CRONACA- Pagina 26

Spacciatori in Barriera, in manette 5 nigeriani

Negli ultimi giorni, la Polizia di Stato ha arrestato cinque persone per spaccio di sostanza stupefacente nel quartiere Barriera Milano. Si tratta di cittadini nigeriani fermati nel corso di tre diverse operazioni condotte da personale del Commissariato di P.S. Barriera Milano.

Nel primo caso un quarantasettenne è stato fermato a bordo di un’auto in corso Mortara. L’uomo è stato trovato in possesso di una cinquantina di grammi tra eroina e cocaina. Nel corso della perquisizione domiciliare, gli agenti hanno rinvenuto sostanza da taglio e il materiale occorrente per il confezionamento delle dosi.

Un secondo cittadino nigeriano, invece, è stato tratto in arresto in corso Svizzera. L’uomo è stato trovato in possesso di alcune dosi di crack e cocaina, nascoste nel bracciolo della sua auto. Altre dosi delle stesse sostanze stupefacenti, una quarantina di grammi, sono state poi rinvenute a casa del trentaduenne, occultate all’interno di due deodoranti per ascelle roll-on e in un giocattolo per bambini.

Nella terza operazione, gli agenti del Commissariato hanno fermato un uomo che viaggiava su un taxi abusivo (kabu-Kabu) dopo essere salito a bodo in via Cervino. Fermato il veicolo, gli agenti hanno trovato l’uomo in possesso di 34 ovuli di cocaina per un peso di 560 grammi. A casa del quarantunenne, sono stati sequestrati 2.900 euro in contanti e materiale per il confezionamento delle dosi. Gli agenti poi hanno perquisito l’alloggio di via Cervino dal quale l’uomo si era mosso, qui scoprendo ulteriori 165 grammi di cocaina e 850 euro in denaro contante ed arrestando le due persone presenti, due cittadini nigeriani di 38 anni.

Gli arresti sono stato convalidati dall’Autorità Giudiziaria.

Torino sempre più “città cardioprotetta”: dieci nuovi defibrillatori nei parchi e negli spazi pubblici

 

La Giunta comunale, su proposta dell’assessore Francesco Tresso, ha approvato  le linee di indirizzo per il progetto “Torino Città Cardioprotetta”, un’iniziativa che mira a diffondere la cultura della prevenzione e a rendere sempre più sicura e accessibile la città attraverso l’installazione di nuovi defibrillatori semiautomatici (DAE) negli spazi pubblici.

Il piano prevede l’installazione di dieci nuovi defibrillatori in parchi, giardini e luoghi di forte aggregazione, oltre a un censimento completo dei dispositivi già presenti negli edifici e nei luoghi pubblici comunali, per garantirne la tracciabilità e l’efficienza attraverso la registrazione sul “Portale DAE” della Regione Piemonte e del 118.

“Con questo progetto – spiega l’assessore Francesco Tresso – vogliamo rendere Torino una città sempre più sicura e attenta alla salute dei suoi cittadini. I defibrillatori sono strumenti che possono davvero salvare vite: diffonderli nei luoghi di maggiore frequentazione, garantirne la manutenzione e far conoscere alla popolazione come utilizzarli significa investire concretamente in prevenzione e solidarietà.”

I nuovi apparecchi, dotati di teche riscaldate e localizzazione GPS, sono in grado di attivare automaticamente una chiamata al sistema di emergenza 112/118 in caso di utilizzo e saranno oggetto di manutenzione costante per i prossimi quattro anni. Le installazioni interesseranno aree particolarmente frequentate e recentemente riqualificate della città, con diversi giardini distribuiti nelle varie circoscrizioni: Parco del Valentino, Murazzi del Po, Parco Carrara, Giardini Cavour, Parco Di Vittorio, Parco Madre Teresa di Calcutta, Giardino San Paolo, Giardino Nuova Delhi, Giardino Peppino Impastato e Giardino Don Gnocchi.

