E’ morto all’ospedale di Novara l’operaio 62enne di origini albanesi, di Marano Ticino, rimasto ferito in un incidente sul lavoro nel cimitero di Castelletto Ticino in provincia di Novara. L’uomo lavorava per una azienda di Cameri, che gestisce i servizi cimiteriali a Castelletto e a Cameri. È caduto da una scala mentre lavorava alla manutenzione di un loculo.
NOTIZIE DAL PIEMONTE
IN VIA BOLOGNA
Dal 16 gennaio sarà possibile accedere agli sportelli del Comando di Polizia Locale di via Bologna 74 (Ufficio Procedure Sanzionatorie, Ufficio Rilascio Atti, Sportello del Cittadino) anche tramite un nuovo servizio di prenotazione online denominato SALTACODA.
Sarà sufficiente collegarsi all’apposito link di prenotazione presente sul sito della Polizia Locale http://www.comune.torino.it/vigiliurbani/ e selezionare il servizio a cui si intende accedere (procedure sanzionatorie, rilascio atti, sportello del cittadino).
Il sistema informatico proporrà all’utente le fasce orarie disponibili per il giorno selezionato e successivamente, per completare la prenotazione, si dovranno inserire nome, cognome, codice fiscale, numero di telefono e indirizzo di posta elettronica al quale verrà inoltrata la conferma dell’appuntamento da presentare allo sportello.
In fase di prenotazione, per ridurre i tempi di permanenza allo sportello e ottimizzare gli appuntamenti, l’utente dovrà indicare nel campo note, se richiesto, per quale tipo di pratica richiede l’appuntamento, soprattutto se si tratta di pratiche complesse (es. rottamazioni, ingiunzioni o ricorsi su più verbali).
Covid, in Piemonte contagi in calo
FOCUS SETTIMANALE SULLA SITUAZIONE EPIDEMIOLOGICA E VACCINALE
In Piemonte la curva dei contagi presenta un andamento decrescente rispetto al periodo precedente: siamo alla sesta settimana consecutiva di calo.
L’occupazione dei posti letto ordinari si attesta al 5,8%, quella dei posti letto in terapia intensiva è all’1,4%, mentre la positività dei tamponi è al 3,6%: tutti dati in calo rispetto a sette giorni fa.
Anche per questa settimana il Piemonte registra dati migliori rispetto a quelli nazionali.
SOTTOVARIANTE OMICRON BQ.1.1 DOMINANTE IN TRE DEPURATORI
Dai dati diffusi da Arpa, gli esiti delle analisi di sequenziamento delle acque reflue sui campioni prelevati il 27 dicembre evidenziano la dominanza della sottovariante di Omicron BQ.1.1 nei depuratori di Alessandria, Castiglione Torinese e Cuneo, mentre nel depuratore di Novara la variante dominante è BE.1.1.
Per quanto riguarda le sottovarianti ricombinanti, si osserva nel depuratore di Alessandria la presenza di mutazioni specifiche ed univoche con bassa frequenza appartenenti alla sottovariante XBF Exbc.1.
Non si osservano mutazioni specifiche ed univoche per le sottovarianti Omicron BA.1, BA.3 e BA.4.
VACCINAZIONI
Tra venerdì 6 gennaio e giovedì 12 gennaio sono state vaccinate 17.019 persone: 44 hanno ricevuto la prima dose, 105 la seconda, 346 la terza, 8.551 la quarta, 7.973 la quinta.
Dall’inizio della campagna vaccinale sono state somministrate in Piemonte 10.786.332 dosi, di cui 3.345.079 come seconde, 2.962.690 come terze, 757.803 come quarte, 113.817 come quinte.
FOCUS CONTAGI NELLE PROVINCE
In Piemonte nel periodo dal 6 gennaioal 12 gennaio i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 387. Suddivisi per province: Alessandria 49, Asti 21, Biella 16, Cuneo 33, Novara 36, Vercelli 12, VCO 13, Torino città 74, Torino area metropolitana 117.
In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 2.706 (-2.489).
Questa la suddivisione per province: Alessandria 341 (- 257), Asti 147 (-160), Biella 110 (-116), Cuneo 234 (-313), Novara 255 (-208), Vercelli 87 (-92), VCO 93 (-106), Torino città 520 (-380), Torino area metropolitana 821 (-774).
INCIDENZA DEL CONTAGIO NEGLI ADULTI
Nella settimana dal 6 gennaio al 12 gennaio l’incidenza regionale (ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100.000 abitanti) è stata 63.6 con andamento calante (-48%) rispetto ai 122.2 dei sette giorni precedenti.
Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 31.1 (-40.8%).
Nella fascia 25-44 anni è 61.1 (-38,8 %).
Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 68.1 (-48,1%).
Nella fascia 60-69 anni è 78.8 (-50,2%).
