CRONACA- Pagina 296

Nel quartiere Aurora il museo digitale di Italgas

 

[ML] Heritage Lab, museo laboratorio e archivio storico di Italgas, è una di quelle eccellenze, poco visibili ma dal grande fascino, che hanno la capacità di rendere più ricca la nostra città. In collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini, Heritage Lab ha da qualche tempo avviato il processo di digitalizzazione delle collezioni dell’azienda e del patrimonio di oggetti e macchinari del gas. Strumentazione all’avanguardia e la professionalità di venticinque esperti di settore (archivisti, paleografi, bibliotecari e operatori della digitalizzazione), hanno già prodotto oltre un milione e quattrocentomila acquisizioni, con la previsione di raggiungere i due milioni entro la fine dell’anno in corso.

Una realtà, quella dell’archivio digitale di Italgas, che  i consiglieri della Quinta commissione, guidati dalla presidente Lorenza Patriarca, hanno avuto la possibilità di visitare, accompagnati dalla responsabile della struttura Katya Corvino, nella sede di corso Palermo, nel quartiere Aurora. “Qui, cerchiamo di censire e conservare la cultura d’impresa per renderla accessibile a tutti – dice Corvino – e selezioniamo immagini e documenti che, attraverso il processo di digitalizzazione, diventano storie determinanti nel permettere di ricostruire la struttura e il funzionamento di un’azienda capace di portare la luce nelle strade e nei locali, il riscaldamento, l’acqua calda e le cucine a gas nelle case di milioni di italiani”. All’interno dello spazio espositivo, visitabile su appuntamento, è presente anche una ricca biblioteca e uno spazio dedicato ai più piccoli con il progetto “Viaggio nel tempo” che propone ai bambini delle scuole elementari in visita di descrivere il proprio presente e immaginare il futuro del pianeta dopo vent’anni. I messaggi vengono inseriti in apposite capsule che verranno aperte nel 2040.

(da CittAgora’)

Poliziotti presi a bastonate durante un arresto nel campo nomadi a Torino

Due agenti di polizia  sono rimasti feriti ieri sera a Torino nel corso di un arresto. I poliziotti sono stati presi a bastonate da alcuni rom dopo aver fermato un giovane rom senza patente che guidava un camper. Prima era scappato sfrecciando a tutta velocità in corso Siracusa. Quando gli agenti si sono avvicinati per identificarlo è fuggito  abbattendo una pensilina del bus e cercando protezione poco distante in uno spazio in via Scarsellini abitato da famiglie nomadi. Nonostante l’aggressione gli agenti sono riusciti ad arrestare il giovane.

Furti nei negozi a Torino, 3-4 al giorno nel 2023. Un centinaio gli arresti

/

Continua incessante l’attività di controllo della Polizia di Stato sul territorio cittadino e metropolitano finalizzata alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori e in particolare volta al contrasto dei fenomeni delittuosi in danno di esercizi commerciali.

Solo nel corso del 2023, sono circa un centinaio i soggetti tratti in arresto a Torino per furti in locali commerciali, per una media di 3/4 arresti alla settimana.  Oltre 50 le persone arrestate durante o subito dopo la commissione di spaccate in orario notturno.

Dall’analisi dei dati risulta che nella quasi totalità dei casi, le persone arrestate sono individui senza fissa dimora, in prevalenza cittadini stranieri.

Proprio pochi giorni fa, ad esempio, un venticinquenne di origini marocchine è stato bloccato ed arrestato dai poliziotti del Commissariato di PS Dora Vanchiglia e dell’UPGSP dopo essersi intrufolato, di notte, all’interno di un ristorante di via Bologna.

Le pattuglie sono intervenute pochi minuti dopo lo scattare dell’allarme antifurto dell’esercizio commerciale; sul posto, hanno trovato la saracinesca del locale alzata di una trentina di centimetri e bloccata con una bottiglia di birra. Udendo provenire dall’interno dei rumori sospetti, e intravedendo dal retro una sagoma muoversi fra i tavoli, i poliziotti hanno chiuso tutte le vie di fuga al presunto ladro, che alla fine ha dovuto arrendersi consegnandosi spontaneamente. Il giovane, accompagnato poi in Questura in stato di arresto per furto aggravato, è risultato essere già sottoposto a un obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria per reati analoghi.