Accanto all’intervento materiale, la Città avvierà la campagna di comunicazione e sensibilizzazione “Torino Città Cardioprotetta”, in collaborazione con gli attori impegnati sui temi della prevenzione cardiovascolare. La campagna avrà l’obiettivo di informare cittadini e cittadine sulla localizzazione e sull’uso corretto dei DAE, di promuovere la donazione e la sponsorizzazione di nuovi dispositivi, di diffondere la cultura della prevenzione attraverso iniziative e dimostrazioni pubbliche con il supporto della Protezione Civile e delle associazioni del territorio.

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Criminalità organizzata: sequestro di 2 milioni di euro

La Dia e i carabinieri del comando provinciale di Asti, hanno eseguito un decreto di confisca del tribunale di Torino nei confronti della famiglia di un pregiudicato di Asti ritenuto vicino a esponenti della ‘ndrangheta attivi in Piemonte.Il provvedimento riguarda 15 immobili, due compendi aziendali, quote societarie e rapporti finanziari per un totale di circa 2 milioni di euro, ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.

Women and the City: “Dove c’è parità c’è futuro”

 

 

 

 

 

Torino  Al via oggi la III edizione di Women and the City, il festival diffuso tra i luoghi di Torino dedicato alla parità di genere, promosso dall’associazione Torino Città per le Donne (TOxD). Women and the City avrà inizio domani, mercoledì 22 ottobre, alle 17.00 nell’Aula Magna del Campus Luigi Einaudi Università di Torino, per una giornata evento introdotta della presidente Antonella Parigi, con due importanti appuntamenti: la lectio di Tito Boeri “Paternità e divari di genere” e la prima presentazione del libro Male-dette. Manuale di Imprecazione etica (Capovolte). Si potrà partecipare all’inaugurazione del festival solo tramite l’iscrizione al link dedicatoL’appuntamento del pomeriggio inaugurale è accreditato per la formazione dall’Ordine dei Giornalisti del Piemonte.

 

Mercoledì 22 ottobre. Inaugurazione del festivalLa prima giornata di Women and the City si aprirà con il benvenuto dell’ideatrice e presidente del festival, Antonella Parigi, e il primo incontro sarà “Il valore della cura (dentro e fuori la famiglia)”, l’attesa lectio di Tito Boeri, alle ore 17.00 nell’Aula Magna del CLE – Campus Luigi Einaudi Università di Torino. L’economista, presidente dell’Inps dal 2014 al 2016, si soffermerà sul ruolo della paternità come leva per colmare i divari di genere. Attraverso l’analisi delle pratiche familiari e delle politiche del welfare, la lezione esplorerà come una maggiore partecipazione dei padri possa non solo sostenere le donne, ma anche ridisegnare equilibri economici e sociali. L’obiettivo è mettere in luce che la vera parità non è solo una questione femminile, ma un beneficio collettivo: per le famiglie, il lavoro e la società. Infine, sarà proposto un orizzonte di azione in cui la cura — dentro e fuori la famiglia — viene riconosciuta come investimento sul futuro.

 

Seguirà poi la prima presentazione del libro a cura delle socie di TOxD Male-detteManuale di Imprecazione Etica, edito da Capovolte. Il libro nasce da un’idea di Stefania Doglioli che lo presenterà insieme alla coautrice Elena Miglietti con Arianna Montorsi Sara Alessandra Sottile, insieme alle altre protagoniste di un’opera collettiva inedita nel panorama editoriale italiano. Una presentazione ironica e spiazzante, che diventa talk performativo e laboratorio esperienziale, con momenti di lettura, pratica vocale e svelamento autoriale, per un libro full immersion seria e originale sull’imprecazione. Attraverso un viaggio nel tempo (dall’antica Grecia all’epoca della trap), nelle latitudini che portano oltre confine, esplorando le geniali inventive dei dialetti, passando per la musica, il cinema, lo sport e il giornalismo, questo Manuale di imprecazione etica si offre come cassetta degli attrezzi – con tanto di esercizi pratici – costruita in maniera corale e collettiva per comprendere, approfondire, sovvertire le regole, iniziare a imprecare con creatività.

