CRONACA- Pagina 378

Il Senato accademico si arrende ai giovani comunisti mentre al Pannunzio si discute di antisemitismo

Giorgia Meloni: “preoccupante che il Senato accademico dell’Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele dopo un’occupazione da parte dei collettivi”

“Se le istituzioni si piegano a questi metodi rischiamo di avere molti problemi”, ha detto la premier Giorgia Meloni dopo  che il Senato accademico dell’Universita’ di Torino ha deliberato di non partecipare al bando Maeci 2024 Italia-Israele, a seguito del blitz dei collettivi studenteschi. “Considero grave e preoccupante che il Senato accademico dell’Università di Torino scelga di non partecipare al bando per la cooperazione scientifica con Israele. E lo faccia dopo un’occupazione da parte dei collettivi”, ha aggiunto Meloni. In una nota l’Università ha minimizzato affermando che non saranno interrotti i rapporti di studio e ricerca con Israele. Da segnalare che nelle scorse ore, invece,  sempre a Torino si è svolto un convegno (nella foto) a cura del Centro Pannunzio sul tema dell’ antisemitismo ieri e oggi, con un approccio storico e culturale che nulla ha a che vedere con l’occupazione delle istituzioni accademiche  da parte di studenti che (A.D. 2024) si dichiarano orgogliosamente comunisti. E’ intervenuto  il Rabbino Capo della Comunità Ebraica di Torino Rav Ariel Finzi, relatore il direttore del “Pannunzio” Pier Franco Quaglieni che ha commentato: “Grazie ai tanti amici presenti ad un incontro su un tema divisivo come antisemitismo di ieri e di oggi. Affrontando questo tema siamo stati degni di Pannunzio e della sua storia. Abbiamo dimostrato di non essere solo un’associazione ma un gruppo di persone libere che non si piegano alle vulgate che lambiscono persino l’Universita’. La cultura libera era in via Maria Vittoria, non al Rettorato di via Po. Rettori come Allara, Cavallo, Pelizzetti avrebbero agito diversamente”.

Rissa con accoltellamento a Porta Nuova

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Nel pomeriggio di oggi nei pressi della stazione di Porta Nuova nel corso di una rissa tra un gruppo di giovani, probabilmente di origine straniera, un ragazzo è stato accoltellato. Sul posto, all’angolo tra corso Vittorio Emanuele e via Sacchi, è intervenuta la polizia. Il 118 ha soccorso il giovane ferito.

Notizia in aggiornamento (foto Fmb)

Dipendenze tra gli studenti delle scuole superiori torinesi, un questionario che fa riflettere

Il questionario anonimo sulle dipendenze tra i giovani, realizzato dall’Associazione Educazione Prevenzione e Salute tra 455 studenti delle classi tra il secondo ed il quinto anno di Scuola Superiore di numerosi  istituti torinesi (Colombatto, Giulio, Copernico – Luxemburg, Santorre di Santarosa, Alfieri, Bosso – Monti e Galileo Ferraris) ha rivelato uno scenario piuttosto critico.

Le prime domande riguardavano il  fumo di sigaretta. Il 35% degli studenti non ha mai provato, il 32% ha provato ma non ha continuato ed il 33% continua a fumare tuttora. Tra coloro che fumano il 20% utilizza la sigaretta elettronica, il 18% le sigarette tradizionali, mentre il 2% fuma altro. Inoltre il 16% dei fumatori fuma meno di 5 sigarette al giorno, l’11% da 5 a 10 sigarette, il 4% da 10 a 20 e l’1% ne fuma di più. Quasi la metà, il 47%, ha iniziato per curiosità, il 5% per integrarsi nel gruppo, il 4% perché lo fanno i genitori o i rispettivi amici e l’1% per ribellione verso gli adulti.

Ed ecco  i dati relativi a chi ha fatto uso di sostanze stupefacenti. Il 49% non ne ha mai fatto uso, ma ben il 7% ne fa un uso abituale. Il 6% ha provato una volta sola ed il 23% ha provato diverse volte.

Per quanto riguarda l’alcol, il 18% non beve mai, mentre il  67% beve solo in compagnia, alle feste e nel weekend. Solo l’1% beve molto spesso, anche da solo/a. Alla domanda relativa a familiari, amici o conoscenti che abusano di alcol: il 5% ha risposto di averne molti, il 21% alcuni, il 20% pochi ed il 51% nessuno.

Poi il fronte videogiochi:  il 15% gioca molto (tutti i giorni più ore), il 30% gioca qualche volta (2 – 3 volte la settimana per un’ora al massimo) ed il 53% non è amante dei videogiochi. In relazione alle scommesse online ben il 6% gioca molto spesso d’azzardo (più volte a settimana), il 77% non gioca d’azzardo ed il 14% gioca d’azzardo saltuariamente.

