CRONACA- Pagina 57

Ucciso con tre coltellate nella schiena e abbandonato nel bosco

Un uomo straniero di mezza età è stato trovato nei boschi di Oleggio nel Novarese ucciso con tre coltellate nella schiena. Il cadavere è stato visto  da un passante. Sul posto il 118, il medico legale, i carabinieri di Novara. Negli stessi boschi, frequentati dagli spacciatori, lo scorso anno venne ritrovato il corpo di un uomo con tracce di tortura.

Pregiudicati nel bar, sospesa la licenza

Il Questore di Torino ha sospeso per 8 giorni, ai sensi dell’art. 100 TULPS, la licenza di un bar caffetteria in Corso Principe Oddone, con la contestuale chiusura dell’esercizio.

Il provvedimento nasce dai controlli effettuati nelle scorse settimane dai poliziotti dal Comm.to di P.S. Dora Vanchiglia, che hanno messo in luce l’abituale e significativa presenza al suo interno di persone pregiudicate e/o pericolose.

In occasione di almeno 5 controlli, infatti, all’interno dell’esercizio commerciale sono stati identificati avventori gravati da precedenti di natura penale e/o di polizia per reati contro la persona, il patrimonio, la P.A., in materia di armi, immigrazione e di spaccio di sostanze stupefacenti; due di essi sono stati, anche, trovati in possesso di alcuni frammenti di sostanza stupefacente.

Inoltre, durante un controllo effettuato a metà giugno, la titolare del locale era stata sanzionata amministrativamente dalla Polizia Locale per omessa esposizione delle norme del TULPS e per carenze igienico sanitarie.

In considerazione della significativa e non casuale presenza nell’esercizio, peraltro inserito in un contesto territoriale già particolarmente sensibile sotto il profilo della sicurezza, di persone arrecanti una reiterata e persistente turbativa all’ordine pubblico, il Questore ha adottato il provvedimento di sospensione della licenza di attività di somministrazione di alimenti e bevande per 8 giorni, che decorrono da ieri 25 Luglio 2024.

 

Controlli a Barriera Nizza, oltre 200 persone identificate

il Commissariato di P.S. Barriera Nizza ha coordinato un controllo straordinario del territorio ad “Alto “Impatto”, concentrato particolarmente in Piazza Bengasi e vie limitrofe nonché nell’area della Stazione “Porta Nuova”, dove sono stati effettuati anche dei controlli dei passeggeri dei treni in arrivo.

Il servizio, svolto insieme al personale del Reparto Prevenzione Crimine Piemonte, del Compartimento Polizia Ferroviaria Piemonte, del V Reparto Mobile, di una unità cinofila della Polizia di Stato e ai militari dell’Arma dei Carabinieri, ha portato i seguenti risultati:

215 persone identificate;

1 arresto;

2 persone denunciate;

2 esercizi pubblici controllati;

2 sanzioni amministrative.

Durante il servizio è stato controllato e identificato un cittadino ventiseienne maliano; il giovane è risultato colpito da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Torino, per reati relativi a sostanze stupefacenti, per l’espiazione di una pena di reclusione di 1 anno e 1 mese e pertanto arrestato.

Inoltre, sono stati denunciati due cittadini subsahariani per possesso ingiustificato di armi e per violazione della legge sull’immigrazione. I procedimenti penali si trovano attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza degli indagati, sino alla sentenza definitiva.

Modifiche alla viabilità lungo la strada statale 25 “del Moncenisio”

Per consentire lo svolgimento di una manifestazione che interessa i territori comunali di San Didero e Bruzolo (TO), domani, sabato 27 luglio, sono previste modifiche alla viabilità lungo la strada statale 25 “del Moncenisio”. Infatti, a partire dalle ore 11 e fino al termine della manifestazione la statale sarà chiusa al traffico nel tratto compreso tra il civico 7 di Bruzolo (km 40,800) e l’intersezione con la SP204 a San Didero (km 39,355).

Durante la chiusura la circolazione proveniente da Susa in direzione Torino sarà deviata allo svincolo di Chianocco (km 42,700) con percorso alternativo consigliato costituito dalla SP24 o A32.

Per chi proviene da Torino e procede in direzione Susa il percorso alternativo consigliato è costituito dalla SP204 con rientro sulla statale 25 a Bruzolo attraverso via Susa.

