Al mattino non era rientrato a casa e i familiari hanno dato l’allarme. Nella notte tra domenica e lunedì, un’auto si è ribaltata ed è finita in un fossato sulla strada provinciale che unisce Borgo San Dalmazzo e Cuneo. È morto il conducente di 47 anni, residente nel Cuneese.
Il grande fotografo ha affidato all’Ateneo la creazione dell’archivio digitale delle sue opere, un patrimonio di 500.000 negativi, 210.000 diapositive, 200.000 positivi
“Non avrei mai pensato che il mio lavoro potesse diventare di interesse pubblico e sono molto onorato che interessi una rete di biblioteche pubbliche. Tutto questo è totalmente in linea con il mio punto di vista sull’arte che deve essere accessibile e democratica”. È il commento che il grande fotografo Oliviero Toscani ha espresso in merito alla collaborazione con il Politecnico di Torino, formalizzata nel 2023 e che vede oggi i suoi primi risultati grazie all’attività svolta nei laboratori Systemic Design Research Education Center (SYDERE) e Artificial Intelligence Hub (AIH).
In questo momento di dolore per la sua prematura scomparsa, il Politecnico ricorda il grande fotografo con commossa gratitudine per la fiducia che ha dimostrato nei confronti dell’Ateneo affidandogli questo importantissimo progetto per la conservazione e la diffusione della sua opera.
A partire dal mese di maggio 2024 – in collaborazione con la società specializzata in archivi Promemoria Group – è cominciato infatti il progetto di censimento del patrimonio esistente del fotografo, stimato in oltre 500.000 negativi, 210.000 diapositive, 200.000 positivi di vario formato, 100.000 tra stampe, manifesti e copertine.
Di questi, circa 2 mila documenti sono stati digitalizzati e catalogati per entrare a far parte dell’archivio digitale di Toscani. Si tratta di un progetto pilota, supportato da sperimentazioni realizzate grazie a tecnologie di Intelligenza Artificiale, volto a gestire tutte le fasi della lavorazione su un campione ristretto di servizi e progetti del fotografo milanese esaminando ogni singolo step del processo: dalla ricerca dei materiali originali, alla digitalizzazione di pellicole, diapositive o altri supporti, fino alla raccolta dei backstage degli shooting.
Il valore aggiunto di questo progetto è rappresentato dal fatto che la catalogazione di tutte le informazioni disponibili supera i confini del patrimonio di Oliviero Toscani e contestualizza i suoi progetti sia collegandoli con altri documenti – articoli di giornali, avvenimenti biografici, materiali d’archivio – sia avvalendosi della sua testimonianza diretta. Grazie alla sua voce, ai suoi ricordi e ai suoi aneddoti è stato possibile raccontare il making off, la dimensione processuale e l’impatto che le sue opere hanno avuto sulla società del XX e XXI secolo.
L’ultimo step di questa fase è stata la creazione di una versione demo dell’archivio digitale per validare la struttura del database e trovare un sistema di gestione ottimizzata di tutti gli asset e le relative informazioni.
La collaborazione tra il SYDERE Center del Politecnico di Torino e Promemoria Group ha come ulteriore finalità la comprensione e l’analisi del rapporto tra archivi e Intelligenza Artificiale. La proposta avanzata – resa possibile dallo studio del patrimonio creato e messo a disposizione da Oliviero Toscani – è di ripensare l’idea e la forma stessa dell’archivio configurandolo come un digital archive: un vero e proprio sismografo a disposizione di studiosi, giovani studenti e semplici appassionati.
A partire dal 2027, i risultati di questo lavoro confluiranno all’interno della WDL (World Design Library) per una fruizione pubblica nell’ambito della Biblioteca Civica, oggi in fase di realizzazione presso Torino Esposizioni.
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Il Consiglio comunale recepisce “Donne migranti”
La Commissione Diritti e Pari Opportunità di Palazzo civico ha tratto ispirazione dal lavoro della Consulta femminile comunale e la presidente Elena Apollonio (Alleanza dei democratici – Demos) ha presentato una delibera d’iniziativa popolare che approva e dà attuazione al documento della Consulta femminile intitolato ’Donne migranti’ dove si invita:
– Adottare una prospettiva di genere rispetto alle dinamiche migratorie;
– Favorire la disponibilità e l’accessibilità ai servizi per le donne migranti, in particolare dei servizi e delle opportunità di carattere sociale, formativo, lavorativo e di supporto alla conciliazione vita-lavoro che la Città di Torino mette a loro disposizione;
– Promuovere la formazione e il riconoscimento delle competenze delle donne migranti, favorendo la partecipazione alla formazione linguistica e il riconoscimento dei titoli studio o professionali acquisiti nei Paesi d’origine;
– Contrastare stereotipi e pregiudizi rispetto alle donne migranti usando forme inclusive di comunicazione istituzionale di contrasto alle espressioni denigratorie e di linguaggio d’odio;
– Misurare l’impatto delle iniziative a favore dell’inclusione delle migranti con forme di monitoraggio e valutazione dei risultati delle attività della Città e dei soggetti che si occupano di accoglienza, inclusione e integrazione.
