CRONACA- Pagina 768

Tre studenti corrono nudi nel parco di Stupinigi

Alcuni automobilisti di passaggio lunedì hanno segnalato tra studenti universitari che correvano completamente nudi nel parco di Stupinigi, a Nichelino. È stato appurato che i giovani avevano assunto sostanze stupefacenti. Sono stati ricoverati in ospedale anche perché si erano feriti litigando tra loro. I carabinieri li ascolteranno in queste ore.

 

A Chieri prevenzione del disagio: due educatori con un furgone attrezzato

Incontrano  i giovani nei luoghi di aggregazione

L’assessora Raffaela VIRELLI: “È una sorta di info giovani su strada. Ora avvieremo il tavolo adolescenti”

 

Si chiama “Bro-Out” ed è il servizio di Educativa di Strada attivato a Chieri con l’obiettivo di contrastare l’impatto della pandemia sugli adolescenti e prevenire il disagio giovanile.

Il servizio, gestito dalla Cooperativa Animazione Valdocco (che dal 2007 a Chieri si occupa dell’educativa territoriale di quartiere) si rivolge a gruppi spontanei di adolescenti e giovani, che sono contattati nei luoghi di aggregazione naturale (piazze, giardini, circoli, etc…) e con i quali vengono realizzate attività ludiche e sportive ma soprattutto un’attività di ascolto.

Ilaria Granata e Riffle Egharevba-rispettivamente 26 e 25 anni-sono i due giovani educatori di strada che da alcune settimane con il loro furgone attrezzato ogni giorno incontrano le ragazze e i ragazzi chieresi in diversi punti della città (area Tabasso, le Maddalene, la zona della stazione, il Gioncheto), mentre il lunedì seguono il laboratorio di cinema che si svolge presso il centro giovanile Arka.

«Si tratta prevalentemente di adolescenti dai 14 ai 17 anni, anche se non mancano ragazzi sui 20/21 anni, che lavorano o frequentano l’università-spiegano Ilaria e Riffle-la nostra finalità è fare prevenzione su strada. Non il disagio, quindi, ma l’agio o le situazioni border line. A causa della pandemia i più giovani hanno perso l’abitudine a essere protagonisti, hanno trascorso molto tempo in casa, si annoiano. La fase di “aggancio” avviene camminando per strada (Random Walk), parlando con loro e instaurando così una relazione educativa. Altri sono incuriositi dal nostro furgone. Si tratta di un’Unità Animativa Mobile allestita con consolle dj, calciobalilla, porte, canestro, rete da pallavolo, giochi di società, etc. Sanno chi siamo, sanno in quali giorni, orari e luoghi trovarci, ci seguono su Instagram, e ci raggiungono per trascorrere del tempo con noi. Bro-Out deriva dal gergo giovanile inglese e significa “ragazzi…becchiamoci insieme”, “ritroviamoci”».

«Proponiamo loro attività ludico-animative e sportive (calcetto, basket, ping pong), ma sono nati anche gruppi di discussione per confrontarsi su determinati temi, dal lavoro ai viaggi alla moda- aggiungono Ilaria e Riffle-parlando con noi si raccontano e ci consentono di individuare i loro bisogni, sogni e progetti. Così, ad esempio, nasce l’idea di una battle di freestyle, una gara di canzoni rap: parte da loro, sono loro i protagonisti, noi li aiutiamo solo ad organizzare e nel rapporto con l’amministrazione. Oppure la creazione di veri e propri podcast, realizzati con il supporto di Radio Ohm. In alcuni casi li aiutiamo a predisporre un curriculum, ma soprattutto a conoscere le opportunità e i servizi che Chieri offre, sia a livello del Comune sia del privato sociale».

«Come amministrazione crediamo molto nel progetto dell’educativa di strada e siamo soddisfatti dei risultati ottenuti da inizio anno e del lavoro dei due educatori-commenta l’assessora alle Politiche sociali Raffaela VIRELLI-Il Covid ha privato i giovani di due anni di vita, ha stravolto la quotidianità, li ha bloccati nei percorsi di studio e di vita, li ha sottoposti ad alti livelli di stress. Sono aumentati i casi di difficoltà sociali e di disagi psichiatrici. Dietro a fenomeni di bullismo e vandalismo spesso c’è solitudine, noia, frustrazione, insicurezza, rabbia. Un vuoto di emozioni, di sentimenti, di attività, di tempo e spesso anche una latitanza genitoriale. La risposta non può essere solo quella delle forze dell’ordine, occorre prevenzione ed educazione, serve ascolto e occasioni di crescita positiva. Bro-Out è una sorta di info giovani su strada. Si sono dapprima monitorati i luoghi di ritrovo informali per poi andare a creare relazioni positive, extrascolastiche ed extraoratoriali, un’attività che richiede tempo e pazienza. Laddove sono intercettate situazioni riconosciute a rischio, le ‘accompagnano’ ai servizi, perché è difficile che un ragazzo o una ragazza da soli chiedano aiuto. E poi si cerca di fare da trait d’union con l’amministrazione e i nostri servizi, ad esempio lo Sportello delle Opportunità, che spesso non sono conosciuti. Il numero dei giovani coinvolti è in continuo aumento, così come i follower. Ora l’obiettivo è consolidare l’esperienza dell’Educativa di Strada e avviareil  “tavolo adolescenti”, chiamando tutte le risorse del territorio chierese che hanno a che fare con i più giovani, così da favorire un lavoro in rete con le scuole, le parrocchie, le associazioni e l’Asl».

