CRONACA- Pagina 40

Viola divieto avvicinamento ai familiari, arrestato

La Polizia di Stato ha arrestato a Ivrea un trentenne per violazione di misure cautelari e resistenza a Pubblico Ufficiale.

Personale del Commissariato di P.S. Ivrea e Banchette in servizio di Volante interveniva, nel cuore della notte, per la segnalazione di un soggetto arrecante disturbo.

Giunti sul posto, gli agenti hanno avvertito dei rumori sospetti provenire da un appartamento a loro già noto, in quanto precedentemente oggetto di diversi interventi da parte delle forze dell’ordine.

I poliziotti intercettavano un giovane che apriva il portone del palazzo per uscire ma, accorgendosi della loro presenza, lo richiudeva velocemente e tentava di darsi alla fuga.

I poliziotti impedivano al giovane di allontanarsi, nonostante questi li aggredisse con calci e pugni, provocando loro alcune contusioni, con prognosi di 4 gg. ciascuno.

A seguito di accertamenti svolti negli uffici di polizia, a carico dell’uomo è emerso un divieto di avvicinamento ai familiari, misura violata, e per la quale è scattato l’arresto, oltrechè per la resistenza adoperata all’atto del fermo.

La Procura della Repubblica di Ivrea ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

 

Plastic Free, protocollo d’intesa a Chieri

Il Sindaco di Chieri Alessandro Sicchiero e i rappresentanti dell’associazione Plastic Free hanno sottoscritto un Protocollo di intesa con l’obiettivo di creare un canale di comunicazione diretto tra le parti per lo sviluppo delle attività di volontariato dell’associazione sul territorio e per il miglioramento della città dal punto di vista ambientale.

Commenta l’assessore all’Innovazione, Smart City e Ciclo dei Rifiuti Flavio Gagliardi: «In occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, dedicata proprio alla “Beat Plastic Pollution”, vogliamo sottolineare quanto sia urgente agire su questo fronte. Con la firma di questo Protocollo d’intesa con Plastic Free, rafforziamo concretamente l’impegno della nostra città nella lotta all’inquinamento da plastica. Chieri si distingue da tempo per risultati eccellenti nella raccolta differenziata ma resta ancora molto da fare sulla riduzione complessiva dei rifiuti e nel contrasto al loro abbandono, anche dei più piccoli. La collaborazione con Plastic Free ci permette di affrontare queste sfide attraverso azioni mirate che integrano volontariato, sensibilizzazione e tutela del territorio. Questa collaborazione non si limita agli eventi di pulizia, ma si estende alla promozione di un cambiamento culturale profondo e duraturo, per aiutare tutti a comprendere quanto siano importanti anche i piccoli gesti quotidiani.La plastica monouso, che tanto ci semplifica la vita, diventa purtroppo protagonista di spreco e inquinamento: utilizzata spesso per pochi secondi, se dispersa nell’ambiente permane per secoli, contaminando mari, terreni e perfino il nostro cibo e l’acqua attraverso le microplastiche. È quindi necessario ridurne il consumo e favorire comportamenti più responsabili.Vorrei sottolineare quanto sia prezioso il sostegno della comunità. Quando associazioni e cittadini si mettono in gioco per migliorare la nostra città, si assumono una parte importante di responsabilità per il bene comune, completando e integrando il lavoro delle istituzioni. Questo spirito di solidarietà e collaborazione è essenziale perché la nostra comunità possa affrontare con determinazione le sfide ambientali che ci attendono».

Nata nel 2019, Plastic Free è una delle più significative realtà impegnate nelle battaglie contro l’inquinamento da plastica. Grazie al Protocollo d’intesa l’associazione affiancherà l’amministrazione comunale nella promozione di attività di sensibilizzazione ambientale e nell’organizzazione di azioni concrete sul territorio (pulizie ambientali, lezioni nelle scuole, passeggiate ecologiche), favorendo così la candidatura di Chieri come “Comune Plastic Free”.

Il Protocollo d’intesa, della durata di quattro anni, non comporta oneri per il Comune: con quest’atto la Città di Chieri rafforza il suo impegno per l’ambiente e contro l’inquinamento, coerentemente con l’adesione all’iniziativa Plastic Free Challenge (2019), con la dichiarazione dell’emergenza climatica (2019) e con l’adesione al “Patto dei Sindaci” (2024). Inoltre, degli oltre 20 patti di collaborazione attivi a Chieri, diversi riguardano la pulizia degli spazi pubblici e la raccolta di rifiuti.

