CRONACA- Pagina 1526

Nasce il coordinamento delle compagnie teatrali contro gli effetti della crisi economica

C.AR.PE. COORDINAMENTO DELLE ARTI PERFORMATIVE DI TORINO  26 fra associazioni e compagnie teatrali della Città si sono riunite per far fronte insieme agli effetti dell’emergenza sanitaria e instaurare un dialogo collettivo con le Istituzioni. Grazie al protocollo di intesa è stato creato un fondo che ha già aiutato le realtà più in difficoltà. Da Carpetorino.org, piattaforma che mappa chi promuove le arti performative a Torino, parte la proposta agli artisti torinesi di unirsi al coordinamento

 A seguito dei mesi di fermo dovuti all’emergenza Covid-19 e allo scenario di crisi che si è delineato per il settore dello spettacolo, 26 realtà teatrali e artistiche di Torino si sono unite dando vita a C.AR.PE. Coordinamento delle Arti Performative, un organismo informale nato per creare una rete sinergica che raggruppa circa 200 persone che lavorano sul territorio e instaurare un dialogo costruttivo ed efficace con le Istituzioni.

La genesi del movimento è iniziata a maggio 2020 quando molte compagnie, associazioni ed enti del terzo settore con sede nella Città di Torino – che da anni svolgono attività nell’ambito delle arti performative – si sono trovate in condizioni di forte incertezza progettuale ed economica. Il coordinamento ha infatti calcolato che, da febbraio 2020 a gennaio 2021, fra i contributi degli enti privati e pubblici e gli incassi mancati, i membri di C.AR.PE. hanno subito una perdita complessiva di oltre 600.000 euro di entrate.
Da questo scenario di crisi, che ha evidenziato la fragilità del settore dello spettacolo dal vivo, e con l’occasione e il pretesto del confronto sul Bando TAP – Torino Arti Performative 2020, promosso dalla Città a sostegno delle performing arts, per la prima volta le associazioni coinvolte hanno avviato un dialogo interno che è culminato con la nascita di un coordinamento e la condivisione di un protocollo di intesa per raggiungere alcuni obiettivi sul breve termine:

– la creazione di un fondo comune da destinare ad azioni di mutuo sostegno: il fondo – finanziato attraverso un’auto-tassazione da parte dei beneficiari del TAP 2020 del 10% sul contributo ricevuto, che ha fornito una base iniziale di €7000 – mira a instaurare un rapporto solidale fra i membri, tanto che una parte di esso è già stata destinata al sostegno solidale ed emergenziale delle altre realtà del coordinamento i cui progetti non sono stati ammessi al contributo;

– l’organizzazione di momenti per la formazione interna e di iniziative pubbliche, finanziati attraverso parte del fondo. La realizzazione quindi sia di incontri rivolti alle associazioni stesse, per promuoverne la crescita artistica e lo sviluppo di competenze, sia l’organizzazione di incontri/tavoli di lavoro aperti a cittadini, Istituzioni e Università, sul tema del sistema culturale torinese, delle sue criticità e delle sue potenzialità;

– l’avvio di un dialogo costante e continuativo con le Istituzioni per informare le stesse sullo stato di salute del settore, così da rendere l’Amministrazione pienamente consapevole delle difficoltà, non solo economiche, del mondo teatrale cittadino. Obiettivo del dialogo è inoltre quello di portare l’attenzione sulla pluralità, l’eterogeneità e la complessità del tessuto culturale: una delle cifre peculiari dell’ambiente artistico torinese è infatti la diffusa presenza di soggetti attivi fuori dai contesti più istituzionali, il cui operato tuttavia ha una forte incidenza culturale e sociale sulla programmazione cittadina.

Dall’esigenza di mappare e monitorare le risorse della Città attive nello spettacolo dal vivo, il Coordinamento ha realizzato la piattaforma web Carpetorino.org, uno strumento per facilitare l’individuazione dei soggetti artistici attivi sul territorio, che restituisca l’eterogeneità del tessuto culturale torinese e che agevoli, all’interno del coordinamento stesso, la creazione di link e collaborazioni fra i membri di C.AR.PE.

