CRONACA- Pagina 789

Ragazzo rapinato e picchiato brutalmente da tre coetanei

Tre giovani sono stati denunciati dalla polizia di  Novara per rapina e lesioni gravi in concorso. Nel mese di maggio del 2022,  un 21enne presento’ denuncia dopo  essere stato rapinato da tre coetanei mentre si trovava in un negozio da parrucchiere a Sant’Agabio. Era  stato picchiato violentemente e derubato, riportando ferite guaribili in 45 giorni. Il giovane conosceva i soprannomi degli aggressori, così la polizia è riuscita ad identificarli.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Le mimose alla maestra Bergoglio l’8 marzo

E allora … per me è la 65esima volta, anzi per la 66esima volta W l’otto marzo festa della Donna.

66 volte perché la prima volta che lo festeggiai ero nella pancia di mia madre. Sono cose che difficilmente si scordano. Fu la Kollontaj che propose all’Internazionale comunista, la data per la lotta per i diritti delle donne.
Ovviamente tassativamente vietata durante il fascismo. Una ricorrenza istituita dalla repubblica italiana cresciuta in questi ultimi decenni. E quanti ricordi. Dai tempi, inizi anni 60 , dove si era quattro gatti in croce. Raro trovare le mimose. Mia madre le ordinava giorni prima e poi mi “spediva” dalla maestra Bergoglio con un bel mazzo di fiori. Mi beccavo del lecchino dai compagni di classe ed io mi difendevo dandogli degli ignoranti. Con il 68 cambiò tutto. Metà anni 70, addirittura due manifestazioni. Al mattino con gli studenti tra il giallo delle mimose ed al sabato pomeriggio  l’evento indetto da partiti e sindacati. Nel 1975 in via Principe Amedeo, seduti sul gradino chiesi a Patrizia di uscire quella sera insieme. Cuore in gola e la certezza di un diniego. Fortunatamente mi sbagliavo. Anni turbolenti per noi maschi.
Nel 1977 addirittura un corteo di sole donne inibito agli uomini. Accompagnai Antonella e poi una birra con i compagni. Ne è passata di acqua sotto i ponti. Molte cose positive. Come la presenza attiva delle donne in politica. Ma molte cose sono decisamente peggiorate. Femminicidi, stupri e violenze di ogni genere. I Talebani che non vogliono far studiare le donne. Ragazzine in Iran avvelenate perché così non vanno a scuola.  Uccise perché rivendicano i loro diritti di libertà. Come si diceva una volta tanto si è fatto ma tanto, tanto è ancora da fare.
Non sarà un 8 marzo solo di gioa e felicità.
Dalle guerre alle stragi di immigrati.
Ancora una volta libertà e diritti vanno a braccetto. Come chi non vuole queste libertà e questi diritti. Ci si mettono anche gli anarcoidi che mettono a ferro e fuoco la nostra Città perché il loro capo vuole lasciarsi morire ed ovviamente è  incolpato lo Stato che loro combattono con armi e bonbe.
Ossia uno stato colpevole di volersi difendere. Non c’è è mai limite al peggio.
Un nuovo 8 marzo difficile e al tempo stesso speranzoso. Speranza per chi non demorde e non vuole demordere per l’uguaglianza che vuol dire libertà.
Buon 8 marzo a tutte le donne. Proprio tutte quante dall’Italia al più sperduto paesello ed anfratto del mondo. Eguaglianza vuol dire civiltà al di là del credo politico e religioso.
Buon 8 marzo alle donne che ho amato e poi stufandole hanno smesso di amarmi. Anche nel loro no mi hanno insegnato qualcosa.
Ed un particolare Buon 8 marzo ad una donna conosciuta quasi 50 anni fa. Livia Turco ministro ed icona delle battaglie per la parità di genere. Ci si è rivisti e sentiti in questi ultimi anni. Una donna che ha saputo valorizzare Nilde Jotti, troppe volte dimenticata. Livia mi h fatto leggere le lettere d’amore di Palmiro Togliatti alla giovanissima Nilde. Una visione decisamente umana del segretario del PCI soprannominato, non a caso il Migliore. Palmiro Togliatti ebbe anche dei grattacapi, nell Italia bacchettona per questo suo,  per questo loro amore.
La stessa Nilde Jotti, anche dopo la morte di Togliatti ebbe da subire angherie nello stesso pci. Poi la Presidenza della Camera fu il giusto compimento della sua esperienza politica. Noi “maschietti ” siamo in debito verso queste donne che hanno fatto la Storia con la esse maiuscola.
Buon 8 marzo a tutte le donne. In particolare  a chi ancora patisce le pene dell’inferno.
8 marzo per ieri, per oggi e per il futuro.
8 marzo per sempre.

