CRONACA- Pagina 630

ARCI cerca volontari per la distribuzione degli alimenti alle famiglie in difficoltà

AAA cercasi volontari e volontarie. Il Comitato Arci Torino che, all’interno della rete di “Torino Solidale”, supporta ogni mese più di 800 famiglie attraverso la distribuzione alimentare, cerca persone che l’aiutino nelle iniziative di solidarietà.

La chiamata – inserita all’interno del progetto “Spazi di re(l)azione”, cofinanziato dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo, nell’ambito del Programma Operativo Città Metropolitane 2014-2020″ – punta a rispondere a una domanda in aumento, figlia della pandemia e della crisi in corso: i dati pubblicati da Caritas raccontano di un incremento delle richieste di aiuto nell’ultimo anno, con una crescita del 7,7 per cento.

Il Comitato Arci Torino da alcuni anni ha deciso di sfruttare – sotto il grande cappello del progetto “Fooding” – la sua rete di circoli sparsi a Torino per aiutare chi è in difficoltà. Attualmente vanta due snodi di distribuzione – nella Circoscrizione 4 e nella Circoscrizione 6 – e una mensa in centro. Dieci sono i circoli coinvolti in questa catena di solidarietà. Bastano alcuni numeri: circa 15mila sono i chili di prodotti alimentari distribuiti al mese, di cui 3mila recuperati da invenduto o donazioni, 45 pasti sono serviti ogni giorno.

«Più di 200 sono le persone che due anni fa hanno dato la loro disponibilità e ci hanno aiutato – spiega Alice Eugenia Graziano del Comitato Arci Torino – Un contributo essenziale che ha permesso di dare una risposta alle tante esigenze arrivate nei nostri circoli da famiglie in condizioni di estrema necessità». Sui territori coinvolti la partecipazione di tanti volontari ha dato vita a una «comunità di supporto di prossimità» che ora ha l’ambizione di crescere ancora: «Vogliamo ampliare lo spettro delle attività in risposta ai bisogni che emergono».

Per diventare volontariato basta compilare il form al link: https://www.arcitorino.it/notizie/4601/alimenta-la-solidarieta-diventa-volontari.html.

Informazioni: fooding@arcitorino.it324/ 7890867.

 

Più fondi per i bus pubblici

“Per la prima volta negli ultimi due anni abbiamo stanziato due milioni di euro per il trasporto su gomma. Un dato storico mai verificatosi, che rappresenta sicuramente un’inversione di tendenza, grazie anche allo sforzo del fondo nazionale trasporti e alle nostre risorse”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, rispondendo all’interrogazione a risposta immediata del consigliere Alberto Avetta (Pd) sui frequenti disservizi registrati sulle linee del trasporto pubblico locale.

“Giungono numerose e costanti segnalazioni da parte degli utenti, spesso riportate dagli organi di stampa – ha detto in Aula il consigliere Avetta – sui diffusi disservizi nel trasporto pubblico locale su gomma. Non sembra si riescano a trovare soluzioni efficaci, in particolare per quanto riguarda il trasporto degli studenti”. Il consigliere ha citato come esempio i casi delle linee Ivrea-Cossano Canavese e Pinerolo-Piossasco, sulle quali spesso gli studenti non riescono a salire per un eccessivo affollamento dei mezzi.

“In momenti particolari su alcune linee ci sono stati dei disservizi – ha riconosciuto nella risposta l’assessore Gabusi – ma si tratta di episodi sporadici o di conseguenze di guasti ai mezzi; quelle che risultano più affollate sono già state rinforzate. Bisognerebbe anche utilizzare al meglio la piattaforma informatica appositamente creata per far dialogare le scuole con i gestori dei mezzi di trasporto degli studenti, in modo da ottimizzare gli orari dei passaggi. Infine dobbiamo tener contro della cronica mancanza di autisti e di mezzi, un problema non solo locale ma nazionale: in Italia mancano 14 mila autisti dei mezzi pubblici”.

“Il Trasposto pubblico su gomma ha viaggiato a due differenti velocità tra la provincia di Torino e il resto del Piemonte. Nel 2014-2015 quando ci furono i tagli, tutte le province rientrarono nella spesa, ma non la provincia di Torino. Ha continuato ad esercire sostanzialmente la stessa cifra, generando un accumulo di risorse fuori dalla copertura economica che stiamo con difficoltà cercando di contingentare con un grosso lavoro dell’Agenzia della Mobilità Piemontese”, ha concluso l’assessore.

