CRONACA- Pagina 69

Ambulanti sanzionati dalla polizia

La Polizia di Stato ha effettuato un controllo presso le aree mercatali di Corso Racconigi, corso Brunelleschi e via Dante di Nanni, di pertinenza del Comm.to di P.S. San Paolo, area in cui erano state segnalate criticità tramite l’applicazione YouPol.

Presso il mercato aperto di corso Racconigi 26, in collaborazione con personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte e della Polizia Locale, i poliziotti appuravano la vendita di oggettistica ed indumenti vari da parte di un cittadino marocchino e di una nomade, entrambi privi della prescritta autorizzazione comunale.

Tutto il materiale esposto in vendita veniva sottoposto a sequestro amministrativo ai fini della confisca, ai due ambulanti venivano elevate sanzioni amministrative, per ciascuno, dell’importo di 5.164 €.

Il cittadino marocchino, inoltre, risultava destinatario di un ordine di espulsione del Sig. Prefetto di Torino notificatogli lo scorso luglio e per questo veniva denunciato alla Procura della Repubblica di Torino; nei suoi confronti veniva contestualmente emesso un ordine di allontanamento dal territorio italiano entro 7 giorni dal Questore.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.

Spaccio, arrestato un 26enne

Un ventiseienne italiano è stato arrestato e posto ai domiciliari dalla Polizia di Stato per detenzione e spaccio di sostanza stupefacente.

I motociclisti delle “Nibbio” dell’UPGeSP stavano percorrendo una via nell’area di Parco di Vittorio quando la loro attenzione veniva attirata da un odore persistente di sostanza stupefacente che diveniva più intenso man mano che si avvicinavano ad un portone di uno stabile.

All’interno, i poliziotti individuavano un alloggio sospetto e, dopo averne identificato gli occupanti, il più giovane consegnava spontaneamente due felpe ove era occultato dello stupefacente.

Ne seguiva un’accurata perquisizione che portava al rinvenimento, nella camera del giovane, di numerose buste sottovuoto, di dimensioni diverse. Alcune erano piene di marijuana e hashish, altre ne riportavano soltanto dei residui.

Attaccata alla scrivania della stanza, gli operatori rinvenivano anche una ventola elettrica con filtro al carbonio, escamotage utilizzato dal ventiseienne per ridurre l’odore dei cannabinoidi.

Veniva, infine, rinvenuto diverso materiale utile al confezionamento, come un bilancino di precisione, delle forbici, dei rotoli di pellicola trasparente, ancora sporco di sostanza, e la somma di denaro di 1.220€ in contanti.

La locale Procura della Repubblica ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato sino alla sentenza definitiva.

Controlli di polizia in zona San Donato

La Polizia di Stato, in collaborazione con la Polizia Locale e con i tecnici del Comune di Torino, di IRETI, di ITALGAS e dell’ASL, ha effettuato un controllo presso uno stabile di corso Umbria, gestito da una cooperativa che si occupa della collocazione dei migranti sul territorio, la cui problematicità era stata segnalata in sede di tavolo per la sicurezza della circoscrizione.

In uno dei 20 appartamenti controllati sono stati trovati due minori, di origine senegalese, privi di documenti e di qualsiasi forma di assistenza da parte di un maggiorenne. Entrambi, dopo esser stati compiutamente identificati, sono stati affidati al servizio minori del Comune per fornire agli stessi una collocazione idonea alle loro esigenze.

Nel corso dell’attività è stata accertata la rimozione di alcuni contatori dell’elettricità e, a seguito dei relativi accertamenti, ben 11 persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Torino per furto di energia elettrica.

Sempre per irregolarità sono state chiuse 12 utenze del gas e rimosse 10 bombole pericolose per l’incolumità degli inquilini.

Sette persone sono state accompagnate presso l’Ufficio Immigrazione della Questura per la verifica della loro posizione sul territorio nazionale. Un cittadino nigeriano è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Torino per la violazione delle norme sull’immigrazione.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati sino alla sentenza definitiva.

