CRONACA Archivi - Pagina 471 di 1658 - Il Torinese

CRONACA- Pagina 471

Città Metropolitana: fine lavori in tre edifici scolastici

Con la fine del 2023 sono stati approvati i certificati di regolare esecuzione, che sanciscono in modo formale la fine dei lavori, per 3 Istituti scolastici superiori della Città metropolitana di Torino i cui interventi sono stati finanziati nell’ambito del #PNRR.
Si tratta  dell’Istituto Galilei di Ciriè, dove sono stati conclusi sia gli interventi di manutenzione straordinaria ed adeguamento normativo e funzionale (per un importo di 432mila euro) che di adeguamento normativo e messa in sicurezza dei solai (373mila euro);  dell’Istituto Fermi, sempre a Ciriè, dove sono stati conclusi interventi di manutenzione straordinaria ed adeguamento normativo e funzionale (per un importo di 400.000 euro) e infine  dell’Istituto Europa Unita di Chivasso dove sono stati completati gli interventi di messa in sicurezza delle facciate e di adeguamento normativo e funzionale per un importo di circa 1.193.00 euro.
Complessivamente su 65 interventi previsti relativi all’edilizia scolastica sono già stati conclusi 8 cantieri e i rimanenti i lavori sono stati consegnati alle rispettive imprese aggiudicatarie e per tutti sono in fase di avvio i lavori.
Inoltre per l’intervento relativo alla nuova scuola di Avigliana succursale del Galileo Galilei, sempre finanziata nell’ambito del Pnrr per un importo complessivo di circa 4 milioni e 900 mila euro ( €. 4.891.399,96) l’impresa aggiudicataria dell’appalto integrato presenterà la progettazione esecutiva entro la prossima settimana e l’avvio dei lavori è programmato il prossimo mese di febbraio.

ℹ http://www.cittametropolitana.torino.it/cms/comunicati/edilizia-scolastica/pnrr-edilizia-scolastica-conclusi-i-lavori-in-tre-istituti

con Città Di Cirié Città di Chivasso Comune Di Avigliana

Lite tra ragazzi in metro, spunta una mannaia

Verso le 17 di oggi è stata fermata la metropolitana di Torino a causa di una violenta lite a bordo  La polizia è intervenuta  alla stazione Carducci dove quattro ragazzi due maschi e una femmina italiani e un maschio marocchino stavano litigando. Gli agenti hanno trovato addosso a uno dei quattro anche una mannaia. Spiegheranno alla polizia il perché della lite che ha spaventato i passeggeri.

Askatasuna, Max Casacci: “Una scelta coraggiosa di tolleranza e libertà”

 

Definito “un bene comune” dal sindaco Lo Russo, il centro sociale di Corso Regina Margherita 47 si avvia verso una nuova vita nel segno del dialogo e della cultura. Tra i garanti, anche Max Casacci dei Subsonica.

Nonostante ci fosse chi ne auspicasse sgombero e chiusura, all’insegna della cosi detta “linea dura” il sindaco e l’amministrazione Lo Russo hanno approvato un piano per garantire al centro sociale uno spazio dove poter continuare dibattito politico ed eventi culturali. A farne da garante, tra gli altri, Max Casacci che sulla sua pagina Facebook scrive:

“La Città di Torino si oppone allo sgombero dell’Askatasuna: un atto coraggioso, per nulla scontato.
Questa mattina la Città di Torino ha presentato una delibera che avvia un processo di progettazione partecipata, consentendo di considerare lo spazio del Centro Sociale Askatasuna “bene comune” da mettere a disposizione della comunità locale in base a regole condivise.

Questo processo porta alla costituzione di un comitato promotore con il sostegno di personalità garanti, tra le quali figurerà anche il mio nome. Sarò quindi a disposizione dello spazio, insieme ad altri, per co-progettare momenti di cultura, aggregazione e libertà espressiva.

L’iniziativa, in completa controtendenza rispetto a richieste e pressioni conformi all’attuale clima politico nazionale, accoglie anche alcune forti sollecitazioni da parte mondo musicale, che si era espresso con una lettera aperta indirizzata alla Giunta.
Nel documento si invitava la Città a non allinearsi alle richieste di sgombero di uno spazio libero e alle politiche repressive messe in atto con l’insediamento del nuovo Governo.

Questa iniziativa rafforza e sottolinea il valore sociale e culturale di Askatasuna che trovandosi in Vanchiglia -uno dei borghi a più alta densità di creatività della città- potrà rappresentare sempre di più un presidio, un polo aggregativo per linguaggi sotterranei e culture giovanili molto attive in città, elevando il livello di un quartiere identificato troppo spesso con gli effetti del disagio della movida notturna.

