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Rimborso affidamento a connazionali di minori stranieri non accompagnati

La Città di Torino avvierà la sperimentazione del rimborso per l’affidamento a parenti e connazionali di minori stranieri non accompagnati (MSNA) che hanno un’età superiore ai 14 anni. Lo ha deciso la Giunta comunale licenziando il provvedimento proposto da Jacopo Rosatelli, Assessore al Welfare. Il periodo della sperimentazione avrà la durata di un anno.

 

Si tratta di una delibera innovativa che introduce un nuovo modello di ospitalità, l’affidamento a connazionali per far fronte al significativo aumento di minori stranieri non accompagnati accolti a Torino, che si affianca alla rete di accoglienza residenziale.

I dati della Direzione Generale dell’immigrazione e delle politiche di integrazione del Ministero dell’Interno al 31 dicembre 2022 registrano in Piemonte un totale di 885 presenze: la sola Città di Torino, dunque, con le sue 720 presenze, ha assorbito l’81,36 per cento dell’intero flusso migratorio MSNA regionale.

Data la perdurante assenza di posti nelle strutture di accoglienza, nel corso del 2022, sono stati affidati a propri connazionali o parenti, in modo definitivo o temporaneo, circa 115 minori stranieri non accompagnati a cui se ne aggiungono oltre 60 a fronte dell’accoglienza di altri 414 minori a settembre 2023.

A differenza di altri comuni del Nord Italia, Torino spesso non è solo città di transito, ma di arrivo. Infatti sul territorio cittadino sono presenti reti collaborative e solidali di connazionali o familiari. Dalle osservazioni effettuate è emerso che i parenti e i connazionali offrono relazioni affettive, esempi di positiva integrazione e l’autorevolezza necessaria ai percorsi di crescita dei minori, ragazzi che presentano biografie complesse, con processi evolutivi realizzati all’interno di condizioni di violenza strutturale che non si interrompono con la migrazione dal paese d’origine, ma si nutre di nuove forme di insicurezza e incertezza.

Tutti i Comuni registrano crescente difficoltà ad affrontare il forte afflusso di minori stranieri non accompagnati, una situazione che ha di fatto portato a esaurire i posti mettendo Torino e molte Amministrazioni locali nelle condizioni di dover utilizzare strutture provvisorie e di emergenza, al di fuori del circuito ordinario – sottolinea Rosatelli -. Con questo progetto vogliamo aprire a nuove forme di sperimentazione, anche su impulso e indicazione del Consiglio Comunale, che propongono un’accoglienza rispettosa dei legami culturali e familiari e un percorso di formazione e di sensibilizzazione per coloro che accolgono questi ragazzi all’interno di un disegno cittadino di governance con il coinvolgimento della Prefettura”.

La sperimentazione terrà conto del parere espresso dalla famiglia d’origine, quando possibile, nonché l’esistenza di un precedente positivo legame di conoscenza nel paese di provenienza; la regolarità della presenza dell’affidatario sul territorio nazionale (titolo di soggiorno) e un contratto di locazione/possesso dell’immobile di domicilio abituale; i colloqui di conoscenza da parte dei Servizi Sociali; il parere del minore.

In quest’ottica la Città definisce un rimborso mensile a persona di 150 euro per le spese di mantenimento tra cui quelle scolastiche, per i trasporti, sanitarie e per la regolarizzazione. A oggi gli affidatari sostengono tutti gli oneri relativi al mantenimento del minore e alle sue necessità di salute, istruzione e socializzazione, pur potendo usufruire del supporto del Servizio Sociali. È previsto un sistema di controllo da parte degli uffici sulle spese sostenute.

La spesa relativa all’erogazione delle quote affido è stimata in 135mila euro per tutta la durata della sperimentazione e sarà interamente rendicontata alla Prefettura di Torino la richiesta di rimborso a valere sul Fondo Nazionale per l’Accoglienza di Minori Stranieri non Accompagnati.