L’impegno di Karibu in Mozambico

Karibu porta aiuti concreti e tangibili in Mozambico,

sostenendo gli orfani e l’emancipazione della donna,

combattendo la povertà e la violenza,

e favorendo  il diritto alla vita e all’istruzione

L’associazione Karibu Costigliole OdV, impegnata da oltre vent’anni a portare aiuti concre-

ti e sostenibili a bambini orfani, ragazze in difficoltà e donne vulnerabili in Mozambico, si

distingue per un approccio diretto e tangibile, tratto distintivo che permette ai benefattori

la sicurezza che ogni offerta giunga a destinazione: ogni anno, infatti, un paio di volontari

si reca a proprie spese sul posto per acquistare cibo, beni di prima necessità, medicinali

e materiale scolastico nei mercati locali, e per investire nella formazione e nello sviluppo

sostenibile, costruendo scuole e pozzi, al fine di rendere sempre più indipendente la po-

polazione.

Non è solo un ente benefico, quindi, ma una vera e propria famiglia solidale che ha fatto

suo il motto di Suor Ermanna Bottasso, missionaria della Consolata originaria di Costiglio-

le Saluzzo, dove ha sede l’associazione, che ha saputo dare un grandissimo insegnamen-

to alle “sue” ragazze del Lar “Irene Stefani” di Montepuez: “Gratuitamente ho ricevuto, gra-

tuitamente do” (Mt 10,8).

Come racconta Krizia Ribotta Giraudo, presidente dell’associazione: “Il nostro approccio è

sempre stato quello: ci autofinanziamo non solo per andare in Africa, ma anche per le spese

dell’assicurazione dei volontari e di tutte quelle legate al mantenimento dell’associazione, se-

condo le normative previste dal RUNTS. Tutte le donazioni che raccogliamo vengono destina-

te al 100% ai nostri progetti, e ci rechiamo di persona per gestire il denaro nel migliore dei

modi, contrattando nei negozi locali, perché si tratta dei “loro” orfani e bambini, quindi è giu-

sto che il popolo, ognuno nel suo piccolo, dia un contributo concreto. Questo garantisce un

aiuto immediato e sostiene l’economia locale”.

Oggi Karibu sostiene quattro progetti principali, in tre diverse province del Paese: due in

Zambesia, uno in Niassa e uno a Nampula.

A Gurue (Zambesia), l’orfanotrofio “Arco Iris”, che accoglie bambini che hanno perso en-

trambi i genitori, e la scuolina “Espaço Aberto”, che fornisce un’istruzione a bambini in

età prescolare, dai 3 ai 5 anni, provenienti da famiglie povere che lavorano nei campi e

che non possono occuparsi dei figli, che crescerebbero quindi per strada.

A Mepanhira (Niassa), un infantario, dove arrivano bimbi appena nati perché la madre –

spesso molto giovane, di 13 o 14 anni – è morta o di parto o di emorragia in seguito al

parto. Qui Karibu è molto conosciuta dalla popolazione locale, che quando sa dell’arrivo

“delle bianche” viene apposta alla Messa per salutarle, parlare con loro, e, soprattutto,

ringraziarle per il grande dono del pozzo. L’associazione, infatti, oltre ad aver finanziato un

pollaio per l’orfanotrofio nel 2017, nel 2022 ha comprato un nuovo portone, per evitare il

rischio che le belve potessero entrare e mangiare i piccoli, e con molti sacrifici, ha costrui-

to un pozzo per far sì che non solo gli orfani, ma l’intera popolazione potesse attingere ad

acqua pulita, evitando malattie e i numerosi chilometri a piedi da fare per andarsela a pro-

curare. Le due volontarie, Costanza Colombero, vice presidente e fondatrice di Karibu e

Krizia, erano sul posto quando sono stati fatti i lavori di scavo, e insieme a tutta la comu-

nità hanno assistito al primo getto d’acqua. Pozzo, questo, che è il secondo che l’asso-

ciazione ha costruito, dopo quello realizzato a Montepuez nel lar “Irene Stefani”.

A Nampula, invece, il progetto più recente, ancora in corso, della “Casa di Suor Erman-

na”, una struttura che vuol essere un rifugio sicuro e un’opportunità di rinascita per orfani,

vedove, ragazze e donne vulnerabili che vivono in condizioni di estrema difficoltà nei vil-

laggi della savana. La Casa di accoglienza, il cui costo complessivo ammonta a 50mila

euro, rappresenta un luogo di speranza, dove le giovani possono ricevere istruzione, sup-

porto psicologico e protezione, mentre le donne maltrattate e vittime di violenza trovano

un ambiente di cura e recupero. Grazie a questo progetto, molte persone hanno la possi-

bilità di costruire un futuro migliore, lontano dalla povertà e dalla sofferenza.