Per quanto riguarda il rapporto con il cibo il 67% mangia regolarmente, il 26% ha sempre fame e mangia, invece al 6% non piace mangiare. Al 9% di questi ultimi non piace mangiare anche se ha fame, ma si vede grasso/a. Il 5% di costoro deve seguire una dieta ed il 3% non mangia perché non ha fame.

Alla domanda se nel corso degli anni lo studente pensa di aver sviluppato qualche tipo di dipendenza (possibilità di risposte multiple): la metà ha risposto nessuna. Il 26% invece ha ammesso il fumo, il 17% il cibo, il 6% l’alcol, il 5% il gioco d’azzardo, il 4% sostanze stupefacenti, mentre il 9% ha risposto altro, svariando dalle gomme da masticare al cellulare, dai social media ai videogiochi, per proseguire con il caffè, la pornografia ed il sesso. Al 23% non imbarazza parlare delle proprie dipendenze, mentre il 19% ha dovuto mentire ai propri genitori per non essere giudicato/a, l’8% ha mentito e nascosto a parenti ed amici ed il 3% non riesce a parlarne con nessuno.

Il 72% è spaventato dalle dipendenze, mentre il 27% no. Tra coloro che hanno risposto sì hanno ammesso di essere spaventati nel 49% dei casi per la propria salute fisica, il 44% per la propria salute mentale, il 33% di non riuscire ad interrompere una abitudine dannosa, il 24% dalla possibilità di perdere molti soldi, il 10% di essere scoperto dai propri genitori ed il 3% per altre motivazioni che vanno dal non fare peccato per essere musulmano al rischio di perdere il controllo, dal distruggere la propria vita e quella degli altri al non avere la propria libertà.

Il 72% crede che l’ambiente in cui vive (scuola, famiglia, quartiere, amici, influencer) influenzi la probabilità di sviluppare dipendenze, mentre il 25% non lo crede.

Tutti questi numeri e dati verranno presentati giovedì 21 marzo dalle ore 9 alle ore 13, presso l’Aula Magna A.M. Dogliotti dell’ospedale Molinette di Torino (corso Bramante 88), durante l’incontro “Le dipendenze – Impariamo a non cascarci!”, organizzato dall’Associazione Educazione Prevenzione e Salute, che ha realizzato il succitato questionario all’interno delle scuole. Interverranno Vincenzo Villari, Nadia Gennari sul ruolo dei Ser.D. nelle droghe e nella dipendenza, Maurizio Coppola sulle sostanze stupefacenti vecchie e nuove, Marco Iudicello sull’alcol, Giancarlo Pecorari sui danni del fumo e sul falso mito delle sigarette elettroniche e Giovanni Abbate Daga su cibo e dipendenze.

Nella foto il pronto soccorso dell’ospedale Molinette

Volpiano, aggiornamento sulla chiusura del passaggio a livello della stazione


Chiusura totale dalle 21 del 20 marzo alle 18 del 21 marzo e dalle 21 di lunedì 25 alle 18 di giovedì 28 marzo

In seguito alla richiesta di Rete Ferroviaria Italiana (Rfi), che in data odierna ha comunicato la necessità di svolgere ulteriori lavorazioni in precedenza «non riscontrabili», per ragioni di sicurezza è stata disposta la chiusura totale del passaggio a livello della stazione di Volpiano dalle 21 di mercoledì 20 marzo alle 18 di giovedì 21 marzo e dalle 21 di lunedì 25 marzo alle 18 di giovedì 28 marzo; nel restante periodo, tra il 21 marzo e il 25 marzo, è prevista la chiusura totale (in orario diurno e notturno) della corsia in uscita da Volpiano (da corso Regina Margherita in direzione di via Brandizzo) e la chiusura soltanto in orario notturno (dalle 21 alle 6) nella direzione opposta. Da lunedì 2 aprile non sono più previste modifiche alla viabilità.

Commenta il sindaco di Volpiano Giovanni Panichelli: «Come comunicato da Rfi, durante i lavori dei giorni scorsi si è rilevato un difetto sui binari che, se non risolto tempestivamente, potrebbe compromettere il regolare esercizio del trasporto ferroviario. Pertanto, in urgenza si è reso necessario modificare il programma dei lavori secondo un cronoprogramma che permetterà, se non altro, di ridurre complessivamente la durata dei lavori».

Ergastolo confermato per la morte della piccola Fatima precipitata dal quarto piano

A Torino è stata confermata in appello la condanna all’ergastolo per il 36enne Mohssine Azhar. L’uomo è stato processato per la vicenda della piccola Fatima di 3 anni morta per essere precipitata dal balcone al quarto piano di una palazzina del centro storico, in via Milano, del capoluogo piemontese. L’imputato ha sempre sostenuto che la bambina gli era caduta dalle mani mentre stavano giocando. La mamma della bimba, allora compagna dell’uomo, ha commentato: “Giustizia è fatta”.