Questa scelta coraggiosa, che innescherà innumerevoli attacchi politici a livello locale e nazionale, potrà essere motivo d’orgoglio per la Torino che si riconosce nel pluralismo, nella tolleranza e nella libertà di espressione e quindi anche di dissenso. Almeno per me e per molti musicisti che hanno sostenuto queste posizioni, lo sarà.”

Dialogo, non repressione. E che Torino sia di esempio anche in questo.

Lori Barozzino

(Foto Museo Torino)

Torino, poliziotto aggredito in carcere

Ancora aggressioni al carcere di Torino. Su quanto è avvenuto, riferisce Vicente Santilli, segretario regionale per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Nel pomeriggio di ieri, un detenuto ventenne ristretto al padiglione B ha preteso di accedere al cortile Passeggi riservato ai detenuti che frequentano i corsi scolastici. Non essendo autorizzato, l’agente addetto alla Sorveglianza ha opposto divieto alla richiesta e ciò è bastato a scatenare la violenza del detenuto che ha provato a ribaltare la scrivania dell’Agente ma, prontamente, questo ha posto le sue mani sopra per evitare che la stessa potesse finire addosso a lui e agli altri colleghi presenti. In quel momento il detenuto ha sferrato un violento pugno nello stomaco al collega prima di essere bloccato”.
Santilli, che esprime vicinanza al personale del Reparto di Polizia del carcere di Torino e solidarietà al poliziotto ferito, ribadisce ancora una volta che “il SAPPE denuncia ormai da tempo la situazione insostenibile delle carceri piemontesi ma chi dovrebbe intervenire e tutelare continua a tacere ed a restare inerme. Mai udito un silenzio così assordante da parte di questa Amministrazione Penitenziaria!”
Il Segretario Generale del SAPPE Donato Capece definisce “semplicemente allarmanti ed inquietanti” alcuni degli eventi critici accaduti nelle carceri del distretto piemontese-ligure-valdostano dal 1° settembre al 31 dicembre 2023: “Pensate, ci sono state 263 denunce per resistenza ed ingiuria a pubblico ufficiale, 5 proteste collettive con rifiuto di entrare in cella. Ma ancora più gravi le aggressioni a poliziotti: 58 quelle che hanno visto assegnare ai malcapitati fino a sette giorni di prognosi, 9 quelle con prognosi da 8 a 20 giorni e ben 8 aggressioni con prognosi maggiori di 20 giorni”.
“Nelle carceri della Nazione e del Piemonte in particolare serve, forte ed evidente, la presenza dello Stato, che non può tollerare questa diffusa impunità, e servono provvedimenti urgenti ed efficaci!”, prosegue il leader del SAPPE, che fa appello al Sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro, che tra le sue deleghe ministeriali ha quella riservata alla trattazione degli affari di competenza dei Dipartimento dell’amministrazione penitenziariaper un incontro urgente: “per ristabilire ordine e sicurezza, attuando davvero quella tolleranza zero verso quei detenuti violenti che, anche in carcere, sono convinti di poter continuare a delinquere nella impunità assoluta!”.

Accorciare le liste d’attesa in sanità: come verranno impiegati i 25 milioni della Regione?

La questione liste d’attesa in Sanità entra nel Bilancio con 25 milioni

Come verranno utilizzati i 25 milioni messi a Bilancio per combattere le liste d’attesa in ambito sanitario: questo uno dei punti del dibattito, aperto in prima Commissione in Consiglio regionale presieduta da Carlo Riva Vercellotti. Diego Sarno (Pd) ha chiesto all’assessore Andrea Tronzano le modalità di spesa della cifra, annunciata ai commissari, nell’aprire la discussione generale sul Bilancio di previsione 24-26.

Per questo motivo, s’è concordato, sarà convocata una Commissione sanità, al fine di illustrare nel dettaglio le azioni che la Giunta intende intraprendere in tema liste d’attesa. In generale, l’assessore ha spiegato che tra le priorità della manovra “abbiamo le borse di studio, che vogliamo coprire al 100 per cento, quindi ci sarà l’integrazione. Poi, appunto, 25 milioni sulle liste d’attesa, senza dimenticare il leasing del nuovo palazzo della Regione, che diventerà mutuo, ma che per il 2024 ammonta a 7,2 milioni”.

Come termine ultimo per l’approvazione del Bilancio, è stato dato quello della fine di marzo, “perché poi ci saranno le elezioni e l’attività del Consiglio sarà sospesa”, ha ricordato Tronzano, che comunque è in attesa dell’accordo con il Governo per i fondi Fsc, “che potrebbero essere di 20-25 milioni. Prima di tale accordo è difficile presentare il maxiemendamento finale”.