“A luglio e agosto – racconta la presidente – abbiamo seguito l’avanzamento dei lavori, co-

struendo il muro di recinzione per delimitarne la proprietà. Abbiamo anche incontrato diverse

ex ragazze del Lar, ormai cresciute e molte di loro mamme, che ancora si ricordano di noi e si

commuovono a ricordare la “loro” mamma, Suor Ermanna. Il nostro legame con loro va oltre

l’aiuto materiale: è condivisione, crescita reciproca e amore. È famiglia”.

L’impegno di Karibu, infatti, è sia sul fronte mozambicano che italiano: se il contributo

economico è per l’Africa, in Italia l’associazione è coinvolta attivamente nella sensibilizza-

zione dei 17 obiettivi per lo sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 dell’ONU, attraverso in-

contri tematici nelle scuole e nei confronti pubblici, durante i quali non si limitano a rac-

contare le esperienze che vivono in prima persona in Africa, ma stimolano riflessioni im-

portanti e dibattiti, per responsabilizzare i giovani, protagonisti di un futuro neanche così

troppo lontano.

“Spesso le persone restano colpite dai racconti – afferma Costanza Colombero – e ci fanno

domande, si informano. Questo è il primo passo per creare consapevolezza e coinvolgimen-

to. Nei nostri incontri mostriamo attraverso racconti e foto quello che facciamo in Africa, per

far sì che i nostri benefattori, fondamentali per il nostro operato, che ringraziamo di vero cuo-

re, partecipino alla nostra commozione di quando in Africa”.

Il recente appuntamento di giovedì 5 dicembre, presso il Monastero della Stella, in colla-

borazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Saluzzo, che da due anni sostiene il

progetto della scuolina di Gurue, garantendo un pasto caldo a 20 piccoli orfani per un an-

no e il materiale scolastico di 200 bambini tra i 3 e i 5 anni, è stata l’occasione per racco-

gliere offerte per la Casa di Suor Ermanna offrire un assaggio di vita mozambicana, grazie

alla cena al buio con pollo, riso, fagioli e xima, cibo che mangiano là. Tra commozione e

sorrisi, gioia e gratitudine, il pubblico ha avuto l’emozionante opportunità di salutare in vi-

deochiamata i bambini dell’orfanotrofio “Arco Iris”, a cui è destitato il Fitwalking del Cuore

di Saluzzo di gennaio 2025 (con l’acquisto di un pettorale, a 5 euro, è possibile acquistare

latte per due giorni per un neonato, o garantire 10 pasti a un bambino). L’incontro virtuale

è stato un momento di grande intensità emotiva, che ha toccato il cuore di tutti i presenti,

e la connessione, seppure a distanza, ha creato un legame speciale, rafforzando il senso

di solidarietà e di comunità che lega le due realtà, e rinnovando la speranza di un futuro

migliore per chi ha bisogno di sostegno.

“Con l’aiuto dei sostenitori – concludono Colombero e Ribotta Giraudo – possiamo conti-

nuare a costruire speranze, un passo alla volta. A Natale, il dono più grande è quello che si fa

per gli altri. Karibu significa “benvenuto” in lingua Makua, un saluto che esprime l’accoglienza

calorosa dei mozambicani. Questa parola riflette l’anima dell’associazione, pronta a nuove sfi-

de e a coinvolgere altre persone in un cammino di solidarietà. Unisciti a Karibu e regala un

sorriso, facendo la differenza”.

Sabato 14 Dicembre Natale Solidale in piazza Savoia  

I generi alimentari raccolti verranno devoluti alla Caritas di Torino
   Sabato 14 dicembre dalle 10 alle 16.30 si terrà’
il 10* NATALE SOLIDALE , la raccolta di generi alimentari per le famiglie bisognose organizzata da 10 anni dalla Associazione SITAV SILAVORO .
Quest’anno I generi alimentari raccolti  verranno devoluti alla Caritas di Torino per il pranzo di Natale delle famiglie che sono in gravi difficoltà.
I volontari SITAV  raccoglieranno i doni in piazza Savoia nel dehors del Bar Petit Fleur .
Anche  un pacco di riso o di pasta va bene .  Diamo un segno ai torinesi più sfortunati
 
Mino GIACHINO 
SITAV SILVORO 

Diritti Umani, Nicco: “bene da preservare e custodire”

“Il 10 dicembre cade ‘la Giornata Mondiale per i Diritti Umani’, e noi non potevamo non celebrarla. Continuiamo a lavorare per tenere accesa anche una piccola luce”, affermano il presidente del Consiglio regionale Davide Nicco e il vice presidente del Comitato dei Diritti Umani Giampiero Leo.