Scuola di Applicazione, 131 nuovi tenenti dell’esercito

Cerimonia di consegna del grado di Tenente agli Ufficiali del 201° corso “ESEMPIO”

Esercito

Torino, 20 marzo 2024. Centotrentuno Ufficiali del 201° Corso “Esempio” hanno ricevuto il grado di Tenente. La cerimonia di investitura si è svolta nel Cortile d’Onore di Palazzo Arsenale, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione, alla presenza del Comandante, il Generale di Corpo d’Armata Stefano Mannino e della linea di Comando dei Corsi di Formazione di Base.

Il Generale Mannino, rivolgendosi ai neo promossi Tenenti, futuri Comandanti, ha esortato i giovani colleghi a dare il meglio di sè, con genuino entusiasmo e generosità “Si tratta di una ulteriore tappa significativa del lungo e affascinante cammino che vi attende. Il passaggio di grado comporta maggiori responsabilità e doveri nei confronti del personale alle dipendenze e delle Istituzioni, siate sempre di esempio, come recita il nome del vostro corso, non stancatevi mai di migliorare, di crescere sul piano umano e su quello professionale.

Al termine del processo di formazione di base, della durata di cinque anni, i Tenenti del 201° Corso “Esempio”, nel mese di luglio conseguiranno la laurea magistrale, e successivamente, saranno assegnati alle diverse unità dell’Esercito. La Scuola di Applicazione di Torino, si conferma essere un polo formativo di primo livello, in grado di coniugare aspetti quali rispetto per le tradizioni, studio, innovazione didattica e internazionalizzazione degli studi.

Un covo neonazista a Torino per colpire ebrei e immigrati

La polizia di Stato nel corso di una operazione internazionale coordinata dalle Agenzie Eurojust e Europol ha individuato un covo neonazista a Torino, aderente a un network suprematista. Due minorenni sono stati arrestati, uno a Torino l’altro a Salerno.

Il network “Sturmjager Division” propagandava contenuti antisemiti e xenofobi ispirati al nazismo in diversi Paesi europei, come Belgio, Lituania, Croazia, Romania, Germania e Italia. I membri sarebbero stati pronti a commettere atti violenti nei confronti di ebrei e immigrati.
In rete pubblicavano istruzioni per fabbricare bombe.

“Donor Day – CRT” Una giornata di festa e raccolta fondi

Per permettere a ragazze e a ragazzi con disabilità di partecipare al “Summer Camp 2024”

Sabato 23 marzo, dalle 16,30

Sarà la “Fondazione Time2”, realtà creata da Antonella e Manuela Lavazza (quarta generazione della celebre azienda fondata nel 1895 da Luigi Lavazza) con l’obiettivo di “promuovere una cultura che favorisca i diritti dei giovani con disabilità e permetta loro di costruire un proprio progetto di vita indipendente”, ad ospitare, il prossimo sabato 23 marzo, la giornata del “Donor Day” (“Giornata del Donatore”), evento conclusivo di“Insieme apriamo nuovi sentieri”, Corso di alta formazione per 50 “talentuosi” studenti, organizzato dalla “Fondazione CRT e volto all’attuazione di campagne di “raccolta fondi” in grado di aiutare diversi enti a sostenere le proprie attività.

La giornata, presso lo “spazio OPEN” della “Time2”, in corso Stati Uniti, 62b, si preannuncia ricca di “appuntamenti e testimonianze”, volta a finanziare 5 borse di partecipazione che permettano a ragazzi e ragazze con disabilità di partecipare al “Summer Camp 2024” (httpss://fondazionetime2.it/progetti/summer-camp/).

In questo contesto, la campagna “Insieme apriamo nuovi sentieri” – con l’obiettivo di raccogliere 7.500 euro – “si focalizza sul consentire una maggiore partecipazione al ‘Summer Camp’ proposto annualmente dalla ‘Fondazione’”. Una vacanza lontano da casa, spesso la prima, in alta Val di Susa. Gite, sport, uscite serali: una settimana senza genitori ma circondati da amici e volontari, in un’esperienza inclusiva che permetta veramente a tutti di partecipare, grazie anche al sostegno personalizzato di operatori altamente specializzati.

“Trascorrere una vacanza lontano da casa – spiega Samuele Pigoni, segretario generale di ‘Fondazione Time2’ – è qualcosa che diamo per scontato. Ma non lo è per tutti. Lavorare, uscire, innamorarsi, sono infatti alcune delle esperienze da cui molte persone con disabilità sono escluse. Il ‘Summer Camp’ nasce proprio per questo: per garantire la piena partecipazione dei giovani con disabilità e il diritto di poter vivere le stesse esperienze con i propri coetanei”.