Con l’obiettivo di allargare e rafforzare il movimento stesso, il coordinamento invita alla libera partecipazione tutte le realtà del territorio operanti professionalmente nell’ambito delle arti performative. Con la consapevolezza del ruolo di aggregatore sociale e del ruolo civile che il comparto ricopre all’interno della Città, e con la convinzione che solo attraverso l’unione delle competenze e l’apertura di un dialogo condiviso si possa arrivare a risultati concreti e al rafforzamento del settore, C.AR.PE invita chiunque sia interessato a partecipare alle attività, o anche alla sola mappatura, a visitare il sito e compilare il form presente a questo link: www.carpetorino.org/partecipa

C.AR.PE. è composto da soggetti molto diversi tra loro: spazi teatrali, compagnie di produzione, realtà che si occupano di formazione, di danza, di arti performative in genere, festival, presidi culturali di prossimità. Questa varietà è specchio di un sistema sfaccettato che spesso opera nell’ombra, senza che le Istituzioni abbiano una reale percezione della complessità che costituisce, complessità che è una ricchezza e come tale andrebbe valorizzata.

le Compagnie/Associazioni:
Accademia dei Folli
Anomalia Teatro
Asterlizze
Atelier Teatro Fisico
Baretti
Choros
Compagni di Viaggio
Contrasto Teatro
Crack24
Cuochilab / Play with Food festival
Didee – arti e comunicazione
Doppeltraum Teatro
Fools
Il Cerchio di Gesso / Cubo Teatro
Il Mulino di Amleto
Le Sillabe
LiberamenteUnico
Liberipensatori Paul Valéry
Il Menu della Poesia
Onda Larsen
Piccola Compagnia della Magnolia
Progetto Zoran
Quinta Tinta
Téhkné / Earthink festival
Terra D’Ombra
Wanderlust – Teatro affido

Pusher arrestato due volte in quattro giorni

Erano appena trascorse 24 ore dalla sua scarcerazione

Martedì scorso i “Falchi” della Squadra Mobile, nel corso di un servizio antidroga, hanno controllato un alloggio in Via Giacomo Medici, trovando al suo interno un cittadino del Gabon con alcune dosi di cocaina e crack.

Lo straniero, per mitigare la sua posizione, dichiara agli agenti di essere minorenne, stratagemma adottato però già alcuni mesi fa, smentito in seguito dalle risultanze degli accertamenti medico-legali. Il pusher viene così arrestato e denunciato per false attestazioni ad un pubblico ufficiale.

Due giorni dopo, giovedì 14 gennaio, a seguito della convalida dell’arresto, il giovane viene rimesso in libertà.

Trascorse 24 ore, il gabonese è stato nuovamente sorpreso dai “Falchi” a spacciare droga: una volta portato in Questura, si è giustificato dicendo che stava vendendo qualche dose solo per raggranellare il denaro necessario a pagare l’avvocato che l’aveva rappresentato il giorno prima in Tribunale.

Il pusher è stato nuovamente arrestato e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Bloccata festa di compleanno con 40 partecipanti

Torino. Controlli dei carabinieri, tre arresti e una festa di compleanno con 40 partecipanti bloccata