Il Comune di Chieri ha investito 65mila euro nel progetto di Educativa di Strada, che proseguirà fino al 30 giugno, con l’intenzione di prolungare il servizio fino alla fine dell’anno e poi stabilizzarlo per il futuro.

Instagram: @bro_out.chieri

112 allertato per le fiamme in piazza, ma era solo una grigliata

Un cittadino preoccupato per un fuoco in piazza Falcone a Biella ha chiamato il numero di emergenza unico. Ma si trattava solo di un barbecue, allestito da 10 ragazzini. Giunti i Carabinieri, il “rogo” è stato spento e nessuna violazione di legge  è stata riscontrata.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Salvata una donna al Sant’Anna: asportato tumore ovarico record di 19 kg

E’ stata salvata una donna alla quale è stato asportato un tumore ovarico di dimensioni record di 19 kg, presso l’ospedale Sant’Anna della Città della Salute di Torino. Alcune settimane fa la paziente di 54 anni della provincia di Torino si è presentata all’osservazione dei ginecologi dell’ospedale Sant’Anna di Torino per senso di peso e algie addominali. Sapeva di avere una cisti ovarica di 7 cm, apparentemente priva di caratteristiche di malignità, dal 2019. L’assuefazione al dolore pelvico cronico non la portò ad avere controlli ravvicinati fino alla scoperta: una voluminosa massa pelvica delle dimensioni massime di circa 40 cm che occupava l’intero addome. Bisogna considerare che le dimensioni normali di un ovaio di una donna sono di circa dai 2 ai 4 cm e di un peso tra i 5 e i 10 grammi. Questo rende meglio l’idea di quanto fosse enorme la massa tumorale in oggetto. L’équipe del dottor Saverio Danese (Direttore della Ginecologia e Ostetricia 4 dell’ospedale Sant’Anna) ha ricoverato la donna con procedura d’urgenza ed ha eseguito le indagini imaging e sierologiche che confermavano la pertinenza ovarica della lesione. A quel punto si è deciso di intervenire in urgenza. L’intervento chirurgico di asportazione di una massa tumorale di 19 kg è stata portata a termine con successo dai dottori Saverio Danese e Mario Guido Nicolosi, con il supporto della dottoressa Lucia Urti, dell’équipe anestesiologica della dottoressa Simona Quaglia. La tecnica utilizzata è la laparotomia standard, poichè per tali dimensioni e volume è l’unica che possa permettere l’asportazione completa  e sicura della stessa nell’ipotesi che potesse essere un tumore ovarico. L’esame anatomo – patologico effettuato ha confermato la presenza di una neoplasia mucinosa ovarica al primo stadio. La possibilità di sopravvivenza a 5 anni per i tumori ovarici agli stadi iniziali è del 75 – 95%, mentre la percentuale scende al 40% per tumori diagnosticati in stadio molto avanzato, pertanto i medici affermano con grande soddisfazione che l’integrazione dei metodi diagnostici e l’intervento immediato ha cambiato nettamente la prognosi della paziente restituendole un’ottima qualità della vita.
Questa storia insegna che le donne dovrebbero sempre rispettare i controlli ginecologici periodici e non sottostimare il dolore pelvico cronico per non arrivare a sviluppare una lesione così voluminosa. La sensibilizzazione della popolazione può portare in alcuni casi a non sottovalutare i sintomi ed a salvare numerose vite.

Addio a Giuditta Dembech, biografa di Gustavo Rol

E’ morta a Torino la nota giornalista e scrittrice Giuditta Dembech. Appassionata di mistero e spiritualità  ha studiato  i misteri del mondo paranormale. Ha partecipato a trasmissioni televisive e radiofoniche e scritto una trentina di libri di successo, tra questi Torino Città Magica. Conosciuta anche come biografa di Gustavo Rol, era stata scelta proprio  da lui per custodire e tramandare la sua opera.