 

I due eventi saranno preceduti dai saluti e brevi interventi di Elena Baralis, prorettrice del Politecnico di Torino; Annapaola Venezia, vice segretario generale della Fondazione Crt, Carlotta Salerno, Assessora Istruzione, Edilizia scolastica, Politiche giovanili, Periferie e Rigenerazione urbana Comune di Torino Ida Chiauzzi, Assessora Manutenzione Cittadina, Quartieri, Partecipazione e Pari Opportunità Comune di Collegno, Marinella Orsino, Vicesindaca e Assessora Cultura e Pari Opportunità Comune di Druento, Maria Vittoria Onadi, Assessora Cultura Comune di Val della Torre, Annamaria Ferretti, Presidente Municipio 1 Bari, Lucia Francesca Pellino, HR Director Lavazza Group, Flavia Zarba, General Counsel Legal and Corporate Affairs Sparco, Barbara Truffelli, Vicepresidente Federfarma Torino, Giorgia Garola, Vice Presidente Unione Industriali Torino e Presidente AMMA, Membro Giunta camerale Camera di commercio Torino.

 

Programma Off, “L’educazione dei maschi” a Druento. Al via anche gli appuntamenti del calendario Off di Women and the City. A Druento, presso il Centro Culturale San Sebastiano, alle 20.45 si terrà la presentazione del libro L’educazione dei maschiPer un mondo senza femminicidi. Per le generazioni di domani, più giuste e più uguali” (edizioni Minerva) di Federica Benassi. L’escalation dei casi di femminicidio indica l’esigenza di trovare modelli in grado di allevare le nuove generazioni impartendo loro principi autentici di giustizia sociale, uguaglianza, rispetto e dignità della persona. L’autrice, counselor con esperienza trentennale al fianco delle famiglie e nelle scuole, analizza attentamente i fenomeni in atto, per arrivare a identificare i principali nodi che hanno condotto tanti adulti di oggi alle drammatiche situazioni quotidianamente sotto i nostri occhi. Conduce l’incontro Domenica Solinas, Presidente dell’Associazione Insieme Cambiamo Pianezza e Socia TOxD.

 

Giovedì 23 ottobreIl giorno dopo, giovedì mattina dalle 9,30, al Campus Luigi Einaudi, una lunga mattinata dedicata alle scuole: studentesse e studenti  in presenza e collegati da remoto, non solo da Torino ma anche da Bari (Liceo Scientifico “Gaetano Salvemini”) incontreranno Piero Grasso, presidente della Fondazione “Scintille di Futuro”, magistrato ed ex presidente del Senato e Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva, ricercatore e scrittore. Il titolo dell’evento Educare all’amore è un atto politico”. Partendo dagli ultimi casi di femminicidi, un’emergenza nazionale, si parlerà di Codice Rosso e degli inceppi della legge, della consapevolezza e azione collettiva contro la violenza di genere. Sarà anche l’occasione di ascoltare direttamente dalla voce delle studentesse e degli studenti  un parere sull’insegnamento dell’educazione sessuo-affettiva a scuola, sul Ddl Valditara.

Sarà presentata la petizione del Festival https://www.womenandthecity.it/firma-la-petizione che chiede che l’insegnamento sia materia scolastica in ogni ordine e grado di scuola e il bugiardino https://www.womenandthecity.it/il-bugiardino che è in distribuzione in 700 farmacie di Torino e provincia grazie a una partnership del Festival con l’Ordine dei Farmacisti e Federfarma Torino. L’evento è sold out, si può seguire in streaming sul canale youtube

https://www.youtube.com/@WomenandTheCity

 

Dobbiamo aiutare le giovani generazioni, soprattutto le donne a riconoscere e a prendere le distanze dall’amore tossico”, sottolinea Antonella Parigi, presidente di ToxD, l’associazione che organizza e promuove il Festival. “Noi proviamo a farlo in tanti modi, non solo con gli incontri. Il murale che il Festival e l’associazione Torino Città per le Donne hanno voluto far realizzare e dedicare a Giulia Cecchettin  a Torino mostra alcune di quelle frasi  della lista dei comportamenti controllanti e ossessivi che Filippo  Turetta metteva in atto nei suoi confronti. Ecco, quella lista  di Giulia  dovrebbe essere imparata a memoria, tutti dovrebbero conoscerla”, aggiunge.