Torino, 19 gennaio. Nell’ambito dei servizi di controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale finalizzati al contrasto della criminalità e alla verifica del rispetto delle disposizioni anti covid, i carabinieri hanno arrestato tre persone per evasione e furto e interrotto una festa di compleanno con 40 invitati.
In particolare ad Alpignano, nell’hinterland torinese, è stato bloccato un ragazzo straniero di 17 anni per furto aggravato. Su segnalazione di alcuni residenti, è stato fermato nei pressi di un negozio di abbigliamento dove poco prima aveva asportato delle borse per un valore di circa 600 euro. Il giovane per prelevare gli oggetti aveva sfondato con delle pietre la vetrina dell’esercizio commerciale.
A Rivarolo Canavese, gli uomini della Compagnia di Ivrea hanno fermato una ventunenne di Oglianico per evasione. Sottoposta al regime degli arresti domiciliari dall’ottobre scorso per una tentata rapina, la giovane è stata intercettata nei pressi della locale stazione ferroviaria.
A San Mauro Torinese è finito in manette un pregiudicato di 66 anni per furto aggravato e possesso di oggetti atti ad offendere. L’uomo si è introdotto all’interno di una vettura parcheggiata in via Italia, asportando una borsa, non curante della presenza in macchina di una ragazzina minorenne, che iniziava a urlare attirando l’attenzione della mamma poco distante. Le grida della donna hanno messo in fuga il ladro e attirato alcuni passanti che hanno dato l’allarme, consentendo l’immediato intervento dei carabinieri. L’uomo, a seguito di perquisizione personale, è stato trovato in possesso di un paio di forbici.
Infine a Orbassano, sempre nell’hinterland torinese, i militari della Compagnia di Moncalieri hanno interrotto una festa di compleanno organizzata in spregio alle attuali norme anti Covid. L’evento era in corso all’interno di una tensostruttura di 300 mq realizzata su un terreno di un pregiudicato del luogo, con tanto di cucina per preparare i pasti, bar, area ristoro e impianto musicale. All’evento erano presenti i componenti di varie famiglie della zona, abitanti in un limitrofo insediamento abusivo, per un totale di 13 minori e 26 adulti, quest’ultimi tutti sanzionati amministrativamente.

McDonald’s e Fondazione Ronald McDonald doneranno, con Banco Alimentare, 300 pasti caldi a settimana

“Sempre aperti a donare”: un’iniziativa a sostegno delle comunità locali partita in diverse città e che porterà entro marzo 2021 alla distribuzione di 100.000 pasti caldi alle strutture che offrono accoglienza a persone in difficoltà

Torino, 18 gennaio 2021 – L’iniziativa Sempre aperti a donare arriva a Torino, dove McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald doneranno 300 pasti caldi ogni settimana, per 8 settimane, a diverse strutture caritative del territorio individuate da Banco Alimentare Piemonte.

I ristoranti McDonald’s di Corso Giulio Cesare, Via P. Cossa angolo Corso Regina Margherita, così come quelli di Rivoli in Corso Primo Levi, di Beinasco in Via Torino angolo con Via Falcone presso il centro commerciale Le Fornaci, di Venaria in Corso Garibaldi angolo con Via Druento e di Grugliasco in Via Crea presso il centro commerciale Shopville Le Gru saranno coinvolti da vicino nel progetto. I team di lavoro dei ristoranti si occuperanno della preparazione dei pasti, ritirati e distribuiti dai volontari di Banco Alimentare Piemonte alle seguenti strutture caritative del territorio: Arcidiocesi di Torino – Ufficio per la Pastorale dei Migranti – Comunità Madian, Chiesa Cristiana Evangelica Issacar, Parrocchia S. Luca Evangelista, Parrocchia Natività Maria Vergine di Venaria, Associazione Cenacolo Eucaristico Trasfigurazione.

Le donazioni nella città di Torino, nella cui provincia McDonald’s conta 27 ristoranti, fanno parte del progetto Sempre aperti a donare, lanciato da McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald. Con la volontà di dare conforto anche oltre il periodo natalizio, l’iniziativa prevede la donazione di 100.000 pasti caldi che verranno distribuiti entro la fine di marzo alle strutture caritative che assistono famiglie e persone fragili in diverse città italiane.

Questa iniziativa conferma e consolida l’impegno che lega McDonald’s e Fondazione per l’Infanzia Ronald McDonald al Paese e alle comunità locali con l’obiettivo di contribuire ad alimentare il circolo virtuoso generato dalle associazioni benefiche con cui collaborano, specie nel difficile momento che stiamo attraversando, segnato dall’emergenza Covid.