In 400 per una Barriera più pulita

(Torino Click) – Una buona notizia che vuole superare le narrazioni di un quartiere, un segno di cura che parte dal basso, nel segno della collaborazione tra generazioni e istituzioni diverse: “Io Sono Barriera” è il progetto promosso dalla Parrocchia Regina della Pace e dal Sermig, con il sostegno di Amiat Gruppo Iren, che ha coinvolto nella giornata odierna circa 400 tra cittadini del quartiere e giovani del Sermig in un’attività di cittadinanza attiva diffusa. All’avvio dell’iniziativa ha partecipato il Sindaco Stefano Lo Russo insieme al Prefetto Donato Giovanni Cafagna, al fondatore del Sermig Ernesto Olivero e al presidente della Circoscrizione Sei Valerio Lomanto.

“Siamo in tanti a prenderci cura di Barriera, iniziando dalla pulizia delle strade – spiega il parroco don Andrea Bisacchi – un segno di educazione civica per i tanti giovani che hanno aderito e un segno di speranza che coinvolge la buona volontà della gente che torna a prendersi cura del proprio quartiere”. L’appello è stato rivolto ai residenti che saranno in campo insieme ai giovani arrivati da tutta Italia per trascorrere un tempo di servizio e formazione all’Arsenale della Pace di Torino.

“Barriera è un quartiere a cui teniamo moltissimo – afferma il sindaco Stefano Lo Russo – e le iniziative come quella di oggi gettano il seme della speranza. Barriera è un quartiere vivo, pieno di energia, cose positive e cose meno positive che però vanno affrontate, e questo rientra tra gli obiettivi che ci siamo prefissati e portando avanti, come il controllo della legalità e il contrasto alla criminalità, per ridare al quartiere il giusto ruolo nella vita di Torino”

Amiat, partner dell’iniziativa, ha fornito il materiale per le pulizie, oltre ad occuparsi dello smaltimento di quanto sarà raccolto nel corso della giornata. “Siamo orgogliosi di collaborare a questo evento, che ha coinvolto tanti giovani, ma non solo, sensibilizzandoli anche sull’importanza del rispetto dell’ambiente e del territorio, valori che Amiat condivide ed esercita in tutte le sue attività   – commenta Paola Bragantini, Presidente Amiat Gruppo Iren –. Questa iniziativa è inoltre il segno di una positiva alleanza tra la nostra azienda e i cittadini, elemento essenziale per rendere efficaci e durature le attività di pulizia e cura che i nostri operatori svolgono quotidianamente sul territorio”.

Giovane si toglie la vita lanciandosi da un ponte

Aveva 30 anni il giovane che  si è tolto la vita gettandosi dal ponte sul Cervo, a Chiavazza , nel Biellese. Alcuni testimoni l’avrebbero visto recarsi sul ponte, scavalcare e gettarsi nel vuoto. Il corpo è stato recuperato dai vigili del fuoco. Non si conoscono i motivi del gesto.

Camionista prende a calci conducente di un’auto per una manovra sulla statale

Un camionista ha tagliato la strada ad un anziano sulla statale 26 a Chivasso. In base alla ricostruzione effettuata dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Chivasso, l’uomo alla guida di un TIR Iveco avrebbe tagliato la strada a una Kia Picanto guidata da un anziano. Il camionista sarebbe sceso dal suo mezzo e avrebbe estratto a forza l’anziano dall’auto dandogli un calcio al torace e ferendolo a alla guancia. Il malcapitato è dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale.

Auto inverte la marcia e si scontra con uno scooter: morto il motociclista

 

Sulla la SP 400, in via Oremo a Biella, un’auto ha invertito la marcia scontrandosi con una moto. Il conducente di quest’ultima, 61 anni,  è morto per l’impatto.

Gli addetti del 118 arrivati sul posto hanno provato a rianimarlo a lungo ma non c’è stato nulla da fare.

La viabilità nel tratto di strada è stata interrotta. Sul posto sono intervenuti  i Vigili del Fuoco.

