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Commemorazione dei defunti: gli orari dei cimiteri

In occasione della Commemorazione dei defunti, fino a giovedì 3 novembre, i cimiteri cittadini resteranno aperti dalle ore 8.30 alle ore 17.30. Il 4 novembre entra in vigore l’orario invernale con chiusura alle ore 16.30. All’interno del Monumentale e al Parco garantito con navette il servizio di trasporto gratuito. Vietato l’uso delle auto private. Potenziate le linee esterne da GTT. Ulteriori informazioni disponibili sul sito dei Servizi Cimiteriali.

CioccolaTo’ e clima “estivo”, migliaia di turisti in città

Il primo weekend della rassegna CioccolaTo’, in via Roma e piazza San Carlo ha registrato la presenza di migliaia di visitatori

Non solo i torinesi, complici  gli oltre 20 gradi di temperatura, ma anche tanti turisti hanno preso d’assalto il centro. Le stanze degli hotel sono infatti tutte esaurite per questo lungo ponte di Ognissanti.

GLI APPUNTAMENTI 
Torino e il Piemonte sono luoghi simbolo per il mondo del cioccolato. Ci sono gli ingredienti migliori, aziende prestigiose e una tradizione unica che unisce le botteghe, le pasticcerie e l’industria. Ogni anno tra ottobre e novembre la città diventa la capitale del cioccolato e il profumo del cibo degli dei scivola tra le strade del centro come una magia.

Quella magia la compie CioccolaTò. Quest’anno è un’edizione speciale perché racconta un viaggio che comincia e finisce a Torino e che mescola cioccolato e caffè grazie al main sponsor Oropuro Caffè.

‘Il giro del cioccolato in 10 giorni’ è il claim dell’edizione 2022 di CioccolaTò.

Dal 28 ottobre al 6 novembre ritorna il villaggio del cioccolato dove protagonisti assoluti sono i maestri cioccolatieri più famosi d’Italia. Un viaggio lungo dieci giorni fatto di gusto, spettacoli e che coinvolge tutti i sensi e regala emozioni a ogni assaggio.

‘Il Giro del mondo’ non è soltanto uno slogan ma il titolo di un’edizione ricca di contenuti che ha l’ambizione di portare i visitatori nei luoghi dove il cioccolato è protagonista.

CioccolaTò 2022 ha un vasto programma di appuntamenti tematici che guidano il pubblico nella scoperta e nella conoscenza. Piazza San Carlo e via Roma sono il cuore della manifestazione un laboratorio di cioccolato a cielo aperto.

In piazza San Carlo è allestita ‘Casa CioccolaTò’ dove ogni giorno andranno in scena gli showcooking con gli chef stellati, i laboratori con i Maestri Artigiani e Pasticceri Torinesi e di Conpait (Confederazione Pasticceri Italiani).

Torna ‘La Fabbrica del Cioccolato’, una storica e una moderna, allestita in collaborazione con il maestro cioccolatiere Silvio Bessone e la Selmi Group, azienda leader nel settore dei macchinari per la lavorazione del cioccolato. Silvio Bessone firma anche la ‘Mostra del Cacao’ nel Mondo, tra fotografie, filmati, sacchi di cacao e storie vere.

Chef Stellati di Torino a CioccolaTò

Chef Andrea Larossa Ristorante Larossa

Chef Marcello Trentini Ristorante Magorabin e Pastry Chef Filippo Novelli La Perla

Chef Claudio Vicina Ristorante Casa Vicina

Chef Fabrizio Tesse Ristorante La Pista

Pastry Chef Halloween Cioccolatino o Scherzetto

Silvia Federica Boldetti Pastry Queen 2016 – campionessa del mondo – Maestro AMPI

Maestri Cioccolatieri come Guido Castagna, Guido Gobino, Silvio Bessone,

Maestri Artigiani e Pasticceri Torinesi e di Conpait – Confederazione Pasticceri Italiani.

Le Cucine al Cacao nel mondo

Showcooking con la cucina Venezuelana, Peruviana, Portoghese, Messicana fino ad arrivare all’Africa con Camerun, Eritrea Senegal in collaborazione con l’associazione di promozione sociale Panafricando.