“A fronte di un contesto planetario – ha spiegato il presidente Nicco durante il suo intervento in apertura di Consiglio – sempre più caratterizzato da guerre spietate, aggressioni e minacce militari, intolleranza crescente, repressioni feroci, limitazioni o soppressione della libertà di pensiero, di preghiera, di parola e di informazione, persecuzione dei dissidenti, spregio di norme ed accordi internazionali, si rende più che mai indispensabile rilanciare una campagna forte in difesa dei diritti umani e delle vittime della loro violazione. Il Consiglio regionale del Piemonte è stato il primo – e tuttora l’unico – organo istituzionale che ha ritenuto di costituire un ‘Comitato dei Diritti Umani e Civili’, che sarà rinnovato in questa legislatura con l’inizio del nuovo anno”.
Il Comitato non ha mai smesso di operare in questi mesi, seppur in regime di prorogatio assumendo diverse iniziative.
È stata data adesione alla ‘Giornata mondiale della Pace che si svolgerà, presso il Sermig – Arsenale della Pace, il 1° Gennaio 2025, promossa dal Coordinamento Interconfessionale del Piemonte ‘Noi siamo con Voi’, insieme al ‘Comitato Interfedi’ della Città di Torino.
Il sostegno, insieme alla Fondazione Crt, alla commemorazione del dissidente russo Aleksei Navalny, promossa per l’anniversario della sua morte dalla Fondazione Vera Nocentini.
Il supporto a diverse iniziative a difesa dei diritti umani che si svolgeranno nelle prossime settimane a partire dalla solidarietà al popolo curdo, nuovamente minacciato da Turchia e alleati.
Altri momenti di solidarietà sono previsti per le donne afgane e iraniane, per Gaza, l’Ucraina e il Venezuela.

“Pur consapevoli dei limiti obiettivi dello strumento – ribadiscono Nicco e Leo – i membri del Comitato continuano fortemente a ritenere che, con tutta l’oscurità che incombe sul desiderio di pace, giustizia e libertà dei popoli, anche tenere caparbiamente accesa una piccola luce è tanto giusto quanto necessario”.

“Le istituzioni, a tutti i livelli, hanno la responsabilità primaria di lavorare incessantemente per fermare ogni forma di guerra e violenza, tutelando i diritti umani di ogni singolo individuo in ogni parte del mondo, perché non siano un privilegio di pochi, ma un bene comune da preservare e custodire”, conclude Nicco.

Extinction Rebellion manifesta davanti a Palazzo Lascaris

Questa mattina, a Torino, sono stati scaricati da militanti di Extinction Rebellion  sacchi anti allagamento all’ingresso del Consiglio Regionale del Piemonte in via Alfieri ed esposto uno striscione con scritto “La Regione fa acqua da tutte le parti”. Nel giorno della discussione del Piano regionale di Qualità dell’Aria, Extinction Rebellion denuncia “una mancanza di politiche climatiche strutturali, in un momento in cui il Piemonte e l’Italia intera vengono colpite da alluvioni sempre più intense”.
“La polizia ha subito sgomberato l’ingresso, trascinando di peso le persone presenti. Alcuni consiglieri sono usciti dall’edificio e stanno trattando per far intervenire in aula una rappresentanza di Extinction Rebellion”, commentano i manifestanti.

Morti sul lavoro, Piemonte in “zona Gialla”. La manifattura il settore più colpito

IN ZONA ROSSA ASTI: LA PROVINCIA PIÙ PERICOLOSA PER I LAVORATORI

IL COMMENTO AI DATI AGGIORNATI AL MESE DI OTTOBRE 2024

“Con un’incidenza di mortalità inferiore alla media nazionale, il Piemonte si colloca in zona gialla nella mappatura dell’emergenza, ovvero quella in cui subito dopo la bianca si trovano le regioni con un rischio di mortalità meno preoccupante rispetto al resto del Paese. Stiamo parlando di un indice di incidenza di mortalità per milione di lavoratori pari a 22,8, inferiore al dato medio nazionale.” Questo è il commento di Ing. Mauro Rossato, Presidente dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega, in merito ai dati sugli infortuni in Piemonte aggiornati al mese di ottobre.