Tassa rifiuti, scoperti mille evasori totali: pagheranno 5 anni di arretrati

La nuova raccolta differenziata con tessera si sta rivelando a Pinerolo un sistema molto valido per individuare gli evasori totali della tassa rifiuti. In molti usufruiscono del servizio ma per il Comune non esistono, non essendosi iscritti a ruolo Tari.
Evasori che ora si devono dichiarare per poter continuare a usare il servizio e ottenere la tessera necessaria per aprire i cassonetti. E non erano pochi. Già in mille hanno dovuto pagare gli arretrati di cinque anni.

 

Treni, Torino-Modane: interventi di manutenzione

Proseguono i lavori di manutenzione ordinaria sulla linea Torino-Modane. Da sabato 29 ottobre a martedì 1° novembre, gli interventi, ad opera di Rete Ferroviaria Italiana (Gruppo FS Italiane), si concentreranno sull’impermeabilizzazione del ponte che sovrasta via Moncenisio nel comune di Borgone di Susa.

Per consentire l’operatività dei cantieri la circolazione ferroviaria subirà modifiche e nella tratta tra Susa/Bussoleno e Avigliana i treni regionali saranno sostituiti da bus, mentre i treni a lunga percorrenza non circoleranno.

I canali di vendita dell’impresa ferroviaria sono aggiornati con il nuovo programma dei treni.

 

Liste attesa sanità, Cirio: “Entro dicembre tornare ai livelli pre-Covid”

DALL’AVVIO DEL PIANO STRAORDINARIO RECUPERATO L’80-90% SUL 2019

Il presidente Cirio e l’assessore Icardi: “Entro dicembre l’obiettivo è tornare ai livelli pre-Covid”

Partita anche la presa in carico attiva sperimentale su mammografia e visita cardiologica:

un sms avviserà il cittadino non appena disponibile l’appuntamento 

Prosegue secondo il percorso stabilito l’applicazione in Piemonte del Piano straordinario per le liste d’attesa della sanità: tra aprile e agosto 2022 il recupero rispetto allo stesso periodo 2019 ha raggiunto il 96% sui ricoveri programmati e l’81% sulle visite e prestazioni di primo accesso, con una punta del 104% sugli interventi di classe 1 come chirurgia oncologica e trapianti.

È partita inoltre la presa in carico attiva in modo sperimentale di due prestazioni, mammografia e visita cardiologica di primo accesso: qualora non disponibile subito l’appuntamento per il cittadino non sarà più necessario richiamare il Cup, ma sarà il sistema ad avvisare direttamente con un sms non appena disponibile data e ora, entro i tempi previsti dalla classe di priorità dell’impegnativa.

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Questo in estrema sintesi l’aggiornamento del Piano illustrato questa mattina in conferenza stampa dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio e dall’assessore regionale alla Sanità Luigi Genesio Icardi

“Le prestazioni urgenti sono sempre state garantite anche in piena pandemia, ma era necessario riprendere la sanità perduta, ovvero le prestazioni programmabili rimandate a causa del Covid – hanno sottolineato il presidente Cirio e l’assessore Icardi -. Per farlo stiamo utilizzando un meccanismo scientifico sul modello di quello usato con successo per la nostra campagna vaccinale, che dà alle aziende obiettivi precisi, viene monitorato settimanalmente e dimostra che il durissimo lavoro messo in campo tutti insieme sta dando i suoi frutti. Va ricordato che per la prima volta nella storia del nostro sistema sanitario lo spazio di caricamento delle agende del Cup è stato ampliato con quelle delle aziende private accreditate e di questo le ringrazio perché è un cambiamento epocale indispensabile per raggiungere l’obiettivo. L’altra rivoluzione riguarda la presa in carico attività, che parte in modo sperimentale su due tra le prestazioni più comuni, ma che è nostra intenzione estendere al più presto a tutto il sistema, per rendere sempre più semplice e accessibile l’accesso alle cure di ogni cittadino”.

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Per quanto riguarda la presa in carico attiva di mammografie e visite cardiologiche, la sede su cui verrà effettuata la prenotazione sarà limitata all’area omogenea dell’ASL di competenza del cittadino, presso i centri pubblici e privati accreditati. Sarà possibile modificare o annullare l’appuntamento attraverso gli sportelli Cup delle aziende sanitarie, chiamando il numero verde 800.000.500 (da lunedì a domenica ore 8:00-20:00) oppure online sul sito Salute Piemonte (con tessera sanitaria e numero impegnativa o codice fiscale, anche senza Spid). Stesse modalità anche per rinunciare al servizio attivo di lista d’attesa, indispensabile per potersi rivolgere in autonomia ad altre strutture con la stessa impegnativa, che altrimenti risulterebbe indisponibile.