Fuori di Cioccolato

Molti gli eventi off della manifestazione in tutto il territorio cittadino, dal CioccoCabrio Bus che porterà a conoscere luoghi e storie legate al cioccolato sorseggiando la calda bevanda (info su www.somewhere.it) alla Merenda Reale® un viaggio nei caffè storici e nelle caffetterie delle Residenze Reali coinvolte, dove scegliere tra una fumante cioccolata calda o un Bicerin, al Tour Torino Golosa organizzato da www.turismotorino.org e ai percorsi nei caffè storici e nelle cioccolaterie a cura di  www.viaggiacorte.it .

 

CioccolaTò Diffuso

In molti ristoranti, nei dieci giorni più golosi dell’anno, si potranno degustare piatti dedicati al cioccolato.

CioccolaTissima

Incontro tra arte e cioccolato. Un’iniziativa realizzata in collaborazione con Artàporter e Diffussisima. Giovani artisti realizzeranno opere dedicate al cioccolato che saranno esposte nei locali storici, pasticcerie e cioccolaterie della città e, dal 3 al 6 novembre, in concomitanza con Artissima, anche in piazza San Carlo.

Lunedì 31 ottobre

CioccoHalloween

Cioccolatino O Scherzetto?

piazza San Carlo – Casa Cioccolatò – Ingresso libero fino a esaurimento posti

Una giornata di ‘eventi gustosi da paura’, giochi, animazione, horror games a cura di N.I.D.A. Nazionale Italiana dell’Amicizia. I bambini si sfideranno e verranno premiati in modo cioccolatoso.

Dalle 15 alle 17 – laboratorio bimbi con Silvia Federica Boldetti Pastry Queen 2016 – campionessa del mondo – Maestro Ampi. A seguire una grande sorpresa serale, sempre a cura di N.I.D.A. (CioccolaTò 2022 conferma la valenza sociale con progetti di sostegno e rinnova il legame con la ‘Nazionale Italiana dell’Amicizia’ che partecipa attivamente organizzando i momenti di animazione).

 

Giovedì 3 novembre
Convegno Cioccolato&Turismo

Ore 10.30 piazza San Carlo – Casa CioccolaTò

Ospiti nazionale e internazionali, collegati a distanza e in presenza si confrontano sulla valorizzazione e la tutela del patrimonio artistico, storico e culturale del cioccolato. Progetti e parole dalla produzione artigianale alla promozione, all’insegna del consumo responsabile. Appuntamento organizzato in collaborazione con Città di Torino, Camera di Commercio di Torino, Turismo Torino e Provincia, VisitPiemonte Dmo e The Chocolate Way la prima rete internazionale che lega città d’arte, capitali europee e distretti produttivi artigianali accomunati dal cioccolato.

Modera l’incontro Luca Ferrua Direttore di “Il Gusto”.

 

Venerdì 4 novembre

Il matrimonio d’amore tra cioccolato e caffè                                

Oropuro Caffè, main sponsor dell’edizione 2022 di CioccolaTò realizzerà laboratori e degustazioni tra caffè e cacao. Il giorno del caffè sarà Oropuro day, una giornata ricca di eventi, incontri e workshop in cui scoprire le caratteristiche e i più̀ antichi segreti della tostatura napoletana direttamente da professionisti del settore. In piazza San Carlo, allo stand Oropuro verrà riprodotto l’intero processo di torrefazione. In collaborazione con Desa e Centrale del Latte di Alessandria e Asti. Il programma completo e gli appuntamenti sono consultabili sul sito http://www.oropurocaffe.com.

 

Chocolate Food Experience e ChoccoDelivery 

Chocolate Food Experience spazio in piazza San Carlo dove si può gustare la cucina al cacao e ordinare i piatti direttamente da casa grazie alla collaborazione con Glovo. Un progetto partner anche con il Pastificio Bolognese Muzzarelli Torino.

I COMPAGNI DI VIAGGIO

La Cucina al Cacao nel Mondo. 

eBook ‘10 volte cioccolato’ di Paola Uberti – Dopo il grande successo di ‘Le Ricette del Risparmio’ (Libriricette) l’autrice ha realizzato in esclusiva per CioccolaTò una raccolta di 10 ricette provenienti da 10 paesi.

 

App Moovit

Particolare attenzione è stata riservata alla mobilità e all’accessibilità. L’app Moovit guiderà gli ospiti da casa fino a CioccolaTò con un web trip planner disponibile in 45 lingue. Raggiungere il centro di Torino in maniera sostenibile sarà semplice grazie alle diverse opzioni presenti all’interno dell’applicazione che permetteranno di scegliere tra mezzi pubblici, sharing o taxi.

