunsi: ”Certamente, lì troveremo i migliori vini del mondo!”. Ridemmo tutti. Quello fu il segnale che la mia famiglia condivideva questo mio ambizioso progetto.

Oggi siamo qui per dire grazie a La Morra che ci accoglie a braccia aperte e per questo ringrazio il Sindaco e tutte le autorità con cui saremo felici di collaborare per future iniziative.

Faremo tutto il nostro meglio per portare sulle vostre tavole la passione e l’entusiasmo che accompagna il nostro lavoro.

Un grazie speciale a tutta la mia squadra che ha reso possibile questa nuova sfida!”

Questo il commento del responsabile di Borello Supermercati, Fiorenzo Borello.

 

A Torino inaugurata via Virginia Angela Borrino, donna medico

Con l’intitolazione di un interno di via Pasteur la Città di Torino ricorda Virginia Angela Borrino, medico e pediatra nata a Cossato (Biella) nel 1880 e scomparsa a Torino nel 1965. 

Una storia straordinaria di umanità, caparbietà e dedizione raccolta nell’autobiografia ‘La mia vita. Memorie di una donna medico’ (edizioni Hoepli) curata dal pronipote Enrico Nicolini che nel corso della cerimonia ha ricordato la storia della donna-medico che svolse la professione con coraggio e abnegazione nel primo ’900 dopo la laurea conseguita all’Università di Torino nel 1905. La professoressa Borrino ha lasciato un grande ricordo di sé nelle sedi universitarie in cui ha lavorato: Torino, Siena, Sassari e Perugia ed è stata insignita dell’onorificenza di professore emerito e Commendatore della Repubblica Italiana. Una vicenda ricordata dalla presidente del Consiglio comunale di Torino Maria Grazia Grippo che ha evidenziato la nomina storica di Borrino nel 1931 quando andò a dirigere la clinica universitaria di pediatria di Perugia, prima donna docente di pediatria e prima donna direttrice di clinica universitaria in Italia. 

Le sue origini piemontesi sono state ricordate dal sindaco della natia Cossato – Enrico Moggio – giunto a Torino per la cerimonia accompagnato dal gonfalone dove ha evidenziato il debito di riconoscenza che la famiglia Moggio conserva per gli insegnamenti tramandati dalla professoressa Borrino ai familiari del sindaco, medico anch’esso come alcuni componenti del proprio nucleo. 

Soddisfazione è stata espressa dalla Circoscrizione 4 dove sorge via Borrino nelle parole della vicepresidente Sara Cariola. All’inaugurazione è intervenuto Fabiano Zanchi che ha portato il saluto dell’Asl ‘Città di Torino’.

Usuraio in manette dopo il doppio tentativo di incendiare un negozio

L’uomo è gravemente indiziato del delitto di usura

La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Torino, in data 19 aprile 2023, all’esito di una complessa indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, ha proceduto all’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale del capoluogo piemontese a carico di un cittadino italiano, gravemente indiziato del delitto di usura, con contestuale sequestro preventivo di beni.

 

L’indagine traeva avvio da due tentativi di incendio che avevano interessato un esercizio commerciale cittadino. In entrambe le occasioni, ignoti avevano cosparso di liquido infiammabile la saracinesca dell’esercizio e, per mero caso fortuito, la combustione non aveva avuto sviluppo.

 

In sede di denuncia, il titolare dell’esercizio commerciale aveva riferito di non aver mai ricevuto minacce da alcuno, pur precisando di versare in seria difficoltà economica, a causa del netto calo di lavoro che aveva subito durante la recente pandemia.

 

Le difficoltà finanziarie esternate alimentavano l’ipotesi investigativa che il commerciante potesse essere vittima di usura e che gli atti denunciati potessero essere ritorsioni per il mancato pagamento di quanto preteso dai suoi “creditori”.

 

L’attività d’indagine, pur non consentendo di identificare gli autori materiali degli atti intimidatori, si concentrava su un uomo italiano, che risultava prestare denaro contante a soggetti in difficoltà finanziaria, ottenendo in cambio interessi usurari.

 

In virtù degli elementi acquisiti, emergevano infatti prestiti, effettuati al titolare dell’esercizio commerciale oggetto degli atti intimidatori, con un tasso di interesse del 50% mensile (600% annuo); nel corso dell’indagine si evidenziavano, peraltro, ulteriori e simili condotte poste in essere dall’indagato in danno di altri due commercianti torinesi.

 

La Procura procedente, tenuto conto della gravità e sistematicità delle condotte che, secondo l’ipotesi dell’accusa, sarebbero ascrivibili all’indagato, otteneva l’emissione del provvedimento cautelare in argomento, nonché il sequestro preventivo dei beni (consistenti nella somma di euro 66.000,00 circa ed in due orologi di pregio del valore commerciale complessivo di circa euro 150.000,00).