Ph_@Comune di Chieri

“Giochiamo d’anticipo”, scuola Colombo sul podio

L’anno scolastico 2024-25 si è chiuso in bellezza per gli studenti della classe 1°B della scuola Cristoforo Colombo di Torino che si sono aggiudicati il terzo posto della seconda edizione di “Giochiamo d’Anticipo”, il concorso didattico nazionale promosso da Groupama Assicurazioni, prima filiale del Gruppo francese Groupama e tra i più importanti player del settore assicurativo in Italia. Il progetto, intitolato “Il telefono del nonno si rompe”, è stato riconosciuto come un esempio virtuoso per la sua chiarezza espositiva e per aver messo in “scena” la capacità di problem solving degli studenti, ed è stato premiato con un buono di 800€, valido per l’acquisto di materiale scolastico.

L’elaborato, frutto di un percorso strutturato di Educazione Finanziaria integrato nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto, ha permesso a studentesse e studenti di familiarizzare con concetti fondamentali quali rischio, risparmio, previdenza, responsabilità e guadagno, guidandoli verso la capacità di effettuare scelte consapevoli. Attraverso la costruzione di una storia a bivi, arricchita da quiz interattivi, i giovani partecipanti hanno esplorato scenari realistici, riflettendo sulle conseguenze delle proprie decisioni e imparando a valutare alternative. “Il telefono del nonno si rompe” è la storia di un ragazzo che per sbaglio rompe il telefono del nonno e sottolinea l’importanza di una copertura assicurativa per gli oggetti di valore. Il giovane si trova di fronte a due scelte: aiutare il nonno a capire se il telefono è coperto da un’assicurazione oppure nascondere l’accaduto ai genitori. Gli studenti, attraverso un percorso a bivi che hanno messo in scena le loro capacità di problem solving e pensiero critico, optano per le scelte più consapevoli: contattare l’assicurazione per un rimborso o chiedere aiuto ai genitori per la gestione delle pratiche assicurative?

“GIOCHIAMO D’ANTICIPO”: EDUCARE ALLA PREVENZIONE PER UN FUTURO CONSAPEVOLE
“Il telefono del nonno si rompe” ha saputo incarnare pienamente lo spirito di “Giochiamo d’Anticipo”, il percorso didattico promosso da Groupama Assicurazioni, la cui missione è chiara: educare i più giovani alla cultura della prevenzione, fornendo gli strumenti essenziali per progettare il futuro con consapevolezza e responsabilità sociale e personale. Con un approccio coinvolgente e stimolante, il progetto guida studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado in un’esplorazione della cultura assicurativa attraverso scenari concreti di vita quotidiana.

“Siamo profondamente orgogliosi di assistere a un coinvolgimento così entusiasta delle scuole e a un interesse crescente da parte dei ragazzi su un tema che, pur apparendo spinoso, è invece cruciale per il loro futuro,” – ha dichiarato Pierre Cordier, Amministratore Delegato di Groupama Assicurazioni. “I risultati di questa seconda edizione, che a livello nazionale hanno visto la partecipazione di 387 scuole medie e oltre 8.500 alunni, ci confermano che i temi dell’educazione finanziaria e della prevenzione non sono affatto distanti dalla quotidianità dei giovani, ma anzi dimostrano una chiara volontà di acquisire maggiore consapevolezza. In qualità di assicuratori, crediamo fermamente che la nostra missione vada oltre la protezione, estendendosi alla capacità di fornire gli strumenti per una maggiore autonomia e consapevolezza nelle scelte future, contribuendo così a costruire una società più resiliente e informata”.

PIEMONTE protagonista NELL’EDUCAZIONE AL FUTURO
Il Piemonte si conferma un territorio attento all’innovazione educativa e alla partecipazione civica. Nell’anno scolastico 2024/25, ben 28 scuole del territorio hanno abbracciato con entusiasmo il progetto “Giochiamo d’Anticipo”, beneficiando della distribuzione di 34 kit didattici. Da Torino ad Asti, da Vercelli a Novara, da Cuneo fino ad Alessandria: il progetto educativo ha coinvolto numerose province della Regione.

Una capillarità che ha contribuito al successo del Piemonte e che testimonia una partecipazione attiva, per un totale di 49 scuole coinvolte nel territorio nel biennio del progetto. Un coinvolgimento scolastico rilevante che, con il trionfo della scuola C. Colombo, pone la Regione al centro dell’attenzione nazionale per le buone pratiche educative nel campo della prevenzione e dell’educazione finanziaria.