Infatti, non accade di rado che ad essere gravemente indiziate della commissione di questa tipologia di reato siano sempre le medesime persone.

È il caso ancora di un cittadino marocchino di 37 anni condotto in carcere negli scorsi giorni dagli agenti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza in virtù di un aggravamento dell’obbligo di presentazione alla P.G. a lui in carico.

Tale misura gli era stata comminata proprio in considerazione di precedenti arresti operati dalla Polizia di Stato nei suoi confronti per furti in abitazione e ai danni di esercizi commerciali, nonché per resistenza a P.U.

L’uomo, però, per oltre una settimana non aveva ottemperato all’obbligo di presentazione alla P.G. presso il Comm.to di P.S. Centro, pertanto gli investigatori hanno tempestivamente trasmesso una segnalazione al Tribunale di Torino, che ha disposto a carico del trentasettenne la misura maggiormente afflittiva della detenzione in carcere, in sostituzione dell’obbligo di presentazione alla P.G.

L’uomo si era reso di fatto irreperibile, ma i poliziotti del Comm.to di P.S. Barriera Nizza, attivate mirate ricerche, sapendo che lo stesso è solito frequentare la zone del centro città e il quartiere San Salvario, lo hanno rintracciato presso l’aiuola Ginzburg di Piazza Donatello, traducendolo così in carcere.

Esagitato aggredisce gestore di minimarket

Nella notte le volanti della Questura di Alessandria sono intervenute in via San Lorenzo per fermare un uomo visibilmente alterato. Aveva rovesciato le fioriere e stava importunando i clienti di un ristorante kebab. Ha poi aggredito  il gestore di un minimarket, ferito lievemente. L’uomo è stato portato in questura.

Trovato morto in casa: indagini in corso

Un 60enne è stato trovato morto nella sua abitazione a Cuneo, nelle case popolari di piazza Boves. Sarebbe stata decisa l’autopsia per chiarire le cause del decesso. Sono in corso le indagini.

Ritrovate armi e rifiuti speciali in una area condominiale di Torino, uomo denunciato

 

TORINO – Un’imponente operazione di controllo ha portato alla scoperta di una vasta quantità di rifiuti speciali e armi in un’area protetta nei pressi di due stabili condominiali situati nel Corso Moncalieri. I Carabinieri della Stazione Torino Barriera Piacenza, della Stazione CC Forestale di Torino e personale dell’Azienda Regionale per la Protezione Ambientale, supportati dai militari della C.I.O. del I° Reggimento Carabinieri Piemonte, hanno condotto l’ispezione a seguito di segnalazioni riguardanti attività sospette nella zona.
Gli operanti si sono trovati di fronte a uno scenario allarmante: terreni e magazzini erano letteralmente invasi da rifiuti speciali di vario genere, tra cui rifiuti ferrosi e legnosi, apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), suppellettili, batterie e oli esausti, 24 veicoli tra auto, motocicli, mezzi agricoli e furgoni, evidentemente abbandonati e in parte smantellati.
La situazione è stata talmente critica da richiedere l’intervento dei Vigili del Fuoco per la messa in sicurezza di ben 14 bombole di GPL, smaltite dall’azienda multiservizi Igiene Ambientale Torino S.p.A., presente nella zona.
Ma le sorprese non sono terminate qui: i militari artificieri antisabotaggio del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri di Torino sono stati chiamati in causa a causa della possibile presenza di polvere da sparo all’interno di una cassaforte rinvenuta nei pressi dell’area. Dopo aver forzato la cassaforte, i Carabinieri hanno scoperto un vero e proprio arsenale nascosto. Le armi rinvenute includono un fucile da caccia ad avancarica di antica fattura, cinque pistole a tamburo o semiautomatiche, due carabine, quattro balestre, una sciabola della lunghezza totale di 74 cm e lama di 60 cm, un pugnale con fodero della lunghezza complessiva di 31 cm e lama di 19 cm. Le armi erano accompagnate da 120 cartucce di calibro 7.65, 6.35 e 38 Special, custodite in confezioni.
L’uomo responsabile di queste attività illegali, un 57enne, è stato denunciato per numerose violazioni di legge, tra cui la gestione di una discarica non autorizzata, l’abbandono indiscriminato di rifiuti speciali, la detenzione illegale di armi comuni l’omessa denuncia di armi all’autorità di pubblica sicurezza e la detenzione abusiva di munizioni.
L’area, estesa circa 1000 metri quadrati e vincolata alla normativa di tutela dei paesaggi, è stata sottoposta a sequestro insieme alle armi, ora adeguatamente custodite presso locali della stazione.
Questa operazione dimostra l’importanza di condurre controlli mirati per proteggere l’ambiente e la sicurezza pubblica e sottolinea l’impegno delle forze dell’ordine nel garantire il rispetto delle leggi e delle normative.

