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Smantellata rete che scambiava materiale pornografico sfruttando minori

Il Compartimento Polizia Postale e delle Comunicazioni di Torino ha concluso, nei giorni scorsi, una complessa operazione di contrasto alla pedopornografia online, che ha condotto all’esecuzione di 12 decreti di perquisizione e alla denuncia di altrettanti soggetti, di cui 4 minorenni, responsabili di detenzione e diffusione di contenuti realizzati mediante sfruttamento di minori di anni 18.

L’attività, diretta dalla Procura di Torino – Gruppo Criminalità Organizzata e Reati Informatici e coordinata dal Centro Nazionale di Contrasto alla Pedopornografia Online (CNCPO) del Servizio Polizia Postale e delle Comunicazioni di Roma, ha interessato tutto il territorio nazionale, coinvolgendo altri Uffici della Specialità, quali i Compartimenti Abruzzo, Calabria, Campania, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Sicilia e Veneto.

3 gli arresti, in Campania, Calabria e Lombardia. Sequestrati migliaia di files.

L’indagine trae origine da un’attività sotto copertura svolta nell’ambito del contrasto alla diffusione di materiale pedopornografico attraverso la rete e, in particolare, su una piattaforma di messaggistica che garantisce ampio anonimato agli utenti.

Gli operatori undercover sono entrati in contatto con gli utenti che, apertamente, sulla chat di gruppo, dichiaravano di possedere o pubblicavano materiale pedopornografico, proponendo di scambiarlo con altri internauti.

Al fine di identificare gli utenti del gruppo, dopo averne acquisito la fiducia, gli investigatori, grazie alla loro abilità tecnica, sono risaliti alle tracce informatiche che hanno consentito l’individuazione dei partecipanti e, in particolare, dell’amministratore di un canale ove reperire materiale illegale “particolare”, previa iscrizione e pagamento di 25 euro.

L’uomo, nei confronti del quale si è verificata una convergenza investigativa tra Polizia Postale di Torino e di Napoli, è stato tratto in arresto in Calabria, congiuntamente da personale di quegli Uffici, per commercio di materiale pedopornografico aggravato per aver utilizzato strumenti volti a impedirne l’identificazione. A suo carico, oltre numerosi supporti informatici, sono state sequestrate carte di debito/credito e un portafogli elettronico.

Se la corsa è… da Re

Ritorna alla Venaria una delle manifestazioni podistiche più attese e amate dai runner italiani

Domenica 16 ottobre

“Una Corsa da Re”. Non poteva chiamarsi in altro modo una manifestazione podistica tutta pensata in scenari unici (proprio da Re!) da percorrere  – fra Storia, Arte e un magico tripudio di Natura – attraverso i magnifici Giardini della “Reggia di Venaria” (aperti per l’occasione ai runner) e il Parco Naturale “La Mandria”. L’attesa c’è tutta e i podisti (“razza” sempre più in via di ampliamento, aperta a tutte le età e a tutte le latitudini, il Piemonte in prima fila fra le regioni italiane) stanno già riscaldando i muscoli per ben celebrare il decennale della “Corsa regale”, come sempre organizzata da “Base Running” (Associazione Sportiva Dilettantistica – circa 500 i soci – nata nel 2007 per volontà di Alessandro Giannone, già nazionale e atleta professionista) in collaborazione con Regione Piemonte, Città di Venaria RealeConsorzio delle Residenze Reali Sabaude ed Ente di Gestione delle Aree protette dei Parchi. Per soddisfare i runner di tutti i livelli, la gara si compone di quattro distanze. Per i più allenati, quelle più lunghe: la 21km, disputata fin dalla prima edizione e la 30km, giunta alla 5^ edizione e molto gradita, “perfetta – sottolineano gli organizzatori – come tappa di avvicinamento nella preparazione delle grandi maratone autunnali”. Per tutti, la “classica” di 10km, distanza ideale capace di raccogliere da sola più del 60% delle iscrizioni e regalare emozioni anche a chi vuole camminare, grazie al tempo limite esteso a due ore. Infine, per chi non se la sente ancora di affrontare una gara ma vuole comunque fare parte dell’allegra “compagnia” e per chi vuole partecipare spingendo il passeggino con i propri piccoli o condividere con il proprio amico a quattro zampe un momento di attività fisica, c’è la Camminata 4km, interamente sviluppata all’interno dei Giardini della Reggia.