Produttori di canapa in audizione a Palazzo Lascaris

 

“Agricoltori e commercianti che trattano la canapa industriale avvertono un profondo stato di crisi, in seguito all’approvazione dell’articolo 18 del Decreto sicurezza che introduce il divieto di tutte le attività legate ai fiori di canapa. Noi produciamo e commercializziamo canapa che non ha effetti psicotropi, chiediamo un tavolo di lavoro per individuare norme transitorie e avere ristori per le nostre imprese”.
Così i numerosi rappresentanti degli imprenditori del settore canapa industriale in Piemonte (per uso alimentare, cosmetico, tessile, edilizio, industriale) hanno illustrato ai membri delle Commissioni Ambiente e Agricoltura – riunite in seduta congiunta con la presidenza di Sergio Bartoli (nella foto) – le loro difficoltà in seguito all’approvazione del Decreto sicurezza.


Sono intervenuti: Gabriele Carenini, Luigi Andreis, Matteo Castelli (Cia), Federica Baravalle e Luciano Bosco (Assocanapa), Raffaele Desiante, Sandra D’Alessio, Marco Bernardin (Imprenditori Canapa Italia), Giuseppe Croce (Federcanapa), Vincenzo Guarnieri (Canapa Sativa Italia), Stefania Farsella(Associazione negozianti italiani canapa), Virginia Avallone, Andrea Bartoli, Francesco Scopelliti, Giuseppe Di Giovanni, Luca Bertetti (Canavese Canapa).

Fino agli anni ’50 del secolo scorso l’Italia era il secondo produttore al mondo di canapa industriale e il Piemonte, in particolare Carmagnola, era uno dei migliori produttori dal punto di vista qualitativo, in particolare per la realizzazione di cordami. Oggi il settore occupa 1200 lavoratori in Piemonte e ha un indotto di circa 25 milioni di euro.

Per porre domande agli auditi sono intervenuti i consiglieri: Sarah Di Sabato (M5s), Vittoria Nallo(Sue), Valentina Cera (Avs), Roberto Ravello (FdI), Alberto Unia (M5s).

Spaccata con tombino in via Garibaldi

La Polizia di Stato ha arrestato a Torino un cittadino italiano di 33 anni per il tentato furto operato ai danni di un esercizio commerciale di via Garibaldi.

Personale del Comm.to di P.S. Centro, nell’ambito dei servizi dedicati alla prevenzione di furti e “spaccate”, ha individuato un uomo sospetto che camminava nottetempo sulla centralissima via Garibaldi.

L’uomo si fermava all’improvviso e, dopo aver prelevato da terra un tombino in metallo, colpiva con diversi colpi la vetrina di un negozio, procurandosi un varco sufficiente per entrare all’interno.

I poliziotti intervenivano immediatamente e bloccavano il 33enne che, nel frattempo, stava tentando di allontanarsi dal luogo con la cassa del negozio.

Da successivi accertamenti, l’uomo è risultato inottemperante ad un foglio di via obbligatorio, con divieto di ritorno, dal comune di Torino, nonchè alla misura cautelare del divieto di dimora nella città metropolitana di Torino.

Gli operatori di polizia lo hanno arrestato per tentato furto aggravato. La Procura della Repubblica di Torino ha richiesto e ottenuto la convalida dell’arresto.

Cremata per errore la persona sbagliata

I parenti erano andati in obitorio a Torino  per recuperare la salma e organizzare il funerale, ma hanno scoperto che il corpo del loro congiunto Vladimir non era più disponibile. C’era stato uno scambio di cadaveri, l’uomo era stato cremato per errore e le sue ceneri disperse. Il corpo di Vladimir Acristini era stato scambiato  con quello di un’altra persona il cui cadavere invece non era stato cremato. È così scattata una denuncia per l’incredibile vicenda.

Nuovi fondi per le Rsa piemontesi

“Rsa: con il nuovo stanziamento individuato nel 2025 di 18 milioni sul Fondo sociale europeo si intende continuare a potenziare il sistema di supporto alle persone fragili”. Così ha risposto l’assessore Maurizio Marrone all’interrogazione a risposta immediata presentata da Alice Ravinale(Avs), sui criteri per l’erogazione dei 18 milioni promessi dalla Giunta regionale agli enti gestori di Rsa. Questo in riferimento all’annuncio della Giunta stessa a seguito dell’incontro che ha avuto con gli enti gestori il 22 maggio.