PATRIZIO TOSETTO

8 marzo, sciopero dei trasporti: ma Gtt non è coinvolto

Uno sciopero nazionale dei trasporti è stato proclamato dalle Organizzazioni Sindacali e dal personale del Gruppo FS Italiane dalle 21 di martedì 7 alle 21 di mercoledì 8 marzo. I treni regionali possono subire variazioni, ma non sono previste modifiche alla circolazione dei treni a lunga percorrenza. Garantiti  i servizi essenziali  dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21. Il trasporto pubblico locale a Torino sarà regolare, infatti il gruppo GTT non è coinvolto nello sciopero generale.

Rivoli, demolizione dell’elettrodotto Rosone-Grugliasco

Inizieranno mercoledì 8 marzo e proseguiranno fino al 17 marzo i lavori da parte di Terna per smantellare i tralicci del vecchio elettrodotto aereo a 220 kV denominato “Rosone-Gruglisco”. Le attività di demolizione sono conseguenti all’intervento di razionalizzazione della Rete elettrica nelle aree periferiche di Torino.

L’opera si inserisce nell’ambito del Protocollo di Intesa stipulato tra Terna Rete Italia Spa, Regione Piemonte e Città di Torino, che ha consentito negli ultimi anni una significativa opera di ammodernamento delle linee elettriche nell’area metropolitana del capoluogo regionale.

L’ intervento, che prevede la demolizione di 8,8 km di linea aerea in Doppia Terna a 220 kV e di 28 sostegni, sarà suddiviso in due macrofasi: recupero dei sei conduttori di energia e una fune di guardia ed a seguire demolizione sostegni e ripristino aree occupate dagli stessi.

“Sono state molte le interlocuzioni tra Regione e Città di Rivoli – afferma il Sindaco Andrea Tragaioli – per ottenere questo risultato. Il progetto, per il quale Terna investe, che è stato approvato dal Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Ambiente, consentirà un complessivo ammodernamento della rete elettrica dell’area interessata, garantendo maggiore efficienza di esercizio e sostenibilità ambientale. Verranno smantellati sostegni elettrici vetusti, ridotto l’impatto sul territorio delle linee aeree esistenti sostituite da una nuova completamente interrata”.

“La demolizione dei tralicci e dell’elettrodotto sono simbolo di un impegno portato avanti per rendere la città sempre più bella e più sana e proseguire anche nel percorso di rigenerazione urbana. – prosegue  Tragaioli-. Questo importante lavoro di riassetto della rete elettrica cittadina, oltre ad assicurare la risposta ai consumi, porta all’eliminazione di cavi e  tralicci con benefici per tutto il territorio, sia per ciò che concerne l’impatto visivo che per la riduzione dell’inquinamento elettromagnetico”.

Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine contro le Mafie

In Piemonte il 16 gennaio, anniversario dell’arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, si festeggerà la “Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle Mafie“. Ad annunciarlo è l’assessore della Regione Piemonte con delega al contrasto delle mafie Maurizio Marrone che, portando in Consiglio Regionale lo spunto arrivato dal premier Giorgia Meloni all’indomani dell’arresto di Messina Denaro, ha istituito un capitolo di bilancio ad hoc per dare vita alla giornata e sostenere le iniziative dei comuni piemontesi con 43.500 euro.
È significativo che una regione del nord assediata dalla ‘Ndrangheta come il Piemonte sia la prima ad accogliere l’appello di Giorgia Meloni a celebrare il 16 gennaio come data nodale nella battaglia dello Stato contro la malavita organizzata, per dire grazie agli eroi in divisa che combattono sul campo le mafie a rischio della vita propria e delle loro famiglie – dichiara l’assessore Maurizio Marrone -. Grazie ai contributi economici stanziati dal mio assessorato, i comuni piemontesi e le associazioni antimafia che vi operano potranno lanciare un segnale importante sia di sostegno alle forze dell’ordine che presidiano il territorio sia contro i clan che lo infiltrano“.
La “Giornata regionale della Gratitudine alle Forze dell’Ordine per il contrasto alle Mafie” si aggiungerà alla “Giornata regionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie”, prevista per il 21 marzo, che nell’anno passato aveva già visto un raddoppio delle risorse stanziate, al fine di finanziare progetti della Amministrazioni locali piemontesi e delle associazioni, fondazioni, cooperative, comunità di recupero e organizzazioni di volontariato attive nel contrasto alle mafie.
“E’ una giornata storica, un giorno di festa per le persone per bene, per le famiglie delle vittime della mafia, perché il sacrificio di tanti eroi non era vano. Mi piace immaginare che questo possa essere il giorno nel quale viene celebrato il lavoro degli uomini e delle donne che hanno portato avanti la guerra contro la mafia.” aveva dichiarato il 16 gennaio 2023 il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni in visita a Capaci.

Due milioni di fondi per l’alluvione del 2019 nel Torinese

Approvata la proposta della Regione Piemonte di un ulteriore piano di interventi connessi al superamento dell’emergenza per gli eventi meteorologici del 2019. Il Dipartimento della Protezione Civile ha così autorizzato l’uso delle risorse necessarie per circa 15 milioni di euro.

«Gli importi degli interventi coincidono sostanzialmente con quanto preventivato dagli uffici regionali con la ricognizione dei fabbisogni nei territori colpiti dalle alluvioni – chiarisce l’assessore alla Protezione civile e tutela del suolo Marco Gabusi – E’ un ulteriore tassello che siamo riusciti ad ottenere per ripristinare i danni che molte zone della nostra regione hanno subito».

I fondi, suddivisi per 147 interventi in tutto il Piemonte, contribuiranno in buona parte al ripristino dell’esistente, ma anche per nuovi interventi come la realizzazione di versanti e sponde e opere di contenimento. Questo è il decimo stralcio del piano interventi previsto per le calamità di ottobre novembre 2019 per un importo totale di oltre 134 milioni di euro.

Per i Comuni della Provincia di Torino, gli interventi in totale sono 11 e sono previsti 870 mila euro, mentre alla Città Metropolitana arriverà circa un milione di euro.

«Le risorse sono state individuate per le alluvioni avvenute a fine novembre 2019 nella provincia di Torino – precisano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e l’assessore Gabusi– Siamo riusciti ad ottenere risorse importanti sia da fondi nazionali che europei, e il merito va a tutti i soggetti coinvolti, in particolare ai professionisti e tecnici pubblici e privati, e agli enti che stanno assiduamente lavorando con noi per un obiettivo comune: la messa in sicurezza dei territori e lo sviluppo della nostra regione».

Emergenza cinghiali: “Intervenga l’esercito”

IL PRESIDENTE DI CIA PIEMONTE GABRIELE CARENINI: «CHIEDIAMO AL NUOVO COMMISSARIO VINCENZO CAPUTO L’IMMEDIATO IMPIEGO DELL’ESERCITO»

«Chiediamo che i problemi straordinari, come il proliferare della fauna selvatica ormai palesemente fuori controllo, siano affrontati con strumenti straordinari, perché fino ad ora quelli ordinari non sono bastati. Chiediamo al nuovo commissario nazionale per l’emergenza della peste suina di disporre l’uso dell’esercito per il contenimento dei cinghiali in Piemonte e Liguria».