Alessi-Montaruli (FdI): “Bene lo sgombero in corso Giulio”

“Finalmente Torino si è liberata dell’occupazione anarchica di Corso Giulio Cesare 45. Erano anni e anni che ne chiedevamo lo sgombero con Interpellanze alla Città, Interrogazioni al Ministro e incontri col Prefetto.

Ora l’attenzione resti alta per evitare nuove azioni” a dichiararlo sono la parlamentare di Fratelli d’Italia Augusta Montaruli e la capogruppo in circoscrizione 7 Patrizia Alessi, dopo l’operazione di polizia di questa mattina. “Contro le occupazioni anarchiche serve agire subito, non temporeggiare come avvenuto in questi anni. Altrimenti il risultato sono sacche di illegalità dove antagonisti e criminalità la fanno da padroni a discapito dei cittadini”.

“Corso Giulio Cesare 45, un grande grazie alle Forze dell’Ordine”


Finalmente sgomberato l’immobile occupato dal 2014: ascoltate le nostre richieste, vittoria del rispetto delle regole e della democrazia. Grazie a Questura e Prefettura per la perfetta opera di coordinamento delle operazioni.

Si apre con una bella notizia la giornata di oggi: quella dello sgombero, da parte delle Forze dell’Ordine, dello stabile di corso Giulio Cesare 45, occupato da 7 anni. Il mio grazie e i miei complimenti alle Forze dell’Ordine che hanno portato a termine l’operazione, con la quale il rispetto delle regole e la democrazia fanno un passo avanti nel quartiere e nella nostra città. Grazie anche a Questura, Prefettura e Vigili del Fuoco. Le nostre richieste, presentate più volte in tutte le sedi, sono state finalmente accolte. A più riprese, per esempio durante le settimane del primo lockdown, gli occupanti avevano creato disordini, mettendo a repentaglio non solo la sicurezza, ma anche la salute di tutti con assembramenti fuori controllo. I residenti del quartiere hanno sempre preso le distanze dagli occupanti, evitando di farsi strumentalizzare.

Silvio Magliano – Capogruppo dei Moderati in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris.

Intervento salva mamma e feto alla Città della Salute 

Nonostante l’emergenza legata alla pandemia da Covid19, prosegue incessante l’attività no Covid presso gli ospedali della Città della Salute di Torino.

E’ dei giorni scorsi la notizia di un caso unico e molto delicato, grazie alla collaborazione delle équipes degli ospedali Cto e Sant’Anna. Infatti è stato effettuato, presso l’ospedale Cto, un intervento provvidenziale alla colonna vertebrale su una donna di 35 anni alla 21^ settimana di gravidanza, affetta da una grave lombosciatalgia, che non le permetteva ormai di rimanere né in piedi né seduta, ma solo coricata in un letto su un fianco e con le gambe piegate sul petto. E’ stato un intervento molto particolare e delicato, effettuato con la donna in posizione prona e con il costante monitoraggio di un ginecologo e di un’anestesista che monitoravano mamma e feto.

