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Filiera della marijuana: coltivazione e spaccio, sequestri e due arresti

Nell’ambito dei servizi di controllo antidroga del territorio, i carabinieri del Comando provinciale hanno scoperto un laboratorio specializzato nella produzione, nel confezionamento e nella vendita di marijuana.  I carabinieri hanno arrestato nel fine settimana, in due operazioni distinte, due spacciatori, un italiano di 51 anni e un albanese di 40 anni.

La prima attività, eseguita dai carabinieri della Compagnia di Pinerolo, ha avuto origine dalla segnalazione di alcuni cittadini che avevano notato uno strano via vai nei pressi dell’abitazione del 51enne. Dopo una breve verifica investigativa, i carabinieri hanno proceduto alla perquisizione della casa, scoprendo una vera e propria filiera della cannabis: dalla produzione alla vendita. Nella casa di Cavour, infatti, sono state rinvenute due serre, di cui una contenente 19 piantine di marijuana, alte 50 cm, e un’altra contenente  15 piante alte più di 3 metri, irradiate dalla luce di lampade alogene collegate al contatore generale tramite un impianto elettrico improvvisato, e un impianto di irrigazione a goccia. Nello stesso locale sono stati rinvenuti decine di barattoli, alcuni contenti marijuana, pronti alla vendita, e altri ancora da riempire, e una cassetta di legno contenente inflorescenze della stessa pianta per un peso complessivo di circa 215 grammi.
Poche ore dopo, i carabinieri della Compagnia di Moncalieri hanno arrestato un albanese di 40 anni, abitante a Torino.  Seguendo alcuni consumatori di cocaina di Moncalieri, i militari dell’Arma sono riusciti a identificare lo spacciatore albanese che è stato fermato sotto casa a Torino subito dopo aver venduto una dose a un cliente.
In casa, i carabinieri hanno sequestrato 135 grammi di cocaina, materiale per il confezionamento dello stupefacente e 3300 euro in contanti.
(foto archivio)

Bonus luce e gas Quando la truffa bussa alla porta di casa

A seguito degli episodi di truffa che si stanno verificando in questi giorni, la Regione Piemonte informa i cittadini che non sono in corso contatti telefonici e visite a domicilio da parte di sedicente personale regionale per l’erogazione di un presunto Bonus Covid dedicato alle utenze di luce e gas.

Si precisa, inoltre, che tutti i bonus e le misure di sostegno per le imprese e i cittadini messe in campo in questi mesi dalla Regione non prevedono in nessun modo che personale regionale si presenti a casa del cittadino.
La truffa inizia con una telefonata da parte di una persona che sostiene di chiamare per conto della Regione Piemonte e informa il cittadino di un presunto contributo legato alle utenze domestiche. Nel corso della telefonata viene fissato un appuntamento a casa per finalizzare la procedura.Una volta stabilito l’appuntamento, una signora, che viene descritta come giovane, intorno ai 25 anni, munita di mascherina e ben vestita, si reca direttamente a casa per spiegare come dovrebbe funzionare il presunto bonus, sostenendo che è stato annunciato anche nei telegiornali. Prima di congedarsi chiede copia delle bollette e del documento d’identità.
Si tratta chiaramente di una truffa che fa leva sull’autorevolezza dell’istituzione regionale e che danneggia direttamente i cittadini e indirettamente la Regione Piemonte minandone la credibilità.
Si ribadisce che la Regione Piemonte non sta né telefonando, né inviando addetti nelle case dei cittadini. Si raccomanda perciò di diffidare di proposte, anche similari, e in ogni caso di non rilasciare i propri dati a sconosciuti.

Antinfluenzale e Covid: “La Regione conferma aiuto ai medici”

Riceviamo e pubblichiamo / In merito alle polemiche riportate dagli organi di informazione sull’audizione della Commissione di indagine conoscitiva del Consiglio regionale sulla gestione dell’emergenza Covid, l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte Luigi Icardi scrive  che “in più passaggi si rileva una mistificazione della realtà”. Ecco quanto sostiene l’assessore: 

In particolare, non corrisponde a verità la valutazione secondo cui i medici di medicina generale siano lasciati soli di fronte alle imminenti incombenze della campagna vaccinale, tant’è che il tema è al centro di incontri specifici promossi dallo stesso Assessorato fin dal luglio scorso proprio con le Organizzazioni dei Medici di medicina generale (MMG) e le direzioni delle Aziende sanitarie locali.