Cosi il presidente regionale di Cia Agricoltori del Piemonte, Gabriele Carenini, anticipa la principale delle richieste che avanzerà al nuovo commissario nazionale per l’emergenza della peste suina, Vincenzo Caputo, in attesa del loro primo incontro ufficiale.

«Il dilagare incontrastato dei cinghiali in campagna – continua Carenini – sta causando danni ingenti all’agricoltura. Con l’inizio della stagione delle semine del mais, interi raccolti rischiano di andare compromessi, se non completamente distrutti, così come lo scongiurato allargarsi del contagio della peste suina metterebbe in ginocchio uno dei comparti agroalimentari più consistenti del nostro Paese. Il grido di allarme degli agricoltori non può più cadere inascoltato, bisogna che le autorità competenti intervengano al più presto, senza più tentennamenti, abbattendo il maggior numero di cinghiali possibile. A questo punto, crediamo che l’unica soluzione possibile sia l’impiego dell’esercito».

Tour tematici per i 200 anni della Scuola di Cavalleria

Tra Pinerolo e dintorni

Due tour tematici si svilupperanno tra Pinerolo e i dintorni in occasione dei duecento anni dalla Fondazione dell’Arma di Cavalleria a Pinerolo. In programma il 18 e 19 marzo prossimi.
La mattinata sarà dedicata alla Visita guidata del Museo dell’Arma della Cavalleria e delle sale
recentemente restaurate. Seguirà poi un tour a piedi verso il centro storico alla scoperta di quanto per un
secolo la Scuola di Cavalleria abbia contribuito a plasmare la Pinerolo della Belle Epoque, tra cui la
Cavalleria Caprilli, costruita tra il 1909 e il 1910 dal Genio Militare e oggi la più antica struttura nel suo
genere e il più grande maneggio coperto d’Europa.
Il 19 marzo prossimo si terrà un pomeriggio dedicato alla visita guidata delle due dimore storiche fuori città, il palazzo Conti di Bricherasio e il castello di Miradolo, entrambi già di proprietà dei Conti Caccherano di Bricherasio e strettamente legati a vicende di primissima importanza per gli sviluppi storici e economici,
ben oltre i confini del Pinerolese.
Il tour terminerà al Castello di Miradolo con una degustazione della Torta Zurigo-Castino e caffè/te.
MARA MARTELLOTTA

Liste d’attesa sanità, la Regione: “Raggiunti livelli pre-pandemia per ricoveri, visite e prestazioni”

Per le 42 prestazioni non urgenti il tempo medio di attesa si è ridotto da 38 a 37 giorni e in particolare su 25 è inferiore al 2018 in media di oltre 6 giorni.

Molto positivi anche i riscontri sulla presa in carico attiva sperimentale per mammografie e prima visita cardiologica. Entro fine marzo al via anche per visita urologica, chirurgica e radiologia generale.

Sì è conclusa la prima fase del piano di recupero delle liste d’attesa messo in campo dalla Regione Piemonte con uno stanziamento straordinario di 50 milioni di euro. Altri 25 milioni sono previsti per proseguire l’applicazione del piano nel 2023.

I risultati sono stati presentati dal presidente della Regione Alberto Cirio, insieme al commissario di Azienda Zero Carlo Picco, al consulente strategico della Regione Pietro Presti e al presidente della Commissione Sanità del Consiglio regionale Alessandro Stecco. L’incontro è stato seguito a distanza anche dall’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi impegnato in queste ore a Roma per una serie di incontri al Ministero della Salute.

Da quando il Piano è stato avviato ad aprile 2022 fino a dicembre gli interventi nelle classi più critiche e complesse (A, B e C) hanno superato il 100% di quelli effettuati nello stesso periodo del 2019, ovvero prima della pandemia. Lo stesso obiettivo è stato raggiunto sulle visite e prestazioni ambulatoriali di primo accesso che riguardano le categorie urgenti, le brevi e le differite.