Schianto sulla Torino-Savona, un ferito grave

Un incidente è avvenuto  sull’autostrada Torino-Savona, nel tratto tra tra Marene e Carmagnola.  Due auto si sono scontrate e uno dei due conducenti è rimasto ferito gravemente. L’uomo è stato trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Cuneo. L’altro conducente ferito in modo meno grave, è stato portato in ambulanza all’ospedale di Savigliano.

Due pusher in manette: guadagnavano mille euro al giorno

Nella perquisizione della casa di una persona accusata di avere rubato il cellulare da un’auto i poliziotti hanno trovato elementi di spaccio di eroina e cocaina. Gli agenti della squadra mobile della polizia di Novara hanno così arrestato due presunti spacciatori. Un servizio di osservazione ha consentito ai poliziotti di bloccare uno dei due mentre cedeva una dose. È stato stimato il giro d’affari in circa mille euro al giorno, circa venti cessioni di dosi quotidiane.

Extinction Rebellion benda il Duca d’Aosta

Questa mattina  a Torino diversi attivisti climatici e rappresentanti della società civile, hanno bendato gli occhi della statua del Duca d’Aosta in piazza Castello, e la statua di Mazzini in corso Andrea Doria. La protesta è in solidarietà con Mattia, 21enne denunciato dalla Questura di Vercelli la scorsa settimana per aver compiuto lo stesso gesto.

22 aprile: Giornata regionale per l’invecchiamento attivo

La ricorrenza, che cade nell’anniversario della nascita di Rita Levi Montalcini, premio Nobel per la Medicina, è stata istituita con la legge regionale 17/2019, “Promozione e valorizzazione dell’invecchiamento attivo”, che – in un contesto di forte innovazione sociale caratterizzato anche dall’aumento dell’età anagrafica e dell’aspettativa di vita – si propone di riconoscere le potenzialità e la ricchezza del contributo degli over 65 per il bene della società.

Entro il 2050 – secondo le previsioni delle Nazioni Unite – la percentuale della popolazione mondiale di oltre 60 anni raddoppierà, passando dal 12 al 22% e già oggi, in Italia, oltre il 21% della popolazione è anziana.

Definito dall’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms) come “processo di ottimizzazione delle opportunità di salute, partecipazione e sicurezza per migliorare la qualità della vita delle persone che invecchiano” l’invecchiamento attivo, unito alla prevenzione e a stili di vita corretti, rappresenta senza dubbio un utile strumento per affrontare con consapevolezza l’avanzare dell’età.

L’Arci Torino remixa le canzoni antifasciste

CREARE BRANI E REMIXARE LE CANZONI ANTIFASCISTE

Nasce il portale dell’Arci di Torino dedicato al “Concerto per la Resistenza”, andato in scena al Teatro Gobetti nel 1964

 

Non solo un archivio ma un social. E’ online oggi “Risuona la Resistenza”

 

Nel 1964 il Circolo Arturo Toscanini invitava tre grandi della musica – Giorgio Ferrari, Guido Ferraresi e Carlo Mosso – a comporre opere musicali dedicate alla Resistenza sui testi poetici di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Corrado Govoni, Bini (nome da partigiano di Giovanni Serbandini), Alfonso Gatto e Tito Balestra. Le tre opere in prima assoluta sono state rappresentate, insieme al “Concerto funebre per Duccio Galimberti” di G.F. Ghedini, il 14 ottobre del 1964 al Teatro Gobetti dall’orchestra del Circolo stesso diretta da Mario Rossi, allora direttore dell’orchestra sinfonica della RAI.

Quel giorno Enzo Lalli, presidente e fondatore dell’Arci di Torino, registrò quell’evento e quel nastro è stato restaurato, digitalizzato ed ora è distribuito gratuitamente online.

Il nastro del concerto – organizzato e commissionato dal Circolo Toscanini e dall’Arci di Torino – è stato scoperto durante il progetto di riordino e valorizzazione dell’archivio del Circolo portato a termine dell’Istituto Fondazione Piemontese Antonio Gramsci. L’archivio è una donazione di Enzo Lalli, fondatore dell’Arci di Torino, primo presidente e protagonista diretto delle attività del Circolo: il nastro che nel 2020 si pensava perduto è stato donato dal figlio di Enzo, Alberto, prematuramente scomparso nel 2022. Ora questo patrimonio diviene pubblico e soprattutto utilizzabile dai musicisti italiani: https://www.risuonalaresistenza.it/

“Risuona la Resistenza” è infatti il portale – che viene varato oggi – dove si possono trovare i documenti che raccontano la storia di quel giorno e delle persone che hanno contribuito a quel momento. Ma la vera chicca è che viene messa a disposizione una bacheca di campioni musicali a disposizione degli utenti registrati per essere scaricati e riutilizzati in nuove composizioni.