Nuove tensioni nelle carceri piemontesi

Ancora tensione in carcere a Biella. Lo denuncia Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO – Nella serata di martedì, intorno alle 19.30, un’intera Sezione detentiva si è rifiutata di far rientro nelle proprie stanze all’ora di chiusura. All’arrivo degli agenti a ciò incaricati, i detenuti hanno messo in atto atteggiamenti provocatori e di sfida finalizzati a cercare uno scontro ma ogni loro sforzo in tal senso è stato vano.  Instaurato quindi un dialogo per comprendere le ragioni della protesta, si è appreso che i detenuti lamentavano diverse disfunzioni dell’istituto. Le lamentele più significative riguardavano asseriti ritardi dell’area sanitaria nella gestione degli interventi di propria competenza, mancati interventi promessi dalla direzione, senza tuttavia dire quali fossero. I soggetti hanno inoltre lamentato il mal funzionamento dell’ufficio “conti correnti”. Per i non addetti ai lavori, all’interno del carcere i ristretti non dispongono di denaro contate e le loro economie sono gestite dall’ufficio conti correnti che funziona pressochè come una banca. I familiari o chi per loro versano del denaro sul conto del detenuto e lui può disporre di questi soldi per acquistare dei beni extra, alimentari e non, oltre a quelli che già gli vengono assicurati.

Santilli spiega che il paziente confronto tra la Polizia Penitenziaria ed i detenuti è proseguito invano fino alle 21.30 circa, quando si è deciso di chiudere la sezione detentiva e mantenere un controllo della sezione a distanza al fine di non fomentare i detenuti ed assicurare comunque la sicurezza del carcere.

Momenti come questi sono la piena dimostrazione della professionalità e delle capacità dei poliziotti penitenziari che pur nella limitatezza delle risorse a disposizione, si spende con incrollabile buona volontà per garantire la sicurezza pubblica, assicurando l’ordine all’interno delle carceri, denuncia il SAPPE.

Tuttavia, dobbiamo evidenziare che non è la prima volta che giungono lamentele in merito alla gestione sanitaria delle carceri che è affidata alle ASL. E’ pertanto sempre più evidente che l’intervento che le carceri richiedono non è solo di natura deflattiva per ridurre il numero di detenuti presenti, ma è sempre più urgente un ripensamento ed una riorganizzazione delle pene privative della libertà personale.

Riteniamo sia necessario ridurre il numero di reati per cui sia previsto il carcere, conseguentemente, implementare delle pene alternative alla detenzione ed avviare una efficace struttura che consenta la loro gestione sul territorio. Contestualmente, occorre che i servizi offerti all’interno delle mura del carcere siano adeguati sebbene, se pensiamo alla sanità, sappiamo benissimo che anche fuori dal carcere ci vogliano mesi di attesa per qualsiasi esame o accertamento medico.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, torna a denunciare che la situazione nei penitenziari del Distretto Piemonte-Liguria-Valle d’Aosta è allarmante anche perché anche nelle scorse settimane altri agenti hanno aggressioni da parte della popolazione detenuta. Il personale è sempre meno, anche a seguito di questi eventi oramai all’ordine del giorno. Stiamo vivendo un’estate di fuoco nelle carceri e servono immediatamente provvedimenti concreti e risolutivi: espulsioni detenuti stranieri, invio tossicodipendenti in Comunità di recupero e psichiatrici nelle Rems o strutture analoghe. Il personale di Polizia Penitenziaria è allo stremo e, pur lavorando più di 10/12 ore al giorno, non riesce più a garantire i livelli minimi di sicurezza. Fino a quando potrà reggere questa situazione?.

Non è più rinviabile, conclude il leader del SAPPE, che per questo si appella alle Autorità istituzionali e politiche, dotare al più presto anche la Polizia Penitenziaria del taser e di ogni altro strumento utile a difendersi dalla violenza di delinquenti che non hanno alcun rispetto delle regole e delle persone che rappresentano lo Stato.

“Eduiren”, 70mila persone coinvolte

Reggio Emilia, 25 luglio 2024 – A fine anno scolastico, i numeri di Eduiren, il settore educational del Gruppo Iren, raccontano l’impegno educativo dell’azienda con numeri in crescita: oltre 70mila cittadini di tutte le età incontrati, organizzate 186 visite a impianti, 80 progetti nazionali ed internazionali, 3 corsi per insegnanti e 3 webinar per cittadini.