Sul testo, già oggi ci sono 52 emendamenti, tutti presentati dal Pd, che insistono sull’articolo 2, “motivo per cui per ora è inutile iniziare a votare l’articolato”, ha considerato il presidente Riva Vercellotti. Del resto, gli interventi di opposizione, con Giorgio Bertola (Ev), Francesca Frediani (Up), Silvana Accossato (Luv) hanno sottolineato come sia opportuno attendere il maxiemendamento per avere una visione complessiva del provvedimento. Tronzano non ha potuto dare tempi certi in tal senso, “in attesa appunto che si perfezioni l’accordo con il governo”.

Intanto sono stati definiti i relatori del Bilancio in Aula, con Alessandra Biletta (Fi) per la maggioranza, Frediani Raffaele Gallo (Pd) per l’opposizione.

Fiamme nello scontro tra due camion, un ferito

Diverse squadre dei vigili del fuoco del comando di Vercelli, dei volontari di Santhià e  del nucleo NBCR (Nucleate Biologico Chimico Radiologico Regionale ed il Nucleo Travasi di Torino, sono intervenute a Borgo Vercelli dopo un incidente stradale che ha coinvolto due mezzi pesanti. A causa dello schianto uno dei due mezzi alimentato a GNL (Gas Natale Liquefatto) ha riportato il danneggiamento di uno dei due serbatoi. Un ferito è stato ricoverato all’ospedale di Vercelli.

Otto minorenni gli irresponsabili che hanno teso il nastro sulla strada

Nottetempo, a Settimo, tra sabato e domenica avevano teso un nastro di stoffa servendosi di due lampioni, in via Leinì all’uscita del sottopassaggio. In mezzo alla strada avevano anche piazzato una fioriera, con grave rischio per i veicoli di passaggio. Da un balcone erano stati ripresi con un telefonino da un abitante della zona. È bastato poco ai carabinieri per identificare i responsabili: otto ragazzi tutti minorenni della zona, individuati dalle telecamere. Saranno probabilmente denunciati.

 

Parcheggiatori abusivi (e ubriachi) in piazza Statuto

Caro direttore, a partire da Dicembre dell’anno scorso, con l’introduzione dei mercatini di Natale in Via Garibaldi (nel tratto compreso tra Corso Valdocco e Statuto) è quotidiana la presenza di parcheggiatori abusivi in piazza.

Richieste di denaro, a volte anche piuttosto insistenti a chi è intento a parcheggiare la propria autovettura e spiacevoli graffi rinvenuti sulle portiere, a chi si rifiuta di pagare il “pizzo”.
Sono tre, ma a volte anche cinque, spesso ubriachi e con atteggiamenti violenti, i parcheggiatori abusivi che operano quotidianamente in Piazza Statuto, anche in seguito allo smontaggio dei mercatini natalizi, non se ne sono mai andati.
Ciascun parcheggiatore opera in un angolo della piazza, di modo da coprirla interamente. Per rendersene conto, è sufficiente fare un giro completo della piazza a bordo della propria autovettura, sia di mattina che di pomeriggio, vi indicheranno i posti liberi, per ottenere una ricompensa economica.
Soprattutto in seguito agli ulteriori aumenti nel 2023 delle tariffe orarie per la sosta sulle strisce blu, in Piazza Statuto è passata da €1,50 a €1,70 l’ora, è diventato veramente troppo oneroso dover contribuire, forzati dal timore di trovarsi la macchina rigata, anche chi esercita abusivamente questo “mestiere”, oltre al regolare ticket per il parcheggio.
Nonostante le numerose segnalazioni avanzate personalmente nel nuovo anno, sia al Comando di Polizia Locale di Torino, che al 112 per il pronto intervento di una pattuglia, su indicazione della stessa autorità competente, gli interventi messi in campo finora non hanno prodotto risultati.
I parcheggiatori abusivi fuggono all’arrivo delle forze dell’ordine, per scampare a carissime sanzioni amministrative e poco dopo riprendono come se nulla fosse l’attività svolta.
Il problema non sono solo le richieste di denaro da loro avanzate, ma anche il fatto di trovarsi difronte a soggetti spesso visibilmente in stato di ebbrezza, che soprattutto in seguito al tramonto del sole, rendono la piazza poco sicura per chi la percorre a piedi.

Emanuele Durando

Studenti cinesi del Politecnico incontrano l’assessora Pentenero

La sicurezza degli studenti universitari e le problematiche affrontate dalla comunità cinese: sono questi i due temi principali affrontati nell’incontro tra l’assessora alle politiche multiculturali e alla sicurezza della Città, Gianna Pentenero e i vertici del CSSA Polito – Chinese Students and Scholars Association per

È stato un piacere dialogare per la seconda volta con i rappresentanti del CSSA Polito, l’associazione degli studenti cinesi che frequentano il nostro Politecnico – ha affermato Gianna Pentenero -. L’incontro è stato anche l’occasione per esprimere la mia vicinanza e quella dell’Amministrazione al ragazzo che il giorno di Natale ha subito un furto con aggressione in metropolitana – ha continuato l’assessora -. Abbiamo rassicurato gli studenti e le studentesse cinesi sull’impegno dell’Amministrazione sul fronte della sicurezza, sapendo che uno dei punti fondamentali per la crescita e lo sviluppo della città è l’accoglienza di studenti stranieri. 

