CRONACA- Pagina 600

Paziente salvato da infezione con primo trapianto di microbiota fecale alle Molinette

Martedì nel reparto di Gastroenterologia dell’ospedale Molinette della Città della Salute di Torino (diretto dal professor Giorgio Maria Saracco) è stato effettuato il primo trapianto di Microbiota Fecale in un paziente torinese di 83 anni, affetto da un’infezione intestinale da Clostridioides Difficile resistente alla terapia farmacologica, condizione che può mettere a repentaglio la vita del soggetto. Il trapianto è tecnicamente riuscito. Il paziente non ha lamentato – dopo l’intervento – sintomi e i medici curanti non riferiscono effetti collaterali. Al momento, questa è l’unica indicazione al trapianto di microbiota in Italia, ma in futuro sarà un vero e proprio “strumento terapeutico” da utilizzare in diversi ambiti, come dimostrano molti studi in campo non solo gastroenterologico ma anche dermatologico, reumatologico ed oncologico. Il trapianto di microbiota consiste essenzialmente nell’infondere tramite colonscopia in un paziente ricevente, che ha bisogno di un nuovo microbiota, cioè di una flora batterica sana, il microbiota sano, donato da un soggetto in buone condizioni generali. “E’ un lavoro di équipe – spiega la professoressa Alessia Ciancio – dove, oltre al gastroenterologo e all’endoscopista, sono coinvolti gli infettivologi ed i microbiologi: il microbiota sano raccolto dalle feci del donatore, viene isolato e purificato e successivamente trasferito, tramite colonscopia, al paziente ricevente in modo da ricreare una flora batterica sana”. “Una manovra semplice – prosegue la professoressa Ciancio – ma il vero problema sono i donatori. La selezione è molto stringente, proprio come accade per un trapianto d’organo, per evitare di trasmettere con il trapianto di microbiota, altre patologie. Abbiamo bisogno di donatori: l’appello è quello di venire al Centro per effettuare gratuitamente gli esami di screening. E’ una donazione semplice, oserei dire “quotidiana”.”

Maltempo in Piemonte: allerta gialla a nord, arancione a sud

Il bollettino meteorologico emesso alle ore 13 di ieri da Arpa Piemonte ha dichiarato l’allerta arancione fino alle ore 13 di oggi nella valli Varaita, Maira, Stura, Belbo, Bormida e Scrivia per rischio idrogeologico causa possibile esondazione di corsi d’acqua secondari e attivazione di fenomeni di versante dovuti a piogge localmente molto forti.

Per questo motivo, come comunicano il presidente della Regione Alberto Cirio e l’assessore alla Protezione civile Marco Gabusi, la Sala operativa della Protezione civile regionale verrà aperta dalle 8  fino al termine dell’evento.

Dichiarata l’allerta gialla per la pianura settentrionale, per la zona del Toce, per l’alta Valsusa e per le valli Sesia, Cervo, Chiusella, Chisone, Pellice e Po. Allerta verde per il resto del Piemonte (pianure torinese e cuneese, bassa Valsusa, valli Orco, Lanzo e Sangone).

Secondo le previsioni, la bassa pressione, con un minimo estremamente profondo anche al suolo, entrerà progressivamente nel bacino del Mediterraneo occidentale e causerà una graduale estensione delle precipitazioni a partire dalle Alpi, il basso Piemonte e il confine lombardo fino a tutto il territorio piemontese per questa sera. Successivamente, nella notte e nella mattinata  il maltempo diverrà marcato, con precipitazioni moderate diffuse, localmente forti o molto forti sulle Alpi e sull’Appennino, in particolare sulle zone sud-occidentali, sul Verbano e sullo Scrivia, associate anche ad un rinforzo della ventilazione, soprattutto sui rilievi e sul settore orientale. Fenomeni particolarmente forti potranno valicare dal versante francese delle Alpi occidentali e dai rilievi al confine ligure, sconfinando sulle zone limitrofe del Piemonte.

Nel pomeriggio l’instabilità andrà progressivamente attenuandosi, soprattutto sul Piemonte meridionale, mentre le precipitazioni continueranno al nord (soprattutto sul Verbano) fino a sabato mattina.

Muore ragazza di 16 anni investita mentre attraversa la strada a Torino

Questa mattina vero le 7.30 una sedicenne di origine ucraina di 16 anni è morta investita da una auto in corso Casale nel tratto tra Madonna del Pilone e Sassi. In base alle prime testimonianze la ragazza stava attraversando la strada quando sarebbe stata investita da una vettura Volkswagen. Il conducente ha prestato i primi soccorsi ma non è stato possibile salvarlo neppure con l’arrivo del 118. Sul posto la polizia municipale. Non è ancora stato appurato se la vittima fosse sulle strisce pedonali o meno.