In una nota del 21 agosto scorso, l’Assessorato ha formalmente fornito a medici di medicina generale Asl le indicazioni concordate per la campagna di vaccinazioni.

E’ stato richiesto che ogni Asl predisponga un piano condiviso con i MMG (molte lo hanno già fatto, altre lo stanno facendo) che contempli la messa a disposizione di quanto necessario per poter svolgere al meglio le vaccinazioni (strutture aggiuntive, personale e DPI), alla luce delle prevedibili criticità della stagione che si andrà ad affrontare.

Tali misure sono ribadite nel provvedimento di imminente approvazione da parte della Giunta regionale nel quale si estende la vaccinazione gratuita alla fascia 60-64 anni (180 mila cittadini in più, con uno stanziamento aggiuntivo di 2,5 milioni di euro), confermando, nel contempo, il supporto ai MMG da parte delle Asl e la disponibilità di DPI.

Nel piano di potenziamento della sorveglianza sanitaria del 2 settembre, inoltre, sono previsti i tamponi gratuiti anche per i MMG, proprio in considerazione della loro maggiore esposizione al rischio di contagio.

Vengono pertanto stigmatizzate le dichiarazioni del presidente della Commissione di indagine del Consiglio regionale che non risultano  rispondenti ai doveri di correttezza e imparzialità richiesti a chi ricopre tale incarico, un problema di fiducia che l’assessore regionale alla Sanità chiede venga posto all’attenzione dello stesso Consiglio, per evitare che lo strumento della Commissione si trasformi in arena politica perdendo qualunque oggettività nella diffusione delle informazioni istituzionali.

“Torino, case ATC occupate: ora è emergenza vera”

Riceviamo e pubblichiamo / “Via Aosta 31/37 e via Bologna 267 sono due degli epicentri del fenomeno: al problema degli appartamenti abusivamente occupati si somma quello degli accampamenti improvvisati, delle aggressioni e del degrado. Ho presentato due interpellanze, una in Consiglio Comunale e una in Consiglio Regionale, per provare a cambiare le cose”.

Gli appartamenti ATC vuoti e non assegnabili (perché da ristrutturare o per altre ragioni) finiscono per essere occupati: una dinamica non solo puntualmente confermata dai fatti che, negli ultimi mesi, si sta verificando con frequenza sempre crescente. Particolarmente preoccupanti, per esempio, sono i casi di via Aosta 31/37 e di via Bologna 267 a Torino: in entrambi i complessi, diversi appartamenti ATC risultano abusivamente occupati, mentre altre unità abitative sono a rischio occupazione. Alle occupazioni fa da corollario la presenza costante di decine e decine di soggetti (almeno cinquanta, si calcola, nella sola via Bologna, circa altrettanti in via Aosta) dai comportamenti talora aggressivi, accampati nei dintorni su camper e furgoni. I residenti in regola sono intimiditi o insultati. Il contesto generale è di degrado e illegalità: si segnalano, per esempio, numerosi furti nelle cantine, degrado e sporcizia degli spazi comuni, aggressioni e intimidazioni, talora spaccio o consumo di droga. L’occupazione abusiva di immobili è un atto gravissimo, anche perché significa privare di un diritto qualcun altro che, invece, ne avrebbe titolo. Si discuteranno prossimamente in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris due mie interpellanze già protocollate sul tema. Il problema va risolto al più presto.
Silvio Magliano – Capogruppo Moderati in Sala Rossa e a Palazzo Lascaris

“Attenzione al ciclista”, Paola Gianotti inaugura i cartelli stradali

Con l’Assessore alle Mobilità Maria La Pietra, l’ultracycler piemontese Paola Gianotti, detentrice di 3 Guinness World Record, ha inaugurato a Torino,  il primo di 16 cartelli di ATTENZIONE AL CICLISTA sulle strade.

I cartelli verranno posizionati in questi giorni nelle zone a maggior traffico “ciclistico” e sono un invito a rispettare la distanza di sorpasso di 1,5 m tra veicoli.

Paola Gianotti, che a luglio ha corso il suo Giro del Piemonte, pedalando per 1500 km nella regione e posizionando circa 500 cartelli in 80 diversi comuni, si è detta “Onorata e felice che il nostro capoluogo abbia dato il suo appoggio al progetto che porto avanti insieme a Marco Cavorso e a Maurizio Fondriest. Ogni 35 ore muore un ciclista sulle strade d’Italia. Occorre sensibilizzare tutti: gli automobilisti ma anche i ciclisti, a prestare la massima attenzione! A luglio ho fatto il Giro del Piemonte e in questi giorni ho portato a termine quello della Toscana (35 comuni – 200 cartelli – 800 km). Prossimamente sarà la volta della Sicilia. Ho un progetto ambizioso: nei prossimi due anni vorrei che la nostra bella Italia fosse disseminata di cartelli di attenzione al ciclista! ”.

