Questa mattina a Torino verso le 4,30 i carabinieri hanno arrestato un 30enne. È accusato di tentata violenza sessuale nei confronti di una 22enne. La giovane e’ stata aggredita e palpeggiata mentre stava camminando per strada all’angolo con via Gorizia. Le sue urla sono state udite dal gestore del vicino bar Delia che è giunto in suo soccorso fino all’arrivo dei militari.
Dopo l’uccisione del 19enne ivoriano in Barriera di Milano le telecamere di videosorveglianza hanno permesso alla polizia di identificare alcuni tra i presunti partecipanti alla rissa della notte di venerdì 2 maggio. A svolgere le indagini la squadra mobile di Torino, coordinata dal pubblico ministero Francesco La Rosa. Alla rissa, legata con ogni probabilità a questioni di spaccio, erano presenti circa venti persone. Al momento non sono ancora stati effettuati arresti.
“Avanti un altro!” Il quiz televisivo condotto da Paolo Bonolis & Luca Laurenti
CASTING CONCORRENTI TORINO 20 E 21 MAGGIO 2025
Per partecipare al casting (solo maggiorenni) potete scegliere tra una di queste opzioni: inviare una email a avantiunaltro@sdl2005.it con i vostri dati anagrafici, il vostro recapito telefonico ed una fotografia (inclusa la seguente dichiarazione liberatoria: “Autorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi dell’art. 13 del Regolamento Europeo 679/2016, così come da informativa Privacy presente sul sito www.sdl.tv). Compilare l’apposito form sul sito www.sdl.tv Lasciare un messaggio in segreteria telefonica allo 06 62 28 69 00
La Regione ha approvato i nuovi corsi di Istruzione e Formazione Tecnica Superiore (IFTS) per l’anno 2025. Interamente gratuiti grazie a un finanziamento di 2,5 milioni di euro del Fondo Sociale Europeo, i corsi sono frutto della collaborazione tra scuole secondarie di secondo grado, agenzie formative accreditate, università e imprese del territorio.
Chi può partecipare
Possono iscriversi:
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giovani e adulti in possesso di un diploma di scuola superiore o di diploma professionale di tecnico;
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studenti ammessi al quinto anno della scuola secondaria di secondo grado;
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candidati senza diploma, ma con competenze acquisite in percorsi formativi, lavorativi o scolastici successivi all’obbligo d’istruzione (previa verifica delle competenze).
È previsto un test di ammissione per l’accesso.
Come si svolgono i corsi
I percorsi IFTS offrono una formazione tecnica avanzata in ambiti strategici come:
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disegno e progettazione industriale,
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marketing dei prodotti locali,
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amministrazione economico-finanziaria,
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logistica e programmazione della produzione,
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informatica applicata alla medicina,
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edilizia innovativa,
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allestimento scenico,
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artigianato del Made in Italy,
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installazione e manutenzione di impianti,
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progettazione e gestione di database.
Ogni corso ha una durata annuale di 800 ore, suddivise tra teoria, pratica e laboratorio, con una forte componente di apprendimento sul campo: almeno il 50% delle ore è curato da professionisti del settore e include attività in alternanza scuola-lavoro. Le aziende partner possono inoltre offrire contratti di apprendistato agli studenti più meritevoli.
Al termine del percorso, e dopo il superamento della prova finale, si ottiene un certificato di specializzazione tecnica superiore, riconosciuto a livello nazionale.
Una formazione che crea occupazione
“Con i corsi Ifts offriamo ai giovani e agli adulti un’opportunità concreta di specializzazione tecnica di alto livello, in stretta sinergia con il mondo produttivo – commenta Elena Chiorino, vicepresidente e assessore regionale alla Formazione professionale – È un modello virtuoso di formazione mirata che risponde alle reali esigenze del tessuto economico piemontese e consente un rapido inserimento lavorativo. Investiamo 2,5 milioni di euro perché crediamo nel valore del saper fare e nella formazione come leva strategica per garantire occupazione di qualità e sviluppo per il nostro territorio”.