Al fine di potenziare il modello di affido di connazionali è stato strutturato un sistema cittadino di governance attraverso l’adesione al supporto professionale in collaborazione con Unicef/CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza)  e le Università di Torino e del Piemonte orientale per la formazione, che saranno rivolti agli affidatari, così come prevede la convenzione tra la Garante Regionale per l’infanzia e l’adolescenza, la Regione Piemonte, l’ANCI Piemonte e l’Università degli Studi di Torino. In particolare sono previsti percorsi formativi di accompagnamento e sensibilizzazione rivolti a famiglie affidatarie e tutori, in collaborazione con l’Università di Torino e del Piemonte Orientale anche al fine di consolidare la collaborazione in rete tra famiglie, servizi, tutori e ufficio minori.

La famiglia affidataria viene dunque sostenuta da un tutoraggio per garantire la buona riuscita dell’accoglienza e a tal fine sarà aperto uno sportello informativo per tutori, famiglie e ragazzi affidati negli spazi della Città di Torino con due accessi settimanali di ascolto, supporto e monitoraggio. I dati raccolti affluiranno in una banca dati appositamente costituita, in condivisione con i tutori volontari sulle risorse del territorio. Sarà inoltre messo a punto materiale informativo su orari, luoghi e funzionamento dello sportello.

Al tema dell’affido la Città sta riservando grande attenzione e in quest’ottica ha aderito al nuovo bando FAMI (Fondo asilo migrazione e integrazione) presentazione di progetti da finanziare sulla promozione dell’accoglienza familiare dei minori non accompagnati.

Un comitato a Torino per l’utilizzo responsabile dell’intelligenza artificiale

La Città di Torino si doterà, per prima in Italia, di un comitato etico per l’intelligenza artificiale. Lo ha stabilito una delibera approvata  dalla Giunta Comunale su proposta dell’assessora all’Innovazione e alla Transizione Digitale Chiara Foglietta che stabilisce la costituzione di un “board sull’uso etico per le tecnologie emergenti”.

 

A pochi giorni dall’annuncio del Governo della scelta di Torino come futura sede per la Fondazione Nazionale per l’Intelligenza Artificiale, l’amministrazione compie un passo avanti verso una transizione digitale “responsabile”, con il compito di accompagnare e monitorare i nuovi processi all’interno di un quadro tecnologico e normativo in costante evoluzione.

“Le tecnologie emergenti – spiega l’assessora Chiara Foglietta – sono parte integrante della nostra società, che vi è ormai sempre più immersa in ogni aspetto della quotidianità, e rappresentano un volano di sviluppo in grado di offrire notevoli benefici sia a livello economico che di impatto concreto nella vita delle persone, ma attorno al quale occorre prestare al tempo stesso particolare attenzione e sensibilità. La Città di Torino con l’istituzione di questo “board” vuole quindi continuare il grande lavoro che sta portando avanti nel processo di transizione digitale, ma guidandola secondo principi etici e di responsabilità che la accompagnino in questo percorso di trasformazione”.

Big data, algoritmi e intelligenza artificiale sono elementi la cui rilevanza va crescendo tanto nell’economia digitale, quanto nella società in generale. Le nuove tecnologie sono sempre più pervasive delle scelte e dei diversi aspetti che compongono la quotidianità, dall’informazione alla mobilità, dagli acquisiti all’organizzazione del lavoro e i servizi pubblici non fanno eccezione. L’intelligenza artificiale in particolare, intesa come la riproduzione di percezione, interazione, ragionamento e apprendimento compiuta attraverso algoritmi di programmazione e nuove tecnologie, sarà quindi un potente catalizzatore attorno a cui ruoteranno investimenti e sperimentazioni in tutti i settori. In quest’ottica di futuro sviluppo, in cui l’IA sarà protagonista della transizione digitale e verrà integrata nella maggior parte di attività, sarà pertanto fondamentale saper cogliere le opportunità, ma anche poter garantire ai cittadini che i dati raccolti vengano utilizzati in modo sicuro e inclusivo.