Immigrazione, servizi trasferiti in Questura

Dal 23 ottobre 2023 i servizi di seguito indicati, ad oggi erogati presso gli uffici di corso Verona n. 4, saranno trasferiti presso la Questura con accesso in via Tommaso Dorè n. 3:

ritiro dei titoli di soggiorno per coloro che hanno un appuntamento fissato tramite sms dal 23 ottobre 2023, secondo gli orari indicati nel messaggio;

Se l’appuntamento per il ritiro del titolo è stato fissato per una data antecedente al 23 ottobre p.v. ma non si è provveduto al ritiro, o se non si ha un appuntamento, occorrerà invece rivolgersi agli uffici di corso Verona n. 4, dal lunedì al giovedì dalle ore 8.00 alle ore 10.30;

 

– acquisizione istanza di protezione internazionale: dal lunedì al giovedì alle ore 8.30;

acquisizione istanza di cure mediche art. 28 d.p.r. 394/99 (ex art. 19 comma 2 lettera d d.l.vo 286/98), previo appuntamento rilasciato dallo Sportello dell’Ufficio Immigrazione di corso Verona n.4;

acquisizione istanza cure mediche non differibili art. 19, comma 2 lettera d bis d.l.vo 286/98 (previo appuntamento rilasciato dallo Sportello dell’Ufficio Immigrazione di corso Verona n.4);

 

acquisizione istanze studio (per periodi superiori a 90 giorni, secondo la data e l’orario indicati sulla ricevuta di poste italiane s.p.a.).

Le modalità di presentazione delle istanze dovrà avvenire secondo le modalità riportate sul sito della Questura di Torino al seguente link:

https://questure.poliziadistato.it/it/Torino/articolo/5730dcf12580c200733160

CAI in festa per i 160 anni di storia

Festa per i 160 anni del CAI – Club Alpino Italiano (portati bene) con due eventi nei weekend del 21 e del 28 ottobre:
– Sabato 21 Ottobre al Politecnico di Torino alle 15, un concerto dedicato alla memoria di Quintino Sella, fondatore del CAI.
– Sabato 28 ottobre, il pomeriggio dalle 17 alle 18:30, la festa dei cori CAI; insieme con il Coro La Serra di Ivrea(Pza C.L.N), del Coro Amici Della Montagna – CAI Asti(Pza Carignano)e del Coro La Baita di Cuneo(Via Pomba ang. Pza Bodoni) il centro di Torino sarà animato con i canti popolari e di montagna. Il Coro Edelweiss CAI Torino si esibirà in Pza Carlo Alberto.

Sabato 28 ottobre alle 21, il concerto finale della festa insieme con gli amici del Coro La Serra di Ivrea, del Coro Amici Della Montagna – CAI Asti e del Coro La Baita di Cuneo nella bellissima Chiesa Di San Massimo

Un francobollo dedicato alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino

Ha inaugurato con l’annullo filatelico, francobollo ideato e dedicato ai 300 anni della biblioteca  nazionale universitaria di Torino la suggestiva mostra che racconta i secoli di cultura ed amore per i libri racchiusi nella rinnovata biblioteca nazionale di piazza Carlo Alberto per festeggiare i suoi primi 300 anni. Per i torinesi quasi un monumento, tanto che mette soggezione ad entrare. Ma sede indispensabile per studiosi e ricercatori, alcuni libri storici sono unici. E’ sempre stata, fin dai tempi antichi ,un esempio di rinnovamento, anche tecnologico, ed ora si può scoprire la bellezza di quel tempo, non solo volumi preziosi ma anche archivi e mobili e scaffalature utilizzati nei secoli.
Gabriella Daghero

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IL FRANCOBOLLO DI POSTE ITALIANE

Poste Italiane comunica che il 19 ottobre 2023 viene emesso dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy un francobollo ordinario appartenente alla serie tematica “le Eccellenze del sapere” dedicato alla Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, nel 300° anniversario dell’inizio delle attività, relativo al valore della tariffa B pari a 1,25€.

Tiratura: duecentomilaquattro esemplari.

Foglio da ventotto esemplari

Il francobollo è stampato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato S.p.A., in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente.

Bozzetto a cura di Maria Carmela Perrini.

La vignetta raffigura la facciata dell’attuale sede della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino, istituita ne 1720 e aperta al pubblico nel 1723. In alto, a sinistra, è riprodotto il logo del 300° anniversario dell’inizio delle attività della Biblioteca.

Completano il francobollo la legenda “BIBLIOTECA NAZIONALE UNIVERSITARIA DI TORINO”, la scritta “ITALIA” e l’indicazione della tariffa “B”.

L’annullo primo giorno di emissione sarà disponibile presso lo Spazio Filatelia Torino.

Il francobollo e i prodotti filatelici correlati, cartoline, tessere e bollettini illustrativi saranno disponibili presso gli Uffici Postali con sportello filatelico, gli “Spazio Filatelia” di Firenze, Genova, Milano, Napoli, Roma, Roma 1, Torino, Trieste, Venezia, Verona e sul sito filatelia.poste.it.

Per l’occasione è stata realizzata anche una cartella filatelica in formato A4 a tre ante, contenente una quartina di francobolli, un francobollo singolo, una cartolina annullata ed affrancata, una busta primo giorno di emissione e il bollettino illustrativo, al prezzo di 20€.