Le gare lunghe, la 21Km e la 30Km, partiranno domenica alle 9,45, lo start della 4Km alle 9,50, mentre quello della 10km alle 10,10. L’arrivo di tutte le corse nel “Gran Parterre”, uno dei punti più affascinanti per godere della maestosità della regina delle Regge Sabaude, “Patrimonio dell’Umanità Unesco”.

Sabato15 ottobre,  alle15,30, ritorna anche “La Corsa del Principino” nel maestoso “Gran Parterre”, la divertente e coloratissima corsa per i runner del futuro. Possono partecipare tutti i bambini da 0 a 12 anni, le partenze saranno divise in batterie a seconda dell’età. Al termine della corsa i partecipanti riceveranno la medaglia di partecipazione. Sarà possibile iscrivere i bambini con le stesse modalità degli adulti oppure direttamente al “Race Village” in via Mensa a Venaria, fino a pochi minuti prima della partenza. È ancora possibile iscriversi anche a tutte le distanze per gli adulti: online entro martedì 11 ottobre, presso “Base Running Shop” di corso Cairoli 28 a Torino fino a venerdì 14 ottobre, e sabato 15 ottobre direttamente al “Race Village” di via Mensa, aperto per il ritiro pettorali, dalle 10 alle 19. La mattina della gara, dalle 7,30, sarà possibile iscriversi solo alla Camminata 4Km.

Tutti i partecipanti riceveranno compreso nell’iscrizione un esclusivo “Race Gadget” targato “Diadora”; medaglia da finisher per la 1021 e 30km.

Il sito ufficiale della manifestazione è: https://www.baserunningteam.it/gare/una-corsa-da-re/c79d398d-e78d-4011-b1da-2fcaa9d16a6d/

Info: www.lavenaria.it

g.m.

Nelle foto, immagini di repertorio:

–       Start

–       Arrivo, Ph. Davide Dusnasco

Androidi, app, ambiente, artechnology per il futuro di 85 mila studenti con il progetto Diderot

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A CURA DI FONDAZIONE CRT
IL 12 ottobre al via le iscrizioni gratuite per le classi primarie e secondarie
 
Suona la campanella per il progetto Diderot della Fondazione CRT, che offrirà gratuitamente a oltre 85.000 studenti del Piemonte e della Valle d’Aosta contenuti didattici innovativi, in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite (SDGs).

 

Mercoledì 12 ottobre, alle ore 14, si apriranno le iscrizioni sul sito www.fondazionecrt.it: gli insegnanti delle oltre 4.000 scuole primarie e secondarie piemontesi e valdostane potranno candidare gratuitamente le proprie classi al progetto Diderot, che ha già formato finora più di 1,3 milioni di studenti.

 

L’edizione 2022-2023 del Diderot preparerà la next generation ad affrontare le “sfide” per un futuro più green, equo e inclusivo: dalla lotta al cambiamento climatico al consumo responsabile delle produzioni agroalimentari per un impatto sociale e ambientale positivo, dall’esplorazione delle nuove frontiere dell’Universo alla “contaminazione” tra scienza, tecnologia, arte e creatività.

 

Inoltre, il Diderot fornirà ai “VYP”-Very Young People di oggi gli strumenti per orientarsi al meglio tra le professioni di domani, alla luce della previsione del World Economic Forum secondo cui il 65% degli studenti svolgerà un lavoro che ancora non esiste.

 

Le 15 linee didattiche – disponibili in doppia modalità, fisica e digitale – rispondono a 11 dei 17 goal fissati dall’Agenda 2030 e sono sviluppate ad hoc con partner di eccellenza nazionale e internazionale, tra cui la Fondazione Veronesi, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, la Comunità di San Patrignano, l’Accademia Perosi di Biella, la Fondazione per l’educazione finanziaria e al risparmio-Feduf.