Tra i 70-79 anni è 84.4 (-54,5%).
Nella fascia over80 l’incidenza risulta 110.8 (-54,3%).
INCIDENZA DEL CONTAGIO IN ETÀ SCOLASTICA
In età scolastica, nel periodo dal 6 gennaio al 12 gennaio, l’incidenza rispetto ai sette giorni precedenti è in calo nelle fasce di età 0-2, 11-13 e 14-18 anni.
Nel dettaglio: nella fascia di età 0-2 anni l’incidenza è 37.6 (– 31,1%), nella fascia 3-5 anni si registra un’incidenza di 13.9 (+17,8%), nella fascia tra i 6 ed 10 anni l’incidenza è 14.2 (+9,2%), nella fascia 11-13 anni l’incidenza è 13.8 (-15,9%), nella fascia tra i 14 ed i 18 anni l’incidenza è 15.5(-9,4%).
Un tram della linea 13 è deragliato a Torino in via Nicola Fabrizi dopo lo scontro con una vettura.
Le foto sono di Federica Fulco.
Notizia in aggiornamento
Minaccia i passanti con un tondino di ferro appuntito
Ieri mattina, gli agenti del Comando Porta Palazzo della Polizia Locale sono intervenuti sul mercato di piazza della Repubblica per fermare un uomo armato di un tondino metallico con punta acuminata che minacciava di colpire i passanti, generando una situazione di panico e pericolo. Grazie al tempestivo intervento dei ‘civich’ nessuno degli avventori del mercato ha riportato ferite.
Il giovane, un ventiquattrenne originario dell’Africa occidentale, è stato accompagnato al Comando di via Bologna in quanto privo di documenti di identità e al termine degli accertamenti di rito, dai quali sono emersi numerosi precedenti di polizia, è stato indagato in stato di libertà per i reati di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere e minaccia aggravata.
L’asta metallica appuntita, lunga circa 70 centimetri, è stata posta sotto sequestro giudiziario.
Ieri all’angolo tra corso Vittorio Emanuele II e via San Francesco da Paola a Torino, alle 13 circa, un uomo di 85 anni si è accasciato sulla strada. Stava attraversando sulle strisce con la moglie e il figlio. Sul posto i carabinieri e il 118, ma non è stato possibile salvarlo. Il medico legale ha stabilito la morte per infarto.
DALLA REGIONE ARRIVA «ABC»
Via libera alla prima diffusione di 250 copie del volumetto, che verranno distribuite dalla Protezione Civile. L’assessore Caucino: «Strumento fondamentale per un’autentica inclusione sociale».
Uno strumento snello, visivo, efficace, per aiutare i bambini ucraini ospitati in Piemonte a capire, per associazione di immagini e parole, la lingua italiana o perlomeno conoscere la traduzione delle denominazioni dei principali oggetti di uso comune, dall’orologio alla doccia, dal cibo ai giocattoli: è questo lo scopo di «ABC, prendiamoci per mano», lo strumento, edito in forma di quaderno, ideato in autunno e che oggi vede la luce, con la stampa e la distribuzione da parte della Protezione Civile nei Centri Temporanei di Accoglienza: in particolare a Settimo Torinese e a Bussoleno, al Drosso e a La Morra oltre alle copie consegnate alle associazioni «Liberi Tutti» e alla Caritas, nell’ambito dell’accoglienza diffusa degli Enti del «terzo settore».
D’altronde la guerra esplosa improvvisamente in Ucraina a «poche» migliaia di chilometri da noi, se da un lato ha causato morte e devastazione nel cuore dell’Europa, dall’altro ha anche tirato fuori il meglio dello spirito solidale di tutta la comunità internazionale, Piemonte compreso, che ha assegnato subito all’assessore regionale, Chiara Caucino la delega all’accoglienza dei minori ucraini profughi. Così, grazie a numerosi ponti umanitari, il Piemonte ospita oggi circa 10mila profughi, tra adulti e bambini.
E proprio considerato il fatto che tra le persone arrivate vi sono moltissimi minori, spesso anche in tenera età, si è voluto mettere a disposizione questo un piccolo ma importante strumento per favorire la conoscenza e l’utilizzo delle principali parole di uso comune nella lingua italiana.
Oltre alla distribuzione fisica, il quaderno è scaricabile all’indirizzo web:
«Sono estremamente soddisfatta che questo progetto, già all’epoca della sua ideazione, pionieristico, sia ora concretizzato, che è poi il vero aspetto che conta. La comunicazione – spiega Caucino – è alla base di ogni processo di integrazione, ed è necessario insegnare l’italiano in modo diverso a chi è alfabetizzato in un’altra lingua proprio come i nostri piccoli ospiti ucraini, scappati da una guerra assurda». «Proprio da questa premessa – prosegue l’esponente della giunta regionale – è nata l’esigenza di facilitare le competenze linguistiche ai bimbi giunti nella nostra Regione, affinché acquisiscano conoscenze di base per esprimere il proprio pensiero e le proprie esigenze. Questo quaderno di alfabetizzazione vuole essere un facile strumento che consenta, partendo da una maggior integrazione, una vera e propria inclusione sociale, che l’obiettivo che, in ogni campo del sociale di cui mi sono occupata, ho sempre perseguito con determinazione».