 

Dobbiamo favorire anche un nuovo protagonismo del genere maschile che può essere utile al necessario cambio culturale”, sottolinea Elisa Forte, direttrice del Festival Women & the City. “Per scelta ‘editoriale’ – spiega – abbiamo voluto che nel Festival a parlare di violenza di genere ci fossero Alberto Pellai e  Pietro Grasso. E poi, Marco Bouchard, Stefano Ciccone e Giancarlo Marenco. Abbiamo scelto che ad inaugurare il Festival ci fosse un economista (Boeri) che porta una riflessione sulla paternità e i divari di genere. Abbiamo  scelto di proporre dei veri manel per una nuova narrazione e consapevolezza, da rafforzare. Gli uomini devono esserci nei percorsi sui diritti e sul protagonismo femminile, renderli “sensibilizzatori” di temi che non sono – e non devono essere – appannaggio delle donne”.

 

La terza edizione di Women and the City. Quest’anno il festival raddoppia l’appuntamento, diventa diffuso e si prepara per un’edizione speciale che sarà ospitata a Bari dal 28 al 30 maggio 2026. Dopo il successo delle prime due edizioni, Women & the City torna in una nuova veste: 8 giorni di festival (5 a ottobre a cui si aggiugono 3 giornate a novembre) e un ricchissimo programma Off, per un totale di 300 ospiti, italiani e internazionali e oltre 100 eventisparsi tra i luoghi della città di Torino e con tappe in 7 comuni del territorio: a Collegno, Druento, Nichelino, Torre Pellice e Val Della Torre dove gli eventi sono organizzati in collaborazione e con il sostegno degli Enti comunali; a Settimo in partnership con il Festival dell’Innovazione e della Scienza e a Pianezza con l’associazione “Insieme”. Novità di quest’anno anche la collaborazione con 5 festival: si consolida il rapporto con Contemporanea Film Festival, e si inaugura quello con il Festival dell’Accoglienza, Festival dell’Innovazione e della Scienza, Incanti Festival e Festival Donne Incontro Scena.

Promosso dall’Associazione Torino Città per le Donne (TOxD) presieduta da Antonella Parigi, ideatrice del format, manager culturale, ex assessora alla Cultura e al Turismo della Regione Piemonte, fondatrice del Circolo dei Lettori, della Scuola Holden (con Alessandro Baricco) – e diretto dalla giornalista Elisa Forte, Women and the City è realizzato grazie al contributo della Fondazione Compagnia San Paolo (maggior sostenitore), della Fondazione CRT, di Unione Industriali, della Camera di Commercio e al sostegno di Regione Piemonte e Comune di Torino. 

 

Il festival è organizzato dall’Associazione Torino Città per le Donne (TOxD), con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, di Fondazione CRT, di Camera di Commercio di Torino, di Unione Industriali Torino, del Consiglio Regionale del Piemonte, della Città di Torino, della Città di Collegno, del Comune di Druento e del Comune di Val della Torre. Sponsor: Lavazza, Sparco e Iren. Patrocini: Rai Piemonte, Rai per la Sostenibilità ESG, Ordine dei Giornalisti, Ordine dei Farmacisti, Federfarma. Partner istituzionali: Politecnico, Campus Luigi Einaudi e Università di Torino.