La signora era stata visitata presso il Pronto soccorso dell’ospedale CTO perché affetta da una grave lombosciatalgia  destra  con formicolio ed insensibilità al piede destro. La paziente  non manteneva la posizione eretta e riusciva con difficoltà  a  rimanere  seduta sulla sedia a rotelle. La donna era ritorta su se stessa e sbilanciata tutta a sinistra. La signora riferiva che la sintomatologia era insorta da circa 15 giorni a seguito di uno sforzo e che, nonostante il riposo e la terapia medica, era peggiorata progressivamente impedendole di mantenere la posizione eretta e di camminare. La paziente da giorni era costretta a rimanere a letto su di un fianco con le gambe piegate sul petto. La signora, come se non bastasse anche allergica a diversi analgesici, soprattutto era alla 21^ settimana di gravidanza ed era seguita dal servizio di “gravidanze a  rischio” dell’ospedale di Rivoli per la ricomparsa di Diabete gestazionale. Il servizio di Rivoli, vista l’impossibilità di contenere il dolore, aveva inviato la paziente presso il PS del CTO. La paziente era stata già in precedenza operata di ernia del disco lombare con ottimo risultato clinico fino all’esordio della nuova sintomatologia. Sospettando una recidiva dell’ernia veniva eseguita una RNM in urgenza presso lo stesso PS del CTO che confermava  la nuova voluminosa ernia che non dava scampo al nervo compresso, per cui veniva prospettata alla paziente la necessità di un urgente intervento chirurgico. Non averlo eseguito avrebbe costretto  la donna ad un lungo calvario a letto con  la necessità di assumere  analgesici importanti, quali la morfina per un lungo periodo di tempo con ripercussioni anche sul feto, esponendola anche a possibili complicazioni di altra natura che avrebbero potuto compromettere il prosieguo della gravidanza, già a rischio. Per  le condizioni generali delicate legate alla gravidanza a rischio, la paziente veniva inizialmente controllata presso la Ginecologia e Ostetricia 2 universitaria dell’ospedale Sant’Anna (diretta dal professor Guido Menato), dove le condizioni cliniche materne ed i parametri vitali fetali sono stati monitorati costantemente per alcuni giorni. E’ stato anche possibile eseguire l’ecografia “morfologica” precedentemente non effettuata per la presenza di intensa rachialgia. Successivamente la paziente è stata ricoverata  presso la Divisione di Chirurgia Vertebrale del CTO (diretta dalla dottoressa Angela Coniglio) ed operata con successo dal dottor Giosuè Gargiulo e dalla dottoressa Laura Bruno, grazie anche all’uso di un particolare letto per la  chirurgia vertebrale di cui è dotato il servizio, che ha permesso di mantenere una posizione prona alla paziente, necessaria per questo tipo di intervento sulla colonna vertebrale,  ed al tempo stesso di evitare qualsiasi compressione sull’addome della paziente e quindi, nel caso specifico, sul feto della paziente. L’intervento inoltre ha richiesto di eseguire una particolare anestesia da parte della dottoressa Ida Vincenzo (Anestesia e Rianimazione Cto, diretta dal dottor Maurizio Berardino) per mantenere una adeguata ossigenazione del feto, sotto attenta sorveglianza clinica ed ecografica del feto stesso e della madre, esercitata continuamente dal ginecologo dottor Antonio Camarda, presente in sala operatoria. Il decorso postoperatorio è stato regolare e favorevole in quanto,  regredendo il dolore, la paziente non ha avuto più bisogno di assumere farmaci, riducendo quindi anche il carico farmacologico sul feto. La paziente ed il feto sono stati monitorati costantemente nel decorso postoperatorio e dopo 24 ore la signora è stata  trasferita nel reparto di Ostetricia, dove è stata monitorata ulteriormente per 48 ore e quindi dimessa. Attualmente la paziente ha potuto riprendere la sua vita normale  e continuare  la propria gravidanza, effettuando la prevenzione  per il parto pretermine e monitorando il decorso del diabete gestazionale, su cui però l’ernia del disco iperalgica, cui era andata incontro, non può più influire negativamente con le problematiche che avrebbe potuto comportare.

In questo periodo difficile di pandemia ed emergenza Covid, la collaborazione tra i due reparti dei due ospedali della Città della Salute, Sant’Anna e CTO, ha permesso di risolvere un caso molto delicato con buon esito, questa volta non solo per una  paziente ma per due allo stesso tempo: mamma e feto.

 

Sopresi a derubare per la seconda volta la stessa pasticceria

Nella notte, i poliziotti della Squadra Volante hanno individuato ed arrestato per furto aggravato in concorso due soggetti già noti alle forze dell’ordine da tempo in quanto specializzati nei furti a locali commerciali.