 

Compra sigarette e gratta e vinci con carte di credito rubate

Un cittadino marocchino di 38 anni è stato arrestato dagli agenti della Squadra Volanti poiché gravemente indiziato di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti.

Nei giorni scorsi, gli agenti della Squadra Volante intervengono presso un esercizio commerciale del quartiere Crocetta poiché il richiedente, nonché titolare dell’attività, riferisce di essere stato contattato da una persona che segnalava che nell’esercizio si stavano effettuando pagamenti con le sue carte credito sottratte poco prima dalla cabina del suo furgone, mentre era intento a caricare alcuni pacchi.

Inoltre, nel corso della chiamata al 112 NUE, il titolare riferisce di aver effettivamente appena accertato la presenza di una persona intenta a fare acquisti presso il distributore esterno dell’esercizio.

In una manciata di minuti i due equipaggi delle Volanti arrivano sul luogo indicato e notano immediatamente una persona, corrispondente alla descrizione fornita. Alla vista dei poliziotti l’uomo inizia la sua fuga per le vie del quartiere fino a quando non viene fermato in via Piazzi mentre cerca di nascondersi tra le auto in sosta.

Nelle tasche del pantalone del trentottenne vengono rinvenute 8 tessere bancomat, e una tessera sanitaria intestate a terze persone, oltre che diversi gratta e vinci e pacchetti di sigarette. I poliziotti recuperano poi altre due carte di cui l’uomo aveva tentato di disfarsi durante la fuga gettandole sotto una vettura in sosta.

Gli agenti accertano la titolarità delle carte, scoprendo che alcune di queste sono di una seconda vittima che, come la prima, ha subito il furto del portafoglio vedendo poi le sue carte utilizzate da ignoti. Attraverso l’estrapolazione del report del distributore, i poliziotti accertano che in circa 30 minuti sono state effettuate 14 transazioni per 370 euro.

La visione delle immagini del sistema di videosorveglianza ha consentito di verificare che due giorni prima erano state effettuate, proprio dall’uomo fermato, con altre carte e presso lo stesso esercizio, altre sette transazioni per oltre 200 euro. In tutti i casi vengono acquistati o gratta e vinci o confezioni di sigarette.

Tutte le carte sono state restituite ai legittimi proprietari; il trentottenne è stato arrestato per indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento diversi dai contanti ed deferito all’A.G. per il reato di ricettazione.

Il procedimento penale si trova attualmente nella fase delle indagini preliminari, pertanto vige la presunzione di non colpevolezza dell’indagato, sino alla sentenza definitiva.

Torino, 28 luglio 2023

Al via l’esodo estivo, previsto traffico intenso sulle arterie del Piemonte

  • lungo la ss 34 “del Lago Maggiore” e la ss 28 “del Colle di Nava”
  •  in Valle D’Aosta flussi intensi di traffico in direzione del traforo del Monte Bianco

 

Al via le grandi partenze nel primo fine settimana di esodo estivo con spostamenti di breve e lunga percorrenza lungo la rete stradale di competenza Anas (Società del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane). Viabilità Italia prevede bollino rosso, a partire dal pomeriggio di oggi e per le giornate di sabato 29 e domenica 30 luglio.


In Piemonte, in particolare, si prevedono flussi di traffico sostenuti su alcune direttrici turistiche tra cui la strada statale 34 “del Lago Maggiore” tra Gravellona Toce e il confine con la Svizzera e la statale 33 “del Sempione” che costeggia la sponda occidentale del lago per poi dirigersi a nord verso le località turistiche di villeggiatura del Verbano-Cusio-Ossola fino al confine elvetico.

 

È atteso traffico sostenuto anche sulle di statali di collegamento tra Piemonte e Liguria che costituiscono un’alternativa al tracciato autostradale. In particolare, sulla strada statale 28 “del Colle di Nava” – che collega le province di Cuneo e Imperia – lungo la quale nel corso della giornata di sabato si prevedono flussi in aumento in direzione mare e nel corso del pomeriggio di domenica in direzione opposta per il consueto traffico di rientro.