 

Sui banchi del Diderot si formano i ‘campioni del futuro’, coraggiosi, responsabili e consapevoli: giovani capaci di coniugare innovazione, sostenibilità e inclusione per far crescere la comunità e contribuire a migliorare il pianeta”, afferma il Presidente della Fondazione CRT Giovanni Quaglia.

 

“Il Diderot è tra i progetti più ‘young’ della Fondazione CRT: investiamo sulle generazioni Alfa e Zeta per accelerare la transizione ecologica, digitale, economica e sociale nei prossimi anni”, dichiara il Segretario Generale Massimo Lapucci.

 

Le discipline STEM, l’educazione ai valori di cittadinanza attiva, il potenziamento della creatività e di una sensibilità sempre più “verde” saranno al centro dell’offerta formativa del Diderot secondo traiettorie molto articolate: il legame tra inquinamento atmosferico e salute; l’Opera show sulla scoperta di Marte, tra robot, androidi, extraterrestri e tanta musica; le basi della programmazione, l’ideazione e lo sviluppo di App per dispositivi mobili; la philosophy for community; la sicurezza alimentare e il consumo sostenibile. E ancora: un viaggio per i più piccoli nel Regno del Linguaggio tra consonanti e vocali, i segreti dello spazio svelati con la realizzazione di un planisfero celeste, una caccia al tesoro tra le stelle e l’uso di software per ricostruire viaggi nella Galassia; un focus sulle neuroscienze; la sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle imprese come chiave per sviluppare lo spirito imprenditoriale degli studenti.

 

Le Fondazioni CR Cuneo e CR Biella hanno aderito al progetto Diderot della Fondazione CRT, contribuendo a sostenere alcune linee didattiche nelle rispettive province.

 

Le 15 linee didattiche del Diderot e gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU
 
Due percorsi “green” del Diderot sui modelli di consumo e produzione circolare, sul contrasto al cambiamento climatico e sulla formazione di comunità sostenibili rispondono agli SGDs “Consumo e produzione responsabili”, “Lotta contro il cambiamento climatico”, “Vita sulla terra” e “Salute e benessere”:
Tutti per aria! è il nuovo percorso didattico realizzato dalla Fondazione Veronesi che sensibilizzerà gli studenti sul legame tra inquinamento atmosferico e salute, raccontando gli effetti dei principali inquinanti dell’aria e le possibili azioni di prevenzione da mettere in campo ogni giorno per proteggere noi e l’ambiente.
Le mie impronte sul pianeta affronterà i temi promossi dalla Commissione europea all’interno dell’European Green Deal: attraverso lo studio delle filiere agroalimentari, il Dipartimento di Scienze Agrarie, Forestali e Alimentari dell’Università di Torino introdurrà nelle scuole i temi della sicurezza alimentare e del consumo sostenibile, evidenziando le connessioni fra le scelte dei singoli e le ricadute sulla collettività.

 

Sei linee didattiche sulla scoperta del sistema solare, le ultime frontiere del digital e le strategie per avviare una startup rispondono agli SGDs “Lavoro dignitoso e crescita economica”, “Parità di genere”, “Imprese, innovazione e infrastrutture”:
Digital Math Training, realizzato dal Dipartimento di Biotecnologie Molecolari e Scienze per la Salute dell’Università di Torino, rafforzerà le competenze matematiche, informatiche, digitali e di problem solving necessarie a scuola e nel mondo del lavoro.
Rinnovamente: obiettivo contare insieme è il percorso proposto con l’associazione A.R.S.T.A. che approfondirà le competenze logico-matematiche attraverso il metodo di Singapore, sviluppato con successo nella città-Stato del Sud-est asiatico per aiutare gli studenti a risolvere operazioni complesse fin da piccoli.
Programmo e Invento, a cura dell’Associazione Dschola, porterà in classe le basi della programmazione, sia con l’utilizzo di Scratch, sia con App Inventor per l’ideazione e lo sviluppo di App per dispositivi mobili, dalla veste grafica fino all’installazione. Focus anche sull’utilizzo consapevole della rete e dei social network.
Dalle nane alle supergiganti: la vita delle stelle svelerà con la guida dell’Osservatorio Astronomico della Regione Autonoma Valle d’Aosta i segreti dello spazio e dell’astronomia, anche attraverso la realizzazione di un planisfero celeste, una caccia al tesoro tra le stelle e l’uso di software per viaggi virtuali nella galassia.
Economia@Scuola, in collaborazione con FEduF, è dedicata all’uso consapevole del denaro e ai modelli di consumo coerenti con gli obiettivi dell’Agenda 2030 e coinvolgerà i ragazzi in un campionato scolastico sull’educazione finanziaria.
Rendere possibile un’impresa impossibile è il percorso realizzato con la Cooperativa Pandora che stimolerà lo spirito imprenditoriale dei giovani attraverso i concetti di sostenibilità sociale, ambientale ed economica delle imprese.

