25 novembre 2025: Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza maschile contro le donne
Vorremmo non dover continuare a ripetere incessantemente la richiesta di superare la retorica delle parole pubbliche e private sulla difesa delle donne, che altrettanto costantemente sentiamo pronunciare dopo aggressioni anche drammatiche o peggio estreme da parte di uomini.
Perchè è evidente che quelle parole non bastano, e suonano vuote, visto che non fermano la violenza maschile, non addomesticano i feroci, e specialmente non riparano le donne da rabbia distruttiva e pretesa di possesso. A volte le parole non sono solo insufficienti e di circostanza: sono anche sbagliate. Come quelle che in certe sentenze rovesciano la colpa e normalizzano la violenza maschile. Disconoscendo e minimizzando il radicamento della violenza nelle relazioni e nella struttura sociale, ancora piena di gerarchie culturalmente legittimate, quelle parole dicono alle donne che hanno fatto male a fidarsi; che quello diverso dal loro è il pensiero giusto; e che il loro destino è di essere deluse, o rassegnate per forza, o sopraffatte.
Sopraffatte anche dalla paura: ed è questa la parola di cui vogliamo parlare oggi.
Paura dell’aggressore, certo: ma anche paura di non poter contare con certezza sul fatto di essere riparate dai colpi nel corpo, nella dignità, nella libertà. Paura di scontrarsi contro i rigurgiti maschilisti di chi si ostina a colpevolizzare le donne che si ribellano alla violenza maschile. Paura di non trovare riscontro al proprio coraggio.
La violenza nasce dalla prevaricazione nelle relazioni interpersonali e collettive. Le donne vorrebbero poter credere nel sostegno delle istituzioni, nell’efficacia della protezione e specialmente, a monte, nella forza della prevenzione, che non scaturisce magicamente dal mero aumento teorico delle pene per ciascun colpevole, quando mai fosse – magari anni dopo – condannato da un Tribunale. Così facendo, infatti, si ritorna nel privato, anziché riconoscere che la violenza è un fatto pubblico e politico, un’asimmetria di potere che di sicuro non trova soluzioni nella mera riposta sanzionatoria sporadicamente a carico del singolo autore. Cresce proprio in questo contesto la diffidenza nei confronti delle istituzioni, in paradossale contrasto con i reiterati e talvolta sussiegosi inviti a denunciare, seguiti dall’implicita latente colpevolizzazione di chi subisce e non denuncia.
E dopo? Non vorremmo sentire parole, ma vedere fatti.
Vedere e toccare con mano la realizzazione delle famose “quattro P” su cui si basa la Convenzione di Istanbul: “Prevenzione, Protezione, Punizione, Politiche integrate“. Tutte e quattro le “P“. Invece ne vediamo bene altre due: “Però…” e “Purtroppo“. L’elenco delle delusioni è infatti spesso lungo quanto quello delle aspettative.
Le donne, anzi: “noi donne”, condividiamo l’amarezza e l’incredulità per divieti istituzionali alla preziosa educazione sessuo-affettiva strutturale, adeguata all’età dei minori, che promuoverebbe fin dalla scuola primaria l’umanizzazione delle relazioni e rappresenterebbe il fondamento della prevenzione, accendendo un faro permanente sul tema della parità, del rispetto e del consenso.
Chiediamo ancora e sempre, per quante di noi intendano sottrarsi alla violenza maschile, che la politica non si riduca a fornire provvisoriamente luoghi in cui le donne debbano nascondersi e scomparire in nome della sicurezza, ma viceversa dia loro anche l’opportunità di reinterpretare nella luce dello spazio pubblico una vita quotidiana dignitosa, libera e autonoma, lontana dalla prevaricazione. Un luogo fisico e mentale dove il pensiero e la parola di una donna contino.
Chiediamo che davvero tutti gli operatori che a diverso titolo possano entrare in contatto con una donna che abbia fatto o stia facendo esperienza di violenza siano adeguatamente e omogeneamente formati, e sappiano utilizzare tutte le risorse che secondo le “parole della legge” sono esistenti.
Chiediamo che queste norme, oltre che conosciute, siano anche concretamente applicabili, perché le riforme a costo zero sono destinate a risultati deprimenti.
Chiediamo che quando si tratta della sicurezza e persino della sopravvivenza di una donna gli strumenti di controllo del suo aggressore funzionino affidabilmente e possano realmente essere utili ed essere considerati tali, invece che rappresentare ulteriore fonte di frustrazione, sofferenza, paura e rischio.
Chiediamo che gli interventi sugli autori di violenza siano incisivi e chiari.
Chiediamo civiltà.
Chiediamo libertà dalla paura.
Chiediamo anche concreta alleanza pubblica con l’impegno quotidiano dei Centri Antiviolenza.
Per le donne che non possono più pronunciare parole, e per quelle che hanno diritto di parlare, e specialmente di vivere.
Perseguendo il significato profondo del costante contatto con cittadine e cittadini, nei giorni intorno al 25 novembre 2025, il Telefono Rosa Piemonte sarà presente con le proprie volontarie e attiviste presso istituzioni pubbliche, aziende, centri commerciali, università, scuole, associazioni e aggregazioni giovanili, per presentare il nuovo Report, fornire informazioni, distribuire materiali di sensibilizzazione e favorire un dialogo costruttivo con donne e uomini interessati a confrontarsi con noi. Tutto questo, sempre nell’ottica che l’alleanza è indispensabile per un efficace contrasto alla violenza maschile sulle donne.