Eventi ad accesso libero fino ad esaurimento posti, tranne quelli qui indicati www.womenandthecity.it/prenotazioni ai quali si accede solo previa iscrizione

Restano ancora pochi posti, si possono prenotare QUI 
 

 

 

IL PROGRAMMA COMPLETO

 

Nursing Up: “Aggressioni al pronto soccorso, servono misure strutturali”

Una nuova aggressione al Pronto Soccorso dell’Ospedale Cardinal Massaia di Asti, avvenuta nella notte tra domenica 19 e lunedì 20 ottobre, riaccende il dibattito sulla sicurezza negli ospedali. Una dottoressa e due guardie giurate sono state colpite da un giovane nell’area dei codici bianchi, episodio che si aggiunge ai troppi casi di violenza ai danni di operatori sanitari registrati in Piemonte negli ultimi mesi.

«Siamo di fronte a una deriva che non può più essere considerata episodica — dichiara Enrico Mirisola, referente sindacale del Nursing Up per l’Ospedale di Asti —. Le aggressioni nei pronto soccorso sono ormai una costante. Ogni giorno infermieri, professionisti sanitari, OSS e medici lavorano in condizioni di forte pressione, spesso senza tutele adeguate. Non possiamo accettare che chi cura e accoglie lo faccia nel timore di subire violenze».

Mirisola esprime solidarietà ai colleghi coinvolti e chiede interventi immediati. «Servono presidi di sicurezza permanenti, la presenza fissa delle forze dell’ordine nelle aree di emergenza, formazione specifica per il personale e un supporto psicologico per chi subisce aggressioni. Il problema non si risolve con proclami: servono risorse, programmazione e volontà istituzionale».

Il sindacato condivide anche la proposta avanzata nelle scorse ore a livello politico locale dal presidente provinciale di Fratelli d’Italia, Luigi Giacomini, che ha chiesto l’istituzione di un presidio stabile delle forze dell’ordine nei pronto soccorso. «Ringraziamo Giacomini per aver posto pubblicamente la questione e per la sensibilità dimostrata verso il personale sanitario — aggiunge Mirisola —. Dare voce a questo tema significa riconoscere il valore di chi, ogni giorno, lavora per garantire la salute dei cittadini, spesso in condizioni difficili e senza tutele adeguate».

Sulla stessa linea, il segretario regionale del Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta, Claudio Delli Carri, richiama l’urgenza di un coordinamento regionale. «Occorre un piano di sicurezza sanitario che metta insieme le aziende ospedaliere, le prefetture e la Regione Piemonte — afferma Delli Carri —. Solo un’azione congiunta può fermare un fenomeno che mina la fiducia dei cittadini e mette a rischio la tenuta del sistema. Ringraziamo chi, anche sul piano politico, ha scelto di accendere i riflettori su questa emergenza, ma ora è il momento dei fatti».

Il Nursing Up Piemonte Valle d’Aosta rinnova infine la disponibilità a collaborare con le istituzioni per definire strategie condivise di prevenzione e tutela.

«Difendere chi cura significa difendere la salute di tutti — concludono Delli Carri e Mirisola —. La sicurezza del personale sanitario non è un privilegio, ma un diritto e una condizione indispensabile per la qualità dell’assistenza»

Condannati a 4 anni i “picchiatori” dei mercatini natalizi

Quattro anni di carcere a tre uomini accusati di aver svolto azioni violente  per Francesco Ferrara, ritenuto il capo dei mercatini di Natale e dei banchi di Cioccolatò. Il tribunale ha disposto anche una multa di 2.600 euro ciascuno e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. Condanna a un anno e quattro mesi per un quarto imputato. Le indagini hanno scoperchiato un ambiente che sarebbe stato caratterizzato da intimidazioni e punizioni fisiche per chi si ribellava al “sistema”.

Nuova vita per lo stadio Primo Nebiolo, casa dell’atletica torinese

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Lo stadio Primo Nebiolo, tempio torinese dell’atletica leggera situato all’interno del Parco Ruffini, riapre ufficialmente al pubblico al termine dei lavori di riqualificazione realizzati grazie ai fondi PNRR.

A inaugurare l’impianto, martedì 21 ottobre, il sindaco di Torino Stefano Lo Russo, l’assessore allo Sport Domenico Carretta, i rappresentanti degli enti sportivi e di atletica del territorio. Il battesimo della nuova pista è stato affidato agli studenti e alle studentesse delle scuole secondarie di I grado impegnati nella “Speed School Challenge”, gara sui 60 metri organizzata dall’Ufficio Educazione Fisica, Motoria e Sportiva dell’Ufficio V del MIM, in collaborazione con FIDAL Piemonte.