CioccolaTò è un appuntamento della Città di Torino realizzato da Etica Srl. (foto Facebook CioccolaTo’)

Muore dopo la caduta dal secondo piano dell’ospedale

Era in cura presso la Clinica medica dell’ospedale Maggiore di Novara. Il paziente è caduto dalla finestra del secondo piano del padiglione H ed è stato soccorso dall’equipe del 118 sulla rampa delle ambulanze del pronto soccorso. I tentativi di salvarlo sono stati purtroppo inutili.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Controlli in Barriera Nizza, multe per oltre 40 mila euro a esercizi commerciali

Sabato sera, personale della Polizia di Stato, unitamente a personale della Polizia Municipale e dell’ASLTO1-S.I.A.N., dell’ASLTO1-S.Pre.S.A.L. e dell’Ispettorato del Lavoro di Torino ha controllato quattro esercizi commerciali siti in via Nizza. Nel corso del servizio sono state identificate 45 persone ed elevate sanzioni per un totale di 41000 euro, a cui si aggiunge la chiusura di due locali disposta con provvedimento del Questore avvenuta tra venerdì e sabato in questa via Cesare Balbo.

Sono state elevate sanzioni amministrative per un valore di 5350 euro, a una gastronomia di via Berthollet, dove sono state riscontrate scarse condizioni igienico sanitarie. Inoltre nel locale non era presente il manuale HACCP, l’autorizzazione insegne, la certificazione scarico fumi e il contratto olii esausti.

A distanza di poche ore, sono state elevate sanzioni per 9330 euro a un bar di via Nizza dove tra le plurime irregolarità sono state riscontrate carenze di tipo igienico sanitarie per la scarsa pulizia del locale e nella somministrazione degli alimenti.

Presso un secondo locale in via Nizza sono stati sequestrati 58 kg di alimenti, identificate due persone ed è stato accertato che sotto il banco frigo dell’esercizio pubblico erano presenti numerose blatte, un accumulo di sporcizia e una confusione che avrebbe reso difficile la lavorazione igienica degli alimenti. In questo caso sono state elevate sanzioni per un valore di 10900 euro per plurime violazioni di tipo amministrativo nonché per le irregolarità di tipo igienico sanitarie.

Dopo la mezzanotte, in un terzo locale in via Galliari, sono stati identificati 11 clienti oltre al personale e agli addetti alla sicurezza. È stato sanzionato il titolare dell’esercizio pubblico per 1666 euro in quanto uno dei suoi addetti non era iscritto all’apposito elenco per svolgere l’attività di addetto ai servizi di controllo. Elevate sanzioni per un valore di 8550 euro per l’aperura abusiva di attività di pubblico spettacolo con annessa attività di somministrazione.  Inoltre il titolare è stato sanzionato per un importo di 5000 euro poiché su un totale di 17 erano 11 i lavoratori irregolari, nonché ulteriori 1800 euro per ogni dipendente non assunto. L’attività è stata così sospesa fino ad avvenuta regolarizzazione del personale.

I controlli nelle aree oggetto di segnalazione da parte della cittadinanza continueranno con cadenza regolare nelle prossime settimane.

Politecnico: 128 docenti nella classifica top degli scienziati

Sono ben 128 i docenti del Politecnico inseriti nella classifica mondiale degli scienziati con livello più elevato di produttività scientifica (il 2% dei migliori al mondo) elaborata dai ricercatori dell’Università di Stanford e pubblicata nella prestigiosa rivista scientifica PLOS Biology.

Si tratta di una collaborazione tra la Stanford University ed Elsevier, attraverso il database per la ricerca scientifica mondiale “Scopus”, che ha messo a disposizione insiemi di dati relativi a indicatori di citazioni standardizzate riferite a ben 8,6 milioni di ricercatori di università e centri di ricerca di tutto il mondo, secondo una metrica che considera il numero di pubblicazioni e di citazioni nelle relative aree disciplinari.

Le liste, aggiornate al 2021, sono state prodotte con riferimento a 22 aree scientifiche e 176 sottocategorie, dall’astrofisica alla zoologia, secondo una classificazione del profilo dell’autore ottenuta con avanzate tecniche di machine learning intese a produrre risultati normalizzati e quindi confrontabili tra le diverse aree scientifiche.