Il comitato sarà costituito da esperti multidisciplinari (GDPR, cybersecurity, esperti di tecnologie emergenti), sia interni all’amministrazione comunale che esterni, individuati tramite una specifica call tra esponenti di istituti di ricerca, organizzazioni di advocacy, imprese e altri enti, in grado di apportare le conoscenze tecniche, giuridiche e di governance necessarie. Sarà lo strumento a disposizione dell’amministrazione comunale per rendere coerenti i progetti in tema di innovazione, oltre che per analizzare l’impatto che le nuove tecnologie stesse possono avere rispetto alle politiche della Città, in coerenza con le linee guida emanate dagli organismi nazionali, europei ed internazionali, e grazie al quale Torino vuole continuare a giocare un ruolo da protagonista nell’abilitare processi di transizione digitale “responsabile”. Opererà quindi a titolo di indirizzo consultivo per la Città, occupandosi di analizzare i diversi aspetti che potranno riguardare, per fare qualche esempio, l’aggregazione algoritmica dei dati, sorveglianza, profilazione, privacy e diritti digitali dei cittadini. Il tutto individuando policy e linee guida per una corretta governance e fornendo pareri mirati quando richiesti, oltre alla possibilità di raccordarsi e collaborare con i “comitati etici” presenti sul territorio, come quelli istituiti presso gli atenei torinesi.

Per il perseguimento degli obiettivi preposti, il “board” opererà in stretta connessione con l’Assessorato alla Transizione ecologica e digitale e all’Innovazione della Città, al quale resta in capo un ruolo di iniziativa, e con il Servizio Innovazione e Fondi Europei, il quale avrà invece funzione di segreteria e coordinamento tecnico e in sinergia con le attività di ricerca e sviluppo sulle nuove tecnologie già avviate con CTE Next, la Casa delle Tecnologie Emergenti.

Chieri, svastica su muro. Il sindaco: “gesto disgustoso”

Una svastica incisa sul muro e accompagnata dalla scritta “Negri maledetti”. È quanto accaduto nell’androne di un palazzo di Chieri, dove vive un ragazzo di origini africane. «Un gesto disgustoso, vile e infame-dichiara il Sindaco Alessandro Sicchiero-Ho voluto esprimere la solidarietà della nostra Città e di tutta la nostra comunità alla persona destinataria della scritta razzista, un ragazzo che vive da tempo a Chieri. Un atto che offende non solo chi lo ha subito ma tutti i chieresi che credono nell’uguaglianza e nella solidarietà. Mi auguro sia possibile individuare e punire i responsabili di tali scritte, di certo costoro devono sapere che non smetteremo mai di contrastare il virus del razzismo e i rigurgiti nazifascisti».