 

Tre proposte didattiche per avvicinare i bambini e i ragazzi al mondo della lirica e ai linguaggi dell’arte contemporanea rispondono agli SDGs “Istruzione di qualità” e “Pace, giustizia e istituzioni solide”:
I speak contemporary, realizzata in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo per l’insegnamento dell’inglese abbinato all’arte contemporanea, potenzierà gli strumenti multimediali interattivi prevedendo un dialogo diretto tra studenti e artisti.
• Con Alla ricerca dell’armonia, La Fabbrica dei Suoni utilizzerà il linguaggio della musica come legame tra diverse materie curricolari, con una particolare attenzione al tema dei mutamenti climatici.
• La nuova “Opera show”, intitolata “Opera show: Le avventure dei fratelli Spark e… il viaggio su Marte”, guiderà i ragazzi alla scoperta del pianeta rosso attraverso robot, androidi, extraterrestri e tanta musica. Ideato e diretto da Mario Acampa, realizzato dall’Accademia Perosi di Biella con l’Orchestra dei Talenti Musicali della Fondazione CRT, questo progetto innovativo avvicina i ragazzi alla lirica unendo musica, canto, ballo e prosa: un mix coinvolgente in scena alle OGR di Torino e in versione cinematografica.

 

Quattro linee didattiche focalizzate sulla comprensione dei diritti e doveri per vivere nel rispetto di sé e degli altri rispondono agli SDGs “Città e comunità sostenibili” e “Ridurre le disuguaglianze”:
Caffè filosofico, con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università di Torino, per sviluppare il pensiero riflessivo, critico e creativo attraverso strumenti e modalità propri delle pratiche filosofiche come il dialogo socratico, la philosophy for children, la philosophy for community.
WeFree, con la Comunità di San Patrignano, si concentrerà sulla prevenzione delle dipendenze e del disagio giovanile attraverso laboratori interattivi.
Viaggio nel Regno del Linguaggio è il percorso a cura dell’Associazione ProXXIma che guiderà i bambini alla scoperta della lingua italiana attraverso un approccio immaginativo, artistico e teatrale, all’insegna dell’integrazione e della cittadinanza attiva.
Giovani per i giovani, realizzato dall’Associazione InTo Brain, metterà in contatto gli studenti con ricercatori universitari esperti di psicologia e neuroscienze per divulgare le frontiere più avanzate della conoscenza in uno degli ambiti di indagine più affascinanti del panorama scientifico.

 

Monitorare e recuperare gli immobili comunali occupati

Approvata dal Consiglio Comunale di Torino, nella seduta del 10 ottobre, con 26 voti favorevoli e 3 contrari, una mozione sul “Recupero e riutilizzo degli immobili comunali occupati” (prima firmataria: Nadia Conticelli – PD). Il documento impegna Sindaco e Giunta Comunale ad attivarsi per predisporre un attento monitoraggio degli immobili comunali occupati e del loro stato attuale, ove possibile, anche dal punto di vista strutturale e ambientale e individuare per ciascuno degli immobili quali potrebbero essere i progetti di recupero e di riutilizzo, coinvolgendo le Circoscrizioni e le realtà territoriali, partendo da eventuali azioni o esperienze positive nate negli anni.