ALCUNI DATI
Nell’anno 2024 il Telefono Rosa Piemonte di Torino ha registrato 761 nuove prese in carico e 5516 contatti nella sezione di aiuto on line e social. Il 21,8% delle accoglienze riguarda ragazze e giovani donne tra i 16 e i 29 anni; il 23,78% tra i 30 e i 39 anni; il 29,57 % tra i 40 e i 49 anni; il 13% tra i 50 e i 59 anni; l’8,41 % oltre i 60 anni.
274 donne riferiscono di aver subito violenza fisica; 365 violenza verbale o minacce; 41 violenza sessuale; ben 137 altre forme di violenza sessuale quali molestie in presenza oppure on line, revenge porn o costrizione a pratiche sessuali umilianti o degradanti. Sono stati 106 i casi segnalati di stalking; 482 le violenze psicologiche; 254 le violenze economiche. Come purtroppo sempre si constata, quasi mai viene subita una sola forma di violenza, ma più condotte variamente aggressive nell’ambito delle stesse dinamiche.
Tra gli autori di violenza, 488 appartengono alla cerchia di mariti, conviventi, fidanzati o ex. Non trascurabili le violenze anche da parte dei figli (22).
Galleria ‘Cesana’, Anas annuncia lavori
Anas ha programmato la manutenzione degli impianti in galleria ‘Cesana’, nell’ambito dell’omonimo territorio comunale lungo la strada statale 24 “del Monginevro”. Le attività, che interessano in particolare l’impianto di ventilazione, sono state pianificate in orario notturno al fine di contenere i disagi per la circolazione in transito.
Per consentire lo svolgimento delle lavorazioni in sicurezza, la galleria sarà chiusa al traffico nella fascia oraria notturna 20:00 – 6:00 da lunedì 24 fino a venerdì 28 novembre.
Durante la chiusura i veicoli con peso inferiore a 26 tonnellate saranno deviati sulla vicina ex statale 24. I mezzi con peso superiore alle 26 tonnellate potranno raggiungere la Francia percorrendo la A32 con proseguimento al Traforo del Frejus.
Ragazzo di 21 anni gravemente ferito in un incidente
E’ ricoverato in gravi condizioni dopo un incidente stradale verificatosi questa mattina sulla A4 Torino-Milano: si tratta di un 21enne rimasto coinvolto in un sinistro nel tratto tra Volpiano e Settimo, poco prima delle otto del mattino, quando la sua vettura si è ribaltata per cause da accertare.
Il Politecnico per il 25 novembre
- Inaugurazione di una Panchina Rossa antiviolenza al Castello del Valentino 25 novembre 2025 alle ore10, Viale Mattioli 39
- CINECUG, proiezione del film “Outrage” di Ida Lupino
25 novembre 2025 alle ore 16.30, Aula Magna PoliTO Corso Duca degli Abruzzi 24
- Convegno “La Convenzione di Istanbul e il contrasto alla violenza maschile contro le donne in Italia”, organizzato dai CUG del Politecnico di Torino, dell’Università di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale
28 novembre 2025 dalle 9.00 alle 13.00, Aula Magna Cavallerizza Reale Unito, Via Verdi
Nella settimana del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, il Politecnico di Torino organizza una serie di eventi per diffondere una cultura del rispetto, della parità di genere e della non violenza. Anche quest’anno la facciata della sede del Campus delle Ingegnerie sarà illuminata di arancione, aderendo alla campagna Orange the World promossa dalle Nazioni Unite contro la violenza di genere e rilanciata in Italia da UN Women Italy, che quest’anno ha come focus la violenza digitale contro le donne, fenomeno sempre più diffuso.
L’evento principale della settimana si svolgerà nella mattinata del 25 novembre, a partire dalle ore 10, quando al Castello del Valentino (viale Mattioli 39), sede del Campus Architettura, Design e Pianificazione, verrà inaugurata una nuova panchina rossa antiviolenza. Un’iniziativa promossa dal Comitato Unico di Garanzia-CUG del Politecnico di Torino, in collaborazione con il Centro Studi di Genere di Ateneo.
In programma anche un appuntamento della rassegna cinematografica CINECUG, organizzato dal CUG del Politecnico di Torino per il 25 novembre alle ore 16:30 presso l’Aula Magna del Politecnico in Corso Duca degli Abruzzi 24. Verrà proiettato il film “Outrage” di Ida Lupino. Seguirà il dibattito.
Inoltre, il 28 novembre i CUG del Politecnico di Torino, dell’Università di Torino e dell’Università del Piemonte Orientale organizzano il convegno “La Convenzione di Istanbul e il contrasto alla violenza maschile contro le donne in Italia: a che punto siamo?”, in programma dalle ore 9:00 alle 13:00 presso l’Aula Magna Cavallerizza Reale dell’Università di Torino in Via Verdi 9, Torino.