 

In Valle d’Aosta si prevedono flussi intensi con traffico sostenuto da e verso le località turistiche. La domenica pomeriggio si potrà registrare traffico intenso sulla statale 26 “della Valle d’Aosta”, in particolare tra Arnad e Pont-Saint-Martin, mentre sia sabato che domenica pomeriggio potranno verificarsi rallentamenti sulla statale 26 dir “della Valle d’Aosta”, a Courmayeur, per il possibile aumento dei tempi di attesa per l’accesso al Traforo del Monte Bianco.



Ricordiamo che è in vigore anche il divieto di transito dei mezzi pesanti, venerdi 28 dalle 16 alle 22, sabato 29 dalle ore 8.00 alle ore 16 ed infine domenica 30 dalle ore 7 alle ore 22.   

    

     

Un viaggio informato   

Per un viaggio informato le notizie su esodo estivo e viabilità sono disponibili ai link https://www.stradeanas.it/it/esodoestivo e  www.stradeanas.it/infotraffico e attraverso i canali social corporate (Facebook.com/stradeanas e gli account Twitter @stradeanas, @VAIstradeanas @clientiAnas) seguendo l’hashtag #esodoestivo2023.   

Le informazioni sul traffico sono inoltre disponibili sui seguenti canali:   

– VAI (Viabilità Anas Integrata) all’indirizzo www.stradeanas.it/info-viabilità/vai;   

– APP “VAI” di Anas, scaricabile gratuitamente in “App store” e in “Play store”;   

 CCISS Viaggiare Informati del Ministero delle Infrastrutture al quale Anas partecipa attivamente con risorse dedicate e dati sul traffico;   

 Numero verde Pronto Anas 800.841.148 del Servizio Clienti Anas per parlare con un operatore h24 e avere informazioni sulla viabilità in tempo reale. Inoltre, digitando il tasto 5 si può avere una panoramica sullo stato del traffico sulla rete con la posizione dei cantieri, con il tasto 0 è disponibile la situazione previsionale del fine settimana.   

– Live Chat del Servizio Clienti all’indirizzo www.stradeanas.it per parlare con un operatore dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 20.00 e avere anche informazioni sulla viabilità in tempo reale e sui cantieri inamovibili.   

Bollettini di viabilità sono trasmessi su Tgcom24 e sulle radio partner di Anas: Rai Isoradio, Radio Italia (nazionale).   

Anas, società del Polo infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ricorda le campagna di prevenzione per la sicurezza stradale “Quando guidi, Guida e Basta”, per il rischio incendi “La strada non è un posacenere” e contro l’abbandono degli animali sulle strade #AmamieBasta   



Protocollo “Gran Torino” debutta in Piemonte: anestesia senza oppioidi

 Per una chirurgia valvolare sempre meno invasiva

Maria Pia Hospital per la prima volta in Regione utilizza il protocollo anestesiologico che riduce gli effetti collaterali dell’anestesia stessa e migliora il recupero post-operatorio

 

 Cosa si intende per mininvasività chirurgica? Si tratta di un approccio volto a minimizzare l’impatto fisico e psicologico dell’intervento sul paziente, applicando tecniche e utilizzando strumenti per una ripresa post-chirurgica di miglior qualità, con dolore e tempi di recupero ridotti.

Perseguendo questi obiettivi, Maria Pia Hospital di Torino, struttura accreditata con il SSN con una riconosciuta tradizione nel trattamento delle patologie cardiovascolari, ha introdotto “Gran Torino” (acronimo in inglese di Global Reduction of ANaesthesia in Thoracotomy Optimized for Real INnovative Operations), un innovativo protocollo anestesiologico (studio presentato al congresso della SIC – Società Italiana di Cardiologia nel 2022) che non prevede l’uso di oppioidi (OFA – dall’inglese “opioid free anesthesia”), impiegato per la prima volta in Piemonte nell’ambito della chirurgia valvolare.

Maria Pia Hospital, ospedale con la più ampia casistica in Piemonte di cardiochirurgia mininvasiva (oltre il 67% degli interventi, dati 2022)l’approccio mininvasivo viene attuato così in ogni fase dell’intervento.

