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Cybersicurezza in sanità

Si è svolto presso la Regione Piemonte, il convegno “La cybersicurezza nel settore sanitario”, organizzato in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).

L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare l’istituzione regionale e in particolare i dirigenti delle strutture sanitarie sul tema della cybersicurezza, fornendo strumenti utili e diffondendo le linee guida operative specifiche per la Sanità redatte dall’ACN.

Il Piemonte è tra le prime Regioni da cui parte questo progetto, all’interno di un’ampia campagna nazionale che nei prossimi mesi toccherà tutti gli enti territoriali italiani.

All’evento hanno partecipato il presidente della Regione, Alberto Cirio; il vicedirettore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Nunzia Ciardi, l’Assessore alla Sanità della Regione Piemonte Federico Riboldi.

Quello sanitario è un settore particolarmente critico dal punto di vista della sicurezza e della resilienza cyber, sia per i servizi essenziali forniti che per i dati sensibili trattati, con conseguenze potenzialmente molto rischiose in caso di attacco, che possono portare al blocco di sale operatorie, terapie intensive e centri trasfusionali.

«Il Piemonte è pronto ad affrontare la sfida della cybersicurezza in ambito sanitario nella consapevolezza che si tratta di un settore particolarmente sensibile. Siamo al fianco dell’Agenzia per la cybersicurezza nazionale per aumentare il livello e proteggere i dati dei pazienti e dei cittadini piemontesi. La collaborazione con l’ACN, e con soggetti del territorio quali Azienda Zero e CSI Piemonte può diventare il fulcro di una strategia integrata di difesa, riducendo il rischio cyber e costruendo un sistema sanitario più sicuro» dichiarano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Federico Riboldi.

«Proprio in questi giorni la Regione sta finalizzando le procedure per l’adeguamento alla nuova normativa di sicurezza NIS2 – hanno aggiunto Cirio e Riboldi – per arrivare in tempo alla scadenza del 28 febbraio rispetto alla quale abbiamo sollecitato anche tutte le aziende sanitarie e ospedaliere del Piemonte. L’adeguamento è infatti fondamentale per il Piemonte, perché consentirà di rafforzare la resilienza informatica delle aziende sanitarie, proteggere maggiormente i dati sensibili e garantire la continuità operativa dei servizi essenziali».

«Il settore sanitario, complice anche l’utilizzo malevolo dell’IA da parte dei cybercriminali, è sempre più esposto alla minaccia cibernetica: ospedali, RSA, pronto soccorso, nessuna struttura sanitaria può dirsi davvero esente dal rischio cyber – ha spiegato il vice direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale Nunzia Ciardi – Questo significa che, non solo la salute dei pazienti, ma anche i loro dati più critici e sensibili sono costantemente a rischio. Si pensi che, nei primi sei mesi del 2024, gli attacchi a questo settore sono aumentati del 50%, facendone il più colpito a livello globale. Non è un problema del nostro Paese. È una tendenza che caratterizza tutte le società più avanzate, dove gran parte della vita pubblica e privata si è spostata online, estendendo enormemente la superficie d’attacco. L’interazione tra sicurezza, salute e digitalizzazione è infatti sempre più stretta: si parla oggi di “cyberbiosecurity”, a dimostrazione di come i diversi piani non siano più nettamente separabili. È questo un dato che non possiamo permetterci di sottovalutare. Soprattutto quando c’è in gioco la vita delle persone. Consapevoli di ciò ci sono già stati diversi, fondamentali, importanti interventi normativi, come la Direttiva NIS2 e la Legge n. 90/2024. Ma regolare, pur essendo importante, non basta: bisogna puntare su un approccio sistemico, diffuso, integrato; bisogna puntare sulla formazione, a tutti i livelli e in tutti i gradi di istruzione; e bisogna puntare, in primis, sulla consapevolezza: primo, vero argine contro le minacce cyber, in ogni settore e ad ogni latitudine».