Arianna Montorsi ha commentato: “Secondo l’articolo 14 della convenzione di Istanbul le Università dei paesi aderenti possono portare avanti programmi sulla violenza contro le donne e il diritto all’integrità personale. Gli atenei piemontesi, e il Politecnico in particolare, in piena ottemperanza alla convenzione, si sono dotati di tutti i presidi più efficaci nelle loro sedi, dalla Consigliera di Fiducia agli sportelli antiviolenza, rendendo il Piemonte una regione all’avanguardia nell’ottemperare pienamente la convenzione.”
A seguire Claudia De Giorgi: “Con l’installazione di una panchina rossa anche all’ingresso del Campus Architettura, Design, Pianificazione confermiamo nelle nostre diverse sedi il messaggio chiaro sulla postura dell’Ateneo rispetto alla tematica della violenza contro le donne, segnalando l’ingresso in un luogo sicuro per loro. La targa apposta su ogni panchina riporta anche in italiano e in inglese le istruzioni per contattare i servizi antiviolenza di Ateneo”.
E Alessandra Colombelli ha concluso: “Il cinema ci offre lo spunto per aprire un dibattito necessario su un tema che resta purtroppo attuale: la violenza contro le donne, nelle sue molteplici forme e nei traumi profondi che genera. Attraverso la visione di Outrage vogliamo creare uno spazio di confronto e ascolto, per riconoscere la complessità delle esperienze delle vittime di violenza e riflettere su quali strumenti, servizi e percorsi di supporto – anche nel nostro Ateneo – possano davvero fare la differenza.”
La panchina rossa al Castello del Valentino (25/11 ore 10, Viale Mattioli 39)
Il progetto delle panchine rosse nasce in Italia nel 2016, ispirato alle installazioni delle “Zapatos Rojos” dell’artista messicana Elina Chauvet, per denunciare la lunga serie di femminicidi avvenuti nella città di Ciudad Juárez.
Da allora, la panchina rossa è diventata un simbolo universale di memoria e di impegno civile: un luogo che resta vuoto per ricordare le donne uccise da uomini che dicevano di amarle, ma anche uno spazio fisico di riflessione, dove la comunità è chiamata a fermarsi e a interrogarsi sulle proprie responsabilità nella prevenzione della violenza di genere.
Il Politecnico di Torino ha già collocato nel 2022 una prima panchina rossa nella sede di corso Duca degli Abruzzi, con l’obiettivo di diffondere, anche all’interno dell’ambiente universitario, un messaggio di condanna verso ogni forma di abuso, discriminazione e sopruso nei confronti delle donne.
Con l’installazione di una nuova panchina, nel cuore del Castello del Valentino, sede storica dell’Atene, il Politecnico intende ampliare la presenza di questi segni simbolici, consapevole che la conoscenza e l’educazione sono strumenti essenziali per spezzare il ciclo della violenza e per costruire una società più giusta, sicura e inclusiva per tutte e tutti.
Programma degli interventi
Ore 10 – Claudia De Giorgi – Vicerettrice per le Pari Opportunità, l’Inclusività e la Qualità della vita
Ore 10.05 – Alessandra Colombelli – Presidente CUG-Comitato Unico di Garanzia
Ore 10,10 – Arianna Montorsi – Direttrice Centro Studi di Genere
Ore 10,15 – Andrea Longhi – Referente del Rettore per la gestione strategica e pianificazione manutentivo-conservativa del Castello del Valentino
Ore 10,20 – Un minuto di rumore
Per la prima volta un cuore prelevato ad Atene è stato trapiantato a 1.600 chilometri di distanza, all’ospedale Molinette di Torino, senza che il suo battito venisse mai interrotto.
Nel quarantesimo anniversario del primo trapianto di cuore eseguito in Italia, è stata così superata una nuova frontiera: l’organo non solo è rimasto battente durante il trasporto, ma ha continuato a battere anche durante l’intero intervento di impianto. È quanto avvenuto pochi giorni fa al Centro Trapianti di Cuore e di Polmone dell’ospedale Molinette della Città della Salute e della Scienza di Torino. Incredibilmente, il cuore ha ripreso a pulsare già in Grecia, è stato mantenuto attivo per tutto il viaggio e non è mai stato fermato, nemmeno mentre veniva inserito nel torace del ricevente, per un totale di circa otto ore. Una rivoluzione che permette di superare i limiti imposti dall’ischemia: grazie alla perfusione continua garantita dalla macchina OCS Heart (Transmedics), il cuore non subisce più danni da mancanza di sangue, superando così il tradizionale limite delle quattro ore di ischemia massima.
La segnalazione della donatrice, ricoverata in un ospedale di Atene, è arrivata dal Centro Nazionale Trapianti e dal Centro Regionale Trapianti del Piemonte al Centro Trapianti di Cuore della Città della Salute di Torino. Un’équipe delle Molinette – composta dalla dottoressa Erika Simonato, dal dottor Matteo Marro, dal professor Andrea Costamagna e dalla dottoressa Domitilla Di Lorenzo – è partita da Torino nel tardo pomeriggio e ha raggiunto la capitale greca con un jet privato. Intorno a mezzanotte è iniziato il prelievo. Una volta inserito nella macchina di perfusione, il cuore è stato riattivato e mantenuto battente per tutto il percorso verso Torino.