La Commissione intende arricchire il testo con alcune attenzioni specifiche su argomenti quali: donne migranti in stato di gravidanza; valorizzare l’associazionismo di secondo livello del territorio urbano; considerare clima, degrado ambientale e catastrofi naturali fattori alla radice delle migrazioni e dei movimenti dei rifugiati; prevedere raccolte di dati sulla migrazione femminile in collaborazione con gli uffici locali e nazionali.
La delibera è stata approvata all’unanimità con 28 voti favorevoli; al dibattito in Sala Rossa che ha preceduto il voto sono intervenuti Cerrato – Ahmed – Garione – Patriarca – Santiangeli – Diena – Viale – S. Damilano.
Ed ecco “La Guarini”, la Fiaccola delle Universiadi Torino 2025, ispirata alla celebre cupola della Cappella della Sindone del Duomo di Torino, caratterizzata dalla geometria degli esagoni concentrici che si innalzano verso l’alto come progettato dal Guarino Guarini.
Il Comitato Organizzatore delle Universiadi ha affidato agli studenti dei corsi di studio in Design del Politecnico la realizzazione del concept della torcia. Durante l’esplorazione progettuale sono stati valorizzati due beni centrali: la cultura materiale ed il contesto storico del territorio con particolare attenzione all’architettura barocca. Un design sostenibile e consapevole utilizzando energia a Led anziché a gas.
Igino Macagno
“La Scuola di medicina dell’Università di Torino – hanno spiegato gli auditi – vuole essere fedele alla declinazione del nome del Parco della salute, della ricerca e dell’innovazione. Si sta lavorando per definire lo sviluppo di un polo multifunzionale, con una visione integrata in ambito sanitario accademico formativo e di ricerca. Il costo previsto per la c.d. ‘domus didattica’, gli spazi dedicati all’attività didattica, è pari a 100 milioni”.
Nel corso dell’audizione, dedicata ad un approfondimento sul tema degli spazi dedicati alla ricerca ed alla didattica del Parco della salute, sono intervenuti per chiarimenti Gianna Pentenero (Pd), Alice Ravinale (Avs) e lo stesso presidente Valle.
Secondo gli auditi, la finalità è quella di creare una rete di servizi per rispondere efficacemente alle esigenze di tutela della salute, di formazione accademica e clinica, di accelerazione tecnologica e sviluppo di ricerca clinica. L’integrazione in un unico complesso all’avanguardia in una visione che vada oltre il livello regionale per estendersi a quello nazionale ed internazionale.
Alex Cotoia, il giovane di 22 anni accusato di aver ucciso il padre con 34 coltellate per difendere la madre, oggi è stato assolto dalla Corte di Assise di Appello a Torino. Il 30 aprile 2020, il ragazzo era intervenuto nell’ultima lite in famiglia per difendere la mamma dall’aggressione del marito. La conferma della sentenza di primo grado, ovvero assoluzione per legittima difesa – è giunta ora al termine dell’appello bis. La Cassazione, nel luglio scorso, accogliendo la richiesta della procura generale aveva disposto un nuovo processo. Il ragazzo nel dicembre dello scorso anno, era stato condannato a 6 anni, 6 mesi e venti giorni di reclusione.
La cifra è di 6 milioni e 800 mila euro: tanto è stato chiesto dall’Avvocatura dello Stato ai componenti del centro sociale Askatasuna imputati nel maxi processo del tribunale di Torino.
È la richiesta della Presidenza del Consiglio e dei ministeri dell’interno e della difesa parte civile nel procedimento, motivata dalle spese sostenute dalle pubbliche amministrazioni e da polizia e carabinieri durante i disordini presso i cantieri del Tav in valle di Susa. In tutto sono 28 gli imputati del processo, 16 dei quali rispondono di associazione per delinquere. La procura ha chiesto condanne per circa 88 anni di carcere complessivi.
Come previsto lo stop del flusso di gas russo attraverso l’Ucraina ha riportato i prezzi del gas a livelli dell’autunno 2023. Va da sé che questa situazione potrebbe creare problemi seri alle imprese e alle famiglie che già pagano una bolletta del gas più alta rispetto a quanto succede negli altri Paesi europei.
In particolare, le imprese, in questi primi giorni del 2025 hanno visto le quotazioni del prezzo del gas superare il tetto dei 50 euro per megawattora.
Nel 2025 la stima di Nomisma energia rispetto alla bolletta energetica è di 200-300 euro per una famiglia media italiana mentre per un’impresa media l’aumento potrebbe essere di 30 mila euro.
In pratica, se nello scorso anno, (secondo i dati dell’Ufficio Studi di Confartigianato), le piccole e medie imprese italiane hanno pagato l’elettricità il 9,9% in più rispetto alla media Ue, per il 2025 si hanno proiezioni di costi che potrebbero essere maggiorati fino al 15% a causa del “caro metano”.