Si tratta di un trentaquattrenne e di un trentunenne provenienti da Carmagnola che, attorno all’una e 45, si sono introdotti all’interno della pasticceria Fiume dell’omonimo Corso, sito in precollina. Dopo essere riusciti a forzare la saracinesca di una finestra dell’esercizio,   un complice è rimasto all’esterno con funzioni da palo,  mentre l’altro si è occupato di prelevare alcune centinaia di euro dalla cassa ed uno smartphone utilizzato dalla proprietà per i pagamenti elettronici. Gli agenti hanno rintracciato a pochissima distanza dalla pasticceria gli autori del fatto: nelle loro tasche, sia il denaro che il cellulare appena asportati. Gli accertamenti svolti a loro carico hanno fatto emergere una significativa quantità di precedenti specifici in materia di furto con scasso, complessivamente oltre una trentina; è al vaglio degli investigatori un altro episodio di effrazione ai danni della medesima pasticceria, del tutto analogo a quello avvenuto questa notte, che ha fruttato circa 250 € ai malviventi, risalente a circa 15 giorni fa.

Sicurezza, più telecamere nelle zone a rischio di Torino

DA PALAZZO CIVICO  Nella seduta del 18 gennaio, il Consiglio Comunale di Torino ha approvato due documenti che chiedono di implementare i sistemi di videosorveglianza in città.

Il primo documento – un ordine del giorno a prima firma Fabrizio Ricca (Lega Nord), approvato con 21 voti favorevoli, 3 contrari, 2 astenuti – invita Sindaca e Assessore competente a richiedere nei tavoli di lavoro da avviare, o avviati con la Prefettura, l’implementazione desistemi di videosorveglianza (telecamere), per aumentare la sicurezza di cittadine e cittadini nei quartieri di Barriera di Milano, Aurora e Borgo Vittoria, considerando che la Regione Piemonte ha stanziato fondi per i Comuni che intendono installare nuove telecamere.

Il secondo documento – una mozione a prima firma Raffaele Petrarulo (Lista Civica Sicurezza e Legalità), emendata da Carlotta Tevere (M5S), approvata con 21 voti favorevoli, 2 astenuti – impegna Sindaca e Giunta a valutare, nell’ambito del Progetto Argo, di concerto con il Tavolo di Osservazione per la sicurezza e la vivibilità della Circoscrizione 6, la Polizia Municipale, le Forze deIl’Ordine e la Prefettura di Torino, il posizionamento di telecamere in piazza Bottesini/Foroni; largo Palermo angolo via Sesia; via Scarlatti angolo via Montanaro; via Montanaro angolo corso Palermo; via Leinì angolo corso Giulio Cesare; corso Vercelli angolo via Elvo; piazzetta Montanaro; largo Giulio Cesare nord e sud.

Nei medesimi luoghi, la mozione impegna altresì Sindaca e Giunta a richiedere a Iren di potenziare l’illuminazione e la luminosità e a richiedere al Tavolo della Sicurezza un presidio fisso e mobile 24 ore su 24 per contrastare l’illegalità.

