Cibo mal conservato: sequestrati 33 chili di alimenti
Giovedì sera, poliziotti del Commissariato Barriera Milanohanno effettuato un controllo nella zona di competenza del commissariato per la verifica dei titoli autorizzativi e delle norme che regolano i pubblici esercizi.
Nel corso dell’attività, cui hanno concorso circa 30 operatori appartenenti al Commissariato di zona, al Reparto Prevenzione Crimine “Piemonte e valle d’Aosta”, all’Unità Cinofila ed alla Polizia Municipale, Sezione Amministrativa, sono state tratte in arresto 2 persone.
Si tratta di due cittadini stranieri, un gabonese di 34 anni ed un senegalese di 23, che durante il controllo a due diversi locali, alla vista dei poliziotti, hanno deglutito alcune dosi di sostanza stupefacente.
In via Monte Rosa, invece, è stato sottoposto a controllo un African Market per il quale non era mai stata concessa la licenza.Per l’apertura dell’esercizio senza preventiva autorizzazione è stata comminata alla titolare del market, una cittadina nigeriana di 41 anni, una sanzione di 4000 €. All’interno del locale, gli agenti hanno inoltre riscontrato la presenza di 33 kg di alimenti in cattivo stato di conservazione, che sono stati sottoposti a sequestro. La titolare è stata, inoltre, denunciata per furto di energia elettrica, in quanto personale dell’IRETI ha verificato l’allaccio abusivo alla corrente elettrica per l’alimentazione di 4 grossi frigoriferi per bevande, tre congelatori a pozzetto, la televisione, il condizionatore ed altre apparecchiature.
Complessivamente, sono stati controllati 3 esercizi pubblici ed uno stabile privato in via Brandizzo. Qui, nei locali cantine, l’unità cinofila ha rinvenuto una busta di plastica con all’interno un quantitativo di 490 grammi di marijuana.
Cronache dal Piemonte / IL MARITO E’ ANCORA ALL’OSPEDALE
E’ successo a Novi a S. Stefano: la Procura indaga l’investitore per omicidio e lesioni stradali gravi e per omissione di soccorso. Effettuata l’autopsia. Mercoledì i funerali
Riceviamo e pubblichiamo dallo studio legale 3A
Coppia di ultraottantenni travolta sulle strisce pedonali appena fuori dalla chiesa dalla vettura di un altro anziano, che per di più non si è fermato: la donna, Maria Verdina Salis, 87 anni, è spirata dopo una settimana di agonia per i fatali politraumi riportati; il marito, Marino Della Chiesa, 91 anni, è ancora ricoverato all’ospedale. I familiari della vittima sono assistiti da Studio3A.
Il gravissimo fatto di cronaca si è verificato a Novi Ligure, (Alessandria), nel tardo pomeriggio del giorno di Santo Stefano, il 26 dicembre 2019, attorno alle 18. I due coniugi erano appena usciti dalla messa nella chiesa di Sant’Antonio, a un isolato di distanza dalla loro abitazione, e stavano rincasando quando, attraversando viale della Rimembranza, regolarmente sulle strisce pedonali, sono stati falciati dall’auto condotta da M. G. C., 84 anni, pure lui di Novi Ligure, che però non si è fermato a prestare soccorso ai due pedoni, lasciandoli al loro destino: all’automobilista si è potuto dare un nome solo in un secondo tempo. Sull’incidente procedono i carabinieri della locale stazione, che hanno subito visionato le immagini delle telecamere posizionate nella zona.
I due anziani sono stati trasportati in gravi condizioni all’ospedale cittadino, dove però, purtroppo, la signora Maria Verdina non ce l’ha fatta: è deceduta il 2 gennaio. Il marito per fortuna è fuori pericolo, ma ha riportato traumi pesanti, anche in ragione dell’età molto avanzata, tra cui la frattura di alcune costole che gli hanno causato, come complicazione, una brutta polmonite: è tuttora ricoverato nel reparto di Medicina dell’ospedale di Chivasso, dove risiede uno dei figli della coppia, che in questo modo può assisterlo meglio.
La Procura di Alessandria, per il tramite del Pubblico Ministero, dott. Andrea Trucano, ha aperto un procedimento penale a carico dell’investitore per i gravi reati di omicidio stradale e lesioni personali stradali gravi, entrambi con l’aggravante della fuga, e di omissione di soccorso e ha disposto l’autopsia sulla salma della vittima, nominando quale proprio consulente tecnico d’ufficio la dott.ssa Silvia Visonà, della sezione di Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia: l’incarico è stato conferito venerdì 17 gennaio 2020 presso gli uffici di corso Crimea e l’esame è stato effettuato subito dopo all’ospedale di Novi Ligure.