Durante il convegno è stato presentato l’ultimo report dell’ACN sulla minaccia cibernetica al settore sanitario. I dati evidenziano come in Italia si sono verificati più di 25 eventi ransomware ai danni di questo delicato settore, interessando quasi 51 tra strutture sanitarie, presidi ospedalieri e servizi sanitari sul territorio. La sanità, nel 2023, si colloca al terzo posto tra i comparti più colpiti, dopo il manifatturiero e la vendita al dettaglio. Nel 2023, l’Italia è quindi risultata il terzo Paese UE (dopo Germania e Francia) e il sesto a livello globale, più colpito da ransomware.

La situazione in Piemonte

In Piemonte come nel resto d’Italia il settore sanitario è sempre più esposto alle minacce informatiche, con attacchi mirati che evidenziano vulnerabilità nei sistemi IT. Episodi recenti di ransomware a livello nazionale hanno causato il blocco di servizi essenziali, mettendo a rischio la continuità dei servizi offerti dalle strutture sanitarie e la sicurezza dei dati sensibili.

La sicurezza informatica dei dati di Regione Piemonte è affidata al Csi, che che gestisce oltre 18 mila postazioni protette e solo nel 2024 il CSI ha fatto 658 vulnerability assessment (Servizi per valutare la sicurezza delle infrastrutture e delle applicazioni IT). In particolare il Csi è dotato di una serie di misure di sicurezza sia organizzative che tecniche che si articolano in:

* un SOC (Security Operations Center) e un CSIRT (Computer Security Incident Response Team): abbiamo un centro operativo dedicato alla sorveglianza continua delle minacce, all’analisi delle vulnerabilità e alla risposta tempestiva agli incidenti.

* un Data Center e il Cloud Nivola certificati secondo i requisiti di AgID e ACN che definiscono misure di sicurezza specifiche per la gestione e conservazione di dati ordinari e critici.

* una Service Control Room: uno spazio di 350 mq ad accesso controllato con due aree operative e due videowall per il monitoraggio dei servizi h24

* far parte di Trusted Introducer, la comunità internazionale degli Incident Response Team e collaboriamo con lo CSIRT nazionale nello scambio di informazioni circa le minacce cyber e la gestione degli incidenti

* soluzioni integrate di cybersecurity: offriamo piattaforme che combinano monitoraggio, analisi predittiva e sistemi di allerta per anticipare le minacce e proteggere i dati.

* consulenza e formazione: collaboriamo con gli enti per migliorare i loro processi di sicurezza, sviluppare policy robuste e offrire percorsi formativi personalizzati.

* programmi di simulazione: coinvolgono scenari complessi, ispirati a minacce reali come attacchi ransomware o interruzioni distribuite del servizio (DDoS). Questi scenari mettono alla prova le competenze tecniche e decisionali, garantendo che ogni livello della PA sia preparato a gestire anche le crisi più difficili.

A questo si aggiungono le attività di formazione: nel 2024 1.453 dipendenti di PA e atenei hanno fatto formazione su phishing e cybersecurity.

Dal 2021 Regione e Csi organizzano cicli di webinar “Sicuri di essere sicuri? Privacy e cybersecurity per gli Enti locali” per promuovere la conoscenza e la formazione delle pubbliche amministrazioni su questi temi: 28 gli incontri svolti in 4 anni della durata di 2 ore a cui hanno preso parte in media ad ogni incontro circa 250 persone tra Sindaci, Amministratori, personale PA, ASL, Atenei.

Le opportunità della NIS2

In funzione anche del percorso di Trasformazione Digitale (che porterà verso il completo passaggio a servizi Cloud), la Direttiva NIS2 rappresenta un’opportunità cruciale per rafforzare le azioni di sicurezza e controllo perché introduce misure avanzate di gestione del rischio, segnalazione tempestiva degli incidenti e valutazione più rigorosa dei fornitori. L’adeguamento alla NIS2 è fondamentale per il Piemonte, consentendo di rafforzare la resilienza informatica delle aziende sanitarie, proteggere maggiormente i dati sensibili e garantire la continuità operativa dei servizi essenziali.