IL RISCHIO DI MORTE IN PIEMONTE, PROVINCIA PER PROVINCIA, DA GENNAIO A OTTOBRE 2024

Per individuare le aree più fragili d’Italia sul fronte della sicurezza sul lavoro, l’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega elabora una mappatura del rischio rispetto all’incidenza della mortalità.

La zona gialla, quella in cui si trova il Piemonte, è la zona che raggruppa le regioni con l’incidenza di mortalità sul lavoro tra le meno elevate a livello nazionale. A fine ottobre 2024, il rischio di infortunio mortale in regione (22,8 morti per milione di occupati) risulta inferiore a quello medio nazionale (27,9).

Per quanto riguarda le incidenze, nel dettaglio, in regione si scopre che Asti si trova in zona rossa con l’indice di incidenza del 66,7. Verbano-Cusio-Ossola, Alessandria e Vercelli si trovano in zona arancione con indici rispettivamente pari a 30,5, 29,5 e 29,0. Cuneo in zona gialla (26,8). Novara, Torino e Biella sono in zona bianca con un’incidenza di mortalità rispettivamente pari a 18,5, 17,6 e 0,0.

L’ATTIVITÀ MANIFATTURIERA È IL SETTORE PIÙ COLPITO IN PIEMONTE

Le Attività Manifatturiere, a fine ottobre 2024, sono in cima alla graduatoria delle denunce di infortunio in occasione di lavoro (4.380).

COS’È L’INCIDENZA DEGLI INFORTUNI?

L’incidenza degli infortuni mortali indica il numero di lavoratori deceduti durante l’attività lavorativa in una data area (regione o provincia) ogni milione di occupati presenti nella stessa. Questo indice consente di confrontare il fenomeno infortunistico tra le diverse regioni, pur caratterizzate da una popolazione lavorativa differente.

A COSA SERVE LA ZONIZZAZIONE REALIZZATA DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA?

La zonizzazione utilizzata dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega Engineering dipinge il rischio infortunistico nelle regioni italiane secondo la seguente scala di colori:

Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale.

Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale.

Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale.

Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale.

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Lite al mercatino, due espositori si prendono a pugni

Pare che il diverbio sia scoppiato per una questione di posizionamento delle bancarelle al mercatino natalizio di Biella. Un espositore trentenne avrebbe dato un pugno ad un collega più anziano. Sul posto sono giunti i carabinieri per accertare la dinamica dei fatti.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Prima edizione DisFestival, un successo di pubblico