25 aprile, tensioni alla fiaccolata: gli antagonisti contro le bandiere Nato

Momenti di tensione alla fiaccolata del 24 aprile tenutasi ieri sera in centro a Torino. Alcuni antagonisti e attivisti della Federazione giovanile comunista hanno cercato di raggiungere le bandiere della Nato che il consigliere comunale Silvio Viale e i Radicali hanno portato alla manifestazione. È intervenuta la polizia.
(foto archivio)

Un tavolo permanente per la sanità cittadina

L’incontro di oggi si inserisce in un percorso di riflessione sul tema della sanità territoriale e degli investimenti del Pnrr sulla salute che è già in corso e che coinvolge organizzazioni sindacali, Asl, Circoscrizioni, distretti sanitari e fa seguito ad un precedente confronto con l’Ordine dei Medici e delle professioni sanitarie cui seguiranno altri, a breve, con i sindacati degli operatori sanitari e le associazioni ambientaliste. Tra i temi all’ordine del giorno, la definizione di un percorso condiviso dei progetti sanitari a Torino che tenga conto di tutti i fattori che dovranno orientare le scelte progettuali della rete sanitaria cittadina e metropolitana, come il nuovo ospedale nella zona nord della Città.

Spiega il Sindaco Stefano Lo Russo: “questo è l’avvio di un percorso di discussione e concertazione sull’offerta di salute pubblica per Torino che dovrà vedere coinvolte tutte le parti interessate. La salute dei torinesi è un bene prioritario e l’offerta di qualità del sistema pubblico è condizione strategica per la nostra Città”.

Dall’incontro di oggi è emersa la consapevolezza condivisa della necessità per Torino di dotarsi di un nuovo ospedale, considerato che gli attuali Maria Vittoria e Amedeo di Savoia hanno più di un secolo di vita e versano in condizioni critiche poiché non più adeguati ai nuovi modelli organizzativi e a fronteggiare eventuali future emergenze sanitarie.

“Ci accomuna – spiega l’assessore alle Politiche Sociali Jacopo Rosatelli – la volontà di rilanciare la sanità territoriale a servizio dei cittadini e di evitare il processo di fuga dei professionisti dalla sanità pubblica”.Rassicurazioni alle parti sindacali sono giunte anche rispetto al futuro delle strutture che verranno mantenute a scopo sanitario, cosi come sottoscritto anche dalla Regione nel protocollo recentemente approvato.

La Città, nel suo rapporto con la Regione, lavorerà perché nella pianificazione sanitaria vengano garantiti standard adeguati sul numero dei posti letto, sull’integrazione con la sanità territoriale, sulla qualità dell’offerta ospedaliera e il sistema complessivo dei servizi per le persone.

Inseguimento da film per arrestare i ladri dei parcheggi

Sono stati arrestati per resistenza due uomini accusati di derubare  le vetture  in sosta nei parcheggi dei centri commerciali della cintura torinese. Li hanno presi i carabinieri dopo un inseguimento di più di mezz’ora tra Rivalta, Piossasco e Cumiana.

I militari dell’Arma al Carrefour di Rivalta li avevano avvicinati per un normale controllo ma i due hanno cercato di dileguarsi imboccando in auto  la provinciale e altre vie secondarie. Almeno cinque pattuglie sono state coinvolte nell’inseguimento.

78 anni di libertà, il 25 Aprile al Polo del ‘900

25 APRILE 1945 – 2023

25 aprile 1945-2023. La Liberazione è la festa di tutte e tutti gli italiani. Dichiararsi antifascisti non implica necessariamente aderire a una specifica famiglia politica, se non per estensione a tutte le famiglie politiche che hanno fondato la nostra Repubblica e a tutte quelle che oggi vi si riconoscono e sono parte della nostra democrazia rappresentativa.

È con questo spirito che il Polo del ‘900 festeggia il 78esimo anniversario della Liberazione, con iniziative e eventi anche inediti in collaborazione con Città di Torino e con il sostegno del Comitato Resistenza e Costituzione del Consiglio Regionale.