Nel frattempo, un paziente 65enne affetto da una grave cardiomiopatia dilatativa post-infartuale, in attesa di trapianto da circa un anno, è stato preparato in sala operatoria. Al suo arrivo, il cuore continuava a battere nella macchina di perfusione da circa sei ore. Il ricevente, già in circolazione extracorporea e con il cuore malato rimosso, ha potuto ricevere l’organo senza che questo venisse mai arrestato: il cuore nuovo è stato collegato direttamente al sistema di circolazione extracorporea del paziente, mantenendo la perfusione e il battito fino al completo impianto.
L’intervento, eseguito con successo dal professor Massimo Boffini, dal professor Antonino Loforte e dalla dottoressa Barbara Parrella, con la collaborazione dell’anestesista Rosetta Lobreglio, è stato completato con il cuore che batteva naturalmente, prima tra le mani dei chirurghi e poi nella sua sede definitiva, all’interno del cavo pericardico. Il decorso post-operatorio è stato regolare e il paziente è stato trasferito dalla Terapia Intensiva al reparto di degenza ordinaria dopo pochi giorni.
Questo trapianto rappresenta un traguardo di enorme rilievo, riducendo lo stress dell’organo prima dell’impianto e aprendo prospettive prima impensabili per la trapiantologia moderna.
“La straordinaria competenza dei nostri professionisti ha reso possibile un intervento che segna una nuova frontiera nei trapianti di cuore, confermando ancora una volta il valore e l’eccellenza della Città della Salute e della Scienza a livello europeo”, ha dichiarato il Direttore generale CDSS, Livio Tranchida.
“Ancora una volta, il Sistema Trapianti della Regione Piemonte si colloca ai vertici italiani ed europei, con un trapianto di eccezionale complessità tecnico-organizzativa. Un’ulteriore conferma del ruolo di CDSS come IRCCS Trapianti”, ha aggiunto l’Assessore alla Sanità regionale, Federico Riboldi.
La Città di Torino, costantemente impegnata nel promuovere e sostenere iniziative di prevenzione e contrasto alla violenza di genere, anche quest’anno aderisce alla “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, ricorrenza internazionale istituita nel 1999 dalle Nazioni Unite.
Per celebrare l’importante appuntamento del 25 novembre, l’Amministrazione comunale – attraverso il Servizio Promozione della Salute, Pari Opportunità e Politiche di Sussidiarietà e il Centro Antiviolenza della Città, in collaborazione con le associazioni e gli enti aderenti al Coordinamento Contro la Violenza sulle Donne (CCVD) – propone un articolato programma di iniziative di informazione e sensibilizzazione.
Il 25 novembre, dalle ore 16 alle 18, la Sala Colonne di Palazzo Civico ospiterà il convegno “Violenza di genere nelle famiglie. Come prevenirla, affrontarla e superarla”, dedicato all’analisi delle dinamiche di violenza e conflitto intrafamiliare in un’ottica di genere. L’incontro affronterà aspetti giuridici, psicologici e sociali, con particolare attenzione agli strumenti di tutela e protezione a disposizione delle donne e dei loro figli, grazie al contributo di relatrici e relatori che interverranno a titolo gratuito. L’appuntamento vedrà in apertura gli interventi istituzionali della vicesindaca della Città di Torino Michela Favaro, dell’assessore ai Diritti e Pari opportunità Jacopo Rosatelli e della consigliera delegata alle Politiche Sociali e di Parità della Città Metropolitana Rossana Schillaci. Nei giorni che precedono la Giornata, le locandine promozionali dell’evento saranno diffuse nelle Biblioteche civiche e negli uffici aperti al pubblico.
“Il 25 novembre ci ricorda, con forza, quanto la violenza contro le donne sia ancora oggi una ferita aperta nelle nostre comunità – dichiara Jacopo Rosatelli, assessore ai Diritti e alle Pari Opportunità della Città di Torino –, e le iniziative che proponiamo vogliono essere un invito a riconoscere la complessità del fenomeno, a parlarne pubblicamente e ad agire in modo concreto. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il nostro convegno al focus famiglie, famiglie quale luogo nel quale possono purtroppo nascere e prodursi violenze, ma anche luogo in cui la prevenzione è più efficace e si costruisce una cultura del rispetto.
La Città continuerà a lavorare con associazioni, professioniste e professionisti, per rendere sempre più efficace la rete di supporto e per affermare, ogni giorno, il diritto delle donne alla libertà e all’autodeterminazione. Per questo è importante che tutte le istituzioni si impegnino in questa battaglia di civiltà, per smontare i pregiudizi e gli stereotipi di genere, propri di una cultura patriarcale, che spesso sono la base da cui possono poi prodursi azioni violente”.
Accanto al convegno, la Città promuove una campagna di comunicazione istituzionale dedicata al 25 novembre e al Centro Antiviolenza, realizzata attraverso l’affissione di due circuiti di 380 manifesti la cui grafica è stata curata dal Coordinamento Comunicazione Ente del Gabinetto del Sindaco.
A questa si affianca il rilancio della campagna “LEI È”, promossa dalle associazioni Lofficina, SeNonOraQuando?, Break the Silence Italia e Torino Città per le Donne, con il patrocinio della Fondazione Pubblicità Progresso e della Città. La campagna, composta da tredici soggetti grafici dedicati ai diritti delle donne e al contrasto della violenza, giunge nel 2025 alla sua fase conclusiva. I materiali, stampati in formato cartolina e distribuiti nelle biblioteche civiche e negli uffici comunali, saranno diffusi anche grazie alla collaborazione gratuita di GTT che li renderà visibili sulle locandine elettroniche dei mezzi di superficie. Due brevi video saranno inoltre trasmessi nelle stazioni della metropolitana.