«In questi anni “La Scuola e Le Istituzioni”, con grande impegno, hanno fatto passi avanti, in coerenza con la Legislazione vigente, con le Linee guida e gli Orientamenti interculturali – spiega Anna Mantini, Consigliera di Parità Regionale del Piemonte – sui temi dell’inclusionee delle attenzioni all’accoglienza e all’integrazione, riguardanti gli alunni e le alunne provenienti da contesti migratori: diritto alla scuola; apprendimento linguistico; mediazione linguistico-culturale; orientamento e prevenzione della dispersione e degli abbandoni scolastici, tuttavia divari e criticità permangono, talvolta, ancora, anche per gli studenti e le studentesse che, pur provenienti da contesti migratori, sono nati e cresciuti in Italia».
«Con questa consapevolezza – conclude Mantini – ritengo che «ABC “Prendiamoci per mano», il progetto di quaderno promosso dalla Consigliera di Parità Regionale e sostenuto dall’assessore Caucino, che potrebbe essere messo a disposizione a disposizione, a richiesta, delle scuole elementari e medie della Regione Piemonte – possa rappresentare un valido strumento, utile alla causa, anche in contesti dell’intero territorio regionale».
Sono 8 i Comuni piemontesi che, sulla base dei criteri nazionali, potranno beneficiare delle risorse per il 2022 del Programma Rendis del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
«A breve uscirà il Decreto nel quale sono previsti interventi per un valore di oltre 30 milioni di euro che andranno a supporto di 8 Comuni del nostro territorio colpiti da alluvioni e frane – annunciano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore alle Infrastrutture, Trasporti e difesa del suolo Marco Gabusi -. Una nuova e forte iniettata di risorse su un tema importante come la prevenzione del rischio idrogeologico e i danni del maltempo su cui nel 2022 abbiamo già messo in campo oltre 80 milioni di euro attraverso i fondi europei del Pnrr, ma anche risorse nazionali e regionali. Il totale con questa nuova assegnazione sale così a più di 110 milioni di euro per oltre 240 interventi su tutto il territorio regionale».
Il Programma nazionale Rendis ha come principale obiettivo la formazione di un quadro unitario delle opere e delle risorse impegnate nel campo della difesa del suolo, condiviso tra tutte le Amministrazioni che operano nella pianificazione ed attuazione degli interventi.
Gli interventi riguardano in particolare la messa in sicurezza delle sponde dei torrenti, lavori di consolidamento su scuole ed edifici pubblici e opere di difesa idraulica.
Nello specifico più di 16,5 milioni di euro andranno nel Vercellese per la realizzazione del canale scolmatore ad ovest di Fontanetto Po.
Quasi 4,9 milioni di euro nel Cuneese a Savigliano per due interventi di arginatura del torrente Mellea.
Oltre 4,5 milioni di euro nel Torinese, con circa 2 milioni di euro per Borgone di Susa per la sistemazione idraulica dei rii Borella e Costa e oltre 2,5 milioni a Piobesi Torinese per la riduzione del rischio idraulico.
2,6 milioni di euro andranno poi al Comune di Premia, nel Vco, per la sistemazione idrogeologica del bacino del rio Cingio.
In provincia di Alessandria arriverà invece più di 1 milione di euro, a Casalnoceto 450 mila euro per interventi di messa in sicurezza che riguarderanno anche Volpedo e a Borghetto di Borbera 600 mila euro per opere di difesa idraulica del torrente Borbera.
In provincia di Asti, infine, 660 mila euro a Vesime per lavori di consolidamento del versante soprastante gli edifici scolastici ed impianti sportivi.
«Sappiamo quanto sia difficile per le Amministrazioni comunali riuscire ad accantonare fondi per la messa in sicurezza dei propri territori – concludono il presidente Cirio e l’assessore Gabusi -. E siamo quindi felici di comunicare che, ancora una volta, abbiamo fatto un passo avanti per la sicurezza dei cittadini e dei luoghi in cui vivono».
Negli ultimi giorni, personale del Commissariato di P.S. di Ivrea ha intensificato i controlli nell’area del Movicentro e della Stazione Ferroviaria della cittadina epoderiese. Luoghi balzati recentemente alle cronache per diversi episodi di violenza tra giovani. I servizi di controllo straordinario del territorio sono stati svolti con l’ausilio di equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte”.