La mozione impegna altresì Sindaco e Giunta a concordare con Prefettura e Questura, ove necessario, le modalità per lo sgombero degli edifici in modo tale che possano coincidere con gli interventi di presa in carico e di ri-destinazione.

Respinta invece, con 11 voti favorevoli e 20 contrari, la mozione “Richiesta di sgombero dello stabile occupato abusivamente in corso Regina 47 a seguito degli arresti dei leader del centro sociale occupante” (primo firmatario: Giovanni Crosetto – Fratelli d’Italia).

Nel dibattito in Sala Rossa sui due documenti, avvenuto congiuntamente, il consigliere Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha lamentato la tardiva calendarizzazione della sua mozione, che – ha detto – doveva essere discussa in campagna elettorale e che invece è stata trattata solo ora in aula, insieme a una mozione più generale, appena presentata dal Pd.

È necessario occuparsi dei servizi e delle esigenze di cittadine e cittadini sul territorio – ha affermato Nadia Conticelli – PD – e ri-destinare gli immobili comunali occupati, soprattutto quelli degradati, a un uso pubblico, d’intesa con le Circoscrizioni e le associazioni territoriali.

Enzo Liardo (Fratelli d’Italia) ha criticato l’assenza del sindaco in aula e ha spiegato che il Prefetto non può intervenire se non c’è un indirizzo amministrativo e che in via Alessandria e in via Pianezza gli immobili sono stati sgomberati pur in assenza di una progettualità per il loro riutilizzo.

Valentina Sganga (M5S) ha motivato il voto contrario a entrambi gli atti, affermando che la mozione del Pd non è chiaro a cosa punti ed è poco coraggiosa, mentre l’atto di Crosetto non considera il ruolo dei centri sociali, rappresentativi degli spazi lasciati vuoti dalla politica e dalle Istituzioni.

Ha dichiarato il voto contrario a entrambe le mozioni anche Alice Ravinale (Sinistra Ecologista), richiamando la necessità di evitare vuoti sociali e ricordando i compiti dell’Amministrazione comunale nel fornire risposte senza escludere nessuno.

Silvio Viale (Lista Civica per Torino) ha invece espresso il voto favorevole a entrambe le proposte per un fatto di coerenza politica e di rispetto della legalità, considerato che da quasi trent’anni lo stabile di corso Regina è occupato illegalmente.

Fabrizio Ricca (Lega) ha polemizzato con chi chiede di sgomberare tutti gli immobili occupati mentre ha governato per decenni tollerandoli. Per Ricca, la vera priorità sarebbe comunque lo sgombero degli alloggi occupati, ma sui centri sociali occorre tirare dritto. Chi occupa e chi difende le occupazioni – ha concluso – non ha a cuore lo spazio pubblico e difende la prepotenza: sgomberare spetta alle autorità competenti, ma è necessario dare un segnale, affinché gli spazi pubblici tornino ai cittadini, con progetti validi.

Giuseppe Catizone (Lega) ha ricordato come le occupazioni costituiscano un reato ed è preoccupante che amministratori locali le difendano. Le occupazioni penalizzano coloro che rispettano le regole – ha aggiunto – esprimendo l’appoggio a entrambi i documenti e ricordando il problema degli alloggi popolari occupati irregolarmente: 15 solo in via Poma/via Scarsellini. Askatasuna – ha concluso – è occupato impunemente da 26 anni ed è all’origine di attività eversive.

Ivana Garione (Moderati) si è espressa a favore di entrambi i documenti, precisando che comunque i colpevoli sono tali solo dopo condanna definitiva. Ha quindi invitato il sindaco a chiedere al Comitato per l’ordine pubblico di procedere allo sgombero, in sicurezza e nei modi dovuti. L’edificio occupato di corso Regina – ha affermato – deve essere reimpiegato come casa del quartiere: le occupazioni illecite sono inaccettabili.