«I numeri che presentiamo oggi ci dicono che il piano di recupero delle liste d’attesa sta funzionando grazie al lavoro di squadra delle aziende sanitarie e degli operatori pubblici, privati e dei medici di medicina generale – spiegano il presidente Alberto Cirio e l’assessore alla Sanità Luigi Genesio Icardi – Il sistema sanitario ha recuperato la capacità operativa pre Covid e ora siamo all’anno zero. Le liste d’attesa rappresentavano una fragilità del nostro sistema sanitario già prima della pandemia, così come l’affollamento dei pronto soccorsi e la carenza di medicina territoriale, ma adesso per la prima volta queste criticità vengono affrontate con un metodo strutturato e scientifico. Nel 2023 lavoreremo per assestare i risultati del 2022 e continuare a ridurre i tempi di attesa».

TEMPI DI ATTESA

Nonostante le complessità del periodo pandemico e lo stress a cui sono stati sottoposti ospedali e servizi sanitari, i tempi di attesa medi in Piemonte per le 42 prestazioni non urgenti (quelle urgente sono garantite in 72 ore) individuate dal Piano nazionale, hanno una media di 37 giorni, migliorata rispetto ai 38 giorni del 2018.

In particolare per 25 prestazioni, tra cui colonscopia, ecografia addome, elettrocardiogramma da sforzo, fondo oculare, mammografia, spirometria, visita cardiologica, visita chirurgia vascolare, visita oculistica, visita pneumologica, il tempo di attesa rispetto al 2018, si è ridotto in media di oltre 6 giorni. Sulle altre i tempi rimangono al momento più lunghi, ma lo scostamento è al massimo di 6 giorni.

RICOVERI PROGRAMMATI

Per gli interventi prioritari di classe A (da fare entro 30 giorni), B (entro 60 giorni) e C (entro 180), i livelli pre-pandemia sono stati raggiunti e superati. Nel 2022 sono stati effettuati 134 mila interventi di classe A,B, e C, in crescita rispetto ai numeri del 2019, quando gli interventi di questo tipo erano stati 131 mila.

Il recupero risulta ottimale per quanto riguarda i ricoveri programmati. Tra gennaio e dicembre del 2022 è stato effettuato il 92 per cento dei ricoveri programmati rispetto a quelli del 2019. In particolare, nel 2022, i ricoveri sono stati 185 mila, 25 mila in più dei 160 mila del 2021, con una performance molto vicina ai 201 mila ricoveri del 2019, anno pre Covid. Il dato risente infatti dei primi mesi del 2022, quando l’operatività del sistema sanitario risultava ancora condizionata dalla pandemia e prima dell’applicazione del piano.

Se si confrontano infatti i dati del periodo aprile-dicembre i ricoveri programmati risultano 144 mila, 18 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e il 98 per cento rispetto a 147 mila del 2019.

VISITE E PRESTAZIONI

Sono stati superati i livelli pre pandemia anche per quanto riguarda le visite e le prestazioni di primo accesso, ovvero quelle di classe U (urgenti, entro 72 ore), B (brevi, entro 10 giorni) e D (differite, entro 30 giorni le visite, entro 60 le prestazioni). Nel 2022, sono state effettuate 150 mila visite in più rispetto al 2019: ovvero 1,45 milioni tra visite e prestazioni, con un recupero del 111 per cento rispetto ai numeri pre Covid, quando si era arrivati a 1,3 milioni. Se si restringe il focus solo ai mesi di applicazione del piano, tra aprile e dicembre del 2022 le visite sono state 1,1 milioni, 139 mila in più rispetto alle 961 mila dello stesso periodo del 2019 (il 114 per cento).

SCREENING ONCOLOGICI

Per quanto riguarda gli screening oncologici il recupero è totale. E’ stata recuperata e convocata tutta la platea di coloro che avrebbero dovuto effettuare gli esami durante la pandemia. Tra il 2021 e il 2022 gli inviti agli screening sono stati 1,97 milioni. Di questi, 815 mila si sono sottoposte agli esami. Il dato è in crescita rispetto al biennio precedente quando gli inviti erano stati 1,27 milioni, e i test 636 mila. Si evidenzia però una criticità per quanto riguarda il tasso di adesione all’invito, inferiore del 10 per cento rispetto alla tendenza storica. Permane evidentemente un timore da parte dei cittadini a recarsi in ospedale o negli ambulatori a causa del virus. Dopo l’estate 2022 si è notata una prima leggera inversione di tendenza, con una crescita del tasso di risposta all’invito, grazie all’ulteriore allentamento delle restrizioni e il consolidamento del trend di riduzione della diffusione del Covid. Una delle azioni previste nel 2023 sarà il potenziamento delle campagne di sensibilizzazione sull’importanza della prevenzione e sulla totale sicurezza di questo tipo di screening.