Nasce il Baby Pit Stop di Villa della Regina

Dal 1° dicembre 2023 Villa della Regina ospita un Baby Pit Stop UNICEF, un ambiente dedicato
all’allattamento e alla cura del bambino, realizzato grazie all’impegno di Soroptimist International Club di
Torino. Se nei Pit Stop delle gare automobilistiche i piloti effettuano il cambio delle ruote e il rifornimento di
carburante, nei Baby Pit Stop si può provvedere al cambio del pannolino e a fare il pieno di una sana poppata di
latte.
Le mamme che allattano sono da sempre benvenute a Villa della Regina, ma ora potranno disporre anche
di uno spazio appositamente dedicato, una piccola sala tranquilla e riservata, collocata al piano terra
della residenza sabauda.
La mamma vi troverà una comoda seduta e il fasciatoio, a pochi passi dai servizi. L’ambiente è pensato per
accogliere anche bambini più grandi, in un momento di pausa dalla visita per tutta la famiglia. Ospita infatti un
tavolino con due piccole sedie per riposare e giochi generosamente offerti dalla Quercetti.
L’allestimento, curato da Chiara Teolato referente per l’accessibilità della Direzione regionale Musei Piemonte, è
stato realizzato grazie al sostegno di Soroptimist International Club di Torino, nell’ambito delle iniziative
promosse in Italia dall’Associazione.
Il Soroptimist International, fondato nel 1921 negli Stati Uniti, è un’associazione mondiale di donne impegnate
nella promozione dei diritti umani e nel sostegno all’avanzamento della condizione femminile nella società e nel
mondo del lavoro. L’Unione Italiana, che conta attualmente circa 160 club locali, ne è da sempre una delle
componenti più attive.
Con questa iniziativa, Villa della Regina, sito della Direzione regionale Musei Piemonte, dal 2024 potrà
essere accreditata al circuito dei musei Nati con la cultura, un progetto ideato da Fondazione Medicina a
Misura di Donna e promosso da Abbonamento Musei, per un museo Kids & Family Friendly. L’iniziativa
comporta anche l’adozione del Passaporto Culturale, che consente alle famiglie l’ingresso gratuito in
museo durante il primo anno di vita del bambino.
Il Baby Pit Stop è tra le iniziative realizzate dall’UNICEF per garantire i diritti sanciti dalla Convenzione sui
Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza, in particolare l’art. 24 che tutela il diritto alla salute e si inserisce
nell’ambito del Programma UNICEF “Ospedali & Comunità Amici dei Bambini”. Grazie al Protocollo d’intesa tra il
Comitato Italiano per l’UNICEF – Fondazione Onlus e il Soroptimist International d’Italia, si sta contribuendo in
maniera significativa alla creazione di nuovi Baby Pit Stop, che si aggiungono a quelli già attivi in tutta Italia ma
con la peculiarità di essere realizzati in luoghi di cultura altre strutture espositive destinate alla pubblica fruizione.
L’inaugurazione si terrà venerdì 1 dicembre 2023 alle ore 11.00 al piano terra della residenza sabauda.
All’evento interverranno Elena De Filippis, Direttrice regionale Musei Piemonte, Chiara Teolato, Direttrice di
Villa della Regina, Erica Varese Baulino Presidente del Soroptimist Club di Torino e Antonio Sgroi, Presidente
del Comitato Provinciale di Torino per l’UNICEF.

Chiara Bertola è la nuova direttrice della Gam

Il Consiglio Direttivo della Fondazione Torino Musei annuncia la nomina di Chiara Bertola a Direttrice della GAM – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino.

A seguito della manifestazione di interesse per la raccolta delle candidature, scaduta lo scorso 12 settembre, il Consiglio Direttivo della Fondazione ha deliberato la nomina della Commissione valutatrice esterna, i cui membri sono stati scelti tra profili di assoluta e comprovata competenza, indipendenza e caratura internazionale. Tutti i commissari, di seguito indicati, sono riconosciuti e apprezzati nel mondo dell’arte moderna e contemporanea e vantano esperienze con le principali istituzioni museali nazionali e internazionali.

Sylvain Bellenger, Direttore Generale del Museo e Real Bosco di Capodimonte
Elena Filipovic, Direttrice della Kunstmuseum Basel
Lorenzo Giusti, Direttore della GAMeC di Bergamo
Chiara Parisi, Direttrice del Centre Pompidou-Metz
Alberto Salvadori, Magazzino Italian Art New York e Direttore ICA Milano

La Commissione ha esaminato tutti i curricula e i progetti elaborati dai partecipanti alla selezione in possesso dei requisitirichiesti e sentito a colloquio una rosa di candidati i cui profili sono stati ritenuti maggiormente in linea con i requisiti richiesti dall’avviso. A seguito delle valutazioni e delle audizioni effettuate la Commissione ha quindi concluso i propri lavori e restituito alla Fondazione i nominativi dei profili ritenuti idonei alla carica e quindi sottoposti al Consiglio Direttivo.

Sulla base delle risultanze delle valutazioni e delle motivazioni indicate dalla Commissione, il Consiglio Direttivo, con consenso convinto ed unanime, ha nominato Chiara Bertola, rilevando nel profilo una solida esperienza nella gestione di istituzioni museali e una profonda comprensione delle specificità del Museo e delle sue esigenze.

Esprimo piena soddisfazione per la nomina di Chiara Bertola alla direzione della GAMdichiara Massimo Broccio Presidente della Fondazione Torino Musei. Ringrazio la qualificata commissione per il prezioso lavoro svolto che ha consentito al Consiglio direttivo l’individuazione di una professionalità con una solida esperienza nella gestione di istituzioni museali e all’altezza di garantire il cambiamento necessario ad affrontare le future sfide della GAM.