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A che punto siamo

Nei primi 8 mesi del 2022 sono stati eseguiti 116 mila ricoveri programmati, 21 mila più del 2021. L’obiettivo entro l’anno è di tornare ai 201 mila del 2019.

Guardando alle tipologie di interventi su quelli di classe 1 (maggiori, di chirurgia oncologica e trapianti) il recupero sul 2019 è già del 104%: ne sono stati effettuati 12.454 contro gli 11.998 degli stessi mesi pre pandemia. Su quelli di classe 2 (correlati a patologie di rilievo) il recupero è del 96% (32.794 contro 34.259), su quelli di classe 3 (patologie di minore complessità) il recupero è del 93% (30.172 contro 32.546).

Stesso discorso per le visite e prestazioni ambulatoriali di primo accesso: nei primi 9 mesi del 2022 ne sono state effettuate 2,4 milioni, 111 mila più del 2021. L’obiettivo entro l’anno è di tornare ai 3 milioni del 2019.

Ottimi risultati anche per gli screening oncologici: tra gennaio e settembre 2022 sono stati 303.000, con un recupero del 97% rispetto ai 313.000 dello stesso periodo 2019. In particolare sugli screening al seno il recupero nei primi 9 mesi è del 96%, su quelli all’utero del 98,5% e sul colon retto del 96,5%.

Riguardo ai tempi di attesa per le 42 prestazioni (non urgenti) di riferimento del Piano nazionale fornite dalle Aziende sanitarie locali (tra le quali ad esempio colonscopia, ecografia addome, elettrocardiogramma da sforzo, fondo oculare, mammografia, spirometria, visita cardiologica, visita chirurgia vascolare, visita oculistica, visita pneumologica) i dati dei primi nove mesi del 2022 registrano una media di 38 giorni, uguale a quella del 2018. In particolare, già su 20 prestazioni il tempo medio d’attesa nel 2022 è inferiore a quello del 2018 di 5 giorni. Sulle restanti, è in corso un recupero che porta a uno scostamento mediamente inferiore a 8 giorni.  

 

Si è anche ricordato che l’attuale CUP, creato nel 2014 è stato potenziato dall’attuale Giunta regionale con un investimento di 3 milioni di euro. Oggi i 100 operatori del call center gestiscono una media di 100.000 telefonate a settimana (4 milioni all’anno contro le 2,5 milioni iniziali).

Vestiti da Minions bloccano l’ingresso del Consiglio regionale

Questa mattina, poco prima dell’inizio del Consiglio Regionale, un gruppo di attivisti di Extinction Rebellion ha bloccato l’ingresso di Palazzo Lascaris  a Torino.
Sono arrivati vestiti da Minions, con tamburi e pentole, hanno avvolto le grate del palazzo con nastro di emergenza e appeso uno striscione con scritto: “Crimine del secolo: distruggere il clima”.

Extinction Rebellion torna in azione a tre mesi esatti dal 25 luglio, quando due attiviste si erano incatenate al balcone del presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, appendendo uno striscione con scritto “Benvenuti nella crisi climatica. Siccità, è solo l’inizio”. “Quel giorno, la Questura di Torino – commentano i promotori – ha emesso 21 denunce e 15 fogli di via dalla città per chiunque si trovasse in piazza a fare foto o a dare volantini”.

Ikea raccoglie coperte per i senza fissa dimora

Da venerdì 28 ottobre a martedì 1 novembre torna “Ri-scalda la notte”, l’iniziativa promossa da IKEA Collegno che invita l’intera comunità a raccogliere coperte, trapunte e piumoni da destinare alle persone senza dimora.

 

Coperte e trapunte non più utilizzate potranno infatti aiutare a riscaldare la notte di chi non può contare sul calore di una casa o di un luogo sicuro per ripararsi dal freddo, grazie alla collaborazione con le associazioni locali impegnate a donare supporto alle persone che ne hanno bisogno.

IKEA Collegno ospiterà i volontari dell’associazione che raccoglieranno questi prodotti usati e in buone condizioni[1] e che saranno poi distribuiti alle persone bisognose.

 

Per ogni prodotto donato dai soci Family, sarà riconosciuto un buono da 5 euro[2] spendibile dal 15 novembre 2022 a 31 gennaio 2023 presso tutti i negozi IKEA Italia.

 

Grazie a “Ri-scalda la notte”, dal 2011 ad oggi, IKEA Italia ha raccolto e donato migliaia di coperte e trapunte: un’iniziativa concreta a sostegno di tutte quelle associazioni che lavorano ogni giorno sul territorio occupandosi di coloro che vivono situazioni di fragilità.