Torna così a splendere uno dei luoghi simbolo dello sport cittadino, realizzato nel 1959 e intitolato allo storico dirigente sportivo torinese Primo Nebiolo. Negli anni lo stadio ha visto crescere generazioni di atleti, tecnici e appassionati, ospitando numerosi meeting nazionali e internazionali.

L’impianto, dotato di pista a otto corsie, strutture per salti e lanci, ampia tribuna e zona indoor per il riscaldamento, è stato oggetto di un intervento di manutenzione straordinaria diffusa, volta a potenziare l’attività sportiva di base, l’accessibilità e la fruizione da parte degli atleti e di tutta la cittadinanza.

I lavori, del valore complessivo di circa 1,9 milioni di euro, hanno riguardato la ricostruzione della superficie sintetica della pista e il ripristino dell’impianto di irrigazione del campo da calcio. È stato inoltre rifatto il blocco servizi e spogliatoi, con l’aggiunta di un bagno per persone con disabilità, adeguato l’impianto di illuminazione con nuove luci a LED per l’efficientamento energetico. Particolare attenzione è stata riservata all’accessibilità, con interventi negli spogliatoi, l’introduzione di percorsi per ipovedenti e mappe tattili all’ingresso. Sono stati inoltre acquistati nuovi ostacoli e nuove pedane per il salto con l’asta e per il salto in alto.

“La casa dell’atletica torinese nel cuore del Parco Ruffini torna oggi fruibile in una veste completamente rinnovata, grazie agli interventi che abbiamo finanziato con i fondi del Pnrr – commenta il Sindaco Stefano Lo Russo -. E lo fa nell’anno che ha visto protagoniste a Torino le Universiadi invernali inventate da Primo Nebiolo, il grande dirigente sportivo torinese cui questo impianto è dedicato. Siamo davvero contenti che a tenere a battesimo la nuova pista sia una gara di giovanissimi atlete ed atleti: lo sport è un veicolo di inclusione straordinario, una lingua comune che permette di dialogare abbattendo barriere e pregiudizi ed è proprio in questa direzione che si muovono i tanti progetti di rigenerazione urbana che, come Città, abbiamo messo in campo. Piscine, stadi, campi di calcio sono luoghi dove praticare attività fisica ma anche di inclusione e socialità.”

“Oggi riapre quella che è la palestra all’aperto più grande di Torino, lo stadio Nebiolo – commenta l’assessore Domenico Carretta-. Un momento importante per lo sport torinese e per l’atletica. Oggi restituiamo alla città un impianto rinnovato, moderno e accessibile: un investimento significativo per la crescita dello sport di base e per i giovani atleti che qui potranno allenarsi e coltivare i loro talenti. Torino è sempre più una città dello sport, capace di valorizzare le proprie strutture: lo dimostra il fatto che abbia scelto di investire oltre 20 milioni di euro in un ampio progetto di rinnovamento degli impianti, di cui il Nebiolo rappresenta uno degli interventi più importanti.”

L’impianto è ora pronto ad accogliere nuove sfide, record e generazioni di atleti, ma i lavori di miglioramento non si fermano qui. Nel 2026 è infatti prevista la realizzazione di nuovi interventi di rinnovamento strutturale, che non interferiranno con il regolare svolgimento dell’attività sportiva outdoor. Il progetto prevede lavori sugli spalti delle due curve e il retopping del pistino indoor. Un intervento da circa 2,4 milioni di euro, finanziato (al 70%) dal Dipartimento per lo Sport nell’ambito del bando “Sport e Periferie 2024”. Attualmente è in corso la progettazione esecutiva delle opere.