EVENTI IN PROGRAMMA 2023

Le attività si concentrano presso la sede di Via del Carmine angolo Corso Valdocco nel giorno della Liberazione. A partire dalle visite speciali al Museo Diffuso della Resistenza che in occasione dei suoi 20 anni di vita si presenta alla cittadinanza con l’ allestimento permanente “Torino 1938-1948. Dalle leggi razziali alla Costituzione” restaurato e aggiornato (dalle ore 10 alle 20). Si aggiungono proiezioni in omaggio alle donne partigiane con l’Archivio Cinematografico della Resistenza (ore 10.30) e, a cura di Istoreto, in mostra Vita partigiana. Prime fotografie della Resistenza (ingresso gratuito fino 6 maggio). Segue, alle 17.30 l’incontro con Barbara Berruti, Emiliano Paoletti e il Direttore di Domani per presentare il numero speciale di Dopo Domani curato dal Polo del ‘900, coordinamento Barbara Berruti, Chiara Colombini e Carlo Greppi interamente dedicato alla Resistenza. Alle ore 18.30, il concerto Ezio Bosso: The Four Letters, una produzione originale ispirata alle lettere di quattro partigiani condannati a morte tra il 1943 e il 1944, a cura dell’Istituto piemontese A. Gramsci e eseguito dagli allievi del Conservatorio statale Giuseppe Verdi. Ad aprire lo spettacolo la lettura delle lettere con gli allievi dell’Accademia teatrale Mario Brusa a cui si aggiunge la lettera inedita di un giovane condannato, custodita nell’archivio di Istoreto e resa pubblica per l’occasione.

Fuori dal Polo le attività continuano nei luoghi di memoria. Con il Centro studi Piero Gobetti tre iniziative partono dalla casa di Piero e Ada (via Fabro 6) aperta per l’occasione dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 15.00 alle 20.00. Alle ore 14.30 l’appuntamento è alla Caserma di via Asti 22 con La liberazione è una corsa: passeggiata letteraria, percorso immaginario attraverso la Torino devastata dai bombardamenti e libera dall’occupazione tedesca a cura della Rete italiana di cultura popolare. Il 27 aprile, al Teatro Carignano, in collaborazione con il Centro Studi Primo Levi, si torna a interrogare la personalità immensa di Primo Levi, testimone sempre attuale, attraverso una lettura multilingua delLa Tregua rivolta alle scuole e al pubblico, in occasione dei sessant’anni dall’uscita del romanzo (ore 10). Lo spettacolo, accompagnato da un quartetto d’archi, è anticipato da una prova generale aperta al pubblico al Polo del ‘900, il 26 aprile, alle ore 18. Sul sito del Polo del ‘900 il programma completo, info e prenotazioni.

Polo del ‘900 https://www.polodel900.it/25-aprile-2023/

Aria nuova e vecchia alla manifestazione del 25 aprile

La riuscita manifestazione per il 25 aprile  a Torino con il corteo da piazza Arbarello  a piazza  Castello ha rappresentato l’esordio del nuovo direttore dell’ Istoreto  Barbara Berruti , succeduta a Luciano Boccalatte,  che ha tenuto un ineccepibile, magistrale discorso di carattere storico che forse solo una studiosa di razza della sua generazione   poteva fare. Non sterile reducismo, ma analisi storiche rigorose ,degne di essere stampate e divulgate. Il suo discorso è stato disturbato dai centri sociali in coda al corteo,  bloccati ad un certo punto dal pronto intervento della Polizia. Anche i radicali dell’“Aglietta “hanno preso il pretesto per esibirsi con slogan fuori luogo, come ha fatto, da posizioni opposte, il gruppetto di “Rifondazione comunista”. Ottimo il discorso del Sindaco Lo Russo che si è presentato con la fascia  tricolore. Il suo è stato un intervento istituzionale che ha davvero saputo rappresentare l’intera Città. Ad alcuni non sarà piaciuto il fatto di  aver concluso  la manifestazione  con l’ inno nazionale senza intonare “Bella ciao”. Comprendo che  rompere con una recente tradizione, piuttosto consolidata, sia difficile e possa magari suscitare qualche polemica , ma io sono così anziano da ricordare manifestazioni senza la celebre canzone. L’ Inno di Mameli unisce tutti senza distinzioni, pur con tutto il rispetto per “ Bella ciao “. In Parlamento la proposta di abbinare le due musiche  il 25 aprile non è passata e forse il cerimoniale del Comune ne ha tratto le debite conclusioni. Spero che non verrà considerata  una scelta  divisiva. L’ invito di Bruno Segre di guardare in alto all’ esempio dei resistenti  impone  di evitare divisioni. Abitualmente, da molti anni, il 25 aprile ho parlato in Liguria o nel Basso Piemonte , ma quest’ anno ho partecipato molto volentieri all’ evento torinese. Chi ha organizzato la manifestazione ha dimostrato il  senso storico necessario nel ricordare la fine di una guerra, l’ abbattimento di una dittatura, la cacciata dell’invasore tedesco .Le Messe cantate in queste occasioni sono sempre fuori posto come i discorsi polemici legati alla politica odierna ed a certe  mezze figure istituzionali da operetta che vanno ignorate.
Pier Franco Quaglieni