Dunque, un progetto di ascolto, di rilettura e di rielaborazione musicale, uno spazio virtuale dove non solo si può prendere coscienza del “Concerto per la Resistenza” e del suo valore ma anche attingere da alcuni campioni: sono stati selezionati dai maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto. L’obiettivo è far sì che musicisti da tutta Italia li utilizzino per nuove composizioni che diventeranno omaggio, decostruzione e ricostruzione del narrato sulla Resistenza.

Spiega Max Borella di Arci Torino: «La valorizzazione della registrazione del Concerto de ‘64 attraverso questo portale è fondamentale per uscire dall’ottica archivistica e approdare ad una dimensione creativa e costruttiva. Allora le avanguardie musicali e letterarie italiane furono utilizzate dall’ARCI per omaggiare il cambiamento radicale dato dalla Resistenza alla nostra vita e ora quelle medesime composizioni sono pronte per essere rielaborate, incorporate, destrutturate a favore di un narrato rinnovato della nostra Liberazione». Aggiunge una riflessione: «L’avanguardia che è cambiamento e rivoluzione per l’arte come lo fu la Resistenza per la nostra libertà, ora torna ad essere fruita e composta come elemento dirompente e rappresentativo dell’antifascismo e dei valori che la lotta partigiana ci ha regalato».  Dunque, “Risuona la Resistenza” è un progetto collettivo di diffusione culturale «che vuole stimolare la creatività musicale a partire da una base comune di valori: i valori della Resistenza e dell’antifascismo».

Matteo D’Ambrosio, direttore della Fondazione Istituto piemontese Antonio Gramsci, spiega: «Con questo progetto l’Archivio del Circolo Toscanini e il Concerto per la Resistenza riprendono vita. La digitalizzazione dell’archivio assume la duplice funzione della conservazione e della valorizzazione, mettendo a disposizione di compositori e compositrici brani che rivivono e assumono altre forme grazie alla possibilità di integrarli in altre elaborazioni, perseguendo i principi e i valori per cui il Circolo fu fondato».

Il funzionamento del portale e del social

 

Una volta entrati nel portale www.risuonalaresistenza.itè possibile navigare liberamente tra i documenti del concerto, leggere i materiali di sala e le partiture originali, conoscere i protagonisti di quel giorno, ascoltare direttamente da Spotify  la registrazione live e documentarsi su quel momento.

In aggiunta, ci si può registrare creando un profilo musicista: così facendo, si accede a un’area riservata dove poter scaricare i campioni audio. E’ possibile, poi, utilizzare questi campioni per le proprie composizioni dedicate alla Resistenza e alla Liberazione che una volta ricaricate sul profilo potranno essere ascoltate dagli altri utenti.

Il Circolo Toscanini: una delle più grandi esperienze culturali del dopoguerra

 

Il Circolo Toscanini rappresenta nel dopoguerra una delle più grandi esperienze culturali della città di Torino. Fu fondatore dell’Arci stessa nel 1957 ed era composto da musicisti, amanti della musica, persone di cultura, ex partigiani, giornalisti, lavoratori e lavoratrici, tutti accomunati dalla matrice antifascista, alcuni protagonisti diretti della lotta di Liberazione e ispirati da sempre dai principi della Resistenza.

L’archivio del Circolo, divenuto di proprietà dell’Arci di Torino dopo la chiusura dell’associazione, è stato dichiarato di “interesse storico particolarmente importante” dalla Sovrintendenza archivistica e bibliografica della regione Piemonte e Valle d’Aosta. La Fondazione Istituto Piemontese Antonio Gramsci ha riportato alla luce tanti dei tesori che questo fondo nascondeva, tra i quali questo nastro che oggi è alla portata delle orecchie di tutti.

L’intero lascito dell’associazione è consultabile sull’HUB 9centRo, la piattaforma archivistica del Polo del’ 900: https://archivi.polodel900.it/

https://www.arcitorino.it/p/304/archivio-del-circolo-musicale-arturo-toscanini-valorizzazione-e-riordino.html

 

PARTNER

 

Questo progetto è stato reso possibile grazie al finanziamento della Regione Piemonte e grazie al supporto dell’Istituto Piemontese Antonio Gramsci che ha curato il fondo Toscanini,

L’associazione Dewrec ha suguito il restauro del nastro e l’esportazione dei campioni, mentre il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino si è reso diponibile a diffondere la notizia del portale e le sue opportunità ai suoi studenti. Parimenti il circolo Margot di Carmagnola presso la sua scuola di musica. Hanno collaborato a questo progetto e hanno selezionato i campioni musicali i Maestri Andrea Maggiora e Giorgio Mirto che nella loro vita, in maniera diversa, hanno approcciato i contenuti del lascito dell’associazione Toscanini. Le grafiche del portale, invece, sono dell’artista Vittorio Campanella che già nel 2020 aveva seguito la realizzazione della copertina del disco.