CURARSI CON LA RICERCA IN PIEMONTE
Vi proponiamo a rubrica della Regione Piemonte, in collaborazione con il DAIRI Regionale (DAIRI-R), che racconta la ricerca all’interno delle singole Aziende Sanitarie Regionali. Dopo aver raccontato l’importanza di fare ricerca e di avere Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) sul territorio al fine di migliorare sempre di più le cure e i servizi offerti, nonché il ruolo del DAIRI – R nella governance della ricerca sanitaria del Piemonte, ogni settimana verrà approfondita un’esperienza diversa, per valorizzare il lavoro svolto nelle diverse ASR e le buone pratiche che contribuiscono a costruire un sistema sanitario innovativo e fondato sull’evidenza scientifica.
Tra studi e innovazione con Aziende Sanitarie e IRCCS. Umanizzazione e innovazione in Oncoematologia Pediatrica
All’interno dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino (OIRM) la ricerca si sviluppa in stretta connessione con l’attività clinica, integrando approcci avanzati — dalla genomica all’uso di biomarcatori innovativi, fino al supporto psiconcologico — per migliorare ogni fase del percorso di cura del bambino e del suo nucleo familiare.
Ne è un esempio lo studio nazionale multicentrico SAR-GEN_ITA, attivato in collaborazione con l’Associazione Italiana Ematologia Oncologia Pediatrica. Lo studio, presentato nel 2023 alla conferenza europea di oncologia pediatrica, ha analizzato il profilo genomico di 73 pazienti affetti da sarcoma osseo con un’età media di 14 anni, raccogliendo campioni tumorali e di sangue per il sequenziamento dell’esoma e dell’RNA. I dati preliminari sembrano suggerire che il sequenziamento dei campioni di sarcoma osseo pediatrico è fattibile e potrebbe cambiare la strategia di trattamento in circa il 50% dei pazienti. La ricerca ha coinvolto l’Italian Institute for Genomic Medicine, il laboratorio Centro Trapianti e Cellule Staminali del Regina Margherita e l’Unità Ricerca e Sviluppo Clinico OIRM, offrendo un modello concreto di medicina personalizzata.
Sempre nel contesto dell’Oncoematologia, l’Ospedale Infantile coordina a livello nazionale lo studio TRAP ADM sui biomarcatori per la diagnosi precoce di infezioni e complicanze post-trapianto di cellule staminali ematopoietiche. Al centro dello studio, promosso in collaborazione con l’Università di Torino, vi è la pro-adrenomedullina (pro-ADM), potenziale nuovo indicatore rispetto alla procalcitonina oggi utilizzata. I risultati preliminari, già presentati a Seattle nel 2023, evidenziano che la pro-ADM consente un’identificazione più tempestiva delle complicanze gravi, migliorando così la prognosi e la gestione clinica. Lo studio, che ha già coinvolto 100 pazienti affetti da diverse patologie tra cui leucemia linfoblastica acuta, leucemia mieloide acuta, sindrome mielodisplastica, anemia di Fanconi e altre malattie rare, rappresenta un importante passo avanti nella cura dei bambini immunocompromessi, aprendo nuove prospettive per migliorare la tempestività e l’accuratezza diagnostica delle complicanze, con un impatto positivo sulla sopravvivenza e sulla qualità di vita dei giovani pazienti.
Infine, la Struttura Complessa di Oncoematologia Pediatrica, conduce una ricerca clinica innovativa sull’uso dell’EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing) come supporto psiconcologico durante il percorso di cura. Lo studio condotto dall’equipe di Psiconcologia intende confrontare l’efficacia dell’EMDR, ovvero una metodologia completa che utilizza i movimenti oculari o altre forme di stimolazione alternata destra/sinistra (visiva, uditiva, tattile) per trattare disturbi legati a esperienze traumatiche o particolarmente stressanti sul piano emotivo, con la psicoterapia standard in bambini e caregiver. I primi risultati, ottenuti su 60 partecipanti, mostrano una significativa riduzione di stress e sintomi intrusivi dopo poche sedute, oltre a un aumento della resilienza emotiva. L’EMDR si conferma quindi come un metodo evidence-based capace di sostenere il benessere psicologico dei piccoli pazienti in tutte le fasi della malattia.
Dalla profilazione genomica alle emozioni, passando per l’identificazione precoce delle complicanze infettive, l’Ospedale Regina Margherita di Torino testimonia il valore della ricerca pediatrica come motore di umanizzazione, precisione e innovazione, al servizio della salute dei più piccoli.