 

L’assessore La Pietra ha espresso supporto per l’iniziativa, ribadendo quanto il comune stia già facendo in materia di viabilità e piste ciclabili in città e sottolineando quanto la sicurezza dei ciclisti sia da sempre una priorità per Torino.

La campagna sulla sicurezza di Paola parte nel 2014 al suo rientro dal Giro del Mondo, durante il quale fu investita da una macchina in fase di sorpasso. L’incidente le causò la frattura della quinta vertebra cervicale. Da allora, insieme a Marco Cavorso, padre del ciclista quattordicenne Tommy, ucciso nel 2010 da una macchina, e a Maurizio Fondriest, campione mondiale di ciclismo, Paola porta avanti una campagna di sensibilizzazione e di attenzione alla sicurezza sulle strade.

Altri uffici postali tornano agli orari normali

Da lunedì 21 settembre altri 16 Uffici Postali nel torinese  hanno ripreso ad osservare orari e giorni di apertura pre-Covid.

Gli Uffici Postali di San Bernardo di Carmagnola, Piobesi Torinese, Buttigliera Alta 1, Chiusa San Michele,  Devesi, Castelrosso, San Bernardo d’Ivrea, Cambiano, Villanova Canavese, Orio Canavese, Borgomasino, Alice Superiore e Azeglio torneranno quindi ad essere aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato mentre gli uffici di Torino, di Via Lessolo, Via Bligny e Via Principe Tommaso torneranno  disponibili per la cittadinanza con orario continuato dal lunedì al venerdì, dalle 8.20 alle 19.05 (il sabato fino alle 12.35).

Via la telecamera e torna lo spaccio di droga

Un gruppo di cittadini ci scrive:

“E’ stata tolta la telecamera e immediatamente torna a popolarsi l’angolo di corso Principe Oddone con  via Ravenna dove si vende droga e morte e dove era venuta addittura Striscia la notizia. Perché hanno tolto le telecamere?“

Omicidio suicidio di Rivara: ha abbracciato suo figlio prima di ucciderlo

Claudio Baima Poma, l’operaio di Rivara che ha sparato al figlio di 11 anni e poi si è ucciso ha stretto a se’ il bambino con un braccio prima di spararsi un colpo alla testa.

I carabinieri entrati nell’abitazione li hanno trovati morti abbracciati sul letto di casa. L’uomo era fortemente depresso e nel post su Facebook dove faceva presagire il gesto aveva scritto di non voler più soffrire, accusando anche l’ex moglie per la sua situazione.

Giallo sull’identità del pedone ucciso in tangenziale

E’ ancora senza identità il  pedone  travolto e ucciso da un’auto nella notte sulla Tangenziale Sud di Torino. 

L’uomo, che è morto sul colpo nell’incidente,  stava camminando lungo la superstrada nei pressi dell’area di servizio Nichelino in direzione sud. Una vettura non è riuscita ad evitare l’impatto e il conducente del veicolo ha chiamato i soccorsi, ma non è stato possibile salvare il pedone. La polizia cerca di risalire alle generalità della vittima.

Dieci chili di droga nell’auto della moglie

Torino: controlli della Polizia di Stato. Trasportava nell’auto della moglie 10 kg di hashish “Madona”.

Lo scorso venerdì mattina una volante del Commissariato San Paolo si aggira tra le vie del quartiere quando, transitando su corso Trapani, nota, all’altezza di corso Peschiera, un furgone che si dilegua alla vista della Volante. I poliziotti decidono di fermare il furgone bianco: a bordo, un cittadino algerino di 46 anni, regolarmente residente in Italia. L‘uomo, nel mostrare i documenti d’identità e quelli relativo al veicolo, mostra un immotivato nervosismo. Scatta la perquisizione del furgone, alla ricerca di armi  o parti di esse, che darà esito negativo; grande la sorpresa degli agenti al rinvenimento, però, di ben 100 panetti, suddivisi all’interno di 10 confezioni, di hashish. Lo stupefacente complessivamente sequestrato ammonta a quasi 10 kg. L’uomo, che ha dei precedenti specifici in materia di stupefacenti, è stato arrestato per la detenzione ed il trasporto dell’ingente quantitativo di hashish.