I familiari della vittima, sconvolti dalla tragedia, per fare piena luce sull’incidente, essere assistiti e ottenere giustizia, attraverso il consulente personale dott. Giancarlo Bertolone, si sono affidati a Studio 3A-Valore S.p.A., società specializzata a livello nazionale nel risarcimento danni e nella tutela dei diritti dei cittadini, che si è subito attivato per recuperare tutta la documentazione relativa al tragico sinistro e ha messo a disposizione come consulente medico legale di parte per partecipare alle operazioni peritali la dott.ssa Elena Azzalini, di Milano.
Oggi, lunedì 20 gennaio 2020, è arrivato il nulla osta e i congiunti della vittima hanno finalmente potuto fissare la data dei funerali, che saranno celebrati mercoledì 22 gennaio, alle ore 15.30, nella stessa chiesa della parrocchia di Sant’Antonio da dove Maria Verdina Salis era appena uscita prima del tragico investimento e dove da anni, con il marito, era impegnata nel coro che anima le funzioni: martedì alle 19 sarà anche recitato il rosario.
Originaria di Alghero, in Sardegna, come il marito, la signora Salis risiedeva da quasi sessant’anni, dal 1962, a Novi Ligure, dove si era trasferita con il consorte, dipendente dell’allora Italsider. Ha fatto per tutta la vita la casalinga prendendosi cura del marito e dei due figli e, come detto, era molto conosciuta e ben voluta tra la comunità anche per il suo impegno in parrocchia. “Una moglie e una madre molto premurosa e amorevole e una persona gioviale” la piange il figlio Luigi. Oltre al marito Marino Della Chiesa e al figlio Luigi, Maria Verdina Salis lascia un altro figlio, Marco. Dopo le esequie sarà tumulata nel cimitero di Novi.
Nicola De Rossi
La Polizia Ferroviaria, in attuazione delle direttive ministeriali e provinciali di massima allerta dei servizi anche in ragione del delicato scenario a livello internazionale, ha intensificato i servizi di prevenzione e vigilanza nelle stazioni e sui treni a livello interregionale, potenziando i dispositivi di sicurezza per la tutela dei viaggiatori
I dispositivi di monitoraggio e controllo hanno interessato le stazioni di entrambe le regioni, sia quelle principali che gli scali minori e sono stati estesi anche a bordo treno con l’impiego del personale del Nucleo Scorte. Nella stazione di Torino Porta Nuova sono stati controllati diversi esercizi commerciali e una particolare attenzione è stata rivolta al deposito bagagli con l’utilizzo di metal detector.
Gli agenti Polfer dello scalo di Torino Porta Susa hanno individuato e denunciato due ragazzi, responsabili di danneggiamento perpetrato a bordo di un treno regionale sulla tratta Milano-Torino. I giovani avevano scaricato diversi estintori posti in alcune carrozze e tagliato alcuni sedili. Accompagnati in Ufficio per gli accertamenti, sono risultati entrambi italiani, di origine straniera, con precedenti di polizia per reati contro la persona e il patrimonio. Uno dei due era in possesso di martello frangivetro asportato da un convoglio, un coltello a serramanico di 10 cm e sostanza stupefacente. La sequenza dei danneggiamenti è stata filmata dall’altro ragazzo con il proprio cellulare; i video sono stati acquisiti dalla polizia per gli ulteriori accertamenti investigativi. I due ragazzi sono stati denunciati per danneggiamento aggravato, furto aggravato e porto abusivo d’armi.
Nella stazione di Arquata Scrivia (AL) il personale della Polfer di Novi Ligure ha denunciato un quarantottenne marocchino per esercizio arbitrario delle proprie ragioni, a seguito di un intervento per un diverbio.
All’esito dei servizi disposti sono state identificate 746 persone, di cui 145 positive in Banca Dati, 188 straniere e 42 minori; con un totale di 245 servizi di scorta per un totale di 49 treni scortati con personale a bordo lungo tutta la tratta regionale; controllati in modo mirato alcuni esercizi commerciali presenti negli scali ed inoltre sono stati effettuati controlli ai bagagli sia con un servizio di filtraggio all’arrivo dei convogli che presso i depositi bagagli presenti in stazione.
Furti e zuffe, sospesa licenza a discoteca
Personale del Commissariato Barriera Nizza ha notificato al titolare di una discoteca sita in corso Massimo d’Azeglio 9 il provvedimento di sospensione della licenza per giorni 10 emesso dal Questore di Torino, con contestuale chiusura dell’esercizio
Una settimana fa, personale del Commissariato Barriera Nizza era intervento presso il locale per la segnalazione di una rissa. Sul posto, gli agenti avevano riscontrato la presenza di un addetto alla sicurezza ferito al volto. Gli agenti, successivamente, avevano appreso che due giovani, a seguito della lite con il “buttafuori”, si erano recati in ospedale per le contusioni subite. Il parapiglia aveva coinvolto diverse persone.