Complessivamente, nel corso dell’attività sono state identificate 171 persone e diversi veicoli. Sempre nell’area del Movicentro, lo scorso 4 gennaio, è stato arrestato un cittadino marocchino di 19 anni gravemente indiziato dei reati di rapina e di furto, rispettivamente di una catenina e di un monopattino. I poliziotti, inoltre, nella giornata di ieri, hanno sequestrato a carico di ignoti una modica quantità di hashish, rinvenuta dai cani Caio e Evan dell’unità cinofila, sotto i gradini della passerella ferroviaria che mette in comunicazione la Stazione con l’area Movicentro.
Nel corso degli ultimi due controlli, gli agenti della Polizia di Stato hanno anche dato ausilio a personale GTT nell’attività di controllo viaggiatori a bordo pullman. Nella tratta Stazione ferroviaria – Movicentro. Delle oltre 200 persone controllate, 113 sono risultate prive di titolo di viaggio venendo, pertanto, sanzionate.
Riceviamo e pubblichiamo
Zimbaro (Com.Re.Co.): “Referendum deliberativo nei Comuni!”
“«La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Ma in realtà il popolo italiano è stato privato in più modi della sua sovranità” dichiara Giorgio Zimbaro del ‘Comitato Promotore per il Referendum Confederazione Italiana’ (https://www.referendumconfederazioneitaliana.it), il quale spiega: “In modo poco percettibile, la nostra qualifica di cittadini è stata degradata a quella di sudditi. Ad esempio i candidati alle elezioni politiche, scelti ed imposti dalle segreterie politiche anziché essere scelti dai cittadini e dal territorio. È questo uno dei tanti modi usati per espropriarci della nostra sovranità”.
“Possiamo anche ricordare come gli esiti di taluni referendum abrogativi (con affluenza di oltre il 50% degli elettori), come ad esempio quello sull’acqua pubblica, non siano stati attuati – prosegue poi Zimbaro, che soggiunge: – Per i cittadini è arrivato il momento di riprendere la propria sovranità, ed individuare gli strumenti più idonei per farlo. Tra questi è stato individuato il referendum deliberativo di iniziativa popolare senza quorum, partendo dalla base, ossia dal territorio dove il rapporto tra cittadino ed ente locale è più diretto: il Comune”.
“La base costituzionale per introdurre questo strumento nel regolamento d’ogni comune – precisa poi Zimbaro – può essere ravvisata nello ultimo comma dello articolo 118 della Costituzione. Questo comma è stato introdotto nello art. 118 con lo art. 4 della legge costituzionale 18 ottobre 2001 n.3, che ha sostituito lo art. 118. Per quanto riguarda i Comuni, questo comma dispone: «I Comuni favoriscono la autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio di sussidiarietà».
Lo stesso Testo Unico delle autonomie locali all’art. 8 recita: «Nello statuto devono essere previste forme di consultazione della popolazione nonché procedure per l’ammissione di istanze, petizioni e proposte di cittadini singoli o associati dirette a
promuovere interventi per la migliore tutela di interessi collettivi e devono essere, altresì, determinate le garanzie per il loro tempestivo esame. Possono essere, altresì, previsti referendum anche su richiesta di un adeguato numero di cittadini». L’introduzione del referendum deliberativo potrebbe essere identificato come uno strumento di attuazione di questa disposizione costituzionale, rivelatore ed esplicitatore delle sue intrinseche potenzialità.
“E’ importante far comprendere agli amministratori dei comuni – puntualizza Zimbaro – che la richiesta del referendum deliberativo si muove nel senso della valorizzazione delle autonomie locali, e che introducendo questo strumento nel regolamento comunale gli amministratori possono diventare i paladini del rinnovamento politico italiano: la sovranità sale dal basso, non scende dallo alto. Così la democrazia si fa partecipativa ed il cittadino diventa attore protagonista, non solo spettatore, delle scelte del governo del territorio, a partire da quello comunale”.
“Per dare concretezza a questa proposta – ha infine concluso Massimo Fiato del “Popolo per i Diritti e la Libertà” – invitiamo tutti i cittadini che vogliono conoscere questo strumento di democrazia diretta alla presentazione che avrà luogo venerdì 13 gennaio 2023 alle ore 20,45 presso la sala consiliare del Comune di Mazzè, in provincia di Torino.
In collegamento da Frosinone interverrà il dott. Bruno Corrado, portavoce del costituendo Comitato referendario (www.comreco.it), che illustrerà meglio il percorso che si intende seguire.
Oltre agli amministratori locali, saranno presenti in sala i promotori dell’iniziativa, Giorgio Zimbaro del ‘Com.re.co’, Giosuele Volante del “Coordinamento Piemonte per i Diritti Umani” e il sottoscritto”.