La rivista di architettura THE PLAN ha organizzato, presso la sede del Museo Nazionale dell’Automobile, un seminario di architettura in presenza, gratuito e con rilascio di 4 Crediti Formativi Professionali per gli Architetti. L’appuntamento fa parte di un ciclo di incontri che la testata sta organizzando in tutta Italia sul tema “L’Architettura che verrà”.
Ospiti della giornata saranno l’arch. Giancarlo Floridi, fondatore dello studio OnSite con base a Milano, e l’arch. Peter Jaeger, fondatore di Peter Jaeger Architetti a Torino. L’incontro sarà moderato dall’arch. Lorena Alessio dello studio laa, anch’esso di Torino.
La partecipazione è gratuita ma si richiede l’iscrizione online tramite seguente link:
www.theplan.it/whats_on/progettare-architetture-con-un-approccio-olistico-e-sensibile
19 ottobre, ore 14.30-18.30
MAUTO
Corso Unità d’Italia 40
AIESEC è la più grande organizzazione giovanile al mondo, presente in più di 100 Paesi e territori e gestita interamente da ragazzi di età compresa tra i 18 e i 30 anni. Il suo obiettivo, sin dal 1948, è quello di favorire la comprensione interculturale e sviluppare il potenziale e la leadership nei giovani, perché possano creare un futuro migliore per loro stessi e per la società.
Già al primo turno la disaffezione al voto era evidente, ma essa è diventata macroscopica al ballottaggio e non c’è neppure la scusa del fine settimana al mare in quanto esso si è svolto in autunno. I due candidati non hanno saputo appassionare ,anche se la competenza e l’apparato esperto e collaudato di Lo Russo hanno avuto la meglio sulla inesperienza, in verità un po’ boriosa, di Damilano che credeva di vincere al primo turno e non ha evitato l’ineleganza di avere prima eletta nella sua lista la cugina, una caduta di stile senza precedenti. Si è notata anche la differenza di cultura politica, amministrativa e giuridica tra un docente del Politecnico e già assessore e un ragioniere ed imprenditore che ha insistito, ripetendolo come un mantra di essere figlio di un partigiano, pur essendo alleato dei nipoti dei reduci di Salò che certo non hanno apprezzato questo costante richiamo ad una scelta che riguardava il padre, ma non necessariamente il figlio. Io ho conosciuto ad esempio, figli di partigiani diventati ferventi neo- fascisti. Mi auguro che il nuovo Sindaco, che mi sembra persona seria e non incline alla demagogia, sappia partire dal fatto che il consenso con cui ha vinto è nei fatti molto limitato, anche se ha stravinto in termini percentuali su Damilano che continua a vantare un 12 per cento di consensi personali, una percentuale troppo esile per consacrarlo leader. Se posso dire, Lo Russo deve guardare all’esempio di Castellani e di Fassino e non a Chiamparino che si montò la testa per aver battuto Buttiglione, la peggiore candidatura del centro-destra che oggi esce a pezzi e clamorosamente battuto. Senza le capacità del federatore Berlusconi , esso è un’alleanza perdente in partenza perché conflittuale e perché guidata da persone senza carisma, anzi senza la benché minima qualità politica. Mi auguro che Lo Russo sappia aprirsi anche a chi non l’ha votato come seppe fare Fassino e mi auguro altresì che tenga a bada gli estremisti di sinistra che lo hanno sostenuto al ballottaggio come Angelo D’Orsi che si ritiene il nuovo Gramsci. Ci sono dei moderati che possono guardare a Lo Russo con simpatia soprattutto per la sua esperienza e per la sua cultura. Ma dev’essere chiaro che la prima