Le imprese che potrebbero essere maggiormente penalizzate sono quelle cosiddette energivore che hanno bisogno di grandi quantità di energia per produrre come quelle della ceramica, vetro, lavorazione di metalli, acciaio, pulitintolavanderie ecc
“Questa crisi energetica, a breve, si ripercuoterà negativamente sull’occupazione e sull’intera economia perché quando le piccole imprese soffrono e i posti di lavoro sono a rischio, consumi e crescita subiscono una frenata – commenta Giorgio Felici, Presidente di Confartigianato Piemonte -Il mondo produttivo, già in crisi per una congiuntura particolarmente negativa dovuta alla crisi dell’automotive, che ha convolto tutto l’indotto, per il decalage del Superbonus che ha frenato il comparto dell’edilizia, per il possibile aumento delle accise che sta preoccupando l’autotrasporto, deve ora fare i conti con i rincari dell’energia.”
“Servono politiche mirate per affrontare e prevenire i rincari senza dover subire sistematicamente gli effetti della crisi energetica-conclude Felici– Inoltre si rischia la speculazione nei contratti che potrebbe mettere in moto una fiammata dei costi non giustificata dall’effettivo aumento della materia prima. Occorre affrontare il problema in un’ottica di breve, di medio e di lungo termine. Nel breve termine gli strumenti sono quelli di supporto alle aziende, che hanno il costo dell’energia che incide in maniera importante, possibilmente in un quadro di armonizzazione con gli incentivi che anche nel resto d’Europa si danno alle aziende. Nel medio termine l’unica strada percorribile è la penetrazione delle rinnovabili e la configurazione di un mix a costo ottimale. Nel lungo termine, invece, possiamo certamente aprirci a tecnologie nuove e diverse, sempre naturalmente nell’ottica di un’attenzione ai costi”.
“La bolletta elettrica delle nostre aziende è già tra le più costose d’Europa. – sottolinea Michele Quaglia, vice presidente di Confartigianato Imprese Cuneo – Le pericolose fluttuazioni dei costi del metano, a causa delle difficoltà di approvvigionamento, rischiano quindi di inasprire una situazione già di per sé complessa, considerato che nel mix energetico il gas ancora pesa per il 42%. Questo problema mostra innanzitutto l’urgenza di interventi di politica energetica da parte del Governo su più fronti: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, disaccoppiamento dei costi tra energia elettrica e gas, sostegno convinto delle rinnovabili e delle azioni per l’efficientamento e la riqualificazione energetica degli edifici. Le imprese, dal canto loro, devono puntare ad azioni efficaci in termini di transizione energetica attraverso una collaborazione sempre più stretta tra attività produttive e territorio. Di qui, la scelta di Confartigianato Cuneo di supportare le aziende creando CER-a, la comunità energetica operativa da giugno 2024 su Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria. Attraverso le comunità energetiche si dà vita ad un importante progetto etico che pone cittadini e imprenditori al centro, fornendo loro una maggiore consapevolezza del sistema di produzione ed erogazione dell’energia e una buona protezione dalle fluttuazioni dei costi. Rappresentano quindi un’importante realtà di visione, grazie alla quale sarà possibile raggiungere grandi risultati in termini di sostenibilità ambientale attraverso la condivisione dell’energia.».
«In questi primi sei mesi CER-a ha già ottenuto risultati molto significativi – sottolinea Franco Roagna presidente della CER-a di Confartigianato Cuneo – e l’interesse da parte di imprese, istituzioni e cittadini si sta dimostrando molto alto. Ad oggi abbiamo già attive sul territorio 26 configurazioni che nel 2025 produrranno energia elettrica da fonti rinnovabili per un totale di 11MW. CER-a si sta anche dimostrando un efficace strumento di cambiamento culturale per quanto riguarda la transizione energetica, affiancando ai dati tecnologici valori di natura etica, quali la collaborazione e la sussidiarietà, con la promozione di uno stile di vita orientato alla condivisione e al risparmio energetico. Attraverso la nostra comunità energetica, che non ha scopo di lucro, gli incentivi che vengono generati sono equamente suddivisi tra i produttori, i consumatori e a favore del territorio, con la collaborazione delle amministrazioni locali, a cui viene destinata una parte considerevole degli introiti economici per mitigare la povertà energetica locale e promuovere l’uso consapevole dell’energia.».
cs
Un viaggio nella storia delle Universiadi, all’archivio di Stato di Torino, in piazzetta Mollino, sino al 23 gennaio 2025, dalle ore 10 alle 18.30, con ingresso libero.
Fiaccole, bracieri, tante storie e le medaglie, quelle d’epoca e quelle nuove nate da un concorso organizzato tra gli studenti dell’Accademia Albertina di Belle Arti, vinto dalla giovane Matilda Elia.
Igino Macagno