Nello specifico le 70mila persone coinvolte tra settembre 2023 e giugno 2024 riuniscono 67.000 studenti e 3.000 tra docenti e cittadini: un dato in crescita del 30% rispetto allo scorso anno e che racconta al meglio l’obiettivo di Eduiren di interagire con le scuole, un target ormai consolidato nelle attività del Gruppo, ma anche con molti altri soggetti del territorio, dai docenti, agli enti locali, alle associazioni, attraverso le proprie offerte formative e la progettazione di percorsi di sensibilizzazione condivisa sui temi della sostenibilità e della transizione ecologica.

Interlocutore principale dell’attività di Eduiren rimane il sistema scolastico: a quest’ultimo è stato infatti dedicato il catalogo di offerte formative gratuite suddiviso in 8 percorsi didattici rinnovati seguendo i consigli di docenti e studenti. La risposta è stata più che positiva, tanto per i laboratori rivolti alle scuole di ogni ordine e grado, quanto per l’offerta formativa dedicata ai docenti che quest’anno ha visto 3 corsi on line (strutturati in 12 workshop e un ambiente on line dedicato) e una collaborazione con Unimore con il corso “Sosteniamoci”. Stesso successo per i 3 nuovi webinar proposti, dedicati alle terre rare, al recupero dei rifiuti organici ed alle comunità energetiche.

Al centro della proposta educativa, oltre ai temi della cittadinanza attiva e dell’educazione alla sostenibilità, c’è stata l’organizzazione di visite agli impianti del Gruppo Iren, punto di forza dell’azienda e luoghi di informazione trasparente: vere e proprie aule per conoscere e riflettere, con spazi e materiali dedicati.

In tutto, sono state organizzate 186 visite, che hanno permesso di vedere da vicino come vengono trasformati i rifiuti, dove nasce l’energia elettrica che viene utilizzata nelle abitazioni o conoscere come funziona il ciclo idrico. Ove possibile sono stati realizzati percorsi inclusivi per rendere accessibili gli impianti a tutti. FORSU Reggio Emilia e Circular Wood Vercelli sono i due nuovi impianti di economia circolare aperti nel corso dell’anno ai curiosi di ogni età, mentre si confermano tra i più apprezzati il TRM di Torino, il potabilizzatore di Prato (Genova) e la centrale idrica Reggio Est (Reggio Emilia).

Tra i circa 80 progetti che Eduiren ha promosso o ai quali ha partecipato, sia in Italia che all’estero, uno spazio importante ha avuto Multipliers, progetto finanziato nell’ambito del programma europeo Horizon 2020, che intende trasformare le scuole in Centri Scientifici Aperti e dialoganti con il territorio, attraverso metodologie pensate e realizzate da studenti, docenti e Università di 8 Paesi europei e messe a disposizione on line.

Eduiren ha arricchito anche la propria rete di collaborazioni diventando un hub della sostenibilità e della sperimentazione di nuovi linguaggi con la propria presenza all’Internazionale Kids Festival (RE), Festival del Pensare Contemporaneo (PC), Sottodiciotto Film Festival (TO), Cinemambiente (TO), Concorto Film Festival (PC), Festival Libro Aperto di Baronissi (SA), Notte della Ricerca di UNIMORE, Bloc Fest (SA), Festival Fake (VC), Salone Internazionale del Libro, Crescere Bene (GE), Notte Bianca dei Bambini (GE) e collaborando al Tavolo di Lavoro “Sostenibilità in Rete” di Vercelli, alla Giornata del Mare (SP) ed alla preparazione della SERR-Settimana Europea Riduzione Rifiuti 2023.

È continuata anche la collaborazione e la condivisione di progetti educational con Consorzi, Fondazioni ed Istituzioni culturali come Ricrea, Enrion Wee, Comieco, Conai, Fondazione Palazzo Magnani (RE), Fondazione Reggio Children, MACA (TO), AICA, UNIMORE, Università Cattolica (PC).

Il lavoro di Eduiren non si è fermato con la chiusura delle scuole ed è continuato, insieme al Consorzio Ricrea, con il progetto Green Steel Grest dedicato ai Grest, gruppi estivi per i bambini e ragazzi, che ha interessato circa 1.500 studenti nelle province di La Spezia, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Torino e Vercelli.

Il catalogo Eduiren si avvale della collaborazione di La Lumaca e G-Lab di Fondazione Golinelli