Inoltre, per dare seguito alle interlocuzioni già avviate con l’associazione, Gianna Pentenero ha ribadito come i progetti di integrazione della Città debbano proseguire nel segno di Torino Città Plurale e ha sottolineato la necessità di potenziare l’integrazione linguistica con l’avvio di progetti per la conoscenza della lingua italiana anche per agli adulti.

Dobbiamo lavorare per aiutare le comunità ad aprirsi e interloquire non solo con i propri connazionali. Inoltre – ha concluso l’assessora – è necessario pensare all’avvio di strumenti per l’inserimento nel mondo del lavoro anche per i nuovi cittadini”.

“Vuoti a rendere”: raccolta firme per restituire alla città gli alloggi sfitti a Torino

MERCOLEDI’ 31 GENNAIO ALLE 18,30 AL CECCHI POINT

Assemblea di lancio della campagna

 

A Torino gli affitti crescono e le speculazioni avanzano e mancano gli alloggi per le troppe famiglie sotto sfratto e in emergenza abitativa. Le abitazioni scarseggiano anche per chi è ai margini del disagio abitativo e per la fascia grigia che fatica a trovare casa nel mercato degli affitti: famiglie, giovani, migranti, precari, studenti, poveri.

Eppure, sale il numero di edifici e abitazioni – private o pubbliche – in stato di non uso e di abbandono da anni, la cui condizione non fa altro che scaricare sulla collettività grandi costi sociali e ambientali. Ma quanti sono? In base a dati Istat 2019, il 18% delle abitazioni censite sul territorio della Città di Torino sarebbe non occupato. Si tratta di decine di migliaia di alloggi, il cui numero e collocazione precisi sono tuttora sconosciuti.

A fronte delle migliaia di famiglie e persone in emergenza e disagio abitativo, è urgente adottare politiche concrete per fronteggiare la contraddizione di avere troppe case senza persone e troppe persone senza casa.

L’idea è di rispondere all’emergenza con proposte concrete, ispirate ai migliori standard europei nel settore delle politiche abitative. “Vuoti a rendere” punta al contrasto dello stato di ingiustificato abbandono del patrimonio edilizio pubblico e privato e, dunque, al censimento e alla restituzione alla città di alloggi in stato di non uso. Chiede alle istituzioni di agire sugli alloggi non utilizzati dalle grandi proprietà immobiliari.

Tra gli obiettivi di questa campagna introdurre nuove tutele per il diritto alla casa, aumentare il numero di alloggi disponibili, abbassare i canoni, rilanciare l’agenzia sociale per la locazione Lo.C.A.Re., rendere disponibili case fuori dalla logica di mercato.

Così nasce “Vuoti a rendere”, delibera di iniziativa popolare per creare strumenti per gestire in modo innovativo lo stato di abbandono di queste case: la raccolta firme partirà a febbraio, e durerà quattro mesi.

La campagna ha inizio con una grande assemblea cittadina sul diritto all’abitare per unire le forze (elenco di chi ha già aderito alla campagna in fondo al comunicato, nda), in programma mercoledì 31 gennaio alle 18,30 al Cecchi Point, in via Cecchi 17, ad Aurora. A seguire, per chi vorrà dare una mano per la campagna, l’appuntamento è per martedì 6 febbraio alle 18,30 in via Norberto Rosa 13/A per organizzare il lavoro.

Per seguire la campagna sui social

— Instagram https://www.instagram.com/vuotiarendere.torino/ 

— Facebook https://www.facebook.com/vuotiarendere.torino 

 

Hanno già aderito alla campagna a Torino (elenco in aggiornamento):

 Arteria

Comunet Officine Corsare

ARCI Torino

Volere La Luna

Fondazione di Comunità di Porta Palazzo

ASGI Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione

UDU Torino

Giovani Democratici Torino

Alter.Polis

Unione Giovani di Sinistra Torino

Comitato Acqua Pubblica

ACMOS

Almaterra

Spi CGIL lega 6

CoAbitare aps

Attac Torino

Casa del Quartiere Cecchi Point

Associazione Frantz Fanon

Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta APS

Legambiente L’Aquilone

Legambiente Molecola APS

Legambiente greenTO APS

Legambiente Metropolitano APS

Cicsene

Giustizia Climatica Ora

Gruppo Abele

Fridays For  Future Torino

Educadora

Community Organizing Torino