Il Comitato Unico di Garanzia della Città parteciperà attivamente alle iniziative attraverso la pubblicazione di un numero speciale della newsletter digitale “InformaCUG”, dedicata alla Giornata, e con la presenza della Presidente del CUG al convegno “Prevenire e Intervenire: Molestie e violenza di genere nei luoghi di lavoro: a che punto siamo?” che si terrà il 20 novembre all’Auditorium del Centro Servizi del Grattacielo Piemonte. L’intervento permetterà di presentare le buone pratiche sviluppate dalla rete cittadina dei CUG in occasione del decennale.
Nel pomeriggio del 25 novembre, la Bottega InGenio – nata da un progetto del Dipartimento Servizi Sociali, Socio Sanitari e Abitativi della Città – realizzerà, insieme a un gruppo di volontarie e volontari, un’opera collettiva di ricamo e cucito e ospiterà, a titolo gratuito, la presentazione del libro di Gabriella Dario “Se non vivi sotto un sasso”.
In occasione della Giornata, un’altra iniziativa significativa sarà la mostra “Com’eri vestita?”. Realizzata da Amnesty International in sostegno alla campagna “IoLoChiedo – Il sesso senza consenso è stupro”, l’esposizione, promossa dal Consiglio Comunale di Torino in collaborazione con la Consulta Femminile Comunale, invita a riflettere sui pregiudizi e sui meccanismi di colpevolizzazione delle vittime di violenza sessuale, attraverso la ricostruzione delle loro storie, insieme agli abiti che indossavano al momento della violenza subita, con l’obiettivo di abbattere uno dei pregiudizi ancor oggi più radicati sulle violenze di genere, ovvero quello secondo il quale la vittima “avrebbe potuto evitare lo stupro se solo avesse indossato abiti diversi”. L’inaugurazione della mostra avverrà mercoledì 19 novembre alle ore 11 nella sala Colonne di Palazzo Civico e vedrà la partecipazione della Presidente del Consiglio Comunale Maria Grazia Grippo. L’esposizione sarà poi visitabile fino al 28 novembre nel loggiato antistante la sala Colonne, con orario 9–17 dal lunedì al venerdì e 9–12 il sabato.
Anche per il 2025, inoltre, la Città partecipa alla campagna “Posto Occupato”, con il posizionamento di una sedia simbolica in luoghi ad alta frequentazione per ricordare l’assenza delle donne vittime di femminicidio. Una partecipazione rafforzata dall’adesione alla Giornata del Torino Film Festival, che durante la manifestazione cinematografica vedrà un cartello di “Posto Occupato” posizionato su una sedia in ogni sala di proiezione, e che la sera del 25 novembre vedrà la partecipazione dell’assessore Rosatelli alla kermesse.
Infine la sera del 25 novembre, la Mole Antonelliana, monumento simbolo di Torino, sarà illuminata di arancione, aderendo alla campagna internazionale “Orange the World / UNiTE” promossa da UN Women Italy, grazie alla collaborazione gratuita di IREN.
Tutte le iniziative promosse dalla Città, dalle associazioni e dagli enti aderenti alla rete del CCVD saranno rese note tramite il sito istituzionale, i canali social della Città e il portale IRMA. A supporto della diffusione delle informazioni, il Servizio Promozione della Salute, Pari Opportunità e Politiche di Sussidiarietà realizzerà un opuscolo informativo online che raccoglierà le attività organizzate sul territorio torinese.
A conferma dell’impegno costante della Città emergono inoltre i dati relativi all’attività del Centro Antiviolenza nel corso del 2024. Sono state 188 le nuove prese in carico, alle quali si aggiungono 125 situazioni già aperte negli anni precedenti, per un totale di 313 donne accompagnate nel loro percorso di uscita dalla violenza. Nel complesso, il Centro ha registrato 985 contatti, dei quali 64 consulenze dedicate, 609 contatti telefonici e 312 scambi via mail, dati che testimoniano la funzione fondamentale del servizio come presidio di ascolto, supporto e protezione per le donne del territorio.
TORINOCLICK
San Mauro, cooperazione: “Conoscersi per comprendere”
IL COMUNE RINNOVA L’IMPEGNO PER PARTENARIATI SERI E DURATURI
San Mauro Torinese capofila della cooperazione in Senegal: un’aula informatica è il primo passo per un futuro di pace e sviluppo armonico
Grande partecipazione di cittadini e cittadine sanmauresi ieri sera, giovedì 20 novembre,
presso la Sala del Consiglio comunale, per l’iniziativa CONOSCERSI PER
COMPRENDERE. L’evento è stato organizzato per presentare i risultati e le prospettive
del progetto di cooperazione internazionale in Senegal, che vede il Comune di San Mauro
Torinese protagonista insieme alle realtà di Beinasco e Rivoli.
La missione in Senegal, cofinanziata dal bando regionale “Piemonte e Africa SubSahariana”, attraverso Compagnia di San Paolo, ha avuto il suo primo e significativo
risultato nella realizzazione dell’aula informatica presso la scuola primaria di Sicap
Liberté, Dakar, cuore del progetto sanmaurese denominato “Tech Jeunes”. L’aula è stata
inaugurata lo scorso 5 novembre in una cerimonia condivisa a distanza con i bambini e gli
insegnanti delle scuole sanmauresi.