In quest’ottica la giornata di sabato 23 marzo sarà un “momento di festa”, aperto a tutti (gli spazi sono interamente accessibili), a cui prenderanno parte giovani e famiglie per raccontare le proprie esperienze e conoscere il “Summer Camp” attraverso le voci dirette di chi vi ha partecipato.

Si partirà alle 16,30 con i “tornei di calcetto” e “ping pong” rivolti a persone “con e senza disabilità”; a seguire, alle 17,30, si potranno ascoltare le testimonianze da parte dei partecipanti, delle famiglie e dei volontari. Grazie a una postazione immersiva in “realtà virtuale” si potranno anche conoscere e sperimentare in modo diretto le attività del “Summer Camp”.

Alle 18,30 si terrà uno spettacolo di “Re-action Integrated Dance Company”, la prima “Compagnia di Physically Integrated Dance” fondata in Italia.

A seguire dalle 19 alle 21 ci sarà un rinfresco e l’immancabile “DJ Set”.

L’ingresso all’evento è aperto a tutti e gratuito.

“Open” è uno spazio “aperto di diversità”, un luogo totalmente accessibile di apprendimento, condivisione e impegno civico per giovani con e senza disabilità.

Per maggiori informazioni: https://open.fondazionetime2.it/

g.m.

Nelle foto di Erika Orlandi: immagini “Summer Camp”

Comitato Diritti umani: Solidarietà per la disabilità e l’inclusione sociale

Un’iniziativa promossa dal Comitato regionale per i Diritti umani e civili

Il Comitato regionale per i Diritti umani e civili, in linea con la sua attività che per il 2024 è incentrata sul tema della disabilità, promuove la seconda edizione della Giornata internazionale dei Diritti umani, intitolata “Solidarietà per la disabilità e l’inclusione sociale”, organizzata dalla Fondazione Millennium ETS in collaborazione con l’Associazione Mediterraneos.

L’iniziativa prevede tre momenti distinti a Torino, nella giornata di mercoledì 20 marzo. Alle 10, al Circolo della Stampa Sporting, si terrà un workshop di sensibilizzazione e informazione su sensorialità e disabilità, mentre alle 15 verrà proposta un’esperienza sensoriale alla fabbrica di cioccolato “Pfatisch”, condotta da Fernanda Cerrato e rivolta a un gruppo di disabili.

Infine, alle 20.30, presso il Circolo della Stampa a Palazzo Ceriana Mayneri, si terrà un evento-spettacolo con la partecipazione di vari artisti fra cui Gianni Gandi, Johnson Righeira e del Mago Berry.

Interverranno alla serata il presidente del Consiglio regionale, Stefano Allasia, l’assessore regionale alle Politiche sociali Maurizio Marrone e i vicepresidenti del Comitato regionale Diritti umani e civili Sara Zambaia e Giampiero Leo, che riceveranno un riconoscimento speciale per l’impegno e la sensibilità a livello personale e istituzionale a favore del contrasto dei problemi della disabilità e per l’inclusione sociale.

Nel corso dell’evento si darà spazio alle testimonianze di alcuni disabili e alla premiazione di realtà associative che si sono distinte per le attività dirette alla promozione e all’inclusione sociale. Presentatrice della serata sarà Elena Presti.

Rivisti criteri prescrittibilità per dispositivi incontinenza

«Con la deliberazione del 11 dicembre 2023 sono stati rivisti, per tutti gli assistiti in carico, sia a domicilio sia ospiti di strutture, i criteri di prescrittibilità riferiti ai prodotti a maggiore assorbenza inseriti fra quelli erogabili a carico del Servizio sanitario regionale, poiché tali prodotti possiedono caratteristiche tecniche tali da permettere un utilizzo in numero inferiore a quello previsto dalle linee guida prescrittive precedenti. Non avrebbe senso prevedere i prodotti a maggiore assorbenza attualmente previsti sul mercato (a maggior costo), comunemente definiti “prodotti notte”, senza rivedere l’organizzazione nella gestione dei presìdi: i prodotti a maggiore assorbenza prevedono un uso appropriato solo durante la notte, riservando alla gestione dell’incontinenza durante il giorno prodotti a minore assorbenza, con un cambio più frequente».

Così l’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi sui dispositivi per l’incontinenza consegnati dalle Asl alle Rsa.

«Poiché sembra che la problematica emerga con riferimento alle strutture e non per gli assistiti a domicilio, probabilmente è sufficiente che le RSA si attivino, anche con il supporto degli aggiudicatari di gara, per organizzare in modo diverso e più appropriato l’utilizzo delle varie assorbenze previste dalla gara».