Il traffico è stato rallentato, questa mattina sulla tangenziale di Torino dalla protesta degli esercenti dei luna park e dei circhi
I rappresentanti delle categorie chiedono di poter riaprire dopo 13 mesi di sosta forzata. Un centinaio di automezzi dello spettacolo viaggiante si sono messo su due file a passo d’uomo creando dietro di loro chilometri di coda.
“Ci troviamo costretti a creare questo disagio – spiega all’Ansa il presidente nazionale dell’Associazione Nazionale Esercenti Spettacolo Viaggiante, Ferdinando Uga – perché il governo deve attivarsi per affrontare la situazione, dato che la decisione di posticipare la nostra riapertura al primo luglio è una condanna al fallimento di centinaia e centinaia di imprese. I giostrai e i circensi chiedono di tornare a lavorare in sicurezza”.
L’appuntamento è venerdì mattina, 30 aprile, nel giardino della Biblioteca in via Cavour 31, quando sarà possibile, acquistando una pianta, contribuire a coltivare il seme della speranza, donandola di nuovo a tutti quei bambini e adolescenti che in questo periodo di incertezza e difficoltà l’hanno persa. L’iniziativa nasce dalla collaborazione tra Biblioteca e UNADV.
Purtroppo molti fatti di cronaca dimostrano che il suicidio dei piccoli imprenditori in difficoltà non è un’eventualità remota. Tanto più in questo periodo di pandemia, con le chiusure forzate, le spese che corrono e i fatturati praticamente azzerati. “Auspicando che non si arrivi a questi gesti estremi – spiega Beba Pucciatti, presidente di Fipi-Futuro Italiano Partite Iva – chiediamo però con forza l’istituzione di un Fondo di Sicurezza che tuteli le famiglie delle partite Iva in crisi da questo e da altri eventi, e che dia supporto economico in caso di malattia e infortuni. Per farlo, basta attingere dalle accise”.