“Migliorare le condizioni psicofisiche del paziente in ogni momento del percorso di cura è il nostro obiettivo primario – spiega il dott. Mauro Del Giglio, corresponsabile dell’Unità Operativa di Cardiochirurgia a Maria Pia Hospital, che ha all’attivo 3.000 casi trattati con approccio mininvasivo – a partire dall’ottimizzazione dell’intervento stesso, impiegando skill tecniche migliori, riducendo i tempi di circolazione extracorporea, necessaria in questo tipo di interventi, e impiegando un flusso anterogrado, che risulta più fisiologico in quanto simula l’andamento del flusso arterioso quindi più simile alla circolazione naturale, senza ulteriori incisioni. Grazie all’expertise di quasi vent’anni, ci siamo spinti a cercare di ottimizzare e migliorare anche l’aspetto anestesiologico”.

Sono 31 i casi cardiochirurgici (per chirurgia valvolare aortica o mitralica) trattati finora a Maria Pia Hospital con l’anestesia senza oppioidi, di cui 29 in minitoracotomia 2 in sternotomia. Per questa tipologia di anestesia si usa una miscellanea di farmaci con l’obiettivo di bloccare a livello cellulare i recettori del dolore. Mediante il protocollo “Gran Torino”, inoltre, il paziente viene estubato già in sala operatoria, si risveglia più velocemente ed ha una ripresa facilitata e non presenta depressione respiratoria, iperalgesia post-operatoria, disturbi gastrici (spesso dovuti ai farmaci delle anestesie tradizionali).

“Per poter procedere con un’anestesia senza oppioidi è necessario controllare la qualità dell’anestesia stessa – spiega il dott. José Zulueta, anestesista di GVM Care & Research, nel team insieme al dott. Nicola Galleschi, specialista di Terapia Intensiva a Maria Pia Hospital –. Il primo strumento è l’osservazione clinica che viene abbinata a macchinari che controllano l’analgesia e la profondità dell’anestesia. Potenzialmente tutti i pazienti che possono essere sottoposti ad anestesia generale, possono sottoporsi anche all’anestesia senza oppioidi. Inizialmente selezionavamo solo i pazienti con i quadri clinici più compromessi, clinicamente più gravi e fragili, oggigiorno invece questo protocollo è entrato nella pratica quotidiana e non ci pone vincoli di durata o di complessità dell’intervento. Da segnalare anche che un’anestesia di questo tipo riduce nettamente il rischio di “delirio post-operatorio” (una delle cause principali delle degenze prolungate), dovuto alla profondità dell’anestesia stessa specialmente nell’anziano (è come se il cervello venisse “spento” e la “riaccensione” risultasse particolarmente gravosa)”.

Il protocollo anestesiologico senza oppioidi si è dimostrato uno strumento vantaggioso nei casi di pazienti a maggior rischio, come quelli molto anziani, che possono risentire maggiormente degli effetti collaterali dell’anestesiail percorso di trattamento nella sua interezza è infatti pensato nell’ottica dei protocolli ERAS (dall’inglese Enhanced Recovery After Surgery, miglior recupero post-intervento chirurgico) e l’impiego di questa anestesia apre la possibilità di interventi con una ripresa migliore anche per i pazienti con multiple comorbidità, come BPCO (broncopneumopatia cronica ostruttiva)insufficienza renale, malattie metaboliche gravi (come diabete mellito), neoplasie, malattie cerebro-vascolari croniche pregresse.

Tra i pazienti trattati finora, l’ultimo è un uomo di 70 anni che soffriva di stenosi aortica ed è stato operato per una sostituzione della valvola in minitoracotomia. Il 70enne era giunto alla diagnosi dopo aver riscontrato affanno e grazie ad accertamenti che avevano messo in evidenza la problematica.