Hanno preso parte all’incontro di ieri sera, condividendo le immagini e i dettagli della
missione istituzionale, le figure che hanno partecipato al progetto:
• Giulia Guazzora, Sindaca di San Mauro;
• Daisy Miatton, Assessora alla Cooperazione internazionale di San Mauro;
• Daniel Cannati, Sindaco di Beinasco;
• Matteo Carosso, Assessore di Beinasco e vicepresidente Co.co.pa;
• Edoardo Daneo, Referente del Comitato Comuni per la Pace (Co.co.pa.);
• Cherif Ndiaye, Presidente dell’Associazione Africa Qui, partner del progetto
Cooperazione decentrata e relazioni stabili
Il dibattito ha messo in luce la filosofia del Co.co.pa. e dei Comuni e partner aderenti: non
pura assistenza, ma promozione della pace e dello sviluppo in loco attraverso la
cooperazione decentrata.
L’assessora Daisy Miatton ha ripercorso le fasi della missione, ribadendo l’importanza di
aver potuto visitare strutture e progetti locali, per comprendere e meglio valutare quali
possano essere i punti di incontro e le progettualità future.
Il sindaco Daniel Cannati e l’assessore Matteo Carosso di Beinasco hanno, invece,
sottolineato l’importanza di “guardare oltre i colori politici” e di “vedere con i propri occhi” la
realtà locale, esprimendo profonda impressione per la vivacità dello sviluppo demografico,
la crescita dell’economia e la vitalità delle relazioni in Senegal.
«L’obiettivo principale di missioni come quella che ha interessato i Comuni di San Mauro e
Beinasco è creare relazioni stabili e durature, dar luogo a un rapporto tra amministrazioni
a favore della conoscenza reciproca, intercultura e pace tra territori- ha spiegato il
Referente Edoardo Daneo, -La nostra azione intende la cooperazione come uno
strumento di pace che favorisca lo sviluppo armonico, basato sulla responsabilizzazione
dei partecipanti e non come un modello che replichi il colonialismo del passato».
Prospettive future
Durante la serata è emerso come sia fattiva la collaborazione tra Regione Piemonte e
Co.co.pa attraverso la creazione di canali diretti e duraturi. In futuro, il piano di
cooperazione potrebbe interessare tematiche estremante attuali come educazione,
sviluppo delle energie rinnovabili e pianificazione territoriale.
La realizzazione dell’aula informatica è stata definita, quindi, un punto di partenza per un
percorso che rafforzerà sempre più i
Assegnato il premio “Donne Exempla”
All’Istituto Alfieri di Carrù, riconosciuto come luogo sicuro per giovani donne italiane e straniere
In occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione della Violenza sulle Donne, è in programma l’evento di premiazione del progetto di Solidarietà della Cultura “Donne Exempla”, che si terrà a Torino il 25 novembre, alle ore 18.
L’iniziativa, ospitata a Torino dalla Fondazione Educatorio della Provvidenza ETS di corso Trento 13, nasce per sostenere le donne che combattono per il diritto all’istruzione e per una cittadinanza basata sull’uguaglianza di genere.
Quest’anno la giuria, composta da Maria Luisa Reviglio della Veneria, presidente dell’Associazione Amici dell’Educatorio della Provvidenza, Paola Casacci, direttrice della Fondazione Educatorio della Provvidenza, Silvia Bergoglio, rappresentante dell’Associazione Uni.vo.ca., Caterina Agus, rappresentante della Fidapa sezione Torino Val Susa, e Lilia Marchetto, rappresentante dell’Associazione Amici della Sacra di San Michele, ha deciso all’unanimità di conferire il premio all’Istituto Alfieri Carrù di Torino, riconoscendolo come “luogo sicuro” che da decenni offre rifugio, formazione e avviamento al lavoro a giovani donne italiane e straniere.
Il programma di questa edizione si estende oltre la premiazione, promuovendo momenti di divulgazione culturale. Tra questi, segnaliamo il Concerto “Donne Exempla” in collaborazione con il Conservatorio Statale Giuseppe Verdi di Torino, previsto per il 28 novembre prossimo, alle ore 20.30, presso l’Auditorium Orpheus di corso Trento 13.
Il progetto “Donne Exempla” nasce dal desiderio di dare voce e volto a quelle donne che, con la loro vita e le loro scelte, hanno difeso e promosso il valore della cultura come strumento di libertà.
Partendo da alcune figure emblematiche, la raccolta si amplia di anno in anno, creando una galleria virtuale di storie femminili che diventano esempio, ispirazione e memoria. Ogni ritratto racconta una donna che ha lottato per l’accesso alla conoscenza, che ha creduto nel potere dell’istruzione come mezzo di emancipazione, che ha superato ostacoli sociali, economici o culturali per affermare il proprio diritto a studiare, insegnare, creare.
“Donne Exempla” è un archivio vivo e in continua crescita: non solo una collezione di biografie, ma un mosaico di esperienze che testimoniano come la cultura possa trasformare la vita e aprire possibilità. È uno spazio di riconoscimento e gratitudine verso chi, con coraggio e determinazione, ha reso più accessibile il sapere alle generazioni future.