L’analisi ha prodotto una lista di 195.605 scienziati che rientrano nel top 2% di professori e ricercatori che si distinguono a livello mondiale per autorevolezza scientifica. Di questi, 128 lavorano al Politecnico di Torino, il 14.2% del personale docente.

“Ancora una volta il Politecnico si conferma un ateneo di primo piano nella ricerca scientifica internazionale: i dati di questa classifica si riferiscono ai singoli ricercatori, ai quali vanno le mie congratulazioni, ma sicuramente si tratta di un risultato collettivo del nostro Ateneo, che ha favorito un ambiente dinamico e posto in essere condizioni che permettono a tutto il personale docente di dedicarsi alla ricerca ad alto livello”, commenta il Rettore Guido Saracco.

Torino e la festa delle zucche Le origini di Halloween: storia di spiriti e di rape

La tavolozza autunnale è alle porte. I rossi e gli arancioni stanno ingoiando i verdi ricordi estivi, le foglie a terra fanno scrocchiare i nostri passi sotto gli alberi, le nebbie avvolgono le mattine e per le vie del centro lodore delle castagne di mescola al fumo delle macchine torinesi.

Il colorato anticipatore dellinverno porta con sé brina e malinconia, ma anche una festa ormai pienamente inserita nelle nostre consuetudini, pur se non proprio appartenente alle tradizioni locali. This is Halloween! This is Halloween!


Il 31 ottobre sarà la notte dei fantasmi e degli incubi, e anche Torino si vestirà a tema. Nel centro e negli altri quartieri i locali si sono già organizzati per ospitare cene goliardiche e ritrovi di amici mascherati, i negozi hanno ormai quasi esaurito gli addobbi grotteschi, così come gli alimentari hanno terminato le zucche decorative e quelle da intagliare.
Una festività “bislacca” quella di Halloween, e non da tutti apprezzata, molti sono infatti i reticenti che non vogliono accettare tale manifestazione, poiché la ritengono una banale e sciocca abitudine americana, nientaltro che un pretesto per spendere e incrementare il meschino meccanismo del consumismo. Certamente lItalia non ha molto a che fare con tali festeggiamenti, ma è così sbagliato abbracciare altre consuetudini? Perché non ampliare il nostro bagaglio culturale e condividere con il mondo tradizioni e ricorrenze? Non è anche questo lo scopo della globalizzazione? E poi, siamo proprio sicuri di non aver nulla a che spartire con questo così commerciale Halloween? È forse opportuno riflettere sul tema. Il primo mito da sfatare è che Halloween sia in realtà una festa americana. Si tratta invece di una ricorrenza  diffusasi originariamente in Irlanda, le cui radici affondano nei festeggiamenti tipici dellantico capodanno celtico, detto Samhain. Sarà solo a partire dal Novecento, a seguito delle varie migrazioni, che la celebrazione arriva in America, dove certamente si diffonde e si permea tra le varie celebrazioni locali. Lodierno aspetto consumistico è ovviamente innegabile, ma allora dovremmo anche ridiscutere dei gadget della Befana e dei pulcini della Pasqua, per non parlare poi del caro San Nicola, tramutato in un fiammante e simpatico vecchietto bevitore di Coca-Cola. Una polemica decisamente lunga che, per quanto interessante, non credo sia il caso di affrontare ora.
Proseguiamo dunque.