Caterina Greco (PD) ha visto con piacere che l’opposizione parlasse in termini costruttivi di trovare una soluzione condivisa, ma si è chiesta come mai in Commissione questa sintonia non ci sia mai stata. Per la consigliera, il tema non è semplice: ci sono aspetti di legalità da ripristinare, responsabilità degli enti proprietari, aspetti patrimoniali e aspetti sociali da cui emergono situazioni di degrado e fragilità ed è l’Amministrazione che deve farsi carico delle risposte alle fragilità sociali.

Pierlucio Firrao (Torino Bellissima) ha ricordato come dal 10 marzo la minoranza stia aspettando di discutere questo documento che oggi viene affrontato in contemporanea con un atto del Pd presentato questa mattina. Per Firrao, Giunta e maggioranza hanno una strana idea di democrazia e il rispetto della legalità non vale per tutti: ci sono locali irregolari che non vengono controllati mai – ha dichiarato – e locali regolari che vengono sommersi dalla burocrazia e dai controlli.

Andrea Russi (M5S) si è detto allibito dal documento del Pd, che vuole togliersi da un imbarazzo politico nei confronti della Città. E si è dichiarato favorevole al ripristino della legalità, perché occupare un locale della comunità vuole dire fare un torto alla collettività. Ha detto però di non sostenere l’atto di Crosetto, perché c’è una criminalizzazione della battaglia no TAV che Russi sostiene da tempo e perché gli sgomberi non sono decisi da atti del Consiglio Comunale, ma da provvedimenti della Questura. Il Consiglio – ha concluso – può solo denunciare l’occupazione.

Per Sara Diena (Sinistra Ecologista) Askatasuna è uno spazio aperto a tutti, slegato da qualsiasi vincolo di consumo, frequentato da centinaia di persone e animato da giovani che si mettono a disposizione dove lo Stato non arriva.

Secondo Alberto Saluzzo (PD), la legalità richiede coerenza in ogni situazione ed è necessario sostenere le associazioni del terzo settore che presidiano davvero il territorio.

Elena Apollonio (Lista Civica per Torino) ha ringraziato la capogruppo Conticelli per la mozione, che a suo parere inquadra esattamente la questione, cercando di arrivare a soluzioni condivise con il territorio, che tengano insieme legalità e giustizia sociale.

Pierino Crema (PD) ha evidenziato la complessità del tema sgomberi: la responsabilità penale è individuale così come le occupazioni sono diverse tra loro. La mozione del Partito Democratico – ha spiegato – traccia una modalità operativa.

Nadia Conticelli (PD), nel ringraziare per la discussione in aula, ha quindi ribadito la necessità di costruire un progetto con i soggetti occupanti. Il nostro atto – ha concluso – affronta un tema complesso e si pone nell’ottica del rispetto della legalità.

Giuseppe Iannò (Torino Libero Pensiero) si è dichiarato favorevole alle due mozioni e ha evidenziato la necessità di uno sgombero rapido, visto il degrado dello stabile occupato da Askatasuna.

Giovanni Crosetto (Fratelli d’Italia) ha replicato che le tredici misure cautelari alle quali fa rifermento la sua mozione rappresentano un’aggravante e nulla hanno a che fare con il garantismo, essendo stati arrestati i due leader storici.

In chiusura, la vicesindaca Michela Favaro ha sottolineato come le occupazioni siano fenomeni complessi per i quali non vi sono risposte semplici. Le azioni non sono né facili né brevi – ha dichiarato – e la complessità è legata alla limitatezza dei mezzi e al contesto sociale difficile, che impone cautela.

Arrestato l’uomo senza patente che ha causato la morte di due donne

Aveva causato due giorni fa a Novara un incidente nel quale sono morte due donne. Una Panda era stata tamponata da una Kia. Due donne, una di 49 e l’altra di 63 anni sono decedute. Alla guida della Kia, un nigeriano residente a Trecate, che dopo lo scontro ha tolto le targhe dell’auto ed è fuggito. Ma i carabinieri poco dopo lo hanno identificato e arrestato per omicidio stradale e omissione di soccorso. Non aveva patente e assicurazione.