Secondo Ravinale “sarebbe paradossale, in assenza di criteri, aumentare i contributi agli enti gestori che non hanno avuto aumento dei costi del lavoro in quanto adottano contratti collettivi non rinnovati, a partire da Aiop e Aris, i cui contratti sono scaduti da 13 anni. Questi lavoratori e lavoratrici, il 22 maggio, hanno infatti dato vita ad uno sciopero nazionale al riguardo chiamato dai sindacati confederali.

“Con l’attuale invecchiamento della popolazione – ha affermato l’assessore – è fondamentale adeguare costantemente i servizi e il sistema di offerta affinché anziani non autosufficienti, disabili, con problemi di salute mentale e minori e dipendenze ricevano l’assistenza di cui hanno bisogno.

Per questo motivo la Regione ha siglato in questi anni dei protocolli di collaborazione con le organizzazioni sindacali e con le associazioni di categoria dei presidi residenziali.

Sono anche state potenziate le risorse destinate alle Rsa: dai 268 milioni del 2018 si è aumentato fino a 322 milioni del 2024. Nell’ultimo anno lo stanziamento aggiuntivo per il sistema di assistenza residenziale è stato di oltre 36 milioni, passando da 576 milioni del 2023 a 612 del 2024.

Per chi è in attesa di valutazione e chi non rientra nei criteri di idoneità per la residenzialità, la Regione ha avviato Scelta Sociale: una misura con ulteriori 90 milioni che consente a 7mila famiglie di avere un assegno di 600 euro al mese per pagare l’assistenza a casa o in Rsa al di fuori dei regimi di convenzione. Queste famiglie prima non avevano alcun tipo di contributo.

Per continuare a potenziare il sistema di supporto alle persone fragili per il 2025, la Regione ha individuato appunto un nuovo stanziamento di 18 milioni di euro di cui 2 milioni destinati alla semi-residenzialità sul Fondo sociale europeo

Ai cittadini residenti in Piemonte e ricoverati in regime di convenzionamento con il Sistema sanitario regionale presso strutture socioassistenziali e sociosanitarie che abbiano proceduto a rinnovare i contratti del personale dipendente, sarà riconosciuto un contributo economico a titolo forfettario. Questa misura, denominata “Protezione sociale” volta a migliorare il servizio di cura e accudimento dei soggetti vulnerabili e in condizioni di svantaggio, promuovendo una maggiore sostenibilità e continuità dell’assistenza erogata.

Nei giorni scorsi si sono già svolti degli incontri con i rappresentanti dei gestori e con le organizzazioni sindacali dei lavoratori per approfondire la misura e altri ne verranno organizzati al fine di definire i dettagli della misura.

 

Nel corso del question time è stata data anche risposta alle interrogazioni a risposta immediata: 419 “Disservizi sulla linea Ferroviaria Torino_Milano e insufficiente implementazione dei collegamenti SFM”, presentata da Nadia Conticelli(Pd); 420 “Linea Ivrea Torino” di Alberto Avetta (Pd); 422 “Fondi e finanziamenti per garantire continuità ai servizi dedicati alla prevenzione e alla cura dei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione” di Domenico Rossi (Pd); 423 “Quando verrà versato il saldo del contributo regionale previsto per l’anno 2024 in favore della Fondazione Cavour?” di Sarah Disabato (M5s); 425 “Verifica livelli di rumorosità veicolare in Frazione Bettole di Tortona e richieste di mitigazione Acustica” di Pasquale Coluccio(M5s).

Ufficio stampa Crp

Scuole più sicure a Torino con le varianti ai progetti PNRR nelle aree Nord e Sud della città

La Giunta comunale di Torino, su proposta dell’assessora alle Politiche educative Carlotta Salerno, ha approvato  le varianti ai progetti di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici nelle aree Sud e Nord della città, entrambi finanziati nell’ambito del Piano Integrato Urbano con risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e fondi europei Next Generation EU.

L’intervento nell’area Sud, parte della misura M5 C2 Investimento 2.2, azione A34, si aggiorna con un aumento di circa 386 mila euro rispetto al budget iniziale di oltre 5,6 milioni di euro approvato nel 2023. Questo extra servirà a realizzare nuove opere per rendere gli spazi scolastici più sicuri, più efficienti dal punto di vista energetico e più funzionali per chi li utilizza ogni giorno. Saranno interessati dai lavori l’IC Carolina Picchio in via Sidoli 10, la Scuola dell’Infanzia Kandinskij in via Sidoli 10, l’IC Cairoli in via Torrazza 10 e la Scuola Re Umberto I in via Nizza 395.