Il termine “Halloween” – in irlandese “Hallow Een” – deriva dalla forma contratta “All HallowsEve”, dove larcaico hallow” significa “santo”; la festa è dunque traducibile come “Vigilia di tutti i santi”. Limportanza della ricorrenza è sottolineata dalla parola “eve”, presente nella denominazione completa di altre rilevanti giornate, come ad esempio “New Years Eve”, o  Christmas Eve”.
Ancora una volta possiamo affermare che le parole hanno una loro importanza, così come letimologia, che, anche in questo caso, fornisce loccasione di ponderare riguardo alla vera simbologia delle cose.Le antiche popolazioni, per lo più costituite da comunità di pastori e allevatori, erano solite scandire tempo e abitudini assecondando landamento delle stagioni: lestate finisce, i campi smettono di dare iloro frutti e gli animali devono rintanarsi per sopravvivere allinverno. È tale passaggio a segnare linizio di un nuovo ciclo. Questo importante momento veniva denominato “Samhain”, dal gaelico “samhuinn” ( da cui deriva lespressione “summer end”) e cadeva il primo di novembre. In Irlanda tale ricorrenza prende poi il nome di “Festa del sole”, unoccasione per ringraziare gli dei e propiziare le loro benevolenza in vista delle difficoltà invernali, gli uomini esorcizzavano larrivo del gelo accendendo grandi fuochi e danzando intorno a essi.Gli antichi hanno dunque una concezione ciclica del tempo, scandita da festività che segnano il passaggio da una stagione ad unaltra; nello specifico, i popoli anglofoni scandivano così il loro calendario: Samhain (31 ottobre), Lughnasadh (1 agosto), Beltane (30 aprile o 1 maggio), Imbolc (1-2 febbraio), Yule (21 dicembre), Ostara (21 marzo), Litha (21 giugno) e Mabon (21 settembre).Il mondo è magico agli occhi degli uomini arcaici, tutto sottostà al volere delle divinità, creature talvolta capricciose che governano le stagioni e gli agenti atmosferici.Le credenze si concretizzano in feste e rituali, abitudini che ben si radicano nel tempo, sono tradizioni solide su cui il Cristianesimo non riesce a imporsi. La soluzione è dunque quella di sovrapporre nuovi significati e contenuti alle abitudini del passato. Halloween non fa eccezione.


La celtica “Vigilia di tutti i Santi”, potrebbe avere diversi aspetti in comune con la nostra giornata di “Ognissanti:  in entrambi i casi si tratta di ricorrenze dedicate al ricordo dei defunti, in cui la tematica della mancanza dei cari si accosta metaforicamente  a ciò che sta avvenendo in natura: il mondo inaridisce e la terra, anche se momentaneamente, muore.
Eppure si festeggia. Perché proprio là dove riposano i nostri affetti, già si trova in nuce il germoglio che spunterà a primavera: non tutto è perduto, il prossimo ciclo porterà nuova vita, così mentre ricordiamo lamore provato per chi non c’è più, ci prepariamo ad accogliere le future nascite. I Celti credevano inoltre che proprio nella notte del 31 ottobre gli spiriiti dei morti potessero lasciare la loro terra, “Tir nan Oge”, luogo di eterna giovinezza e felicità, per aggirarsi in mezzo ai vivi. È un momento particolare, durante il quale spettri e uomini si ritrovano fianco a fianco e le leggi del tempo e dello spazio si dissolvono. Si unisce allora la paura dellAldilà con lallegria dellarrivo del nuovo anno, una miscela di stati danimo che porta gli uomini a radunarsi nei boschi, attorno ai fuochi sacri, sacrificando animali per compiacere le anime dei defunti e gli dei onnipresenti. In tali occasioni nascono due importanti consuetudini che si sono protratte fino ai nostri giorni – seppur con le debite differenze –  labitudine di mascherarsi, per spaventale gli spiriti malevoli, e quella di intagliare ortaggi a modi lanterne, per rendere meno buia quella notte così peculiare.
Le nostre attuali zucche erano in origine cipolle e rape, così come testimonia anche la leggenda di “Jack-o’-lantern”. Si tratta della mitica vicenda di un fabbro irlandese, astuto, avaro e dedito allo smodato uso di alcolici, il quale, una volta deceduto, venne cacciato sia dal Paradiso che dallInferno, e costretto a viaggiare in eterno, alla ricerca di un luogo in cui riposarsi. Secondo il racconto, luomo ormai dannato si era lamentato con il Diavolo delleccessivo buio del suo cammino, così il re degli Inferi gli lanciò un tizzone ardente per aiutarlo ad illuminare il suo pellegrinaggio. Il fabbro, non riuscendo a tenere la pietra infuocata in mano, scavò una rapa, e dentro vi inserì il tizzone. Ed è così che lo spirito di Jack vaga per sempre, ricurvo nel suo dolore, con solo una rapa intagliata per farsi luce nella notte più spaventosa dellanno.