A fine dicembre i poliziotti erano già intervenuti nel locale, per l’aggressione subita da un giovane da parte di ignoti. Nella circostanza, il giovane cliente aveva riportato la frattura orbitaria dell’occhio sinistro giudicata guaribile in 30 giorni. Una volta in ospedale, la vittima si era anche avveduta di non avere più con sé il suo cellulare. Nel corso dello stesso intervento, un ragazzo aveva riferito ai poliziotti di essere stato colpito da un addetto alla sicurezza. Inoltre, due persone erano state denunciate perché trovate in possesso di un portafogli sottratto a un avventore presente in sala.
In un controllo del locale effettuato a inizio novembre, gli agenti del commissariato accertarono l’assenza di un servizio idoneo per monitorare costantemente la capienza delle persone. Anche in un successivo controllo, erano state riscontrate irregolarità nella conduzione dell’attività: il superamento della soglia massima di persone presenti nel locale e l’impiego di due addetti ai servizi di controllo non iscritti nell’albo prefettizio.
Il Questore di Torino, sulla scorta degli interventi effettuati, ritenendo che la discoteca rappresenti una turbativa al normale svolgimento della vita collettiva e per l’incolumità delle persone, ha disposto la sospensione della licenza con chiusura al pubblico.
3.279 persone controllate, di cui 943 stranieri, 137 minori e 699 con precedenti di Polizia, 1 arrestato e 15 indagati, 104 veicoli controllati, 219 pattuglie in stazione e 107 a bordo treno, 268 treni scortati e 15 pattuglie antiborseggio in abiti civili per contrastare i furti in danno dei viaggiatori, 24 servizi lungo linea e 14 di O.P.
Questi i risultati dell’attività settimanale del Compartimento Polizia Ferroviaria per il Piemonte e la Valle D’Aosta.
A Torino gli operatori del Settore Operativo di Torino Porta Nuova nell’ambito dei servizi di vigilanza hanno proceduto all’accompagnamento presso la locale Questura a disposizione dell’Ufficio Immigrazione, di un ventisettenne albanese, rintracciato nello scalo e risultato non in regola sul territorio nazionale. Sempre nello scalo cittadino il personale di pattuglia ha denunciato in stato di libertà un trentatreenne marocchino destinatario di un Ordine del Questore di Torino e sottoposto ad indagini un diciannovenne italiano, con numerosi precedenti di polizia, trovato in possesso di un coltello a serramanico occultato nella tasca dei pantaloni. Inoltre sono stati rintracciati gli autori di due diversi furti ad un esercizio commerciale di stazione, una donna italiana di 47 anni e un trentanovenne italiano, cui è stato anche contestato il reato di ricettazione perché trovato in possesso di documenti di identità di cui era stato denunciato il furto.
Il personale Polfer della Sottosezione di Torino Porta Susa è intervenuto a bordo di un treno Frecciarossa proveniente da Napoli per un minore a bordo senza biglietto. Il ragazzo alla vista degli agenti mostrava da subito un atteggiamento arrogante proferendo insulti all’indirizzo degli operatori ed accompagnato negli Uffici di Polizia per l’identificazione, risultavano a suo carico precedenti specifici tra cui oltraggio a P.U., rapina e allontanamento da una Comunità per minori in Umbria. Il ragazzo denunciato per oltraggio a P.U., veniva affidato ad una Comunità per minori della provincia.
A Novara la Polfer è intervenuta su richiesta di un Capotreno per alcuni ragazzi molesti a bordo di un regionale nella tratta Arona – Novara. All’arrivo del convoglio nello scalo cittadino il personale Polfer identifica due minori trovati in possesso di circa 8 gr di sostanza stupefacente. Denunciati in stato di libertà sono stati successivamente affidati ai rispettivi genitori e la sostanza sequestrata.
Nella provincia di Alessandria il Posto Polfer di Novi Ligure ha proceduto all’accompagnamento presso la locale Questura di un ventenne gambiano e un diciannovenne senegalese entrambi sprovvisti di documenti identificativi. Dopo aver esperito le incombenze relative al fotosegnalamento per una compiuta identificazione, sono stati posti a disposizione dell’Ufficio Immigrazione.
La giovane è stata arrestata dagli agenti della Squadra Volante
Valter Rainero era un ragazzo di 37 anni che per motivi di salute nel 2002 fu ricoverato in una struttura sanitaria a Cavagnolo (TO). Valter, alto 180, il 22 ottobre probabilmente si allontanò da quella struttura
Le ricerche furono attivate nell’immediatezza ma senza risultato.
Dopo 11 anni il 19 gennaio del 2013 a Cavagnolo in località Maiaris, un cacciatore nel corso di una battuta di caccia al cinghiale, rinvenì dei resti scheletrici. Al tempo non fu possibile dare un nome alle ossa ritrovate in quanto troppo deteriorate, fu quindi disposta la conservazione in un loculo del Cimitero Comunale di Cavagnolo.