Nel dibattito che ha preceduto la votazione sono intervenuti diversi consiglieri e consigliere. Fabrizio Ricca (Lega Nord) ha spiegato che la Dcr del Consiglio Regionale del Piemonte del 15 dicembre 2020 mette a disposizione un milione di euro per l’acquisto di videocamere di sorveglianza per avere un maggiore controllo del territorio e ha proposto di installarle a Barriera di Milano, Aurora, Borgo Vittoria e Madonna di Campagna. Raffaele Petrarulo (Lista Civica Sicurezza e Legalità) si è detto emozionato per l’installazione delle telecamere a Barriera di Milano e Aurora, per cui si batte da anni. La consigliera Maura Paoli (M5S) ha proposto di approfondire il tema con esperti, per affrontarlo dal punto di vista tecnico, senza fare propaganda, mentre Carlotta Tevere (M5S), nell’annunciare il proprio voto favorevole a entrambi i documenti, ha spiegato che la Città aveva già deciso di ampliare il sistema di videosorveglianza. Eleonora Artesio (Torino in Comune) avrebbe voluto esaminare i documenti in Commissione, in particolare per quanto riguarda i criteri per accedere ai fondi regionali e gli ambiti territoriali per gli interventi. Secondo Monica Amore (M5S) sono indispensabili le telecamere in alcune zone degradate di Torino, anche per offrire un maggiore senso di sicurezza a cittadine e cittadini. Nell’annunciare il voto favorevole ai due atti, Silvio Magliano (Moderati) ha affermato che le telecamere, nell’ambito di una strategia integrata, sono uno degli strumenti per garantire maggiore sicurezza nelle periferie, sulle quali si era concentrata la campagna elettorale e che ora sono state abbandonate. Sarebbe necessario valutare gli investimenti con maggiore cautela e trovare soluzioni veramente efficaci, secondo Maria Grazia Grippo (PD), che ha annunciato di non volere votare gli atti. Daniela Albano (M5S) ha trovato interessanti le argomentazioni delle consigliere Paoli e Artesio e ha sostenuto che questi investimenti non servono a rendere più sicure le città e più sereni cittadini e cittadine. Non si può delegare il tema della sicurezza alle telecamere, per Viviana Ferrero (M5S), ma occorre una maggiore cura del territorio. La capogruppo Valentina Sganga (M5S) ha dichiarato di votare favorevolmente entrambi gli atti, che rientrano nel solco del progetto innovativo di sicurezza integrata condiviso dalla Città, mentre Francesco Tresso (Lista Civica per Torino), nell’annunciare la propria astensione, si è detto perplesso per gli atti, che esprimono la sicurezza in maniera obsoleta e riguardano soltanto le videocamere e non un sistema integrato. In conclusione del dibattito, la sindaca Chiara Appendino ha spiegato che la videosorveglianza è uno dei tanti strumenti che si inseriscono nel lavoro condiviso con altri enti, così come si sta facendo con il potenziamento dell’illuminazione e la riduzione della burocrazia: non è la soluzione a tutti i problemi, ma si accompagna a interventi sociali e culturali che la Città sta portando avanti.

Torino, 18 gennaio 2021

A folle velocità brucia il rosso poi finisce con una gomma a terra

Torino: Arrestato dalla Polizia di Stato per resistenza

Quando è stato notato dagli agenti era a bordo della sua auto. Stava percorrendo a folle velocità via Breglio in direzione via Saorgio quando ha anche superato l’intersezione con semaforo rosso. I poliziotti si sono immediatamente messi al suo inseguimento quando poco dopo, in via Orvieto con una gomma a terra, ha rallentato la corsa. Gli operatori della Squadra Volante hanno notato subito che l’uomo era in evidente stato di ebrezza. Emanava un fortissimo odore di alcol, aveva difficoltà di equilibrio e con un tono di voce molto alto non solo ha aggredito e minaccio i poliziotti ripetutamente, ma ha tentato anche di corromperli offrendo loro del denaro, 500 euro, affinché non prendessero dei provvedimenti nei suoi confronti. Diversi sono stati i tentativi di riportarlo alla calma e di sottoporlo al controllo con etilometro. Convinto dal suo avvocato telefonicamente si è così sottoposto al test che dava esito positivo. Nell’attesa per effettuare un nuovo controllo il ragazzo, un 32enne italiano, è andato in escandescenza, ha colpito con una manata al volto un agende spingendolo al suolo, ne è nata una colluttazione e con non poca fatica è stato bloccato. Dagli accertamenti è emerso che aveva diversi precedenti di Polizia a suo carico. Il trentaduenne è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale, denunciato all’Autorità Giudiziaria per essere passato con il rosso e sanzionato amministrativamente per le diverse infrazioni commesse al Codice della Strada.