Mara Martellotta
Oggi, domenica 23 novembre 2025 si terrà la manifestazione podistica Torino City Marathon sulla distanza di 42,195 km. Insieme alla corsa principale si svolgeranno anche la Torino City Half Marathon, su un percorso di 21,097 km, e la Torino City Run, non competitiva di circa 5 km.
Il percorso della Maratona si snoderà inizialmente nel territorio della città di Torino, interessando in seguito i comuni di Beinasco, Nichelino e Moncalieri, per poi rientrare in città con arrivo di fronte a Palazzo Reale.
La partenza, fissata per le ore 8.30, sarà in piazza Castello. La viabilità inizierà a subire variazioni dalle ore 07.30 e le strade attraversate nella prima parte del percorso saranno chiuse a partire dalle ore 7.50. La parte finale di percorso, con il rientro in città, sarà chiusa dalle ore 09.40. Le riaperture al traffico saranno graduali e avverranno man mano che l’ultimo concorrente sarà transitato. Il tempo limite della gara è di 5 ore e mezza. L’area interessata sarà soggetta a modifiche viabili.

Il percorso di gara, lungo il quale sarà interdetta la circolazione veicolare, sarà il seguente:
PERCORSO, prima parte (chiusura al traffico dalle 7.50)
piazza Castello – via Micca – via Cernaia – corso Vinzaglio (carreggiata centrale) – corso Duca degli Abruzzi (carreggiata centrale) – largo Orbassano – corso IV Novembre (carreggiata centrale) – corso Agnelli (carreggiata centrale) – corso Agnelli dopo Cosenza (carreggiata centrale ovest) – corso Tazzoli (carreggiata centrale sud) – corso Tazzoli (inversione all’intersezione con corso Siracusa) – corso Tazzoli (carreggiata laterale sud) – corso Agnelli (carreggiata centrale ovest) – piazzale Caio Mario nord – corso Settembrini (carreggiata nord) – corso Settembrini (bretella di inversione fronte corso Orbassano) – corso Settembrini (carreggiata sud) – piazzale Caio Mario sud – corso Unione Sovietica (carreggiata centrale) – rotonda Carello – strada del Drosso (carreggiata sud) – strada del Drosso (carreggiata parzializzata dopo Anselmetti) – confine con territorio comune di Beinasco.
Per questa parte del percorso si prevede la riapertura progressiva delle strade interessate tra le ore 9.30 e le ore 10.45 e comunque a cessate esigenze.
La gara proseguirà quindi fuori dal territorio cittadino interessando Beinasco, Borgaretto, Stupinigi, Nichelino e Moncalieri. Il rientro nel comune di Torino è previsto in corrispondenza del km 34 in corso Moncalieri (strada ai Cunioli Alti).
PERCORSO, parte finale con rientro in città (chiusura al traffico dalle 9.40)
Corso Moncalieri (lato fiume Po e carreggiata parzializzata) – piazza Zara (asse centrale lato sud e careggiata parzializzata) – corso Monterotondo (lato sud e carreggiata parzializzata) – piazza Muzio Scevola (lato sud) – ponte Balbis (da bretella sud carreggiata parzializzata) – corso Dogliotti (carreggiata est di superficie) – sottopasso Lanza – Massimo D’Azeglio (carreggiata centrale est) – piazzale Rita Levi Montalcini – pista battuta parallela a sede tramviaria di corso Massimo d’Azeglio – rotatoria Nikola Tesla – viale Mattioli – viale Virgilio – corso Cairoli (carreggiata centrale) – lungo Po Diaz – piazza Vittorio Veneto (asse centrale lato sud) – via Po – piazza Castello (corsia centrale riservata GTT) – piazza Castello area fontane – piazzetta Reale.
Per questa parte di percorso di gara si prevedono riaperture graduali, tra le ore 13.30 e le ore 14 e comunque a cessate esigenze.
Mezza Maratona
La Torino City Half Marathon partirà dal comune di Nichelino alle ore 10.15 e farà ingresso nel comune di Torino al km 15 del suo tracciato, su corso Moncalieri (altezza civico 258) e fino all’arrivo il percorso sarà in comune con quello della Maratona.
Camminata non competitiva
La Torino City Run partirà dopo la Maratona. Il percorso, soggetto a divieto di transito, si svilupperà su piazza Castello, via Micca (lato sud), via Cernaia (lato sud), corso Vinzaglio (carreggiata laterale ovest), via Ruffini, via Guicciardini, via Cernaia (lato nord), via Pietro Micca (lato nord), piazza Castello (carreggiata nord, primo tratto), piazza Castello (carreggiata sud, da via Roma), viale Primo Maggio (semicarreggiata nel senso di marcia), viale Partigiani, corso San Maurizio (carreggiata laterale lato Giardini Reali), rondò Rivella (semi rotatoria sud), viale Primo Maggio basso, viale Primo Maggio alto (semicarreggiata), con arrivo in piazza Castello. Le parti di percorso non in comune con le altre due manifestazioni podistiche saranno chiuse tra le ore 08.00 e le ore 10.15.