“Avevo iniziato ad avere il fiatone dopo solo pochi passi, cosa che non era mai successa. Mi sono quindi trovato di punto in bianco a fare visite per capire cosa mi stesse succedendo – racconta il 70enne -. Mi sono rivolto al mio medico che mi ha indirizzato a delle visite specialistiche e durante una di queste il dottore mi disse che era il mio giorno fortunato e che mi sarei dovuto operare a breve. Dopo 15 giorni mi sono sottoposto all’intervento. Quando mi sono svegliato in Terapia Intensiva cercavo di capire dove fosse il dolore…ma non ho saputo cosa fosse il dolore nella maniera più assoluta! I medici mi hanno detto che il merito di questa situazione senza dolore era anche della particolare anestesia che mi avevano fatto. A distanza di un mese circa mi sento molto bene, sono in ripresa, non mi sento stanco, le gambe mi accompagnano bene, tutti i giorni è un passo in avanti. Avevo sentito parlare molto bene di Maria Pia Hospital per gli interventi al cuore, e la fama è meritata confermata dai fatti, qui ci sono dei supereroi”.

 

Farmaci per l’anestesia: perché vengono usati gli oppioidi

L’anestesia è composta sostanzialmente di tre parti: anestetico (che fa dormire), analgesico (oppioidi) e curaro (rilassante muscolare per impedirne il movimento). Gli oppioidi sono farmaci che vengono abitualmente impiegati per l’anestesia generale perché hanno un elevato potere analgesico, ovvero sono in grado di lenire e ridurre il dolore. Tuttavia questi farmaci hanno un ridotto range terapeutico (ovvero la finestra temporale nella quale il farmaco agisce) e possono dare effetti collaterali che vengono percepiti dal paziente in particolare quando l’anestesia si esaurisce, manifestandosi in alcuni casi con problematiche quali depressione respiratoria, iperalgesia, problematiche gastrointestinali, nausea, vomito e stipsi.

Paolo di Orbassano Italian Ambassador al World Scout Jamboree

Caro direttore,  desidero condividere una storia su un giovane della provincia di Torino

“È una storia di passione, volontà e determinazione quella di Paolo Pataro, un ragazzo di 16 anni residente a Orbassano, che sta per vivere un’esperienza straordinaria come Italian Ambassador al World Scout Jamboree 2023, che si terrà in Corea del Sud dal 31 luglio al 12 agosto.
Il World Scout Jamboree è un evento internazionale che si tiene ogni quattro anni e riunisce giovani da ogni angolo del mondo. Paolo partirà insieme ad altri ragazzi italiani selezionati per partecipare a questa avventura unica. Questa opportunità è un grande onore e Paolo è orgoglioso di rappresentare l’Italia, il Piemonte e il suo gruppo scout.
Il Jamboree è molto più di una semplice manifestazione, è un’esperienza che insegna valori fondamentali quali l’unità, l’amicizia, la tolleranza e la responsabilità verso l’ambiente. Questo evento che riunisce giovani selezionati da 150 paesi del mondo è un’esperienza in cui le barriere linguistiche e culturali si dissolvono, dando vita a legami duraturi tra persone provenienti da tutto il mondo, una moltitudine di diversità culturali per la promozione della pace e la fratellanza tra le nazioni.
Paolo è entusiasta di essere stato selezionato e grato per il sostegno e l’incoraggiamento ricevuto dai suoi capi scout e dal suo gruppo “Orbassano 1”, che lo hanno accompagnato a raggiungere questo traguardo.
Questo è l’esempio di come la volontà e la passione portino alla realizzazione dei propri sogni, superando ostacoli e impegni. Paolo concilia con successo la scuola, a settembre frequenterà il terzo anno del liceo scientifico, il suo costante impegno nello scoutismo, il nuoto presso la società Sisport di Torino, lo sci a cui non rinuncia mai, gli amici e la sua coraggiosa passione per il parkour, questa disciplina richiede agilità, coordinazione e creatività, tipiche dell’atteggiamento avventuroso di Paolo verso la vita. Per non farsi mancare nulla, suona anche la chitarra.
Paolo, grazie all’incoraggiamento della sua famiglia che l’ha sempre sostenuto nelle sue passioni e nel perseguire i suoi obiettivi, non è nuovo a esperienze internazionali e interculturali, sin dalla quinta elementare ha partecipato ai campi internazionali del Cisv International che promuovono l’educazione interculturale, la pace, la cooperazione, l’empatia, il rispetto e la sostenibilità, incoraggiando i giovani a diventare cittadini globali consapevoli e responsabili.
L’esperienza nel Jamboree lo arricchirà ulteriormente, permettendogli di crescere come individuo e di portare con sé un messaggio di unità e fratellanza, nuove competenze ed energie, pronte a essere condivise con la sua comunità e con tutti coloro che lo hanno sostenuto nel suo percorso.”