Secondo la tradizione irlandese vi è un altro modo per invitare gli spiriti a proseguire oltre senza fare dispetti ai vivi, si preparavano dei cibi gustosi e si lasciavano fuori dalluscio insieme ad un grosso bicchiere di latte, in modo che i defunti potessero rifocillarsi in tranquillità. Pare ormai evidente che dietro le moderne maschere di gomma si celi molto altro. I costumi dei personaggi horror nascondono ancestrali tradizioni, le cui caratteristiche generali ricorrono negli usi di diversi paesi, accomunando varie parti del mondo.
Anche in Italia vi sono festività assimilabili a quella di Halloween, come per esempio la secolare tradizione del “Coccalu di muortu”, tipica di Serra San Bruno, in Calabria. In questa occasione i ragazzini intagliano delle zucche, gironzolano per le strade del paese e bussano alla porta delle persone chiedendo: “Mi lu pagati lu coccalu?” A Massafra, in provincia di Taranto, gli anziani raccontano che proprio la notte del 31 di ottobre l’“aneme du priatorie” (le anime del Purgatorio) escono dal cimitero per celebrare la Messa dei Morti. Unaltra usanza locale vuole che, in specifici periodi dellanno, venga lasciato un posto a tavola appositamente per le anime di chi non c’è più, con tanto di posate e tovagliolo. Secondo le credenze locali le anime ritornano ai loro luoghi di sepoltura la notte dellEpifania. In Piemonte diverse sono le usanze di origine precristiana che ancora sopravvivono. La stessa notte di Ognissanti è considerata magica; si consiglia di non uscire dopo il tramontare del sole, per evitare il rischio di incontrare i defunti che si riuniscono in processione. Unabitudine tipica del Monferrato vuole che, proprio nella notte del 31 ottobre, si dorma da un lato solo del letto, così da lasciare laltra parte libera per lo spirito di un parente. Molte ancora sono le ricorrenze che andrebbero citate, ma vi ruberei troppo tempo e non è ciò che intendo fare. Soprattutto ora che potrebbero venire a bussarvi alla porta. Chi sarà? Un innocente bambino voglioso di dolcetti o uno spirito errante in cerca di un podi ristoro?

Alessia Cagnotto 

Giornalismo investigativo: i vincitori del Premio Morrione

GIORNALISMO: L’INCHIESTA “SULLA LORO PELLE” VINCE L’UNDICESIMA EDIZIONE DEL PREMIO ROBERTO MORRIONE PER IL GIORNALISMO INVESTIGATIVO E IL PREMIO LIBERA GIOVANI

PREMIO BAFFO ROSSO A FRANCESCO ZIZOLA

TESTIMONE DEL PREMIO ROBERTO MORRIONE A CHIARA CAZZANIGA

30 ottobre 2022- Ha vinto l’undicesima edizione del Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo l’inchiesta “Sulla loro pelle” di Marika Ikonomu, Alessandro Leone, Simone Manda, che ha investigato l’opacità della gestione privata dei Centri di Permanenza per il Rimpatrio e le ripercussioni sui diritti basilari delle persone migranti. Tutor giornalistico: Sacha Biazzo, giornalista di Fanpage.it

MOTIVAZIONE DELLA GIURIA: L’inchiesta “Sulla loro pelle” dà voce agli ultimi con equilibrio e forza narrativa attraverso immagini e testimonianze, con maturità professionale e attenzione al linguaggio visivo e narrativo. Un lavoro toccante, di attualità, sempre più necessario, che tiene accesa l’attenzione su un tema, quello dei Centri di Permanenza per i Rimpatri, veri e propri luoghi di detenzione di cui si parla sempre troppo poco. TRAILER DELL’INCHIESTA VINCITRICE https://youtu.be/hb5XBVFUzDY

A “Sulla loro pelle” va anche il Premio Libera Giovani, assegnato dagli studenti e dalle studentesse dell’Istituto J.B. Beccari, ai quali sono state presentate in anteprima le inchieste finaliste durante un incontro organizzato con Libera Piemonte.