Musica a tutto volume nella notte, multa per disturbo alla quiete pubblica

Sabato notte, durante uno dei controlli che ormai da alcuni mesi la Polizia Locale mette in atto per contrastare i fenomeni di ‘malamovida’, gli agenti del Comando Territoriale VII, unitamente al Reparto Investigazioni Tecnologiche, hanno fermato e sanzionato un giovane, reo di aver violato i divieti sul turbamento della tranquillità pubblica contenuti nell’articolo 44 comma 1 lettera b) del Regolamento di Polizia Urbana.

Il giovane, osservato per alcune ore dagli agenti in borghese, stazionava in piazza Santa Giulia in prossimità di una cassa acustica che diffondeva musica ad alto volume. Intorno ad esso si sono successivamente radunate una cinquantina di persone che hanno continuato a ballare anche oltre l’orario di chiusura dei locali limitrofi.

I ‘civich’ sono dunque intervenuti e la cassa acustica, che inizialmente era appoggiata al suolo e che successivamente è stata caricata su un’autovettura per essere alimentata in modo da prolungarne l’utilizzo, è stata sequestrata, mentre il proprietario, un giovane ventitreenne di nazionalità italiana, è stato sanzionato per aver turbato la quiete pubblica.

Si tratta dell’ennesimo intervento della Polizia Locale che sta mettendo in atto veri e propri interventi mirati volti a contrastare questa nuova tendenza dei giovani che, mediante l’utilizzo di casse acustiche, prolungano le serate della movida in strada fino a notte fonda, ben oltre l’orario di chiusura dei locali, andando a ledere la quiete e il diritto al riposo degli altri cittadini.

Torino si candida per ospitare l’Europride

Torino ha ufficializzato la richiesta di candidatura a ospitare il Pride europeo nel 2026 o nel 2027. La richiesta è stata formalizzata dal coordinamento torinese Lgbt che, durante  la conferenza europea delle associazioni promotrici  delle manifestazioni dell’orgoglio arcobaleno  ha deciso di avviare la procedura.

Al Mauto the Golden Age of rally

Per la prima volta in mostra gli esemplari di una delle collezioni più importanti al mondo

THE GOLDEN AGE OF RALLY

Da Pinto a Biasion, da Mouton a Kankkunen: a Torino l’epoca d’oro del rally in un’esposizione inedita nel panorama internazionale

 

The Golden Age Of Rally: arriva a Torino un’esposizione inedita nel panorama internazionale attraverso gli esemplari più iconici della Fondazione Gino Macaluso, menzionata fra le più importanti collezioni al mondo[1]. Un viaggio nella storia dell’epoca d’oro del rally, che il pubblico potrà scoprire dal 27 ottobre 2022 al 2 maggio 2023 nelle sale del Museo Nazionale dell’Automobile.

 

Le vetture in mostra saranno quelle che, tra gli anni Sessanta e Novanta del secolo scorso, hanno vinto le più importanti gare del campionato, da Montecarlo al Rally Safari, dal Mille Laghi in Finlandia a Sanremo. Esemplari mitici, come Lancia rally 037 evo2 e Audi Quattro, protagonisti di sfide ormai diventate leggenda, che raccontano le imprese di piloti e squadre corse, l’evoluzione tecnologica e l’enorme successo di pubblico che hanno accompagnato questo sport nel corso dei decenni.

 

Un percorso esperienziale, attraverso speciali video mapping e scenari espositivi, per immergersi a 360° nel mondo del rally. Piattaforme sceniche realizzate ad hoc simuleranno i manti stradali su cui si sono dati battaglia piloti e vetture, dalla sabbia del Sahara, alla neve del Col de Turini, fino al duro asfalto. Un salto indietro nel tempo, in un’epoca dominata dalla meccanica, dalla velocità, in una sfida ai limiti che ha visto protagonisti auto e piloti leggendari. Nomi come BiasionMäkinenKankkunenMoutonPintoSainz, delle cui gesta si potrà leggere in una speciale hall of fame allestita in occasione di questa mostra che, con i suoi diversi focus, punta a attrarre e coinvolgere pubblici diversi, offrendo anche nuovi punti di vista a chi questo sport già lo ama.