Un ruolo chiave in questo percorso è svolto dall’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN), che rappresenta un’opportunità strategica per il Piemonte. La collaborazione con l’ACN, e con soggetti del territorio quali Azienda Zero e CSI Piemonte, consente di:

• Accedere a linee guida nazionali e best practice per l’adozione delle misure richieste dalla NIS2.

• Sviluppare a programmi di formazione per migliorare la prontezza nella risposta alle minacce ma anche la consapevolezza su come va gestito il rischio cyber.

• Condividere informazioni su minacce emergenti attraverso canali dedicati ed attraverso reti di collaborazione specializzate.

• Sviluppare capacità tecniche e operative per la gestione delle emergenze cyber investendo in organizzazione e competenze, due fattori chiave per il raggiungimento degli obiettivi di resilienza.

Questa sinergia tra aziende sanitarie, Azienda Zero, CSI Piemonte e ACN può diventare il fulcro di una strategia integrata di difesa, riducendo il rischio cyber e costruendo un sistema sanitario più sicuro e resiliente.

Eternit Bis, senza amianto 60 casi di mesotelioma all’anno invece di 1.400

«Gli studi epidemiologici presentati a Torino nel processo «Eternit Bis» in cui l’associazione Sicurezza e Lavoro è parte civile – dichiara Massimiliano Quirico, direttore di Sicurezza e Lavoroevidenziano l’enorme disastro causato dall’amianto in Italia: senza esposizione all’asbesto avremmo ‘solo’ 60 casi di mesotelioma ogni anno, invece di 1.400».«Siamo di fronte a una tragedia immane – denuncia Quirico – che dimostra, oltre alla necessità di fare giustizia per le vittime, l’urgenza di procedere con le bonifiche dell’amianto, che l’imputato Stephan Schmidheiny non ha mai fatto, abbandonando lo stabilimento Eternit di Casale Monferrato con tonnellate di amianto. Il tema non può essere relegato alle aule di tribunale, ma deve coinvolgere le Istituzioni affinché si investa in informazione e sensibilizzazione sulla questione e, naturalmente, su rimozioni e discariche di amianto. Si potrebbero salvare migliaia di vite umane ed evitare ingenti costi sociali e sanitari a carico di tutta la collettività».

Lavori alle Poste di Sestriere per servizi PA

Durante i lavori la continuità dei servizi sarà garantita da uno sportello dedicato  nella sede di Cesana Torinese

Torino,  febbraio 2025 – Poste Italiane comunica che lunedì 25 febbraio inizieranno i lavori Polis nell’ufficio postale di Sestriere. La sede postale di Via Monterotta 7, infatti, è stata inserita nell’iniziativa “Polis – Casa dei Servizi Digital”, uno Sportello Unico che renderà semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione in 7.000 Comuni al di sotto dei 15.000 abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.

Grazie a Polis, Poste Italiane dà un nuovo volto agli Uffici Postali dei piccoli centri per renderli più accoglienti e trasformarli in Sportello Unico digitale di prossimità. Al temine dei lavori nella nuova sede i cittadini potranno richiedere certificati anagrafici e di stato civile, i certificati previdenziali e giudiziari e numerosi altri servizi che si aggiungono a quelli postali, finanziari, logistici, assicurativi e di telecomunicazione.

Durante il periodo dei lavori Poste Italiane garantirà ai cittadini la continuità di tutti i servizi attraverso uno sportello dedicato presso l’ufficio postale di Cesana Torinese, aperto con il consueto orario dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.35 e il sabato dalle ore 8.20 alle ore 12.35.

A disposizione, sempre a Cesana, anche un ATM Postamat, attivo sette giorni su sette e in funzione 24 ore su 24 per i prelievi di denaro contante e per tutte le operazioni consentite.