Conservazione, tutela e ricerca rimangono chiaramente la missione centrale del museo ma da sole queste attribuzioni non sono sufficienti ad interpretare le nuove funzioni di una istituzione museale nel XXI secolo.

Il museo deve essere un soggetto attivo, strumentale alla evoluzione e al progresso sociale e culturale delle persone, con una vocazione di ascolto e di interazione con l’attualità e con il presente. Un organismo sapiente, complesso e vivo; un luogo di incontro e di confronto che guarda al futuro in modo attivo.

Nel suo progetto Chiara Bertola ha dimostrato una profonda comprensione della specificità della nostra istituzione e di queste esigenze.

Sono particolarmente lieto che sia lei a raccogliere la sfida di scrivere una nuova ed importante pagina della storia della prima Galleria civica d’Arte nata in Italia

Desidero ringraziare la Fondazione Torino Musei della fiducia accordatami nell’avermi voluta come nuova Direttrice della GAMdichiara la neoeletta Direttrice Chiara Bertolaun’istituzione che rappresenta un’eredità culturale importante da sottolineare, accendere e riattivare con vitalità e uno sguardo rivolto al futuro, facendo emergere interpretazioni insolite.

Assumo questo incarico consapevole della responsabilità del ruolo e onorata di portare avanti la storia della GAM e il lavoro di chi mi ha preceduto.

Il Consiglio Direttivo sentitamente ringrazia Riccardo Passoni per la serietà ed il rigore del lavoro svolto in questi anni a beneficio del Museo.

Biografia Chiara Bertola

Nata a Torino nel 1961 – vive e lavora a Venezia. E’ curatrice del progetto di arte contemporanea “Conservare il futuro” alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia dal 1999 a oggi. Dal 2014 e’ socia fondatrice della Venice Gardens Foudation di Venezia con il compito di restaurare giardini e farvi crescere l’arte. Ideatrice e curatrice del Premio FURLA per giovani artisti italiani dal 2000 al 2015. E’ stata direttrice artistica dell’Hangar Bicocca di Milano dal 2009 al 2012 dove ha ideato e curato il progetto sperimentale Terre Vulnerabili a growing exhibition, una mostra lungo un anno in 4 tappe di crescita. Dal 1996 a 1998 è stata Presidente della Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia. Tra i curatori fondatori del Progetto Ars Aevi per la costituzione del Nuovo Museo di Arte Contemporanea di Sarajevo. E’ stata curatrice del “Padiglione Venezia” della Biennale Internazionale d’Arte di Venezia e della XV Quadriennale di Roma. Ha curato diverse mostre personali e collettive in Italia e all’estero tra cui quelle di Marisa Merz, Giovanni Anselmo, Michelangelo Pistoletto, Elisabetta Di Maggio, Mona Hatoum, Haris Epaminonda, Giulio Paolini, Lothar Baumgarten, Joseph Kosuth, Roman Opalka, Maria Teresa Sartori, Paolo Icaro, Christian Boltansky, Hans Peter Feldmann, Ilya&Emilia Kabakov, Georges Adeagbo, Remo Salvadori, Kiki Smith, Maria Morganti, Jimmie Durham. Ha pubblicato il libro Curare l’arte dedicato alla figura del curatore (2008); Conservare il futuro, 25 anni di arte contemporanea alla Fondazione Querini Stampalia di Venezia (2022).    

Olimpiadi invernali a Cesana, Tajani: “Rinunciare sarebbe una resa nazionale”

Nel pomeriggio di oggi, martedì 31 ottobre, il sito olimpico di Pariol Cesana ha ospitato la visita del vicepremier e Ministro degli Esteri Antonio Tajani e il Ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo per un sopralluogo alla pista da bob utilizzata durante le olimpiadi invernali di Torino nel 2006.

Ovviamente l’oggetto della visita è capire direttamente sul campo se questa pista potrebbe essere ancora Olimpica ed ospitare le gare di bob, skeleton e slittino dell’Olimpiade Invernale Milano-Cortina del 2026.