Ponti
Dalle ore 9.45 alle ore 14.00 circa è prevista la chiusura totale del ponte Umberto I in entrambe le direzioni, la chiusura del ponte Balbis in direzione collina, la chiusura parziale del Ponte Vittorio Emanuele I (Gran Madre) che sarà transitabile solo in direzione collina per chi proviene da lungo Po Cadorna, e del Ponte Isabella in direzione corso Massimo D’Azeglio. Saranno completamente aperti i ponti Sassi e Regina Margherita.
Per chi proviene dalla collina, in direzione centro città, è consigliato l’utilizzo del ponte Regina Margherita; in direzione Moncalieri è consigliabile l’utilizzo di un itinerario collinare.
Divieto di transito
Sarà in vigore il divieto di transito su tutto il percorso di gara da 30 minuti prima del passaggio della testa della corsa e sino a cessate esigenze.
Strade chiuse
Tra i principali viari impegnati, o diretti verso i percorsi delle manifestazioni podistiche, in particolare saranno chiusi: via Pietro Micca, via Cernaia, corso Moncalieri in direzione sud (da piazza Zara verso Moncalieri), corso Unione Sovietica in direzione sud (da piazzale Caio Mario a ingresso tangenziale), strada del Drosso in direzione est (da via Anselmetti a corso Unione Sovietica), corso Unità d’Italia (dal sottopasso Lingotto in direzione corso Bramante, con obbligo di imbocco del sottopasso Lingotto), corso Dogliotti in direzione centro città. Il sottopasso Lanza sarà chiuso in entrambe le direzioni.
Su corso Massimo D’Azeglio la corsa interesserà il tratto compreso tra corso Dante e corso Raffello, dove i podisti faranno ingresso in piazzale Montalcini. Il tratto tra corso Raffaello e corso Vittorio sarà invece percorribile.
Si prevede traffico intenso soprattutto nelle zone di corso Dogliotti, corso Bramante, corso Massimo D’Azeglio corso Dante, Ponte Isabella, corso Vittorio Emanuele II. Tutte le strade dei percorsi indicati saranno comunque soggette a divieto di transito nelle parti occupate dalle manifestazioni podistiche.
Carreggiate laterali e parzializzazioni
Gran parte delle carreggiate laterali delle strade interessate dal percorso di gara resteranno aperte e saranno percorribili dai veicoli senza possibilità di svoltare intersecando il percorso di gara.
Alcuni assi viabili saranno parzializzati e percorribili in un solo senso di marcia. Tra gli altri: strada del Drosso (tratto Anselmetti – confine comunale) percorribile in direzione Ovest, verso il comune di Beinasco; corso Moncalieri (tratto bivio al Castello Moncalieri e piazza Zara) traffico aperto direzione nord.
Divieto di sosta con rimozione forzata dei veicoli
Domenica 23 novembre 2025 saranno istituiti divieti di sosta con rimozione forzata dei veicoli nelle seguenti aree: piazza Castello (sede veicolare) dalle ore 04.30 fino a cessate esigenze; viale Virgilio, tratto civico 17 a corso Vittorio Emanuele II, ambo i lati dalle 04.30 alle 14.00; viale Primo Maggio, ambo i lati, dalle 04.30 alle 10.30; viale Partigiani, ambo i lati, dalle 04.30 alle 10.30; corso San Maurizio, carreggiata laterale sud, ambo i lati tratto Rondò Rivella – Partigiani, dalle 05.00 alle 10.30; piazzale Montalcini dalle 04.30 alle 14.00; su piazzale Latteria Svizzera (viale Virgilio 17) dalle 04.30 alle 14.00 e comunque sino a cessate esigenze.
Aree taxi
Sospensione aree taxi di piazza Vittorio Veneto, di piazza Castello civico 127 (lato ovest) e civico 3 (lato sud-est) e di corso Vittorio Emanuele II angolo via Virgilio (monumento all’Arma di Artiglieria) dalle 08.00 alle 14.15.
Parcheggi sotterranei
L’uscita Viotti del parcheggio sotterraneo di via Roma – piazza San Carlo sarà chiusa dalle ore 04.30 alle ore 10.15.
Mezzi pubblici
Anche i percorsi dei mezzi di trasporto pubblico che transitano nell’area interessata dalla manifestazione subiranno momentanee deviazioni / limitazioni e/o sospensioni.
I dettagli sulle linee deviate sul sito GTT – Gruppo Torinese Trasporti: https://www.gtt.to.it/cms/avvisi-e-informazioni-di-servizio/torino-e-cintura/12345-fiat-torino-city-marathon-fiat-torino-city-half-marathon-e-fiat-torino-city-run-variazioni-linee-domenica-23-novembre
Modifiche della viabilità non previste
Qualora le condizioni di traffico e di svolgimento in sicurezza della manifestazione sportiva lo richiedessero, la Polizia Locale potrebbe effettuare anche modifiche della viabilità non previste.
Bevande alcoliche e alimenti
Domenica 23 novembre in occasione della manifestazione podistica “Fiat Torino City Marathon” sarà in vigore in piazza Castello, piazzetta Reale, via Pietro Micca il divieto di vendita per asporto, cessione, consumo e detenzione di alimenti e bevande in contenitori in vetro e/o in metallo idonei all’offesa della persona, dalle ore 06 e fino a cessate esigenze.
Informazioni
Per informazioni sul traffico in tempo reale è possibile consultare il sito web Muoversi a Torino www.muoversiatorino.it .
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