Sono arrivate in finale: la video inchiesta “Ipossia Montana” di Cecilia Fasciani, Andrea Giagnorio, Sofia Nardacchione che racconta i legami tra spopolamento dell’Appennino bolognese, mafie e fondi del PNRR, tutor Cataldo Ciccolella e Giulio Valesini; inchiesta multimediale “Scatole Cinesi” di Margherita Capacci, Ludovica Meacci, Sofia Turati sui tentativi di ingerenza del Partito comunista cinese in Italia, tutor Francesco Piccinini; l’inchiesta video “Colpo di Lusso in Birmania” di Francesco Boscarol, Ludovica Iacovacci, Priscilla Ruggiero sul commercio di teak e pietre preziose birmane che arrivano in Italia nonostante le sanzioni, tutor Maria Cuffaro; il radio – podcast “Sotto gli occhi di tutti” di Francesco Tedeschi sulle connessioni tra lo sviluppo della chimica nazionale e l’inquinamento chimico in Piemonte, tutor Arcangelo Ferri.

Durante la serata il fotografo Francesco Zizola ha ricevuto il Premio Baffo Rosso 2022 con la seguente motivazione: “Nella sua carriera ha abbracciato percorsi fotografici differenti sempre con l’intento tipico del lavoro giornalistico di indagare la realtà e riportarla nelle sue contraddizioni più profonde o a volte nella sua semplice manifestazione, che sia drammatica o sorprendente. Un mondo raccontato con grande umanità e passione per il pianeta intero. La sua fotografia porta il segno di una scelta etica e professionale, e di un percorso di approfondimento, di inchiesta e di sperimentazione. In ogni suo scatto si trovano intuizione e accuratezza, sensibilità e profondità, tratti distintivi che sono divenuti negli anni esempio per giovani generazioni di reporter.”

La giornalista Chiara Cazzaniga ha ricevuto il riconoscimento “Testimone del Premio Roberto Morrione” con questa motivazione: “Professionista capace di illuminare gli angoli bui della cronaca senza mai abbandonare la passione per la verità, con una grande empatia e attenzione alla storia delle persone. Spinta da uno spirito investigativo tenace e scrupoloso e senza mai lasciare nulla al caso, il suo lavoro di inchiesta è stimolo concreto per i giovani che vogliono affrontare la carriera di giornalista. Una menzione speciale merita il suo lavoro investigativo svolto sul caso Alpi-Hrovatin che ha portato alla riapertura del processo e alla conseguente scarcerazione di Hashi Omar Hassan.”

La Giuria del premio, riservato agli under30, è presieduta da Giuseppe Giulietti e composta da Luca Ajroldi, Paolo Aleotti, Piero Badaloni, Giuliano Berretta, Giulia Bosetti, Valerio Cataldi, Francesco Cavalli, Chiara Cazzaniga, Giovanni Celsi, Enzo Chiarullo, Marco Damilano, Giovanni De Luca, Amalia De Simone, Antonio Di Bella, Alessandro di Nunzio, Lorenzo Di Pietro, Mara Filippi Morrione, Lorenzo Frigerio, Alessandro Gaeta, Diego Gandolfo, Duilio Giammaria, Gian Mario Gillio, Antonella Graziani, Karina Guarino Laterza, Celia Guimaraes, Udo Gümpel, Stefano Lamorgese, Francesco Laurenti, Dina Lauricella, Elisa Marincola, Flaviano Masella, Anna Migotto, Giorgio Mottola, Fausto Pellegrini, Raffaella Pusceddu, Alessandro Rocca, Luca Rosini, Federico Ruffo, Sandro Ruotolo, Mario Sanna, Giorgio Santelli, Pietro Suber, Giovanni Tizian, Maurizio Torrealta, Andrea Vianello.

La serata è stata condotta da Marino Sinibaldi, presidente del Centro per il Libro e per la lettura.

LA RETE DEL PREMIO ROBERTO MORRIONE

Il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo è promosso dall’associazione Amici di Roberto Morrione in collaborazione con la Rai, con il contributo di Otto per Mille della Chiesa Valdese, Fondazione Crt, Compagnia di San Paolo, Fondazione Circolo dei lettori, Federazione Nazionale della Stampa Italiana, UsigRai, IND-International Network Distribution, Ordine Nazionale dei Giornalisti, Ordine dei Giornalisti del Piemonte, Associazione della Stampa Subalpina. Il Premio è realizzato in partnership con ANMIL -Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Articolo21, Carta di Roma, Euganea Film Festival, Eurovisioni, Italian Contemporary Film Festival-Toronto, Fiera del Libro di Iglesias, I Siciliani, Libera Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie, Libera Piemonte, OGR Torino, Osservatorio di Pavia, Premio Città di Sasso Marconi, Scuola di giornalismo Lelio Basso, Trame Festival, UCSI. Sono media partner Agenzia Dire, Domani, Fanpage.it, Libera Informazione, Riforma.it, Radio Beckwith, ToRadio, Corriere della Sera Torino, La Repubblica Torino, La Stampa Torino. Si ringraziano Rai News 24, RAI Italia, RAI Radio 1, RAI Radio 3, TGR, Rai Per la Sostenibilità, Rai Teche.