Politecnico di Torino, 186% di turn over personale

 LA PERCENTUALE  OTTENUTA DAL MINISTERO DELL’UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA

È stato pubblicato  il decreto del Ministero dell’Università e della ricerca per l’assegnazione dei Punti Organico dell’anno 2024 rispetto alle cessazioni di personale che si sono verificate nell’anno 2023.

Il Politecnico di Torino si è visto riconoscere, rispetto al meccanismo previsto dalla normativa vigente, un punteggio del 186% di turn over rispetto alle cessazioni dell’anno precedente, raggiungendo quindi quasi due possibili assunzioni per cessazione. Il decreto ministeriale definisce infatti i criteri per il riparto e l’attribuzione a ciascuna istituzione universitaria statale del contingente di spesa disponibile a livello nazionale per l’assunzione di personale a tempo indeterminato e di ricercatori a tempo determinato per l’anno 2024.

“Un ottimo risultato per il Politecnico che testimonia la qualità dell’attività di gestione del personale da parte del nostro Ateneo, superando addirittura di gran lunga le performance relative all’anno precedente – commentano il Rettore Stefano Corgnati e il Direttore Generale Vincenzo Tedesco – L’obiettivo adesso è quello di mantenere e migliorare ancora i risultati raggiunti e di perseguire politiche di reclutamento adeguate e virtuose che tengano conto da una parte delle esigenze del personale docente e dei ricercatori dei vari dipartimenti, e dall’altra di realizzare gli obiettivi di programmazione triennale previsti per il personale tecnico amministrativo orientati a consolidare il reclutamento di personale a tempo indeterminato in settori strategici per il supporto delle missioni di Ateneo”.

 

Pragelato, dalla pista del baby parte la ristrutturazione dell’intera area del salto

“La pista baby di Pragelato continua a sfornare buone notizie. Sabato 15 febbraio, infatti, nella pista che è stata recentemente omologata dalla FISI, si sono svolte le gare di slalom per le categorie baby e super baby. Oltre 120 iscritti e una folta cornice di pubblico ha accompagnato le gare degli atleti con una organizzazione impeccabile da parte dell’Equipe Pragelato, il locale sci club che è guidato da bravi, qualificati e apprezzati allenatori e istruttori.

Una realtà in crescita, che ha già formato giovanissimicampioni e alcuni atleti juniores che partecipano a gare internazionali con lusinghieri e eccellenti risultati. Non a caso, lo sci club punta ad investire e proprio recentemente ha indirizzato all’Amministrazione Comunale una manifestazione di interesse per utilizzare i locali della dismessa stazione di partenza dell’ex seggiovia Clot de la Soma per ampliare la propria sede. Con l’obiettivo, ulteriore, di poter utilizzare parte delle aree limitrofe agli ex trampolini di salto convertite a piste di allenamento slalom che sono richieste, e non solo a livello locale.

Sotto questo versante, il progetto di ristrutturazione dell’intera area adiacente ai trampolini del salto in vista della costruzione definitiva dell’impianto del biathlon – dopo l’evento internazionale delle Universiadi – e del riutilizzo di gran parte di quella infrastruttura, incrocia indubbiamente le istanze che provengono dalle organizzazioni sportive, gli sci club, che seguono la specifica attività connessa alla pista baby. Un investimento, questo, destinato a cambiare in profondità, e al contempo a riqualificare, un’area che storicamente è anche sinonimo di attività sportiva e agonistica di Pragelato”.

Massimo Marchisio, Sindaco Pragelato.

A Palazzo della Luce “Psichiatria e Diritti Umani”

La splendida location della Palazzo della Luce in Via Bertola 40 a Torino ospiterà, dal 3 al 17 marzo prossimo, la Ottava Edizione dell’iniziativa culturale che espone la storia dei diritti umani nel campo della salute mentale dagli albori, passando per gli orrori dei lager nazisti, i gulag sovietici, l’introduzione degli esperimenti di psicochirurgia e l’elettroshock, la Riforma Basaglia degli anni ’70, fino alle nuove tendenze socio-terapeutiche dei giorni nostri.