Treni, aggiudicati lavori impianto scalo Orbassano

  • A Raggruppamento temporaneo di Imprese costituito da Progress Signaling SpA (Mandataria) e S.I.F.EL SpA (Mandante)
  • dal valore di 6,5 milioni di euro, finanziati con fondi PNRR
  • Interessata la futura SFM 5

Rete Ferroviaria Italiana, società capofila del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha aggiudicato al Raggruppamento temporaneo di Imprese guidato da Progress Signaling SpA (Mandataria) e S.I.F.EL SpA (Mandante) la gara per la realizzazione dell’Apparato Centrale Computerizzato (ACC) dello scalo di Orbassano, funzionale alla futura linea ferroviaria SFM5.

La gara ha un valore di 6,5 milioni di euro finanziati anche con fondi PNRR. L’attivazione è prevista entro il 2026.

Per rendere efficiente e fluido il traffico ferroviario della futura linea 5 del Sistema Ferroviario Metropolitano, RFI ha progettato/predisposto che i nuovi binari siano controllati da un avanzato Apparato Centrale Computerizzato (ACC), uno dei più moderni impianti di gestione e controllo del traffico ferroviario.

L’Apparato Centrale Computerizzato è una vera e propria “cabina di regia”, un sistema all’avanguardia che, grazie alle tecnologie di ultima generazione, rende più efficiente l’infrastruttura incrementando gli standard di regolarità del traffico ferroviario.

I lavori rientrano in un più ampio progetto che prevede la sistemazione di parte dell’attuale scalo ferroviario per consentire l’ingresso dei nuovi binari della futura linea ferroviaria SFM 5 Torino Stura-S. Luigi di Orbassano, con interventi di adeguamento dell’armamento, degli impianti di trazione elettrica e di sicurezza e segnalamento.

Gli interventi costituiscono anche una prima fase di ammodernamento dello scalo di Orbassano, in previsione del potenziamento della linea Torino – Lione.

Uncem: Cuneo città alpina, una sfida per il Piemonte

“Cuneo Città Alpina 2024 non è solo un distintivo o una questione romantica, di posizionamento, di successo, di eventi, che durerà 365 giorni. È una questione chiaramente politico-istituzionale, economica e sociologica, che riguarda la Città, le Valli, ma anche Torino, la Liguria, il Piemonte, tutte le Alpi. Perché è emblematico come Cuneo sia da sempre capoluogo alpino e questo riconoscimento, che richederà molto lavoro, sancisca un patto storico che oggi si riafferma. È un patto tra territori, tra paesi, tra Comuni, tra comunità. Sinergie e relazioni, dialogo e democrazia partecipata. Sbaglia profondamente chi ritiene Cuneo, o ciascun paese alpino e appenninico, isole con propri campanili e dunque autonomie presunte e da rivendicare con spade e mobilitazioni. Cuneo senza le Valli è perduta, le Valli senza Cuneo sono niente. Vale per tutti. Per Saluzzo, Imperia, Mondovì, Pinerolo, Ivrea, Torino. Territori in dialogo, rurale e montano, con urbano e città. Che oggi devono guardare al sistema territoriale con il quale hanno, almeno nel Novecento ma anche nei secoli precedenti, impostato rapporti degni di una complessità piena di futuro, analisi, opportunità. Sulle quali lavorare oggi. Pensiamo ai servizi ecosistemici della montagna per le città, alle reti dei trasporti e ai flussi, al turismo e alla cura del paesaggio, pure la digitalizzazione e la stessa crisi climatica. Temi di un legame, diciamo oggi metromontano, necessario e importante. Che Cuneo riapre con una riflessione preziosa per tutto il Paese”.

Così Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem, e Roberto Colombero, Presidente Uncem Piemonte.

Medio Oriente, Allasia: “Monitorare le situazioni di pericolo per i cittadini”

Allasia incontra il nuovo comandate dei Carabinieri di Torino, il colonnello Roberto De Cinti.

Ieri il presidente del Consiglio, Stefano Allasia, ha ricevuto il nuovo comandante provinciale dei carabinieri di Torino, il colonnello Roberto De Cinti.

“Un colloquio cordiale e sincero – spiega Allasia – che ci ha permesso di scambiare diverse riflessioni sul momento storico, economico e sociale che sta vivendo il nostro Paese, la nostra Torino.
Tanti i temi su cui abbiamo interagito: la percezione del concetto di sicurezza, la mancanza di lavoro, il costo della vita sempre crescente, le famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese, il disagio giovanile che sfocia in azioni criminali di gruppo e la gestione dei flussi migratori.
Ma anche un occhio alle vicende internazionali che aumentano i timori e le paure: dal conflitto in Ucraina, a quello altrettanto cruento che ha fatto riesplodere la questione israeliano-palestinese e che inevitabilmente ha visto nelle ultime ore alzare il livello di allerta in tutte le città per possibili atti terroristici”.
“Situazioni che, abbiamo condiviso non senza preoccupazione, devono essere monitorate attentamente per riuscire a far sentire la vicinanza dello Stato ai cittadini.
Tutela della collettività che avviene in modo migliore e puntuale anche quando istituzioni diverse, come il Consiglio regionale e l’Arma, continuano a collaborare fattivamente”, conclude Allasia.