La prima edizione del DisFestival, svoltasi a Torino dal 30 novembre all’8 dicembre 2024, ha esordito con un grande successo di pubblico, registrando in totale per i cinque appuntamenti in programma, ben oltre 5.000 presenze. La manifestazione organizzata dalla CPD – Consulta per le Persone in difficoltà è decollata subito a partire dalla giornata inaugurale del 30 novembre che ha registrato il primo tutto esaurito alle OGR Torino per il Talk dell’Agenda della Disabilità. Un evento straordinario che ha trasformato il Binario 3 del complesso post industriale in un crocevia di idee e storie. Sul palco personalità come Lella CostaMarina CuolloMichela Giraud, Marco AndrianoChiara BordiSilvia Bruno e tanti altri che hanno affrontano i pregiudizi con ironia e passione, mentre i presenti hanno ascoltato i progetti dell’Agenda della Disabilità, l’innovativo modello di inclusione sociale nato dalla collaborazione tra CPD Fondazione CRT. Dibattiti, musica dal vivo e un inedito game show hanno coinvolto il pubblico, creando un’atmosfera di condivisione e partecipazione attiva, mentre si susseguivano gli interventi di chi, nel mondo profit e non profit, sta costruendo un futuro senza barriere. Nel pomeriggio, il Duomo è diventato un luogo di scoperta per i più piccoli con la Città dell’Agenda della Disabilità. Qui, bambini e famiglie hanno esplorato giochi interattivi e percorsi multisensoriali che vogliono aprire nuove prospettive sulle disabilità in modo che, tra sorrisi e apprendimento, l’inclusione diventi un gioco da condividere. Il 2 dicembre invece la CPD ha presentato di fronte a una sala gremita il cortometraggio “Cos’hai da guardare?”, diretto da Paolo Severini e realizzato grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo al Circolo dei lettori di Torino. Un’esperienza che va oltre lo schermo e racconta storie di vita autentica di persone con disabilità, invitando il pubblico a riflettere, emozionarsi e affrontare temi fondamentali come l’inclusione, l’abilismo e il campo delle discriminazioni. I protagonisti del cortometraggio sono: Mara La Verde, attivista; Silvia De Maria, atleta paralimpica; Valentina Calcagno, attrice della compagnia Buffoni di Corte; Giuseppe Antonucci, rappresentante di Sportdipiù; Francesco Canale, alias Anima Blu, artista. Il momento clou del DisFestival è arrivato il 3 dicembre, una data che dal 2008 le Nazioni Unite hanno esteso come ricorrenza a tutto il mondo, trasformandola in Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità”. Si è iniziato al mattino con l’esplosione di energia al Pala Gianni Asti per la Giornata delle Scuole, dove 4000 tra studenti, insegnanti e ospiti da tutta la regione più altri 15.000 in streaming si sono radunati per l’evento “Emozioni”. Artisti, sportivi e influencer hanno catturato l’attenzione dei giovani con interventi e giochi, promuovendo l’inclusione attraverso lo sport, la musica e il divertimento. La premiazione dei concorsi – “99,9% lo stesso DNA”, che celebra la diversità e l’inclusione, e il concorso speciale “Video”, dedicato alle scuole piemontesi e promosso da ADN – Associazione Diritti Negati – ha celebrato la creatività delle scuole, mentre il contest “La Camminata della Salute” ha incoraggiato uno stile di vita attivo. La sera, il Coro di Santa Pelagia è diventato il teatro de “Il mondo degli altri”, uno spettacolo realizzato in collaborazione con la Fondazione OMI con la regia di Pierumberto Ferrero che unisce parole e musica per raccontare la diversità. Con la voce toccante di Mauro Ermanno Giovanardi e le storie di Gian Luca Favetto, il pubblico è stato condotto in un viaggio tra sogni e sfide, abbattendo barriere e costruendo ponti di riflessione. Le melodie degli GnuQuartet e le chitarre di Marco Carusino hanno aggiunto poi emozione, trasformando lo spettacolo in un’esperienza indimenticabile. Gran finale l’8 dicembre presso la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani dove si è tenuto un pomeriggio ricco di emozioni e divertimento per le famiglie e i loro bambini. Protagonisti dell’evento lo spettacolo teatrale “In Viaggio con Cipidillo”, portato in scena dagli attori della Casa del Teatro Ragazzi e Giovani, il Magic Show di Mago Contini e una straordinaria esibizione dei batteristi dell’Associazione Drum Theatre, finalisti di Italia’s Got Talent. A commento di questa prima edizione, le parole usate dal giornalista e scrittore Gianluca Favetto, durante lo spettacolo del 3 dicembre a Santa Pelagia: “Il mondo degli altri, cioè il nostro mondo, il mondo di tutti che è fondato sulle differenze, sul diritto a essere differenti. Tutti sono altri rispetto agli altri. E questo dovrebbe far risaltare di più il concetto di parità rispetto a quello, pur fondamentale, di uguaglianza. È dalla comunità di uguali, di omogenei che dobbiamo sfuggire, alla omologazione, a vantaggio del rispetto assoluto della pluralità dei valori, delle aspettative, delle condizioni, delle necessità, del sentire. L’idea di parità non significa essere materialmente o fisicamente uguali, ma riconoscere la parità dei valori, delle differenze, la parità riconosce il valore dell’altro e non per concessione, ma per crescita e intima coscienza. Parlare di uguaglianza delle persone a volte favorisce la discriminazione. Bisogna recuperare la consapevolezza che la parità dei diritti si basa sull’accettazione delle differenze, se non è inalienabile anche il diritto a essere differenti, allora si perde il pieno diritto di essere persona…” (ilTorinese.it) Il DisFestival si è svolto con il patrocinio di Regione PiemonteCittà Metropolitana di Torino e Città di Torino e in collaborazione con Fondazione CRTFondazione Compagnia di San PaoloConsiglio Regionale del Piemonte, Regione Piemonte, Vol.To – Centro Servizi per il Volontariato di TorinoADN – Associazione Diritti Negati ODVAssociazione Volere VolareOPES Italia – Organizzazione per l’Educazione allo SportFondazione OMI – Opera Munifica IstruzioneFondazione TRG Onlus, Fondazione Venesio, GTTSMATLionsBanco AlimentareBorelloDecathlon e altri enti della società civile.