La Mostra storica si presenta in una veste completamente rinnovata e arricchita da numerosi supporti multimediali multi-lingua per facilitare la visita e consultazione dei documenti anche a visitatori stranieri lungo un percorso documentari fotografici ed audiovisivi e quadri sinottici che aiutano il visitatore a comprenderne i contenuti, è ad ingresso gratuito e consente strutturalmente l’accesso ai portatori di handicap.

Quest’anno la Mostra si arricchisce di una mostra fotografica ospite “La gente di Collegno” realizzata dal fotografo torinese Enzo Ricci nel 1979, su incarico del Consiglio Regionale del Piemonte, per documentare lo stato dell’Ospedale Psichiatrico di Collegno  e dei suoi degenti nel periodo immediatamente successivo alla promulgazione della Legge Basaglia.

È gradita la prenotazione, anche se la visita alla mostra e la partecipazione sono libere e gratuite.

Per info e prenotazioni https://terradiloberta.org/mostrapsichiatria/

Telefono: 011 853012

torino@ccdu.org

Mara Martellotta

Nallo e Blengino in visita al “Lorusso e Cutugno”

È partito da Torino il tour dei Radicali Italiani nei 17 istituti minorili italiani per verificare le condizioni di detenzione e gli effetti del Decreto Caivano.
“Al Ferrante Aporti” – dichiara Filippo Blengino, Segretario dei Radicali Italiani – “i detenuti sono 51, a fronte di una capienza regolamentare di 46. Le condizioni delle celle visitate sono abbastanza buone: non ci sono più materassi buttati a terra. Come in tutti gli istituti minorili, però, resta il problema della salute mentale. Sono attive diverse iniziative educative e formative interessanti, ma il numero di mediatori culturali è insufficiente: solo quattro, troppo pochi per una struttura che ospita un’alta percentuale di detenuti stranieri. Inoltre, la copertura medica è garantita solo per quattro ore al giorno. Rimangono i problemi comuni a tutti gli istituti: un sovraffollamento fuori controllo che rende difficile la gestione di ragazzi che necessitano di spazi migliori, dove il reinserimento sociale non sia solo un’utopia.”
Nel pomeriggio, il segretario dei Radicali Italiani, Filippo Blengino, ha visitato, insieme alla Consigliera regionale del Piemonte Vittoria Nallo, il carcere “Lorusso e Cutugno”.
“Torniamo al Lorusso e Cutugno dopo la visita di agosto, ma purtroppo la situazione delle carceri italiane non è cambiata: sovraffollamento, cronica carenza di personale, strutture fatiscenti. Una tragedia silenziosa che attende ancora le riforme promesse e mai realizzate. Al Lorusso e Cutugno la carenza di educatori è drammatica: solo 10, ovvero uno ogni 140 detenuti. Anche i mediatori culturali sono pochissimi. Se non si affronta seriamente la questione carceraria, si rischia il collasso. Non possiamo permetterci di perdere altro tempo.”
Lo dichiarano in una nota Filippo Blengino, Segretario dei Radicali Italiani e Vittoria Nello-Consigliera Regionale Piemonte

Lunedì 24 febbraio sciopero dei mezzi pubblici

Gtt informa che Lunedì 24 febbraio 2025 è previsto uno sciopero nazionale di 24 ore indetto dall’Organizzazione Sindacale USB per il rinnovo del CCNL Autoferrotranvieri.

IL SERVIZIO SARÀ GARANTITO NELLE SEGUENTI FASCE ORARIE:

  • Servizio URBANOSUBURBANO, METROPOLITANA, CENTRI SERVIZIO AL CLIENTE: dalle ore 6.00 alle ore 9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00
  • Servizio EXTRAURBANO, Servizio bus cooperativo Linea 3971 (tratta Ciriè – Ceres): da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

Sarà assicurato il completamento delle corse in partenza entro il termine delle fasce di servizio garantito.