Nel 2018 la Procura di Torino ha incaricato l’Unità Analisi del Crimine Violento del Gabinetto Interregionale della Polizia Scientifica di Torino, ufficio specializzato nell’identificazione dei cadaveri sconosciuti, per provare a dare un nome ai resti scheletrici. Sono stati così acquisiti gli atti investigativi e la relazione autoptica. Si è proceduto poi a richiedere una nuova autorizzazione al prelievo di un campione osseo per l’estrazione del profilo genetico che, dopo un pre-trattamento presso i laboratori del Servizio Centrale di Roma, è stato analizzato presso il laboratorio di Genetica Forense della Polizia Scientifica di Torino utilizzando dei Kit di nuova generazione più performanti rispetto a quelli utilizzati precedentemente. Dopo svariati tentativi si è così riusciti ad estrarre un profilo genetico autosomico parziale e un profilo genetico del cromosoma Y completo. Tale profilo viene trasmesso in maniera inalterata in tutti i soggetti maschi imparentati per via paterna, pertanto è stato comparato con quello del fratello di Valter. La comparazione ha dato esito positivo.
Ora la salma verrà tumulata presso il Cimitero in cui si trova la madre.
Da Halloween al Black Friday
PAROLE ROSSE di Roberto Placido
Il grande successo del Black Friday di quest’anno mi permette di fare alcune considerazioni, questa volta non politiche ma sociali , di costume e religiose.
In verità ci avevo pensato già alcune settimane fa per un’altra ricorrenza “americana” , Halloween. Il successo della festa , da tanti, ritenuta di provenienza pagana ma che in realtà prende origine in buona parte da una tradizione popolare del sud Italia . Ad essa si è unita una simile usanza irlandese, entrambe ” esportate” negli Stati Uniti dagli emigranti dei due cattolicissimi , ai tempi, paesi. Anche il ” dolcetto scherzetto ” è mutuato dal nostro sud.
Gli americani sono stati bravi a farla diventare, come il Black Friday, un fenomeno internazionale compresi i paesi d’origine della festa della notte che precede il giorno di Ognissanti. Ma andiamo con ordine. Chi volesse approfondire può leggersi il libro scritto da Luigi Lombardi Satriani , ordinario di Antropologia culturale all’Università di Napoli. Il Professor Lombardi Satriani, senatore nella XIII legislatura, dal 1996 al 2001, ha scritto, a quattro mani, con il defunto Mariano Meligrana, ricercatore universitario di storia e tradizioni popolari, il volume ” Il ponte di San Giacomo.
L’ideologia della morte nella società contadina del Sud “, edito nel 1982 da Rizzoli. In quell’anno il libro si aggiudicò il Premio Viareggio per la saggistica e fu pubblicato successivamente da altri editori ultimo dei quali Sellerio. In esso viene descritta molto bene l’usanza della notte del 31 ottobre. La processione dei bambini, per le vie dei paesi del sud, con le zucche vuote , intagliate come un teschio e con dentro una candela accesa. L’obiettivo è quello di “incontrare” i defunti nel tentativo di “ricucire” una relazione con chi è morto, la festa cattolica del 2 novembre . Ai bambini si regalavano dei dolci o essi stessi chiedevano un’offerta, un dolce, per l’anima dei morti , il famoso ritornello della festa americana “trick or treet ” e cioè dolcetto o scherzetto.
La stessa cosa nella festa delle streghe irlandese con le lanterne , le zucche, appese fuori dalle case. Vale la pena ricordare che la Festa di Ognissanti era in origine celebrata il 13 maggio e solo nel ‘700 , dal Papa Gregorio III , fu spostata il 1 novembre in coincidenza della festa pagana , di origine celtica, di tutti i santi. Più recente e squisitamente commerciale il Black Friday, che segna , sempre negli USA, l’inizio delle vendite di fine anno. Il tutto avviene il giorno dopo la Festa del Ringraziamento , ” Thanks Giving” , sempre di origine cristiana, il quarto giovedì del mese di novembre, per ringraziare il Signore di quanto “raccolto” durante tutto l’anno.
Per quanto riguarda il nostro paese la cosa che mi colpisce di più , storia e religione a parte, è il mix di provincialismo culturale e di internazionalizzazione o globalizzazione che dir si voglia delle due date. La stessa cosa è avvenuta, negli anni, per l’albero di Natale che ha superato il tradizionale Presepe e per Babbo Natale , Santa Claus, con corollario dei regali , verso la più nostrana Befana e la sua calza. Resistono, per il momento e speriamo per molto tempo, il classico panettone ed il suo concorrente pandoro in una gara tutta nazionale.