 

I modelli provengono dalla collezione di Gino Macaluso, nella cui memoria è stata costituita l’omonima Fondazione per volontà della moglie e della famiglia, con lo scopo di valorizzare l’automobile come oggetto di culto, capace di coniugare innovazione tecnologica e cultura umanistica, tradizione artigianale e bellezza del design d’avanguardia. La collezione è tra le più importanti al mondo ed unica nel suo genere per il palmares delle vetture, il prestigio e l’originalità dei suoi modelli: automobili storiche che hanno fatto la storia del design automobilistico e del motorsport, diventando un punto di riferimento per studiosi, collezionisti e appassionati.

 

 

[1] La collezione è citata dal magazine The Key che, nella sua edizione del 2021, la inserisce tra le prime 100 al mondo per importanza storica e culturale.

Uomo muore investito da un’auto

Si è verificato un incidente mortale a Novara dove, in viale Giulio Cesare, un uomo di 57 anni è stato investito da una vettura. Intervenuti i soccorsi,  il tentativo di salvarlo  da parte del personale del 118 è stato purtroppo inutile.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

La Mole spenta e il declino di Torino

IL COMMENTO di Pier Franco Quaglieni

L’idea di spegnere la Mole Antonelliana annunciata dal sindaco di Torino esprime in una sintesi perfetta il ripiegamento e la crisi di una Città che ha perso la sua identità e da un anno naviga a vista senza una guida politica sicura. Eletta un anno fa, l’amministrazione incespica su tutto o quasi. La Giunta Appendino aveva leso gravemente gli interessi della città, ingessandola su progetti insensati e su demagogie che hanno fatto regredire Torino.  L’unico riferimento positivo resta la Giunta di Fassino che è stata stroncata nella sua operatività dal debito colossale accumulato nel decennio precedente da un venerato maestro dell’attuale sindaco, quel Chiamparino bocciato nelle urne come presidente uscente della Regione. In un anno la Giunta Lo Russo non è riuscita a progettare nulla di concreto, anche se alcuni annunci appaiono devastanti. Mi è capitato di ascoltare dal vivo un’intervista al Sindaco e sono rimasto sorpreso dei limiti piuttosto evidenti persino nel linguaggio da lui usato. In pochi minuti è riuscito a ripetere per tre volte la parola “casino”, declinandola in tre diverse accezioni. Forse in questo modo si ottengono le simpatie di certi ambienti e forse fa bene a seguire la sua linea, ma la Città merita più rispetto. Si è anche spinto a fare campagna elettorale per il suo partito in comizi che non hanno precedenti nella storia della città, se si eccettua Novelli che, sindaco in carica, si candidò alle elezioni europee e mantenne il doppio incarico. Non ho mai visto il Sindaco nella sua veste istituzionale di Sindaco della Città. Addirittura ha indossato il 25 aprile la fascia tricolore e un foulard di parte.
Adesso ha deciso di risparmiare spegnendo la Mole .
Forse avrebbe dovuto decidere di non accenderla per ogni occasione possibile, anche quelle palesemente settarie. La Mole che si spegne e’il simbolo di una città piegata, priva di speranza, colpita nel suo stesso simbolo che il tornado del 1953 aveva decapitato, ma che torno’ a splendere per opera del grande sindaco Amedeo Peyron.
L’attuale sindaco si è rifiutato di accendere la Mole per Mario Soldati, cittadino onorario di Torino, nel centenario del salvataggio di un suo coetaneo che stava affogando nel Po. Esattamente cent’anni fa il Sindaco di Torino festeggio’  in Comune il giovane Soldati a cui venne conferita nell’ottobre del 1922 la medaglia d’Argento al valor civile. L’attuale sindaco non ha detto una parola in ricordo di un grande torinese del Novecento, senza neppure rispondere alle mail che gli erano state inoltrate anche attraverso la sua capa di Gabinetto.
La Mole spenta sta a significare anche l’oblio per la storia torinese che viene ignorata, se non è declinata nel senso di un politichese novecentesco ormai tramontato e che, per fortuna, non è destinato a tornare.