Il Ministro Tajani qui a Cesana ha rilanciato l’idea del Governo di spendere in Italia i soldi per le Olimpiadi del 2026: italiana: «Bisogna riutilizzare questo sito e  spendere in Italia i soldi stanziati dal governo. Lasciare andare il bob all’estero sarebbe una resa nazionale: questo lo dico da italiano e come ministro. Prima di rinunciare, dobbiamo fare tutto il possibile”

La soddisfazione del Sindaco di Cesana Roberto Vaglio che era accompagnato nel sopralluogo dal vicesindaco Marco Vottero: “Come abbiamo sempre detto Cesana è disponibile a mettersi al servizio del nostro Paese. La visita odierna del vicepremier Tajanie del Ministro Zangrillo danno forza al proposito di tornare a fare di Cesana un sito Olimpico per bob, skeleton e slittino. Ringraziamo i Ministri Tajani e Zangrillo, il Governatore Cirio con l’Assessore Ricca, il Sindaco della Città Metropolitana Lorusso con il suo vice Suppo, i Sindaci dell’Unione, i Consiglieri Regionali Marin e Ruzzola, la Fondazione 20 Marzo con il suo presidente Avato, il Parco Olimpico presenti qui a Cesana per sostenere questa proposta. Noi siamo pronti a lavorare come abbiamo sempre fatto ed ora attendiamo fiduciosi il buon esito di questa operazione”.

La soddisfazione del territorio anche nelle parole del Sindaco di Sauze d’Oulx Mauro Meneguzzi: “Avere oggi qui a Cesana le massime cariche dello Stato è motivo di orgoglio per il nostro territorio. Le parole del vicepremier Tajani ci fanno ben sperare per tornare a respirare qui in Valle l’aria delle Olimpiadi. La nostra Unione Montana è Comuni Olimpici ViaLattea e più che mai vorrebbe sul suo territorio la riedizione di quei giorni magici del 2006”.  

Genitori si prendono a testate alla partita di calcio dei bimbi. Due feriti in ospedale

Violenza assurda a una partita di calcio tra bambini di 7 e 8 anni, finita con l’intervento di carabinieri, polizia e un’autoambulanza. E’ accaduto al campo sportivo del Gsd Canadà di Vercelli dove si teneva l’incontro tra i bambini  2015-16  padroni di casa e i pari età dei Lupetti Bianchi. L’uso smodato di una trombetta in tribuna da parte di un genitore palesemente ubriaco ha suscitato le rimostranze di un altro genitore. Il primo lo ha colpito al volto con una testata. Ha colpito anche la moglie del secondo uomo, che tentava di sedare la lite. I due sono finiti in ospedale. La polizia ha impiegato un’ora per calmare l’aggressore.
NOTIZIE DAL PIEMONTE

Giallo nei boschi del Torinese: trovate ossa umane

Nei boschi di Pralormo, vicino al lago della Spina sono state trovate ossa umane da un cercatore di funghi. I carabinieri della compagnia di Chieri hanno recuperato i resti da analizzare per capire a chi appartengano e a quando risalga la morte. Potrebbe trattarsi di qualche persona scomparsa di cui non si è più avuto notizia. La procura competente per le indagini è quella di Asti.

Rivoluzione al Museo del Risorgimento?

Caro direttore,

povero Umberto Levra che vivevi per il Museo del Risorgimento! Chi ti  ha sostituito, venuto da san Damiano d’ Asti, è resistito tre anni. Hanno fatto la “rivoluzione” al Museo, scrive un giornale. Hanno messo nel consiglio anche il direttore del Museo Egizio (!), sperando che gli ceda un po’ di visitatori. Strano che non abbiano messo  anche la neo  cav. gr. croce Christillin!
C’è un altro cavaliere di gran Croce e grande studioso del Risorgimento, allievo di Galante Garrone, noto autore di libri su Cavour e Mazzini, che  i nuovi padroni del museo non hanno invitato nel consiglio: è il prof. Pier Franco Quaglieni, amico di Levra. Hanno messo un egittologo e non Quaglieni. Incredibile. Cirio non sa cosa sia la vera cultura come i leghisti. Il museo con questi  congiurati da operetta morirà. Complimenti Cirio! Il voto per fortuna è vicino!
 Vincenzo Ferreri