Gtt, ecco il nuovo regolamento di viaggio. Cosa cambia: modalità di acquisto e convalide

GTT rinnova le istruzioni di viaggio per il trasporto pubblico locale, per rispondere alle evoluzioni nell’uso dei mezzi e alle nuove modalità di acquisto e convalida dei titoli di viaggio.

Le nuove regole puntano a rendere più efficiente l’accesso ai veicoli, migliorare l’esperienza a bordo e garantire una maggiore consapevolezza da parte di tutti i viaggiatori.

APP GTT TO Move: validazione rapida e nuove funzionalità

La nuova versione dell’App TO Move offre nuove funzionalità per semplificare l’utilizzo del trasporto pubblico:

  • Anche su Android è ora possibile validare il biglietto direttamente dall’app tramite il pulsante “AUTOCONVALIDA”, selezionando la linea su cui si viaggia.
  • L’autoconvalida è completata dopo 20 secondi dall’avvio dell’operazione, un timer conferma l’avvenuta validazione. In caso di verifica si mostra il QR Code generato dall’app.
  • La sezione Infomobilità è stata aggiornata: inserendo il numero o il nome della fermata, l’app mostra i prossimi passaggi in fermata e le linee disponibili.

L’aggiornamento consente di velocizzare il controllo e migliorare l’organizzazione del viaggio; l’interfaccia rinnovata di accedere con più facilità agli orari di passaggio dei mezzi e alle informazioni sulla rete.

Cosa non cambia

Alcune condizioni di viaggio restano invariate: i bambini sotto gli 11 anni continuano a viaggiare gratuitamente (dopo i 3 anni con la tessera Junior). Il conducente rimane un punto di riferimento per i viaggiatori, offrendo supporto e informazioni durante il viaggio. Resta inoltre la possibilità di viaggiare con il proprio cane, rispettando le consuete modalità di trasporto, così come di portare bagagli compatibili con lo spazio disponibile a bordo.

Nulla cambia anche rispetto ai comportamenti da adottare quando si viaggia. Continuano a valere accorgimenti utili come richiedere per tempo la fermata, non sostare davanti a porte e validatrici per agevolare salita e discesa, lasciare liberi i posti riservati a chi ne ha diritto e rispettare gli spazi comuni a bordo. Piccoli gesti che rendono il viaggio più semplice e ordinato per tutti.

Un rinnovato impegno per il rispetto delle buone pratiche a bordo

Per accompagnare i viaggiatori nella scoperta del nuovo regolamento e promuovere comportamenti corretti a bordo, GTT lancia la campagna di comunicazione “GTT: People on board”. Attraverso personaggi che rappresentano le persone che ogni giorno condividono lo spazio sui mezzi pubblici, si ricordano con leggerezza e immediatezza non solo le regole, ma anche le buone pratiche da adottare sui mezzi: cedere il posto, utilizzare le cuffie per ascoltare la musica e togliere lo zaino dalle spalle.

Il nuovo regolamento è consultabile qui e un estratto verrà progressivamente esposto a bordo dei mezzi urbani ed extraurbani.
Con questa iniziativa, GTT intende rafforzare il senso di responsabilità collettiva e migliorare la qualità del viaggio per tutti.

Donna presa a calci e pugni da più persone finisce in ospedale

Una violenta aggressione è avvenuta ieri a Ivrea in zona Bellavista, dove una donna è stata presa a pugni e calci  ed è stata ricoverata in ospedale.

La vittima è stata aggredita da più persone poco dopo mezzogiorno, riportando diverse ferite al volto.

Si trattrerebbe di un regolamento di conti all’interno della famiglia della donna alla quale sono anche stati tagliati i copertoni dell’auto.