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Barriera e quartieri svantaggiati dovrebbero essere priorità

Ieri il Sindaco Lo Russo ha inaugurato un bellissimo Murales in corso Vercelli dedicato a Giulia Cecchettin la sfortunata ragazza vittima di un femminicidio. Una bella iniziativa che ha coinvolto le Scuole e che mi auguro interpelli le coscienze di ognuno di noi affinché il rispetto per la vita e per le volontà dell’altro siano al primo posto e non possano mai essere messi in discussione. Ma i problemi di Barriera sono così grandi e diffusi che arrivano in ogni momento alla attenzione delle nostre coscienze. La foto scattata da Stefania a 200 metri dal luogo dove è stato installato il Murales è drammatica. Malgrado il grande impegno delle Caritas Parrocchiali che distribuiscono pasti alle famiglie più povere a Ottobre 2025 la foto di questo ragazzo con la testa dentro il bidone della spazzatura alla ricerca di qualche cosa e’ un pugno nello stomaco alla Comunità Torinese, al Comune e a chi si impegna per il rilancio di una Città da oltre vent’anni in declino economico.
In Barriera , Caro Sindaco , Te lo dico con il massimo rispetto occorre fare di più , molto di più. Non basteranno 400 alberi e pitturare qualche kilometro di corso Palermo. In Barriera occorre portare nuove iniziative economiche con i relativi posti di lavoro l’unica risposta ai giovani italiani e no. Ecco perché in una Perizione che ha raccolto già milleduecento adesioni propongo di spostare in Barriera il nuovo Centro per la Intelligenza Artificiale che il Governo ha assegnato a Torino. Capisco che i Professori siano più comodi a fianco del Politecnico in una zona “figo” moderna e alla page. Ma i cittadini di Barriera non sono figli di un Dio minore così da vivere in mezzo al degrado, alla mancanza di sicurezza e sovrastati dalla povertà. Con il Centro per la IA a Barriera si offrirebbe una prospettiva di alto livello che non potrebbe che avere ricadute positive ancor prima nelle coscienza che nelle tasche della gente. Certo poi a Barriera ci sono i problemi dei marciapiedi disastrati ai negozi orientali aperti a tute le ore che fanno concorrenza sleale ai nostri

Mino GIACHINO
Responsabile economico DC Torino

Il Consiglio regionale celebra la prima Giornata dell’ascolto

Istituzioni e terzo settore insieme, contro la solitudine e l’emarginazione dei più fragili. Il 21 ottobre si è svolta a Palazzo Lascaris la presentazione della prima Giornata regionale dell’ascolto per la prevenzione e il contrasto alla solitudine e all’abbandono sociale, istituita con legge regionale n.14/2025 e celebrata in concomitanza con la Giornata mondiale dell’ascolto.

In questa occasione si è inteso sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema, dando attuazione a una delle finalità della legge approvata lo scorso luglio dal Consiglio regionale, ovvero quella di organizzare campagne informative istituzionali volte a far conoscere i servizi erogati dagli enti pubblici e dagli enti del terzo settore che operano nel campo dell’ascolto come strumento di contrasto alla solitudine e all’abbandono sociale.

“La Giornata dell’ascolto ci ricorda che, prima di ogni decisione, prima di ogni provvedimento, c’è sempre una persona da comprendere. L’ascolto è il primo atto di rispetto verso chi vive una fragilità e il punto di partenza di ogni percorso di cura e attenzione”, ha dichiarato Davide Nicco, presidente del Consiglio regionale. “È la più alta forma di servizio pubblico: richiede tempo, empatia e responsabilità. Con la legge, da poco approvata, il Piemonte compie un passo avanti importante nel riconoscere l’ascolto come strumento concreto per contrastare la solitudine e l’abbandono sociale. Il Consiglio regionale vuole essere la casa di tutte le voci, ma soprattutto di quelle che faticano a farsi sentire. Perché solo una politica che sa recepire può davvero essere rappresentativa”.