Parallelamente, l’intervento nell’area Nord, inserito nella Missione 5, Componente 2, Investimento 2.2 e parte del progetto “Piani Integrati Urbani (PIU) – Azione A32”, prevede un investimento complessivo di oltre 6,3 milioni di euro. La variante approvata, del valore di circa 359 mila euro, integra e perfeziona i lavori in corso con interventi straordinari emersi durante l’esecuzione dell’appalto. Qui ad essere interessate dagli interventi saranno il Nido Il Pulcino e la Scuola d’Infanzia in via Tronzano 20, l’IC Ennio Morricone in corso Vercelli 141, l’IC Bobbio Novaro in via Ancina 15.

«Con le varianti approvate stamane continuiamo a investire concretamente nella sicurezza e nella qualità degli spazi scolastici per le nostre ragazze e ragazzi – ha commentato l’assessora Salerno -. Grazie al sostegno dei fondi europei e a una gestione attenta delle risorse, portiamo avanti opere strategiche che miglioreranno significativamente l’esperienza educativa all’interno delle scuole, confermando l’impegno della città nel garantire ambienti sicuri e moderni per studenti e famiglie».

I lavori proseguiranno secondo i cronoprogrammi, ribadendo l’attenzione della Città di Torino verso il continuo miglioramento delle proprie infrastrutture scolastiche.

TORINO CRONACA

Cisl, Uil e Anief sui tagli all’istruzione carceraria

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Nella giornata del 3 giugno le segreterie provinciali di Cisl e Uil Scuola, Anief e la segreteria regionale Cisl Scuola, hanno incontrato, all’Istituto Boselli di Torino, alcuni lavoratori delle istituzioni scolastiche che si occupano dell’istruzione degli adulti. Erano presenti docenti del Curie Vittorini di Grugliasco, del CPIA 2 e del Boselli.  All’incontro era presente anche la consigliera regionale Monica Canalis.
I docenti delle diverse istituzioni scolastiche hanno rappresentato ai sindacati e alla consigliera il loro disagio e le loro perplessità sulle conseguenze che il taglio dei posti sugli organici comunicato dall’amministrazione avrà in ogni singola realtà scolastica. In particolare, è emersa la contraddizione della decisione di ridurre gli organici di diritto dei corsi dell’istruzione degli adulti a fronte di una richiesta di iscrizioni e frequenza in crescita nell’ultimo triennio. I sindacati hanno informato i docenti dell’incontro con i vertici della Direzione generale Regionale che ha proposto una soluzione provvisoria per garantire il diritto allo studio per l’anno scolastico 25/26 attingendo dall’organico di fatto.
“Si tratta certamente di una prima positiva apertura, – spiega Simona Sacchero, segretaria generale della Cisl Scuola Torino-Canavese – tuttavia il passaggio da un organico di diritto a uno di fatto, avvenuto nel recente passato anche in seguito a pensionamenti o trasferimenti, non rappresenta una strategia per il futuro in grado di garantire una formazione permanente, un’opportunità di riconversione lavorativa o di ri-orientamento scolastico per i più giovani. Tale scelta non potrebbe garantire quella continuità didattica e professionalità che i corsi di istruzione per adulti per la loro specificità richiedono. Per tutti questi motivi chiediamo soluzioni di prospettiva che passino attraverso la conferma degli organici di diritto e la stabilizzazione dei docenti”.
Continua intanto il pressing sulle istituzioni scolastiche e forze politiche per trovare una soluzione al problema. Sempre nella giornata di ieri è stata approvata dal Consiglio regionale un ordine del giorno del gruppo Pd che impegna la Giunta regionale ad attivarsi immediatamente per la revoca dei tagli all’istruzione carceraria e per adulti.

Furti in serie nelle case: blitz nel campo nomadi

Dal  2024 fino ad aprile 21 abitazioni sono state rapinate dalla banda composta da un gruppo di origine sinti di San Damiano d’Asti. I furti nelle province di Cuneo, Asti, Verona e Vicenza.  In 13 sono stati arrestati nel campo nomadi del paese astigiano dai Carabinieri della compagnia di Cuneo, coordinati dalla procura di Asti. Erano state derubate in particolare ville isolate. La  banda arrivava in zona su veicoli  con targhe false e con sofisticate attrezzature per disattivare i sistemi d’allarme.