In via Garibaldi apre OkSigma
Inaugurazione nuovo supermercato OkSigma – Marel Società Benefit
“Oggi ci troviamo insieme a rinnovare un impegno che non può e non deve esaurirsi nel solo ricordo – ha dichiarato l’assessora della Città di Torino Chiara Foglietta -. In un mondo scosso da nuove guerre, da profonde diseguaglianze sociali, da crisi ambientali e da ondate di odio, dobbiamo ribadire che ciò che è successo in passato può ancora ripetersi. Il pericolo si annida ogni volta che “gli uomini si armano, non solo di fucili, ma di odio”. Mauthausen è stato l’ultimo campo nazista ad essere liberato: i prigionieri che vi erano internati erano destinati a non fare più ritorno. Vi furono deportati oppositori politici, ebrei, rom, omosessuali, persone di diverse nazionalità e religioni. 190mila persone passarono da Mauthausen, circa 90mila vi trovarono la morte. La memoria è un’azione, un atto civile, un modo per scegliere, ogni giorno, da che parte stare. La lotta per la libertà e la democrazia non è mai finita e il nostro compito è proseguire, anche quando è difficile. Lo dobbiamo a chi è stato internato e deportato, a chi ha resistito, a noi stessi e alle generazioni che verranno”.
Al Cimitero monumentale si è tenuto l’omaggio ai caduti al cippo dei Deportati e degli Internati Militari, al Campo della Gloria e alla lapide degli Ebrei deportati. Alla cerimonia in Sala Rossa sono intervenuti, oltre all’assessora Foglietta, il capogruppo del Partito Democratico Claudio Cerrato e la presidente dell’Associazione Nazionale ex Deportati Susanna Maruffi.
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World Lupus Day a Torino
9 – 10 maggio: GIORNATA MONDIALE DEL LUPUS – La facciata dell’ospedale Molinette di Torino e la Mole Antonelliana si illumineranno di viola
Sabato 10 maggio si svolgerà il WORLD LUPUS DAY, la Giornata mondiale del Lupus.
Si tratta di un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su questa malattia, per la quale ancora molto c’è da fare in termini di assistenza e di ricerca.
Per questo motivo la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino ospedale Molinette (diretta dal dottor Enrico Fusaro), per venerdì 9 maggio ha organizzato un evento scientifico “VascuLES”, che tratterà degli ultimi aggiornamenti relativi al Lupus ed alle Vasculiti Sistemiche, patologie molto impegnative e che hanno un forte impatto sia sul singolo paziente sia dal punto di vista sanitario e sociale.
Nella serata sempre del 9 maggio, al termine del Convegno, per celebrare in modo simbolico questa giornata, in collaborazione con il Gruppo LES italiano ODV, la facciata dell’ospedale Molinette si illuminerà di viola, il colore simbolo del LES (Lupus Eritematoso Sistemico). Sarà un modo per “fare luce” su una patologia ancora poco nota, che necessita di essere maggiormente conosciuta per migliorarne l’assistenza e per svilupparne la ricerca.
Nella serata di sabato 10 maggio per le stesse finalità, si illuminerà di viola la Mole Antonelliana
Il Lupus Eritematoso Sistemico, questo è il nome completo della malattia, abbreviato in LES, è una malattia sistemica, ovvero che interessa tutto l’organismo, di cui non si conosce ancora la causa, sebbene se ne riconosca la natura autoimmune.
Il LES presenta una prevalenza intorno ai 50 casi ogni 100.000 abitanti, il che permette di stimare che ne siano affette circa 500 persone a Torino, 1100 nella città metropolitana e 2100 nella regione Piemonte.
Il LES è una patologia prevalentemente femminile con un rapporto 9:1 tra femmine e maschi. Colpisce in particolar modo le donne in età fertile tra i 18 ed i 45 anni, ma può essere riscontrato anche nell’età infantile. Il Lupus Eritematoso Sistemico è una patologia cronica e complessa, le cui manifestazioni cliniche presentano elevata variabilità da individuo a individuo ed anche in momenti diversi della storia di uno stesso paziente. I principali bersagli sono rappresentati da cute, reni, articolazioni, sistema nervoso, cuore e dall’interessamento ematologico. La malattia si caratterizza per fasi di minore attività e fasi di riacutizzazione (i cosiddetti flares).