Per maggiori info: http://www.premiorobertomorrione.it

Ragazza aggredita e violentata nel campus universitario

Una ragazza di 23 anni  è stata aggredita e violentata nel campus universitario Paolo Borsellino  a Torino, ed è stata ricoverata in ospedale. Il fatto è accaduto ieri sera dopo la mezzanotte. In base a una prima ricostruzione della polizia, la studentessa originaria di Messina, ha sentito bussare alla porta della propria stanza. Credeva che fosse qualche altro studente e ha aperto. Un uomo, l’aggressore, si sarebbe dunque introdotto nel campus e sembra che abbia bussato anche ad altre porte. Il sindaco Lo Russo ha espresso la propria solidarietà alla giovane studentessa.

Aggredito il sindaco di Giaveno, colpito alla testa: è grave in ospedale

Solidarietà da parte di tutte le forze politiche al sindaco di Giaveno  Carlo Giacone, di  62 anni, che è stato aggredito da uno sconosciuto ieri sera prima di mezzanotte in centro città ed è rimasto ferito in modo grave. Giacone è stato colpito più volte alla testa con un corpo contundente, ed è stato portato all’ospedale di Rivoli.  Non è in pericolo di vita ma ha riportato fratture craniche. La prognosi è riservata. I carabinieri stanno indagando

 

Arrestato passeur afghano per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina

Presso l’area di servizio “Gran Bosco” dell’A/32 direzione Francia

Nella nottata del giorno 25 ottobre u.s., personale della Polizia di Stato ha arrestato un cittadino afghano, per favoreggiamento aggravato dell’immigrazione irregolare. In particolare, dopo una preventiva analisi dei flussi migratori transitanti nell’area di Salbertrand (TO), personale del Settore Polizia di Frontiera di Bardonecchia ha predisposto un articolatoservizio di polizia giudiziaria, che ha permesso di ricostruire le fasi di arrivo di un gruppo consistente di stranieri irregolari presso la stazione ferroviaria di Salbertrand e il loro temporaneo spostamento nella vicina boscaglia, in attesa del momento propizio per il loro successivo caricamento a bordo dei rimorchi dei mezzi pesanti lasciati in sosta nella vicina area di servizio “Gran Bosco” dell’autostrada Torino Bardonecchia, direzione Francia.

E’ stato così possibile individuare il passeur afghano, proprio nella fase esecutiva del reato, rintracciando 6 stranieri già rinchiusi all’interno di un rimorchio ed altri 9 nelle immediate vicinanze dei mezzi, in attesa di essere collocati su altri rimorchi. Gli autisti dei mezzi sono risultati estranei alla vicenda.

Gli stranieri sono stati condotti presso i locali della Polizia di Frontiera di Bardonecchia, per le attività di identificazione e assistenza.

L’arrestato, per cui vige la presunzione di innocenza sino alla conclusione del procedimento penale, è stato associato alla casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente.

L’episodio, a distanza di un anno da un analogo fatto in cui è stato arrestato un cittadino iracheno, conferma l’area confinariadella provincia di Torino quale punto nevralgico di transito dei flussi migratori diretti verso la Francia.

Con l’istituzione dell’Ufficio di Frontiera di Bardonecchia, avviato il 28 giugno 2021, si è così inteso rafforzare il dispositivo di controllo dell’area confinaria, basato su un complesso sistema di cooperazione e scambio informativo con l’omologa polizia di frontiera d’oltralpe, anche attraverso servizi di pattugliamento congiunto lungo gli assi montani del Frejus, Monginevro e Moncenisio.

In poco più di un anno sono stati quindi conseguiti importanti risultati operativi, con la gestione di quasi 15 mila respinti, 781stranieri irregolari sul territorio nazionale riammessi verso la Francia, 200 persone denunciate e 168 arrestate, molte delle quali per possesso di documenti falsi e favoreggiamento dell’immigrazione irregolare.