In particolare per le mammografie tra il 2021 e il 2022, sono state invitate 655 mila donne e 349 si sono sottoposte all’esame, a fronte dei 506 mila inviti e 274 mila esami effettuati del biennio 2019-2020. Per lo screening dell’utero gli inviti sono stati 735 mila, a fronte di 287 mila esami effettuati, rispetto ai 487 mila inviti del 2019-2020 e 230 mila test effettuati. Per lo screening del colon-retto infine ci sono stati 577 mila inviti e 180 mila test, contri 278 mila inviti e 130 mila del biennio precedente.

PRESA IN CARICO ATTIVA

E’ tempo di un primo bilancio anche per quanto riguarda la presa in carico attiva delle due prestazioni – visita cardiologia di primo accesso e mammografia – il cui test è partito a ottobre. Da quando il servizio è stato avviato (i dati sono aggiornati a fine febbraio), sul totale di quasi 12.400 prenotazioni sono state circa 800 le richieste prese in carico in modo attivo con l’invio dell’sms di convocazione non appena è stato disponibile un appuntamento. In particolare per la mammografia, sono state prese in carico attivo 21 richieste, su oltre 3.300 prenotazioni, con nessuna persona in attesa: un dato, quest’ultimo che testimonia il sostanziale potenziamento del sistema di prenotazione per questa prestazione. Per quanto riguarda la prima visita cardiologica, su oltre 9 mila prenotazioni, 773 sono state gestite con la presa in carico attiva, con 14 persone in attesa di appuntamento. Entro il 31 marzo, si aggiungeranno alla sperimentazione tre nuove prestazioni: la visita urologica, la visita chirurgica e la radiologia tradizionale.

Nel corso dell’anno proseguirà l’applicazione del piano, con il consolidamento dei risultati 2022, un’azione specifica per ridurre i tempi di attesa delle visite in classe P (programmabili entro 120 giorni). Sarà inoltre predisposto un accesso facilitato per le prescrizioni urgenti (entro 72 ore) partendo con una sperimentazione su reumatologia e oculistica. Verrà poi migliorata l’appropriatezza delle prescrizioni, in collaborazione con i medici di medicina generale e saranno ottimizzati i percorsi chirurgici insieme al personale sanitario, attraverso specifici progetti di formazione. Sarà incrementata ulteriormente la telemedicina ad esempio per i referti e per potenziare l’attività ambulatoriale è previsto un ampliamento dei soggetti privati accreditate per il sistema sanitario pubblico.

PRONTO SOCCORSO

Durante la conferenza stampa, il presidente Cirio e il commissario di Azienda Zero Picco, hanno fatto il punto sui primi risultati del Piano straordinario di intervento sui pronto soccorso partito negli ultimi giorni del 2020. In media a dicembre, prima dell’avvio del piano, le persone in boarding, ovvero in pronto soccorso in attesa di ricovero, erano 506 al giorno, mentre a febbraio sono scese a 365, a parità del numero di accessi complessivi ai Dea.

Torino, si cerca il ladro che spacca i finestrini delle auto

In via Lisa a Torino, zona Borgo Vittoria, sono stati sfondati i finestrini di  alcune auto parcheggiate. Non si tratta “solo” di un vandalo, ma anche di un ladro, sebbene abbia trovato e rubato a bordo delle vetture solo materiale di poco valore. Non è la prima volta che in zona accadono episodi del genere. I proprietari delle auto faranno denuncia nella speranza che il colpevole venga scoperto.