La diagnosi si basa sui dati clinici e sulle alterazioni di esami strumentali. Tra questi, gli esami di laboratorio evidenziano alterazioni immunologiche tipiche del LES, utili sia alla diagnosi sia nei controlli successivi per valutare l’attività della malattia.
Il trattamento del LES si pone più obiettivi:
• evitare le riacutizzazioni tramite terapie di mantenimento;
• indurre la remissione dell’attività di malattia, nelle fasi di riattivazione;
• trattare le comorbidità e ridurre il rischio di effetti collaterali delle terapie (diabete, ipertensione, glaucoma, osteoporosi, etc);
• migliorare la qualità della vita e consentire alla persona ammalata di realizzare tutti i progetti di vita al pari di una persona sana, tra cui il compimento regolare della gravidanza.
La terapia deve essere personalizzata su ogni paziente, anche se le raccomandazioni delle società scientifiche pongono dei punti fermi. La terapia farmacologica prevede la combinazione o l’uso sequenziale di cortisonici, farmaci immunosoppressori o immunomodulanti e dei farmaci cosiddetti antimalarici, in quanto quella fu la loro prima applicazione.
Per favorire l’approccio multidisciplinare nella cura del LES, è attiva presso la Reumatologia della Città della Salute e della Scienza di Torino, una Lupus Clinic, nata in collaborazione e con il sostegno del Gruppo LES Italiano ODV. La prima finalità della Lupus Clinic consiste in una precoce presa in carico del paziente sin dalle prime fasi di sospetto diagnostico e quindi in tutte le fasi successive di malattia, quindi favorendo la diagnosi precoce, la gestione multidisciplinare, la collaborazione con il medico di medicina generale, garantendo l’accesso a terapie innovative e sviluppando attività di ricerca, con possibilità di poter usufruire di terapie sperimentali.
Consegnata una targa alla delegazione francese
Nell’ambito della Fiera di Primavera, svoltasi domenica 4 maggio e organizzata dalla Pro Loco di Volpiano con il patrocinio del Comune e la partecipazione di numerose associazioni del territorio, si è tenuta una cerimonia ufficiale presso la Piazzetta dell’Amicizia, accanto al Municipio.
Il momento istituzionale ha celebrato i 15 anni di gemellaggio tra il Comune di Volpiano e il Comune francese di Castries. Il Sindaco Giovanni Panichelli ha consegnato una targa commemorativa alla Sindaca di Castries, Claudine Vassas Mejri, per rinnovare i legami di amicizia e collaborazione tra le due comunità.
«Oltre a momenti istituzionali come questo, c’è davvero un’amicizia piena, profonda e autentica: è questo il vero cuore del gemellaggio», ha dichiarato il Sindaco Panichelli durante il suo intervento. «Ringrazio gli amici di Castries per aver offerto alla nostra comunità la brazucade, un piatto tipico a base di cozze, gesto che testimonia lo spirito di condivisione che ci unisce. A settembre restituiremo la cortesia con una visita a Castries, portando con noi sapori italiani, grazie alla collaborazione della Pro Loco: prepareremo un piatto tipico piemontese».
Il Sindaco ha inoltre ringraziato le famiglie ospitanti, tutti i volontari coinvolti e in particolare l’Assessora Barbara Sapino per l’impegno e la disponibilità dimostrata nell’organizzazione.
«La Francia e l’Italia sono geograficamente vicine – hanno concluso il Sindaco Giovanni Panichelli e il presidente della Pro Loco Mauro Brunello – ma Volpiano e Castries lo sono ancora di più: la distanza non conta quando c’è un’amicizia sincera che ci lega».
Sorrisi solidali, una seconda vita agli oggetti
Mi piace condividere una bella iniziativa, donare è condivisione, cura e sostenibilità , a volte non sai dove mettere oggetti che per noi diventano un plus, mentre ad altri portano gioia e felicità non avendo la possibilità di acquistarne…
Sorrisi solidarietà è un iniziativa consolidata negli anni. Sorrisi Solidali 2025 –