 

[1] Le coperte dovranno essere pulite, in buone condizioni e riposte in un sacchetto di plastica

[2] Sarà possibile ricevere fino ad un massimo di 3 buoni per socio Family

 

Scheletro umano trovato in un bosco

Nei boschi di Carrosio, un piccolo comune in provincia di Alessandria, nella Val Lemme al confine con laLiguria sono stati trovati i resti di un cadavere. Lo scheletro  trovato potrebbe appartenere a un anziano scomparso l’anno scorso, di cui  famiglia non ha mai più avuto notizie.

NOTIZIE DAL PIEMONTE

Una nuova farmacia in Spina 3

E’ in arrivo una nuova farmacia in zona Spina 3, dove se ne avvertiva la mancanza a fronte della densità di popolazione. Ma non sarà una farmacia in più in città. Il numero di questi peculiari esercizi commerciali, presidio di salute pubblica sui territori, è infatti fissato per legge in una determinata proporzione con la popolazione residente, una per 3300 abitanti. A Torino, pertanto, sono e resteranno in tutto 279.

La Città di Torino, dopo una situazione ferma da anni, ha provveduto con una delibera approvata oggi in Sala Rossa a una revisione della distribuzione delle sedi farmaceutiche sul territorio in base alla dinamica della popolazione residente degli ultimi anni ma anche tenendo conto della densità delle farmacie e delle fasce di età dei residenti. Particolare attenzione è stata prestata all’incidenza dell’infanzia e della terza età, nonché, per quanto riguarda le zone collinari e “di confine” della presenza di farmacie nei Comuni limitrofi.

La zona di Spina 3 è stata così individuata come prioritaria per il nuovo insediamento, che avverrà tramite un bando rivolto agli attuali titolari di farmacia. All’apertura nel nuovo esercizio da parte di chi risulterà assegnatario, dovrà corrispondere la chiusura della sua “vecchia” farmacia per lasciare inalterato il numero complessivo.

Nell’aggiudicare la nuova farmacia si terrà conto di vari parametri, compreso quello dell’impatto sul territorio della corrispondente chiusura. La revisione della rete delle farmacie, è stata effettuata in accordo con Regione Piemonte, ASL e Ordine dei farmacisti.

 

Tempo di Covid, impennata di suicidi

In Piemonte, in tempo di Covid, i suicidi sono circa quattrocento l’anno; in Italia oltre cinquemila: un fenomeno che con la pandemia è peggiorato, perché nel 2019 il dato nazionale si attestò a 3.680 persone che si tolsero la vita.

Le cifre sono state esposte  in Commissione Sanità, presieduta da Alessandro Stecco, nell’audizione dedicata appunto ai suicidi durante la fase post Covid, che confermano una crescita preoccupante, come ha spiegato il presidente dell’Osservatorio nazionale suicidi Raffaele Abbattista.

“C’è stata una vera impennata”, ha sottolineato, ricordando che nel mondo i suicidi sono 900mila, un suicidio ogni quaranta secondi, con un forte interessamento della fascia giovanile under 18.

“Nel nostro Paese assistiamo a un suicidio ogni sedici ore e a un tentativo ogni quattordici. Il fenomeno del suicidio rappresenta il venti per cento delle cause per morte violenta, un morto su quattro, attestandosi in Piemonte intorno all’uno e mezzo per cento dei decessi totali”, ha spiegato Abbattista.

Sempre in Quarta, è stato audito anche il presidente dell’Ordine delle professioni Infermieristiche di Torino, Massimiliano Sciretti. Oggetto dell’informativa, il disagio psicologico post Covid attribuibile a lockdown e pandemia, che ha colpito in maniera particolare gli operatori sanitari, nello specifico il comparto infermieristico.

Sciretti ha spiegato come gli operatori sanitari siano stati coinvolti pesantemente nello svolgimento della loro professione lungo tutto il periodo pandemico; ha anche sottolineato che durante il periodo pandemico si è riscontrata, da parte degli infermieri, la disponibilità a un interscambio di ruoli, mentre successivamente si sono avuti forti disagi di natura psicologica che hanno avuto delle ricadute quali lo stress emotivo all’interno dell’organizzazione sanitaria, accompagnato da un aumento dell’abbandono della professione alla luce della grave carenza di figure infermieristiche.

Si calcola che, dall’Italia, negli ultimi cinque anni siano stati circa ventimila gli infermieri che si sono trasferiti all’estero alla ricerca di una maggiore valorizzazione della professione e di uno stipendio più remunerativo.

Nel corso delle audizioni sono intervenuti i commissari Silvio Magliano (Moderati), Mario Giaccone (Monviso), Francesca Frediani (M4o), Alberto Avetta e Diego Sarno (Pd).