“Secondo il Rapporto globale della Commissione sulle Relazioni sociali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, pubblicato a fine giugno, ci sono circa 871mila morti nel mondo dovuti alla solitudine e all’isolamento sociale, ben sei ogni ora”, ha affermato Silvio Magliano, consigliere regionale e primo firmatario della legge 14/2025. “Nel 2023 circa 7mila persone si sono rivolte a Telefono Amico Italia per gestire un pensiero suicida, con un aumento del 24% rispetto al 2022. Infine, uno studio dell’Università del Piemonte Orientale ha sottolineato il ruolo cruciale di solitudine e isolamento nei meccanismi di incidenza e progressione della malattia in soggetti affetti da disturbi cardiovascolari e, in alcuni casi, anche da patologie oncologiche. Alla luce della gravità di questi dati, ho voluto proporre una legge, approvata all’unanimità e frutto di un confronto con gli enti del terzo settore, che rende il Piemonte la prima regione ad accendere un faro sul tema dell’abbandono sociale”.

Hanno poi preso la parola i rappresentanti di tre realtà del terzo settore, attive in Piemonte per la prevenzione e il contrasto della solitudine e del disagio sociale che ne consegue, ovvero CaritasTelefono Amico e La Tazza Blu.

“L’esperienza della rete Caritas in Piemonte – 16 Caritas diocesane, circa 300 Caritas parrocchiali – evidenzia la centralità e l’urgenza dell’ascolto, base del percorso di accompagnamento delle persone fragili”, è intervenuto Pierluigi Dovis, referente Caritas Torino. “Oltre 3.000 volontari impostano la relazione di aiuto a partire dall’emersione dei vissuti, delle speranze, delle storie personali. Dall’ascolto empatico si genera l’indirizzo a servizi ed agenzie. Le migliaia di ore annuali negli oltre 200 centri di ascolto sul territorio e le altre azioni di servizio dicono come sia urgente favorire una mentalità diffusa di ascolto interpersonale, possibile ad ogni cittadino, fatto di reti relazionali corte. Senza queste l’ascolto ‘specialistico’ rischia di non raggiungere l’obiettivo inclusivo che ridona fiducia alle persone”.

“Da oltre 60 anni, siamo un punto di riferimento per chi attraversa momenti di solitudine e difficoltà emotiva. Offriamo un ascolto attento, sensibile e senza pregiudizi, in un contesto di anonimato e rispetto”, ha commentato Maria Assunta Fazio, presidente di Telefono Amico Torino. “Dal periodo del Covid in avanti, le richieste di aiuto sono aumentate, si tratta di persone di ogni età e condizione. Ci telefonano anzitutto uomini, mentre tramite chat si rivolgono a noi i più giovani, ma le risorse non bastano, riusciamo a rispondere solo a parte delle richieste. Per questo organizziamo di regola due corsi l’anno per formare nuovi volontari e a breve ne partirà uno. Il nostro obiettivo è semplice ma fondamentale: esserci, sempre, per chi ha bisogno di parlare. Anche un ascolto può salvare una vita”.

“L’associazione La Tazza Blu odv, nata nel 2019 in ricordo di Giulia, suicidatasi a 17 anni, si dedica alla prevenzione del suicidio giovanile combattendo il silenzio e lo stigma e promuovendo l’ascolto e il supporto”, ha spiegato Rocchina Stoppelli, presidente dell’associazione La Tazza blu odv. “Il suicidio non è una scelta: è la conseguenza di una sofferenza insopportabile. I dati Istat mostrano che in Italia il numero dei suicidi (15.196) ha superato quello delle vittime di incidenti stradali (11.600) fra il 2019 e il 2022. Dal 2003 al 2022 si sono registrati 2.667 suicidi fra i 20 e i 24 anni, 1.392 fra i 15 e i 19 anni, 174 fra i 10 e i 14 anni e anche 7 suicidi di bambini di 5-9 anni. Numeri che rappresentano un campanello d’allarme, un richiamo collettivo alla responsabilità. Occorre infatti costruire tutti insieme un piano nazionale di prevenzione del suicidio, efficace e tempestivo, capace di intercettare precocemente il disagio e offrire risposte concrete”.

Ufficio stampa CRP